My heart will go on

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  1. darkangel4e
     
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    oddio!!! bellissima!!! conmtinua!!!
     
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  2. pIsTaKkIa rocks the world
     
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    XD Grazie mille ragazze
    sono le persone come voi che ci danno la forza ed il coraggio di andare avanti e scrivere.
    si,scrivere sempre di più.
    siete voi la forza che riesce a darci una mano nei momenti buoi e nei vuoti di memoria...

    SPOILER (click to view)
    che bello le nostre fan aumentano a vista d'occhio

    [email protected] è questo il contatto mio e di Ginevra...se volete ...aggiungetelo!

    Capitolo 15 (E)

    Ero solo, un’altra volta. Piangente, avrei voluto chiamare Andreas ma non potevo sfruttarlo, non se lo meritava. Era l’unico spiraglio di luce in questa situazione di merda. Blacky mi aveva chiamato “troia alcolista”. Non potevo sopportarlo, troia alcolista, io che non bevevo mai il sabato sera. E quella Ginny che aveva mentito per farmi soffrire di più. Neanche un briciolo di pietà per me, tutto per uno stupido bacio per di più quando ero ubriaca. Mi stavano strappando il cuore in brandelli e li stavano bruciando in un camino bollente. Piansi a lungo, non ce la facevo più a non reagire. Stupido viaggio a Lipsia. Avevo perso il mio fidanzato, la mia migliore amica e tremila euro…ed io odiavo pagare e perdere i miei soldi, l’unica cosa buona era Andreas, il mio angelo personale. Cercai di distrarmi accendendo la Tv su “Viva”, un canale tedesco, non capivo niente. Mi accasciai sul letto. A breve mi addormentai.

    Avevo freddo, incominciai a muovermi ma non potevo. Una lunga ombra era sopra di me. Aprii gli occhi e vidi lui su di me. Era Bill. Era figo come sempre, aveva gli occhi truccati ed i capelli sparati al solito.
    - che ci fai qui?- fu l’unica cosa che riuscì a dire. Ero terrorizzata. Non notai la cosa più importante, ero seminuda e lo era anche lui.
    - LASCIAMI!, SEI UN PORCO!-
    - E perché mai, piccola sei mia-
    - NO, NON E’ VERO, LASCIAMI!-
    - Non puoi sfuggirmi! –
    - SI INVECE!-
    Mi divincolai e scesi dal letto, ancora tremante. Andai verso la porta e cercai di aprirla con forza. Era chiusa a chiave. Mi incominciai a preoccupare. Guardai terrorizzata Bill che sorrideva maligno. Aprii il cassetto del comodino, dove tenevo la chiave,
    non c’era neanche lì.
    Mi guardò sarcastico e mi mostrò la mia chiave fra le sue dita smaltate. Mi paralizzai. Mi aveva chiuso dentro.
    - dove pensi di sfuggire? Sei la mia troietta personale-
    - no, no, no- cercai di convincermi che non fosse vero- chiamerò Ginny che ha la chiave di scorta- mi ero sfottuta da sola.
    - Ah, ah, e pensi che dopo quello che le hai fatto ti verrà a salvare? –
    Mi ferì ancora. Guardai in faccia la realtà, era stato lui.
    - sei stato tu! È colpa tua, tu mi hai fatto ubriacare, tu hai detto che ho baciato Tom a tutti! Ti odio, come hai potuto?-
    - oh!, finalmente l’hai capito! Non sei così stupida, allora!-.
    Ero furiosa.
    - dammi quella cazzo di chiave!-.
    Corsi verso di lui per cercare di riprenderla. Lui si alzò in piedi ed sollevò il suo braccio muscoloso. Saltai ma non riuscì a prenderla. Mi allontanai e scesi dal letto. Lui continuò a guardarmi ironico.
    Ero in trappola.
    Lo guardai arrabbiata ma penso che mi venne una faccia pietosa.
    - cosa vuoi per quella chiave?- chiesi.
    - Oh, piccola, voglio te- prese la chiave e la mise nei suoi boxer neri.
    - MAI!- gli gridai.
    - Fai quello che vuoi, tanto non esci di qui-
    - Chiamerò la polizia-
    - E come? Non sai una parola in tedesco-
    - Chiamerò Andreas-
    - E come? Ti ho bloccato la sim-.
    Oh merda, ero intrappolata con un maniaco che mi voleva scopare e non potevo scappare.

    Passò un’ra in silenzio. Io piangevo e lui rideva alle mie lacrime.
    Poi mi prese violento dai polsi e mi spinse alla soglia del letto.
    - LASCIAMI STARE, PORCO SCHIFOSO!- urlai con tutta la forza che avevo .
    - Dai piccola fammi godere!- mi buttò sul matrimoniale.
    La mia mente non voleva ma il mio corpo tremava. Rise e disse: - lo sapevo che lo vuoi!-. mi strappò il vestito e puntò sul mio reggiseno di pizzo rosso. Lo morse con passione violenta e lo strappò lasciandomi col seno scoperto. Ero un pezzo di legno, immobile ma avevo molta voglia di scopare, come quando mi ero ubriacata.
    Fu la volta del mio tanga verde con la macchinina e disse:- in questa macchina ci potrebbe fare un bel viaggetto il mio amico-. Non risposi ma gemetti al suo pircing fra il mio tanga. Sì, il mio corpo voleva ma la mia mente giurava che gliela avrei fatta pagare. Era su di me, egoista e violento.
    - Piccola, hai una f**a fantastica, mi piacerebbe riaverla di nuovo!- . pensai a Blacky che mi diceva di amarmi con i miei difetti.
    - Lo faccio per la chiave, stronzo- dissi nervosa.
    Finito il rapporto, mi tirò la chiave e mi disse: - sei la migliore scopata che mi sono fatto, troietta-.
    Mi rimisi a piangere, ecco chi ero, per tutti.


     
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  3. Kate ~
     
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    Per i contatti msn c'è una sezione apposta in Off Topik....^^

    Ora, sono senza parole..... cioè, Bill versone maniaco mi lascia basita.... mio dio.... me che cavolo gli passa per la mente?!
     
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  4. darkangel4e
     
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    ma... ma... ma... sono senza parole!!! bibi maniaco ce lo vedo poco.. però bravissima!! complimenti!!!!continua....
    baciii!!!
     
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  5. pIsTaKkIa rocks the world
     
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    Io bibo versione maniaco lo vedo benissimo invece...
    *sbava*

    Capitolo 16 (TS)

    Decisi di andare a trovare Eugenia in hotel. Arrivai ed aprii ,con la chiave che avevo doppiato, la porta. La stanza era poco illuminata ed aveva le serrande chiuse…andai più avanti e trovai Bill, solo con dei jeans addosso, che fumava, divertito da qualcosa. Riguardò ma c’era qualcosa di perfido nella sua espressione.
    Vidi Eu in lacrime seduta sul letto, mi diede una rapida occhiata e si alzò, abbracciandomi.
    - che cazzo le hai fatto, Bill?- dissi.
    - Non l’hai capito Andreas? Certo che sei proprio un coglione…me la stavo scopando fino a cinque minuti fa- rispose Bill, ridendo.
    Allora gli andai incontro e gli diedi un pugno in faccia, rompendogli il naso. Poi guardai incazzato Eugenia, che piangeva ancora di più, e uscii dalla camera sbattendo furiosamente la porta.
    *
    Finito l’ennesimo giro di Lipsia, incontrai Tomi (uiiii) e tronammo in hotel. Ci si presentò davanti la stessa scena che aveva visto il povero Andreas venti minuti prima… il primo impulso fu quello di vomitare ma mi trattenei solo per aiutare Eugenia a rivestirsi…nel frattempo Tomi “parlava civilmente” con suo fratello.
    - Bill vaffanculo! Sei solo uno schifoso e lurido pervertito del cazzo!-
    - Oh Tommy calmati…è solo una scopata…a dir la verità la migliore della mia vita…ma comunque…-
    Il mio Tomi, vedendo il naso di Bill mezzo rotto, decise di rincarare la dose. Stavolta il risultato fu un fantastico occhio nero.
    Uscimmo con Eu dall’albergo e ci dicessimo a casa di Tom. Bill andò a sbronzarsi in un locale lì vicino…e ricavò il secondo occhio nero grazie a Blacky a cui io avevo mandato un sms per informarlo.
     
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  6. °°Ari007°°
     
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    certo che bill nei panni di un maniaco me lo ero immaginato poche volte!!!

    oddio è stato troppo bas****o...

    brave!!
     
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  7. darkangel4e
     
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    ma.. noOoooooooooooooooooooo!! bill!!!! ma che cacchius fai???? è un pò pazzo!!!! si è drogato??? mio dio... e poi ride troppo spesso.. per qualsiasi cosa... comunque bravissima!!!
     
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  8. ~Cherry~
     
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    ma...bill?!... :shocked:
    oh mio dio...bill?! :shocked:
    non ci posso credere...bill?! :shocked:
    bill un pervertito...
    interessante!!...
    ma povera eugenia...
    dai dai, posta il seguito!!!
     
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  9. pIsTaKkIa rocks the world
     
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    grazie ragazze...
    cmq Bill non è drogato
    è solo molto ma molto ma molto sadico e stronzissimooo

    Capitolo 17 (TS)

    Passarono due giorni e non avevamo notizie di Bill. Io ero ostinata…e non volli perdonare Eugenia. In compenso mi diedi malata e stesi 48 ore con Tomi, fuori Lipsia, finalmente. Cazzo, quanto lo amavo!
    Andreas parlò con Eu che gli spiegò la storia del sesso con Bill…era leggermente incazzato con lei ma alla fine riuscirono a sciogliere il ghiaccio e si baciarono davanti i miei occhi.
    *
    Ero stato con due bionde la notte scorsa, ma non avevo appagato la voglio che mi tormentava da due giorni. Intanto volevo spaccare la faccia a quel traditore di mio fratello e al mio “cosiddetto” migliore amico.
    Tornai a casa mia (meno male che i paparazzi non avevano saputo niente degli avvenimenti degli ultimi giorni) e trovai Ginevra. Sola.
    Non mi salutò nemmeno! Bell’accoglienza…mi sarei vendicato a modo mio…l’avrei fatto con la ragazza del mio “adorato fratellino”!
    Mi avvicinai a lei. Ginny percepì qualcosa e si spostò in camera di Tomi. La seguì.
    - ciao…- la salutai
    - che vuoi? Brutto pervertito!- mi disse
    - lo sai-
    - tu sei pazzo, fatti curare!- mi attaccò e si spostò nel letto di Tom.
    - Si hai ragione, sono pazzo…pazzo di te!-
    - Ma non volevi Eugenia?-
    - Mai detto e ora vieni qui- le dissi
    - Ovvio…- mi rispose e mi diede un calcio nelle palle…
    DOLORE!
    Cambiò stanza e continuai a seguirla, volevo una cosa e l’avrei ottenuta.
    - Bill, forse non sono stata chiare: sparisci! ARIA!-
    - Eh no…-
    Si sentì lo scatto di serratura. Era tornato Tom. Cazzo, mi aveva rovinato i piani…li sentì parlare e poi tom se la portò nella sua camera. Era tornato Tom. Cazzo, mi aveva rovinato i piani…li sentì parlare e poi tom se la portò nella sua camera.
    Non mi fu difficile immaginare il seguito.
    • (E)
    Finalmente stavo con Eugenia! Non so come avesse fatto con quel cesso di Blacky e non mi importava. Ora era mia.
    Lei era perfetta, dolce e fragile allo stesso tempo. Sembrava aver dimenticato Blacky.
    Non voleva fare l’amore con me e sapevo anche perché: aveva paura. Non potevo darle torto dopo quello che le aveva fatto Bill. Non me l’aspettavo così…era instabile.

    Era diventata un’ossessione, volevo la moretta e la volevo solo per me. Volevo sentire il suo profumo sulla mia pelle calda. Le sue lacrime nervose bagnarmi il petto. Volevo mangiarla e toccarla e leccarla dappertutto. Volevo la sua disperazione che mi faceva ridere. Il fumo della mia MS che le infestava il naso. Il suo tremore quando lo facevamo. Il suo sguardo disperato che incontrava il mio. I suoi boccoli profumati di pesca come la sua pelle. Ma che cazzo di latte corpo usava? Mi aveva ipnotizzato. La voglia di lei mi stava uccidendo. Doveva essere mia, di nuovo. Era la mia troietta personale. Era così piccola e fragile e piagnucolosa. Non aveva capito quant’era fortunata che il sexsimbol di tutta Europa se la scopava. Doveva essermi grata ed invece piangeva e non voleva farlo. Come se fosse un’ingenua verginella. Era un’ossessione perversa e per riavere quel profumo l’avrei di nuovo messa alle strette.
     
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  10. darkangel4e
     
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    bellissima!!!!
     
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  11. Kate ~
     
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    Oh madonna.....

    Me scioccata.... Ma.... ma Honey.... oddeo...... senza parole.....

    Io in versione maniaco non l'ho mai immaginato!!

    Oh my God! :shocked: :shocked:
     
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  12. pIsTaKkIa rocks the world
     
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    versione maniaco è mooolt mooolto meglio!!!

    Capitolo 18 (TS)

    Io e tomi andammo a casa sua nel tardo pomeriggio… ci fermammo negli scalini di fronte al portone di casa sua a fumare silenziosamente. Qualche pensiero lo tormentava ma non riuscì a capire cosa, lo osservai a lungo perdendomi nei suoi occhi stupendi, poi un breve bacio ed entrammo in casa.
    Bill era sdraiato sul divano e agitava con la mano, a mò di gioco, una pistola. Ci guardò e noi guardammo lui spaventati.
    - ora per favore chiama Eugenia e dille che l’aspetto qui- disse Bill.
    - Non ci penso nemmeno, Bill- risposi io, preoccupata e strinsi forte la mano di Tom.
    - Oh no, invece, tu lo fai, altrimenti la mia mano potrebbe premere per errore il grilletto…- continuò lui giocando insistentemente con la pistola.
    - Bill,ma sei completamente pazzo? Posa quell’arma e parliamo- disse il mio Tomi.
    - Ho detto chiamala!- e Bill mi porse un cellulare.
    Guardai Tom, incerta sul da farsi. Non sapevo se Bill fosse realmente conscio di quello che stava facendo. Dovevo credere alla sua minaccia o farmi una risata? Scelsi la prima.
    Chiamai Eugenia colpendo compulsivamente i tasti del cellulare…tu…tu…tu…
    - pronto?- disse lei
    - Eu vieni immediatamente a casa di Bill e Tom, c’è quel pazzo di Bill con una pistola…vuole parlarti…fai attenzione: è pericoloso, io e Tomi non sappiamo che intenzioni abbia- dissi velocemente.
    - Arrivo-.
    Chiusi la conversazioni e tornai in salotto. Tom fissava Bill e lui rideva. Non capiva che eravamo spaventati a morte? Aspettammo Eugenia con impazienza.
    Perché non si sbrigava ad arrivare?! Suonò il campanello e Tom andò ad aprire. Anche lui era spaventato. L’espressione del suo viso era un misto di confusione ed incertezza.
    Eugenia entrò. Bill non si era mosso dal divano.


     
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  13. Kate ~
     
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    :shocked: :shocked:

    Mo pure la pistola?!

    Ahò, mica siamo nel Far West!!!!! Ma che cosa gli dice il cervello?!

    No no, qui sento odore di ferite..... qualcuno si fa male.....
     
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  14. darkangel4e
     
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    oh mein gott!!! cavolo!! pure la pistola??? mah!!!! bill i neuroni ti stanno facendo a botte lì dentro???? vabè... bravissima comunque!!
     
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  15. pIsTaKkIa rocks the world
     
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    grazie care...
    well well well
    siamo così giunte al capitolo più importante di questa fan fiction...
    premetto col dire che io non ho subito nulla di tutto ciò...
    è piuttosto pesante e va letto con un attimo di riflessione...cose del genere possono accadere davvero!!!

    Capitolo 19 (E)

    Ero letteralmente corsa dall’hotel. La sera stava per arrivare e si stavano oscurando le strade. Corsi per tutto il centro di Lipsia. Aprì il portone del condominio dove abitava Bill e non curante delle pulsazioni dolorose che mi falciavano il petto, corsi per le scale. Non ero affaticata, solo terrorizzata. Entrai e vidi Tom e Ginny in un angolo, spaventatissimi e Bill che fumava sul divano di pelle bordò e rideva. Giocherellava con una grossa pistola nera. Era malato, ossessionato e violento.
    - Ciao troietta- mi disse
    - Ciao lurido ninfomane- rispose.
    Si arrabbiò e si alzò velocemente dal divano. Mi spinse al muro ed io volevo sembrare impassibile. Mi puntò la pistola alla gola e scrutai lo sguardo di Ginevra che dallo spaventò lo nascose fra le braccia di Tom. Intuì che scoppiò a piangere.
    - Ecco qual è la proposta…- esordì Bill con lo sguardo perfido su di me, - o tu sei mia per tutta la notte o…-
    - O…?-
    - O io li uccido!-. Deglutì.
    - Allora cosa scegli? Di essere la mia puttanella o due veloci colpi di pistola alla tua migliore amica e a mio fratello?-
    - La prima è ovvio- risposi coraggiosa.
    Avrei tradito Andreas ma avrei salvato Ginevra. Era questo l’importante.
    Bill mi tolse la pistola dalla gola e la posò in tasca. Abbassò di nuovo e poi puntò i suoi occhi sui miei.
    - Ottima scelta!- commentò. –Voi andate nella stanza di Tom!- ordinò a Tom e a Ginny. Loro scapparono piano nella stanza di lui e mi guardarono dispiaciuti. Ero di nuovo sola con un maniaco.

    Rimasi terrorizzata al muro. Cosa mi avrebbe fatto?
    - Dai Eu vieni, non avere paura, non ti mangio mica-
    - Si certo, come no!-.
    Mi avvicinai cautamente a lui. Eravamo nella sala da pranzo. Bill era seduto su una sedia del tavolo di vetro e stava fumando una sigaretta.
    - Che fai, non ti siedi?- mi propose.
    Obbedì. Mi guardò compiaciuto e poi si alzò ed andò verso il frigo. Prese una birra e la versò in un bicchiere di vetro. Me lo mise davanti e lui era dietro di me.
    - Bevilo!- mi incitò.
    - No, grazie, non bevo più- non l’avessi mai detto.
    - Ah, non vuoi berlo?-.
    Si mise davanti a me e prese qualcosa dal taschino dei suoi jeans stretti. Era un coltellino svizzero. Deglutì di nuovo.
    Prese il coltello più grande e me lo puntò alla gola.
    - bevilo o ti taglio la gola!- sgranai gli occhi e pensai che Blacky non avrebbe mai fatto così. Presi il bicchiere e bevvi la birra tutta in una volta. Bill posò il coltellino. La birra aveva qualcosa di strano, sapeva di mare. Cazzo! Aveva messo nella birra polvere di ostrica…che era afrodisiaca.
    Diventai rossa in faccia. Ero eccitata ed arrabbiata, Bill mi guardò soddisfatto poi andò verso la sua stanza. Istintivamente lo seguì. Mi lanciò qualcosa che presi al volo.
    - Mettiti questo…mi ricorda tanto Jumbi-
    Aprì la cosa che avevo fra le mani: era il mio tanga azzurro con l’aeroplanino.
    - Come fai ad averlo?- chiesi furiosa.
    - Dovevo portarmi un simpatico souvenir della più bella scopata della mia vita…no?-
    “Blacky non l’avrebbe mai fatto!”
    - TI ODIO!- gridai
    - Si, dai, anch’io ti voglio in fondo-.
    Ero infuriata, andai nello spazioso bagno moderno di casa Kaulitz e mi cambiai.
    Dopo cinque minuti trovai Bill in boxer (questa volta rossi) sul suo letto grande e rotondo.
    - ci si stata molto- commentò.
    Mi richiusi in bagno, ma lui aprì con forza la porta e mi prese in braccio.
    - LASCIAMI!- protestai.
    - Suvvia, lasciami divertire un po’…oppure faccio fuori la tua amica-.
    Pensai alle conseguenze delle mie proteste e rimasi zitta. Dovevo essere sua per tutta la notte, i patti erano chiari, ero “la sua piccola troietta personale” e dovevi obbedirgli a tutto. C’era in gioco la vita dei miei amici.
    Prese da un cassetto due lacci di raso rossi ed incominciai a preoccuparmi. Giungemmo al suo letto.
    Mi buttò sul letto, violento come sempre. Prese i miei polsi e li legò all’impalcatura del letto.
    - Ma che cazzo fai?- chiesi perplessa.
    - Oh, dai piccola, hai promesso di essere mia per tutta la notte e lo sarai-.
    Poi mi legò anche le caviglie.
    Mi sfilò la gonna di jeans, e gemette, poi strappò con forza la maglietta dei My Chemical Romance, era la mia preferita.
    Il mio sguardo pianse per la maglietta.
    - Dai, te ne ricompro altre tre…-
    - Me l’aveva regalata Blacky- sussurrai.
    - Oh, pensi ancora a Blacky? Povera bimba mollata…pensa ad essere la mia troietta, piuttosto!- si arrabbiò.
    Non ribattei. Bill mi lasciò così e prese il coltellino dal comodino. Ero ancora più terrorizzata..
    - Durerà poco- promise.
    La lama mi tagliò profondamente il centro della pancia. Sanguinai ed urlai di dolore, ma probabilmente suonò come una specie di orgasmo.
    - Ti piace vero?-.
    Bill su di me mi leccò il collo e mi fece un’eccitante succhiotto. Gemetti ancora di più. L’ostrica aveva fatto effetto. Ancora una volta il mio corpo voleva unirsi a Bill. Mi accarezzò il seno ancora coperto da un sottile reggiseno azzurro. Mi odorò profondamente i capelli e mi disse:- Voglio il tuo profumo, è un’ossessione!-.
    Scese giù e mi tolse il reggiseno dalle bretelle. Ci si buttò a capofitto e quasi mangiò i miei capezzoli. Intanto ero in un misto di eccitazione e dolore. Vidi il sangue scorrere su tutta la pancia. Bill poi prese la ferità ed incominciò a bere il sangue. Io urlavo dal piacere. Stupide ostriche.
    Scese e prese a morsi il tanga che lui stesso aveva proposto.
    - Jumbi, dove sei… Jumbi!- scherzò ed io risi.
    - Lo so che ti piace, troietta- mi disse.
    Sì, ero la sua troietta ma non era così brutto esserlo. Ero su un altro mondo: quello del sesso e della perversione.
    Mi sciolse le braccia e le gambe e mi prese e mi mise su di lui.
    - Leccami! Voglio il tuo corpo, troietta!- io non volevo.
    - Blacky non l’avrebbe mai fatto- pensai ad alta voce.
    Il suo sguardo si fece cupo, mi schiaffeggiò e mi rimase un livido.
    - Ti ho detto leccami!- ordinò.
    Obbedì. Era solo sesso, sesso stupendo e perverso, tutto quello che avrei sempre voluto.
    La notte passò in fredda, ad ogni ordine dovevo obbedire, ero sfruttata. Se non obbedivo…mi picchiava.
    Avevo molti lividi e tagli causati dal suo taglierino rosso. Verso l’una, si alzò e si rivestì e si sedette su un puff.
    - Sei stata fantastica, troietta! Spero che ce ne saranno altre di notte come queste-.
    Guardai il mio corpo sanguinante. Piansi di nuovo.
    - NO! Bill ti giuro che è l’ultima volta! C’è Andreas con me!-.
    Mi guardò soddisfatto e sarcastico.
    - Lo stavo giusto per avvisare di quello che ho fatto stanotte con te-
    “Bill ti giuro che te la farò pagare” pensai.
     
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95 replies since 15/4/2008, 12:22   1667 views
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