Bill & Tom Kaulitz Italian Forum

Posts written by °Summer°

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    Capitolo 10

    "Ash ti muovi?! E' ora di andare! Santo cielo non possiamo arrivare per ultimi alla nostra festa!!"
    Con quell'urlo la quiete tra le mura di casa Roberts si interruppe bruscamente, finalmente il giorno tanto atteso della festa di fidanzamento era arrivato, ma come al solito, anche nelle occasioni importanti, Ashley si distingueva per i suoi perenni ritardi.
    "Sì un momento" bofonchiò quindi la ragazza uscendo dal bagno e dirigendosi verso la camera per cambiarsi gli orecchini che non la convincevano.
    "Senti, o scendi immediatamente o chiedo a William di passare a prenderti perchè noi dobbiamo andare!"
    La mora sbuffò, e più per paura che Sarah mettesse in atto la sua minaccia che per reale voglia, la raggiunse nell'ingresso.
    Ad Ashley dispiaceva di non riuscire a mostrarsi felice e di mettere il muso alla sorella in un giorno tanto importante, ma proprio non riusciva a capire perchè avesse voluto invitare anche i Kaulitz senza chiederle se fosse d'accordo.
    Dopo quasi un mese senza una risposta le pareva più che chiaro il fatto che Bill non fosse interessato a lei, e l'idea di rivederlo, magari mentre flirtava con qualcun'altra non le faceva di certo piacere.
    Rimuginando sulla decisione di Sarah scese le scale, ed Anthony fu il primo ad andarle incontro, complimentandosi sinceramente per l'abito, e cercando nel contempo di stemperare anche un po' di tensione
    "Beh wow... ora capisco perchè ci hai messo tanto, stai benissimo!!"
    Ashley però non lo degnò di un sorriso, anzi quel complimento le diede quasi fastidio.
    "Ti ringrazio, ma tanto farò colpo come al solito solo su chi non mi piace"
    Sarah a quelle parole si mise le mani nei capelli, santo cielo stava facendo i capricci come una bambina! Sua sorella era sempre stata una persona esagerata e senza mezze misure nelle emozioni, ma quando si trattava di Bill era capace di diventare veramente insopportabile.
    "Va beh ora andiamo eh!" disse esasperata dirigendosi verso la porta.
    Il viaggio in auto, nonostante i malumori procedette bene, e dopo circa mezz'ora i ragazzi raggiunsero la lussuosa la location prescelta per l'occasione, un vecchio castello ormai adibito esclusivamente ad eventi e matrimoni.
    Il luogo era estremamente ampio, internamente offriva un sala molto luminosa dove era stato sistemato un fornitissimo buffet, e passando tramite una porta in legno antico, si giungeva ad una pista da ballo circondata da comodi divanetti. L'esterno poi era fantastico, una moltitudine di viette in terra battuta si inoltrava nell' enorme giardino variopinto da mille fiori, e di tanto si incontravano delle comode panchine poste sotto a degli alberi secolari.
    "Wow... questo posto è bellissimo" mormorò Ashley non appena mise piede a terra.
    "Vero? Questo è il mio primo regalo di nozze per tua sorella, ci tenevo a regalarle una festa come si deve in un posto da sogno"
    Sarah a quelle parole arrossì, in quelle ultime settimane Anthony la stava trattando come una principessa, e lei si sentiva bene, amata più che mai.
    Sorridendogli si strinse così a lui e lo baciò, immaginandosi la vita felice che lui le avrebbe regalato e non desiderò nient'altro in più di quello.
    Ashley nel frattempo, nauseata da quell'ennesimo scambio d'affetto che ormai non riusciva più a tollerare in nessuna coppia di fidanzati, si allontanò dirigendosi verso il buffet, decisa a bere qualcosa per evitare di pensare troppo a cosa sarebbe successo quella sera.
    Come nel peggiore degli incubi però, William sbucò da dietro l'angolo dirigendosi a grandi falcate verso di lei."Ash buonasera! Sei splendida, complimenti!"
    La ragazza deglutì cercando di mantenere la calma, era certa che fossero stati i primi ad arrivare nonostante il suo ritardo, in quanto Anthony conoscendola le doveva aver sicuramente detto un orario molto precedente rispetto a quello che aveva comunicato a tutti gli altri invitati, ma per qualche strana ragione, lui era in anticipo su tutti.
    "Will... già qui?" mormorò cercando di trattenersi dal mandarlo a quel paese.
    "Sì sì, sono qui già da una mezzoretta, volevo godermi in tranquillità questo meraviglioso posto, sai i miei hanno festeggiato qui il 25° l'anno scorso e mi sono letteralmente innamorato dell'atmosfera che si respira in giardino"
    "Oh bene, sono felice che sia di tuo gradimento, io vado a bere qualcosa ora" disse quindi Ashley desiderosa di stare un po' da sola, ma come ovvio il ragazzo non demorse, e si mise davanti a lei e bloccandole in passaggio.
    "Eh no signorina, prima si aspetta che arrivino tutti, è da maleducati iniziare da soli"
    La giovane Roberts prese un profondo respiro, e invocando l'aiuto di tutti i santi possibili e immaginabili affinchè gli dessero la pazienza necessaria per sopportarlo, rispose ancora una volta in modo gentile.
    "Ok, hai ragione, aspetto allora"
    "Si tanto tra cinque minuti inizieranno ad arrivare, ora dai vieni a sederti, devo raccontarti un sacco di news!"
    Ashley era più che mai scocciata dal fatto che William fosse palesemente arrivato prima per stare solo con lei e per raccontarle le sue eroiche imprese sportive sperando di impressionarla, ma non potendo inventare nessuna scusa fu costretta ad accontentarlo anche quella volta.
    Mentre la ragazza veniva torturata da quei racconti noiosissimi basati su palle che rimbalzano e canestri, i primi invitati raggiunsero poco alla volta al castello, e i due promessi sposi si spostarono al cancello per accogliere tutti.
    I primi ad arrivare furono gli amici di Tony, seguiti dalle compagne di università di Sarah, a dalla prorompente Cindy, ma dei Kaulitz non vi era nemmeno l'ombra.
    "Sei sicura che vengano?" chiese quindi il ragazzo dopo una ventina di minuti di attesa.
    "Io credo di sì, cioè mi hanno confermato..."
    Sarah era in imbarazzo, da una parte aveva voglia di vedere Tom con presente anche Anthony, in modo da poter capire una volta per tutte il perchè delle sue reazioni in quando si trovava davanti al chitarrista, ma dall'altra non voleva assolutamente farlo, ne aveva quasi paura.
    Ad ogni modo, proprio quando stava iniziando a rassegnarsi al fatto che le avesse dato buca, una R8 imboccò il viale, e lei ebbe quasi un infarto.
    Tom al volante di quel meraviglioso bolide le apparve come un Dio sceso in terra, e in quell'attimo l'unico pensiero che le passò per la testa fu una voglia matta di scappare con lui.
    No Sarah no, metti da parte gli ormoni, con quelli non si va da nessuna parte, pensò, prima di farsi coraggio e andare ad accogliere lui e il gemello.
    Un attimo dopo, ostentando la sua solita aria di strafottenza, Tom scese dall'auto, e avvicinandosi alla ragazza le posò un bacio sulla guancia, il quale però si rilevò più che altro una leccata, dopodiché come se nulla fosse fosse si diresse verso Anthony presentandosi.
    La giovane diventò viola, cosa voleva dire quel gesto? Era palese che fosse l'ennesima provocazione, ma leccandole la guancia sotto gli occhi del fidanzato senza che lui se ne accorgesse aveva dimostrato un'audacia che non si sarebbe aspettata, o almeno non subito.
    I suoi pensieri vennero però presto interrotti da Bill, il quale le si avvicinò sorridendo e facendole gli auguri.
    Dopo quei saluti di rito e con gli invitati al completo, Anthony invitò finalmente tutti a spostarsi nel clue della festa, dove alcuni ospiti impazienti stavano già bevendo i primi cocktail in compagnia.
    Tom, deciso a far capitolare Sarah seguì con lei e il fidanzato verso il tavolino con gli alcolici, mentre Bill, non volendo immischiarsi troppo in quella folle tentata conquista del fratello, optò per un giro in giardino.
    Il ragazzo percorse lentamente alcuni vialetti, soffermandosi di tanto in tanto ad ammirare i colori di alcuni fiori che non aveva mai visto, e apprezzando enormemente la pace che si respirava in quel luogo.
    Ad un tratto però, delle voci che provenivano da dietro una siepe attirarono la sua attenzione, così il ragazzo curioso voltò l'angolo e si avvicinò ad esse, scorgendo poco lontano da lui Ashley in compagnia del nuovo acquisto del Lakers.
    In un primo momento quella visione lo infastidì leggermente, lui in quelle settimane si era chiesto se avesse fatto bene a non chiamarla e si era sentito un po' in colpa, ma vedendola appartata con uno famoso pensò che aveva fatto benissimo, in quanto non era affatto diversa dalle altre troiette che cercano solo di avere un fidanzato noto.
    Un attimo dopo però, osservando meglio i suoi gesti e quelli del suo interlocutore si rese conto che forse le cose non erano come sembravano, la giovane pareva infastidita ed annoiata, mentre il cestista non faceva altro che cercare di attirare la sua attenzione, pavoneggiandosi e sfiorandole ripetutamente le mani.
    Bill rimase ad osservarli per qualche minuto, non riuscendo stranamente a distogliere lo sguardo, e in quel frangente si sentì più confuso che mai.
    Per quale motivo Ashley e quel tipo si erano appartati se lei non pareva per nulla propensa ad avere il benchè minimo contatto fisico con lui?
    Un attimo dopo poi, accadde qualcosa di ancora più strano, una giovane bionda estremamente appariscente gli passò accanto con passo molto sostenuto, e senza il minimo ritegno si gettò praticamente in braccio al ragazzo, ma Ashley, invece di essere infastidita e gelosa, colse palesemente l'occasione per darsela a gambe, nonostante William provasse a trattenerla.
    Quell'ultimo episodio gli diede la conferma che la sua prima impressione fosse stata decisamente sbagliata, e una confusione ancora maggiore si fece strada in lui.
    La giovane intanto, alzandosi dalla panchina venne attratta da una presenza alla sua sinistra, e voltandosi da quella parte si accorse che qualche metro più in giù, Bill la stava osservando appoggiato ad un albero.
    La ragazza, di fronte a quegli occhi color cioccolato che incontrarono i suoi non riuscì a mantenere la calma, e tutte le frustrazioni di quell'ultimo mese esplosero in un istante, tanto che non riuscì nemmeno a salutarlo e scappò via con le lacrime agli occhi.
    Bill dal canto suo, rimase basito a guardarla mentre correva via verso la fontana, e in quel momento capì che forse l'aveva ferita molto più di quanto avrebbe mai immaginato di poter fare.
    Il cantante sbuffò, stava diventando tutto molto complicato e non voleva che lei si facesse un'idea sbagliata su di lui, così decise di raggiungerla, per cercare almeno un piccolo approccio.
    "Hey Ashley..." mormorò quindi sedendosi accanto a lei sul muretto che circondava la fontana.
    La mora sentendo la sua voce si voltò di scatto, ma perchè mai l'aveva seguita? Gli faceva forse pena?
    Cercando di mantenere almeno una parvenza di calma decise comunque di rispondere al suo saluto, almeno per educazione.
    Bill di fronte ai suoi gesti capì che era profondamente a disagio, così decise di chiederle subito scusa per non averle risposto, tanto non avrebbero mai potuto trovare un argomento di conversazione senza passare da quello.
    "Senti io... mi dispiace se non mi sono fatto sentire con te, io..."
    Il ragazzo venne però interrotto immediatamente dalla mora "senti Bill non serve, non è necessario che tu trova delle scuse, la colpa è solo mia, non avrei mai dovuto mandarti quel pacco e soprattutto non avrei mai dovuto pensare che tu avresti potuto sul serio richiamarmi, quindi veramente, non farti problemi e vai a divertirti"
    Il cantante strabuzzò gli occhi, si sarebbe aspettato una qualsiasi risposta ma quella mai, e si rese conto di aveva ferito profondamente quella ragazza sebbene non avesse mai avuto l'intenzione di farlo.
    "No senti io... non voglio trovare una scusa, mi spiace davvero se ti ho fatta rimanere male ma..."
    "No Bill ti ho detto che non devi farlo, non sono quel genere di ragazza che si accontenta di una scusa banale... non eri interessato? Perfetto no problem, hai tutto il diritto di uscire con chi vuoi, quindi ora va a goderti la festa e non pensare a me"
    Detto questo Ashley si alzò, e senza lasciargli il tempo di replicare si allontanò.

    Edited by °Summer° - 7/6/2011, 22:16
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    Spero vivamente di NO!!!
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    Il giorno del mio compleanno!!! *__*
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    Sono gusti ^^
    Io odio la barba su chiunque, non solo su Bill, ma nel suo caso credo che sia particolarmente inadatta... i suoi lineamenti sono troppo belli per essere nascosti!
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    Beh... se ami davvero qualcuno non è di sicuro una barbetta che ti può fare cambiare idea, e anche se all'inizio sono rimasta un po' scioccata, ora a distanza di qualche ora posso dire che potrei perfino abituarmi, e che per me non cambierebbe mai nulla, nemmeno se si facesse i capelli fucsia.
    Ad ogni modo spero che la tagli presto, la barba è una cosa che proprio non mi piace, rovina il viso.
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    Per la prima volta in vita mia devo dire che la visione di Bill mi schifa...
    La barba mi ha sempre fatto ribrezzo, ma santo cielo!!!!!!!! ç_____ç
    Billino è impazzito.... O____O
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    Grazie a tutte mie fedeli lettrici!!! *__*
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    CITAZIONE (diana el @ 12/4/2011, 20:55) 
    belle parole e bella anche la calligrafia ma di chi sarà, di Bill?

    La calligrafia sì, è di Bill ^^
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    Grazie amore, grazie.
    Grazie di esserci sempre, e di capirmi in questo modo. Solo tu ci riesci.
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    Capitolo 9

    Il sole era già sorto da un pezzo sopra il cielo di Los Angeles, ma Ashley non aveva ancora trovato la forza né la voglia di uscire dalle calde coperte del suo lettino.
    La ragazza era sveglia da più di mezz'ora, ma lo sconforto per la questione Bill la stava rendendo sempre più apatica e per nulla interessata a quello che stava accadendo fuori dalle mura di camera sua.
    Nell'ultima settimana era uscita solo per recarsi in biblioteca a prendere dei libri, per il resto era sempre rimasta sempre a casa ed aveva declinato ogni tipo di invito che aveva ricevuto, soprattutto quelli per nulla graditi da parte di William, il quale la invitava fuori quasi quotidianamente.
    Ashley iniziava a non sopportarlo più, e non capiva davvero come mai avesse quella fissa verso di lei, infondo ora che aveva fatto il suo debutto con i Lakers, la sua popolarità era perfino aumentata e con essa anche il numero delle ragazze che avrebbero fatto carte false pur di entrare nel suo letto.
    Aveva davvero iniziato a pensare che avesse una specie di ossessione malsana verso di lei, causata probabilmente dal fatto che era l'unica ad averlo mai rifiutato, e anche per questo era decisa a tenerlo il più lontano possibile, poichè se William avesse iniziato a giocare sporco e pur di averla avesse messo di mezzo i loro genitori, le cose sarebbero diventate molto complicate per lei.
    La mora, non riuscendo a darsi pace per la piega sempre più complicata che stava prendendo la sua vita, passò così un altro quarto d'ora a rigirarsi tra le coperte in balia di mille pensieri, ma ad un tratto, il rombo del motore di un auto sportiva segnalò l'arrivo di Sarah.
    La giovane, che non stava aspettando altro che il suo ritorno per fare un po' di sano gossip e distrarsi, decise a quel punto di alzarsi, e dopo essersi sistemata velocemente i capelli in una coda di cavallo scese le scale stropicciandosi gli occhi, in quanto nonostante avesse stabilito un nuovo record di tempo passato sotto le coperte si sentiva comunque spossata.
    Un attimo dopo però, dopo aver sceso la prima rampa, qualcosa le fece immediatamente passare ogni stanchezza: davanti a lei apparve la sorella, la quale non essendosi minimamente accorta del suo arrivo, rimirava ripetutamente qualcosa che aveva al dito, e un'idea tanto assurda, quanto fantastica, si fece strada in Ashley.
    Qualche secondo dopo, ogni suo dubbio venne presto chiarito, Sarah sentendo una scricchiolio alle sue spalle si voltò, e senza aspettare nemmeno un secondo glielo disse, anzi glielo urlò con entusiasmo.
    "Ash, mi sposo!!!"
    La maggiore dovette tenersi al corrimano per non cadere dall'emozione, porca miseria, si sarebbe aspettata qualunque genere di pettegolezzi, ma quello mai!
    Era una notizia così... assurda!! Era felicissima per lei, finalmente avrebbe coronato il suo sogno d'amore, ma dall'altra parte era incredula, in fondo la sorella stava ancora studiando, e aveva creduto di poterla avere con sè per ancora molto tempo.
    Confusa e persa tra questi due opposti stati d'animo che si davano battaglia in lei, decide comunque di correre ad abbracciarla e di tenere per sè ogni sua paura, quel momento era uno dei più importanti della sua vita e lei non glielo avrebbe rovinato per nulla al mondo.
    Le due sorelle passarono così le successive due ore a parlare e a ridere come pazze dell'accaduto, Sarah, avendo quasi completamente dimenticato le titubanze della sera prima non faceva altro che ripetere quanto Anthony fosse il ragazzo perfetto che tutte avrebbero voluto, mentre la maggiore non la smetteva di abbracciarla, in estasi per la sua felicità.
    In quel frangente mostrarono ancora una volta quanto l'affetto che le legava fosse qualcosa di speciale sotto tutti i punti di vista, era qualcosa che andava ben oltre l'essere sorelle, l'una era la migliore amica dell'altra e viceversa, e sapevano che nulla avrebbe mai potuto incrinare tutto quello che avevano costruito.
    Dopo essersi a lungo sfogata con Ashley però, la più giovane delle Roberts era ancora troppo in estasi per rimanere a casa tutto il giorno, così decidendo per qualcosa di insolito, annullò l'impegno che avrebbe avuto quel pomeriggio si recò al parco per godersi quella bellissima giornata di sole all'aria aperta.
    La ragazza, dopo aver parcheggiato non lontano dal centro, imboccò la strada che costeggiava il parco, desiderosa di stare lontana dalla frenesia delle vie affollate del centro, e poco dopo si addentrò in esso, andando a cercare un po' di refrigerio accanto alla fontana.
    Sì, quello era decisamente una giorno perfetto, e il leggero venticello che le scompigliava i capelli le dava un senso di libertà, che poche volte aveva provato in vita sua. Si stava per sposare, è vero, ma vedeva quel passo come la consacrazione delle libertà vera, quella che ti pone definitivamente lungo la tua realizzazione personale.
    Ad un tratto però, una voce interruppe la sua pace.
    "Oh tu guarda chi si rivede!"
    La mora si girò di scatto, e come sempre accade in questi casi, si ritrovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in vita sua, Tom.
    Il chitarrista stava portando il cane a fare una passeggiata, e ironia della sorte aveva deciso di farlo proprio l'unica volta che lei si concedeva qualche ora in quel luogo.
    "Oh Tom..." rispose con poco entusiasmo.
    "Che c'è? Non sei contenta di vedermi?" la rimbeccò subito il ragazzo che al contrario suo non era affatto dispiaciuto di averla incontrata.
    "No figurati, è che era soprappensiero e non mi aspettavo di vederti, tutto qui"
    "Non te lo aspettavi o non volevi per paura di non riuscire a resistermi?"
    Sarah strinse i pugni, la sfacciataggine di quel finto rapper iniziava davvero a darle sui nervi, ma come si permetteva?
    Basta, l'aveva già presa abbastanza per in fondelli per i suoi gusti, ora l'avrebbe messo a tacere, troncando una volta per tutte le sue speranze.
    "Tom... mi spiace molto per te, ma stavolta dovrai accettare un no da una ragazza, ricordi che sono fidanzata vero? Beh, tra poco mi sposo!"
    La giovane Roberts incrociò le braccia guardandolo male, sicura che quelle parole l'avrebbero fatto stare zitto, ma dall'altra parte non ci fu la reazione sperata.
    Il chitarrista dopo aver strabuzzato gli occhi, si coprì la bocca con le mani, come per nascondere una smorfia che sembrava un sorriso, e a quel punto la mora scoppiò.
    "Cosa c'è? So bene che non approvi, ma esistono anche persone che sanno impegnarsi seriamente sai?!"
    Tom la osservò, sposarsi a quell'età era la cosa più assurda che avesse mai sentito, ma vedendo il modo decisamente incazzato con cui gli aveva risposto, decise di fare un passo indietro e di non emettere giudizi, mantenendo però come sempre il suo tono un po' strafottente.
    "Va beh dai scherzavo! Ok lo ammetto, io non condivido, ma tu sei un po' troppo sulle difensive santo cielo! In fondo non ho detto niente!"
    Sarah prese un bel respiro, ok aveva ragione, stava decisamente esagerando, ma quello era l'unico modo che aveva per sfogare la sua rabbia, la quale tra l'altro non era assolutamente dovuta alle sue battute, ma al fatto che gli facesse tremendamente "sangue" e che non riuscisse a stare calma quando ce l'aveva di fronte.
    "Ok... scusami, rifacciamo tutto da capo ok? Io mi giro, tu mi risaluti e ricominciamo" propose a quel punto tentando di rimediare ai suoi atteggiamenti per nulla maturi.
    Anche questa volta però, il chitarrista la sorprese, e senza dare alcun peso alla cosa scoppiò a ridere, per poi farle una proposta innocente.
    "Va beh dai, senza fare teatrini, stavo andando a prendermi un gelato, vieni?"
    La ragazza si morse il labbro, andare a prendere il gelato CON LUI? Doveva accettare? No, probabilmente non era affatto una buona idea, i suoi ormoni iniziavano a chiedere pietà di fronte a tutta quella bellezza, ma un po' per rimediare alla gaffe di prima e un po' perchè aveva una voglia malsana di passare del tempo con lui decise di accettare.
    Dopo un breve tragitto i due si ritrovarono così seduti all'ombra di una grossa quercia, scrutandosi con la bocca piena, entrambi timorosi su come riprendere la conversazione.
    Come prevedibile, Sarah non aveva nessuna intenzione di prendere l'iniziativa, così fu Tom a riaprire il discorso precedente.
    "Dimmi un po', quando ti sposi?" chiese curioso.
    La giovane Roberts diventò viola, parlare con lui del suo matrimonio la metteva terribilmente a disagio.
    "Ehm... tra un paio di mesi, il tempo di organizzare il tutto. Comunque lo so benissimo che siamo molto giovani e che non ho ancora completato gli studi, ma dopo 8 anni non ha più senso aspettare, lo sai se è quello giusto"
    Disse le ultime parole con molta dolcezza, tanto che Tom ne rimase piacevolmente colpito.
    "Boh credo..." commentò quindi con un velo di tristezza nella voce.
    La mora, lo scrutò, cosa gli stava accadendo? Perchè i suoi occhi avevano assunto quella strana espressione triste?
    Non sapeva perchè, non sapeva spiegarsene il motivo, ma in quel momento ebbe una voglia matta di abbracciarlo, e a stento riuscì a trattenersi dal farlo.
    "Tom... che c'è?" chiese titubante.
    "Nulla, è che non credo che avrò mai tanta fortuna, io vado a letto con molte donne è vero, ma non credere che sia io ad usarle, sono per lo più loro ad usare me, loro vogliono il chitarrista dei Tokio Hotel, non Tom"
    A quelle parole Sarah sentì un brivido trapassarle la schiena, perchè, perchè mai gli faceva quel fottutissimo effetto? E poi perchè lui le stava dicendo quelle cose? Se si fosse rivelato uno stronzo senza cuore le cose sarebbero state più facili, ma così...
    No, no, che diamine, non ci doveva nemmeno pensare a lui, doveva mantenere la calma e fingersi disinteressata, dandogli dei consigli da persona persona più matura di lui.
    "Beh forse è perchè fino ad ora hai guardato sempre un tipo di ragazza che non è esattamente quello con cui farsi una famiglia"
    Tom fece una smorfia "Quelle belle e serie sono già occupate da 8 anni, non è facile"
    La giovane Roberts di fronte a quelle parole assunse un colore indefinito, stava solo scherzando o c'era un fondo di verità nelle sue parole? Gli piaceva davvero o pure no?
    Oh no, no, ma che diavolo di pensieri stava facendo ancora?! Non doveva comunque interessarle, stava per sposare un altro santo cielo.
    "Tom io credo che... devo andare ora" disse quindi esasperata dal fatto di non riuscire a controllare le sue emozioni.
    "Di già? Ma non avevi il pomeriggio libero?"
    La mora deglutì, si era vero che era libera, ma non poteva permettersi di stare accanto a lui un minuto in più.
    "Io..." lo guardò negli occhi e non riuscì più ad andare avanti.
    "Sarah?" chiese a quel punto il ragazzo un po' stranito.
    La giovane perdendosi in quel colore ambrato perse il controllo delle sue azioni, e quasi senza rendersene conto alzò la mano e gli accarezzò il viso, sfiorandogli le labbra con il pollice.
    Il chitarrista rimase sorpreso dal suo gesto, ma felice per la spontaneità e la tenerezza con cui l'aveva fatto si limitò a sorridere.
    "Oddio scusami" si affretto a dire Sarah, una volta tornata in sè.
    "Non... non devi scusarti" rispose a quel punto il ragazzo prendendole la mano e osservandola dolcemente.
    La giovane Roberts però, di fronte a quell'ennesimo contatto non ce la fece più e si alzò, allontanandosi di qualche passo da lui.
    "Mi spiace Tom, ma non posso, non posso"
    Il chitarrista capì immeditamente cosa le voleva dire con quelle parole, ma qualcosa in lui, le stava dicendo di non rinunciare.
    "Ti posso rivedere almeno?"
    "Io... è meglio di no, fidati, è meglio così" sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
    Tom capì che non avrebbe mai accettato di incontrarlo nuovamente tramite un appuntamento, così decise di giocare l'unica, folle carta che gli venne in mente.
    "Va beh, allora vorrà dire che ci rivedremo alla tua festa di fidanzamento, così mi presenti il tuo futuro marito"
    Sarah a quelle parole puntò gli occhi nei suoi, era forse un modo per chiederle di invitarlo alla festa? Tutto quello non aveva alcun senso, perchè mai avrebbe dovuto farlo venire!
    Ripensando ad Ashley però, credette che infondo non sarebbe stata una cattiva idea, se lo avesse invitato lei avrebbe potuto rincontrare Bill, e anche se non credeva affatto che tra loro potesse nascere qualcosa, le avrebbe fatto di certo piacere.
    Autoconvincendo quindi sè stessa del fatto che lo stesse facendo solo per lei, decise di di rivederlo almeno in quell'occasione.
    "Certo, mi farebbe molto piacere averti al nostro party, ti farò avere luogo e data per sms... ah, mi raccomando porta anche tuo fratello così saluto pure lui"
    Tom a quelle parole sorrise soddisfatto, forse non era detta l'ultima parola con lei.
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    Va beh ma mi pare normale che dicano così, stanno facendo pubblicità alla fine XD
    Non è che può dire che altri album erano migliori altrimenti non lo compra nessuno!
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    Amore mio ti voglio ioooooo!!!!!!
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    Ahahahah oddio, mi sa che nemmeno questo è lo sport adatto a Bill!!!

    Mio piccolo impedito... :5yth:
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    AUGURI GIORGIO!!

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    Io credo che sia più plausibile che abbiano scelto un altro doppiatore perchè Bill costava troppo e non si sono trovati sulla cifra...

    Ad ogni modo mi spiace un sacco, Arthur senza la sua voce non sarà più lui, e se ne accorgeranno con le vendite del DVD.

    Poi ci tenevo un sacco ad andare alla prima per rivedere Bill... :tytu:
6763 replies since 23/11/2007
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