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*___*
Bellissimo kate!!!
cosa succederà adesso?
Cosa vorrà David????
Tutto questo prossimamente su:
"Prima regola: Infranta"
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°°Vanilla°°.
User deleted
Che tenerosshi Ele e Gus 
Ma che vuole David? Si è infiltrato... anche QUI? ^^" nuooo povera Kate XD
xxx
simo. -
Kate ~.
User deleted
Grassie lettrici!!!!!^^
Continuo............
“Felice di vedermi?!”
No, non ero felice di vederlo. E credo che la mia espressione parlasse da sola, ma del resto non potevo lasciarlo sulla soglia della porta né rimandarlo in Germania, così lo feci accomodare.
“Ma certo che sono felice!”
Bugiarda…..
David si accomodò sul divano.
“Non sembra…..”
“Ma no, sono solo sorpresa! Sai, non me lo sarei mai aspettato!”
“Vedo…ma…. Perché non ti sei più fatta sentire?”
“Ehm… Sai, il lavoro, gli impegni….”
“E questo basta per dimenticare gli amici?”
Imbarazzata, cercai di cambiare discorso, ma David non abboccò.
“Pensi ancora a lui, vero?”
A quel punto sbottai.
“Ma la finite di chiedermi di Bill? Cazzo, credete che nella mia vita esista soltanto lui? Pensate che non abbia altro da fare che pensare a Bill Kaulitz?”
Mi alzai infuriata dal divano e, dopo essermi accesa una sigaretta, comincia a passeggiare nervosamente avanti e indietro.
“Non era mia intenzione offenderti..”
”David, non mi hai offesa.. Solo che voi pensate che la mia vita ruoti intorno a Bill e che il mio isolamento sia solo per quel motivo….”
David si passò una mano sul mento, poi mi piantò gli occhi addosso.
“E non è quello il motivo?”
Silenzio.
Almeno venti secondi di imbarazzato silenzio.
Silenzio pesante, soffocante.
Silenzio scandito da imprecazioni mentali.
“No….” risposi, secca.
“Bene” riprese David sorridendo “ se Bill non è più nei tuoi pensieri, che ne dici di far spazio a qualche altra possibilità? Ad esempio, stasera potresti accompagnarmi in pizzeria…. Vorrai mica farmi mangiare da solo?”
“Io..”
“Non accetto scuse…..”
“Potremmo mangiare da me….” suggerii.
“Ma no, andiamo fuori! Dai, hai l’aria stanca, vorrai mica cucinare?? Io adesso vado in albergo, mi preparo e per le sette sono da te, ok?”
E senza nemmeno darmi il tempo di rispondere, uscii da casa mia.
“Fanculo….. Fanculissimo…..” pensai “E adesso? Chi ha voglia di uscire con lui?”
Le sette arrivarono in un batter d’occhio.
Avevo provato duecento vestiti prima di optare per un normale paio di jeans, un’altrettanto normale maglietta e un normalissimo maglioncino.
Di malavoglia, scesi le scale, ma alla vista di David, fermo davanti al cancello, cercai di sorridere. In fondo, lui non aveva colpa…..
“Che mangi?”
“Pizza..!”
Il cameriere arrivò presto, prese le ordinazioni e ci lasciò di nuovo soli. Un sottile strato di lacrime mi inumidì gli occhi, al pensiero di tutte le sere in cui io e Bill avevamo mangiato pizza sul pavimento di un qualsiasi hotel, ridendo fino allo sfinimento e poi abbandonandoci nelle rispettive braccia.
“Tutto bene?” mi chiese David.
“Certo..! Stavo pensando al.. lavoro..”
Poco dopo arrivarono le pizze e mangiammo velocemente, senza parlare.
Alla fine della cena, David mi propose una passeggiata.
“Sei stanca?”
“No no, non preoccuparti.. Va benissimo, vada per la passeggiata!”
Raggiungemmo piazza Duomo e ci sedemmo sui gradini che conducevano alla chiesa.
“Mi sei mancata…..” disse David all’improvviso, rompendo il silenzio.
“Anche voi mi siete mancati….”
“No Kate, non parlavo di me come staff…. Parlavo di me come… David.…”
Arrossii violentemente, ma le luci della piazza confondevano i colori.
“Non ho smesso nemmeno un secondo di pensare a te…. Sono venuto a Milano per implorarti di tornare….”
“David io….”
“Ele e Bea non ce la fanno più, stanno lavorando più di quel che dovrebbero, sono esauste e….. io…. Non ci dormo la notte….”
“Per il lavoro?” chiesi scioccamente, pur sapendo che la causa della sua insonnia non era il lavoro.
“Per te…. Credi al colpo di fulmine?”
“No.. Non credo all’amore, quindi non credo nemmeno ai suoi derivati….”
David mi prese una mano.
“Tu credi all’amore, forse ci credi fin troppo….. Altrimenti non avresti quegli occhi…”
Alzai la testa e lo guardai.
“Che occhi?” ma, senza darmi il tempo di proseguire, David si avvicinò pericolosamente a me e cercò di baciarmi.
Mi alzai di scatto, arrabbiata e confusa.
“Scusa….” mi disse.
“Meglio se torno a casa. Tu.. prendi un taxi… Ciao, grazie per la cena….” e nel dirlo, mi diressi al parcheggio dei taxi quasi correndo.
Arrivata a casa, mi buttai sul letto, con ancora il cuore in gola.
Dopo Bill non ci sarebbe stato più niente…. Era così difficile capirlo?
Continua........... -
MargheKaulitzina.
User deleted
Kate! mi fai troppa tenerezza! povera...!
Devi cercare di tirarti su!. -
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:sigh: :sigh:
Kate...io...su dai vai avanti...non bloccarti Biill è...non è tutto...(Mi riferisco alla Kate personaggio!)
Stupenda Kate^^. -
Kate ~.
User deleted
Grazie ragazze..!!^^
La Kate personaggio è triste triste....perchè per lei "Nach Bill kommt nichts"......
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niki93.
User deleted
....bella Kate.....hai fatto bene a non baciare David!!!
Scusa parlo 1 po egoisticamente perchè David non mi sta molto simpatico....
...però poverina sei cosi triste nella storia...mi dispiace...
continau prestooo!!!. -
Kate ~.
User deleted
Grazie Niky!!^^
Domani continuo.....
Già, sono triste ma tranquille....dopo sarà più allegra..!!. -
niki93.
User deleted
....di nulla è sempre 1 piacere..... 
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°Barbie.
User deleted
Ma daiii poverino! E' un bell'uomo!! 
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niki93.
User deleted
...si si infatti non è per niente brutto...però non lo so in questa storia non mi ispira!!!... . -
Kate ~.
User deleted
In questa storia è marpions..!!!!!! 
Mi dispiace pure dargli sempre il due di picche.....ma Honey è Honey......^^. -
niki93.
User deleted
già è vero fa il marpione!!!
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StArDuSt*.
User deleted
david non scherza, eh..........!!!!!!!!!!!!!!!!
viva la fiesta!!
oddei c'ha provato con te!!!!!questo non lo doveva fare........lo si vede che lo ami ancora!!!!!
ammettilo.......
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Kate ~.
User deleted
Mmh....lo devo ammettere!!!!!
Nella ff faccio la dura ma......
Va beh, continuo così vedrete!!^^
Correvo in una foresta. Era tutto buio, ma davanti a me c’era lui.
Ad ogni mio passo, la terra dietro alle mie spalle cedeva, per lasciare il posto ad un nero abisso senza fine.
Io lo chiamavo a gran voce, implorandolo di fermarsi ma lui non mi sentiva, o forse fingeva di non sentirmi.
Poi si fermò, si voltò verso di me e mi sorrise.
Io mi avvicinai fiduciosa, tendendogli le braccia ma lui mi spinse all’indietro e iniziai a precipitare nel vuoto.
“Nooooooooooooo!!” urlai.
Mi svegliai in un bagno di sudore.
Un incubo, solo un incubo.
Guardai la sveglia.
Erano le sei del mattino. Mi ero addormentata vestita come la sera prima.
Mi alzai, corsi in bagno, mi feci una doccia veloce, buttai qualche vestito in una valigia, afferrai borsa e cellulare e chiamai un taxi.
Un’ora dopo ero seduta in aeroporto, con un biglietto di sola andata in mano e con un peso sul cuore.
Rivederlo sarebbe stata la soluzione corretta?
Atterrai a Monaco qualche ora dopo.
Respirai a pieni polmoni l’aria di quella città che mi riportava indietro nel tempo.
Controllai gli orari dei pullman, poi ne presi uno diretto nella città in cui vivevano Bea ed Ele e mi sedetti accanto al finestrino.
Era pomeriggio inoltrato quando raggiunsi la casa di Bea.
Non l’avevo nemmeno avvisata.
Suonai il campanello.
Dopo circa un minuto, la porta si aprì.
“Oddio…. Kate!!!!!!!!!”
Bea mi volò fra le braccia.
Sul subito, felice per averla rivista, non notai il suo abbigliamento.
“Kate oddio!! Che sorpresa!! Entra dai!”
A quel punto mi accorsi che Bea indossava solo una leggera sottoveste di seta nera e capii il motivo quando, dalla porta del bagno, uscì Tom a petto nudo con solo un asciugamano legato in vita.
“Kate!”
Tom si avvicinò a me e mi abbracciò amichevolmente.
“Credo di aver interrotto qualcosa…….” dissi, sogghignando.
“No no, non preoccuparti.. Avevamo già finto..”
Io scoppiai a ridere….. eccolo, il solito buon vecchio Tom.
“Sempre il solito, eh?” aggiunse Bea, ridendo a sua volta.
“Beh, è bello sapere che in questi mesi non siete cambiati!”
“Ma dai, adesso raccontaci di te! Sei sparita e ti confesso che mi hai fatta arrabbiare! Non ti sei mai fatta sentire….”
“Hai ragione…. Ma…. Avevo molte cose da fare, avevo bisogno di staccare la spina…. Ma ora eccomi!”
Bea mi sorrise, poi mi offrì un caffè caldo.
Mentre lo sorseggiavo, i due piccioncini si rivestirono e in un batter d’occhio furono nuovamente sul divano accanto a me.
Stavamo parlando del più e del meno, quando il campanello suonò.
Sul subito pensai ad Ele. Sicuramente Bea l’aveva avvertita del mio arrivo e lei si sarebbe precipitata a trovarmi.
Ma, quando vidi la faccia di Tom cambiare espressione, cominciai ad intuire la verità.
Bea si alzò e andò ad aprire la porta.
Poi sentii quella voce……
Inconfondibile……
Bill apparve in salotto…. Una visione, una doccia fredda, una stilettata al cuore, una morsa allo stomaco….
Al suo fianco c’era Daisy.
“Kate….. Che sorpresa, non credevo di trovarti qui…”
“Bill.. ciao!” improvvisai un sorriso, falso e stentato.
Daisy mi salutò con un cenno del capo, in imbarazzo quanto me. Stringeva una mano a Bill, tesa e impacciata.
“Oggi avevamo in programma una giornata all’insegna del cazzeggio…”mi spiegò Bea “Sai, un cinema, una pizza, qualche film….”
“Ah…. Ehm… bello….! Beh, allora non vi disturbo.. Insomma, avremo tempo per parlare..”
“Ma no, dove vai! Insomma, resta ancora con noi….”
Bea era imbarazzata come tutti, ma cercava di stemperare la tensione.
“Figurati… Andrò da Ele e poi in albergo….”
“Ele oggi non c’è…. Lei e Gustav sono in visita dai parenti… Sai, la vita matrimoniale comporta anche questo..!”
Sorridemmo tutti alla battuta, ma l’atmosfera restò pesante.
Mi alzai dal divano, abbracciai Bea e salutai gli altri, poi mi defilai.
Bea mi accompagnò fino al cancello.
“Kate sono mortificata…. Non immaginavo che saresti arrivata.. Altrimenti avrei disdetto….”
“Bea.. Non è colpa tua.. Sono io che non ho previsto questa cosa….. Ma non preoccuparti per me.. Ormai è acqua passata….”
”Sicura?”
“Certo…. Non si vede?”
“Kate…. Se devo essere sincera, no….. Non si vede….. Sembra che tu sia stata investita da un camion rimorchio….”
“Ah… ecco…. Bene…. Però su una cosa ti sei sbagliata.. Non è stato un camion rimorchio.. E’ stata una valanga….”
Bea rise, poi mi abbracciò raccomandandomi di farmi viva l’indomani.
Così me ne andai alla ricerca di un albergo, con le spalle curve sotto il peso dell’umiliazione.
Continua............
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Prima regola: Infrantail seguito di Cruel Intention.... |
