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***Gexic@__Bill fur immer***.
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amola ma sei pazza è favolosa!!!!!!!
è tenero e dolce questo capitolo bellissimo
posta presto amola
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jandira.
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bellissimo posta presto davvero molto bello un bacio . -
{_• RòXy ~.
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CITAZIONE (***Gexic@__Bill fur immer*** @ 11/6/2009, 21:05)amola ma sei pazza è favolosa!!!!!!!
è tenero e dolce questo capitolo bellissimo
posta presto amola
Weee....Assie Gessica ^^
Sono felice che ti piaccia..
è che l'ho scritto di fretta e non mi piace molto com'è venuto. Anche se, lo ammetto, sono teneri alla fine ^^CITAZIONEbellissimo posta presto davvero molto bello un bacio
Grazie anche a te
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{_• RòXy ~.
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Ok, di sicuro vi starete chiedendo da dove salto fuori. Sono quattro mesi che non aggiorno questa twincest. 
scusate tantissimoooo!! Solo che non avevo ispirazione. Sono rimasta ferma per quattro mesi. Oggi però sono riuscita a finirla ^^
*spara le bombe*
Bè, vi posto il prossimo capitolo.
Vorrei semplicemente avvisarvi che ho combinato un casino con questa twincest. Avevo perso il documento con l'ultimo capitolo che ho postato qui, così l'ho riscritto. Quindi continuate a leggere, ma fate finta che il capitolo numero 43 che ho già postato non esiste.
Scusate sono un vero disastro
*me mortificata*
Bè, buona lettura. ^^ Spero vi piacerà.
Capitolo 43.
Erano già due ore che stavano in macchina. I due amici erano tesi, molto tesi. Avevano paura che tutto fosse andato storto. Avevano paura che i gemelli non avrebbero voluto tornare a casa, che la stampa li avesse scoperti e che i Tokio Hotel si sarebbero sciolti.
Però continuavano a pensare positivo e a sperare che i gemelli sarebbero subito tornati a casa.
Ad un tratto, mentre i due erano persi ognuno nei propri pensieri, squillò il cellulare.
Gustav sobbalzò sul sedile, Georg si girò verso di lui fissandolo ansioso.
-Rispondo io, tu non di distrarre Gè, o finiremo spiaccicati contro un auto!- esclamò Gustav prendendo in mano il cellulare.
-Aspetta, mettiamolo in vivavoce.- rispose l’amico. Poi spostò la mano dal volante ad un pulsantino accanto a lui, lo premette e mise la chiamata in vivavoce.
Dall’altro capo del telefono, si sentì la voce di un Bill estremamente malinconico.
-Pronto Gustav?- esclamò il ragazzo
-Bill?!!!?!? Bill, sei tu????- domandò Gustav spaesato. Non riusciva a crederci che, finalmente, dopo giorni e giorni che il telefono dava sempre non raggiungibile, Bill si era deciso a chiamarlo. –Bill, piccolo, cosa c’è?-
-Cosa è successo?-
-Dove siete?-
-Cosa fate?-
-Come state?-
-Potevate avvertirci!-
Sentita la voce di Bill, Georg e Gustav non capirono più niente e iniziarono a fare domande su domande.
-Gè, Gus, calmi, con calma vi racconterò tutto. Ma ora non c’è molto tempo. Devo dirvi una cosa importante.- affermò Bill
-Dicci Bill, ti ascoltiamo. Dicci cosa vuoi.- rispose Georg.
-Bè…ecco, vedete, io e Tom siamo qui da un paio di giorni. Ma non riusciamo a vivere così. Non è la nostra vita. Non siamo abituati a stare così. E anche se lo fossimo, non possiamo stare per sempre qui, da soli. Abbiamo bisogno dei nostri amici, della nostra famiglia…di voi. Quindi….bè, mi vergogno un po’ a chiedervelo, ma….non è che verreste qui, da noi. Ci raccontate un po’ come vanno le cose lì. E poi decideremo se è meglio aspettare ancora un po’ o tornare subito.-
A quelle parole gli occhi dei due ragazzi si illuminarono.
-Bill,- lo chiamò Gustav –dicci dove siete, che veniamo subito-
-Ma..non potete lasciare tutto così. Non fate come noi. Prendete i vostri tempi- rispose Bill
-Ma vedi Bill, noi siamo già in macchina…- annunciò Georg
-…da più di un’ora.- continuò Gustav
Ma Bill non rispose. Sentirono un singhiozzo però.
-Bill…-
-Grazie ragazzi.- disse Bill tra le lacrime. –grazie davvero. Io e Tom ve ne saremo per sempre grati. Anzi, non credo che riusciremo mai a fare qualcosa che possa rendervi il favore che ci state facendo ora.- continuò.
-Ma no Bill. Voi avete già fatto molto per noi. Ci avete dato la nostra amicizia. E questo per noi è la cosa più importante.- lo rassicurò Gustav
-E..se voi tornerete a casa con noi, bè, allora saremo io e Gus a non sapere come ringraziarvi.- aggiunse Georg.
-Ora Bill, dicci dove siete che veniamo il prima possibile.- esclamò Gustav
-Siamo a…. com’è che si chiama questo posto, Tom? ….a giusto. Allora. Siamo in una casetta trovata in un boschetto al di fuori di Hausling.*-
-Hausling??- chiese Gustav.
-Non sappiamo con precisione dov’è, ma ce la faremo ad arrivare. Non temete. Poche ore e saremo lì.-
-Ok ragazzi. Ciao. E grazie, davvero. Da parte mia e di Tom.-
-Certo Bill! Grazie anche a voi!! Vi vogliamo bene…-
-Divertitevi ragazzi. Godetevi appieno questo tempo in cui sarete soli, perché presto si tornerà alla vita di sempre!!- Esclamò Georg.
-Ahahaha…Gè, sempre il solito porco tu!! XD- rispose Bill, per poi salutarli di nuovo e chiudere la chiamata.-
Gustav e Georg, invece, si guardarono negli occhi, poi scoppiarono a urlare un “evvai” e tutto tornò come prima: immersi ognuno nei suoi pensieri che però, stavolta, erano positivi, molto, molto positivi.
Ok, ecco qui il chappy.
Com'è? Vi piace?
Pliiis, commentiniiii
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__Pain Of Love__.
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ahuahuahuahuahau georg " divertitevi" e " godetefi"
ahuahuahuahua ecco perchè va così daccordo con tom xDxD
bel chappy
posta presto
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{_• RòXy ~.
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Eheheh.... xD comunque, grazie tante ^^
Posto appena qualcun'altra commenta ^^. -
lady tokio 483.
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nooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!devi postareeeeeeeeeeeee
ti plegoooooooooo!!!!!!!!!!!!!. -
{_• RòXy ~.
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Ed ecco che dopo un'era finalmente me torna all'attacco xD
Scusate se c'ho messo così tanto
Ecco qui il prossimo chappino!!
Spero vi piaccia!! =)
Capitolo 44.
Le ore passarono velocemente. Tutti erano emozionati, finalmente Georg e Gustav avrebbero trovato i gemelli con la speranza di riuscire a convincerli a tornare a casa. Erano passati 5 giorni dalla loro fuga e a casa ormai non si capiva più niente. Bill e Tom, dal canto loro, avevano già programmato tutto: all’inizio avrebbero fatto un po’ di capricci, sperando che i loro amici avrebbero insistito a farli convincere di tornare a casa.
La sera giunse presto, ancora non era arrivato nessuno. Ad un tratto squillò il telefono. Bill corse a rispondere.
-Pronto?-
-Bill…sono io, Georg, senti, noi siamo appena entrati ad Hausling, come arriviamo al boschetto??- rispose la voce dall’altro capo del telefono.
-Emh…non so bene la strada, Georg. Ti passo Tom, è stato lui a guidare, di sicuro saprà indicarti la strada.- rispose Bill passando il telefono a Tom.
Lui lo prese indeciso: era da molto che non sentiva i suoi amici. Poi si rivolse a Georg.
-Georg! Ciao amicone mio!!!- ridacchiò felice
-Oh Tom, quanto tempo! Mi sei mancato tanto!- esclamò Georg emozionato
-Antche tu, Gègè, anche tu! Allora, cosa ti serve? La strada per arrivare?-
-Si, Tom. Siamo già ad Hausling, se mi dici da che parte devo andare tra non molto saremo da voi.- rispose l’amico. Tom spiegò loro la strada, che, con poca difficoltà, i ragazzi riuscirono a capire.
-Bene Tom, tra poco saremo da voi!- annunciò Georg.
-Vi aspettiamo, ragazzi. A presto.- li salutò Tom chiudendo la chiamata.
Poi si avvicinò a Bill e lo abbracciò stretto a se.
Bill non capì il perché di quel gesto, ma ricambiò la stretta.
-Poco tempo, tesoro. Poco tempo e saremo salvi.- sorrise poi Tom baciando il gemello.
Passo una mezz’oretta che il rombo di una macchina echeggiò fuori dalla casetta.
I gemelli, che fino quel momento erano stati abbracciati sul divano, balzarono in piedi. Il loro cuore iniziò a battere trepidamente, e le loro mani tremavano. Avevano paura che tutto sarebbe andato storto.
Poi aprirono la porta e si ritrovarono davanti Georg e Gustav che litigavano amichevolmente per chi dovesse bussare per primo alla porta.
Bill si schiarì la voce e osservò i due amici girarsi verso di se e il fratello e correre ad abbracciarli.
-Bill, Tom…oh, quanto ci siete mancati!! Non fate mai più una cosa del genere, mai più!- esclamò Gustav quasi tra le lacrime, staccandosi dall’abbraccio forte dei gemelli per lasciare spazio all’amico.
-Tom……amico mio!! Bill!!! …oddio, quanto ci siete mancati!- esclamò Georg per andare ad abbracciare i due fratelli. -Non mi dite che voi due siete stati tutto questo tempo qui!- continuò, poco dopo, esterrefatto.
-Bè…si!- esclamarono in coro i gemelli
-Perché? Non è carina?- continuò poco dopo Bill.
-Bill…ma chi vuoi prendere in giro? Ti conosciamo bene. Tu non vivresti mai in una topaia come questa!- rispose Gustav.
-Ok…lo ammetto.- rispose lui abbassando il capo -mi faceva pena, all’inizio questa casetta. Non che sia brutta, per carità, ma era così sporca. Vero Tomi?- chiese girando il capo verso il gemello.
-Si, ha ragione. Abbiamo dovuto pulire un sacco prima di poter definirla come qualcosa che assomigliasse ad una casa.- affermò Tom
-Ah…ahahahah…questa è proprio bella!!! Cioè…voi due…voi due avete pulito???- chiese Georg inarcando un sopracciglio.
-Bè sai, quando ti devi adattare…- cominciò Bill, ma Gustav non lo fece finire.
-Si si Bill… Ora basta, entriamo che ho freddo a stare qui fuori.
I gemelli annuirono e si scostarono facendo spazio ai due amici, per entrare.
Georg e Gustav rimasero allibiti vedendo la dimora dei loro amici.
-Wow!! Ma è davvero carino qui. L’avete addobbato per le feste.- ridacchiò Georg.
-Sembra tanto un nido d’amore!- esclamò Gustav voltandosi i gemelli che, arrossendo, sorrisero imbarazzati e chinarono il volto.
-Ok!- Georg decise di rompere il silenzio imbarazzante che si era creato con le parole di Gustav, lanciò un’occhiata omicida all’amico e continuò a parlare –Allora ragazzi, prendete le vostre cose e torniamo a casa, ok?-
-No Georg, aspetta. Noi non siamo sicuri di voler tornare. Se poi ci prendono? Se ci dividono? Come pensi che riusciremmo a vivere?- esclamò imbarazzato Tom
-Vedi Tom,- iniziò Gustav -David ha trovato un modo per smentire tutto. Ha giurato che non farà mai più una cosa simile, che siete degli irresponsabili, però ha detto che vi vuole bene e che non poteva non aiutarvi…-
-…così- continuò Georg -ha chiamato una ragazza e le ha fatto fare un’intervista, dove parlava della sua relazione con Tom.-
A quelle parole Tom spalancò la bocca.
-Coooooosa???- chiese sbalordito –cosa ha fatto? Cioè…oddio, e ora? Come farò quando torneremo a casa?? Dovrò andare in giro con lei?? Non se ne parla proprio!!!- sentenziò Tom. A quelle parole a Bill gli si allargò il cuore. Ecco quanto lo amava Tom.
-Tom, pensaci. Anche se qualche volta dovrai farti vedere con lei, almeno si sistemerà tutto, no?- chiese Bill.
-Ecco, ha ragione Bill. Suvvia Tom, non ci credo che non puoi fare una cosa così per tuo fratello. Per Bill.-
disse Gustav. Bill arrossì.
-Ok, ok. Torneremo a casa, ma solo se Bill è d’accordo.-
-Si, Tom. Mi fido di te, sono sicuro che non nemmeno la sfioreresti.- rispose Bill. Aveva una tremenda voglia di abbracciarlo e baciarlo, ma non pensava fosse il caso, così si limitò a sorridergli.
-Bene ragazzi!!! Preparate le vostre cose che si torna a casaaa!!!!- urlarono felici Georg e Gustav.
Allora? Che ne pensate????. -
DenyBibyK..
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IO TI AMOOOOOOO!! *ROTOLA* Nuova lettrice... 
...mi piace un casino questa storia! XDD
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Beatrice Randa.
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E poi?
Perché non continui la storia??? 😢😢.
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