Sognarti Non Mi Basta

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  1. Shine <3
     
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    UpUp!!! un bacio :)
     
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  2. Shine <3
     
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    upupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupupup!!!!!ahahahahmi sto rincretinendooo!!!XD
     
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  3. WaWaLoVeMuSiC
     
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    giuro che come ho tempo e la forza psicologica ahahhaha mi metto al lavoro..sono appena tornata a casa dopo una giornata di lavoro sono stanchissima..giuro che come posso mi metto a scrivere un bacio <3
     
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  4. Shine <3
     
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    no problem!!! intanto uppo lo stesso!!!XD bacio <3
     
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  5. Shine <3
     
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    Upupupupupup!!!! :uyu: :uyu:

    PS: me non ce la fa piùùùùù.... :felice:
     
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  6. WaWaLoVeMuSiC
     
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    ora mi metto al lavoro giuro...ho avuto un sacco da fare questi giorni...ieri sono anche andata al romics ahahahahha
     
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  7. Shine <3
     
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    oki bacione e upupXD
     
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  8. Shine <3
     
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    Buona sera!!! up up up!!!
     
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  9. Shine <3
     
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    Upupupup!!!!!!!
     
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  10. Shine <3
     
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    upupupup!!!!!
     
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  11. Shine <3
     
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    OI! ma non posti più??? upup!!!
     
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  12. WaWaLoVeMuSiC
     
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    scusa davvero come ho tempo mi metto al lavoro è un periodaccio scusa ç___ç
     
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  13. Shine <3
     
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    Allora non fa nulla mettici tutto il tempo che vuoi! e up up <3
     
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  14. WaWaLoVeMuSiC
     
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    Con grande piacere e con grande ritardo posto un nuovo capitolo :)




    Capitolo 5.



    -non è possibile che il primo giorno di scuola ci danno i compiti!-si lamentò Tom mentre ci avviavamo a casa.
    -in effetti...quella befana non ha di meglio da fare!-sbottai
    -a noi non hanno dato niente-si intromise Bill indicando se stesso e Ania.Io e Tom li fulminammo con lo sguardo.
    -oh...poverini!voi a casa a studiare...e noi no!ah...che vitaccia!-sbottò ridendo Bill
    -oh..bene divertitevi!-sbuffai incrociando le braccia al petto
    Arrivati ognuno nelle rispettive case mi preparai il pranzo.Come al solito mia madre non c'era,molti ragazzi della mia età sarebbero stati contenti di stare soli a casa tutto il giorno,ma io no.Mi sentivo sempre sola,avevo bisogno della figura materna accanto a me,avevo dovuto sempre fare tutto da sola.Finito di mangiare andai in salone per guardare la tv,quando il mio campanello suonò,e una volta aperto la porta vi trovai Tom.
    -come mai quì?-chiesi
    -Bill è chiuso in camera col telefono e mi annoiavo.-si lamentò entrando.
    -se vuoi facciamo i compiti insieme,così se dobbiamo sbagliare lo facciamo in due-dissi ridendo
    -per me va bene-rispose allo stesso modo
    Ci avviammo in camera mia e ci sedemmo uno di fronte all'altra sul letto con i libri attorno a noi.
    -io non ci capisco niente di matematica!-si lamentò Tom
    -zitto che forse ci sono riuscita-sbottai ridendo,ma a malincuore mi accorsi che il risultato non era giusto.
    -ci rinuncio-sbuffò sdraiandosi accanto a me.
    -perdente-lo presi in giro
    -come?-alzò lo sguardo verso di me
    -si hai capito bene...sei un perdente,rinunci dall'inizio-mi strappò il libro dalle mani e salì sopra di me
    -adesso ti faccio vedere io se sono un perdente-disse avvicinando il suo viso al mio
    -Tom!che cazzo fai??-urlai dimenandomi sotto di lui,ma fu inutile una volta che le nostre labbra si toccarono.Rimasi pietrificata,lo osservavo ad occhi sgranati,mentre la sua mano accarezzava la mia guancia.Approfondì quel bacio scontrando le nostre lingue,non mi tirai indietro...mi piaceva.Passarono minuti interminabili quando la sua mano si intrufolò sotto la mia maglia,accarezzando i miei fianchi scoperti.
    -Tom...che cavolo succede?-sussurrai sulle sue labbra una volta allontanatami da lui.
    -non lo so...ti giuro che non lo so,ho solo voglia di baciarti.-disse affannato per poi riappropriarsi delle mie labbra,ma stavolta non collaborai di nuovo.
    -no...smettila.-dissi seccata,tanto che mi osservò preoccupato.
    -scusa,non volevo-si giustificò
    -andiamo Tom...non fingere ancora.Sappiamo entrambi cosa vuoi.-mi alzai di scatto irritata.
    -cosa intendi??-rispose guardandomi freddo.
    -Tom...da quando ci siamo conosciuti non hai fatto altro che provarci con me,poi ultimamente ti spingi oltre,non mi sta bene Tom!Per niente!Non voglio che succeda questo tra noi...quel...tipo di rapporto-sbottai tutto d'un fiato con gli occhi lucidi.
    Mi osservò ad occhi sbarrati,inorridito dalle mie parole,come se l'avessi ferito.Si alzò di scatto dal letto raggiungendomi furioso e,con un gesto veloce del suo braccio,mi spinse sulla parete usando tutta la sua forza.
    -che ca...-
    -Tu non sai un cazzo invece!-urlò a pochi centimetri dal mio viso,per poi uscire dalla stanza lasciandomi di nuovo sola in un mare di lacrime.L'unico suono che si udì,fu lo sbattere furioso della porta.
    Non riuscivo a capire cosa succedeva a Tom...un attimo era il solito ragazzaccio pieno di sè...un attimo dopo...non riuscivo a capirlo nemmeno cosa.Ma una cosa era certa,mai e poi mai mi sarei fatta mettere i piedi in testa da lui,era ora di tirare fuori il carattere che per quel breve periodo era rimasto conservato dentro.

    **
    Tornò a casa sbattendo furiosamente la porta,tanto che suo fratello si precipitò spaventato.
    -che succede?-sbottò Bill
    -lasciami in pace!-urlò il rasta fuori di sè.Sperò che il fratello gli desse ascolto,ma era inutile sperare...era perfettamente consapevole che il gemello non lo avrebbe mai ascoltato.
    -ascoltami Tom...-disse il gemello mentre si sedeva accanto a lui sul divano.
    -non ti chiederò niente,quando ti sarai calmato e sentirai che è il momento sai dove trovarmi.-si alzò,ma venne trattenuto da Tom che lo supplicò con gli occhi di restare.
    -ho combinato un casino-mormorò il rasta a testa bassa
    -del tipo?-chiese il gemello.
    -l'ho baciata,non ci è stata...mi ha urlato tutte cose contro,non ci ho visto più e...-
    -E...?-lo incitò Bill.
    -e...l'ho spinta Bill!-sbottò nervoso affondando il viso tra le mani.
    -le hai messo le mani addosso?Cazzo Tom!-urlò Bill alzandosi in piedi.
    -Ora che faccio?Non mi rivolgerà mai più la parola!-piagnucolò il rasta.
    -Non sono io che devo dirti che fare,Tom!Dovresti sapere tu quello che sia giusto-rispose autoritario il gemello.
    Sapeva che la cosa giusta da fare era strisciare ai suoi piedi e implorare il perdono,ma sapeva anche che non glielo avrebbe concesso facilmente.Quella ragazza aveva sconvolto il Tom che tutti conoscevano,ed era ora che tornasse.

    **

    Era passata un'ora esatta da quando Tom era uscito dalla porta di casa.Mi sentivo così sola e non riuscivo a capire cosa mi stesse facendo quel ragazzo.Non avevo mai agito così con nessun ragazzo,avevo forse paura di innamorarmi?E perchè pensavo solo ed esclusivamente a lui?Qualsiasi tipo di rapporto che sarebbe nato sarebbe andato a finire male.Di questo ne ero sicura.
    Due persone completamente opposte non possono mai e poi mai vedersi con occhi diversi.Certo,gli opposti si attraggono.Perchè pensavo ancora a lui?
    *Basta Macy!Torna in te!* mi dissi mentalmente.
    Il campanello suonò,e i miei pensieri svanirono quando vidi il protagonista di essi alla mia porta.
    Non dissi nulla,lo guardavo sofferente negli occhi.
    -volevo chiederti scusa...per prima.Non sò che mi è preso,davvero.-
    Annuii guardando in basso,mi sentivo ferita non riuscivo a far finta di nulla.
    -ti prego Macy dimmi qualcosa non me ne vado via fichè non mi dici "ti perdono"-
    Alzai lo sguardo sui suoi occhi tristi,leggevo la sofferenza che provava nel non parlarmi.
    -ti perdono.-mormorai poco dopo.
    Mi abbracciò forte,un abbraccio che mi trasmise l'affetto e la sincerità che provava.
    -ti voglio bene.-le tre parole che causarono il diluvio dai miei occhi,lo strinsi più forte a me singhiozzando ripetutamente,soffiando un "anch'io" sofferente.

    Il giorno dopo a scuola sembravamo due estranei,l'imbarazzo era visibile anche a tre metri di distanza.Essere compagni di banco non aiutava molto,ogni volta che ci sfioravamo guardavamo altrove,mi aveva addirittura ceduto il posto accanto alla finestra.Osservavo priva di espressione la pioggia fuori che picchiava sul vetro,mentre la professoressa spiegava un qualcosa riguardante gli atomi.
    sentii la mano di Tom scuotermi il polso,mi voltai e notai un bigliettino davanti a me.

    "forse dovremmo smetterla di fare i bambini.Torniamo al rapporto di prima ti prego,mi manchi"

    Rilessi la frase tre volte cercando una risposta da dargli.Mancava anche a me,ma sapevo che il rapporto non sarebbe tornato come una volta.

    "hai ragione.Smettiamola era solo uno stupido bacio."

    Vidi il suo viso privo di espressione una volta che lo lesse,si morse il labbro prima di scrivere e me lo passò senza guardarmi in faccia.

    "forse."

    La campanella suonò non dandomi il tempo di rispondere e non ricevere spiegazioni da quel "forse" poichè fuggì dalla classe lasciandomi sola con mille dubbi.
    Il tragitto verso casa lo feci con Ania che non smetteva di parlare di Bill.I gemelli erano vaporizzati non ce n'era traccia e la cosa mi fece pensare.
    -ma mi stai ascoltando??-urlò nel mio orecchio facendomi saltare sul sedile.
    -cosa?-dissi sovrappensiero
    -dico,secondo te piaccio a Bill?-mi domandò con occhi pieni di speranza
    -da quando ti piace Bill??-chiesi scioccata.
    -non lo so,è un pò che ci penso-rispose timida
    -beh..questo non saprei dirtelo io,chiedi a lui-risposi con fare ovvio
    -mai e poi mai!E tu non azzardarti a farne parola con Tom!-urlò agitandosi sul posto
    -Tranquilla non ci sarà questo pericolo-notò la malinconia in quella frase tanto che chiese spiegazioni,le raccontai per filo e per segno quello che era successo a casa mia e in classe e rimase sbalordita.
    -e adesso che intenzioni hai?-chiese preoccupata
    -non lo so-mi lamentai per poi salutarla e scendere dal bus per tornare a casa.
    Mi voltai verso casa dei gemelli e sbuffai dando un calcio ad una pigna che si trovava vicino la porta,la sbattei furiosa e ringhiai lanciando lo zaino sul divano.
    Notai un messaggio in segreteria,mia madre si era preoccupata di farsi sentire.

    "ciao cucciola,mi dispiace che non sono lì con te ma il lavoro mi tiene ancora quì per un'altra settimana...ho messo dei soldi nel cassetto della mia biancheria se non hai più niente nel frigo,anche se sono sicura che lo ritroverò identico a come l'ho lasciato...comprati qualcosa per mangiare ci sentiamo,mi manchi.ti amo."
    Presi a cazzotti il telefono furiosa col mondo intero,salii le scale in fretta e con i soldi in tasca uscii di casa avvolta nel giacchetto a scacchi.


    **
    Ormai era inutile continuare a mentire anche a sè stesso.
    Era ovvio che quella ragazza le faceva un effetto diverso.
    Odiava quella situazione tra loro.
    Odiava non parlarle.
    Si accese una sigaretta e si mise in finestra ad osservare la pioggia che da quella mattina non accennava a smettere,proprio come la sua anima,non smetteva di piangere.
    Rimase a fissare la sua casa per minuti sperando di vederla correre verso di lui,si sentiva un idiota aveva di nuovo rovinato tutto.
    Sicuramente lei aveva capito cosa intendeva con quel "forse".
    Sicuramente lei adesso,non voleva nemmeno più parlargli.
    Sicuramente lei,non ricambiava.
    Si diede dello stupido mentalmente e gettò la sigaretta fuori dalla finestra,e continuò a fissarla spegnersi con le goccie che picchiavano sull'asfalto.Tutto d'un tratto la vide.
    La vide nel suo giacchetto preferito,arrabbiata,che correva verso una strada che non portava a lui.


    **
    Correvo.
    Correvo e basta.
    Correvo perchè ero arrabiata.
    Correvo perchè ero stanca.
    Stanca di una vita passata sola,in un angolo al buio.
    Stanca di un amicizia mai voluta.
    Stanca di tutto.
    Stanca di lui.
    Non sapevo nemmeno perchè avevo preso quei soldi.
    Non avevo nemmeno una meta.
    Continuavo solo a correre.
    Correre verso un qualcosa di irragiungibile forse.
    Di nuovo quel forse..e di nuovo quei fottuti pensieri.
    -Macyy!!-
    Di colpo mi bloccai.
    Lentamente voltai il capo nella sua direzione.
    Lo vidi correre spaventato verso di me,e di colpo mi prese il viso tra le mani.
    -Dove cazzo vai in giro con questo tempo??Sei pazza?-urlò a pochi centimetri dal mio viso per poi abbracciarmi forte.
    -Andiamo a casa...-disse poi con più calma.
    -No-mormorai
    -Smettila di fare la bambina e andiamo-sbottò irritato staccandosi da me.
    -No!-
    -Spiegami perchè cazzo ti comporti così!-urlò agitando le mani.Era davvero arrabiato,ma poco m'importava.
    -Spiegami perchè TU ti comporti così,cazzo!-urlai più forte
    -Cosa intendi?-mormorò guardando a terra
    -Cosa intendo?Mi chiedi cosa intendo?Un attimo sei un amico adorabile,l'amico che tutti vorrebbero avere...mi fai ridere,non mi fai pensare ai cazzo di problemi che mi succhiano il cervello,un attimo dopo diventi ciò che sei veramente.-urlai tutto d'un fiato
    -Cosa?-soffiò lui
    -Un falso!-ribattei
    -Credi che sia un falso?Credi abbia finto con te??-si agitò guardandomi negli occhi
    -Si,ma ricorda bene...io non sono come le altre ragazze Tom.Non lo sono per niente.Quindi da oggi potrai evitare di faticare per far si che venga a letto con te,i tuoi giochetti non attaccano con me.Trovati una stupida senza cervello,il mondo è pieno.-gli sputai in faccia una volta per tutte ciò che da tempo mi tenevo dentro.Non ero convinta di quello che dicevo,in parte sapevo che Tom non era così.
    -Sai che ti dico?Vaffanculo...vaffanculo a te e alle tue convinzioni del cazzo,vaffanculo a me che ci ho creduto davvero.Resta pure quì,crepaci in questa fottuta strada non mi interessa più niente.-voltò le spalle esitante per poi correre via.
    Correva.
    Correva e basta.
    Correva perchè era arrabiato.
    Correva via da me.

     
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