un sogno meravigliosamente atroce

il mio

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. °°Vanilla°°
     
    .

    User deleted


    Il sogno che ho fatto stanotte... cercherò di narrarvelo nei minimi particolari.
    vorrei diventasse realtà, un giorno.


    Chiudo gli occhi un attimo... e... sì, mi sembra che scivoli via tutto. Scivoli via il sudore, sul mio viso, portando con sè l'adrenalina, l'aspettativa, l'eccitazione, quel lieve sentirsi morire.
    Rimane soltanto l'atroce caldo, e quella felicità che mi pervade.
    E'... è finita.
    Attorno a me non sento altro che grida, che messe insieme, una volta che ci hai fatto l'abitudine, sono nettamente paragonabili ad un silenzio di tomba.
    Accanto a me, l'Ale, a causa della sua scarsa altezza, compie numerosi saltelli emettendo gridolini di gioia; sorrido al pensiero di quello che le sta passando per la testa...
    fosse per lei, sarebbe balzata sul palco e avrebbe strappato a Bill i jeans a forza di morsi.
    Mi volto di nuovo verso il palco, gemendo, perchè la ragazza accanto a me, gridando con isteria, mi ha piantato un gomito in una costola. Mi distacco da lei, indignata, e mi passo velocemente una mano sulla fronte. Sono sudatissima...
    Alzo di nuovo gli occhi verso le luci.
    Tom è a destra. sta lanciando nella folla inferocita una bottiglietta d'acqua.
    Non vorrei essere fra quelle povere sventurate che finiranno per fare a cazzotti, contendendosi una stupida bottiglietta piena di saliva di un ragazzo che le fa impazzire.
    Bill, invece, è sparito. Non riesco a vederlo da nessuna parte, mentre Georg sta in piedi di fronte a noi.
    La Flo, alla mia sinistra, sembra sul punto di piangere, se non lo sta già facendo.
    Quando anche lui scompare dalla mia vista, noto invece la quarta figura.
    Sbarro gli occhi e mi faccio più vicina, e la macchina fotografica che ho appesa al collo cade con forza, quasi soffocandomi.
    Gustav si sta avvicinando. Quello è Gustav. Perchè è lui?
    E adesso cosa faccio? è così terribilmente vicino.
    Le bacchette.... dove sono? Le ha già lanciate? Che ha fatto?
    Si sta spostando alla destra del palco. Lancia l'ultima bottiglietta, e poi si china per passare la mano.
    No. Stupido. No...
    Sta facendo il giro. E' quasi qui.
    No.... ti prego, non mi fare questo... non lasciare che io ti possa toccare. Potrei diventare matta.
    è... è....
    tendo disperatamente la mano, mentre la prima lacrima mi scivola sulla guancia bollente, dandomi un'improvvisa sensazione di fredda umidità. Non avverto però le gocce che scivolano lungo il mio viso, abbondanti.
    La sua mano...
    Eccolo.
    La mia mano, tesa ed arrancante.
    La sua, mentre sfiora a malapena le altre.
    No, non può essere così veloce. Non può.
    E' contro luce, ma riesco a vedere la sua espressione sorpresa, mentre gli afferro la mano sudata.
    Non puoi andartene così...
    Mi fissa con stupore, ma non ritrae la mano.
    Forse in quel momento, doveva aver visto una ragazzina bruttina e in lacrime, che con tutte le sue forza si tende verso di lui, alla ricerca di qualcosa che solo in un sogno può avere veramente.
    Mi guarda, e un lieve sorriso compassionevole gli sfiora le labbra.
    La sua mano si scioglie. Ora non sono più io, ormai distrutta dal pianto, a tenerlo. E' lui che tiene me.
    E mi fa un cenno di saluto.
    Sorrido, per quanto mi sia difficile. I miei singhiozzi superano qualsiasi altro assordante suono attorno a me.
    Grazie. Grazie di avermi fatta sentire viva.

    E ora....

    ...mi sveglio.

     
    Top
    .
7 replies since 27/1/2008, 21:14   188 views
  Share  
.