Savannah Halem

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  1. thgirl
     
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    Capitolo 6

    -Mamma! Hai visto il mio maglioncino nero con il teschio sopra??-
    -Si, è in lavatrice-
    -Come cazzo faccio merda!-
    -Savannah Elen Halem! Modera i termini- mi rimproverò mia madre dal piano inferiore. “Savannah Elene Halem” che palle quando mi chiama con il nome intero.
    Aprì per la millesima volta l’armadio “ok la prima che vedo quella metto… tanto sopra ci va il giubbino!” pensai. La prima che vedi fu una magliettina di lana rosa chiaro con alcuni strass, semplice e carina. Quella fu l’ultimo regalo da parte di Ilene prima di trasferirmi qui in Germania. Forse mi avrebbe portato fortuna. Non so perché ma sentivo che sarebbe stata una serata stupenda e poi io e Bill avremmo dovuto chiarire alcune cose… Insomma il bacio fuori casa è stato meraviglioso, ma… dovevo sapere cosa provava per me.
    Mi diressi in bagno per una bella doccia prima di uscire.
    L’acqua calda scorreva sul mio corpo facendomi rilassare e l’unico pensiero che avevo in testa era passare una bella serata con il moro. Mentre mi asciugavo con l’accappatoio decisi che quella notte sarebbe stata solo nostra, ero anche molto curiosa di conoscere il resto dei suoi amici. Bill mi aveva detto che ci sarebbero state anche delle ragazze. Da un lato ne ero entusiasta, forse con un po’ di fortuna avrei trovato delle amiche con cui confidarmi, ma dall’altro ero totalmente gelosa che qualcun’altra che non fossi io avrebbe potuto dare confidenza a Bill. “Basta… Basta sto diventando paranoica e rompipalle, proprio come direbbe Ilene se fosse qui!” pensai. Dopo essermi vestita e truccata volsi uno sguardo alla finestra della mia camera: nevicava!
    -siii!! Wooow!- gridai come una deficiente buttandomi sul letto e abbracciando Winnie Pooh. Ero troppo emozionata, il mio cuore batteva a mille non vedevo l’ora di vedere Bill… poi con i fiocchi di neve sarebbe stata un’atmosfera davvero speciale.
    -Savannah scendi un minuto devo parlarti!- urlo mamma dal piano inferiore.
    Scesi le scale così velocemente che per poco non spiccavo il volo, arrivata sull’ultimo gradino inciampai con un tonfo sordo. Mia madre preoccupata si sporse dalla porta e disse: -Tutto bene?-
    -Certo… le ossa le ho tutte.. credo-
    -ahahah- scoppiò a ridere.
    -si ridi ridi… vorrei vederti a te-
    -Annah!! Hahahah-
    Nel frattempo che lei si divertiva nel vedermi in quello stato, mi alzai e mi spolverai i jeans (come se ce ne fosse bisogno). –bene … Visto che non devi dirmi nulla… vado su… ciao!- disse sapevo cosa voleva dirmi. Avete presente i discordi madre figlia su certe cose prima di uscire con un ragazzo? Bene ero sicura al cento per cento che fosse uno di quelli.
    -E daii… dovevi vederti eri troppo buffa!-
    -…-
    -okok , mi calmo. Comunque sì, devo parlarti tesoro… vieni sediamoci sul divano- mi prende a braccetto e mi fa sedere accanto a lei. Io intanto comincio ad innervosirmi.
    -Annah… tu hai 17 anni orami stai crescendo in fretta. Non fraintendermi, non voglio farti il discorso sul sesso. Credo che tu già sappia tutto.-
    -mamma non ho capito dove vuoi arrivare…-
    -voglio dire questo… non fare cose affrettate. Insomma so che Bill ti piace molto però prima di fare un passo importante con lui… cerca di capire cosa prova per te questo ragazzo-.
    -certo … in realtà stasera avevo intenzione di parlare con lui perché oggi mi ha… l’ho.. ci siamo dati un bacio- dissi le ultime cinque parole con la voce che mi moriva in gola.
    -…-
    -Mamma ci sei?-
    -sii .. scusami. Ah… la mia piccola!!- disse abbracciandomi.
    -Ti voglio bene mamma-
    -anche io te ne voglio bimba mia. Un’ultima cosa… ti va di presentarmelo? sono curiosa di vedere chi è il fortunato!-
    -Certoo! Con piacere mamy- dissi sorridendo.
    DRIIIIIIN DRIIIIN… -Cazzo il campanello! E’ lui mamma!- dissi euforica
    -Bhè va ad aprire che aspetti!!- disse lei. Corsi verso la porta, stavolta senza inciampare, mi aggiustai i capelli, presi un bel respiro profondo per calmarmi ed aprii. Quello davanti a me era un Dio.
    -Ciao- disse posando un bacio sulla mia guancia.
    -Ciao- miagolai ricambiando il bacio.
    -Sei bellissima, come sempre- disse facendomi fare un giravolta tenendomi per mano per vedermi meglio.
    -Bill, c’è una persona che vorrebbe conoscerti… Se non ti dispiace- dissi
    -Oh ma certo!- disse sorridendomi. Neanche il tempo di entrare in casa che mia madre spuntò davanti la porta d’ingresso.
    -Ciao! Tu devi essere Bill! Io sono Sarah la mamma di Savannah- disse allegra.
    -Buona sera signora… Halem!- disse un po’ imbarazzato.
    -Per te sono solo Sarah! Tranquillo!- desse mia madre –Bhè cosa aspettate andatevi a divertire!- così dicendo, ci cacciò di casa!
    -credevo volesse avvertirmi di riportarti a casa in orario o… chissà cosa!- ammise Bill prendendomi per mano. Ora stavamo camminando mano nella mano, proprio come due fidanzatini. Non credevo che sarei potuta di ventare così mielosa e romantica… ma questo è un effetto collaterale all’amore!
    -hahaha infatti me ne sono accorta che eri un po’ imbarazzato hahaha!- dissi mentre ridevo.
    -Dai non ridere!! Non vale!-
    -Si invece che rido! Hahaha eri troppo …- non finii la frase perché lui si fermò all’improvviso e mi guardava intensamente. In quel preciso istante ricominciò a nevicare. Piccoli e bianchi fiocchi di neve si posarono sul nostro viso, ma eravamo troppo presi dal quel gioco di sguardi per dare importanza a un fenomeno naturale qualsiasi come la neve. Bill intrecciò le mie mani alle sue spingendomi delicatamente verso un muro fino a farmi appoggiare ad esso. Stavolta presi io l’iniziativa cominciando a posare piccoli baci agli angoli della sua bocca carnosa, poi disegnai i contorni delle labbra con la lingua fino a quando lui non approfondì il bacio. Lentamente allontanammo le nostre labbra per fissarci negli occhi qualche secondo, poi prese parola:- Annah,so che è un po’ presto ma devo dirti ciò che provo, Ti amo…-
    -Sai Bill… Ti amo anche io- dissi. Il mondo intorno a noi si fermò. Non esisteva più nulla oltre noi due e questo si leggeva benissimo anche nei suoi occhi.

    Camminammo mano nella mano per circa un quarto d’ora, finalmente le strade cominciavano ad essere più affollate e illuminate da tantissime lucine. I negozi erano tutti aperti all’interno già vi era molta folla, ma a me e Bill ad essere sincera ci interessavano di più le bancarelle di dolciumi.
    -Amore… li vedi quei ragazzi vicino la fontanella al centro della piazza?- mi chiese.
    -Si… sono loro?-
    -Si, c’è anche mio fratello^^-
    -quella è la sua ragazza?-
    -ragazza? Tom … non adora questo genere di cose… lui si occupa di altro, le fa divertire e basta…-
    -Oh! Capisco!- dissi non sapendo che rispondere.
    -Già, è per questo che all’interno della band lo chiamiamo il Sexgott-
    -cosa scusa? Avete una band? O.o –
    -Si…-
    -woow ma perché non me lo hai detto prima cucciolo?- dissi con occhi teneri
    -Oh… ecco, non sapevo se ti avrebbe fatto piacere sapere che la maggior parte del mio tempo è occupato dal lavoro che ho con la band e non con… con te- disse con tono basso. All’improvviso mi fermai di colpo, si fermò anche lui un po’ perplesso, lo guardai fisso negli occhi e dissi con tono dolce ma deciso: -Non devi mai avere paura di dirmi ciò che provi e ciò che pensi! In fondo tu mi piaci per come sei-.
    Bill avvicinò le sue labbra alle mie per un dolce bacio a stampo.
    -ok, scusami se non te ne ho parlato prima amore mio-
    -non devi scusarti-
    -Ti amo-
    -Anche io piccolo rocchettaro-
    -Bene andiamo da quei ragazzacci!-
    -Si… più tardi mi parli della band però! Sono curiosa >.<-
    -ihihihi certo!-
    Ci avvicinammo al gruppo, subito Tom e Georg mi vennero in contro sorridendomi.
    -Savy! Ciao! Che bello che sei venuta!- disse Georg.
    -La ragazza di mio fratello non poteva non venire... se non voleva Bill tra le braccia di qualche altra!- disse Tom
    -…- io non risposi sapevo che stava scherzando. Un momento ne siamo sicuri? “non è il momento delle seghe mentali Savannah” pensai.
    -Toooom! Non l’avrei mai fatto amore mio !- disse poi rivolgendosi a me.
    -Lo so amore- dissi stringendomi di più a lui.
    -Vi chiamate “amore” smielatoni!!- disse ancora Tom con sorriso beffardo.
    -Lasciali stare sti due, quando cominciano a prendersi in giro non la smettono più!- disse Georg, poi continuò – vieni ti presento il quarto componente della band… Bill te ne ha parlato vero?- disse titubante.
    -Sii!! Tranquillo!- risposi con un sorriso. Mentre ci facevamo spazio tra i ragazzi, ne eravamo parecchi, scorsi loro due. “Cazzo no, fa che mi stia sbagliando” pensai. Vidi una bionda e una rossa parlare tra loro. Il particolare che mi colpì di più fu vederle nella comitiva dei ragazzi, ma sole. Parlavano solo tra di loro. Vi erano anche tre ragazze che ridevano e scherzavano con un biondino, ma non badavano a Samanta ed Elis. Sperai con tutta me stessa di non essere notate da quelle due.
    -Eccoti finalmente!- disse Georg ad un ragazzo biondo e robusto seduto su un gradino mentre beveva una birra. Il ragazzo sorrise e si avvicinò a noi lasciando la bottiglia sul gradino in cui era seduto un attimo prima.
    -Lei è Savannah… Savannah lui è Gustav Schafer il nostro batterista!- disse Georg.
    -Ciao! Finalmente ti conosco. Bill ci ha parlato molto di te!-
    -Ciao! Bhè… spero che parli bene di me!-
    -Tranquilla … a volte quando parla non lo ascoltiamo. E’ troppo logorroico-.
    -hahaha- ridemmo
    -Hey chi è logorroico??- disse Bill abbracciandomi da dietro.
    -Mah… un certo signorino moro tutto pearcing!-
    -ahh ok.. allora non lo conosco- disse Bill fingendo di non sapere nulla.
    -scemo…- dissi guardandolo
    -sciemmietta- rispose dandomi un bacio sulla fronte.
    -bene ragazzi se non vi dispiace io vado a scopare…!- disse Tom.
    -Vengo anche io!- disse un ragazzo biondo.
    -Andreas!- dissero i 4 rocchettari rivolgendosi al ragazzo biondo che voleva unirsi alle “attività” di Tom.
    -Ciaoo! Ho sentito che si va a scopare e io non ci rinuncio mai!-
    -senti prima ti vorrei presentare…- incominciò Bill
    -Savannah! Lo so … tutta la scuola lo sa!- concluse Andreas.
    -cosa? Già si è sparsa la voce?- chiese Georg
    -Ja a quanto pare! Le ragazze ti invidiano cara Savy, anche qualche ragazzo… hahaha-
    -Cretino- disse Bill, poi scoppiammo tutti in una risata fragorosa, mentre io ridevo mi voltai verso Samanta ed Elis. Ci stavano venendo in contro.

    Ecco il cap a voi i commentini^^ _Kuss
     
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