Born to run

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. »Sally
     
    .

    User deleted


    Aaaaaargh, stasera non sono a casa, mannaggia! xD
     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Avatar ©

    Group
    Spammer
    Posts
    18,501
    Location
    Shambala (Salerno)

    Status
    Dead
    Sarò ripetitiva, ma adoro le tue descrizioni!! *-*
    Sembrava quasi che noi eravamo seduti con Lyla e tutta la compagnia e guardassimo nella direzione di Nantje Werner. Era lì che faceva la sua entrata. Era tutto reale.

    E no cara Nantje, prima amo di qua e amo di là, fai le corna te ne vai via distruggendo una persona due volte e ti permetti anche di dire "Ciao" sperando qualcosa?!
    E mi dispiace ma torna da dove sei venuta, cara mia.
    E tu, Georg, non fare come fanno tutti i ragazzi che vengono lasciati da stangone perfette, tornando tra le loro braccia come vermi striscianti solo per una serata in più tra le loro braccia, perchè giuro che ti meno, e pesante.
    Altro che previsioni di Lyla poi e una congiura contro di voi, ti faccio male IO e sta sicuto che non sarà piacevole ù.ù

    Kate posta se no non posso farti un commento decente ù.ù
     
    Top
    .
  3. Kate ~
     
    .

    User deleted


    Ci sono xD

    Capitolo 5



    L’auto di Tom si fermò davanti alla casa di Lyla circa venti minuti dopo la loro partenza. Nessuno aveva proferito parola per tutto il tragitto e le loro voci si udirono solo nel momento dei saluti. Lyla ringraziò nuovamente gli amici per la serata e, dopo aver dato quattro rapidi baci sulle guance dei ragazzi, scese dall’abitacolo e raggiunse Carey ed Heike che già stazionavano di fronte alla porta d’ingresso.

    “Hai voglia di entrare a far due chiacchiere?” chiese Lyla all’amica, aprendo la porta con la chiave.
    “Solo se mi offri un caffè” scherzo Heike, seguendo l’amica in casa.

    Sedute in cucina, Carey ed Heike osservavano Lyla che, con gesti rapidi, preparava la caffettiera alternando quei movimenti a dei versi incomprensibili con la bocca.

    Quando si trovarono tutte sedute con una tazza di caffè bollente fra le mani, Carey parlò: “Non avevo mai visto la Werner dal vivo. Cazzo, è bellissima”
    “Grazie Caroline, ti voglio bene anche io” grugnì Lyla, ironicamente.
    “Tra l’altro, mi pare di capire che il tuo amico nutra ancora qualche interesse verso di lei” proseguì Caroline, sorseggiando del caffè, del tutto ignara dei sentimenti della sorella.
    “Ma no” cercò di sdrammatizzare Heike, lanciando un’occhiata a Lyla “E’ solo rimasto sorpreso. Qualche mese fa avevo letto su qualche giornale che Nantje si fosse definitivamente trasferita a New York. Probabilmente non si aspettava di vederla, tutto qui”
    “Si vede che si è stufata di scoparsi quel tizio americano” aggiunse Carey, sogghignando.
    “Ma Carey!” la riprese Lyla “Che cosa ne sai tu di scopate e… scope!”
    “Non ho mica due anni, sai? O forse te lo sei scordata?” ribatté lei, piccata.
    “Perdonami se sentirti parlare di sesso mi imbarazza!” rispose Lyla, seccata quasi quanto Carey.
    “Ragazze, non mi pare il caso di litigare!” si intromise Heike, cercando di trattenere le risate “Carey, evita di parlare di sesso in presenza di Lyla se non vuoi sorbirti una paternale”
    “Non è questione di paternale! E’ che non… insomma, sei troppo piccola per parlare di certi argomenti, cazzo!”
    “Quando ti accorgerai che sono cresciuta? Mi stai stancando Lyla, mi tratti come una bambina” urlò, prima di allontanarsi dalla cucina con la voce incrinata dal pianto.
    “Sei troppo dura con lei” disse Heike, dopo che la porta della cucina venne chiusa, con uno spintone, da Caroline.
    “E’ una bambina, Heike!”
    “Ha sedici anni, Lyla! Tu alla sua età uscivi già la sera, senza sorelle rompipalle al seguito”
    “Lo so… ma per me resta sempre una ragazzina, sento il peso della responsabilità sulle spalle da quando mamma viaggia così spesso” poi si alzò, ripose la tazza vuota nel lavandino e si accese una sigaretta.

    Rimasero in silenzio per qualche minuto, fino a quando Heike le fece una domanda che la destabilizzò “Nantje cercherà Georg?”
    “Probabile” mormorò lei, di rimando.
    “Lui è ancora innamorato?”
    “Non parliamo di Nantje da un sacco di tempo, ormai. Georg l’ha dimenticata o, perlomeno, è quello che pensavo. Ma stasera ho visto la faccia che ha fatto quando si sono incrociati, lo conosco troppo bene. Non è rimasto indifferente e, del resto, come potrebbe? Hai visto che schianto è quella ragazza?”
    “E’ carina…” minimizzò Heike, nonostante pensasse che Nantje fosse una delle creature più belle che avesse mai visto.
    “Carina? Non dirlo solo per compiacermi, Heike. Nantje è magnifica, è Angelina Jolie, Charlize Theron e Jessica Alba mischiate in una sola persona! E’ praticamente perfetta”

    Heike mugugnò qualcosa di insensato, incapace di rispondere. Il paragone di Lyla non era sbagliato: Nantje Werner era davvero una dea. Negarlo sarebbe stato inutile e poco credibile. Perfino un cieco, sfiorandola con le mani, si sarebbe reso conto di avere di fronte a sé una bellezza fuori dal comune.

    “Forse è tornata solo per qualche giorno” disse poi Heike, biascicando le parole.
    “Non importa quanto si fermi. Quel che conta è che lui l’ha rivista e lei ha rivisto lui. Me lo sento, Heike: lei lo cercherà. Forse è stato quello sguardo, sembrava una cacciatrice. Lei lo rivuole ed io non potrò fare nulla per impedirle di riprenderselo. Del resto se Georg provasse qualcosa per me, me lo avrebbe fatto capire. E’ meglio che mi levi dalla testa questo pensiero, subito”
    “E se gli parlassi? Insomma, se gli confessassi i tuoi sentimenti prima che sia troppo tardi?”
    “Per cosa?” rispose Lyla, risedendosi “Per sentirmi dire che non sono Nantje e rischiare di mandare a puttane la nostra amicizia? No grazie, preferisco continuare come ho fatto fino ad ora”
    “Usare la famosa tecnica della gelosia non servirebbe? Magari se ti vedesse flirtare con qualcuno, si darebbe una svegliata”
    “E con chi? Con Gustav? Dai Heike, non sarebbe credibile!”
    “E chi ha parlato di Gustav? C’è Tom… c’è Bill…”
    “Non scherzare! Prima di tutto, non provo alcun tipo di attrazione nei confronti dei Kaulitz. Sono incredibilmente belli, questo è vero, ma non suscitano nulla in me. Gustav è come un fratello, non potrei mai fingere di flirtarci e, a parte loro, non conosco nessun altro che starebbe al gioco o che potrebbe perorare la mia causa”
    “E Michael?” suggerì Heike, sorniona.
    “Michael? Tuo fratello Michael?” Lyla scoppiò a ridere, portandosi le mani sulla bocca “Andiamo Heike, io e Michael ci odiamo fin dalla prima volta che ci siamo visti!”
    “Lui non ti odia, è che si è sempre divertito a prenderti in giro, tutto qui”
    “Tutto qui? Quando avevo dodici anni mi chiamava ‘La signorina brufolina’, non so se ti ricordi!”
    Heike scoppiò a ridere, ricordando quei momenti “Il tuo acne preadolescenziale era la sua arma, in effetti! Adorava prenderti in giro, dal momento che lui aveva già diciotto anni e si sentiva padrone del mondo intero”
    “E poi, anche se volessi tralasciare tutti questi particolari, tuo fratello non ha la ragazza?”
    “Certo, l’anno prossimo forse si sposeranno. Ma non è un problema, Katrina starebbe al gioco senza pensarci due secondi! E’ pazza quella, difatti la adoro!” ridacchiò Heike.
    “Non credo che funzionerebbe. E poi questi giochetti non mi piacciono. Mi sentirei ridicola”
    “Beh, tu pensaci. Michael lo farebbe per te, ne sono certa. Sai, ti prende ancora in giro ma ti vuole bene. È come se fossi la sua seconda sorella”
    “Anche io voglio bene a quello stronzo, lo sai” rise Lyla, pensando a Michael.
    “Ora vado, sono quasi le due del mattino e comincio ad avere sonno. Ci sentiamo domani e…” si alzò, raggiunse l’amica e, dandole un bacio sulla testa disse “cerca di dormire. Nantje sarà anche strafiga ma tu… tu sei speciale Lyla”

    **



    Nantje, seduta al tavolo che solo qualche minuto prima aveva ospitato Georg e la sua combriccola, sorseggiava un drink rigorosamente analcolico e chiacchierava fitto fitto con l’amica che le sedeva accanto. Qualche ragazzo si era timidamente avvicinato per chiederle una foto ed un autografo e la ragazza aveva acconsentito, sfoderando i suoi sorrisi migliori anche se, dopo aver rivisto Georg, la sua gioia iniziale era svanita.
    Solo poco tempo prima aveva deciso di tornare in Germania per concedersi qualche mese di pausa dopo aver girato due film ed aver troncato la sua storia con il divo americano. L’ultima cosa che si aspettava, quella sera, era di rivedere il suo ex.

    “Nan, a cosa pensi?” le chiese Natalie, la sua amica nonché assistente personale.
    “Nulla in particolare” mentì lei, posando il bicchiere sul tavolo e mettendosi a giocare con una ciocca di capelli.
    “C’entra per caso Georg? Ho visto come l’hai guardato”
    “Non mi aspettavo di vederlo, almeno non stasera. Dici che sa della fine della storia fra me e Jim?”
    “Beh, ne hanno parlato tutti i giornali del mondo quindi è probabile che lo sappia, anche se non ci giurerei”
    “Mi piacerebbe rivederlo, parlarci a tu per tu, anche solo per qualche minuto. Vorrei spiegargli alcune cose, sono stata un po’ troppo brusca quando l’ho lasciato ma credevo che Jim fosse diverso”
    “Io ti avevo avvertita, sul suo conto. Se ne dicevano di tutti i colori su Jim Corbin! Non è tipo da relazioni stabili, vuole tutto e subito. Sa di essere bello, ricco e famoso e non si lascia scappare le occasioni”
    “Non pensavo che fosse in grado di tradirmi. Diceva di amarmi”
    “Ne diceva tante, di cose… non mi è mai piaciuto, ho sempre cercato di metterti in guardia ma tu non mi hai dato retta” rispose Natalie, seria. La loro conversazione venne interrotta dallo squillo del cellulare di Nantje.
    “Sì? Oh ciao Rupert, dimmi… no, non se ne parla proprio! Ero stata chiara, cazzo! No… non mi importa, ora voglio restare qui per almeno due mesi! Me ne fotto dei soldi, ne ho abbastanza da comprare lui e anche sua madre!”
    La voce, dall’altro capo del telefono rispose qualcosa che Natalie non udì prima che Nantje concludesse “Non ce l’ho con te ma sono furiosa con lui! Ero stata chiara, niente più film per almeno due mesi, è così difficile da capire? Sì, sì va bene, ne riparliamo fra due mesi. Ciao”

    Nantje gettò il telefono sul tavolo, indispettita, e finì il suo drink.

    “Era Rupert Magrett?” chiese Nat.
    “Sì. Adam West mi vuole nel suo prossimo film. Rup dice che ci sono in ballo un sacco di soldi, che sarà una produzione stratosferica che segnerebbe, definitivamente, la mia carriera. Dice che potrei anche guadagnarmi una nomination agli Oscar se accettassi”
    “E per quale motivo stai rifiutando? Capisco che volevi trascorrere del tempo con la tua famiglia, ma qui stiamo parlando di Adam West!” tuonò Natalie che conosceva tutti i film di West e lo riteneva il regista più geniale dell’intera storia del cinema “Sarà mica per via di Georg? Che ti passa per la testa, Nan?”

    Nantje, per tutta risposta, fece un cenno alla guardia del corpo che si avvicinò e, pochi secondi dopo, la scortò fuori dall’edificio in direzione dell’auto mentre Nat la seguiva scuotendo la testa.

     
    Top
    .
  4. »Sally
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE
    “Non è questione di paternale! E’ che non… insomma, sei troppo piccola per parlare di certi argomenti, cazzo!”

    Ehm, ehm, ehm... Lyla cara, i giovani d'oggi sono molto avanti! xD

    CITAZIONE
    “Non scherzare! Prima di tutto, non provo alcun tipo di attrazione nei confronti dei Kaulitz. Sono incredibilmente belli, questo è vero, ma non suscitano nulla in me. Gustav è come un fratello, non potrei mai fingere di flirtarci e, a parte loro, non conosco nessun altro che starebbe al gioco o che potrebbe perorare la mia causa”

    Penso sia una delle poche sulla terra! XDD

    Lyla.. Capisco cosa prova, se dichiarasse a Georg i suoi sentimenti sarebbe la fine della loro amicizia, la fine forse no, ma niente aggiusterebbe le cose facendole tornare come prima. E' una situazione delicata, ma non può permettere che Georg torni con Nantje, lei l'ha tradito! Rispetto zero per quel ragazzo poveretto.
    O forse è meglio che tutto resti così tra Lyla e Georg, anche se dopo un po' si scatenerebbero gelosie e problemi, no dai... Se c'è qualcosa bisogna chiarire subito.
    Anche se è così facile dirlo a parole!

    La mia preferita è Carey.. Non so perchè ma mi ci trovo abbastanza in lei, cioè le piace Tom, è considerata ancora una bambina, siamo quasi coetanee.. questa sono io! XDDDDDDDDD

    Meravigliosa come sempre! *_*
    Continua presto!^^
     
    Top
    .
  5. Kate ~
     
    .

    User deleted


    Oh pata! *_*
    I tuoi commenti sono sempre fra i primi, grazie *_*

    In effetti, Carey è un bel tipetto xD Ho intenzione di non farla sparire dalla FF perchè è un personaggio interessante xD
     
    Top
    .
  6. »Sally
     
    .

    User deleted


    Oh, prego Kate! *_________*
    Per esperienza so cosa prova Lyla.. ç.ç
     
    Top
    .
  7. ale_schrei483
     
    .

    User deleted


    [QUOTE=»Sally,3/8/2009, 21:32]
    CITAZIONE
    “Non è questione di paternale! E’ che non… insomma, sei troppo piccola per parlare di certi argomenti, cazzo!”

    Ehm, ehm, ehm... Lyla cara, i giovani d'oggi sono molto avanti! xD

    Direi molto più avanti xDD

    COmunque vero Carey è la più simpatica forse perchè quella con meno problemi xDD
    Lyla la capisco, non si sa mai cosa fare in questi casi però se non ci parla continuandosi a tenere tutto dentro magari perderà tanto tempo preziooso perchè credo che anche Georg provi qualcosa nei suoi confronti forse l'unico problema è Nat
    speriamo che segua il consiglio della sua amica e sparisca dalla Germania xD
     
    Top
    .
  8. »Baby
     
    .

    User deleted





    Mi è piaciuto questo capitolo, Kate!

    E' una situazione delicata, quella che Lyla e Hagen stanno vivendo. Sento, però, che Hagen non si innamorerà un'altra volta di Nantje... voglio dire, la bellezza conta, e quella ragazza ne ha da vendere, ma non è tutto. Lyla è speciale,esattamente come dice la sua amica: è onesta, sincera, un pò apprensiva ma essenzialmente una brava ragazza, e perciò merita di avere il bassista al suo fianco più di quanto lo meriti quella Nantje.

    Carey è un personaggio che mi piace particolarmente; secondo me, quella ragazza avrà molto da dimostrare, in futuro! E suppongo che abbia un ruolo chiave in tutta questa storia, me lo sento!

    Continua presto, Kate! ^_^
     
    Top
    .
  9. *-*BillundTom*-*
     
    .

    User deleted


    Prima di tutto ti dico che questa ff nata dal nulla mi sta piacendo ^^
    Seconda cosa,invece,capisco ciò che prova Layla,ci sono passata anch'io...Non è per niente facile,ma deve farsi coraggio e dire tutto a Georg,Nantje o non Nantje!
    Ma poi questa che vuole! xD
    Carey è una ragazza carinissima ^^ Layla deve capire che ormai sta crescendo e che anche lei ha gli ormoni in subbuglio appena vede un ragazzo,Tom xD
    Come dice Baby può essere che avrà un ruolo base.Quoto lei anche per quanto riguarda la storia Georg - Nantje...Non nascerà più niente,o almeno si spera xD
    Layla è speciale nel vero senso della parola ^^
    Vai Layla,e conquistalo come tu sai fare XD
    Complimenti come sempre ovviamente per lo stile *_*
     
    Top
    .
  10.  
    .
    Avatar

    Dare to dream

    Group
    Moderatore Globale
    Posts
    8,409

    Status
    Dead
    Eccomiiii!!!!

    Mi sono messa in pari!
    Cavolo Kate questa storia sta diventando sempre più interessante!

    Lyla mi fa tenerezza povera cara, ma la strategia della gelosia potrebbe funzionare, dovrebbe pensarci!
    Ovviamente facendosi aiutare da quel Michael, perchè Bill non si tocca! XD

    Nantje non lo so, non sono ancora riuscita a inquadrarla, certo è, che porterà un bel po' di guai! :34qwrs:

    Continua presto! ^^
     
    Top
    .
  11. Kate ~
     
    .

    User deleted


    Grazie a tutte, patate! *____*

    Capitolo 6



    C’era solo una cosa che faceva battere il cuore di Lyla più forte di quanto non facesse Georg, ed era la pittura. Sua madre le diceva sempre, ridendo, che aveva imparata a dipingere ancor prima di camminare. Dipingere, per Lyla, era una valvola di sfogo, un mezzo attraverso il quale riusciva a comunicare al mondo intero le sue emozioni senza dover parlare.
    Stava dipingendo anche quando Georg varcò la soglia della piccola stanza a pianterreno che, la madre, le aveva adibito a studio personale.

    “Ehi, artista” mormorò il ragazzo, raggiungendola accanto al cavalletto sul quale era posata una tela che, in quel preciso istante, ritraeva solo la sagoma di una pianta.
    “Ciao” rispose Lyla, sforzandosi di sorridere “Passato bene la notte?”
    “Beh, ne ho passate di migliori” rispose il bassista, andando a sedersi sul divano alle spalle di Lyla.
    “Nantje?” chiese lei, senza troppi preamboli.
    “Nantje cosa?”
    “Dai Georg” Lyla posò il pennello e, voltandosi, mise le mani sui fianchi “Non prendiamoci in giro. So che rivederla ti ha sconvolto e, se non hai voglia di parlarne ti capisco ma, almeno, sii onesto con me”
    “Scusa” Georg scosse la testa e riprese “Non mi aspettavo proprio di rivederla, non adesso. Credevo fosse in America, mi avevano detto che si era trasferita là con quel tizio. Sono rimasto di stucco e mi spiace di averti rovinato la festa”
    “Scemo” Lyla si sedette accanto a lui e gli posò una mano sulla spalla “Non hai rovinato nulla. Sono stata benissimo”
    “Solo che…” il ragazzo sospirò, abbasso la testa e iniziò a parlare con lo sguardo rivolto al soffitto, quasi come se si vergognasse all’idea di incontrare gli occhi della sua amica “Mi ero innamorato di lei come un pazzo. Avevo quasi pensato di comprare casa in America, quando lei era andata a Beverly Hills per girare quel cazzo di film, volevo starle accanto ogni volta che gli impegni me l’avrebbero permesso. Non ho mai amato nessuna donna quanto ho amato lei, mai. E la cosa che più mi fa incazzare è che mi ha tradito con noncuranza, dicendomi che non mi amava più solo quando quelle foto sono state pubblicate sui giornali. Non credevo che fosse capace di ferirmi così. Non sono nemmeno stato in grado di infuriarmi, mi ha steso”

    Lyla gli strinse la spalla, cercando di infondergli coraggio mentre, mentalmente, imprecava contro la super attrice.

    “Certe volte, le cose non vanno proprio come vorremmo” commentò Lyla, sottovoce.
    “Dovrei essere felice per tutto quello che la vita mi ha regalato eppure, stanotte, sono rimasto sveglio per ore a fissare il soffitto con lo stomaco sottosopra. Mi sono addormentato all’alba e stamattina mi sono svegliato completamente svuotato. E’ bastato un attimo per sentirmi di nuovo come l’anno scorso”
    “Ti ricordi quella volta che, da bambino, tua madre aveva gettato per sbaglio il tuo giocattolo preferito nella spazzatura e mi hai trascinata fino alla discarica per ritrovarlo?”
    Georg sorrise al ricordo di quel vecchio peluche che la madre aveva buttato nel cassonetto, per errore “Sì, come fosse ieri”
    “Alla fine, dopo ore ed ore, l’abbiamo ritrovato. Era sudicio e puzzava di marcio ma dopo un lavaggio è tornato come nuovo e, ora, è ancora sullo scaffale della tua stanza”
    “Dove vuoi arrivare?” chiese lui, alzando la testa e guardandola.
    “Ci sono cose che si possono sistemare, anche se costa tempo e fatica. Se ami ancora Nantje o se, semplicemente, vorresti chiarire con lei alcune cose che sono rimaste in sospeso, non ti resta altro che chiamarla” mormorò, sentendo una fitta al cuore.
    “Credi che dovrei farlo?”
    “Non so cosa devi fare, Georg” Lyla si alzò e tornò alla sua tela “Ma so che certi strappi si possono ricucire solo con la forza di volontà”
    “Come farei senza di te?” Georg si alzò e la raggiunse, schioccandole poi un bacio sulla guancia prima di andare via.

    Lyla, rimasta sola, riprese a disegnare e, in meno di mezz’ora, sulla tela apparve la figura di una ragazza che, in piedi sotto ad un albero, osservava il tramonto in riva ad un fiume. Da sola.

    **



    “Avanti”

    Carey sedeva sul letto, intenta a leggere un romanzo. Lyla entrò nella sua stanza piano, sedendosi poi sul letto accanto alla sorella.

    “Senti Carey” esordì “Volevo chiederti scusa per ieri sera. Sono stata davvero seccante”
    Carey chiuse il libro e la guardò negli occhi “Mi hai trattata come una poppante”
    “Lo so e mi dispiace, credimi. Ho davvero esagerato”
    “Per questa volta, ti perdono” disse Caroline, sorridendo “A patto che non si ripeta più”
    “Cercherò di fare del mio meglio per evitare di metterti ancora in imbarazzo. Non lo faccio apposta è che, per me, tu sei ancora una bambina”
    “Peccato che, per l’ufficio anagrafe, non lo sia più da almeno quattro anni”
    “Ho avuto anche io sedici anni e ricordo quanto sia umiliante essere considerati alla stregua di un neonato. Al posto tuo, sarei scoppiata”
    “Training autogeno” mormorò Carey “Ormai sono un’esperta”
    “E’ che in questo periodo ho la testa altrove, ho tante cose a cui pensare e…”
    “E poi c’è Georg e quella Nantje…”
    Lyla restò per qualche secondo a bocca aperta, prima di rispondere “No beh…”
    “Avanti Lyla, avevi promesso di non trattarmi più come una bambina. Con me puoi parlarne, giuro che non dirò nulla a nessuno”
    “Come l’hai capito?”
    “Primo, sono tua sorella, sangue dello stesso sangue, ricordi? Secondo, viviamo insieme. Terzo, sono una donna. Certe cose le capiamo al volo”
    “Sei proprio diventata grande…” mormorò Lyla, abbracciandola.
    “Non fartelo portare via, se davvero tieni a lui. Sii sincera con il tuo amico, digli quello che provi. Se ti vuole bene capirà e la vostra amicizia durerà per sempre. Se ti ama, invece, potrei essere la tua damigella d’onore!” concluse, applaudendo.
    “Gli ho appena consigliato di chiamare Nantje”
    “Allora sei scema! Guarda che in amore e in guerra, tutto è lecito!”
    “Peccato che io non sia né un’amante né un soldato perfetto. Preferisco che le cose seguano il loro corso naturale. Lui è ancora innamorato di Nantje e rivederla non lo ha di certo aiutato. Io posso aspettare. In fondo, mi basta sapere di averlo accanto anche se non sono io quella che lo raggiungerà all’altare”
    “Oh beh, poco importa. Te nemmeno ti vuoi sposare, quindi…” disse Carey, per sdrammatizzare.
    “Già…”
    “Ehi, adesso non cadere in depressione però! Vieni” Carey si alzò e raggiunse la porta “in questi casi, un gelato non può che fare bene!”
     
    Top
    .
  12. »Baby
     
    .

    User deleted





    Quanto mi piace Lyla! :uyu:

    Io, al suo posto, avrei fatto la stessa, medesima cosa! Come si può pensare ad un'ipotetica relazione con un ragazzo che ha ancora la testa persa per un'altra, quantunque sia a distanza di tempo?!

    Carey è meravigliosa. Mi ricorda Ginny Weasley :gtyt:
    Non so, ha 16 anni, ma ancora l'aura di una bambina che cresce apparentemente senza accorgersene... e Lyla ha agito nel verso giusto, perché è andata da Caroline a spiegarsi.

    CITAZIONE
    “Primo, sono tua sorella, sangue dello stesso sangue, ricordi? Secondo, viviamo insieme. Terzo, sono una donna. Certe cose le capiamo al volo”

    Le donne! :uyu: Capiscono sempre tutto al volo!

    Brava, Kate! Mi prende sempre più, continua presto! ^_^
     
    Top
    .
  13. *-*BillundTom*-*
     
    .

    User deleted


    Carey è veramente speciale ^^
    Lyla si affligge sempre di più...T_T
    Ascolta i consigli di tua sorella xD
    Bellissimo anche questo capitolo ^^
    Posta presto :*
     
    Top
    .
  14. »Sally
     
    .

    User deleted


    Carey :AstutoMASER.gif:
    Quella ragazza spacca di brutto! XD

    No, Lyla... ha ragione sua sorella, in guerra e in amore tutto è lecito, e se vuole Georg deve alzare il didietro e andarselo a prendere!!

    Bellissimo capitolo Kate!! *_*
    Complimenti!!
     
    Top
    .
  15. Kate ~
     
    .

    User deleted


    Grazie mille patate!!! *_*
    Capitolo con due mondi a confronto ^_^

    Capitolo 7



    Ci sono cose che, nella vita, non si possono comprare. Una di queste è l’affetto e Nantje lo sapeva bene. In ventitré anni di vita non aveva mai ricevuto un complimento o una carezza dalla madre, nonostante la adorasse con tutta sé stessa.
    Quando aveva compiuto dieci anni la sua bellezza, già chiara al resto del mondo, era stato l’unico motivo per cui sua madre non l’avesse spedita in qualche austero collegio. La donna aveva capito che quel viso più unico che raro avrebbe riscontrato notevole interesse nel mondo dello spettacolo e aveva quindi costretto la bambina a partecipare a tutti i casting e i concorsi di bellezza possibili.
    La grande occasione era arrivata due anni più tardi, quando era stata scelta per recitare in un film e, da lì in poi, Nantje era diventata una superstar.
    Diversa era stata la sorte delle sue sorelle maggiori, Dana e Zara. Non erano diventata celebrità ma avevano qualcosa che Nantje invidiava loro: l’amore della madre. Ora che era tornata a casa, desiderava parlare sinceramente con sua madre, aprirsi, dirle tutto quello che le aveva taciuto in quegli anni e implorare, anche prostrandosi se necessario, il suo affetto. Ne aveva bisogno, voleva avere accanto una mamma che la consigliasse, la seguisse, la chiamasse anche solo per dirle “mi manchi” oppure “ti voglio bene”, cosa che non succedeva mai.
    Nell’ultimo anno, aveva sentito la donna solo una volta il giorno del suo compleanno. Una telefonata breve e sterile. Non un complimento né un regalo. Niente.

    Ora, seduta nel salotto della sua vecchia casa, con la madre che la scrutava dal divano di fronte a lei, si chiese se non avesse sbagliato a raggiungerla.

    “Quindi, ti sei degnata di tornare a casa” disse sua madre, perentoria.
    “Ho avuto molto da fare in questo ultimo anno” commentò lei, mordendosi un labbro.
    “Sono tua madre, non so se ti ricordi”
    “E io sono tua figlia e mi pare chiaro che tu non te lo ricordi affatto”
    “Sarebbe un rimprovero, questo?”
    “Non mi hai mai chiamata, neanche quando Jim mi ha lasciata. E lo sapevi, dal momento che avevo chiesto aiuto a Dana”
    “Dana me l’ha detto, infatti” rispose la donna “Ma cosa avrei potuto fare io?”
    “Consolarmi” mormorò lei, abbassando la testa, quasi timorosa.
    “Andiamo, non sei mica una bambina! Che sarà mai? Ti ha lasciata? Pazienza, ne troverai altri come hai sempre fatto” borbottò la donna, con fare scorbutico.
    “Per Dana e Zara ci sei sempre stata. Io sono invisibile”
    La donna rise sguaiatamente prima di parlare “Questa mi è nuova! Sei invisibile! Ah sì? Allora chi ho portato ai casting, ai concorsi, alle sfilate, chi? Mi pareva fossi tu! E’ per te che ho speso il mio tempo libero, per te che ho lavorato per farti diventare quello che sei oggi! Questo sarebbe il ringraziamento?”
    “Non ti ho mai chiesto nulla, mamma. Sei stata tu a decidere il mio futuro, io ti ho semplicemente dato retta”
    “Avresti potuto cambiare vita una volta maggiorenne. Se hai deciso di non farlo, non puoi dare la colpa a me!” urlò, rossa in viso.
    “Ormai cosa avrei potuto fare? Non avevo più amici, avevo lasciato la scuola, sapevo solo sfilare e recitare!”
    “Ma fammi il favore Nantje! Tu ami questo tipo di vita, fatta di viaggi, soldi, lussi e fama. Ora sei tornata con la coda fra le gambe solo perché quel bellimbusto ti ha dato il benservito ma quando ne troverai un altro, ti scorderai di casa tua e tornerai nel tuo mondo fatato”
    “Non ho mai negato di amare la mia vita, solo che mi chiedo cosa ne sarebbe stato di me se avessi scelto altro”
    “Saresti una nullità, perché sei solo capace di lamentarti!” sbraitò la donna “Come stai facendo ora, accusandomi di trascurarti!”
    “Non sarei dovuta venire qui, tu non mi hai mai capita. Non hai mai capito né ascoltato nessuno che non fosse Dana o Zara. E’ per questo che papà se ne è andato! Era stufo della tua indifferenza!”
    “Non parlare di lui!” urlò la donna, alzandosi in piedi e puntandole un dito contro “Non ti permettere! Non sono affari che ti riguardano! E ora fammi la cortesia di sparire da casa mia!”

    Nantje si alzò dalla poltrona in un lampo e, con le lacrime agli occhi, uscì velocemente di casa. Non appena fu in auto, il suo cellulare prese a squillare e sul display lesse un nome che, in quel momento, riuscì a farle spuntare un debole sorriso sulle labbra.

    **



    “Mamma!”
    “Ciao tesoro!” trillò la donna all’altro capo del telefono “Come stai?”
    “Bene, bene! Ce la caviamo, non ti preoccupare! Ma dimmi di te, come procede il lavoro?”
    “Magnificamente! Stiamo scattando le ultime foto e poi sarò di ritorno. Mi mancate così tanto”
    “Anche tu ci manchi tanto” rispose Nantje, mentre un groppo le serrava la gola.
    “Sai che ieri ho incontrato Brad Pitt e Angelina Jolie?”
    “Stai scherzando?”
    “No no, non scherzo! Sono due persone squisite, ho fatto qualche foto, te le mostrerò appena torno”
    “A proposito di celebrità, Nantje Werner è tornata in città”
    “Ah… e Georg?”
    “Georg… Georg è confuso. Ma se la saprà cavare, come sempre”
    “Siamo certi che stai bene, Lyla? Hai una voce strana”
    “Sono solo stanca, ieri sera ho fatto tardi. I ragazzi hanno organizzato una festicciola a sorpresa per il mio compleanno, anche se in ritardo”
    “Che cari ragazzi, salutameli tanto. E Caroline?”
    “Caroline sta bene, era con me ieri. Ora non è in casa, è andata dalla sua amica”
    “Non ti preoccupare, ora la chiamo sul cellulare. Ti voglio bene tesoro, riguardati”
    “Anche io ti voglio bene. Torna presto” mormorando queste ultime parole, chiuse la comunicazione e si lasciò sprofondare sul divano. La mamma, in fondo, era sempre la mamma.
     
    Top
    .
331 replies since 30/7/2009, 20:26   5931 views
  Share  
.