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    Dare to dream

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    CITAZIONE (»Sally @ 29/10/2010, 19:48) 
    Mh, ci saranno anche i gemelli alla festa? Ci avevo pensato, ma mi sembra presto, dato che devono ancora trasferirsi :\

    Esatto Bea, Bill e Tom NON saranno alla festa, è ancora troppo presto e poi non sono così prevedibile dai XD
    Grazie mille a tutte patate! :uyu:
     
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  2. ** Prinzi **
     
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    Ma questo William non sa che fare? XD è palese che sta sulle scatole a tutte -.-'
    Anch'io avrei voluto un rapporto così stretto con mia sorella!T.T
    Bellissimo capitolo! Sono curiosa di leggere come andrà a finire!!!^^
    Complimenti Sil *_*
     
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  3. Noise87
     
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    Hai già capito che mi piace? Alcuni aspetti di Sarah li vorrei avere anche io, eccetto il ragazzo millenario dai tempi di scuola :) comunque, Tesorina, sei brava a far passare le emozioni. Sono sicura che i colpi di scena non mancheranno. Attendo con ansia...anche per l'evolversi riguardo a Sarah...hai capito. Bacio
     
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  4. ale_schrei483
     
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    Ecco arrivo anch'io a leggere la tua nuova ff anche se in ritardo e per questo chiedo immensamente perdono ><

    bhè, che dire già mi piace e interressante e incuriosisce fin dall'inizio e quindi ora che succederà alla festa?! Perchè secondo me qualcosa succederà sisi v.v

    Mi raccomando posta presto e davvero complimenti!
     
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  6. Valy~En
     
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    **

    chiedo perdono per essere così in ritardo nel commentare!!!

    allora... beh !!! accidenti ^^
    questo capitolo... mi ha davero lasciato tanto, perchè il rapporto tra Ash e sua sorella... assomiglia molto a quello tra me e mia sorella!! :)

    mi sono immedesimata tantissimo... *____________* sono molto legate, e non possono fare a meno l'una dell'altra... *love*

    sei stata brava a rendere l'idea di questo rapporto.

    Questo William/Bill mi sta davvero... ù.ù xD è troooooppo appiccicoso!!! non lo sopporterei manco io!!!

    chissà come se la caverà alla festa la nostra protagonista!! *_______* sono mui mui curiossa!!!
    un Bacino.
     
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    Dare to dream

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    Capitolo 3

    L'auto con a bordo Anthony, Sarah e Ashley arrivò puntuale come un orologio svizzero di fronte alla discoteca scelta per la festa.
    Davanti all'ingresso sostavano due membri dello staff, i quali erano incaricati di parcheggiare i veicoli che arrivavano nell'apposito spazio situato a circa 200 metri, così che gli ospiti non dovessero prendere freddo o bagnarsi, a causa del repentino cambio di tempo che aveva portato pioggia e fulmini.
    "Cavolo che tempaccio" disse Anthony consegnando le chiavi all'addetto al parcheggio.
    "Già, e speriamo che questo non sia solo un segnale di avvertimento per ciò che mi aspetterà stasera" mormorò Ashley non ancora del tutto convinta di aver fatto bene a seguire la sorella in quella serata tra figli di papà.
    Quest'ultima però le mise immediatamente una mano sulla spalla e la rassicurò per l'ennesima volta "Stai tranquilla, vedrai che ti divertirai, per una sera cerca solo di non pensare a nulla, lasciati andare..."
    Già, doveva lasciarsi andare e non pensare a nulla, peccato che per lei fosse tutt'altro che semplice.
    Non appena i tre giovani varcarono la porta di ingresso, si trovarono di fronte ad un locale addobbato e sistemato con estremo gusto, le luci bianche e non troppo forti si irradiavano sulle pareti, mentre alcuni faretti puntavano sul soffitto, il quale cambiava colore a intermittenza.
    L'arredamento poi non era da meno, i divanetti erano disposti in maniera molto funzionale e aggraziata, lasciando spazio ad una vasta pista per ballare.
    Non appena li vide entrare, William corse loro incontro.
    "Eccovi finalmente! Allora vi piace? E' tutto bellissimo, no? Ho dato io una mano al festeggiato a preparare il tutto!" disse pavoneggiandosi un pochino.
    "Sì è vero, l'agenzia per gli allestimenti che avete scelto ha fatto davvero un buon lavoro" lo punzecchiò Ashley guardandosi in giro.
    Il ragazzo fece una smorfia, no così non andava bene, stavano decisamente iniziando con il piede sbagliato, ma non fece in tempo a ribattere che vennero interrotti dall'arrivo di un'altra invitata, la bionda e prorompente Cindy, che ancheggiando si diresse a salutare il giovane McKay con un bacio sulla guancia.
    Ashley approfittò di quel diversivo per dileguarsi con Sarah e il fidanzato, mischiandosi tra i conoscenti già arrivati e intenti a chiacchierare davanti al bancone del bar.
    Cindy era la figlia dell'altro socio di suo padre, ed era quel tipo che donna che poteva definire senza ombra di dubbio "il suo esatto opposto", era sfacciata, egocentrica, appariscente nel modo di vestire, e molto aperta alle one night-stands.
    Anche in quel momento la bionda indossava un abito nero molto corto, con una vertiginosa scollatura che mostrava la sua quarta di reggiseno, rigorosamente non naturale, che sbatteva sotto gli occhi di William con sguardo ammiccante.
    La ragazza, aveva da tempo una cotta per quest'ultimo, ed era riuscita a portarselo a letto un paio di volte, peccato che per lui lei fosse una delle tante, mentre Cindy anche se non voleva ammetterlo nemmeno a sé stessa, per la prima volta in vita sua aveva iniziato a provare dei sentimenti, e avrebbe fatto carte false pur di farsi guardare come guardava Ashley.
    Inutile dire che i rapporti tra le due ragazze non fossero dei migliori, all'inizio nonostante le differenze caratteriali avevano mantenuto un legame pacifico, ma da quando la bionda si era accorta dell'interesse sempre crescente di William per la figlia del socio di suo padre, la situazione era palesemente cambiata.
    Anche in quel momento, Cindy non gradiva il modo in cui lui la stava guardando da lontano, nonostante lei stesse cercando di attirare la sua attenzione mostrandogli tutte le sue grazie.
    "Bill mi stai ascoltando?" squittì con un filo di nervosismo nella voce.
    "Oh sì, sì certo, scusami bella, ma ora ti devo lasciare, arriva il festeggiato" rispose dirigendosi verso l'amico che stava facendo il suo ingresso in quel momento.
    La bionda sbuffò, e cercando di non far vedere il suo disappunto scese in pista per scaldarsi e liberare un po' di tensione accumulata, promettendo però a sé stessa che quella notte avrebbe fatto di tutto per farlo di nuovo suo, a qualunque costo.
    Nel giro di una mezz'ora, tutti gli invitati erano entrati nel vivo della festa, c'era chi ballava, chi scherzava con gli amici spaparanzato sui comodi divanetti, e chi cercava di rimorchiare le ragazze al bancone del bar.
    Ashley e la sorella, erano sedute con alcuni conoscenti e chiacchieravano del più e del meno, ma ad un tratto Anthony chiamò la fidanzata per presentargli un compagno di college, così la maggiore rimase sola per qualche minuto.
    La giovane si guardò attorno, era davvero un bell'ambiente e doveva ammettere che forse Sarah aveva ragione riguardo al fatto che uscire ogni tanto con loro le avrebbe fatto bene.
    In quel momento poi il dj aveva messo una canzone che amava particolarmente, così si rilassò sul divanetto, chiudendo gli occhi per perdersi tra quelle note, e lasciarsi cullare da esse.
    Gli attimi di relax però furono davvero pochi, William approfittando del fatto che era sola l'aveva raggiunta immediatamente.
    "Hey Ash, che fai qui tutta sola? Tieni ti ho preso qualcosa da bere" disse gentilmente, porgendole un drink.
    La ragazza si riscosse dal suo momento di trance e lo guardò, da un lato le veniva da sorridere per tutto l'impegno che un donnaiolo simile ci stava mettendo per passare del tempo con lei quando avrebbe potuto avere chiunque, ma dall'altro non sapeva più come fargli capire di non essere interessata.
    Decise comunque di accettare quel Mojito, era il suo alcolico preferito e poi non c'era nulla di male in quello.
    "Grazie mille" rispose prendendo il bicchiere e sorridendogli riconoscente, bevendone un sorso.
    "Allora piccola, che mi racconti? Sono felice che tu sia venuta..." aggiunse poi William, avvicinandosi di più a lei e guardandola con interesse.
    "Tutto bene, la festa mi piace molto" rispose Ashley spostando leggermente il busto di lato per non stargli troppo vicina.
    Il ragazzo però non si diede per vinto e si avvicinò nuovamente, facendole qualche domanda su cose banali per rompere il ghiaccio ed cercare di entrare in sintonia con lei.
    Dopo qualche minuto però, decise che era arrivato il momento giusto per tentare si approfondire il rapporto, così le fece una proposta dall'apparenza innocente, ma che faceva intendere molto altro.
    "Io esco in veranda a fumarmi una sigaretta, vieni a farmi compagnia?"
    "Ehm veramente io non fumo e poi con questo tempaccio ho un po' di freddo, ma vai pure se senti la necessità di fumare" rispose Ashley sperando con tutto il cuore che non insistesse troppo.
    Le sue speranze però, furono inevitabilmente vane, William le porse la sua giacca per coprirsi e la tampinò ripetutamente fino a quando, seppur con malavoglia cedette.
    Cindy intanto, vedendoli parlare da soli aveva smesso di ballare ed era rimasta ad osservare la scena in lontananza, inutile dire che quando li vide alzarsi assieme sentì il sangue ribollirle nelle vene.
    Non appena i due varcarono la porta della veranda, il giovane McKay si accese la sigaretta e rimase a fissare la ragazza con un insistenza quasi eccessiva e la cosa la mise subito in imbarazzo.
    "Ti faccio paura per caso?" chiese quindi a bruciapelo.
    "Io? No ma cosa... cosa dici?" rispose Ashley imbarazzata e allibita per quella domanda.
    "No è che... sembra quasi che mi eviti e ora sei diventata tutta rossa..."
    Dicendo quelle parole si avvicinò nuovamente a lei e le accarezzò la guancia, sollevandole il viso e puntando gli occhi nei suoi.
    La ragazza a quel punto non sapeva che fare, l'istinto di tirargli una ginocchiata in mezzo alle ginocchia era fortissimo, sapeva che avrebbe provato a baciarla, se lo sentiva, ma nonostante tutto si impose di controllarsi, l'aveva promesso a suo padre.
    Un attimo dopo, proprio come si aspettava, William si sporse in avanti e appoggiò le labbra sulle sue, cercando immediatamente di contatto con la sua lingua.
    Ashley fece un passo all'indietro e lo spinse via, questo no, era troppo, aveva il cuore a mille per la rabbia e avrebbe solo voluto gridargli contro dicendogli tutta la verità, dicendogli che lei amava un altro, e che non sarebbe mai stata sua, mai.
    Il giovane nonostante il rifiuto mantenne la calma, la prese per le spalle e la fissò, cercando di capire quale fosse il suo problema, per lui era inconcepibile il fatto che non potesse piacergli, doveva esserci qualcos'altro che la bloccava.
    "Tu mi piaci Ash... mi piaci sul serio. So che non ho una buona reputazione e che tu probabilmente hai paura di soffrire, ma ti giuro che con te è diverso..."
    Gli occhi della mora si riempirono di lacrime, perchè, perchè doveva sopportare anche quello, lei quelle parole non le voleva sentire da lui, e sentirle pronunciare da una bocca che non fosse quella di Bill le faceva male, tremendamente male.
    "Mi dispiace... davvero... ma io... io non posso, non posso"
    balbettò quindi appoggiandosi al muro dietro di lei.
    "Perchè non puoi? Io non lo capisco, non ti capisco... lo so che anche tu vorresti stare con me... lasciati andare piccola"
    Detto questo il ragazzo provò ad avvicinarsi nuovamente a lei, ma Ashley sgusciò via e si tolse la giacca, porgendogliela.
    "Tu... tu per me sei solo un amico mi spiace, mi dispiace sul serio" mormorò infine, prima di voltarsi e tornare dentro alla ricerca di Sarah.
    William la guardò allontanarsi, e una rabbia incontrollabile salì dentro di lui. No cazzo, no! Non era possibile! Lui voleva davvero Ashley, e quando le aveva detto che con lei sarebbe stato diverso non stava scherzando, come poteva non capirlo! Si passò velocemente una mano sugli occhi e cercò di calmarsi, in fondo non sarebbe finito tutto quella notte, lui non si sarebbe dato per vinto.
    Intanto Cindy, che era rimasta ai bordi della pista per monitorare la situazione, vide la mora allontanarsi e tirò un sospiro di sollievo, nonostante fosse terribilmente irritata poichè non riusciva a capire cosa William potesse trovarci in lei.
    La bionda rimase in attesa del rientro del ragazzo per un paio di minuti, ma quando vide che non accennava a rientrare, decise di raggiungerlo fuori per giocare le sue carte.
    "Hey Bill, tutto bene?" civettò uscendo nella veranda.
    "Oh sei tu..." rispose un po' deluso "No non va bene per niente, sono incazzato nero!"
    "Problemi con la Roberts? Chissà cosa ci troverai mai di tanto speciale in lei, tu puoi avere di molto meglio..." mormorò quindi Cindy, avvicinandosi a lui e passandogli una mano sul petto con un atteggiamento inequivocabile.
    William le lanciò uno sguardo di fuoco, dapprima le sue parole fecero solo aumentare la sua rabbia, ma dopotutto quello che la bionda gli stava offrendo per sfogarsi non era affatto male.
    "Molto meglio dici...?"
    La ragazza si leccò sensualmente le labbra e lo tirò verso di sè, sapeva che i motivi per i quali il ragazzo sarebbe stato con lei quella sera non erano dei migliori, ma in quel momento non le importava, voleva soltanto farlo suo.
    Il giovane non si fece pregare, e spingendola contro il muro si avventò sulle sue labbra baciandole e mordicchiandole in un modo tutt'altro che delicato, desideroso di sfogarsi per l'umiliazione appena subita.
    Cindy avvolse le sue spalle in un abbraccio e approfondì il bacio, lasciandosi poi trasportare da lui dietro ad una colonna, in modo da non essere visti da nessuno.
    Nei gesti di William non ci fu alcuna dolcezza, si avventò su di lei con rabbia e la fece sua lì dietro, in quel posto freddo e squallido senza nemmeno preoccuparsi di spogliarsi o di farla a sentire a suo agio.
    Si limitò a sollevarle una gamba e spostandole gli slip la penetrò, premendola contro quel muro freddo e sfogandosi di tutte le frustrazioni.
    Per tutto il tempo Cindy sperò che passata la rabbia iniziale potesse dedicargli un gesto affettuoso, che capisse che non era Ashley la donna per lui, ma lei, che si stava persino umiliando pur di averlo.
    Purtroppo però il ragazzo si mostrò quello che era fino in fondo, e una volta consumato si rialzò i pantaloni e la salutò velocemente con un freddo bacio sulle labbra, rientrando dentro e mischiandosi tra la folla, alla ricerca dell'unica persona che realmente voleva.
    Dopo qualche attimo di confusione, passato a darsi mentalmente dello stupido chiese di lei ad alcuni presenti, i quali lo indirizzarono verso l'angolo più nascosto del bar.
    William cercando le parole migliori da poterle dire, si diresse verso quella parte del locale, ma quando la scorse, vide che non era sola.
    Ashley era con il compagno di college di Anthony, e il suo viso, poco prima rigato dalle lacrime, ora era felice e sorridente.
    La ragazza aveva stranamente gli occhi che luccicavano e un'altra cosa assolutamente insolita per lei, era il fatto che toccasse ripetutamente il braccio del suo interlocutore.
    Che le piacesse quel tipo? No, no, non poteva piacergli quello sfigato, e poi era certo che si erano conosciuti solo quella sera stessa.
    Rimase a guardarli stringendo i pugni, ma ad un tratto la giovane si allontanò con la sorella, e lui tirò un sospiro di sollievo.
    Quello che William non poteva sapere, però, era che per il suo ego i problemi erano appena iniziati, quel giovane era niente poco di meno che il figlio del responsabile della sicurezza dei voli per l'aeroporto internazionale di Los Angeles, e aveva appena promesso ad Ashley, di darle un informazione che le le aveva fatto uscire il cuore dal petto per la gioia.
     
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  8. Noise87
     
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    Bella, tutto; Soprattutto quei pensieri...di Ashley...quando si sente dire cioò che desidererebbe con tutta sè stessa uscisse dalla bocca di un altro. La storia si sviluppa bene Tesorina ;) Complimenti Kiss
     
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  9. ** Prinzi **
     
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    CITAZIONE
    quel giovane era niente poco di meno che il figlio del responsabile della sicurezza dei voli per l'aeroporto internazionale di Los Angeles, e aveva appena promesso ad Ashley, di darle un informazione che le le aveva fatto uscire il cuore dal petto per la gioia.

    Piccola *_______* Che bello *_____* il Bill *____________*
    Questo William è un vero porco o.o
    Povera Cindy...Pur di amarlo si è fatta trattare così...
    Sil davvero stupendo questo capitolo *_* come i precedenti d'altronde *_* mi piace tantissimo questa storia ^^
    Posta prestoooo ^^ ora voglio leggere l'incontro tra i due piccoli protagonostii *_*
    Saranno dolcissimi *_* ok non divago u.u faccio scrivere a te XD
    Bravissima ^^

     
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    o dio sil te amo bello bello bello shi
     
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  11. »Sally
     
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    Cindy la trovo di uno squallore unico, però ogni tanto anche le tr**e si innamorano, quindi posso anche capire la sua frustrazione nel vedere che William non ha occhi che per Ashley.
    CITAZIONE
    Quello che William non poteva sapere, però, era che per il suo ego i problemi erano appena iniziati, quel giovane era niente poco di meno che il figlio del responsabile della sicurezza dei voli per l'aeroporto internazionale di Los Angeles, e aveva appena promesso ad Ashley, di darle un informazione che le le aveva fatto uscire il cuore dal petto per la gioia.

    E da qui credo che ne vedremo davvero delle belle! Oddio, voglio assolutamente sapere come sarà la prima volta in cui Ashley vedrà Bill! *_*
    Bel capitolo, mi è piaciuto molto.
    Mi piace il personaggio di Ashley!
     
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  12. Valy~En
     
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    *__________________________*

    capitolo bellissimo!!!!

    accidenti sto William... :5r4w5: che razza di .... :yuti:

    se fossi stata in Ash gli avrei tirato uno bello schiaffo!
    ma che vuole??
    però ha anche il problema che è il figlio del socio del padre... che rabbia!!!!


    :MOLLIE139.gif:


    *__________* però accidenti.... le cose prendono una piega sempre più emozionante!!!

    quale sarà ami la notizia fantasticaper Ash?? *fischietta*

    aspetto con ansia il seguitoooooooooooooooo
     
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    Dare to dream

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    Patate!! *___*
    Amo i vostri commenti :uyu: :uyu: :uyu:

    Nel weekend vi prometto un nuovo capitolo! ^_^
     
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  14. ale_schrei483
     
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    Ehy scusa il ritardo ><"

    Anyway, mi piace questo capitolo (come anche gli altri del resto xD) e mi incuriosisce sempre di più l'incontro tra i due protagonisti ma sopratutto quali saranno le reazioni di William quindi su posta presto u.u xD
     
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    Eccomi qui con il nuovo capitolo ragazze! ^^
    Spero vi piaccia, siete sempre così carine e spero di non deludervi! ^^ Bacini


    Capitolo 4

    Erano ormai un paio d'ore che Ashley camminava impaziente avanti e indietro per il Terminal 2 dell'aeroporto guardando l'orologio, uffa ma non passava il tempo quel pomeriggio?
    L'amico di Anthony le aveva detto che il volo privato che stava aspettando non sarebbe arrivato prima delle 15, ma lei per non rischiare di fare ritardo, era arrivata alle 11, e ora non riusciva a tenere la mente impegnata per più di dieci secondi consecutivi.
    Era stata ormai almeno dieci volte in bagno per sistemarsi il trucco, si specchiava in ogni superficie che fosse vagamente riflettente per controllare di non avere nemmeno un capello fuori posto e continuava ad avvicinarsi all'uscita che le era stata indicata per cercare di scorgere qualcosa.
    Nulla, ancora nulla. Sbuffando decise di sedersi per provare a rilassarsi, non poteva rischiare di avere un collasso nel momento in cui l'avrebbe visto per la troppa agitazione.
    Chissà come sarebbe stato vestito, chi l'avrebbe accompagnato... no no, basta, ora non doveva più pensarci, stava seriamente rischiando l'attacco cardiaco.
    In quel momento avrebbe avuto bisogno di avere come sempre Sarah accanto, per poter condividere con lei tutte le sue paure, ma quel pomeriggio doveva tenere duro, la sorella aveva già fatto molto per lei e aveva deciso che quella era una cosa che doveva affrontare da sola, in fondo era il suo sogno.
    Ashley guardò nuovamente l'orologio, erano le 14.20, mancava solo un piccolo sforzo, ce la poteva fare, ma nel frattempo decise di uscire e fare un giretto nel piazzale antistante l'aeroporto, un po' di aria le avrebbe fatto solo bene.
    Non appena la ragazza varcò la soglia della porta a vetri però, la sua ansia aumentò ancora di più, un pulmino nero con i vetri oscurati era in attesa di qualcuno proprio davanti a quell'uscita, e la presenza di alcuni bodyguard le suggerì che il loro arrivo doveva essere imminente.
    Dio, no, non ce la faceva, non ci riusciva.
    Bill, il suo Bill sarebbe passato da lì a poco e lei non aveva la minima idea di come muoversi. Di sicuro non l'avrebbe infastidito, odiava quelle che lo facevano, ma avrebbe voluto anche farsi notare in qualche modo, senza essere invadente. Come poteva fare?
    Passò la successiva mezz'ora a spremersi le meningi, pensando a come avrebbe dovuto comportarsi, anche se a dire il vero i suoi pensieri erano tutto fuorché razionali, ma prima che riuscisse a trovare la soluzione, un paio di omoni che spingevano due grossi carrelli pieni di bagagli uscirono dalla porta davanti a lei.
    Che fossero le valigie dei gemelli?
    Ashley a quel pensiero sussultò e si sedette, le gambe avevano iniziavano a tremarle e non era certa che ce l'avrebbe fatta a rimanere saldamente in piedi.
    Esci, dai esci, cominciò a ripetersi mentalmente, ormai troppo su di giri, e dopo circa una decina di minuti venne accontentata.
    Il primo a mettere piede sul suolo americano fu Tom, che uscì portando al guinzaglio un cane bianco e nero, che annusò l'aria come in cerca di qualcosa.
    A lui seguirono Simone e Gordon, accompagnati da altri due graziosi quadrupedi di taglia medio grande che si guardarono attorno un po' spaesati, e alla fine comparve un musino tenerissimo, un meticcio di pelo medio con una graziosa sciarpetta rosa al collo.
    La ragazza sorrise a quella visione, sapeva che tutta quella dolcezza poteva provenire solo da lui, così prese un bel respiro, alzò lo sguardo e lo vide... bello, bellissimo, che camminava con passo felpato, spronando la cagnolina a non fermarsi.
    In quel'attimo il cuore di Ashley si fermò per un secondo, il momento che aspettava da anni era arrivato, e quello che provò riuscì persino a superare le sue aspettative.
    Ogni cellula del suo corpo le confermò di essere perdutamente innamorata di quell'esile ragazzo, ogni sua parte era scossa da brividi lancinanti e non riuscì a togliergli gli occhi di dosso, rimanendo imbambolata a fissarlo.
    Contemporaneamente, i gemelli e i loro famigliari si fermarono a pochi metri di distanza per fare il punto della situazione e accordarsi su come dividersi per raggiungere la nuova villa, ma Ashley non riuscì ad approfittare del momento per muoversi o fare qualcosa, non riusciva nemmeno ad alzarsi da quella panchina.
    Ad un tratto Bill, passandosi una mano sul viso per la stanchezza, tolse gli occhiali da sole e si stropicciò le palpebre prive di trucco, mostrandosi il tutto il suo candore e accompagnando il tutto con un meraviglioso sorriso che rivolse a Tom.
    La ragazza a si aggrappò allo schienale, quegli occhi, quel viso angelico... le sembrava tutto così surreale, aveva una bellezza che non sembrava nemmeno umana, le sue guance, la sua pelle, parevano fatte di porcellana.
    Ashley a quella visione cadde in una sorta di stato di trance, le parve di sollevarsi da terra e si ritrovò di una dimensione parallela, in cui non esisteva nulla al mondo se non lei e Bill, e tutto il resto le appariva come un contorno confuso.
    Il suo momento nel mondo dei sogni però durò poco, il gruppetto dopo essersi consultato si stava incamminando verso l'uscita, e per farlo si stava inevitabilmente dirigendo verso di lei.
    Ashley sospirò e rimase in attesa, non sapeva cosa avrebbe fatto o detto, ma era certa che avrebbe trovato il modo per avere il primo, timido contatto con lui.
    Tom fu il primo a passarle accanto e a notarla, probabilmente a causa del suo sguardo interessato credette che fosse una delle solite fan invadenti e la guardò male, ma la mora si disinteressò totalmente di lui e rimase in attesa del cantante.
    Quando Bill le passò di fianco pregò affinché si voltasse verso di lei, ma sembrava troppo concentrato ad occuparsi della sua cagnolina per accorgersi della sua presenza, così senza pensarci troppo fece un colpo di tosse per attirare la sua attenzione.
    Il cantante istintivamente si girò, e la ragazza visse quegli attimi come fossero al rallentatore, pregando anche in aramaico affinché il suo sguardo fosse gentile.
    Bill dal canto suo, notò una ragazza molto carina che gli rivolse un timido sorriso, e qualcosa nei suoi occhi emanava una dolcezza particolare, tale che non poté fare a meno di sorriderle a sua volta.
    "Hi" azzardò a quel punto Ashley piegando lievemente il viso di lato per l'imbarazzo.
    Il cantante non smise di guardarla, quel suo gesto così banale ma allo stesso tempo tenero gli fece subito provare simpatia verso quella morettina che lo scrutava con occhietti vispi.
    "Hi" rispose quindi allargando ancora di più il suo sorriso, e dirigendosi poi verso il pulmino.
    Ashley si morse il labbro e trattenne il fiato, era incredibile, incredibile, ce l'aveva fatta!
    Il saluto è una piccolissima cosa, ma in quel momento le parve la cosa più bella e importante del mondo, lui, il suo Bill l'aveva appena salutata, l'aveva considerata, era stato gentile con lei...
    Ridendo come una bambina si lasciò cadere all'indietro estasiata, per la prima volta dopo tanto tempo era felice, davvero felice, e non riusciva a credere che fosse tutto accaduto realmente.
    Passandosi una mano sul viso per asciugarsi le lacrime che stavano sfuggendo al suo controllo, lanciò un ultimo sguardo fuori, osservando il i ragazzi che stavano salendo sul furgoncino nero.
    "Ti amo Bill, ti amo" sussurrò, ormai consapevole più che mai che quel ragazzo, nel bene e nel male, sarebbe stato il punto di svolta della sua vita.
     
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161 replies since 22/10/2010, 21:36   3333 views
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