Writing dreams...

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  1. Kate ~
     
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    Ma che dici, Kla!! Lo sai che amo quello che scrivi, sempre!! Non vedo l'ora di leggere il tuo capitolo!! Questa ff a quattro mani, così improvvisata, mi piace tantissimo! So che affronteremo insieme un percorso magnifico... e credo che, attraverso le nostre parole, riusciremo anche ad approfondire la nostra conoscenza!!

    Nel frattempo, ti ringrazio di cuore per tutto quello che hai detto! *__*
     
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    Dare to dream

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    Sono senza parole...

    Avete descritto al 100% come mi sento io...

    Non è reale quello che scrivete, di più...

    Bravissime!!!
     
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  3. clyssa
     
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    Eccomi...sono stata spedita qui da klarey, la mia migliore amica, a leggere la sua ff.
    Io non sono una fanatica delle fanfiction, anzi, in vita mia né ho lette tre in tutto, questa compresa.
    Mi piace molto, naturalmente mi immedesimo di più con la parte scrita da Kla, ma questo dipende dalla mia piccola ossessione per Tom Kaulitz.
    Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
    Complimentissimi ad entrambe!
    Eli
     
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  4. » B e a •
     
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    Clyssa, prima di postare però ti dovresti presentare!^^

     
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  5. Klarey
     
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    Mi piacerebbe poter dire 'lei è con me', come si va nei vecchi club.
    ma immagino che non servirebbe a niente.
    è solo una mia amica e, per ovvi motivi, ci tenevo leggesse. se non avesse lasciato un commento mi sarei anche offesa, avrei pensato non le fosse piaciuta.
    ma non è di questo forum, non credo ci tornerà ed era inutile si presentasse.
    so che le regole sono regole ma, come vedi, non ha offeso nessuno, si è solo fatta i fatti suoi.
    un pò di tolleranza sarebbe cosa -oltre che rara- ben accetta.
    è un forum per condividere e divertirsi, provate ad essere più umili e semplici: chiudere un occhio, a volte, è più conveniente che restare senza nulla da vedere poi...

    ok ora però mi sento di essere stata troppo dura e fuori luogo.
    scusate ragazze ma, davvero, in questo periodo ho poca pazienza con tutto.
    non so perchè vorrei continuamente che il mondo fosse più....semplice.
    senza buracrazia, e parole ipocrite che così bene io so dire e che non ne posso più di pronunciare.

    volevo solo dire che alle volte sarebbe il caso ci fosse più libertà di trasgressione, quì dentro. siamo tutte adolescenti o poco più: le regole non ci piacciono nel mondo reale, e neppure in quello virtuale. tendiamo a scavalacarle....e poi, quando non ci riusciamo a peggiorare le cose..
     
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    Dare to dream

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    Klarey capisco perfettamente la posizione della tua amica, e so benissimo che non ha offeso nessuno, ma permettimi di dire che nemmeno noi abbiamo offeso lei.

    Le è stato solo detto che sarebbe opportuno che si presentasse...
    Non riprenderla sarebbe stata una mancanza di rispetto verso tutte le altre utenti, perchè le regole devono valere per tutte indistintamente.
    Se avessimo fatto un'eccezione per lei, poi l'avremmo fatta per un'altra e un'altra ancora, e il regolamento a quel punto non avrebbe più avuto ragione di esistere.

    La tua amica qui dentro è bene accetta, e può tranquillamente venire solo per commentare le tue ff, nessuno le chiede di partecipare alla vita del forum nella sua totalità, ma ti ripeto, per rispetto verso tutte le altre utenti sarebbe opportuno che si presentasse.
    Non la vedo come una cosa così impegnativa, ci si mette un minuto a farlo...

    Riguardo alle troppe regole, ti posso solo dire che a nessuno dello staff piace fare la parte della "cattiva", ma noi tutte abbiamo sempre dato il massimo per questo forum, e chiedere di rispettare quattro o cinque direttive non ci sembra una richiesta così eccessiva.
    Senza contare che senza quelle regole, con ogni probabilità qua dentro regnerebbe il caos totale.

    Spero che tu non lo prenda come un richiamo, perchè non era assolutamente quello il mio intento.
     
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  7. Klarey
     
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    è pronto il nuovo chap.
    allora...emh...piccola cosa. non è striminzito e breve come nel nostro solito...
    semplicemente non mi andava, visto l'argomento che tratta. dovevo sentirlo...e mi sono dovuta dilungare un pò (comunque non è nemmeno così lungo).

    Visto l'ultimo capitolo di Kate (ispirato da una canzone) potevate aspettarvi che lo facessi anche io (che già di mio amo farlo si e no sempre).
    Ho scelto una canzone che sono certa conosciate pressoché tutte, una canzone che amo e che trovo di grandissima poesia.
    Non era mia intenzione scrivere questo in questo chap; la storia doveva progredire in ben altro modo. Poi ho pensato che le protagoniste, proprio come noi, sono umane...possono avere ripensamenti, momenti di crisi e momenti di sconforto. Questo è uno di quelli.

    premetto anche che è un capitolo 'forte'...beh, sempre nello stile di questa ff -delicato- ma cmq forte.
    asoltate la canzone, rende davvero meglio.
    http://it.youtube.com/watch?v=A167S2Sxreo&feature=user


    29 agosto 2008, Manhattan
    diary of Klarissa
    bathroom

    Il chiavistello è chiuso.
    La porta sigillata.
    Il mondo è fuori, fuori.
    Sprangata la finestra, soffusa la luce sporca e gialla sopra lo specchio.
    Una lacrima. Era una lacrima? Oh si, lo era.
    Cadeva dritta verso le labbra.
    Era una lacrima.
    Ti tengo tra le mani. Loro tremano, ma non capisco perché.
    Sono appoggiata alla porta; è una porta bianca, di legno.
    Forse è compensato, forse non è affatto vero legno.
    Le cose non sono mai vere.
    La lacrima si è posata sul mio labbro inferiore.
    La raccolgo con l'indice della mano sinistra.
    E piango.
    Piango fino ad urlare.
    Urlo fino a star male.
    Piango perché con la lacrima è venuto via anche del rossetto; è scuro, di una tonalità rossiccia del marrone.
    C'è ancora il rossetto.
    É una consapevolezza così difficile da portare, una constatazione così triste e opprimente.
    I sussulti, i singhiozzi, i pugni tirati a vuoto contro le piastrelle bianche...i miei gesti restano invisibili, inudibili, inutili come il rimpianto.
    Le piastrelle sono fredde e dure come il marmo. Sono anche lisce. Su alcune, quelle del bordo esterno, c'è disegnato un fiorellino lilla.
    É così puro.
    Ricomincio a piangere.
    A casa non c'è nessuno. Sono in montagna, loro.
    La porta è chiusa per abitudine, perché l'idea di piangere in un luogo, anche se vuoto, pubblico...mi è estranea.
    Scalcio con un piede il tappetino rosa che sta davanti alla doccia.
    Lo fisso e ricomincio a singhiozzare.
    Non posso far a meno di ricordare la prima volta che l'ho sporcato.
    Avevo dodici anni. Ero uscita dalla doccia. La sorpresa non mi aveva colta ne impreparata ne spaventata. Attendevo quel momento. Eppure mi ero comunque sentita spaesata. Era stato il rosso sul tappetino a rendermi inquieta, a farmi chiamare mamma.
    E chi chiamerò oggi?
    Poggio la testa alla porta finta, fisso lo specchio dall'altra parte.
    É uno stupidissimo specchio intero.
    Mi mostra l'essere accasciato, l'essere disgraziato.
    La camicetta bianca è sporca di coca cola vicino al colletto.
    La gonna nera è stropicciata come non lo è mai stata.
    Il reggicalze ha retto, ma la calza sinistra ha una lunga striatura sul polpaccio.
    Le converse nere sono spiegazzate anche loro. Quella destra è slacciata mentre quella sinistra ha la linguetta incastrata verso l'interno.
    Il mascara non è colato. É di quelli resistenti che costano cari, come il rossetto.
    Ma la matita e il pianto hanno senza dubbio contribuito all'alone nero marcato che sono certa non ci fosse quando mi sono allontanata da casa intorno alle sette.
    Il mio cuore è rotto, è frantumato. Sento il rumore dei pezzi stridere e sento i frammenti conficcarsi nel resto del corpo, come impazziti.
    Una ciocca mi ricade sul viso.
    I capelli devo averli tirati su dopo, non ricordo quando.
    La molletta che porto non è mia.
    Sono lunghi, sono mossi. Ricadono disordinatamente incorniciando il mio viso.
    Poche volte in vita mia sono stata bella come lo sono stata stasera.
    Ho smesso di piangere.
    É arrivato il momento di accettare, come ho sempre fatto.
    É arrivato il momento di pensare, di capire, di passare oltre.
    È arrivato il momento di portare silenziosamente il peso, di fingere che di un peso non si tratti. Il momento di alzarmi e di fissare con rassegnazione quel riflesso spudorato. Se potessi, lo guarderei con sfida. Ma la forza...la forza non la posso chiedere a me stessa, non oggi, non ora. Tornerà, perché alberga sempre in me, sono la sua compagna e le mancherò, presto o tardi.
    Ora devo capacitarmi di non averne.
    Mi fisso davvero.
    Non c'è più nulla da fare, è stupido restare qui.
    La camicia mi fa caldo.
    Il reggiseno è scomodo, gli slip sono di quelli lavorati, con tanto pizzo lilla
    Lilla come il fiorellino della piastrella, mi ritrovo a pensare.
    Le calze sembrano una rete che mi imprigiona.
    Mi levo una ad una le cose. Dovrei farmi una doccia. Dovrei davvero.
    Sono troppo esausta per farla. E lo scorrere dell'acqua mi farebbe versare altre lacrime, mi farebbe pensare ancora, laverebbe la mia colpa...e non deve.
    Pecrhè domani mattina me ne devo ricordare. Non voglio sentirmi meglio ora, voglio solo dormire. Voglio che arrivi domani, che oggi diventi passato e non più scomodo presente. Voglio che ogni cosa torni ad essere solo del nero su bianco impresso in te, solo un racconto come un altro. Solo una parola, un punto. Solo carta, solo cenere.
    Non quest'indelebile immagine di me, non questa presenza fisica costante.
    Prendo della comoda biancheria di cotone nero. Mi infilo nella camicia a forma di kimono che mi hanno regalato per natale. È di seta. Domani la butterò in lavatrice, insieme a tutte le lenzuola. Anche soltanto perché ci ho dormito oggi.

    Prima c'è una cosa che devo fare.
    É essenziale.
    Accendo il monitor del pc. Fa capolino l'immagine del Dio tanto sognato.
    Lo fisso. Ci sono parole che a volte, anche se siamo soli, dobbiamo dire.
    “Visto? Ora sono come te. O sulla buona via per diventarlo”
    Non c'è nemmeno la più remota nota di vanità nella mia voce.

    Mi stendo sul letto solo per rialzarmi. Devo struccarmi...
    No, non lo farò. Non è importante farlo, resterei sporca comunque.
    Ripenso alla lacrima, al bagno. Passo le dita sulle mie labbra e fisso sconcertata le tracce di rossetto.
    Niente baci? Come diavolo è possibile? Come? Quale Dio senz'anima mi ha permesso di gettarmi tra le braccia di qualcuno che non mi ha dato nemmeno un bacio? Nemmeno uno!
    So qual'è stato quel Dio senz'anima. So che pensa di essere il Dio del sesso e so che era il suo viso che vedevo quando ho afferrato quella canna, che era al suo viso che pensavo durante il terzo giro di birra, che era il suo viso a confortarmi al primo bicchiere di rum.
    Era il suo viso quello che vedevo ansimare, dopo. Quello che volevo vedere.
    Ma il viso che ha fissato me senza concedermi il lusso di un bacio qual'è stato?
    Perché, mio crudele Dio del sesso, mi hai portata dove sono oggi?
    Perché la tua deve essere una così dolorosa religione?
    Perché non sei qui con la tua stolta accolita?
    Mi costringi a dirti addio.
    Giuro, è con le lacrime al cuore che lo faccio.
    Ma non posso continuare.
    Non posso. Mi distruggerai.
    Mi distruggerò. Non voglio dover mai più cercare altrove il conforto per quel che tu non mi puoi dare.
    Perché il mio cuore è ormai in frantumi e non si può rompere più.


    Corro al pc. Selezione due cartelle. Una porta la scritta 'th', l'altra la scritta 'tomi'.
    'elimina'
    Seleziono una foto di quando ero piccola. Ero felice, nella foto sorrido abbracciando un orsetto che davvero non ricordo di aver mai avuto.
    'imposta come sfondo del desktop'

    Goodby my lover.
    Kla.

     
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  8. Lellenuccia.-*-.
     
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    O__O Ma... ma... ma .... è stupanda... ma... triste..... Cavolo Karley sto piangendo :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: .... quando sarò in grado di scrivere qualcosa senza piangere torno.... anzi no... non c'è quel momento quindi resto qui a dirti che è un capitolo fantastico e che tu sei bravissima!!!!
    Kiss Lelle
     
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    Dare to dream

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    Stupenda e sorprendende...
    Non mi sarei mai aspettata che Klarissa reagisse così...

    Stare con qualcuno immaginando che sia un'altra persona deve essere tremendo... e dev'essere tremendo soprattutto dopo, quanto metti insieme tutti i pezzi e realizzi fino in fondo quello che hai fatto...

    Continuate! ^^
     
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  10. Kate ~
     
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    Mi sento male...

    Kla, è stupenda. E' magnifica. E' forte, emozionante, commovente. Non avrei saputo davvero fare di meglio. Sei stata eccezionale. E adesso, sarà difficile scrivere un capitolo dopo questa meraviglia.

    CITAZIONE
    Mi costringi a dirti addio.
    Giuro, è con le lacrime al cuore che lo faccio.
    Ma non posso continuare.
    Non posso. Mi distruggerai.
    Mi distruggerò. Non voglio dover mai più cercare altrove il conforto per quel che tu non mi puoi dare.
    Perché il mio cuore è ormai in frantumi e non si può rompere più.

    SPLENDIDO.
     
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  11. Klarey
     
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    oddio grazie sono davvero felice che vi sia piaciuto!
     
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  12. » B e a •
     
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    STUPENDA

    Non ho altre parole davvero..
     
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  13. clyssa
     
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    *me ce l'ha fatta a leggerlo!!!*
    e ora commento...e questa volta mi sono pure presentata!!!

    *si sono fiera di me se non si era capita, non ne ho motivo, ma lo sono lo stesso!!*

    Bene...

    L'ipod nelle orecchie ancora passa quell'uomo triste che è Blunt, maledetto lui e le sue canzoni strappalacrime.
    Il capitolo è meraviglioso, davvero, ho amato ogni singola parola.
    E' scritto divinamente, le sensazioni che vive Kla le prova anche la lettrice. e non è una cosa carina bella mia!!!
    Non so perchè, ma la parte riguardante il rossetto ancora presente mi ha davvero segnata, credo continuerò a pensarci per ore.
    Come il solito non posso leggere qualcosa di tuo senza avere turbe emotive per ore...ma a me va bene così!!

    *Quest'uomo canta ancora...poteva essere il padre dei miei figli...che canzone tristeee T__________T *

    Ora mi ritiro che mi sa che è il caso.
    Ho amato questo capitolo.
    Complimenti davvero, Jack.
     
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  14. Kate ~
     
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    Questo capitolo fa c****e, vi prego di perdonarmi! ç_ç

    Non so nemmeno se dovrei scriverlo.

    Forse dovrebbe davvero rimanere un pensiero che vaga nella mia mente, un pensiero che appartiene solo a me, ma scriverlo su carta potrebbe aiutarmi a comprenderlo meglio.

    Josh ha finalmente trovato il coraggio di dichiararsi. E mi fa ridere la parola “dichiararsi”, ma è quello che ha fatto. Amo Josh da quando lo conosco. Amo tutto di lui. I suoi capelli, i suoi occhi, la sua camminata, il colore della sua pelle, il suo profumo, la leggerezza dei suoi gesti.
    Ha afferrato la mia mano mentre passeggiavamo come facciamo sempre e, guardandomi negli occhi, ha detto che non riusciva più a mentire a sé stesso. “Ti amo”, mi ha sussurrato. Ho aspettato questo momento per anni, l’ho sognato, l’ho desiderato, ho pregato affinché succedesse, ma lui non era intenzionato a sbottonarsi.

    Oggi l’ha fatto. E io l’ho rifiutato.
    Solo per te.

    E’ assurdo, dannatamente assurdo. E’ stupido. Dannatamente stupido. Ho lasciato che lui se ne andasse per inseguirti. Tu, che sei solo una faccia su uno schermo, che sei solo un sorriso sulle pagine di una rivista, che sei solo una voce che esce dallo stereo.

    E la cosa più stupida è che non mi sono pentita di averlo fatto. Non sento la mancanza di Josh, non sono triste al pensiero del suo viso tirato.

    Ho detto di no alla vita vera per un sogno. E’ possibile? Sì.
    Assurdo, inconcepibile, sciocco, forse ossessivo ma possibile.

    Mi ha chiesto se c’era un altro. Gli ho detto di no. In effetti, tu non ci sei. E forse non ci sarai mai. Ma devo essere libera. Devo SENTIRMI libera.
    Sei dentro alle canzoni che ascolto, sei il profumo che sento sul cuscino, sei lo smalto che indosso, sei una presenza costante. Invisibile ma costante.

    Mi sembra di averti qui, delle volte. Quando mi preparo il caffè, ti immagino accanto a me, mentre sorridi perché ho rovesciato lo zucchero. Quando mi preparo per la notte, vedo la tua figura che passeggia per la stanza e ride per il mio buffo pigiama. Quando mi sveglio al mattino, sento le tue labbra che sfiorano le mie per darmi il buongiorno.

    Non ci sei, ma è come se ci fossi sempre. Mi chiedo se, da qualche parte, ci sia qualcuno che capisce quel che intendo. Mi chiedo se, su questo pianeta, ci sia una ragazza che comprende le mie sensazioni, che capisce le mie emozioni, che non giudica la mia scelta annoverandola fra la categoria “idiozie”.

    Se si può svenire di fronte ad un’opera d’arte, perché non sciogliersi anche di fronte a te? A te che sei tutto e niente. A te che sei presente e assente.
    Vorrei tanto dirti addio, ma non posso. Vorrei non sognarti la notte, ma se penso a te durante il giorno, come posso non vedere i tuoi occhi anche quando il sole cala?

    La verità sai qual è? Io vorrei tanto che mi guardassi. Una volta sola. Poi te ne potresti anche andare senza proferire parola, ma vorrei tanto guardarti dritto negli occhi. Anche solo un istante.

    Kat
     
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  15. Klarey
     
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    fiera di essere qui subito.
    kate, magistrale, sublime.
    bellissimo e sentito.
    CITAZIONE
    Quando mi preparo il caffè, ti immagino accanto a me, mentre sorridi perché ho rovesciato lo zucchero.

    immagine degna di mille complimenti. triste come tutti i nostri capitoli.
    un bacione.
     
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65 replies since 16/6/2008, 09:31   643 views
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