Sarah, dai diari spunta un amore // Trovato corpo di Sarah uccisa dallo zio

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  1. Kate ~
     
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    Da Libero.it

    Sarah: Cc portano via persona, forse è Sabrina



    AVETRANA (TARANTO) - Gli inquirenti hanno prelevato una persona dall'abitazione di Michele Misseri, che ha confessato l'uccisione di Sara Scazzi. Secondo quanto appreso si tratterebbe della figlia dell'uomo, Sabrina, e cugina di Sara Scazzi. La ragazza sarebbe stata fatta uscire incappucciata per evitare telecamere e giornalisti e dovrebbe essere interrogata dagli inquirenti.

    Gli inquirenti, insieme all'omicida reo confesso Michele Misseri, si sono spostati nel podere dove si trova il pozzo nel quale è stato occultato il cadavere di Sara Scazzi. Con l'esperimento giudiziale gli inquirenti starebbero dunque ricostruendo non solo le fasi del delitto nel garage di casa Misseri, ma anche quelle successive durante le quali, secondo la sua confessione, il contadino avrebbe violentato il cadavere della nipote, nascondendo il corpo e poi bruciando gli effetti personali della vittima in un terreno poco distante.

    Impronte digitali sul cellulare, RIS compara dati
    di Beppe Desiderato



    Di chi sono le impronte trovate sul telefonino di Sara dai carabinieri del Ris? Antecedenti all'omicidio o successive? E in tal caso potranno chiarire i dubbi, ancora tanti, su una vicenda che e' ancora lontana dallo sciogliere tutti i suoi enigmi? Invece di diradarsi, gli interrogativi all'esame degli investigatori aumentano, nel giorno in cui la salma della 15enne di Avetrana ha finalmente trovato sepoltura.

    Gli esperti del Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma hanno infatti rintracciato varie impronte digitali sul telefonino 'ritrovato' il 29 settembre da Michele Misseri - lo zio reo confesso dell'assassinio - il quale disse di averlo trovato casualmente vicino a rami e foglie secche bruciate in un podere in cui aveva lavorato la sera prima. Ma non e' detto che le tracce rinvenute siano tutte successive all'uccisione di Sara. Potrebbero essere, infatti, di amici della ragazza venuti a contatto con il telefonino nei giorni precedenti all'omicidio.

    Per il momento non si sa nulla sulle comparazioni di impronte; e' pertanto prematuro, allo stato attuale, ritenere che la circostanza possa contribuire a fornire indizi utili. All'esame del Ris ci sono anche alcuni effetti personali bruciacchiati che dovrebbero essere appartenuti a Sara e che sono stati recuperati dagli investigatori nel luogo indicato da zio Michele, un terreno vicino a quello in cui fu nascosto il corpo.

    Tra questo materiale, pero', non ci sarebbero ne' lo zaino con l'asciugamano da mare, ne' i vestiti e i sandali infradito che la giovane aveva quel pomeriggio del 26 agosto. I familiari intimi - mamma Concetta, papa' Giacomo, l'adorato fratello Claudio e alcuni parenti di San Pancrazio Salentino - e un piccolo gruppo di persone, tra cui sindaco e vicesindaco di Avetrana, hanno partecipato nel pomeriggio alla tumulazione della salma di Sara nel cimitero del paese jonico.

    L'invito dato dalla famiglia Scazzi alla polizia municipale era quello di tenere lontano chiunque. Cosi' alcune centinaia di persone sono rimaste in un angolo della necropoli sin quando i parenti stretti di Sara non sono andati via da un'uscita secondaria. Allora gli avetranesi sono stati fatti avvicinare per un'ultima preghiera, poggiando sulla bara molti fiori bianchi e tanti peluche.
     
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  2. Prinzi ~
     
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    Ho seguito questa vicenda moltissimo perchè mi è dispiaciuto,davvero,per questa ragazza.
    Ebbene sono arrivata ad una conclusione!Secondo me è stata la cugina di Sarah!Lo zio potrà anche avere delle colpe,ma secondo me sta coprendo la figlia...
    Chi può sapere che cosa le sia scattato nella mente!?
    Gelosia o qualcos'altro...ma il suo comportamento non mi è piaciuto sin dall'inizio...
     
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    Sabrina accusata di omicidio
    «Assurdo, sono innocente»

    L'arresto dopo le parole del padre. «Lei teneva Sarah, io l'ho uccisa». Contestato anche il sequestro di persona

    AVETRANA (Taranto) - Concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Sabrina Misseri, secondo l'ultima confessione del padre, teneva ferma Sarah Scazzi mentre lui la strangolava. Per questo è in carcere da ieri sera alle 11. Avrebbe avuto quindi un ruolo nell'omicidio di sua cugina Sarah Scazzi e avrebbe aiutato suo padre a caricare il cadavere sulla Seat Marbella di famiglia. È la nuova verità sul caso Scazzi, un colpo di scena che viene da «mezze ammissioni», come le chiamano gli inquirenti, fatte alba da Michele Misseri, lo zio-mostro della ragazzina uccisa che ha confessato di averla strangolata, poi violentata e buttata in un pozzo. Che cosa esattamente abbia raccontato Misseri agli inquirenti non è ancora chiaro. Di sicuro ha tirato in ballo sua figlia e ha svelato il ruolo di lei in quel pomeriggio del 26 agosto.

    Sarebbe stata proprio Sabrina ad attirare Sarah nel garage dov'è avvenuto l'omicidio e questo spiegherebbe il più grande dei punti interrogativi di questa storia: perché Sarah sarebbe dovuta scendere in quel garage se davvero Sabrina (come dice lei) l'aspettava in veranda? Perché avrebbe dovuto farlo se davvero (come racconta Misseri nella confessione) lui l'aveva molestata pochi giorni prima?

    La spiegazione arriva dallo stesso Misseri: l'ha fatta scendere Sabrina. Una trappola, pare, per darle una lezione dopo la lite furibonda della sera precedente a causa di Ivano, il ragazzo di cui Sarah si era invaghita e che Sabrina avrebbe voluto per sé. Una trappola che oggi è il motivo per cui si contesta il sequestro di persona. Michele Misseri avrebbe parlato di una lite finita male, un crescendo di violenza in fondo al garage al quale Sabrina avrebbe partecipato tenendo, appunto, Sarah per le braccia mentre suo padre le stringeva la corda attorno al collo. Ma proprio lì davanti, in quei minuti, stava per arrivare Mariangela, l'amica che doveva portare Sabrina e Sarah al mare. E quindi era per questo che Sabrina, come racconta Mariangela, era così agitata quando lei è arrivata. Sabrina sapeva benissimo che cosa era successo alla cuginetta che nei giorni successivi ha cercato senza sosta sempre in prima fila.

    La giornata di Avetrana, ieri, è cominciata prima dell'alba con l'arrivo, nella sua casa di via Deledda, di Michele Misseri. Gli inquirenti lo hanno portato nel garage perché ripetesse, davanti alle telecamere dei Ris e al pubblico ministero, la scena dell'omicidio. Michele Misseri ha ripetuto ogni gesto, ha indicato il punto esatto in cui Sarah è caduta, l'angolo dov'è caduto il telefonino e il punto in cui ha caricato il corpo, con la macchina in retromarcia all'interno di quel cunicolo buio che scende per quattro metri sotto il livello della strada. Durante la perquisizione le prime sorprese: il ritrovamento delle cuffiette che Sarah usava per ascoltare dal telefonino la musica in Mp3 e della batteria del cellulare che mancava all'appello e che Misseri aveva detto di aver buttato in campagna, vicino alla cisterna del corpo. Alle undici del mattino Sabrina viene accompagnata nella caserma di Manduria. Resterà in attesa dell'interrogatorio fino alle cinque e mezzo del pomeriggio. Poi domande a raffiche. Lei resiste, non confessa, non cede: «Io non c'entro niente, state sbagliando». Ma la confessione del padre è sufficiente a incastrarla. Il procuratore capo Franco Sebastio, l'aggiunto Pietro Argentino il pubblico ministero Mariano Buccoliero decidono per il fermo. Lei sembra reagire come ha fatto in tutte queste settimane dopo il 26 agosto: tranquilla e senza pianto, come quando cercava Sarah.

    L'avvocato Vito Russo (nominato difensore assieme a Emilia Velletri) arriva a casa da sua madre Cosima e da sua sorella Valentina che è quasi mezzanotte: un lungo abbraccio fra i singhiozzi e la frase più detta di tutta questa storia nera: «Non è vero, non ci posso credere». La stessa cosa che ha detto Concetta, la madre di Sarah: «Voglio non crederci, Sabrina non c'entra». «È una bomba atomica, questa storia non finirà mai», scuote la testa Giacomo Scazzi, il papà.

    Fonte: Corriere della sera.
     
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  4. Kate ~
     
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    Se fosse vero, la cugina ha la faccia da cu*o come il padre.
    Capaci di piangere davanti alla telecamere dichiarandosi innocenti quando sono, teoricamente, stati loro ad ucciderla.
     
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    Ma io ricordo uno dei primi criminologi, quando venne fuori la prima versione dei fatti di Misseri (prima che uscisse fuori il fatto della necrofilia) che aveva detto "l'ho strangolata di spalle, lei non mi ha visto", il criminologo disse:

    Sarah era di spalle, a Misseri, ma verso chi era rivolta? Chi era la persona che aveva di fronte, Sarah, mentre lo zio era dietro di lei?
     
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  6. hachiko^^
     
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    TgCom

    Sarah,per l'amica Sabrina "agitata"
    Posizione peggiorata da Mariangela


    A coinvolgere la cugina nell'omicidio di Sarah Scazzi, secondo i magistrati, oltre alle dichiarazioni dello zio reo confesso, di particolare importanza sono le rivelazioni dell'amica di Sabrina, Mariangela Spagnoletti che nel suo interrogatorio ha dichiarato: "Quel pomeriggio, quando arrivai nei pressi dell'abitazione dei Misseri, notai Sabrina già in strada, in stato di agitazione". fatto questo insolito, perché lei era sempre in ritardo".


    Circostanze queste che la stessa Sabrina, secondo sempre la procura tarantina, ha sempre negato. I pm ritengono che Sarah dovesse andare al mare con Sabrina e Mariangela e per questo si sarebbe recata volontariamente a casa Misseri con l'intesa che Mariangela passasse a prendere entrambe in macchina. Adesso c'è attesa per l'interrogatorio di garanzia che con molta probabilità si svolgerà lunedì davanti al Gip Martino Rosati, lo stesso che ha già convalidato il fermo di Michele Misseri.

    Michele Misseri, nella sua confessione resa davanti agli inquirenti ha indicato "La figlia Sabrina come la persona che conduceva con forza Sarah all'interno del garage e vicino alla sua persona". Questo è uno dei passaggi chiave nel decreto di fermo che gli investigatori hanno notificato a Sabrina Misseri che da venerdì sera si trova in carcere a Taranto. Lo stesso Misseri, sempre secondo quanto scritto dai magistrati nel fermo di indiziato di reato, ha aggiunto: "Che proprio Sabrina teneva ferma, mentre io la strangolavo".

    Secondo Vito Russo, uno dei legali di Sabrina, si tratterebbe però solo di una strategia di difesa: "Ritengo sia stato solo Michele Misseri a compiere il delitto. Non vedo attualmente il coinvolgimento di nessun altra persona". "Il coinvolgimento di Sabrina? Sconto di pena. Che cosa si aspetta - ha continuato il legale - da una persona che uccide una nipote?". Secondo il legale, "Michele Misseri non è attendibile". "Io - ha continuato - non gli credo: per 50 giorni nega e poi tira fuori il nome di Sabrina. Aspettiamo l'udienza di convalida lunedì a mezzogiorno: adesso è il solo riferimento di novità".
     
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  7. »Sally
     
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    Se la cugina di Sarah è davvero complice, non ho parole. Ma con che coraggio?! Come ha potuto fare una cosa simile?!
     
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  8. Amon`
     
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    Io non ho parole.
     
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  9. hachiko^^
     
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    TgCom

    Sarah, "zio ritratterà lo stupro"
    Difensore: "Era accerchiato in gineceo"


    Michele Misseri, lo zio di Sarah Scazzi, reo confesso dell'omicidio della ragazzina, ritratterà le proprie dichiarazioni nella parte in cui ha raccontato di aver stuprato il cadavere della nipote. Lo conferma il suo difensore, l'avvocato Daniele Galoppa, che parlando dell'uomo lo descrive come una persona che non contava nulla in casa sua, viveva "accerchiato in un gineceo" e "non gestiva neppure un centesimo".

    La posizione di debolezza di Michele Misseri nella sua famiglia spiegherebbe, secondo il legale, anche la sua confessione "a pezzi". Misseri, ha detto l'avvocato, avrebbe parlato dello stupro sul corpo morto di Sarah per dare un senso alla propria confessione, per dare una spiegazione dell'omicidio.

    Il legale ne ha parlato con i giornalisti confermando che il proprio assistito ha intenzione di dire ai magistrati che non ha commesso lo stupro, che aveva confessato nelle scorse settimane, sul cadavere della nipotina. "Con la nuova ritrattazione - ha detto il legale - potrete smetterla di chiamarlo mostro".

    Il difensore dello zio di Sarah ha aggiunto di non sapere perché il suo assistito avrebbe deciso di ritrattare lo stupro. Forse, dopo aver parlato con cappellani in carcere. Il nuovo interrogatorio non si sa per ora quando sarà effettuato. L'istanza, infatti, non è stata ancora presentata perché Michele Misseri ha comunicato la decisione di ritrattare la violenza solo lunedì pomeriggio.

    Michele Misseri raccontò di aver violentato la piccola Sara sotto il fico vicino al casolare nel quale è nato. Il medico legale che ha compiuto l'autopsia sul corpo di Sarah non ha potuto stabilire se la violenza ci sia stata a causa delle pessime condizioni del cadavere, rimasto in acqua per 40. Il prof.Strada in quella circostanza rese anche noto che forse si sarebbe potuto trovare tracce della violenza con esami più complessi, ma la questione è ancora aperta.

    Il legale di Sabrina: "Michele Misseri non mi stupisce"
    "Michele Misseri vuole ritrattare? Non mi meraviglia. Si tratterebbe dell'ennesima versione dei fatti. Questa persona non è attendibile, non può essere considerata attendibile". Lo ha detto l'avv. Vito Russo, che insieme con la moglie Emilia Velletri assiste Sabrina Misseri, arrestata per l'omicidio della cugina. "Ho sentito - ha aggiunto l'avv. Russo - che Misseri pare voglia ritrattare le dichiarazioni autoaccusatorie sul vilipendio di cadavere, reato che colpisce particolarmente l'opinione pubblica. E poi cosa farà? Ritratterà anche sull'occultamento del corpo della povera Sara? Questo atteggiamento secondo me rende debole la chiamata in correità della figlia Sabrina".

     
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  10. Kate ~
     
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    Se fossi la madre di Sara, mi verrebbe voglia di prenderli tutti a legnate fino a che non mi dicono chi ca**o ha ucciso mia figlia e perchè!
     
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  11. hachiko^^
     
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    TgCom

    Sarah, Sabrina: "Io, troppo in tv"
    Oggi Gip decide su carcerazione


    Il Gip di Taranto deciderà oggi sulla posizione di Sabrina Misseri, la cugina di Sarah Scazzi in carcere perché accusata di aver avuto un ruolo nella morte della 15enne. "Non ho nulla da nascondere", ha detto la ragazza, che si dice innocente. Potendo tornare indietro - ha confidato - non si sarebbe esposta così sui media: ''Sono andata in tv per aiutare a ritrovare Sarah". La procura ha smentito che l'omicidio sarebbe stato commesso in casa.

    Insomma, è Sabrina a restare sotto i riflettori. Sabrina colpevole? Sabrina innocente? Sabrina vittima delle circostanze?

    "Perché mi odiano?"
    Lei si difende e si lamenta: "Perché mi odiano tanto? Forse ho sbagliato io. Forse sono andata troppo alla televisione. Ma l'ho fatto solo per aiutare Sarah". Ci sono le parole di Sabrina. Quelle di Cosima. E quelle di Michele. Tante parole, tante testimonianze, ma tantissimi punti oscuri nella vicenda.

    Quando, nella caserma dei carabinieri di Manduria (Taranto), dissero a Sabrina che il padre l'accusava di averlo aiutato ad ucciderer Sarah, Sabrina restò quasi impassibile, come se in qualche modo si aspettasse quell'accusa. Sabrina, per la prima volta da quando è in carcere, ha ricevuto in carcere la visita della madre Cosima e della sorella Valentina e ha ribadito: "Io non ho nulla da nascondere".

    E continua, da dietro le sbarre, così come aveva fatto in caserma il 15 ottobre, a dire che lei è innocente, a sostenere che di quelle cose confessate dal padre Michele lei non sa assolutamente nulla. Dopo aver gridato nei giorni scorsi la sua innocenza anche attraverso le sbarre della cella, intervallando questi momenti con altri di lacrime, Sabrina è finalmente apparsa più tranquilla dopo la visita di mamma e sorella, accompagnate dagli avvocati Vito Russo ed Emilia Velletri. Mamma Cosima e Valentina hanno potuto parlare direttamente con lei; fuori ad attenderle c'erano il fratello e la sorella di Cosima, Giuseppe ed Emma.

    Il colloquio con i familiari
    Sabrina avrebbe spiegato ai suoi familiari di aver risposto alle domande del gip nell'interrogatorio di convalida del fermo di polizia giudiziaria perché non intenderebbe nascondersi. Al contrario, la ragazza avrebbe mostrato incredulità per le dichiarazioni dell'amica Mariangela, che di fatto contrastano nettamente con le sue.

    "Sono andata troppo in televisione"
    "Non capisco come possa aver detto certe cose" avrebbe detto, aggiungendo di essersi esposta in quei 40 e passa giorni alle telecamere solo per cercare in tutti i modi di trovare Sara e ribadendo all'infinito: "Io dormivo, non so nulla di cosa ha fatto mio padre". E viene fuori che la stessa Sabrina, due giorni dopo l'arresto di papà Michele, avrebbe inviato un sms a una giornalista della trasmissione 'Chi l'ha visto?' confessando 'Mi faccio schifo. Sono l'unica a non esserci andata da Sarah', riferendosi ai funerali della cugina. Mentre a rasserenare la ragazza ci sarebbero stati anche i messaggi di solidarietà pervenuti sui profili Facebook dei suoi legali. Michele Misseri nel frattempo è detenuto in un'altra sezione del carcere di Taranto e attende di essere riascoltato dagli inquirenti dopo aver annunciato al suo legale, l'avvocato Daniele Galoppa, di voler modificare la seconda parte della confessione, quella sul presunto vilipendio del cadavere.

    Misseri sarà sentito quasi certamente in sede di incidente probatorio, la cui data non è stata ancora fissata. Galoppa intanto fa sapere che alla fine delle indagini Misseri potrebbe ritrovarsi addosso solo l'accusa di occultamento di cadavere e non anche quella di omicidio volontario. Ma questo significherebbe che qualcun altro ha ucciso materialmente Sara Scazzi. Il mistero continua.
     
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  12. hachiko^^
     
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    Sarah, lunedì incidente probatorio?
    Attesa decisione del gip di Taranto


    Sarà lunedì prossimo il giorno in cui arriverà la decisione del gip sull'incidente probatorio, chiesto dai pm della Procura di Taranto per fare il punto sulle dichiarazioni di Michele Misseri per l'omicidio di Sarah Scazzi. Con questi ulteriori elementi si delineeranno in maniera ancora più netta i contorni del delitto, che vede principali imputati, oltre a Michele, anche la figlia Sabrina. Ad incastrare Sabrina ci sono anche alcuni sms.


    Entro la stessa giornata il Giudice per le indagini preliminari dovrebbe decidere sulla perizia psichiatrica richiesta dal legale di Misseri, Daniele Galoppa.

    Nel provvedimento in cui si conferma la custodia cautelare in carcere per Sabrina Misseri, il gip Martino Rosato ritiene attendibile il racconto del padre Michele che, in un primo momento, tenta di coprire la figlia assegnandole "un ruolo di mera spettatrice del delitto, nell'estremo tentativo di tenerla al riparo da possibili conseguenze penali". Poi, racconta che Sarah è stata trascinata con la forza nel garage proprio da Sabrina per intimorirla ed evitare che la ragazzina potesse diffondere in paese la notizia delle attenzioni sessuali riservatele dallo zio". Le altre due donne di casa, la moglie Cosima e la figlia Valentina, stando a Michele Misseri non sapevano invece nulla del delitto.

    Un altro dettaglio importante al quadro indiziario arriva poi da Mariangela Spagnoletti, l'amica con la quale Sabrina e Sarah sarebbero dovute andare al mare il 26 agosto, e da un'altra teste, Stefania De Luca, che riferisce un altro motivo di rancore di Sabrina verso la cugina: le attenzioni che la ragazzina mostrava verso Ivano Russo, per il quale Sabrina nutriva "forti sentimenti amorosi". La sera del 25 agosto, in un pub - riferiscono ancora Spagnoletti e De Luca nelle loro dichiarazioni - Sabrina ha rimproverato Sarah dicendole "si vende, si vende, lei per due coccole si vende... pure la madre lo dice che si vende".

    Sabrina incastrata anche dagli sms
    Ad incastrare Sabrina Misseri, oltre alla confessione del padre e alle dichiarazioni di Mariangela Spagnoletti, ci sono inoltre le chiamate e gli sms entrati e usciti dal suo cellulare. Intorno alle 13,20, secondo quanto riferisce Concetta Serrano Spagnolo (la madre di Sarah) Sabrina invia alla cugina un messaggio per invitarla al mare. La conferma della disponibilità di Mariangela, l'amica che le avrebbe portate in spiaggia con la sua auto, arriva però sul telefonino di Sabrina con un sms solo alle 14,23. Cosima riferisce che la figlia, dopo quel messaggio, si alza immediatamente dal letto, sul quale riposavano insieme.

    Alle 14,28 Sarah manda uno squillo alla cugina, quando molto probabilmente - scrive il Gip Rosati nell'ordinanza di custodia cautelare - è ormai giunta a casa Misseri. Alle 14,31, sul cellulare di Sabrina arriva il messaggio di una sua conoscente, Angela Cimino. Contrariamente a quanto è sua abitudine, Sabrina non risponde subito. Lo farà alle 14,35 e 37''. Sette minuti dopo lo squillo di Sarah. Un tempo in cui - scrive ancore il Gip - Sabrina ha avuto il tempo per compiere l'azione descritta dal padre Michele e poi per rispondere a Mariangela, alle 14,39, con il messaggio "Pronta". Quindi, come mai era successo prima, non essendo per sua stessa ammissione una persona puntuale, Sabrina si fa trovare da Mariangela già fuori di casa, sulla strada, per inscenare le chiamate al telefono di Sarah che non arrivava.

    Sul diario di Sarah i contrasti con la cugina
    "Sabrina come al solito si è arrabbiata con me perché dice che quando c'è Ivano sto sempre con lui". Quasi avesse un presentimento, Sarah Scazzi, poche ore prima di essere uccisa, ha messo nero su bianco nel suo diario i contrasti con la cugina. "Frizioni non episodiche ma piuttosto ricorrenti" scrive il Gip nell'ordinanza con cui ha accolto la richiesta di custodia cautelare per Sabrina Misseri. Secondo il giudice, "Sabrina aveva più di un motivo di rancore verso la cugina".

    Oltre alla vicenda delle molestie sessuali, c'è il fatto che Sarah, con il suo atteggiamento, "stava distogliendo l'attenzione di Ivano Russo, verso il quale l'indagata provava, sono le parole della Spagnoletti, una vera e propria 'ossessione'". Il gip sottolinea inoltre che "è singolare" il fatto che Sabrina neghi il litigio avuto la sera del 25 agosto con Sarah proprio per Ivano, riferito invece sia da Mariangela sia da un'altra amica delle ragazze. Il battibecco è riportato anche dalla stessa Sarah nel suo diario. "Ieri sera - scrive la ragazza prima di essere uccisa - sono uscita con Sabrina e la sua amica Mariangela, siamo andate in birreria...poi siamo tornate a casa e Sabrina come al solito si è arrabbiata perché dice che quando c'è Ivano sto sempre con lui". "E ti credo - conclude Sarah - almeno lui mi coccola a differenza sua, potessi avere un fidanzato così! Mah, vabbè, tanto ci sono abituata"'.

    Sabrina legge Guareschi
    In cella racconti di Don Camillo


    Nel carcere di Taranto Sabrina Misseri non è più in isolamento. Dalla cella ha chiesto alcuni libri da leggere. I suoi legali le hanno consigliato "Lettera a un bambinio mai nato" della Fallaci e altri testi sull'antico Egitto di Christian Jacq, ma la ragazza vuole leggere qualcosa di più leggero. "Voglio qualcosa da ridere", avrebbe detto. Le hanno portato un libro di barzellette, ma non le è piaciuto. Così le hanno portato un racconto di Don Camillo del Guareschi.

    Il peso delle accuse e il clima carcerario non sono certamente facili da affrontare. Specie se, da dietro le sbarre, si continua a gridare la propria innocenza. I detenuti del carcere di Taranto hanno manifestato solidarietà a Sarah, ma questo non le basta. Le ore trascorrono lentamente e la lettura spesso è un'ottima compagnia. Così anche la ragazza accusata di aver ucciso la cuginetta Sabrina con il padre Michele ha deciso di chiedere qualche libro ai suoi avvocati.

    I legali le hanno consigliato alcuni titoli impegnativi, forse per farla riflettere. Lei però sembra avere esigenze diverse. Vuole svagarsi, forse dimenticare per qualche ora. E così ha chiesto testi divertenti. "Voglio ridere", avrebbe detto agli avvocati. Inizialmente le hanno portato un libro di barzellette, ma Sabrina non ha gradito. Così in cella le hanno fatto recapitare un racconto di Guareschi.
     
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41 replies since 2/9/2010, 12:22   528 views
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