.Du Und Ich.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. AuroraTH;
     
    .

    User deleted


    Titolo: - Du Und Ich -
    Autore: AuroraTH;
    Genere: Comico, Romantico
    Raiting: PG-13
    Avvisi: AU, Fantasy ,

    DISCLAIMER: Tutti i personaggi realmente esistenti non sono di mia proprietà. I personaggi e le storie originali sono di proprietà dell'autore. L'autore non ha assolutamente alcun'associazione con i proprietari, autori, prouttori o creatori di qualsiasi materiale a cui questa storia è ispirata. Non è intesa alcuna violazione di copyright. Questa storia viene qui pubblicata senza fini di lucro.


    A breve metterò il banner^^

    Note iniziali: Dunque, prima di iniziare premetto per la gioia della mia carciofa (*w*) mi sono decisa a postare questa nuova FF in prosecuzione non so se vi piacerà, ma se così non fosse prendetevela con la donna che mi ha ''convinto'' a postarla.. XD (Povera donnaH *w*) Comuuuunque io ci provo,al massimo sarà sospesa XD


    Detto questo basta, buona lettura!^^

    -Du Und Ich-





    << Ahio, mi hai fatto male >> Piagnucolò il moro.
    << Ma smettila scemo >> Disse ridendo fragorosamente la ragazza bruna seduta vicino a lui.
    Intanto quest'ultimo continuava a massagiarsi diverse volte il sopracciglio destro.
    << Dio, ma perchè sei così cattiva? >> La ragazza sospirò sorridendo.
    << Io cattiva? Ma non è vero tesoro >> Gli stamò un bacio sulla guancia destra, che tutto significava tranne un gesto di scusa, ma un' ennesima presa per il culo verso quel piccolo ed esile ragazzo, dagli strani gusti e la capigliatura aguzza verso l'alto.
    Il piccolo ragazzo, rimase diversi minuti immobile, seduto sui grandi sedili dell'autobus in attesa che passassero più in fretta possibile quelle due ore di tortura, assieme al gruppetto delle ragazze che facevano le galline e di quel piccolo gruppetto di bulli che sembrava metterlo in soggezione.
    Bill, si rigirò su un fianco, ignorando il resto della classe e portandosi la mano destra sotto il mento, toccandolo.
    Quegli strani ragazzi, con la concezione che la bellezza, sia un qualcosa che caratterizza in maniera identica e morbosa, ogni comune adolescente di questo mondo al contrario.
    Lui, si sentiva dire che era diverso, troppo diverso, sbagliato per il suo stile e per il suo modo di ditinguersi dalla massa.
    Lo diceva molto il suo aspetto: folti capelli neri all'insù, modellati da un mix di gelatina per capelli e lacca, truccato, vestito molto appariscente, alcuni piercing, dei tatuaggi in varie zone del corpo e per finire unghie dipinte di nero.
    Tutti elementi che andavano a sommarsi sull'impressione negativa che faceva a tutti i suoi amici Bill Kaulitz, un normale adolescente nato e cresciuto a Magdeburgo con sua madre e suo fratello, Tom.
    Il moretto, distolse la mente dai suoi pensieri di quanto un mondo possa far schifo.
    Sentì una voce attraversagli i timpani, si voltò dalla posizione che aveva assunto precedentemente, ascoltando quale insulto avrebbe ricevuto questa volta.

    << Kaulitz! >> Gridò Mattew. << Vieni subito qui >> Continuò il ragazzo.
    Mattew, conosciuto anche come Matt, uno dei ragazzi più conosciuti della sua scuola, nonchè un bullo capace di ridurre le ossa in polpette ad un ragazzo, solo per non avergli risposto o mancato di rispetto.
    Il moro deglutì rumorosamente.
    Intanto dal sedile anteriore, si riusciva ad intravedere una simpatica testolina rossa osservare di soppiatto incuriosita.
    I grandi occhi verdi, intristiti e incuriositi nello stesso tempo.
    Improvvisamente, sentendo quelle parole, la ragazza si intromise nella discussione.

    << Matt, lascialo stare! >> Disse la rossa osservandolo incantata.
    << Ma.. >> Matt, provò a ribattere ma sfortunatamente lei lo azzittì.

    La ragazza rossa, si voltò verso il sedile di Bill, sorridendogli dolcemente.

    << Grazie >> Sussurrò il ragazzo, rosso in volto.
    << Tranquillo >> Lo rassicurò la ragazza. << Io sono Clyde >> Le porse la mano, in cenno di saluto, con attenzione a non farle male, il moro le strinse la mano sussurrando un sonoro " Bill ".
    << Non preoccuparti Bill, è solo un fallito quello lì >> Bill, spostò la vista verso quei bellissimi occhi azzurri, così grandi e così capaci di far capire qualsiasi cosa.
    << Grazie >> Le sue guance, assunsero nuovamente un colore tendente al rosso scuro.


    << Ehi ma sei tutto solo? >> La ragazza osservò il sedile vicino al suo, rigorosamente vuoto.
    << S-si >> Balbettò.
    << Posso? >> Chiese intimorita Clyde, indicando.
    << Certo >> Sussurrò il moro.
    La ragazza si sedette al fianco di Bill, guardando fuori dal finestrino la strada che percorreva il pulman.

    << Ehi, ma sai che sei carino? >> Disse lei, prendendo la parola.
    Bill abbassò il capo, arrossendo.
    << Davvero? >> Sorrise.
    << Si, giuro >> Rispose la ragazza alzando le mani.
    Nel frattempo sulle gote del ragazzo, vi era un esplosione di colori, tendenti dal rosa tenue al rosso fuoco.
    La lingua gli divenne nodosa, in modo che non potesse provunciare più parola.
    Si limitò ad un sorriso sincero.

    Rimasero immobili, muti come pesci.


    << Ehi fratellino chi è questa questa ragazza? >> Gli sorrise bonariamente Tom, lanciandogli uno sguardo compiaciuto, si compiaciuto forse perchè il fatto che il fratello stesse con una ragazza, in fondo lo rendeva veramente felice.
    Bill rimase di stucco.

    << Emh si chiama Clyde >>
    << Ciao Clyde, ecco se non vi dispiace io tornerei al mio posto, come al suo solito la prof. mi perseguita, ci si vede in giro >> Il rasta sorrise, strizzando l'occhio destro al fratello.

    La ragazza guardò il moro vergongnars,i in maniera tenera.

    << Tuo fratello giusto? >> Chiese divertita.
    << Gemello >> Precisò il moro.
    << Tu sei più carino però >> Azzardò la ragazza con un pizzico di timidezza.
    << Grazie Clyde, anche tu sei carina >> Disse Bill impacciato.



    Una squillante voce proveniente dalla guida, avvisò i ragazzi dell'arrivo.
    Clyde si alzò per prima posando una mano sul morbido sedile opposto.
    Anche il moro si alzò intimorito.
    La ragazza si voltò, cercando Bill con lo sguardo.
    Sorrise teneramente prendendolo sotto braccio, come fossero una coppia di ultra ottantenni.

    << Ehi Bill cosa c'è? >> Disse la rossa rivolgendosi al moretto.
    << Nulla, ho solo un pò paura >>
    << E di cosa? Siamo finalmente a Los Angeles! >> Esultò Clyde stringendogli maggiormente il braccio.
    << Non so, è molto lontano da casa e io sono un pò nostalgico >>
    << Oh Bill! >> La rossa fece un tenero ghigno avvicinandogli il braccio. << Vedrai andrà tutto perfettamente >>

    Il gruppo della 3° C, si avviò verso l'hotel in cui avrebbero dovuto soggiornare i ragazzi e alcuni professori.

    Camminarono per diversi chilometri, finchè tra diversi altissimi alberi verdi, iniziarono ad intravedere un grande edificio dal tetto rossastro.

    << Cazzo Bill, guarda quanto è bello! >> Disse la ragazza indicando con stupore l'hotel.

    << Waaaao, è una reggia >> Sorrise.
    La sintonia che si era creata tra i due ragazzi fu interrotta dall'acuta parlantina della prof Mc Paul.

    << Ragazzi ziamo arrivati in hotel, mi raccomando ziate aducati e.. >> La stritula vocina della donna fu interrotta da qualcuno.

    << Oh dai professorè, andiamo! >> Esclamò Tom ridendo.
    << Kaulitz! >> La professoressa grugnì << Noi due faremo i conti più tardi! >> Così dicendo alzò i tacchi e fece strada ai ragazzi verso l'entrata di quel maestoso hotel a cinque stelle.
    Entrarono in quel paradiso terrestre, tramite una delle porte girevoli di cui l'edificio era munito.
    Un ragazzo basso e grassottello, attetto alla reception, li accolse invitandoli a sistemarsi nelle addette stanze.
    Fece l'appello, consegnado ad ogniuno alunno le rispettive chiavi delle stanze suddette.

    << Carolet, nella stanza 127 prego >> Disse il ragazzotto consegnando le chiavi al primo alunno dell'appello.
    << Bill e Tom Kaulitz, nella 102 >>
    << Le Blance, nella 76 >>
    << De Lucas, nella 301 >>
    << Jost, nella 219 >>
    << Professoressa Mc Paul, nella 129, prego >>
    La donna fece un cenno con la testa in cenno di ringraziamento.

    << Andiamo allora, cosa state aspettando? >> Esultò la professoressa, un'arzilla signorotta dai folti capelli grigi e degli occhialoni grandi e neri posti al centro della faccia.

    << Clyde! >> Sussurrò Bill sotto i baffi.
    << Umh? >>
    << Che stanza sei? >>
    << Io la 76 tu? >> Rispose la ragazza.
    << 102 >>
    << Siamo quasi vicini dai! >>
    << Già >> Disse il moro.

    Si avviarono verso le camere corrispondenti.
    << Emh, scusa Bill ci scambiamo i numeri di telefono? >> Azzardò Clyde arrossendo.
    << Certo, tieni >> Il moro porse alla ragazza un foglietto bianco con su scritto il suo numero di cellulare.
    Clyde guardò il pezzo di carta sorridendo teneramente al ragazzo.

    << Ci sentiamo, adesso vado a sistemarmi, a dopo >> Disse Bill impacciato.
    << A dopo >> Cantilenò la rossa.

    Il moro aprì la porta della sua stanza, la 102.
    Si lasciò alle spalle quella rossa porticina in legno, buttandosi a peso morto sul letto.

    Guardò il soffitto per alcuni secondi, finchè lo destò la forte vibrazione del suo cellulare.
    Saltò dallo spavento, afferrò velocemente il cellulare e togliendo il blocco, lesse il messaggio che appariva sul display.

    << Bill, ciao! Adesso inizierò a torturarti! No scherzo, stavo pensando se magari ti andasse di uscire stasera. Se ti va chiaro. >>


    Bill rimase di stucco, rilesse mentalmente le righe di quel messaggio per circa tre volte.
    Premette il tasto rispondi e iniziò a scrivere.

    << Ehi Clyde! Ma scherzi? Non sei un disturbo ;-) Certo ci possiamo vedere stasera verso le 19:30 va bene? >> Inviò quelle poche parole al numero selezionato.

    Nell'arco di pochi una nuova vibrazione lo avvisò dell'arrivo di un messaggio.

    << Certo che si! Ti aspetto. Un bacio >> Senza emettere neppure un fiato, Bill si diresse verso i suo bagagli e iniziò a frugarvi dentro.



    ***




    << Sono pronto! >> Esultò felice il moro.
    Si diede l'ultima occhiata allo specchio, una piccola ricontrollata alla stretta giacca di pelle e uscì dalla sua stanza.
    Con il peso sullo stomaco, si diresse verso la camera 76, scendendo un piano di scale.
    Arrivò finalmente a destinazione, intimorito bussò due volte alla porta.



    << Bill sei tu? >> Gridò una voce femminile dall'interno della stanza.
    << Si sono io >> Clyde aprì la porta, facendo il ragazzo.
    Quest' ultimo rimase immobile, osservò attentamente Clyde che, quella sera in particolare era bellissima.

    << Come sto? >> Chiese la ragazza facendo una piroetta su se stessa.
    << Sei bellissima >> Rispose il moro, prendendole la mano.
    << Anche tu >> Il ragazzo arrossì leggermente.

    << Andiamo? >> Domando il moro.
    << Certo! >> Esultò felice lei.
    Uscirono dalla stanza, percorrendo tutte le scale dell' hotel che conducevano al suo esterno.
    Varcarono l'ultima porta, fino a ceh alle loro spalle sentirono una stridula voce insediarsi nelle orecchie.

    << Ragazzi, non potete uscire a quest'ora di sera sapete? >> Domandò gentilmente la prof Mc.Paul sistemandosi gli occhiali.
    I due ragazzi si voltarono.
    << Veramente prof, non è mica tardi >> Rispose Clyde.
    << Si ma non si può >> La signora fece spallucce.
    Alzò i tacchi e tornò vicino al ragazzo cicciottello della reception, sorvegliando i ragazzi.
    Bill sbuffò leggermente.

    << Ehi Bill, ho un'idea! Io nella mia suite, ho una busta piena di schifezze da mangiare, potremo stare li >> Disse la rossa.
    << Mh.. Perchè no >> Rispose sorridendo.

    Si girarono percorrendo nuovamente le scale, avviandosi verso la stanza 76, ovvero quella della ragazza.
    Erano sotto braccio, tra i due si era creata una bella complicità.
    Forse non era semplice amicizia, forse tra Bill e Clyde, stava cambiando qualcosa.
    Arrivarono fino alla porta della stanza.
    La rossa aprì stringendo verso il basso la maniglia in ottone.

    << Vieni Bill, entra pure >> Disse Clyde invitandolo ad accomodarsi all'interno della sua camera.
    Il moro acconsentì e, seguito dalla ragazza, si sedette sul letto.
    Stettero zitti, per alcuni minuti.
    Cosa significava quel silenzio?
    Vergogna? Timore? Paura? Agitazione, forse?
    Rimasero muti, fino a che la rossa, con un sonoro "idea" iniziò a rovistare nella sua valigia dando vita a milioni di rumori.

    << Che stai facendo Clyde? >> Disse il moro, dopo alcuni secondi sorridendole.

    << Ecco! Guarda! >> Esclamò solare, mostrando al ragazzo un enorme busta di patatine e un DVD << Lo vediamo? >> Aggiunse fecendo il visino dolce.
    Il moro la guardò sorridendo.

    << Si, ma di cosa parla? >> Chiese incuriosito.
    << Mh.. La vita di coppia. Dicono che bisogna prepararsi >> Rispose ridendo.
    << Non hai qualcos'altro li dentro? >>
    << Dai Bill, dai dai dai! >>
    << Vabene, ma la prossima volta scelgo io >>
    << Ok!! >> Sorrise entusiasta la rossa.
    Quest'ultima, posò la grande busta di patatine sul letto e si alzò, mettendo il disco nel lettore DVD.
    Afferrò il telecomando e ritornò a sedersi sul letto, vicino a Bill.
    Subito partì lo spot pubblicitario seguito dal titolo del film.

    << Guarda Bill, comincia >> Disse lei, euforica.
    << Evviva >> Ribattè sarcastico.





    ***




    Dopo circa un'ora che la pellicola girava, la ragazza aprì la grand ebusta di patatine.
    Intanto Bill, sembrava essersi interessato all'andamento del film.
    << Tieni Bill >> Disse la ragazza porgendogli il pacco di patatine.
    << Grazie >>
    Intanto il nastro, andava avanti.
    Iniziarono a farsi le 22:25.
    La fame, fece brontolare lo stomaco del moro, così inserì una mano nella busta di patatine e, portandosele alla bocca, mise nello stomaco qualcosa di leggero.
    In contemporanea la sua mano, sfiorò quella di Clyde.

    << Scusami >> Sussurrarono, assieme.
    Si sorrisero.
    Bill essendo impacciato, guardò il display del cellulare, leggendo l'ora.
    Segnava le 23:10

    << Cavolo Clyde! E' tardissimo devo tornare nella mia stanza >> Disse Bill agitato.
    << Tranquillo, vai. Buonanotte Bibi >> Così dicendo, la rossa gli stampò un bacio sulla guancia destra.
    << Notte e grazie della bella serata >>
    Il moro salutò la ragazza e si avviò verso la sua stanza.
    Ripensò a quella sera, aveva l'impressione che il cuore gli sarebbe uscito dal petto, da un momento all'altro.
    Scese le scale ed entrò nella sua camera.
    Dalla zona letto della suite, il ragazzo iniziò a sentire degli strani rumori, alcuni respiri affannati e dei forti gemiti da parte di una ragazza.
    Con attenzione si guardò attorno spaesato.

    << Thomas porco Kaulitz! >> Esclamò seccato << Porta fuori questa ragazza, da quel letto >> Aggiunse coprendosi gli occhi con le mani.

    << Non ora Bill, ti prego >> Rispose il rasta affannato.
    << Oh Cristo, me ne vado! >>
    Così dicendo, aprì la porta della camera, maledicendo il giorno in cui gli era stata assegnata una camera in condivisione con suo fratello, Tom.
    Adesso dove starebbe andato? Ebbe un colpo di genio: Clyde.
    Riscese le scale e si avviò verso la camera della rossa, bussando due volte.

    << Clyde sono Bill >> La ragazza aprì la porta.
    << Ehi Bibi, cosa c'è? >> Disse sbadigliando.
    Indossava già il piagiama e delle morbide ciabattone a forma di cane, rosa.
    << Ecco, in camera mia c'è Tom che.. >> Fece una pausa.
    << Oh, capisco.. Non preoccuparti se vuoi, puoi dormire qui >> Disse sorridendogli.
    << Grazie, se non ti creo disturdo solo per stasera >>
    << Tranquillo Bibi, mi fa piacere! >>
    Il moro sorrise e, si accomodò nella suite della ragazza.
    Prese posto sul divanetto che vi era al centro della camera.
    Vi si sdraiò scomodamente.

    << Bibi, senza che ti stai a complicare la vita, puoi dormire anche qui >>
    << No, tranquilla Clyde, sto comodo >>
    << Davvero? Non si direbbe >> Disse sorridendo << Dai vieni qui, stai scomodo appollaiato li sopra >>
    Il ragazzo stampò un sorriso a trentaquattro denti e si alzò dal divano.


    Note Finali: Uhhhhh *sospira* ecco qui anche questo! ^^
    Spero vi sia piaciuto :')
    Anche perchè in teoria sono tre capitoli XD
    Vabbè a voi la parola!! ^^

    Baci =)



     
    Top
    .
28 replies since 15/3/2011, 16:22   289 views
  Share  
.