Ti amo,e non sai quanto mi vergogno
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Ti amo,e non sai quanto mi vergogno

la mia primissima twincest <3

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  1. lovely kaulitz ^ ^
     
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    Perché nessuno commenta? T.T fa niente posto comunque dai,il primo capitolo era un prologo,adesso si incomincera' a capire qualcosa della storia.

    CAPITOLO 2

    Dopo un quarto d'ora di prediche della madre,Bill si decise ad alzarsi dal letto seppur con fatica,si diresse in bagno con l'andatura di uno zombie e iniziò a spogliarsi,per poi infilarsi sotto il getto della doccia -bollente- e non appena la sua pelle venne a contatto con l'acqua quasi incandescente,non poté fare a meno di gridare un'infastidito "scheisse!". Perfetto,la giornata era già iniziata bene.Regolo' l'acqua a una temperatura che non lo ustionasse,e finalmente poté godersi una doccia normale. Quando ebbe finito,si mise un'asciugamano attorno alla vita,si asciugo' i capelli piastrandoli con cura,si trucco' e si vesti coi vestiti preparati la sera precedente: una maglietta nera con un teschio verde fluo,un jeans nero attillato con una cintura nera abbinata alla maglietta,e le solite converse nere. Scese in cucina per fare colazione. Vide che sua madre e suo fratello erano già usciti,guardò l'ora: cazzo le 8 e dieci!! Non poteva permettersi di arrivare di nuovo in ritardo,rinunciò alla colazione "la farò al bar a ricreazione" pensò,prese al volo lo zaino per fortuna già pronto e uscì di casa. L'autobus l'aveva perso da più di un quarto d'ora,e dovette arrangiarsi andando a piedi,facendosi i 3 chilometri che distavano tra casa sua e la scuola di corsa. Arrivò a scuola alle 8 e 40,con dieci minuti di ritardo,e fuori scuola c'erano giusto quei pochi ragazzetti che avevano deciso di fare filone o di entrare alla seconda ora. "Ma vaffanculo!" Impreco'. Adesso che scusa trovava con quell'arpia della Nuremann?. Sali le scale di corsa,ormai non ce la faceva più,i suoi polmoni stavano per scoppiare,ma ogni secondo è prezioso,e cosi quando finalmente trovò la sua classe si lasciò andare a un sospiro di sollievo. Entrò con timore squadrando le facce schifate dei suoi compagni,alcuni se la ridevano,altri mormoravano cose tipo "Ecco il frocio!" "che cazzo non poteva assentarsi la checca?" Oppure "Quanto lo odio quel frocio di merda" e altre cose che sottintendevano solo ODIO e DISPREZZO. Ma sopratutto VERGOGNA di essere i compagni di classe di un'emo omosessuale. Bill oramai si era abituato a questi commenti crudeli,ma non poteva fare a meno di rimanerci malissimo,del resto è una persona molto sensibile. La Nuremann lo squadro' da capo a piedi borbottando qualcosa sul suo strano look,poi aggiunse
    -Kaulitz! Di nuovo in ritardo! Ti ricordo che è il quinto questo mese,e adesso mi sono stancata delle tue scuse,a fine giornata andrai dal preside e prenderemo provvedimenti!-
    "No,cazzo,quanto ti odio schifosa vecchiaccia! Come se la mia vita non avesse già abbastanza problemi! Lo sai vero?! Lo vedi benissimo quando i miei compagni mi sfottono e mi picchiano,e tu stai a guardare come se fossi il tuo fenomeno da baraccone! Vaffanculo tu,questa manica di stronzi e anche il preside!!"
    -Si prof,mi scusi.- Detto questo andò a sedersi al suo solito posto,un banco in fondo all'aula,da solo,come sempre. Mentre raggiungeva il suo posto,ricevette un paio di sgambetti,seguiti dalle solite risate di scherno. Il volume delle risate è proporzionale alla gravità dei problemi.Nel suo caso,i suoi problemi erano un caso disperato,e nessuno faceva niente per aiutarlo. Si sedette,e iniziò una noiosissima lezione di matematica.
     
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18 replies since 12/6/2014, 14:15   512 views
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