Use somebody

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  1. Kate ~
     
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    Schniz non ti preoccupare!! ^^

    3. It’s not always rainbows and butterflies it’s compromise that move us along



    Bill era tornato a casa da qualche giorno ormai e si sentiva, tutto sommato, bene. Lo stomaco gli procurava ancora qualche fastidio e aveva le gambe molli ma sarebbe potuta andare decisamente peggio quindi decise di non lamentarsi, anche per evitare di far andare su tutte le furie il gemello.
    Tom aveva, inoltre, provveduto ad organizzare una piccola ed informale riunione fra loro per decidere il dà farsi. Sciogliersi, continuare, prendersi un’ulteriore pausa? Erano queste le domane a cui sperava di ottenere una risposta quel giorno stesso.

    Il ragazzo entrò in salotto con in mano qualche bottiglia di birra che poggiò sul tavolino e sedette sul divano, accanto a Bill. Sul secondo divano sedevano Gustav e Georg mentre David Jost aveva preso posto sulla poltrona, quella preferita da Bill.

    “Come mai non sei sulla poltrona?” chiese Georg. Era così strano non vederlo accoccolato là sopra, con le ginocchia strette al petto
    “Si cambia, da oggi si cambia tutto” mormorò il cantante, osando un sorriso
    “Sono d’accordo con te” esordì quindi David “E so anche come”

    I quattro ragazzi lo osservarono, perplessi. Non era un cattivo uomo, David. Sapeva essere gentile, onesto e persino simpatico ma c’erano delle volte in cui poteva diventare un uomo d’affari spietato. Certe volte i ragazzi temevano la sua autorità e, in tutti quegli anni di lavoro assieme, non erano di certo mancati i litigi. In linea di massima, comunque, si fidavano di lui ed erano riusciti a creare un rapporto di stima e amicizia reciproca.

    “Premetto già che non vi piacerà ma se volete continuare a fare questo mestiere dovrete farvelo andare bene”
    “Vai al sodo, David” si intromise Tom, scocciato
    “Bill deve riabilitare la sua immagine. Prima di fare qualsiasi altra cosa dovremo sistemare questo punto. Ho fatto alcune ricerche, ho perfino sguinzagliato una decina di collaboratori che hanno esaminato pagine e pagine di commenti al tuo ultimo…” tossicchiò e, rivolto a Bill, continuò “incidente. Le tue fan sono deluse, Bill. Si erano fatte un’idea molto precisa di te. Eri quello dolce, sensibile, romantico, un bravo ragazzo con l’aria da ribelle. Ora pensano che tu sia solo un deficiente. Inizialmente temevano per la tua salute, si chiedevano cosa ti fosse capitato ma quando hai rilasciato quell’intervista in cui hai detto quelle cose…”

    Bill scosse la testa. Non voleva ricordare quel giorno. Era successo poco dopo il suo secondo o terzo tentativo di suicidio. Un giornalista lo aveva scovato all’uscita di un locale e aveva cominciato a fargli un sacco di domande. Lui era ubriaco, strafatto di antidolorifici e non capiva nemmeno dove si trovasse. Scocciato per l’insistenza del reporter, aveva risposto duramente dicendo che si era “rotto il cazzo di tutto questo e che potevano andarsene tutti a fare in culo”.
    La dichiarazione, ovviamente, aveva avuto un’eco spaventosa e per settimane non si era parlato d’altro. Solo l’intervento riparatore di David aveva calmato le acque e ridato un briciolo di dignità alla figura del cantante.

    “Ho capito” rispose Bill, interrompendolo “Vai avanti”
    “Beh insomma, dopo quell’episodio e i successivi…” si schiarì di nuovo la voce, imbarazzato “incidenti, le tue fan si sono scocciate. Devi tornare, ai loro occhi, il Bill di sempre. Ed io so come” prese fiato e, dopo qualche secondo, ricominciò a parlare “Come si fa a far sì che migliaia di giovani donne si persuadano di avere di fronte a loro un giovane uomo redento dai suoi peccati?”

    Tutti e quattro lo osservarono confusi per poi guardarsi l’un l’altro.

    “Si prende il giovane uomo, ex tossico, e lo si piazza di fianco ad una giovane e bella donna. Creeremo un’illusione, Bill. Noi mostreremo al mondo che tu, per amore, ti sei redento e sei cambiato. Faremo emergere il tuo lato romantico, quello che conquista i cuori. Faremo di te l’uomo dei sogni di ogni donna. Diventerai il prototipo di fidanzato ideale. Con accanto una bella e giovane donna riacquisterai credibilità e fiducia. Magari parleremo anche di nozze, il che non guasta…”
    “Non se ne parla!” sbraitò il cantante, balzando in piedi “Te lo scordi!”
    “Fa schifo questa cosa, David” commentò Tom, risoluto “E’ una porcata”
    “Io non ho intenzione di prestarmi a questi giochetti. Mi sta bene mentire su qualche sciocchezza come tenere segreto un tatuaggio o un flirt ma così… no, non se ne parla!”
    “Bill tu sei giovane, credo tu non abbia ancora capito come funziona questo mondo. Credi che tutte le coppie che vedi in TV siano nate spontaneamente? Per cortesia. Alcune sono nate solo per promuovere un film, altre solo per far salire gli album in classifica, altre ancora per pubblicizzare una serie televisiva…”
    “Non sono nato ieri, so cosa c’è dietro questo mondo ma non voglio farne parte”
    “Ne sei parte, amico”
    “Non posso, non posso… e poi chi? Cioè, quale ragazza sarebbe…”
    “Credi sia uno sprovveduto? Ho già un nome e il contatto della sua manager. Mi basta il tuo assenso e parte la telefonata. Non hai che da decidere, Bill. Vuoi tornare ad essere Bill Kaulitz?”
    “Chi è?”
    “Lei si chiama Lisbeth Sommer”
    “Ma chi, la tizia che conduce quel programma per bambini?” chiese Tom
    “Esattamente. Lei è perfetta. Immagine pulita, sobria, niente gossip sul suo conto. Niente di niente. E’ la ragazza della porta accanto, perfetta per noi”
    “Non posso David. E’ un imbroglio…”
    “Non vederla in questo modo. Si tratta solo di sopravvivenza. La vostra storia durerà un annetto circa, poi sarete liberi di prendere due strade diverse. Giusto il tempo di ridarti una parvenza di normalità”

    Bill osservò prima il manager e poi i suoi compagni. Nessuno ebbe il coraggio di dire nulla perché tutti sapevano che se il gruppo fosse andato a fondo sarebbe stata solo colpa di Bill. Lui aveva deciso di sprofondare in una spirale di merda ed ora toccava a lui risalire e riportare in auge i Tokio Hotel.
    Prese quindi coraggio e, odiandosi per quello che stava per fare, disse “Chiama la manager di questa Sommer e vediamo che si può fare”

    *She will be loved - Maroon 5
     
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138 replies since 23/10/2010, 13:11   1627 views
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