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    Dare to dream

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    Oh che bei commenti ragazze!! :uyu:
    Vi ringrazio davvero tanto!!

    Sarah è stata proprio vittima della passione, ma non sarà esclusivamente quella legarla a Tom e viceversa ;)

    Mentre la mia piaccola Ashley ora dorme sognando il suo Bill, beata lei :uyu:

    Un bacino anche a voi ragazze!! :*
     
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  2. Rehab*
     
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    É possibile essere in astinenza da fan fiction? Mi sa proprio di si!
     
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  3. .DakiHysteria_
     
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    daaiii! vogliamo il primo capitolo del 2012 :D
     
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    Dare to dream

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    CITAZIONE (.DakiHysteria_ @ 1/1/2012, 16:47) 
    daaiii! vogliamo il primo capitolo del 2012 :D

    Yeah ho quasi finito! Anzi il capitolo è finito, devo solo sistemarlo, in 2 o 3 giorni sarà vostro! ;)
     
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    Dare to dream

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    Ecco qua ragazze, spero vi piaccia :-)

    Cap. 13

    Un caldo sole si era da poco alzato sopra il cielo di Los Angeles, e la leggera afa tipica del periodo sembrava suggerire che quella sarebbe stata una giornata come tante, quello che però un paio di persone non potevano sapere, era che per loro quella sarebbe stata una giornata senza precendenti.
    Sarah, dopo la pazzia della notte precendente, stava ancora dormendo con un'espressione beata appoggiata al petto di Tom, tuttavia, quando un tenue raggio di sole dispettoso filtrò dalla persiana andandola a colpire, uno dei giorni più complicati per lei ebbe inizio.
    La ragazza si stropicciò gli occhi infastidita, e dimenticandosi in un primo momento dove si trovava, si chiese come poteva essersi dimenticata di tirare le tende, ma non appena sollevò lo sguardo per sfuggire a quel debole fastidio, si trovò a pochi centimetri dal viso del chitarrista, e tutto le tornò alla mente.
    Il ballo, la corsa in auto, i baci, il tavolo, lui... wow...
    Non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso, era stata davvero troppo bene con lui e si sentiva appagata come forse non era mai stata.
    Per la prima volta in vita sua aveva fatto quella che si poteva definire una pazzia con la P maiuscola, e nonostante sapesse che il suo comportamento fosse quantomeno discutibile, la gioia che provava dentro le impedì di provare un senso di colpa.
    La mora, ammaliata dall'espressione da angelo indemoniato che era disegnata sul viso di Tom, si chinò su di lui e appoggiò un veloce bacio sulle sue labbra, a quel contatto la voglia di svegliarlo per poterlo salutare e ringraziare per quello che avevano vissuto quella notte la invase, tuttavia dentro di lei era rimasta una minima dose di lucidità, che le fece capire che forse sarebbe stato meglio se non lo avesse fatto.
    Ora lei aveva troppe cose a cui pensare e molte altre da raccontare ad Ashley, e poi ad essere sincera se il ragazzo si fosse svegliato e avesse cercato di sedurla nuovamente, era certa che sarebbe più riuscita a trovare la forza di volontà per uscire da quella stanza.
    Anche se un po' controvoglia raccolsè così le sue cose e si infilò in bagno per darsi una rinfrescata, ma non appena rientrò in camera per prendere la borsa, notò che lui era sveglio.
    "Tom..." sussurrò guardandolo.
    "Che fai scappi?" Le chiese immediatamente lui.
    "Io no... è che... devo andare, lo sai che devo"
    Il ragazzo abbassò il capo e fece un cenno affermativo, quanto dispiaciuto con il capo, per poi tornare a guardarla.
    "Sono stato bene questa notte"
    Sarah gli sorrise sinceramente "Anche io Tom, davvero... ma ora devo andare"
    Il chitarrista non oppose resistenza, si limitò a raggiungerla e ad abbracciarla, per poi posare un casto bacio sulle sue labbra.
    "Torna presto"
    La ragazza gli accarezzò il viso dolcemente, poi senza aggiungere altro, uscì da quella stanza con il cuore che le batteva ispiegabilmente a mille.
    Una volta giunta in auto cercò di riodinare i pensieri, ok, per prima cosa doveva controllare se qualcuno l'aveva cercata, così senza indugiare prense dalla borsa il cellulare che aveva messo in modalità silenziosa, ma non appena il numero di chiamate perse apparve sulo schermo, lei si sentì morire.
    Erano 57, 57 chiamate!
    Anthony doveva essere preoccupatissimo e fuori di sè, non c'era un solo momento da perdere, doveva correre a casa.
    Noncurante dei limiti di velocità guidò quindi verso la sua abitazione, preparandosi mentamente almeno una dozzina di scuse che avrebbe potuto raccontargli se l'avesse trovato lì, ma ad essere onesti, nessuna di quelle che aveva pensato sarebbe stata credibile.
    Una volta varcato il cancello tirò però un sospiro di sollievo, ok, la sua auto non c'era, quindi era probabile che non sapesse che lei avesse passato la notte fuori, e quindi sarebbe stato più semplice inventarsi qualcosa.
    Sarah sentendosi più tranquilla varcò la porta di casa, ma la prima cosa che vide fu Ashley che con uno sguardo cupo che l'aspettava seduta sul divano.
    "Ash... che... che c'è?" chiese quindi un po' tesa, sentendosi sommersa nuovamente da mille preoccupazioni.
    La sorella incrociò le braccia e inizialmente si limitò a guardarla male, ma ad un tratto il suo nervosismo la fece esplodere come una pentola a pressione.
    "Che c'è? Che c'è mi chiedi?! C'è che il tuo fidanzato è un emerito coglione, ha chiamato già 10 volte a partire delle 8 di stamattina chiedendo di te, e per di più mezz'ora fa è venuto pure qui a cercanti! Ma io te lo dico eh, l'ho mandato a fanculo e l'ho cacciato fuori, non si può rompere le palle alla gente in questo modo, volevo dormire ma ormai il sonno mi è passato del tutto!"
    Sarah la guardò deglutendo, se c'era una cosa che non si doveva togliere a sua sorella oltre a Bill, era il sonno, e svegliare lei alle 8 equivaleva a svegliare una qualunque altra persona alle 5.
    La minore delle Roberts cercò quindi di calmarla, ma Ashley non voleva sentire scuse, e proseguì con le sue lamentele insultando il povero Tony in tutti modi possibili, non avendo la benchè minima idea di quanto invece ragione ad essere così preoccupato.
    Sarah si passò una mano sul viso, nonostante avrebbe preferito aspettare qualche ora per parlarle si rese conto di non avere scelta, affinchè la situazione non degenerasse avrebbe dovuto iniziare a spiegarle tutto il prima possibile.
    "Ash per favore calmati, devo parlarti, seriamente..." mormorò quindi con tono deciso.
    A quelle parole Ashley si calmò un pochino, e avvicinandosi a lei la scrutò.
    "Si certo... anche perchè ora che ci penso, dove cavolo sei andata?"
    La ragazza abbassò il capo e prese un bel respiro, cavolo quanto era difficile ammettere quello che le stava accadendo!
    Dopo in primo attimo di tentennamento però prese coraggio e sorprendendo anche sè stessa partì in quarta, raccontandole senza omissioni tutto quello che era accaduto quella notte.
    Il viso di Ashley cambiò colore ed espressione diverse volte, quelle erano le cose più assurde che avesse mai sentito dire da sua sorella, e se non gliele avesse dette di persona non ci avrebbe mai creduto.
    Ad un tratto però, realizzò come per magia ciò che tutto quello significava, e afferrando Sarah per le spalle la interruppe.
    "Oddio ma... se sei stata da Tom allora... hai visto Bill?!! Com'era?!! Ti ha detto qualcosa?!!"
    La minore si divincolò dalla presa, spazientita da quella reazione piuttosto egoista "No Ash no, non l'ho visto, ho avuto di meglio da fare e per favore, per una volta tanto possiamo parlare di me senza interruzioni riguardanti Bill?!"
    La ragazza fece un faccino offeso e bofonchiò delle scuse veloci, non aveva mai visto sua sorella così incazzata per una semplice domanda, che diavolo stava succedendo?
    Sarah a quel punto prese un altro bel respiro e finì senza altre interruzioni il suo resoconto, sedendosi poi sul divano con la testa fra le mani una volta finito.
    Ashley la guardò, era quasi irriconoscibile, sembrava aver davvero perso la testa per la prima volta in vita sua.
    "Quindi... ora che intendi fare?"
    "Io... io non lo so. Io voglio un gran bene ad Anthony, e non posso mollarlo così, non se lo merita. Io però non lo amo più, e inizio a dubitare di averlo mai fatto davvero..."
    La maggiore senza dire una parola la prese tra le sue braccia e l'abbracciò forte, sperando con tutto il cuore che finalmente avesse la forza per intraprendere la strada che avrebbe potuto renderla davvero felice, anche se era quella più in salita.
    Per diversi minuti le due sorelle rimasero così, abbracciate in silenzio a coccolarsi senza aver bisogno di aggiungere altro, ma ad un tratto l'ennesima chiamata di Anthony le interruppe.
    Sarah guardò il cellulare, ok era arrivato il momento di rincontrarlo, ma almeno per quel pomeriggio, decise che non gli avrebbe detto nulla.
    Quella era una decisione difficile, e non voleva saltare a conclusioni affrettate, per questo motivo si sarebbe presa tutto il tempo che avrebbe ritenuto necessario, senza fretta.
    Dopo una lunga conversazione telefonica ricca di scusa inventate al momento, la minore uscì quindi di casa, e Ashley a malincuore rimase sola, passando il resto del pomeriggio in modo quasi noioso.
    Era un po' preoccupata per la sorella, certo, ma sapeva che se la sarebbe cavata come sempre, e poi Anthony non era proprio quello che si poteva definire "un'aquila" nel capire i mali d'amore. La mora passò così quasi tutto il tempo a guardare la tv e osservare il cellulare, ansiosa e speranzosa che Bill quella volta la potesse chiamare davvero. Le ore però passavano veloci, e stava iniziando a pensare che forse non l'avrebbe fatto nemmeno quella volta, ma proprio quando stava perdendo le speranza, lo schermo del suo iPhone si illuminò: era lui.
    "Pronto" disse la ragazza con nervosismo.
    "Buonasera piccola, come stai?"
    "Io... uhm... bene, stavo guardando la tv" rispose quindi la mora dandosi mentalmente della stupida per la risposta e il modo infantile con cui gli stava rispondendo.
    "Oh beh, spero di non disturbare il tuo relax allora! Senti, che ne dici, usciamo a mangiarci una pizza insieme questa sera?"
    Ashley si aggrappò alla prima sedia che trovò e si sedette, le gambe le stavano diventando molli per la tensione "Stasera? Oh sì certo, io poi adoro la pizza!"
    "Eh sì anche io, adoro la cucina italiana, facciamo per le 8, ok? Passo a prenderti io"
    "Va benissimo Bill, a dopo!" non appena la ragazza chiuse la comunicazione lanciò un urlo di gioia e si mise a saltellare per casa come una pazza, stava per uscire con Bill, cazzo stava davvero per uscire con lui!!
    Ok, non c'era un minuto da perdere, avrebbe dovuto essere perfetta quella sera, così senza pensarci due volte si spogliò lasciando vestiti per tutta casa e si infilò nella doccia, come se le due ore che mancavano alle 8 fossero in realtà solo due minuti.
    Dopo esserci lavata la ragazza passò alla ceretta, alle sopracciglia, alla pulizia del viso e alla manicure, noncurante del fatto che a parte le unghie, che necessavano di un cambio di smalto, per il resto era già perfetta com'era, dato che aveva fatto una seduta completa dall'estetista solo due giorni prima per la festa della sorella. Quella notte però, tutto doveva essere perfetto, e lei doveva essere perfetta.
    Una volta completati tutti i vari trattamenti passò alla scelta del'abito, mancavano solo 40 minuti alle 8 e lei doveva anche truccarsi, non poteva perderci troppo tempo, quindi andò sul sicuro e scelse il vestitino più sexy che aveva, un capo corto e con la schiena scoperta di Dior, certa più che mai che con quello non avrebbe potuto sbagliare.
    Dopo averlo indossato si osservò davanti allo specchio, ok era perfetta, ora mancava solo un po' di matita nera e mascara e il gioco era fatto. Dopo aver aggiunto anche quell'ultimo particolare guardò l'orologio, mancavano 5 minuti alle 8, e lei iniziava a sentire l'ansia esplodere.
    Qualche minuto dopo, con un lieve ritardo Bill suonò al campanello, e Ashley prendendo un enorme respiro scese le scale, percorrendo poi il viale verso la sua auto.
    Non appena Bill la vide si lasciò scappare un espressione di stupore, quella sera era davvero bella oltre ogni immaginazione.
    La ragazza d'altro canto quando lo vide si stava per sentire male, nonostante lui non avesse optato per un abbigliamento elegante, indossando dei jeans e una felpa con cappuccio tirato su, i tre ciuffetti che uscivano da esso e che ricadevano sulla sua fronte, gli davano un espressione talmente dolce e sbarazzina che il suo cuore iniziò a urlare pietà.
    Bene, non avevano ancora lasciato casa sua e lei era già messa così, non aveva nessuna speranza di poter superare viva la serata.
    "Ash?" chiese quindi Bill vedendola un po' pensierosa e assorta.
    "Va tutto bene, è che, sei splendido..."
    "No, tu sei splendida, sei davvero elegante..." rispose il moro squadrandola dalla testa ai piedi, soffermandosi particolamente sulle sue gambe.
    La ragazza diventò bordeaux di fronte a quel suo gesto di interesse, così tentando di mascherare il suo imbarazzo salì in auto limitandosi a sorridere.
    Il viaggio verso il locale che ne seguì andò bene, Bill buttò la conversazione su argomenti divertenti e per nulla imbarazzanti, tanto che Ashley si stava lasciando andare mettendosi a suo agio.
    La cosa che poi la fece ridere più di tutti fu il paragone che il cantante fece tra Tom e un cavernicolo, paragone che anche lei aveva spesso fatto scherzando con Sarah. Questo piccolo dettaglio le fece molto piacere, erano piccole cose certo, ma sentiva che loro due avrebbero potuto essere davvero sulla stessa lunghezza d'onda.
    Non appena arrivarono al ristorante però, l'imbarazzo di Ashley tornò ad aumentare nuovamente, Bill aveva scelto un grazioso ristorantino italiano fuori dal centro che la ispirava moltissimo, ma il problema era il suo target: quel posticino non era decisamente adatto ad un cliente con abiti di Dior.
    Quando entrarono, gli occhi di molti uomini si puntarono su di lei, curiosi nel vedere una ragazza così graziosa e ben vestita, per di più il cameriere senza peli sulla lingua le fece un educato, ma chiaro complimento.
    "Bill io" disse la ragazza non appena si sedettero al tavolo "credo davvero di aver sbagliato abito, ehm..."
    Il cantante si mise a ridere divertito, la trovava davvero buffa a preoccuparsi per quello.
    "Stai tranquilla, sono solo sorpresi di vedere una così bella ragazza, e poi a me, fa solo piacere..."
    "Ah oh... ok, se le cose stanno così..." mormorò quindi Ashley con un sorriso tra l'onorato e il felice.
    Poco dopo il cameriere di prima arrivò da loro, e non togliendo mai gli occhi dalla mora, prese le ordinazioni per due belle pizze sul tagliere e due birre belle fredde.
    A Bill ovviamente non sfuggì l'interesse dell'uomo e per un attimo provò un sentimento di gelosia, ma la cosa strana era che non era geloso per l'inserviente in sè, era palese che Ashley non sarebbe mai potuta essere interessata a quel tipo, il fatto era che... lei era così graziosa e dolce e lui sentiva il desiderio di proteggerla.
    "Bill che c'è?" chiese la ragazza incuriosità dal suo sguardo assorto e tenero.
    "No è che... nulla, lascia stare" le rispose lui abbassando gli occhi, sentendosi nervoso per la prima volta in quella serata.
    La mora lo scrutò curiosa, la sua strana reazione aveva aumentato in lei la voglia di scoprire cosa gli stesse passando per la testa, ma proprio mentre stava per contrattaccare, arrivarono le pizze salvando Bill dall'imbarazzo. Quei due taglieri invitanti fecero immediatamente dimenticare ai due ogni pensiero, e la discussione tornò velocemente su tempi più soft.
    "Cavolo ma è buonissima!!" squittì Ashley con la bocca piena non appena ne assaggiò un pezzo.
    "Sì è deliziosa, ci vengo spesso qui, il cuoco è italiano!!"
    La ragazza fece un gesto di approvazione con la mano e addentò un altro pezzo di quella delizia, felice più che mai per la scelta del locale fatta da Bill e per la bella atmosfera che si stava creando fra loro.
    I due trascorsero l'ora seguente divertendosi come matti, ridendo e facendo battute con una confidenza quasi anomala tra due persone che si conoscevano da così poco tempo, tanto che dell'imbarazzo di poco prima non vi era più nemmeno l'ombra.
    Dopo aver consumato anche due abbondanti porzioni di dessert Bill e Ashley si sentivano pieni come un uovo, così optarono per una passeggiata nell'invitante viale alberato adiacente al ristorantino, al fine di favorire la digestione.
    La ragazza, dopo tutte le emozioni provate quella sera, ora si trovava nel silenzio della natura, e pian piano la sua mente iniziò a realizzare veramente quello che stava accadendo, insomma, non era un sogno, stava veramente avendo un appuntamento con Bill.
    Ashley respirò a fondo, ok era tutto fantastico, ora però doveva assolutamente fare qualcosa, un'occasione così non si sarebbe ripresentata facilmente, e camminargli accanto così come se fossero due amici non era esattamente quello che voleva.
    Facendosi così coraggio e pregando anche in aramaico per ciò che stava osando fare, allungò il braccio e prese dolcemente la mano del cantante, intrecciandola alla sua.
    Il ragazzo, colto alla sprovvista si voltò sorridendo, quel suo gesto era stato davvero tenero, e per di più lei ora lo stava scrutando con la coda nell'occhio, come se avesse paura di essere mangiata per quello che aveva osato fare.
    Quei suoi modi buffi e timidi gli piacevano da morire, così accarezzò col pollice la sua mano e la strinse più forte, e non appena notò che lei si era rilassata la tirò verso di lui e l'abbracciò.
    La mora si ritrovò a pochi centimetri dalle sue labbra schiuse, ecco, ora era decisamente fottuta, non avrebbe mai potuto resistere a quel visino dolce e all stesso tempo da furbetto del cantante. Lo guardò, era bello oltre ogni immaginazione, e soprattutto, lei lo amava oltre ogni immaginazione.
    Quando il ragazzo diede un leggero colpo col capo per spostare uno di quei graziosi ciuffetti che gli ricadevano sul viso di lato, lei sentì scoppiarle il cuore, amava quei suoi gesti da cucciolo, quei gesti che ad una persona normale sarebbero parsi insignificanti, ma che per lei erano fondamentali.
    "Bill..." sussurrò guardandogli le labbra, ma non riuscì ad aggiungere altro, perchè un attimo dopo i loro respiri si fusero insieme.
    Dapprima il contatto fu casto, Bill prese il suo viso tra le mani e appoggiò le labbra alle sue, ma aspettò che fu lei a fare il passo successivo.
    Ashley d'altro canto dopo quel contatto aveva liberato le sue voglie, basta, basta, vaffanculo la timidezza, lo voleva baciare, baciare in un modo in cui non aveva mai baciato nessuno prima e fu quello che fece.
    Si strinse forte a lui e schiuse le labbra, lasciando che le loro lingue si incontrassero per la prima volta, e quello che provò fu talmente forte, che si rese conto definitivamente, che quello che provava per lui era amore vero.
    Sentiva che tutto per la prima volta in vita sua stava andando per il verso giusto, e non avrebbe mai potuto provare quello che stava provando con lui con nessun'altro.
    In pochi secondi, man mano che le loro salive si mischiavano sempre di più, capì che fino ad allora non aveva mai baciato davvero nessuno, cos'erano quei ricordi sbiaditi di ragazzi con cui si era sforzata a uscire qualche volta giusto per senso del dovere verso una "normalità" che ti impone di dover avere un interesse verso qualcuno almeno ogni tanto? Nulla, non significavano proprio nulla per lei.
    Invece con Bill era così... wow... all'inizio avevano iniziato a baciarsi lentamente, e Ashley aveva avuto un sussulto a contatto con la pallina del suo piercing che rendeva tutto ancora più strano e speciale, poi però la voglia e il desiderio avevano avuto il sopravvento, tanto che la mora l'aveva tirato verso un muretto di cinta e l'aveva stretto a lei come a volerlo intrappolare.
    In quel momento le loro lingue si stavano conoscendo, stavano esplorando la bocca dell'altro per la prima volta, ma era come se si conoscessero da sempre.
    Bill, come Ashley si stava perdendo in quel contatto, ed era piacevolmente sorpreso della passione che la mora ci stava mettendo, sentendo in modo assolutamente chiaro quanto lei lo desiderasse. Lui era il cantante dei Tokio Hotel, certo, e molte ragazze lo desideravano, ma sentiva che quella ragazza lo baciava e lo stringeva in modo diverso da qualunque altra.
    Ashley intanto, completamente soggiogata da quel vortice emozioni che controllava ogni suo muscolo e ogni suo movimento, si trovava ormai in una dimensione parallela, i suoi sensi erano ormai del tutto annebbiati. In quel momento era come se si trovassero in un campo fatato da soli, e nulla di quello che accadeva attorno a loro poteva attirare la sua benchè minima attenzione.
    Ad un tratto Bill si staccò lentamente da lei e la guardò accarezzandole dolcemente una guancia, Dio quanto era bella, ma non era solo quello, c'era qualcosa di speciale nei suoi occhi.
    La ragazza, incapace di muoversi rimase intrappolata in quelle profonde iridi marroni che amava tanto, e non fece altro se non fissarlo, desiderosa di imprimersi per bene nella mente lo sguardo che aveva in quel momento, certa che qualunque cosa sarebbe accaduta dopo, se lo sarebbe portata nel cuore per tutta la vita.
    Bill le sorrise e la cinse nuovamente per i fianchi, poi senza dire nulla riprese ad assaporarla con la stessa passione che aveva messo prima. Poco importava se si trovavano per strada, in un luogo dove teoricamente tutti avrebbero potuto vedere, in quel momento lui si sentiva solamente un ragazzo normale, che stava facendo solo quello che si sentiva.

    Edited by °Summer° - 11/1/2012, 20:43
     
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  6. Noise87
     
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    Amore non ci sono parole, nel senso..ogni volta che leggo un capitolo...mi lasci senza fiato...ci si perde davvero nei tuoi racconti :)
     
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    Dare to dream

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    Grazie Lucina mia :uyu:
     
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    dopo una vita e quiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
    che bello spero che tom non stia giocando con i sentimenti della maggiore
    e bill che dolce

    posta presto
     
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  9. ale_schrei483
     
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    Finalmente *-*

    Allora un momento che prima devo riprendermi xD

    Che dire di Bill e Ashley, non penso ci siano parole sufficienti per un commento. Sono semplicemente perfetti assieme e tutto quello che provano è descritto talmente bene che sembra di provarlo sulla propria pelle..

    Invece per quanto riguarda Sarah la capisco ma non condivido il suo comportamento, cioè mi chiedo come dopo quello che abbia passato con Tom riesca a passare del tempo con Tony, anche perché nonostante sia una decisione difficile da comunicare, se inizia a rimandarla fin da subito poi diventa sempre più difficile e anche perchè non credo che riuscirà a gestire la situazione per molto d'altronde si sa le bugie hanno le gambe corte.
    Ma vedremo come andrà nel prossimo capitolo, quindi spero riuscirai a scriverlo in poco tempo xD
     
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    Dare to dream

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    Grazie cara!! *_*
    I tuoi commenti sono sempre una gioia per me!
    Mi fa un immenso piacere quello che mi hai scritto sulla parte Bill/Ashley, ci tenevo particolarmente :uyu:
    Per quanto riguarda Sarah invece, abbi fede... sono certa che non ci deluderà ;)
     
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  11. ale_schrei483
     
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    CITAZIONE (°Summer° @ 24/1/2012, 03:19) 
    Grazie cara!! *_*
    I tuoi commenti sono sempre una gioia per me!
    Mi fa un immenso piacere quello che mi hai scritto sulla parte Bill/Ashley, ci tenevo particolarmente :uyu:
    Per quanto riguarda Sarah invece, abbi fede... sono certa che non ci deluderà ;)

    Ma che grazie xD anzi grazie a te davvero ^^

    E per quanto riguarda Sarah lo spero perchè anche se non sembra è un personaggio che mi piace xD

     
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  12. ale_schrei483
     
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    Ehy dove sei finita?
     
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161 replies since 22/10/2010, 21:36   3333 views
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