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billinapazza.
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Titolo: THE TRITON
Autore: Shine (Billinapazza)
Genere: Fantasy, Romatico,
Ratings: PG-13
Avvisi: Twc Not Related, Au, blood, Lemon.
Pairing: TomxBill
Disclaimer: I Tokio Hotel non mi appartengono.
Questa storia è tutto frutto della mia fantasia e non ha assolutamente scopo di lucro.
Riassunto: E se tutto d'un tratto la storia che ti raccontava tuo nonno da piccolo fosse vera?
Note: Salve a tutte. Mi scuso per il pessimo "riassunto" se così si può chiamare, e per questa prima parte di poche righe, dal 1° capitolo ovviamente sarà molto più lungo xD
Buona lettura. <3The Triton
“Quando ero piccolo il nonno mi raccontava ogni sera una storia diversa sulle creature mitologiche. Amavo ascoltare i suoi racconti.
Ma quello che mi colpì di più fu quello del Tritone
Questa storia è diversa da quella che conoscete. Questo Tritone non aveva un corno di conchiglia che col suo suono calmava le tempeste e annunciava l'arrivo del dio del mare come dicono.
Questa storia narrava di un Tritone che viveva in solitudine, e attraversava mari e mari per trovare la sua anima gemella.
Era un ragazzo giovane della mia età che cercava da una vita il vero amore.
E una sola volta ogni vent’anni prendeva le sembianze umane per poter salire sulla terra, e cercare il suo amato pure lì.
E una volta che avrebbe trovato la sua anima gemella avrebbe avuto la possibilità di scegliere se restare un pesce o diventare un’umano.
E lui sapeva già cosa avrebbe scelto.”Queste storie mi hanno sempre affascinato, ma non ci ho mai creduto.
Sino ad oggi.
Edited by billinapazza - 10/7/2011, 16:45
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zanzaretta89.
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già mi piace questa storia, spero che posterai presto il prossimo capitolo . -
billina kaulitz.
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fantastica già dal plologo si capisce ... continua a postarla .... uppp . -
billinapazza.
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Okay ragazze mi fido di voi! xD
La continuo. :3
Grazie. <3. -
zanzaretta89.
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fidati mi hai già catturato spero che posterai presto =) . -
nana_96.
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Bella,mi piace davvero molto.
Continua
)
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vAnIlLa~.
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Questa Twincest mi sta interessando!! *-*
Ti prego, posta!! ^^. -
Svampitellakaulitz.
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belllllllaaaaaa *____* devi continuare forza voglio che posti!!!!!!!
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punkgirl.
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Gia' mi intriga ti prego posta presto . -
billinapazza.
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Ecco a voi fanciulle il 1° capitolo. Spero che lo gradirete. <3
1° CAPITOLO
-Christine, io esco! Fammi il favore di avvisare mia madre quando torna. E dille che non sarò di ritorno prima delle 17.00- Il suo tono non era un ordine, ma una richiesta.
-Certo, signorino Tom!-
-E ti prego, ancora una cosa: Non chiamarmi signorino. Mi fa sentire vecchio.- affermò il ragazzo scherzando, per poi salutare con un cenno della mano la cameriera.
Tom Trumper: proveniva da una famiglia nobile, una tra le più ricche di tutta la Germania. Ma nonostante ciò non era un ragazzo viziato, anzi, si poteva dire il contrario. Portava dei vestiti di due o tre taglie più grandi di lui, i capelli erano legati da piccoli cornrows che gli ricadevano leggiadri sulle larghe spalle. Con gli anni, il suo fisico era diventato qualcosa di sublime. Palestrato, ma non troppo.I suoi occhi erano di un color nocciola intenso. Al lato sinistro del labbro inferiore portava un piercing, uno dei tanti punti deboli delle ragazze, ah si, perché lui era sempre stato un sciupa femmine, famoso soprattutto, non per essere figlio della signora Simone Korfitz, grande scrittrice di questi tempi, e Jorg Trumper, uno dei più famosi imprenditori di tutta la Germania, ma ben sì per il suo carattere da Playboy. L’intera scuola che frequentava lo aveva soprannominato “SexGott”-Il Dio del Sesso-. Ma a lui tutta questa fama in realtà non gli importava minimamente.
Lui amava due cose: Il sesso sfrenato. E suonare la sua amata Gibson.
Una volta arrivato al molo, prese posto. Con le gambe a penzoloni dall’estremità del molo, impugnò la sua chitarra, cominciando a strimpellare dolci, soavi, note. E Una volta chiusi gli occhi si lasciò trasportare dalle emozioni che prendevano vita in lui.
Una strana sensazione prese sopravvento, si sentiva osservato. Aprì gli occhi guardandosi attorno, ma il molo era deserto. Dopo aver riportato lo sguardo verso il mare, vide una specie di luccichio, che spari pochi istanti dopo sotto il mare. Nonostante era sicuro che fosse stato un effetto del sole, fu curioso. Si alzò in piedi, puntando lo sguardo verso quel punto, ma nulla.
Prese la sua Gibson e si incamminò verso casa.
<<swish>>Uno strano rumore, simile ad uno sfruscio di una pinna. Curioso riportò lo sguardo al mare, ma ancora, non vide nulla. <<swish>> un altro sfruscio.
-Chi sei?- urlò ora un po’ impaurito.
Nessuna risposta. L’unica cosa che vide fu, dei capelli neri come il carbone, e una pinna più grande che abbia mai visto. Batte più volte le palpebre, sbalordito. -Forse è meglio che rientri, troppo sole mi sta facendo male alla testa.- si disse.
Ma lui non sapeva che qualcosa, anzi, qualcuno lo stava osservando.
Il sole se ne era andato, lasciando il posto alla luna. Più bella che mai. Per tutto il resto della giornata non aveva fatto altro che pensare a quello che gli era accaduto. A quello che gli era sembrato di vedere. Poteva essere di aver visto una..Sirena? -Basta. Ora devo smetterla di pensarci!- bisbigliò, inforchettando il pezzetto di carne rimasto. -Thomas? C’è qualcosa che non va?- domandò confusa la madre. <<thomas, che nome schifoso. Non capisco perché mi chiami ancora così! Io sono Tom. Cazzo.>> -Nulla mamma.- affermai.
-Sei sicuro? Sei molto silenzioso. Sembri perso nei tuoi pensieri.-
-Ti ho detto che non è nulla..-
-Ti sei per caso..innamorato?- replicò.
-Cazzo, no! Quale parte di “lasciami in pace” non capisci! Eh?- urlò, su tutte le furie, lasciando i genitori sbalorditi. -Vado in camera mia. Buona notte.- Finì, sparendo dalla loro visuale.
Uscì sul balcone della sua stanza, per poi arrampicarsi sulla parte del tetto più bassa. Amava andare lì per pensare la sera. -Nonno. Chissà che stai facendo ora. Non puoi immaginare quanto mi manchi. Che dici, mi innamorerò mai? Ci sarà qualcuno qui fuori che mi aspetta?- Domandò al cielo, mentre pochi minuti dopo, il sonno prese sopravvento.
***
-Ehi Tom!- Un biondino lo richiamò, attirando la sua attenzione.
-Oh, Andri.-
-Come va Tom?- chiese energico il platino.
-Non mi lamento, te?- disse chiudendo l’armadietto, incamminandosi verso l’aula di biologia.
-Tutto bene! Che fai oggi?-
-Me ne andrò al molo come faccio sempre.-
-Bene! Allora ti aspettiamo alla festa di Ann Kathrin!- Affermò, sbattendo le mani.
-E chi te lo dice che verrò?!-
-E dai vieni! Hai detto tu che non farai nulla..-
-No! Io ti ho detto che andavo al molo. E poi oggi non mi va!-affermò senza nessun interesse.
-Non ti va nemmeno di scopare? Al nostro Sexgott non va di scopare?!- Urlò, attirando tutta l’attenzione su di loro. -Andri! Abbassa il tono. Grazie!- affermò seccato.
-Okay,Okay! Scusa. Allora ci vieni?-
-Ti ho detto di no! Ora scusa, ma devo andare.- così dicendo si incamminò verso la sua aula.
-Thomas Trumper! Io ti convincerò a venire. Fosse l’ultima cosa che faccio!- urlettò, dall’altra parte del corridoio.
-Sogna Andreas! Sogna.- finì, scomparendo dalla sua visuale.
Più ansioso che mai si avviò verso il molo. Chissà! Magari avrebbe rivisto quella cosa. I minuti passarono, le ore pure. Di quel essere nessuna traccia. Era ora di tornare a casa.
Ma non molto distante da dove si trovasse, c’era qualcuno aggrappato ad uno scoglio. E sembrava tipo svenuto. Appena lo vide si mise a correre nella sua direzione. Dopo esser saltato giù dal molo, oltrepassò gli scogli che lo dividevano da quella..creatura.
-Ehi, svegliati!-
Un giovane ragazzo dai lineamenti molto femminili, stava appoggiato alla roccia, privo di coscienza. Ed era..nudo. Completamente nudo!
Il trecciato preoccupato per lo stato del ragazzo dopo averli messo la sua felpa addosso, almeno per coprirli il busto e una piccola parte delle fragili gambe, lo trascino di peso sul molo.
-Ehi sei salvo! Svegliati.- Ripetè, dopo aver sentito se respirava. Ma dal ragazzo, non ebbe nessuna risposta. L’unica cosa che sentì avvicinandosi fu un forte odore di..pesce, ma diverso da tutti gli altri, questo era un buon odore. Lo osservò per interminabili minuti. Aveva dei capelli neri e morbidi come la seta nonostante fosse appena uscito dal mare, il naso era piccolo, leggermente all’insù. Il suo corpo di una carnagione talmente chiara, ma sublime e tanto fragile.
-Sei davvero bello.- gli sussurrò, più a se stesso che al moro. -E i tuoi capelli mi sembra tanto di averli già visti..Sembrano come quelli che ho visto ieri in mare.- Con un po’ di angoscia osservò le sue gracili gambe, prive di peli, per poi arrivarvi ai..piedi! -Okay, non hai la pinna al posto delle gambe. Almeno non sono impazzito!- Scherzò tra se e se.- Ora vieni! Sarà meglio che ti porto a casa, e ti dia almeno qualcosa da vestire.-
E così dicendo, lo prese in braccio, senza il bisogno di usare troppa forza.
Mentre il moro d’istinto, appoggiò la testa tra l’incavo del collo del trecciato.
..CONTINUE..
Commentinii ^-^. -
billina kaulitz.
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bello ... ti prego continua a postarla perchè è davvero bella ....
non bella ma fantastica ...
upppppp
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billinapazza.
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Oh grazie!
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billina kaulitz.
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di niente
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zanzaretta89.
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bella bella bella bella, mi piace tantissimo, ti prego posta il prossimo capitolo =)=) . -
vAnIlLa~.
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è bellissima! Continua! *_*
Up! ♥.
The Triton. |
