...Mia...

La Mia prima Fan Fiction...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. BloodyVampire90
     
    .

    User deleted


    Capitolo 77
    Notte. Notte fonda. Io ed Erik abbiamo chiuso il bar e siamo appena arrivati a casa mia. Io, come sempre, sono esausta, morta e sepolta, per la stanchezza.
    Livvie ha invitato i Tokio Hotel ed Andreas a dormire a casa nostra.
    Erik è molto affettuoso con me. Non mi lascia sola un minuto. Sulle scale, siamo saliti mano nella mano, scherzando sulla serata e sulle esibizioni.
    D’un tratto, Erik si ferma all’ingresso. Lo guardo, scrutandolo.
    -Te la senti di tenermi ancora la mano, davanti a loro?- Mi chiede il mio ragazzo.
    -Certo che me la sento. Perché non dovrei sentirmela?- Gli chiedo.
    -A causa di Tom.-
    -Ancora?! Erik, dovrà farsene una ragione, ok? Io e te stiamo insieme, che mi frega di quello che pensa. Mi sono creata fin troppi problemi, per non fargli del male, ora, basta!-
    -Riuscirà a farsene una ragione?-
    -Non lo so. Io so solo che dovrà farlo… E presto, anche!-
    Entriamo in cucina, sempre mano nella mano. Non sono per nulla imbarazzata. Bill sta tirando un tiro alla sua sigaretta.
    -Bill, sbaglio o, dopo l’operazione, il medico ti ha detto che non puoi più fumare?- Gli chiedo.
    -Buonasera! Comunque, per tua informazione, una sigaretta, una volta tanto, non mi fa niente.- Risponde il moro.
    -Bill, getta, immediatamente quella sigaretta!_ Gli ordino.
    -Uffa.- Si lamenta, spegnendola nel posacenere.
    -Ehi, non voglio mai più vederti con una di queste in mano, siamo intesi?- Gli dico.
    -Va bene!- Fa lui, rattristato.
    -Bene!- Dico, infine. Dopodiché, mi rivolgo ad Erik:-Ce ne andiamo in camera mia?-
    -Va bene!- Risponde lui.
    -Ragà, noi stiamo di là.- Avverto i miei amici, indicando la porta della mia stanza.
    -Ma non torni?- Mi chiede Georg.
    -Gè, sto a due passi da qui, non in Groenlandia!- Rispondo.
    Poi, mi rivolgo a Bill: -Bill, dammi il pacchetto!-
    Obbedisce.
    -Ragazzi, chiunque di voi gli offre una sigaretta, se la vedrà con me, intesi?- Li minaccio.
    I miei amici mi guardano sorpresi. Beh, direi che sono un po’ cambiata da quattro anni a questa parte.
    Annuiscono tutti.
    -Benissimo!- Dico infine.
    Faccio per andarmene, ma mi viene in mente una cosa.
    -Bill, quanto ti devo il pacchetto?- Gli chiedo.
    -Niente, te lo regalo- Risponde.
    -Dai, quanto ti devo?- Insisto.
    -Dai, niente!-
    -Come, niente?!-
    -Sì, niente,davvero.-
    -Ma…-
    -Nessun “Ma”, consideralo un regalo di ritrovamento!-
    -Grazie… Bill, non prenderla male, ma io lo faccio per il tuo bene. Vuoi ancora continuare a cantare, giusto?-
    Bill annuisce.
    -So benissimo come stavano tutti, tre anni fa, mentre te eri sotto l’operazione, ero al telefono con Georg.- Lo informo.
    -Che cosa?- Chiede Tom, sorpreso.
    Lo guardo perplessa.
    -Voi tutti eravate al telefono con Mia, quel giorno, non mi avete mai detto niente?- Continua il mio ex.
    Oh, oh, mi sa che ho combinato un bel casino.
    -Sì, Tom, e non dare la colpa a loro. Sono stata io ad ordinargli di non dirti nulla.- Rispondo.
    -Perché?- Chiede.
    -Non sarei riuscita a perdonarmi se avresti continuato a soffrire a causa mia.-
    Detto ciò prendo Erik e lo porto con me, in camera mia. Chiudo la porta, tirando un sospiro di sollievo.
    Vado nella cabina armadio e prendo dei pantaloncini ed una canotta, dopodiché, mi dirigo nel mio bagno per cambiarmi.
    Mi cambio velocemente e torno in camera. Anche Erik si è messo in canotta e calzoncini e si è sdraiato sul mio letto, con una sigaretta ed il mio cellulare in mano.
    Prendo anch’io una sigaretta dal pacchetto che mi ha regalato Bill e mi sdraio accanto al mio ragazzo. Mi accendo la sigaretta. Erik mi circonda le spalle con un braccio.
    -Che fai col mio palmare in mano?- Gli chiedo.
    -Leggevo i messaggi che ti ho mandato finora.-
    -Ah… Come mai?-
    -E’ un modo per ispirarmi per i prossimi messaggi.-
    -Sei dolcissimo, lo sai?-
    -Me lo stai ripetendo da quando ci siamo messi insieme.-
    -E non smetterò mai di dirtelo.-
    -Bene. Credo che moriremo di diabete.- Mi informa.
    -Perché mai dovremmo morire di diabete?- Gli chiedo, guardandolo negli occhi.
    -Siamo troppo dolci!- Risponde.
    Scoppiamo a ridere. Erik posa il cellulare sul comodino.
    -Che cretino che sei!-
    -E’ per questo che stai con me.-
    -Sì, è vero.-
    -Ti va di tornare di là?- Mi chiede.
    -Se mi assicuri che riuscirai a sostenere gli sguardi assassini e le frecciatine di Tom, sì!-
    -Ci proverò, basta non dargli retta quando parla.-
    -Sicuro di volere andare di là?- Gli chiedo di nuovo.
    -Sì, perché? Te l’ho detto, farò finta che non ci sia.-
    -Io voglio rimanere qui, sdraiata tra le tue braccia e ricevere le tue coccole.-
    -Davvero?- Mi chiede.
    -Sì, sì!-
    -Abbiamo tutta la notte per farle.-
    -Uffa!-
    -Dai, muoviti, pigrona!-
    Spegniamo le nostre sigarette, ci alziamo dal letto, prendiamo i nostri pacchetti di sigarette e torniamo in cucina dagli altri.
    Ci sediamo a terra, accanto a Bill. Erik si siede dietro di me. Noto che c’è anche Anto.
    -Anto, ma tua sorella?- Le chiedo.
    -E’ ad un appuntamento con un ragazzo che ha conosciuto su Facebook.- Risponde.
    Dopo il suo ex ragazzo Domenico, con cui è stata quasi due anni, Lina sta tentando con ogni ragazzo, sperando di trovare la persona giusta.
    -Come sempre… Di cosa si parla?- Chiedo.
    -Di te!- Risponde Andreas.
    -Bene, in base a cosa?-
    -In generale.- Risponde Georg.
    -Mmm… Ora, io sono qui: domandate e io vi rispondo.- Dico.
    -Tom, sei tu l’interessato...- Gli dice Gustav. -…Domanda e lei vi risponde.-
    -Per ora, non ho nulla da domandare.- Gli risponde. -…Le ho già fatto la domanda più importante.-
    -E qual era?- Gli chiedo.
    -Pensandoci bene, non te l’ho ancora fatta.- Dice.
    -E qual era?- Chiedo ancora.
    -Perché lui?- Mi chiede, indicando Erik col capo.
    -Allora, Tom, rispondimi con sincerità, ti sei già posto la domanda: “Ma Mia prova qualcosa per Erik?”- Gli chiedo.
    -No!-
    -Ecco. Io, però ti rispondo lo stesso. Perché provo qualcosa per lui. Qualcosa che credevo non avrei provato per nessun altro ragazzo, a questo mondo.- Gli dico, irritata.
    -La stessa cosa che hai provato per me?- Continua a chiedermi.
    Touchè! Che rispondo? Non mi aspettavo questa domanda. Beh, gli dirò la verità.
    -Non penso che vuoi saperlo davvero.- Gli rispondo.
    -Sì, invece, altrimenti, non te l’avrei mai posta.-
    Mia, sincerità.
    -Allora, credo che non siano affari che ti riguardano.-
    Tom si alza da terra, mi si mette di fronte e mi alza, con foga. Mi trascina con sé, portandomi in camera mia. Mi getta sulla porta dell’armadio e si posiziona di fronte a me.
    -Dimmi cosa provi per lui.- Mi ordina, con rabbia.
    -Non sono affari che ti riguardano. La mia vita non ti riguarda più. È’ finita quattro anni fa, tra noi.-
    -SI’, INVECE, TUTTO CiO’ CHE FA PARTE DI TE, MI RIGUARDA.- Mi urla contro.
    -Ah, sì? E perché mai? E non urlare!-
    -Perché… Perché… Perché… Perché sono ancora innamorato di te… Ecco, l’ho detto… Io ti amo ancora!-
    Questa confessione non ci voleva proprio. Lo guardo sorpresa e meravigliata, non sapendo cosa fare. Bingo!
    Sono passati quattro anni e lui mi ama ancora? Ma come? Come può essere possibile? Come? Ed io? Io cosa provo per lui? Ciò che provavo prima? Lo amo ancora? Sì… No…Forse… No… e per Erik? Amo Erik? No… Sì… Forse… Non lo so. Questa confessione mi ha completamente fuso il cervello.
    Io ho dimenticato Tom. Provo solo un bene fraterno per lui, nient’altro.
    Tutti vogliono che io torni con Tom, ma sei non lo voglio?
    -Io… Io… Io… Non posso farci nulla, Tom. Mi dispiace, ma non ti amo più.- Gli confesso.
    Mi libero dal mio ex e torno dal mio attuale ragazzo.
     
    Top
    .
50 replies since 18/7/2008, 21:00   4498 views
  Share  
.