Lovely eyes

Senza pensarci due volte la spinse, facendola stendere con ben poca grazie sul pavimento e in attimo fu su di lei, infilandole le mani sotto la maglia e toccandola come se fosse una puttana.
Bill non si era mai comportato così con lei, mai... era sempre stato dolce e gentile, ma quella notte sembrava un'altra persona, una persona alle quale non importava nulla di nessuno, che voleva solo dare sfogo ai sui istinti.
Era talmente schiavo della sua ira che non si preoccupò nemmeno di spogliarsi o di spogliare del tutto lei, le tolse in malo modo solo i jeans e le mutandine, per poi toccarla bruscamente, fregandosene del fatto che probabilmente le stava facendo male.
Stefania dal canto suo non si mosse, lo lasciò fare stringendo gli occhi e cercando di tenere duro, aveva già ferito Bill fin troppo, e un altro rifiuto da parte sua non se lo sarebbe mai meritato, ora era solo lei che doveva pagare per gli errori fatti, e lui aveva tutto il diritto di trattarla come voleva.
La ragazza non fece una piega nemmeno quando lui, abbassandosi i pantaloni senza nemmeno toglierli, la penetrò con una forte spinta, e prese a muoversi con la stessa foga che aveva messo in tutti i suoi gesti precendenti, come se lei fosse davvero solo un buco da riempire.
Stefania lanciò un urlo di dolore, erano anni che non faceva sesso, e la quasi assoluta assenza di preliminari, abbinata alla violenza che Bill ci stava mettendo le fecero provare un dolore lancinante, ma cercò di resistere, e si aggrappò forte a lui, infilandogli appena le unghie nella schiena e cercando i suoi occhi, ma lui non era lì, non c'era.
Non la stava nemmeno guardando in faccia, stava piangendo e guardava un punto fisso dinanzi a sè, nel vuoto.
Bill continuò nel suo folle gesto per diversi minuti, fino a quando portò la testa all'indietro soffocando un urlo, e venne finalmente in lei.

I due ragazzi si spogliarono con tenerezza, sorridendosi come due ragazzini che stavano vivendo la loro prima volta, e si dedicarono l'un l'altro moltissime altre attenzioni, stringendosi, accarezzandosi, baciandosi e non avendone mai abbastanza.
Quando il momento arrivò, Bill la guardò negli occhi, aspettando un suo cenno di consenso, perchè non le avrebbe mai più fatto del male, mai più.
Stefania sorrise, e avvicinandosi al suo orecchio, gli sussurrò con fiato caldo delle semplici parole, che per l'ennesima volta gli provocarono un'emozione pazzesca, e il cantante credette seriamente che il cuore gli stesse uscendo dal petto.
"Amami Bill, amami..." queste furono le parole che Stefania pronunciò con fermezza, ma anche con la consueta dolcezza.
Il ragazzo intrecciò le mani tra le sue e lentamente entrò in lei, facendo piano, per non farle male, baciandole nel frattempo il collo e dedicandole duemila altre attenzioni, per farle capire quanto la amasse.
Stefania si mosse con lui, avvolgendogli la vita con le gambe per sentirlo ancora più unito, e sentendosi man mano, sempre più vicina al piacere.
Raggiunsero l'apice assieme stringendosi forte e restando abbracciati, totalmente incapaci di fare a meno dell'altro in quel momento.