Imprinting

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    Dare to dream

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    Ed eccomi qui ragazze con la mia nuova FF...
    Questa è la terza che scrivo e per prima cosa voglio ringraziare tutte coloro che hanno letto le precedenti, sperando di non deluderle con questa mia nuova "opera", a cui tengo in maniera particolare.
    Scrivere mi ha molto aiutata nel corso di questi anni, per me è stato uno sfogo, un'evasione, un modo per sognare, e perché no, anche per crescere.
    Con questa nuova storia intendo uscire un pochino dagli schemi delle precedenti, staccandomi per quanto mi sarà possibile da quelli che sono stati i miei personaggi, e spero davvero di riuscire a emozionarvi come sempre.
    Ringrazio fin da subito tutti coloro che leggeranno, commenteranno e anche coloro che criticheranno.
    Ma ora basta parlare, altrimenti mi commuovo... XD
    Ecco a voi:


    IMPRINTING

    Avere l'imprinting con una persona, significa che dal momento in cui la vedi ogni cosa cambia.
    Tutto a un tratto non è la gravità che ti tiene attaccato al pianeta, è lei.
    Nient'altro ha importanza, per lei faresti qualunque cosa, saresti disposto ad essere qualunque cosa.


    image


    IMMAGINE by »Eleo


    Capitolo 1

    Era una giornata come tante, il sole splendeva alto sopra il cielo Los Angeles e la temperatura sfiorava i 25 gradi nonostante fosse già ottobre inoltrato. I passanti camminavano velocemente lungo la via dei negozi di lusso, e tra di loro vi era un giovane che scrutava la folla come se sperasse di incontrare qualcuno. Ad un tratto, il suo viso si illuminò.
    "Ashley!!! Ehi Ash aspetta!"
    Un ragazza appena uscita soddisfatta da un negozio di Rick Owens si sentì chiamare, riconoscendo immediatamente la voce del figlio del nuovo socio di suo padre, che la tampinava ormai da un paio di mesi.
    Si voltò sforzandosi di fare un sorriso che risultasse almeno lontanamente sincero.
    "William... ciao, che ci fai da queste parti?"
    Il ragazzo la raggiunse con andatura svelta e senza rispondere alla sua domanda le schioccò un bacio sulla guancia, cingendole la vita.
    "Ti ho già detto di chiamarmi Bill, sono William solo per chi non fa parte della mia cerchia di amici, ma tu ne fai parte da un po'..." le fece l'occhiolino sorridendole, senza accennare a sciogliere la stretta.
    Ashley fece un passo indietro, bestemmiando ripetutamente dentro di sé ma controllandosi, poiché le parole che suo padre le aveva detto qualche settimana prima riguardo a quella questione, erano state un ordine più che un consiglio.
    Il padre della ragazza, John Roberts, assieme ad un altro socio, era il proprietario di una serie di autoconcessionarie distribuite su tutto il territorio dell'ovest degli Stati Uniti, ma qualche mese prima, i due uomini d'affari avevano realizzato una fusione con il più grosso importatore di macchine europee, Neil McKay, il padre di William, e questo gli aveva consentito di aumentare considerevolmente il già ingente volume di affari. Roberts, accortosi dell'interesse del giovane McKay verso la figlia, e conoscendo il suo carattere poco disponibile verso il sesso opposto, le aveva fatto una lunga ramanzina raccomandandosi di essere il più gentile possibile, quella fusione era stata una manna dal cielo, e non voleva che i rapporti col socio si incrinassero, per nessun motivo.
    Ashley era molto legata al padre, e non voleva creargli problemi, per questo aveva evitato di mandare William a quel paese senza mezzi termini come faceva di solito con quelli come lui, e si sforzava di essere gentile, cercando però allo stesso tempo, di fargli recepire il messaggio che non fosse interessata.
    Quel ragazzo era troppo abituato al fatto che tutte gli corressero dietro, e questo aveva contribuito a fargli sviluppare un carattere molto spesso arrogante e superficiale, senza contare che fin da quando era bambino aveva sempre ottenuto tutto ciò che voleva senza il minimo sforzo, e nonostante fosse stato un studente svogliato, era sempre stato promosso grazie al suo cognome e grazie al talento straordinario che la natura gli aveva regalato nel giocare a basket.
    Dopo la scuola superiore, grazie ai soldi del padre era entrato in un prestigioso college, e in breve tempo si era fatto un nome giocando nella squadra dell'istituto, che essendo già molto forte, con il suo contributo riuscì a vincere ben tre campionati consecutivi.
    Qualche mese prima poi, c'era stata la svolta, un osservatore l'aveva notato durante una partita, ed ora era pronto per lui un contratto da professionista come giocatore nei Los Angeles Lakers.
    Inutile dire che non ci fosse ragazza che non desiderasse uscire con lui, fisicamente era oggettivamente molto ben dotato, e poi non c'era biglietto da visita migliore dei soldi e della fama, per portarsi a letto chiunque. Chiunque tranne lei.
    Ashley era sempre stata molto particolare, non era affatto interessata al divertimento che può provenire dallo spendere soldi a palate e dal sesso occasionale, lei aveva sempre avuto dei principi molto saldi, e spesso si sentiva un pesce fuor d'acqua, come se provenisse da un'altra epoca. Nonostante fosse una gran bella ragazza che avrebbe potuto uscire con un sacco esponenti di spicco del sesso opposto, sognava il grande amore, e solo durante l'adolescenza si era lasciata andare a qualche storiella, ma erano state sempre brevissime relazioni di ben poco conto, nate più per cercare di emulare le altre adolescenti che per altro, e destinate inevitabilmente a finire ancora prima di nascere.
    Ashley aveva da sempre avuto la ferma convinzione di non volersi buttare, di non volersi sprecare con qualcuno che non amasse davvero, lei desiderava l'amore, quello con la A maiuscola, quello che ti fa camminare a mezzo metro da terra, quello che non ti fa pensare a nulla, quello che è in grado di trasformarti in un' altra persona.
    Ovviamente questo suo modo di pensare l'aveva sempre contraddistinta dagli altri giovani ricchi di Los Angeles che erano molto più attenti all'apparenza che alla sostanza, e per questo l'avevano messa più volte a disagio con i loro commenti idioti e superficiali, tanto che la ragazza si era parecchio isolata, e si può dire che si fidasse veramente solo di una persona, sua sorella Sarah.
    Poi, da tre anni a quella parte la situazione era peggiorata, nella sua mente il volto di quel grande amore tanto sognato non era più solo un immagine confusa e idealizzata, ma aveva assunto le sembianze di una persona reale, seppur lontana anni luce da lei e dal suo mondo, Bill Kaulitz.
    Inutile dire che tutte le volte che aveva provato a parlarne con qualcuno, aveva ottenuto in cambio solo sguardi di compassione o allibiti, e pertanto le sue serate in compagnia si erano notevolmente ridotte.
    Anche in quel momento, nonostante ci fosse William davanti a lei, il suo pensiero era volato immediatamente a lui, facendola estraniare con la mente.
    "Hey Ash, mi stai ascoltando?" chiese il ragazzo posandole le mani sulle spalle.
    "Eh? Oh sì Will, scusami"
    Il giovane McKay fece uno sguardo di sconforto, non capiva come mai si ostinasse a non volerlo chiamare Bill come facevano tutti.
    "Bill, chiamami Bill" ripeté accarezzandole il viso.
    Ashley lo scrutò, no non ce la faceva proprio, né a chiamarlo in quel modo, né a farsi toccare continuamente da lui, doveva assolutamente trovare una scusa per darsela a gambe.
    "Sì, ok, ora scusami ma devo proprio andare, mi sono ricordata che devo incontrarmi con mia sorella e sono già in un tremendo ritardo, ci vediamo presto eh! Ciao... ehm... Will!"
    Gli diete un bacio sulla guancia per dargli un contentino e sparì tra la folla, dirigendosi verso la sua auto parcheggiata poco lontano.
    Il ragazzo strinse i pugni, per l'ennesima volta gli era sfuggita, quella morettina lo stava facendo diventare letteralmente pazzo, come era possibile che non dimostrasse nemmeno il minimo cedimento di fronte al suo fascino e alle sue attenzioni?
    Era da sempre abituato alle conquiste facili, facevano tutte a gara ad infilarsi nel suo letto, ma quel suo comportamento sfuggente e quei suoi modi di fare dolci lo attiravano come api al miele, e non riusciva nemmeno più a divertirsi come prima nelle sue avventure di una notte, lei ormai era diventata il suo pallino fisso e il suo desiderio diventava ogni giorno più forte.
    Nel frattempo Ashley salì sulla sua decappottabile, controllando nello specchietto retrovisore per verificare che lui non l'avesse seguita e tirò un sospiro di sollievo. William con lei si era sempre comportato in modo gentile, e la cosa le faceva piacere da un lato, ma dall'altro non riusciva proprio a far finta di niente di fronte alle sue continue, seppur ben mascherate avances.
    Sbuffando, mise in moto e si allontanò velocemente da quella strada, dirigendosi verso il parco della città, il luogo dove amava passeggiare per scacciare i cattivi pensieri, e quel pomeriggio ne aveva davvero bisogno.
    In meno di venti minuti la ragazza raggiunse la meta, scese dall'auto e si diresse verso l'ingresso , passando davanti a un vecchio edicolante che ormai conosceva e con il quale aveva scambiato due parole qualche volta.
    Ashley lo saluto solo con la mano, vedendolo impegnato con dei clienti, ma l'uomo le fece cenno di aspettare un attimo e di avvicinarsi.
    La mora immaginò che dovesse raccontargli qualche pettegolezzo, era sempre informato sui fatti privati di chiunque, così, ridacchiando si avvicinò, attendendo che si liberasse.
    "Hey piccola Roberts hai sentito? Presto avremo due nuove celebrità in città!" disse entusiasta non appena si liberò.
    Ashley alzò gli occhi al cielo ridendo "No non lo so, sai che non sono mai informata sui gossip, e stavolta chi è? Un altro calciatore a fine carriera come Beckham?"
    "No, no giovani stelle tedesche della musica, i giornali parlano di loro come di un gruppo molto promettente!"
    Ashley ebbe un tuffo al cuore, giovani stelle tedesche della musica? No, non era possibile, non potevano essere loro...
    "Chi... chi sono?" chiese in un soffio.
    L'uomo infilò gli occhiali e leggendo disse "due gemelli, si chiamano Bill e Tom Kaulitz".

    Edited by °Summer° - 16/11/2010, 21:28
     
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  2. Noise87
     
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    Io non so bene come devo scegliere le parole per descriverla...ed è solo il primo capitolo. Inutile dirti che mi piace, lo sai bene, mi piace per la storia, mi piace perchè posso già da ora riconoscermi anche io in tutto questo...e forse quando la continuerai lo farò meglio. Sono pur sempre tua sorella.
     
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  3. $torta in der holle
     
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    O porco cavolo.. O___________O
    Iniziamo bene! xD
    Io, sinceramente, non ho letto mai nulla di tuo, pata, se non qualche cosa.
    Ora però voglio iniziare questa ff che già promette bene e sapere come va avanti.. u.u
    Vedi di sbrigarti a scrivere i prossimi capitoli! (:


    Bravissima Eleo per il banner! *_______*
     
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  4. Kate ~
     
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    Bella Sil e, così a prima vista, sembra davvero diversa dalle altre. Anche come stile, a dire il vero!
    Ad esempio, mi è piaciuta molto la descrizione iniziale. Hai messo il lettore a conoscenza dei fatti (chi è Ash, chi è William) principali senza annoiarlo.
    Anche quando hai descritto il lavoro del padre di Ashley e della collaborazione con il padre di William, l'hai fatto in maniera scorrevole. Io di solito non mi dilungo mai in troppe spiegazioni ma, in una storia, servono anche quelle. E mi piace il modo in cui hai narrato, in maniera generica ma esaustiva, il motivo per cui Ash e Will si conoscono.

    Bella, davvero. Aspetto il seguito ^^
     
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  5. Valy~En
     
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    ^^
    ciao!
    mi sono precipitata qui molto curiosa di leggere questa tua nuova ff, e ne sono molto colpita.

    Questa è la tua prima che leggo, mi piace molto come scrivi, in modo semplice, scorrevole...fai trasparire il tuo coinvolgimento nella storia.

    I personaggi mi hanno già catturata, mi affascina la personalità di Ashley, è rara e fragile , sotto alcuni punti di vista. Mi piace perchè forse è così distante da me, che sono un po' disillusa e credo che ormai il vero amore sia solo una chimera...

    CITAZIONE
    Ashley aveva da sempre avuto la ferma convinzione di non volersi buttare, di non volersi sprecare con qualcuno che non amasse davvero, lei desiderava l'amore, quello con la A maiuscola, quello che ti fa camminare a mezzo metro da terra, quello che non ti fa pensare a nulla, quello che è in grado di trasformarti in un' altra persona.

    *_* questa frase è perfetta... è tutto quello che vorrei avere... e che fatico a credere che possa esistere.

    In sintesi , ci tengo a comunicarti che seguirò fedelmente questa tua opera da ora in poi. ^^

    Aspetto con trepidazione il continuo **

     
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    Grazie mille ragazze!! :uyu:

    Sono felice che questo inizio vi sia piaciuto, ci tenevo molto ad iniziare col piede giusto ^^

    Ashley vi piacerà, si si ne sono sicura! :2mq1cg6.gif:
     
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  7. »Sally
     
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    *_*
    Ashley, la capisco, e anche molto T_T
    Odio i ragazzi come William, che non capiscono una bega e non sono in grado di mettersi l'anima in pace.
    Credo che ne vedremo delle belle *_*
    L'inizio mi piace moltissimo, brava Sil!
     
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  8. Prinzi ~
     
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    Capisco benissimo Ashley... Davvero bello come inizio ^^ ha ragione Kate!Esaustiva al punto giusto e molto diversa dalle altre ff ^^
    CITAZIONE
    "Hey piccola Roberts hai sentito? Presto avremo due nuove celebrità in città!" disse entusiasta non appena si liberò.
    Ashley alzò gli occhi al cielo ridendo "No non lo so, sai che non sono mai informata sui gossip, e stavolta chi è? Un altro calciatore a fine carriera come Beckham?"
    "No, no giovani stelle tedesche della musica, i giornali parlano di loro come di un gruppo molto promettente!"
    Ashley ebbe un tuffo al cuore, giovani stelle tedesche della musica? No, non era possibile, non potevano essere loro...
    "Chi... chi sono?" chiese in un soffio.
    L'uomo infilò gli occhiali e leggendo disse "due gemelli, si chiamano Bill e Tom Kaulitz".

    Ed ecco che Ashley morì XD come me d'altronde XD
    Ne vedremo delle belle XD
    Sil!Stupenda *_*
     
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  9. [*^sweetchris^*]
     
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    Eccomi che arrivo anche io^^
    Bè che dire, come inizio mi piace. Differente dalle altre si, si nota da come scrivi, da come narri ecc...
    Aspetto impaziente del prossimo capitolo tata *.*
    Mi piace e condivido ù.ù
     
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    summerrrrrrrrrrrrr eccomi mi piace come inizio >.<
     
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    Quanti commenti, grazie a tutte patate! :uyu:
    Ecco a voi il nuovo capitolo:


    Capitolo 2

    Correre su, veloce per quelle scale, fino a raggiungere la porta della camera di Sarah, solo questo rimbombava nella mente di Ashley da quando aveva appreso la notizia del trasferimento dei gemelli.
    Un gradino, due, altri quattro saltati un in colpo solo per fare prima, non le importava nemmeno di spaccarsi una gamba, ora aveva bisogno di lei, solo di lei, la sua sorellina.
    Ad un tratto la porta della camera di Sarah si aprì con irruenza, la ragazza era al telefono con il fidanzato, e non fece nemmeno in tempo di rendersene conto, che si ritrovò addosso una furia che richiamava la sua attenzione pronunciando frasi confuse e apparentemente senza senso.
    "Cazzo ti rendi conto? Cazzo..." piagnucolò Ashley accollandosi a lei.
    La giovane ruotò gli occhi stranita, ormai era abituata ai suoi colpi di testa, ma a volte riusciva incredibilmente a superare ogni limite.
    "Amore scusami ma ti devo lasciare, è arrivata mia sorella e ha bisogno di me" sospirò quindi scocciata prima di chiudere la conversazione e voltarsi verso quest'ultima, cercando di togliersela di dosso "Cazzo ma che diavolo succede? Ti pare il modo di piombarmi addosso, ero occupata, ero al telefono!!!"
    Ashley però non badò molto alle sue parole, in un attimo fu in piedi sul letto e cominciò a saltare come una pazza, noncurante dello sguardo assassino che le veniva rivolto.
    "Vengono a vivere qui, si trasferiscono!!!" urlò poi saltando in braccio alla sorella e facendola finire contro un armadio, proprio nel punto in cui sporgeva una maniglia in ferro battuto.
    "Ahia!!! Ash porca puttana, calmati cazzo!!!" gridò a quel punto Sarah esasperata, massaggiandosi convulsamente il punto che aveva appena picchiato, ma non fece in tempo a finire il suo lamento che si ritrovò distesa per terra, con la sua adorabile pazza accanto, che rideva come una matta.
    La minore a quel punto stava per emettere un urlo degno del guinnes dei primati, ma gli occhietti vispi della sorella accanto ai suoi, che brillavano come non facevano da molto tempo la incuriosirono, così si appoggiò su di un gomito e si voltò verso di lei.
    "Sei solo una maledetta pazza isterica, lo sai vero?" disse a quel punto scuotendo la testa, senza però riuscire a rimanere arrabbiata con Ashley per più di dieci secondi.
    "Oh sì certo che lo so, ed è per questo che mi adori" rispose la ragazza con una perfetta faccia da schiaffi mentre le si accoccolava accanto, come faceva sempre quando sapeva di avere esagerato.
    Sarah sospirò sorridendo. "Tu mi manderai al manicomio... ma almeno spiegami che è successo, non ci ho capito nulla, chi si trasferisce?"
    "Bill e Tom..." rispose Ashley in un soffio, non riuscendo ad aggiungere altro, mentre i suoi occhi si inumidivano per la gioia mista alla paura di non farcela.
    La minore strabuzzò immediatamente gli occhi, come si stavano per trasferire a Los Angeles?! Anche se sosteneva da sempre la sorella in tutto ciò che faceva, non poteva di certo dire di essere felice al 100% per la sua scelta, e mettere un freno alla sua ambizione a quel punto sarebbe diventata una cosa più impossibile che improbabile.
    Cosa diavolo avrebbe potuto dirle ora? Doveva assolutamente trovare le parole giuste per non ferirla, ma allo stesso tempo voleva e doveva essere sincera.
    Sarah e Ashley erano molto unite, tra di loro vi era un solo anno di differenza e questa estrema vicinanza d'età tra le due le faceva sentire più gemelle che sorelle, tanto che il loro legame così forte era molto spesso invidiato. Proprio per questo la minore aveva sempre paura di rovinare qualcosa tra di loro, esprimendosi in modo non adeguato riguardo a quella questione che per Ashley era molto delicata, e per la quale già molte persone l'avevano fatta soffrire.
    Il problema, se così si poteva chiamare, era che le ragazze erano molte simili su parecchi aspetti, ma per altri, la loro visione della vita era quasi opposta. Entrambe ad esempio si sentivano diverse dal mondo che le circondava, condividevano valori sacri come l'amore e la famiglia e non amavano lo stile di vita troppo sregolata che andava tanto in moda tra i giovani; ma Sarah al contrario della sorella era molto più pratica, e nonostante anche lei avesse grandi sogni e lottasse per realizzarli, era rimasta maggiormente con i piedi per terra, impostando la propria vita verso obiettivi che definiva "più reali", come ad esempio quello di diventare un famoso avvocato, e il formare una famiglia numerosa al più presto.
    Per quanto riguarda il primo, la ragazza stava frequentando un rinomato college con ottimi risultati ed era l'orgoglio del padre, mentre per il secondo a dire il vero sembrava che non avrebbe dovuto lottare più di tanto, dato che stava da ormai da 8 anni con lo stesso ragazzo che aveva conosciuto ai tempi del liceo quando aveva solo 15 anni, ed era convinta che fosse la persona giusta.
    Ashley invece in tutto questo era il suo esatto opposto: non aveva mai avuto realmente un fidanzato, non aveva alcuna certezza su cosa avrebbe voluto fare nella vita, e il suo unico pazzo desiderio era quello di conoscere Bill Kaulitz.
    Inutile dire che Sarah si trovava quindi in una situazione volte complicata, amava sua sorella anche più di sé stessa e avrebbe fatto qualsiasi cosa per aiutarla, il problema era che nel suo caso c'era ben poco da fare, il suo sogno era davvero troppo grande perché si potesse fare qualcosa.
    "Sarah..."
    La ragazza mise da parte i suoi pensieri contrastanti quando sentì la voce di Ashley chiamarla di nuovo.
    "Sono felice per te tesoro... almeno ora avrai molte più possibilità per incontrarlo, sai che sono sempre dalla tua parte vero?"
    "Sì lo so, grazie, non ce la farei mai senza di te"
    Sarah sorrise e accarezzo il viso di sua sorella, era davvero una persona dolcissima, anche fin troppo, e chiunque fosse stato il ragazzo che le sarebbe stato accanto, sarebbe stato davvero fortunato.
    Questo momento di tenerezza venne però interrotto dallo squillo insistente di un cellulare della minore, la quale sbuffando si alzò per rispondere.
    "Pronto"
    "Hey ciao Saretta, sono Bill, senti stasera un mio amico da una festa al Night Fever, ha affittato i locali e mi ha detto di portare chi voglio, che dici venite pure tu e Ashley? Ho già sentito la tua dolce metà e mi ha detto che per lui è ok!"
    Sarah alzò gli occhi al cielo, odiava quando la chiamava in quel modo, odiava che chiamasse lei e il suo ragazzo per arrivare a sua sorella, e odiava che fosse così insistente.
    "Hey... William... ascolta ora Ash non è qui, per lei ti faccio sapere più tardi ok? Comunque se Anthony ti ha detto che per lui va bene, vengo di sicuro anche io"
    William strinse la mano attorno alla cornetta come per stritolarla, aveva appena parlato con il fidanzato di Sarah e quindi sapeva perfettamente che Ashley era lì con lei.
    Non poteva rifiutare il suo invito anche quella volta, non poteva. Infondo non era nulla di impegnativo, ci sarebbe stata un sacco di gente e poi sarebbe venuta con sua sorella.
    Che diavolo doveva inventarsi per riuscire a vederla per più di cinque minuti?!
    "William sei ancora lì?" chiese la ragazza all'altro capo del telefono.
    "Oh sì, scusami, mi ero distratto un attimo. Allora ci vediamo dopo, ma dì ad Ashley che è una pazza se si perde questa meraviglia di festa, ci conto..." rispose il giovane con una punta di irritazione nella voce.
    Sarah cogliendo il nervosismo nelle sue parole mise le mani avanti e promise di provare a convincerla, ma non appena chiuse la comunicazione la sorella le disse proprio quello che si aspettava le dicesse.
    "Io non vengo, non ci penso nemmeno"
    La ragazza però non demorse, non ci trovava nulla di male in quel party, e poi era bene che ogni tanto uscisse anche lei.
    "Ash dai... sai che papà ci tiene ai buoni rapporti con la sua famiglia, è una festa, una stupida festa con decine e decine di invitati, di cosa hai paura, non può obbligarti a fare nulla!"
    "Obbligarmi? Ma ci mancherebbe pure! Io non ho nessuna intenzione di finire nel suo letto, né ora né mai! Ma mi da fastidio il fatto che mi tocchi continuamente, che mi scopi con lo sguardo, e che mi chieda continuamente di chiamarlo Bill! Mi da sui nervi!" ribatté Ashley stizzita.
    "Dai facciamo così, per stavolta vieni e ti prometto che ti terrò lontana il più possibile da lui ok? Credo che per una sera posso farcela a non stare appiccicata a Tony tutto il tempo!"
    Sarah ridacchiò e allungò le braccia chiedendo un abbraccio alla sorella, la quale di fronte ad una richiesta fatta in quel modo non riuscì a dire ulteriormente di no.
    "Ok vengo... ma ti avviso, se William allunga le mani lo castro, e tu devi dire di non saperne nulla!"
    La minore scoppiò a ridere e la strinse, era molto tempo che non uscivano assieme, e quella serata le sembrava l'occasione perfetta per fare un po' di baldoria tra sorelle.
     
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  12. $torta in der holle
     
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    Oh, che bello.. *____________*
    Questo Willialm mi sta troppo antipatico.. -.-
    Il rapoorto tra le due sorelle invece è bellissimo! A volte anche io vorrei avere una sorella del genere.. ç.ç
    Penso sia veramente la cosa migliore per Ash andare alla festa.. Magari farà qualche incontro "inaspettato"?? u.u

    Posta presto, my little summershine! *-*
     
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  13. Kate ~
     
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    Alla festa ci sarà mica anche il vero Bill?!
    Mmh... staremo a vedere!!

    Brava Sil, in questo capitolo è palese l'eccitazione di Ashley xD
     
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    festa festa *W*
     
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  15. »Sally
     
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    William mi sta davvero, ma davvero sulle balle!
    Odio le persone come lui, le odio! >.<
    Mh, ci saranno anche i gemelli alla festa? Ci avevo pensato, ma mi sembra presto, dato che devono ancora trasferirsi :\
    Sono sicura che ne vedremo delle belle *_*
    Brava, Sil! *_*
     
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161 replies since 22/10/2010, 21:36   3333 views
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