Savannah Halem

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  1. thgirl
     
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    Benissimo... visto che oggi c'èra lo sciopero e non sono andata a scuola... eccovi il capitolo tanto atteso! ^^

    Capitolo 3

    -Mamma sono a casa!- urlai appena entrata in salotto.
    -Oh Annah! Allora come sono questi ragazzi? Carini?? Che avete fatto? Dai su racconta sono super curiosa!- mi disse mamma uscendo dalla cucina per venirmi incontro.
    -ihih… Bhè sono… molto simpatici ecco! Sono stati davvero gentili con me! È la prima volta che succede da quando siamo in Germania- dissi pensando a tutto quello che avevo fatto insieme ai gemelli Kaulitz durante quella giornata e a quando non avevo neanche un amico. Questo significava essere costretta a stare in casa piazzata davanti la TV o al Pc ventiquattro ore su ventiquattro. Finalmente la solitudine mi stava abbandonando. Mi sentivo più viva… stavo bene con i Kaulitz.
    -Piccola mia, sei così dolce. Non sai come io sia felice in questo momento per te. Sei stata sola per troppo tempo. Ora è il tuo momento, esci e divertiti con i tuoi amici io non te lo impedirò!- mi disse dandomi un bacio sulla fronte.
    -Grazie mamma. Sei troppo importante per me… sei la mia migliore amica!- dissi.
    -haha… però non ne approfittare. Ci sono sempre delle regole da seguire… lo sai! Il coprifuoco scatta alle 23:00-
    -Certo certo… lo so- dissi un po’ infastidita. Mi dava tremendamente fastidio quando mi si ordinava qualcosa e ancora di più se mi si ricordavano delle regole che già sapevo e rispettavo da sempre. Salii su in camera e mi buttai senza forze sul letto. All’improvviso si fece largo nei miei pensieri quello splendido viso angelico. Quel sorriso che mi ha colpito sin dall’inizio. Ero cotta a puntino e ne ero consapevole, ma per testardaggine non avevo il coraggio di ammettere a me stessa che era così. Non sapevo perché. Era un’emozione del tutto nuova per me, e poi come si fa ad innamorarsi in un solo giorno.” No… non sono innamorata. Non sono innamorata. Bill Kaulitz è solo un amico. OK sono innamorata” pensai.

    Scuola. Il tempo è sereno, nessuna nuvola ci minaccia. Cammino verso l’entrata della scuola e lui è lì che mi aspetta, mentre Tom parla con degli amici. Bill si avvicina a me- Buon giorno principessa- disse con voce sicura.
    -Ciao amore- risposi. E senza timore mi avvicino a lui e gli do un bacio sulle labbra rosee che da tanto bramavo. DRIIIIIN. 7:00 in punto, do un pugno alla veglia sul comodino… Cazzo era solo un sogno. Mi alzai controvoglia e mi diressi in bagno per farmi la doccia, finita la doccia mi vestì: maglioncino fucsia con un teschio sopra, pantaloni neri e all star, sciarpa nera e fucsia e il mio solito capellino… ovviamente non manca il bel cappotto pesante per evitare di morire assiderata tra la neve. Non salutai mamma prima di andare a prendere la corriera, lei è già andata al lavoro. Guardo l’orologio ho ancora un po’ di tempo così ne approfitto per prendere un cappuccino al bar e un cornetto al cioccolato. Mangio tutto senza lasciare neanche una briciola giusto in tempo per prendere la corriera.

    -ciao Savannah!- era Tom
    -Hey! Come va?-dissi
    -benone! Tu?-
    -bene grazie! Ma… Bill che fine ha fatto?-
    - è già entrato in classe per copiare la versione di latino^^… ieri ha scordato di farla-
    -cavoli è vero…. Bhè mi sa che vado da lui per copiarla insieme, anche io ho dimenticato di farla!- dissi
    -ok! A dopo allora- disse Tom.

    Entrai in classe molto silenziosamente per osservarlo scrivere. Era sempre bellissimo. Portava un jeans scuro borchiato, scarpe adidas bianche e un giubbotto di pelle rossa. “Cavolo, che vergogna! Come posso fare finta di niente dopo il sogno di stanotte?” pensai. Poi presi coraggio e entrai finalmente in classe. –Ciao Bill!- dissi. –Ciao Annah! Scommetto che sei qui per copiare la versione che abbiamo scordato di fare ieri!-
    -woow! Hai indovinato. Comunque me lo ha detto Tom che eri qui così ho approfittato!- gli dissi facendogli una linguaccia per scherzo… poi me ne pentì subito perché cominciai a farmi tutta rossa come al solito. –Dai siediti vicino a me! E facciamo in fretta che se ci becca la prof sono guai- mi disse con un sorriso. mi sedetti vicino a lui cercavo di non fare nulla di sbagliato per evitare che se ne accorgesse del mio stato (rossa e vergognosamente timida). Le ore a scuola non passavano mai. L’ultima ora era quella di educazione fisica. Odiavo quella materia. Non avevo mai voglia di fare ginnastica o di giocare ad una partita di palla a volo. Semplicemente mi annoiavo e basta. Così mi misi in un posticino da sola e osservai giocare i Kaulitz in una partita di basket …. Erano bravissimi. E Bill tutto sudato era davvero… OHH! Basta, ma che cavolo penso. Finita la partita tutti i giocatori vanno verso lo spogliatoio maschile per farsi le docce e cambiarsi. Vidi Bill e Tom prendere anche gli zaini che avevano lasciato sulla panchina, cos’ decisi di avvicinarmi a loro per complimentarmi per l’esito della partita. Avevano vinto! Ma per chissà quale scherzo della sorte fanno mi prima di me e vanno in spogliatoio, “Splash” sento questo strano rumore, abbasso lo sguardo e vedo un cellulare. “deve essere caduto ad uno dei gemelli” pensai. Raccolsi l’aggeggio nero e decisi di restituirlo al proprietario appena sarebbe uscito dalle docce. –Tom… ciao! Credo che ti è caduto questo”- dissi porgendogli subito dopo il telefonino. -Oh Annah! Che gentile comunque non è mio, ma di Bill…-
    -ah ok! Bhè prendi!- gli dico porgendogli ancora il cellulare.
    -ok… - disse – anzi no scusa, devo andare da Karmen… dallo tu a Bill, credo che si stia vestendo e poi sono quasi usciti tutti dallo spogliatoio- mi disse facendomi l’occhiolino. “vabbè aspetto che esce” pensai, poi guardai l’orologio, cazzo! Non potevo aspettarlo mi dovevo sbrigare per prendere la corriera!! Con molta ma molta calma entro nello spogliatoio maschile…. “molta calma” ma a chi voglio prendere in giro! Cazzarola!” per fortuna come aveva detto Tom lo spogliatoio era vuoto, cercai con lo sguardo Bill e finalmente lo vidi. Aveva ancora l’asciugamano alla vita e mille goccioline d’acqua su tutto il corpo scendevano sulla sua pelle mettendo in risalto ogni minimo particolare di quella pelle così diafana e candida… sembrava un Dio. Mentre io… solo un insignificante essere umano in preda al rossore e agli ormoni…
    -Bill questo è tuo, ti è caduto prima!- dissi poi mi voltai per andarmene.
    -grazie mille- mi rispose, poi mi prese per un braccio e mi diede un bacio sulla guancia, infine sorrise.

     
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46 replies since 2/10/2010, 13:32   543 views
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