..:: Giochi del destino ::..

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  1. O__o Flammy o__O
     
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    A richiesta della mia mour posto il secondo capitolo XP spero ti piaccia kussen

    ...:: CAPITOLO NUMERO ::... DUE

    Tuuu Tuuu Tuuu Tuuu

    Una mano bianca e diafana con le unghie laccate di nero, afferrò quell’arcano aggeggio metallico che aveva rotto le palle per 5 anni di fila la sua povera vita e lo scaraventò contro la parete, sortendo l’effetto di metterlo a tacere una volta per tutte.

    < Mhmmm ....... non ho guardato l’ora, inutile tom >
    Esatto, la sveglia aveva un nome e questo era niente di meno che TOM, il perché ??!!
    perché era un rompi palle madornale, inopportuno, stressante già dalle prime ore del mattino, e orribile nella sua forma da porcello.
    Lexy si stiracchiò come ogni mattina, scese dal letto e andò alla finestra spalancando le persiane e godendosi quel meraviglioso tepore estivo, in quel periodo dormiva solo con mutande e una canottiera, ma d’inverno adorava i pigiamoni belli caldi, non si sarebbe mai detto ma nonostante la sua carnagione tremendamente chiara le piaceva godersi il sole.
    Saltellò fino alla camera della sua coinquilina e sbirciò per vedere se dormiva ancora, ma non fu così, Clair non era più a letto, questo voleva dire che era in bagno ed era già un passo avanti, avrebbero fatto le cose con calma.
    Tornò in camera per farsi una bella doccia, si asciugò i capelli poco dopo, ed iniziò a fare la valigia, in tutto ci mise solo mezz’ora, mancava solo il trucco.......
    Purtroppo non tutte le ciambelle riescono con il buco.
    <ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhaaaaaaaa>
    La matita sbavò irrimediabilmente, Lexy lasciò la sua opera e si diresse di corsa da Clair.....
    < Mor ......... O.O ....... che diavolo è successo qui ???!!! Sembra che sia scoppiata una bombaaaa >
    Clair si trovava davanti alla sua valigia, ed era sommersa da un vero e proprio caos, era già vestita e truccata ma la sua stanza sembrava il campo di una guerra mondiale appena finita......
    Mi guardò con una faccia pucciosissima a cui non riuscivi a dire di no manco volendo.
    < Lexy ..... siff ...... AUITAMIIIIIIII ...... TI PREGOOOOOOOO >
    < Aff -.- ....... e va bene ...... ti aiuto a fare la valigia ma dopo promettimi che mi lascerai truccare in santa pace >
    < Ok promesso ^^ >
    L’aiutai a mettere tutto quello che le sarebbe servito per la casa nuova...... tanto avremmo fatto spese per il nuovo guardaroba arrivate ad Amburgo e i mobili in parte erano già là ......
    Finito tutti i preparativi Sebastian ci aspettava fuori casa con il suo suv per portarci all’aeroporto.
    Arrivate ci aiutò a mettere giù i bagagli e lasciai Clair andare avanti per prima in modo che io potessi almeno salutare seb, sperando che nonostante non mi abbia degnata di uno sguardo mi avrebbe salutata.
    < Così ....... parti davvero alla fine >
    Era imbarazzato, perché aveva abbassato la testa lasciando ricadere il ciuffo biondo scuro sulla faccia e si vedeva che stava torturando il piercing alla lingua.
    Gli misi le braccia al collo e lo abbracciai forte.
    < Dai non fare così Seb, ti scriverò via e-mail, inoltre sappi che ti voglio troppo bene >
    Lo guardai negli occhi scuri, io ero sincera e questo l’aveva capito, mi baciò con trasporto e poi sorridendo mi disse
    < Anche io ti voglio bene lexy divertiti e non ti dimenticare del povero seb hihihi >
    < Non mi dimenticherò mai ^^ >
    Ci separammo a mi diressi verso clair, che mi guardava con occhi sognanti
    < Sono contenta che avete chiarito ^^>
    < Per modo di dire Clair, anche se adesso mi ha salutata come se niente fosse è ancora rancoroso >
    < Tranquilla che passerà tutto ^^>
    < Lo spero, se dovessi perdere tutto quello che abbiamo costruito assieme, non so se reggerei, anche perché io questa volta non ho fatto niente>
    < Capisco, dai ora sbrighiamociiii >
    Facemmo l’imbarco e ci accomodammo nei nostri posti di seconda classe, soffrivo di vertigini ma d’abitudine mi misi vicino al finestrino per guardare fuori...... le nuvole erano bellissime e così non potei non fare delle foto con la mia piccola digitale ^^.
    Dopo poco mi addormentai, sentendo il lieve vociferare dei bambini nei posti dietro i nostri.........

    < Lexy ....... lexyyy svegliati, stiamo per atterrare >
    Mi stropicciai gli occhi e diressi la mia attenzione verso clair
    < Tu non hai dormito per niente vero ? >
    < già -.-‘’ mi conosci, non riesco mai a prendere sonno se viaggio >
    <gentili passeggeri vi preghiamo di allacciare le cinture di sicurezza, stiamo per atterrare, grazie >
    Detto ciò l’hostess si dileguò e noi facemmo ciò che ci aveva appena chiesto.
    Arrivate ad Amburgo, chiamammo un taxy per farci portare alla nostra nuova casa
    era stupefacente, l’aeroporto era immenso e c’era un via vai continuo, uomini d’affari, bambini che non seguono quello che dice la mamma, e quest’ultime indaffarate anche alla partenza per tenere sotto controllo tutto e tutti per un viaggio in santa pace, non riuscii a non scattare delle foto di quella corsa sfrenata che era d’abitudine per l’uomo d’oggi.
    Il viaggio in taxy non fu dei migliori ma per fortuna durò poco più di mezz’ora, io ero ancora stanca e clair non ce la faceva proprio più;
    pagai il taxista ed entrammo nella nostra nuova casa, o meglio appartamento,
    era moderno e comprendeva un secondo piano, completo di doppi servizi, di sicuro l’avremmo riarredata nel nostro stile.

    DA QUALCHE PARTE NELLO STESSO STABILE .......

    < TOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM QUANTE VOLTE TE LO DEVO DIRE DI NON ENTRARE IN CASA CON LE SCARPE SPORCHE DI FANGO DOPO CHE ABBIAMO PORTATO Giù I CANI ??!! COS’è UN OPTIONAL ???????!!!!!!!!! >
    “ oddio si è incazzato ..... “
    < Eddai bill, non esagerare, adesso le metto fuori in balcone, perciò perché fai questo dramma? inoltre non sono così tanto sporche mi sembra una perdita di tempo inutile >
    l’atro, in cucina e girato di spalle rimase quasi pietrificato, mentre tirava il nuovo pallone da calcio, che aveva sperduto con la sua bellissima mira, dal sacco della spesa, quando tom entrò nella stanza per vedere la reazione del moro, se ne pentì amaramente e si maledisse per i prossimi 150 anni.
    Bill si girò lentamente verso il fratello, con in mano l’oggetto ancora dentro il sacchetto di plastica e gli puntò il dito contro.
    < come hai detto ??, è una perdita di tempo ? ma COS’HAI AL POSTO DEL CERVELLO ?? I CRICETI SCHIZZOFRENICI PER LA TROPPA CAFFEINA ??!!! adesso TU e i TUOI AMABILI COMPAGNI DI VITA andrete verso il balcone e metterete le vostre stupende scarpe fuori , e se magari ti giri vedrai che impronte da animale selvatico hai lasciato altrimenti questo pallone te lo tiro dietro.... HAI CAPITOOOO ???!! >
    Bill quando si arrabbiava e perdeva le staffe, non sentiva ragioni e questo il caro tom lo sapeva benissimo, peccato per lui che avesse anche un udito finissimo e sentì le proteste del gemello.
    < Nn- no ...... bill ..... non farlo..... ricordati ..... sono sempre tuo fratello, ti prego ...... metti giù quel pallone >
    < Te la sei voluta, e per inciso non è colpa mia se mio fratello è stato rapito dagli alieni alla nascita e che nel suo piccolo cranio abbiano impiantato una gigantesca ruota per i criceti che adesso lo popolano >
    Detto ciò bill si mese alle calcagna di tom sbraitando e sventolando a mo di bandiera l’oggetto maledetto, prese la mira e glielo lanciò dritto in testa, colpendo il bersaglio in pieno, e con soddisfazione vedendo la reazione dolorante del poveretto sorrise compiaciuto e avanzando verso la porta gli disse
    < Tomi caro, come mai sei lì per terra ?? è una perdita di tempo inutile alzati e mettiti le scarpe che dobbiamo uscire e se arriviamo in ritardo sarà solo colpa tua V.V >
    < Scusa ma la spesa, non finisci di mettere a posto la roba in cucina ? >
    Tom si aspettava una risposta del genere e alzò il sopracciglio scettico, perché il carissimo bibo era un egocentrico, diva, maniacale e chi più ne ha più ne metta .....
    < LA SPESA ??!! starai scherzando ...... io sono un personaggio dello spettacolo, non è compito mio ritirare la spesa è compito di Racel farlo, sbaglio o è la nostra domestica ed è pagata per fare questo lavoro ?! V.V , inoltre ho appena fatto la manicure >.
    Alzò il mento e gonfiò il petto risoluto e uscii dall’appartamento dicendo al poveraccio di muoversi e che era il solito ritardatario.

    Note dell'autrice : bhè ?? cosa ne pensi ?? sii sincera image <-- io mi vado a nascondere
     
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201 replies since 10/4/2010, 21:58   2991 views
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