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  1. Kate ~
     
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    CITAZIONE ($torta in der holle @ 24/10/2010, 23:12)
    SPOILER (click to view)
    Lisbeth come la protagonista di "Uomini che odiano le donne".. :uyu:

    Esattamente :uyu:

    Grazie davvero a tutte quante per i commenti! *____*
     
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    Tu hai postato una nuova storia e io non ne so niente?!? O__O
    Devo trovare il tempo di leggerla e farti un bel commento >.<
     
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  3. ** Prinzi **
     
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    CITAZIONE (Kate ~ @ 25/10/2010, 12:46)
    CITAZIONE ($torta in der holle @ 24/10/2010, 23:12)
    SPOILER (click to view)
    Lisbeth come la protagonista di "Uomini che odiano le donne".. :uyu:

    Esattamente :uyu:

    E' vero! *_*
     
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  4. Kate ~
     
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    Schniz non ti preoccupare!! ^^

    3. It’s not always rainbows and butterflies it’s compromise that move us along



    Bill era tornato a casa da qualche giorno ormai e si sentiva, tutto sommato, bene. Lo stomaco gli procurava ancora qualche fastidio e aveva le gambe molli ma sarebbe potuta andare decisamente peggio quindi decise di non lamentarsi, anche per evitare di far andare su tutte le furie il gemello.
    Tom aveva, inoltre, provveduto ad organizzare una piccola ed informale riunione fra loro per decidere il dà farsi. Sciogliersi, continuare, prendersi un’ulteriore pausa? Erano queste le domane a cui sperava di ottenere una risposta quel giorno stesso.

    Il ragazzo entrò in salotto con in mano qualche bottiglia di birra che poggiò sul tavolino e sedette sul divano, accanto a Bill. Sul secondo divano sedevano Gustav e Georg mentre David Jost aveva preso posto sulla poltrona, quella preferita da Bill.

    “Come mai non sei sulla poltrona?” chiese Georg. Era così strano non vederlo accoccolato là sopra, con le ginocchia strette al petto
    “Si cambia, da oggi si cambia tutto” mormorò il cantante, osando un sorriso
    “Sono d’accordo con te” esordì quindi David “E so anche come”

    I quattro ragazzi lo osservarono, perplessi. Non era un cattivo uomo, David. Sapeva essere gentile, onesto e persino simpatico ma c’erano delle volte in cui poteva diventare un uomo d’affari spietato. Certe volte i ragazzi temevano la sua autorità e, in tutti quegli anni di lavoro assieme, non erano di certo mancati i litigi. In linea di massima, comunque, si fidavano di lui ed erano riusciti a creare un rapporto di stima e amicizia reciproca.

    “Premetto già che non vi piacerà ma se volete continuare a fare questo mestiere dovrete farvelo andare bene”
    “Vai al sodo, David” si intromise Tom, scocciato
    “Bill deve riabilitare la sua immagine. Prima di fare qualsiasi altra cosa dovremo sistemare questo punto. Ho fatto alcune ricerche, ho perfino sguinzagliato una decina di collaboratori che hanno esaminato pagine e pagine di commenti al tuo ultimo…” tossicchiò e, rivolto a Bill, continuò “incidente. Le tue fan sono deluse, Bill. Si erano fatte un’idea molto precisa di te. Eri quello dolce, sensibile, romantico, un bravo ragazzo con l’aria da ribelle. Ora pensano che tu sia solo un deficiente. Inizialmente temevano per la tua salute, si chiedevano cosa ti fosse capitato ma quando hai rilasciato quell’intervista in cui hai detto quelle cose…”

    Bill scosse la testa. Non voleva ricordare quel giorno. Era successo poco dopo il suo secondo o terzo tentativo di suicidio. Un giornalista lo aveva scovato all’uscita di un locale e aveva cominciato a fargli un sacco di domande. Lui era ubriaco, strafatto di antidolorifici e non capiva nemmeno dove si trovasse. Scocciato per l’insistenza del reporter, aveva risposto duramente dicendo che si era “rotto il cazzo di tutto questo e che potevano andarsene tutti a fare in culo”.
    La dichiarazione, ovviamente, aveva avuto un’eco spaventosa e per settimane non si era parlato d’altro. Solo l’intervento riparatore di David aveva calmato le acque e ridato un briciolo di dignità alla figura del cantante.

    “Ho capito” rispose Bill, interrompendolo “Vai avanti”
    “Beh insomma, dopo quell’episodio e i successivi…” si schiarì di nuovo la voce, imbarazzato “incidenti, le tue fan si sono scocciate. Devi tornare, ai loro occhi, il Bill di sempre. Ed io so come” prese fiato e, dopo qualche secondo, ricominciò a parlare “Come si fa a far sì che migliaia di giovani donne si persuadano di avere di fronte a loro un giovane uomo redento dai suoi peccati?”

    Tutti e quattro lo osservarono confusi per poi guardarsi l’un l’altro.

    “Si prende il giovane uomo, ex tossico, e lo si piazza di fianco ad una giovane e bella donna. Creeremo un’illusione, Bill. Noi mostreremo al mondo che tu, per amore, ti sei redento e sei cambiato. Faremo emergere il tuo lato romantico, quello che conquista i cuori. Faremo di te l’uomo dei sogni di ogni donna. Diventerai il prototipo di fidanzato ideale. Con accanto una bella e giovane donna riacquisterai credibilità e fiducia. Magari parleremo anche di nozze, il che non guasta…”
    “Non se ne parla!” sbraitò il cantante, balzando in piedi “Te lo scordi!”
    “Fa schifo questa cosa, David” commentò Tom, risoluto “E’ una porcata”
    “Io non ho intenzione di prestarmi a questi giochetti. Mi sta bene mentire su qualche sciocchezza come tenere segreto un tatuaggio o un flirt ma così… no, non se ne parla!”
    “Bill tu sei giovane, credo tu non abbia ancora capito come funziona questo mondo. Credi che tutte le coppie che vedi in TV siano nate spontaneamente? Per cortesia. Alcune sono nate solo per promuovere un film, altre solo per far salire gli album in classifica, altre ancora per pubblicizzare una serie televisiva…”
    “Non sono nato ieri, so cosa c’è dietro questo mondo ma non voglio farne parte”
    “Ne sei parte, amico”
    “Non posso, non posso… e poi chi? Cioè, quale ragazza sarebbe…”
    “Credi sia uno sprovveduto? Ho già un nome e il contatto della sua manager. Mi basta il tuo assenso e parte la telefonata. Non hai che da decidere, Bill. Vuoi tornare ad essere Bill Kaulitz?”
    “Chi è?”
    “Lei si chiama Lisbeth Sommer”
    “Ma chi, la tizia che conduce quel programma per bambini?” chiese Tom
    “Esattamente. Lei è perfetta. Immagine pulita, sobria, niente gossip sul suo conto. Niente di niente. E’ la ragazza della porta accanto, perfetta per noi”
    “Non posso David. E’ un imbroglio…”
    “Non vederla in questo modo. Si tratta solo di sopravvivenza. La vostra storia durerà un annetto circa, poi sarete liberi di prendere due strade diverse. Giusto il tempo di ridarti una parvenza di normalità”

    Bill osservò prima il manager e poi i suoi compagni. Nessuno ebbe il coraggio di dire nulla perché tutti sapevano che se il gruppo fosse andato a fondo sarebbe stata solo colpa di Bill. Lui aveva deciso di sprofondare in una spirale di merda ed ora toccava a lui risalire e riportare in auge i Tokio Hotel.
    Prese quindi coraggio e, odiandosi per quello che stava per fare, disse “Chiama la manager di questa Sommer e vediamo che si può fare”

    *She will be loved - Maroon 5
     
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    O___O Ah.

    Beh penso che il mio commento lo sai anche se non lo scrivo XD
    Scrivi da Dio e sei bravissima, ma le tue ff su Bill prendono sempre delle pieghe "particolari" XD

    Attendo di leggere il continuo prima di decidere se tirarti il collo o meno :wer4cw35:
    Scherzo, ovviamente :D
     
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  6. Kate ~
     
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    :wer4cw35: :wer4cw35: :wer4cw35: :wer4cw35:
    Volevo scrivere una cosa un po' diversa dal solito xD

    Grazie per i complimenti, davvero! *_*
     
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  7. $torta in der holle
     
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    CITAZIONE
    “Si prende il giovane uomo, ex tossico, e lo si piazza di fianco ad una giovane e bella donna.

    Non dirmi che è come penso io.. o.o

    CITAZIONE
    Chi è?”
    “Lei si chiama Lisbeth Sommer”
    “Ma chi, la tizia che conduce quel programma per bambini?” chiese Tom
    “Esattamente. Lei è perfetta. Immagine pulita, sobria, niente gossip sul suo conto. Niente di niente. E’ la ragazza della porta accanto, perfetta per noi”

    Tadannnnnnnnn!!!!!!!!!!!
    E io lo sapevo! XD
    Ma vediamo come andrà avanti questa storia.. u.u
    Come sempre mi piace da morire come scrivi e mi piace ancora di più quando inserisci latinismi! XD
    Vedi di postare presto.. u.u
     
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    kateeeeeeeeee sono qui anch'io >.<
    mi piace sempre come scrivi se non fosse stato per te non mi sarei mai escritta a un forum lo fatto per commentare la tua storia "prima regola : non innamorarsi " se non sbaglio, che posso dire di questo bill che cerca di uccidersi caspita aspetto i prossimi capitoli
     
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  9. Kate ~
     
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    Cico, cara *_______*
    Grazie, davvero *_*

    Giuls, te l'eri immaginato, eh! xD
     
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  10. hachiko^^
     
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    CITAZIONE (†Diurna† @ 25/10/2010, 13:30)
    Tu hai postato una nuova storia e io non ne so niente?!? O__O
    Devo trovare il tempo di leggerla e farti un bel commento >.<

    io pure non sapevo niente porco ca**o!
    Domani inzio a leggere >.<
     
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  11. Kate ~
     
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    *____*
    Grazie! *___*
     
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  12. [*^sweetchris^*]
     
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    Eccomi, commento anche io *.*
    Bè che dire, mi piace!
    Scrivi in un modo chiaro e conciso, dando una lettura molto scorrevole!
    Mi piace anche l'idea della canzone finale *-* ispira molto!
    E poi, vabbè già lo sai: sei bravissima!!
    Dai continua presto, voglio sapere come la prende Ash quando saprà di questa cosa >.<
    è moolto particolare questa ff, più che altro immaginare Bill come l'hai descritto ...mi riesce ma è strano immaginarlo così!
    Posta presto, patà *-*
     
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  13. Kate ~
     
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    Grazie Giuly! *_*

    4. I’m cool, I’m great, I’m a jerk



    “Dai cazzo, cazzo!” sbraitò Lisbeth, sbattendo la porta del suo camerino e fiondandosi verso il pacchetto di sigarette “Mi sta bene tutto ragazzi ma questo no, cazzo!”
    “Lisbeth, il copione lo prevede”
    “Me ne infischio del copione, Lou!” urlò, rivolta all’assistente di scena, un signore di mezza età che lavorava per quel network da almeno trent’anni e che per Lisbeth era un punto di riferimento in quel mondo caotico “Non ho intenzione di farlo!”
    “Non ti sei letta il copione prima della diretta?”
    “Certo che l’ho letto e non era scritto che avrei dovuto sottopormi ad una seduta di torte in faccia!”

    In quell’istante Ingrid varcò la soglia del camerino: “Che c’è, principessa? Qualcosa non va?”
    “Ingrid, quando avete aggiunto la gag delle torte in faccia alla sottoscritta?”
    “Circa q uindici minuti dopo l’inizio dello show. Ci sembrava una cosa simpatica, abbiamo pensato di improvvisare”
    “Come… come si fa ad improvvisare una scena simile? E le torte?”
    “Ehi, ci prendi per scemi? Abbiamo tutto sotto controllo. Ci sono circa venti torte pronte per essere tirate sul tuo bel faccino. Cambiati, tra cinque minuti devi tornare in scena”
    “Ingrid!” urlò a quel punto Lisbeth “Non ho intenzione di sottopormi al lancio delle torte in faccia. Quindi o mi fate tornare in scena e continuiamo come da scaletta NON improvvisata oppure me ne vado immediatamente”
    “Non credo ti converrebbe, ragazzina” la minacciò Ingrid, puntandole l’indice contro “Questo è un canale importante. Se non stai alle loro regole sei finita. E intendo dire che la tua carriera è finita, qui e altrove”

    Lisbeth pensò al talk show dei suoi sogni, pensò a tutte le domande che avrebbe potuto fare ai suoi ospiti quando sarebbe arrivato il suo momento. Pensò che l’avrebbe fatta pagare a tutti quegli stronzi che la stavano usando come fosse una marionetta solo perché sapevano quanto tenesse a quel mestiere.
    Inspirò quindi profondamente, ricacciò indietro le lacrime che cominciavano a pungerle gli occhi e si cambiò d’abito.

    **



    La parte più bella in assoluto del programma era la fine. Anzi, quel momento che precedeva la fine. In quell’istante Lisbeth sapeva che di lì a poco sarebbe finito tutto e lei avrebbe potuto guidare fino a casa, immergersi nella vasca da bagno bollente e passare almeno un’ora a mollo nella schiuma, con la musica come unica compagnia.
    Stava appunto per riempire la vasca quando il cellulare, che solitamente spegneva in modo da essere libera da seccature durante il suo momento di relax, squillò facendola sussultare.
    Uscì dalla vasca avvolgendosi in un asciugamano che sapeva di muschio bianco e corse in salotto. Rovistò un po’ nella borsa prima di trovarlo e rispose.

    “Sono Ingrid” disse la voce all’altro capo del telefono e a Lisbeth parve di sentire, nel suo tono, un pizzico di esultanza
    “Dimmi” mormorò Lisbeth, ancora seccata per quella stupida gag di prima
    “Ho ricevuto una chiamata importante, bambina”

    Lisbeth detestava quando Ingrid la chiamava “bambina”. Non era più una bambina e anche se lo fosse stata non voleva essere chiamata con quel nomignolo da lei. Ingrid non le piaceva affatto ma era una brava donna d’affari e, fino a quel momento, aveva sempre tutelato la sua carriera. Anche quando l’aveva convinta ad accettare la proposta del programma per bambini l’aveva fatto per il suo bene. Ora Lisbeth era famosa in tutta la Germania, ogni persona conosceva il suo volto e aveva vinto, più volte, diversi premi e riconoscimenti in Patria. E quello era l’unico motivo per cui non l’aveva ancora licenziata in tronco.

    “Cosa?” per un attimo sperò che qualcuno le avesse proposto il talkshow
    “Mi ha chiamata Mister David Jost”
    “E quindi? Non ho intenzione di registrare un CD con le canzoni dei cartoni animati, sia chiaro”
    “No tesoro, non vuole farti cantare” ridacchiò Ingrid “Mi ha proposto un incontro perché dice che vorrebbe discutere con noi una proposta di affari”
    “Ma in merito a cosa?” chiese Lisbeth, curiosa ma seccata allo stesso tempo. Conosceva David Jost, sapeva che era il manager dei Tokio Hotel ed, ultimamente, sapeva anche che il gruppo stava rischiando il fallimento a causa dei problemi del cantante. Non voleva averci nulla a che fare con quelli. La sua vita era già abbastanza incasinata.
    “Non me ne ha voluto parlare al telefono, ha chiesto se possiamo incontrarci domani. Ci ha permesso di scegliere luogo e ora. Che ne dici?”
    “Ascoltare non costa nulla. Mi sta bene. Facciamo domani intorno alle 10.00 nel tuo ufficio”
    “Certo tesoro. Ora confermo a Jost. Ci vediamo domani mattina, sii in forma!”

    Lisbeth chiuse la comunicazione e tornò in bagno. Non bastavano le torte in faccia! Quella sera anche il suo momento di relax era stato interrotto. Sbuffando rumorosamente continuò a riempire la vasca e vi si immerse, coprendosi il viso con un panno umido e sperando di potersi rilassare per almeno quindici minuti consecutivi.

    **



    “Quindi?” domandò Bill, quando David interruppe la chiamata.
    “La signorina Scholz parlerà con Lisbeth e ci farà sapere”
    “Non accetterà mai” sentenziò Tom “E’ una porcata. Se dieci anni fa mi avessero parlato di tutti questi sotterfugi non credo avrei intrapreso la carriera di musicista”
    “Cazzate” sbuffò David, infastidito “Avete una vita da sogno. Soldi, belle auto, belle case, belle donne. Che diamine volete d’altro?”
    “Una vita normale” mormorò Georg, senza guardare David negli occhi
    “Beh, caro mio, questo si chiama compromesso. Io ti do una cosa ma tu, in cambio, me ne devi un’altra. La vita normale, poi, cosa sarebbe? Sveglia tutti i giorni alle sette, lavoro d’ufficio fino alle cinque di sera, casa, divano e poi letto? Baratteresti quello che hai ora con una vita normale?” chiese il manager, calcando con ironia sulla parola “normale”
    “Certe volte sì” disse Gustav “Ed io sono quello che se la gode più di tutti la vita”
    “Concordo con lui” si intromise Bill “A me piace cantare. Quando ero un bambino sognavo questa vita ma non credevo fosse…” sospirò e poi aggiunse “così”
    “Animo gente!” trillò David “Si sistemerà tutto, vedrete. Dovrete solo fidarvi di me”
    “Ci stai chiedendo di raccontare una bugia gigantesca” insinuò Bill “Permetti che non sia poi così entusiasta?”
    Il manager si grattò la testa con una mano, poi si stropicciò gli occhi e sbuffando disse “Bill, ti ricordi quando hai cominciato a prendere farmaci? Noi tutti sapevamo del tuo piccolo problema, eppure abbiamo messo a tacere ogni cosa. Successivamente non è più stato possibile farlo ma, credimi, ho provato di tutto. Non è la prima volta che siete costretti a mentire al pubblico. Funziona così, non potete essere sempre cristallini e trasparenti con tutti”
    “Perché no?” chiese il cantante, con espressione ingenua
    “Perché noi vendiamo un prodotto! E, in affari, non si vende merce scadente. Un cantante tossico e con manie suicida fa una pessima impressione. Molte delle tue fan sono giovanissime. Cosa credi che penserebbero le loro madri se tu andassi in giro a parlare liberamente di come ti diverti ad ingerire antidolorifici dalla mattina alla sera? E i media cosa direbbero? Direbbero che tu vendi un’idea sbagliata della vita, che incoraggi i giovani a drogarsi! Lo capisci?”

    Il tono duro del manager e le sue parole, così tristi ma così vere, ferirono Bill. Eppure non riuscì a ribattere. In fondo anche la sua musica, quella che tanto amava e che aveva idolatrato per anni, era un business. C’erano in ballo soldi e contratti. C’era gente che si aspettava determinate cose da lui e, che gli piacesse o meno, doveva accettarlo. O, in caso contrario, lasciar perdere e cambiare lavoro.

    “Ecco ecco” disse David, interrompendo il flusso dei pensieri di Bill “Mi sta richiamando la Scholz. Pronto? Sì, certo… sono felice che abbiate accettato la proposta! Certo, va benissimo. Domani mattina alle dieci nel suo ufficio. Sì… sì, un attimo, prendo nota” fece il gesto di scrivere a Bill che, prontamente, si alzò alla ricerca di un foglietto e una penna. Qualche secondo dopo tornò con l’occorrente e lo porse al manager che riprese “Ecco, segnato. Va benissimo, a domani mattina allora! Buona serata signorina Scholz!” interruppe la comunicazione e, guardando i suoi ragazzi soddisfatto, disse “Domani mattina si comincia!”

    *That day - Tokio Hotel
     
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    oddio io mi immagino dei conflitti tra lei e bill *W*
    bello
    belloooo
     
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  15. »Sally
     
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    *__________*
    Un'immagine davvero pulita xD
    Mi piace, sarebbe davvero una bella coppia, anche se non sono sicura che Lisbeth accetterà subito una cosa del genere.
    Bel capitolo, davvero *_*
    Sai, riesco ad immaginarmi tutto quello che scrivi, ogni singola parola.
    Quando leggo i tuoi capitoli, nella mente ho un film che scorre!
    Bravissima, pata! <3
     
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138 replies since 23/10/2010, 13:11   1627 views
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