Savannah Halem

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  1. thgirl3
     
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    Ed eccomi qui che sistemo bene i guanti di pelle e la sciarpa di lana per affrontare il freddo inverno di New York.
    Odio il freddo rigido. Mi ricorda la Germania. Già la Germania, che bei ricordi che ho di quel posto: la fermata dell’autobus che prendevo per recarmi in quella stramaledettissima scuola ogni mattina, i pochi amici che avevo trovato grazie a … si a lui, grazie a Bill. Sono passati cinque anni da quel fatidico giorno in cui mia madre mi rivelò di aver avuto una promozione dal suo datore di lavoro che si trovava in società con una compagnia di New York. Odiai tantissimo mia madre per quello che mi fece passare. Pianto tantissimo. Ora ho ventidue anni e capisco benissimo il motivo per cui l’ha fatto. E ora è anche grazie a lei se sono in questo maledetto ascensore che prendo ogni mattina da quasi otto mesi per andare nella mia adorata casa discografica.
    Si, avete capito bene … sono una cantante. Prima non amavo molto la musica, ma quando mi trasferii dalla Germania, il dolore fu troppo forte e l’unica cosa in grado di rifarmi ritornare il sorriso era la musica. Oh, si! La musica. Ora la musica è tutto per me, mi fa piangere, mi fa ridere, mi fa ritornare il buon umore … ha un potere straordinario sulla gente è per questo motivo che all’età di 17 anni decisi di dedicare la mia intera vita alla musica. Ho lottato molto per farla mia. Mia madre non era d’accordo al fatto di avere una figlia cantate, non perché odiasse la musica, ma perché credeva che non ce l’avrei mai fatta. Credeva fosse una perdita di tempo e che studiare invece fosse la strada migliore per il mio futuro. Ok! Le diedi ragione,infatti finì il liceo, ma subito dopo arrivò quello che per me era il mio sogno, feci un’audizione per un famoso premio di musica dedicato a un importante cantante “defunta” e vinsi. Non so come, ma ce l’avevo fatta. La mia voce, la mia anima, la mia voglia di farcela sono state la mia vittoria.
    Nel frattempo esco di casa, prendo la mia porsche nuova fiammante e mi metto in strada. C’è molto traffico, ma è normale per una città come New York, ormai ci ho fatto l’abitudine! Come mio solito accendo la radio ad alto volume per sentire un po’ di musica, magari passano anche qualche mia song. –Ecco, passiamo ora a un pezzo di fuoco, sicuramente tutti lo conoscete “Monsoon” dei Tokio Hotel!- annunciò un tizio alla radio.
    Tokio Hotel, mi è familiare come nome… Il cantante cominciò a cantare aveva una voce così melodiosa e delicata, assomigliava moltissimo alla voce del mio Bill. Ora che ci penso anche Bill aveva una band, chissà che fine ha fatto. Chissà se si ricorda di me, se mi ha riconosciuta alla radio, se è mio fan. Cazzo quanto mi piacerebbe rincontrarlo! Sono arrivata a destinazione. Scendo dalla mia auto e mi dirigo nella sala discografica dove mi attende il mio mager nonché produttore del mio lavoro. Brayan Lock. Mentre mi avvicino a lui noto che legge con un sorriso alcune carte. Bhà.
    -Buon giorno Brayan!- gli dico.
    -Hey ciao Savannah!-
    -come mai questo sorriso? Hai vinto alla lotteria?-
    -meglio molto molto molto meglio! E’ il tuo compleanno oggi?-
    -Direi.. di… no! Perché scusa?-
    -Oh, dai vabbè sarebbe stato moltoo più bello se lo fosse stato!-
    -Ma scusa, cosa centra il mio compleanno?-
    -Perché ho un regalo per te-
    -oh santa polenta! Non mi va di uscire con te!-
    -ma sei scema! No dico! Sei scema?!-
    -Vabbè visto che mi prendi in giro vado a registrare!-
    -Okok aspetta! Come siamo suscettibili! La sorpresa è…-
    -èè??-
    -è….- incominciò ad agitare i fogli che aveva in mano, come per indicare il momento di suspense.
    -…-
    -Andrai in Germania a registrare l’ultima canzone dell’album all’universal music di lì!-
    -e xkè?-
    -SVEGLIA!! cosa c’è in Germania? O meglio chi c’è?-
    -ehm… Hitler? … senti sputa il rospo mi sto innervosendo!-
    -I TOKIO HOTEL! Registrerai una canzone con i Tokio Hotel! Duetterai con il loro stupendo cantante!-
    -woow sono fortii… - dico con poco entusiasmo, odio l’idea di ritornare in Germania.
    _________________

    Entro in casa, butto a terra il cappotto, la borsa e le chiavi. Corro su in camera, prendo valigia e vistiti dall’armadio. Quello stronzo del mio manager poteva anche dirlo prima che dovevo partire oggi … e tra un’ora per la precisione.
    Chiudo la valigia. Finalmente ho finito. No, no meglio ricontrollare. La riapro e controllo che ci sia tutto. Ok, c’è tutto! Scendo giù dove mi aspetta Brayan e la mia guardia del corpo.
    -Pronta?- chiede Brayan
    -Si, si , si…. NO! Sono nervosa!! E se non sono all’altezza? Insomma ho sentito un paio di pezzi di questi Tokio Hotel, sono formidabili! Io nn so fare musica!-
    -Savannah Halem! Pensi che se tu non sappia fare musica a quest’ora staresti per prendere un areo per fare un singolo che spaccherà oppure staresti a casa a lavare i piatti?-
    -okok… hai ragione-
    -Su andrà benissimo… e poi sono anche bei ragazzi!-
    -Abbiamo capito che ti sei preso una cotta!-
    -Hey!!!!!!!!!!!!!!!!! Ma che diciii!! Io sono fidanzato!-
    -davvero? O.o-
    -Hey sono un essere umano anke iooo!-
    ______________

    L’areo che ha prenotato Brayan è molto confortevole, non manca nulla! Ma come al solito le ore non passano mai così provo a chiudere gli occhi e…
    Era una sera piena di neve, io e Bill camminavamo mano nella mano. Non sembrava un sogno, sembrava un ricordo. Ma no, era un sogno ora. –Già! faccio parte di gruppo, sono il cantante dei Tokio Hotel- mi sussurrò il moro, guardandomi poi con quegli occhi profondi e marroni.
    Mi sveglio di soprassalto grazie al mio manager che mi scuote.
    -stiamo arrivando, sveglia!-


    Ed eccolo lì, il freddo pungente tedesco era lì ad aspettarmi. Ancora una volta.
    -Annah lì c’è il nostro autista- mi fa notar Brayan.
    Non so perché ma non mi sento a mio agio. Sento come un vuoto dentro. Sento che il tornare qui non mi faccia affatto bene dopo tutti i ricordi abbandonati in questa terra. Dopo aver lasciato lui.
    -quando dovrei incontrare i Tokio Hotel?- chiedo a Brayan.
    -Stasera al “Cursal” un locale molto cool-
    -come facciamo con le fan sbizzarrite?-
    -ehm… mai sentito parlare si privè?-
    -hihihi vero-
    Arriviamo all’hotel, è davvero enorme. Non ero mai stata a Berlino prima d’ora ad essere sincera. E’ davvero una bellissima città. Arrivati all’interno della hall ci accoglie una ragazza dai capelli biondi e gli occhi color ghiaccio come i miei (ma i miei sono più belli xD) , ci da la chiave della stanza 480, il mio manager insiste di voler la suite 483 ma dice che è già occupata.
    -Bry non fa nulla dai, l’importante è che sia confortevole- gli dico… non mi importa molto del lusso, l’importante è stare comodi! Guardo l’orologio sono le sette di sera, ancora presto. L’ncontro è alle nove. Cerco la mia valigia… e nnon la trovo -.-‘’ così decido di andare in camera di Brayan. Esco dalla mia porta e la chiudo lentamente per non fare rumore… non si mai se ci sono squadre di fans in giro. Mi giro per andare nella porta di fronte e… SBAM!
    -Auch!- che doloreee, il mio naso.
    -O cazzo scusa! Scusa tanto! Ti sei fatta male?- mi chiede una voce molto familiare
    -Nono, tranquillo non è nulla-
    -Ma tu non sei…-
    -BILL???-
    -ANNAH???-
    Non è possibile. Piango e non riesco a fermarmi.
    -Sei tu Bill Kaulitz …-
    -Mi sei mancata molto… amore mio, non sai quanto ti ho aspettata. Vieni entriamo in zimmer 483. Parliamo-.

    FINE

    Spero tnt che vi sia piaciuta^^ a voi i commentini^^
     
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  2. sad_sasa95
     
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    anche se mi hai fottuto il nome sta ff è molto bella ti perdono....ma Bill è mio! brava! ;)
     
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46 replies since 2/10/2010, 13:32   543 views
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