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    Ecco qua il nuovo capitolo ragazze!
    Mi scuso nuovamente per la lunga attesa, ma per i prossimi mesi, prometto di essere un po' più veloce a postare i nuovi capitoli ^_^

    Capitolo 8

    Era passata una settimana abbondante da quando Ashley aveva mandato il suo regalo a Bill, ma il ragazzo, almeno per il momento, non aveva ancora mostrato alcun interesse verso la sua proposta.
    La mora, è inutile dirlo, non stava passando dei bei momenti, anche perché in cuor suo, aveva davvero sperato di poter essere riuscita a colpirlo, anche solo un pochino.
    Quella sera poi, era un momento importante, era finalmente arrivato il fatidico giorno dell'ottavo anniversario della sorella, e in quell'atmosfera di festa, lei si sentiva un vero pesce fuor d'acqua.
    8 anni, 8 anni, quella cifra continuava a rigirarle nella testa e aveva scatenato in lei dei cattivi pensieri, non poteva fare a meno di fare paragoni tra l'amore che stava vivendo Sarah e il suo, che non sarebbe mai sbocciato, anche se a dire il vero non si era mai azzardata a pretendere così tanto, si sarebbe accontentata anche di una sola notte con lui, pur di averlo.
    Già, nonostante fosse sempre stata una ragazza seria e per nulla interessata alle avventure, avrebbe accettato anche quello, perché almeno avrebbe saputo cosa significava amare qualcuno in modo completo, sentirsi una cosa sola con la persona che per te, equivale al mondo intero.
    In quel momento una lacrima scese dai suoi occhi, perché il destino era stato così ingiusto, perché aveva dato tutto a sua sorella, e a lei non aveva concesso nemmeno un attimo di vera felicità?
    Ovviamente non ce l'aveva con lei, anzi era felice per tutto quello di meraviglioso che la vita le aveva regalato, ma non riusciva a farsene una ragione, anche lei meritava di essere felice.
    Ashley, persa nella sua disperazione abbracciò il cuscino e si rannicchiò sul divano, ma ben presto i suoi pensieri angosciosi vennero interrotti dall'arrivo di Sarah, che saltellando di fronte a lei e facendo una giravolta le chiese per la millesima volta come le stava il vestito.
    La ragazza, davanti alla sua spensieratezza, non se la sentì di mostrarle nuovamente la sua delusione e cercò di farsi vedere tranquilla con una battuta e un mezzo sorriso: "E dai stai bene, già te l'ho detto, se non ti salta addosso appena ti vede vuol dire che è gay!!"
    La sorella però, che la conosceva fin troppo bene non si fece ingannare, e senza aggiungere una parola, si sedette accanto a lei, abbracciandola forte.
    Sarah sapeva benissimo quanto stava soffrendo e avrebbe fatto qualunque cosa per lei, purtroppo però non c'era nulla che lei potesse fare, ne tantomeno dire, per farla stare meglio.
    La maggiore d'altro canto capì tutto l'affetto che mise in quel gesto e si lasciò stringere, sentendo almeno per un attimo, un po' di calore avvolgere il suo cuore dolorante.
    "Grazie sorellina... grazie... ma questa è la tua serata, non pensare a me, io starò bene, in un modo o nell'altro..."
    "Lo sai che per me sei molto più importante di una stupida cena" rispose quindi Sarah sospirando.
    Ashley a quel punto si staccò da lei, e le sorrise in un modo un po' più convincente del precedente.
    "Se ora, non ti alzi, esci, e torni con un bel po' di sano gossip su questa serata, giuro che ti rincorro per tutta casa come facevamo da piccole!"
    "Ma ma... da piccola mi rincorrevi sempre con una bottiglia di acqua in mano!"
    "Ecco appunto, quindi se non vuoi farti una doccia gelata per i corridoi vedi di muoverti!"
    Sarah la guardò mettendole uno strano broncio, ma nel giro di qualche secondo, nessuna delle due resistette più e scoppiarono entrambe a ridere di gusto.
    "Sei proprio scema te l'ho già detto vero?" disse la minore tra una risata e l'altra, ma il loro momento speciale tra sorelle venne interrotto dal suono del campanello, che preannunciava l'arrivo di Anthony.
    "Oh mio Dio è arrivato!!! E' arrivato!!! Ash, come sto?!!" sbottò nuovamente Sarah, mettendosi davanti allo specchio e risistemandosi ancora una volta i capelli.
    "Sentimi bene... sei bellissima!!! Ora se non esci immediatamente a spassartela anche per me giuro che la vado a prendere subito quella bottiglia!!"
    "E va bene, vado, vado..."
    La minore mandò ridendo un bacio alla sorella e senza aggiungere altro si diresse verso la porta, aprendola.
    Anthony, come un perfetto uomo di altri tempi apparve davanti a lei con un elegantissimo frac e un enorme mazzo di rose rosse in mano:
    "Buonasera mia principessa" disse quindi baciandole una guancia e porgendoglielo.
    La ragazza strabuzzò gli occhi e spalancò la bocca a mo' di pesce lesso, nonostante stessero assieme da già molto tempo, i suoi modi all'antica e raffinati riuscivano ancora a colpirla.
    "Tony io... non so cosa dire, grazie..." mormorò a quel punto imbarazzata annusando uno dei freschi boccioli.
    "Non dire nulla per ora, questa stanotte mi basta che tu mi segua"
    Sarah lo guardò sorridendo, e scuotendo la testa incredula come una bambina, afferrò la mano che le stava tendendo e lo seguì.
    Anthony, gentiluomo come non mai le aprì la portiera dell'auto facendola accomodare, e mettendosi alla guida, la guardò con occhi penetranti, quasi strani.
    "Che... che c'è?" chiese quindi timidamente Sarah.
    "Nulla è che, il tuo abito... è così, come dire, moderno rispetto al tuo solito modo di vestire, ma devo dire che è fantastico, chiunque ti abbia aiutato nella scelta ha gusto"
    La ragazza sorrise di nuovo e nella sua mente apparve il volto di Tom, ma stavolta pensò a lui in modo diverso rispetto a come aveva fatto ultimamente, ormai si era convinta del fatto che l'attrazione per il chitarrista fosse solo una sbandata momentanea, e che il suo posto, fosse esattamente dove si trovava ora, accanto ad Anthony. Ne era certa.
    Mezz'ora dopo, l'auto con a bordo i due fidanzati imboccò il vialetto che portava ad un notissimo ristorante situato a ridosso della spiaggia, famoso per la sua atmosfera romantica, e per i suoi prezzi stratosferici.
    Sarah si passò una mano sul volto, ci avrebbe scommesso tutto quello che aveva sul fatto che avrebbe optato per quel locale, ormai conosceva quel ragazzo come le sue tasche, e anche se da un lato avrebbe voluto fare qualcosa di davvero diverso dal solito, il fatto di conoscerlo così a fondo le dava sicurezza.
    "Tony..." mormorò la mora fissando il giovane accanto a lei.
    "Sì? Dimmi mia principessa..." le rispose lui con voce dolce e suadente.
    "Ora basta formalità, baciami" aggiunse a quel punto la ragazza, tirandolo per la cravatta e avvicinando le labbra alle sue in un caldo bacio.
    Anthony per un attimo rimase sorpreso da quel suo gesto, c'era qualcosa di strano in lei quella sera, ma non si lasciò di certo pregare e la strinse, dedicandosi completamente alle sue labbra.
    I due rimasero in auto a scambiarsi effusioni per una decina di minuti, poi il giovane, ricordandosi della prenotazione, si staccò da lei e dandole un ultimo casto bacio, la invitò ad entrare.
    La mora però, lasciandosi trasportare dall'eccitazione del momento, gli fece una proposta alternativa: "Tony aspetta... perché non facciamo una pazzia stanotte? Al posto che entrare lì dentro, e comportarci come due signori di alto borgo, perché non ci buttiamo nel mare, facciamo il bagno nudi e facciamo l'amore tutta la notte sulla spiaggia?"
    Anthony per poco non si strozzò con la sua stessa saliva, ma che diavolo di idee le venivano in mente? No, no, no, aveva in testa tutt'altro programma per quella notte, e poi insomma, era un'idea da pazzi, ma pazzi sul serio!
    Sarah aveva detto quelle parole con entusiasmo, ma vedendo il suo volto smarrito e sull'orlo di un'arrabbiatura, si affrettò a buttare tutto sul ridere.
    "Sciocchino mica ci avrai creduto vero? Dai stavo scherzando, entriamo!"
    Il giovane tirò un sorriso di sollievo e senza dire altro la seguì, non immaginandosi però, che la sua ragazza prima, non stava affatto scherzando.
    Poco dopo, varcando la porta del ristorante, Sarah si guardò attorno, non era cambiato nulla dall'ultima volta che era stata lì, quando qualche mese prima suo padre aveva fatto una cena aziendale alla quale anche lei e Ashley avevano partecipato.
    Quell'ambiente era perfetto, c'erano fiori freschi su ogni tavolo, quadri d'autore ad ogni parete, e c'erano persino i camerieri che ti versavano l'acqua nel bicchiere, ma lei per qualche strana ragione, non si sentiva del tutto a suo agio. Poco prima si era lasciata andare come faceva da tempo, aveva messo da parte quello che la ragione e l'educazione le suggerivano, e si era immaginata di passare con lui una notte che nel bene e nel male, sarebbe senza dubbio rimasta impressa nella tua mente come uno dei momenti più eccitanti della tua vita.
    Come sempre però, Anthony si era dimostrato fin troppo maturo e per nulla incline a fare qualcosa di alternativo, e quella sera quel lato del suo carattere, le pesò più del solito.
    Ad ogni modo, i due fidanzati furono ben presto accompagnati al tavolo a loro riservato, situato in una saletta privata con vista sull'oceano, dove si potevano scorgere mille luci delle barche nel porto in lontananza.
    "Amore, ti piace?" chiese quindi Anthony entusiasta.
    "Sì, molto, ti ringrazio, ottima scelta".
    La mora sorrise, sì, in effetti era tutto perfetto, forse stava davvero esagerando con le paranoie, lei era estremamente fortunata a stare con lui, tutti avrebbero voluto un ragazzo come Tony, e tutte avrebbero voluto un anniversario come quello. Era stata davvero stupida poco prima a fare quei pensieri, non c'era nulla di meglio che una donna potesse desiderare.
    Scacciando così ogni inquietudine, prese posto sulla'elegante sedia di velluto rosso, e aspettò in silenzio che il cameriere iniziasse a portargli il leggero antipasto di pesce della casa.
    L'uomo, dopo averli serviti lasciò loro i menù e si allontanò, concedendogli tutto il tempo necessario per decidere con calma su come procedere con le portate, dato il ristorante offriva una vasta varietà di pietanze e di specialità del posto.
    Sarah e Tony, decisero di assaggiare un po' di tutto, e senza badare a spese optarono per un assaggio di ogni cosa, trascorrendo le due ore seguenti nella più completa armonia e tranquillità, imboccandosi di tanto in tanto, e lasciandosi andare a qualche casto bacio.
    Quando arrivò il momento del dessert però, accadde qualcosa di strano, il cameriere portò a sorpresa alla giovane Roberts un vassoio con un coperchio in acciaio, e dopo averlo posato sul tavolo, lasciò inaspettatatamente la sala.
    "Ma... dove va?! Non ha paura che scappiamo senza pagare?" scherzò a quel punto la mora, intuendo che Anthony le doveva aver fatto preparare qualche manicaretto particolare, ma volendo comunque lasciare la conversazione sui toni scherzosi che aveva avuto fino a quel momento.
    Il ragazzo però, assunse immediatamente un atteggiamento più serio, e dopo averle accarezzato il viso, la incitò a scoprire di cosa si trattasse.
    "Amore, ora ti devo dire una cosa importante, però prima goditi pure il tuo dolce"
    La giovane arrossì per l'austerità con cui aveva pronunciato quelle parole, ma era troppo curiosa di scoprire che cosa gli aveva fatto preparare per dargli il giusto peso, così senza pensarci due volte sollevò il coperchio, aspettandosi di trovare davanti ai suoi occhi una qualche delizia al cioccolato.
    Con sua immensa sorpresa però, quello che si trovò davanti non era assolutamente qualcosa che si poteva mangiare, anzi era decisamente non commestibile.
    Una scatoletta in velluto blu brillava davanti ai suoi occhi, e per un attimo, Sarah ebbe paura di scoprire cosa contenesse.
    Con mani tremanti trovò comunque il coraggio per aprirla, e al suo interno trovò un bellissimo anello con un diamante finemente lavorato.
    "Oh mio Dio..." mormorò portandosi una mano alla bocca.
    Anthony forse per la prima volta in vita sua arrossì, e senza aspettare oltre si inginocchiò davanti a lei prendendole la mano, e le fece la proposta che ogni ragazza innamorata avrebbe voluto sentire.
    "Sarah, amore mio, mi vuoi sposare?"
    La mora sentì il cuore uscirle dal petto, aveva immaginato quel momento centinaia di volte, ma mai e poi mai si sarebbe immaginata che sarebbe potuto accadere quella sera.
    Trovava tutto così strano, così irreale, proprio ora che dopo anni aveva avuto i primi dubbi sul loro rapporto lui le aveva fatto una sorpresa così tanto magnifica, e per l'ennesima volta l'aveva fatta sentire davvero speciale, la persona più fortunata del mondo.
    Sarah prese fiato più volte, cercando di replicare, ma solo dopo vari tentativi riuscì a controllare l'emozione per rispondergli.
    "Sì amore... ti amo" sussurrò, prima che lui alzandosi le tappasse le bocca con un lungo bacio che la lasciò senza fiato.
    I due si baciarono per un tempo indefinito, e dividendosi da lui, la giovane si perse nei suoi occhi, capendo definitivamente che era lui l'unica persona che voleva al suo fianco. Era bello, dolce, ricco, affidabile, e sapeva che non l'avrebbe mai tradita, mai.
    L'amava fin da quando erano ragazzini e non c'era stato un momento in cui l'avesse fatta dubitare dei sentimenti che provava per lei.
    "Ti amo Sarah, ti ho sempre amato e prometto che lo farò per sempre..."
    La mora si lasciò sfuggire una lacrima di gioia, e il pensiero di Tom in quel momento, le apparve più lontano che mai.
     
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  3. michela_kaulitz
     
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    *0* che bellooooo...più si và avanti e più mi piacee...donnah ma tu sei scrittrice ???xD
     
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    *Q* mamma mia bellissimoooooooooooooooooooooooooooooooooo
     
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  5. ** Prinzi **
     
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    Che sono pucciosi *______*
    Brutto Bill u.ù non hai chiamato completamente la povera Ash!u.ù
    Speriamo che cambi idea *_* posta prestooooo *_*
    P.S:ma tanto lo so che Sarah si innamora di Tom u.ù XD
     
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  6. ale_schrei483
     
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    CITAZIONE
    I due si baciarono per un tempo indefinito, e dividendosi da lui, la giovane si perse nei suoi occhi, capendo definitivamente che era lui l'unica persona che voleva al suo fianco. Era bello, dolce, ricco, affidabile, e sapeva che non l'avrebbe mai tradita, mai.
    L'amava fin da quando erano ragazzini e non c'era stato un momento in cui l'avesse fatta dubitare dei sentimenti che provava per lei.
    "Ti amo Sarah, ti ho sempre amato e prometto che lo farò per sempre..."
    La mora si lasciò sfuggire una lacrima di gioia, e il pensiero di Tom in quel momento, le apparve più lontano che mai.

    Però tra i motivi non c'è quello che lei lo ama... e poi lui non l'avrebbemai tradita e l'avrebbe amata "per sempre" ma lei?! Secondo me cede al bel Kaulitz o comunque qualcosa succederà u.u
    Comunque che stron*o Bill la poteva chiamare a Ash =(

    Sis bravissima e però ora posta presto v.v
     
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  7. °°dream°°
     
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    CITAZIONE (** Prinzi ** @ 6/3/2011, 22:31) 
    Che sono pucciosi *______*
    Brutto Bill u.ù non hai chiamato completamente la povera Ash!u.ù
    Speriamo che cambi idea *_* posta prestooooo *_*
    P.S:ma tanto lo so che Sarah si innamora di Tom u.ù XD

    Sono pienamente d'accordo sul fatto che bill poteva fare una breve telefonata!! Comunque volevo dire che ho letto anche le altre due FF e sono semplicemente stupende, e visto che non le avevo commentate prima (scusami) volevo farti i complimenti ora =)
    Riguardo a questa nuova è veramente molto bella e quest'ultimo capitolo non so nemmeno come definirlo cioè...è stupendo anche se quella Sarah non la racconta giusta -.-'
    Ti faccio ancora i complimenti ma tu posta il prima possibile *_*" !!!!!
     
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    Dare to dream

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    Awww grazie patate mie!! Quanti bei commenti!! :uyu:

    Ale, devo dire che tu sei sempre tra le lettrici che capiscono meglio quello che voglio dire e che sa leggere tra le righe, quella fine era assolutamente voluta e il senso era esattamente quello! ^^

    Ringrazio anche tutte le altre, siete troppo carine! *_*
    Dream, mi fa un immenso piacere che anche tu mi abbia lasciato un commento stavolta! Ti ringrazio! *_* Io amo i vostri commenti :uyu:
    Un bacione a tutte!
     
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  9. °°dream°°
     
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    Figurati,dovevo farlo sei troppo brava!! :)
     
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  10. ale_schrei483
     
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    CITAZIONE (°Summer° @ 7/3/2011, 21:27) 
    Ale, devo dire che tu sei sempre tra le lettrici che capiscono meglio quello che voglio dire e che sa leggere tra le righe, quella fine era assolutamente voluta e il senso era esattamente quello! ^^

    Grazie, che onore >.<
     
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  11. Noise87
     
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    Amore come sempre scrivi meravigliosamente, non è proprio il più bel capitolo che mi aspettavo di leggere sai com'è -.- , però lo hai scritto bene lo stesso. Non vedo l'ora che le cose cambino :D
     
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    Capitolo 9

    Il sole era già sorto da un pezzo sopra il cielo di Los Angeles, ma Ashley non aveva ancora trovato la forza né la voglia di uscire dalle calde coperte del suo lettino.
    La ragazza era sveglia da più di mezz'ora, ma lo sconforto per la questione Bill la stava rendendo sempre più apatica e per nulla interessata a quello che stava accadendo fuori dalle mura di camera sua.
    Nell'ultima settimana era uscita solo per recarsi in biblioteca a prendere dei libri, per il resto era sempre rimasta sempre a casa ed aveva declinato ogni tipo di invito che aveva ricevuto, soprattutto quelli per nulla graditi da parte di William, il quale la invitava fuori quasi quotidianamente.
    Ashley iniziava a non sopportarlo più, e non capiva davvero come mai avesse quella fissa verso di lei, infondo ora che aveva fatto il suo debutto con i Lakers, la sua popolarità era perfino aumentata e con essa anche il numero delle ragazze che avrebbero fatto carte false pur di entrare nel suo letto.
    Aveva davvero iniziato a pensare che avesse una specie di ossessione malsana verso di lei, causata probabilmente dal fatto che era l'unica ad averlo mai rifiutato, e anche per questo era decisa a tenerlo il più lontano possibile, poichè se William avesse iniziato a giocare sporco e pur di averla avesse messo di mezzo i loro genitori, le cose sarebbero diventate molto complicate per lei.
    La mora, non riuscendo a darsi pace per la piega sempre più complicata che stava prendendo la sua vita, passò così un altro quarto d'ora a rigirarsi tra le coperte in balia di mille pensieri, ma ad un tratto, il rombo del motore di un auto sportiva segnalò l'arrivo di Sarah.
    La giovane, che non stava aspettando altro che il suo ritorno per fare un po' di sano gossip e distrarsi, decise a quel punto di alzarsi, e dopo essersi sistemata velocemente i capelli in una coda di cavallo scese le scale stropicciandosi gli occhi, in quanto nonostante avesse stabilito un nuovo record di tempo passato sotto le coperte si sentiva comunque spossata.
    Un attimo dopo però, dopo aver sceso la prima rampa, qualcosa le fece immediatamente passare ogni stanchezza: davanti a lei apparve la sorella, la quale non essendosi minimamente accorta del suo arrivo, rimirava ripetutamente qualcosa che aveva al dito, e un'idea tanto assurda, quanto fantastica, si fece strada in Ashley.
    Qualche secondo dopo, ogni suo dubbio venne presto chiarito, Sarah sentendo una scricchiolio alle sue spalle si voltò, e senza aspettare nemmeno un secondo glielo disse, anzi glielo urlò con entusiasmo.
    "Ash, mi sposo!!!"
    La maggiore dovette tenersi al corrimano per non cadere dall'emozione, porca miseria, si sarebbe aspettata qualunque genere di pettegolezzi, ma quello mai!
    Era una notizia così... assurda!! Era felicissima per lei, finalmente avrebbe coronato il suo sogno d'amore, ma dall'altra parte era incredula, in fondo la sorella stava ancora studiando, e aveva creduto di poterla avere con sè per ancora molto tempo.
    Confusa e persa tra questi due opposti stati d'animo che si davano battaglia in lei, decide comunque di correre ad abbracciarla e di tenere per sè ogni sua paura, quel momento era uno dei più importanti della sua vita e lei non glielo avrebbe rovinato per nulla al mondo.
    Le due sorelle passarono così le successive due ore a parlare e a ridere come pazze dell'accaduto, Sarah, avendo quasi completamente dimenticato le titubanze della sera prima non faceva altro che ripetere quanto Anthony fosse il ragazzo perfetto che tutte avrebbero voluto, mentre la maggiore non la smetteva di abbracciarla, in estasi per la sua felicità.
    In quel frangente mostrarono ancora una volta quanto l'affetto che le legava fosse qualcosa di speciale sotto tutti i punti di vista, era qualcosa che andava ben oltre l'essere sorelle, l'una era la migliore amica dell'altra e viceversa, e sapevano che nulla avrebbe mai potuto incrinare tutto quello che avevano costruito.
    Dopo essersi a lungo sfogata con Ashley però, la più giovane delle Roberts era ancora troppo in estasi per rimanere a casa tutto il giorno, così decidendo per qualcosa di insolito, annullò l'impegno che avrebbe avuto quel pomeriggio si recò al parco per godersi quella bellissima giornata di sole all'aria aperta.
    La ragazza, dopo aver parcheggiato non lontano dal centro, imboccò la strada che costeggiava il parco, desiderosa di stare lontana dalla frenesia delle vie affollate del centro, e poco dopo si addentrò in esso, andando a cercare un po' di refrigerio accanto alla fontana.
    Sì, quello era decisamente una giorno perfetto, e il leggero venticello che le scompigliava i capelli le dava un senso di libertà, che poche volte aveva provato in vita sua. Si stava per sposare, è vero, ma vedeva quel passo come la consacrazione delle libertà vera, quella che ti pone definitivamente lungo la tua realizzazione personale.
    Ad un tratto però, una voce interruppe la sua pace.
    "Oh tu guarda chi si rivede!"
    La mora si girò di scatto, e come sempre accade in questi casi, si ritrovò davanti l'ultima persona che avrebbe voluto vedere in vita sua, Tom.
    Il chitarrista stava portando il cane a fare una passeggiata, e ironia della sorte aveva deciso di farlo proprio l'unica volta che lei si concedeva qualche ora in quel luogo.
    "Oh Tom..." rispose con poco entusiasmo.
    "Che c'è? Non sei contenta di vedermi?" la rimbeccò subito il ragazzo che al contrario suo non era affatto dispiaciuto di averla incontrata.
    "No figurati, è che era soprappensiero e non mi aspettavo di vederti, tutto qui"
    "Non te lo aspettavi o non volevi per paura di non riuscire a resistermi?"
    Sarah strinse i pugni, la sfacciataggine di quel finto rapper iniziava davvero a darle sui nervi, ma come si permetteva?
    Basta, l'aveva già presa abbastanza per in fondelli per i suoi gusti, ora l'avrebbe messo a tacere, troncando una volta per tutte le sue speranze.
    "Tom... mi spiace molto per te, ma stavolta dovrai accettare un no da una ragazza, ricordi che sono fidanzata vero? Beh, tra poco mi sposo!"
    La giovane Roberts incrociò le braccia guardandolo male, sicura che quelle parole l'avrebbero fatto stare zitto, ma dall'altra parte non ci fu la reazione sperata.
    Il chitarrista dopo aver strabuzzato gli occhi, si coprì la bocca con le mani, come per nascondere una smorfia che sembrava un sorriso, e a quel punto la mora scoppiò.
    "Cosa c'è? So bene che non approvi, ma esistono anche persone che sanno impegnarsi seriamente sai?!"
    Tom la osservò, sposarsi a quell'età era la cosa più assurda che avesse mai sentito, ma vedendo il modo decisamente incazzato con cui gli aveva risposto, decise di fare un passo indietro e di non emettere giudizi, mantenendo però come sempre il suo tono un po' strafottente.
    "Va beh dai scherzavo! Ok lo ammetto, io non condivido, ma tu sei un po' troppo sulle difensive santo cielo! In fondo non ho detto niente!"
    Sarah prese un bel respiro, ok aveva ragione, stava decisamente esagerando, ma quello era l'unico modo che aveva per sfogare la sua rabbia, la quale tra l'altro non era assolutamente dovuta alle sue battute, ma al fatto che gli facesse tremendamente "sangue" e che non riuscisse a stare calma quando ce l'aveva di fronte.
    "Ok... scusami, rifacciamo tutto da capo ok? Io mi giro, tu mi risaluti e ricominciamo" propose a quel punto tentando di rimediare ai suoi atteggiamenti per nulla maturi.
    Anche questa volta però, il chitarrista la sorprese, e senza dare alcun peso alla cosa scoppiò a ridere, per poi farle una proposta innocente.
    "Va beh dai, senza fare teatrini, stavo andando a prendermi un gelato, vieni?"
    La ragazza si morse il labbro, andare a prendere il gelato CON LUI? Doveva accettare? No, probabilmente non era affatto una buona idea, i suoi ormoni iniziavano a chiedere pietà di fronte a tutta quella bellezza, ma un po' per rimediare alla gaffe di prima e un po' perchè aveva una voglia malsana di passare del tempo con lui decise di accettare.
    Dopo un breve tragitto i due si ritrovarono così seduti all'ombra di una grossa quercia, scrutandosi con la bocca piena, entrambi timorosi su come riprendere la conversazione.
    Come prevedibile, Sarah non aveva nessuna intenzione di prendere l'iniziativa, così fu Tom a riaprire il discorso precedente.
    "Dimmi un po', quando ti sposi?" chiese curioso.
    La giovane Roberts diventò viola, parlare con lui del suo matrimonio la metteva terribilmente a disagio.
    "Ehm... tra un paio di mesi, il tempo di organizzare il tutto. Comunque lo so benissimo che siamo molto giovani e che non ho ancora completato gli studi, ma dopo 8 anni non ha più senso aspettare, lo sai se è quello giusto"
    Disse le ultime parole con molta dolcezza, tanto che Tom ne rimase piacevolmente colpito.
    "Boh credo..." commentò quindi con un velo di tristezza nella voce.
    La mora, lo scrutò, cosa gli stava accadendo? Perchè i suoi occhi avevano assunto quella strana espressione triste?
    Non sapeva perchè, non sapeva spiegarsene il motivo, ma in quel momento ebbe una voglia matta di abbracciarlo, e a stento riuscì a trattenersi dal farlo.
    "Tom... che c'è?" chiese titubante.
    "Nulla, è che non credo che avrò mai tanta fortuna, io vado a letto con molte donne è vero, ma non credere che sia io ad usarle, sono per lo più loro ad usare me, loro vogliono il chitarrista dei Tokio Hotel, non Tom"
    A quelle parole Sarah sentì un brivido trapassarle la schiena, perchè, perchè mai gli faceva quel fottutissimo effetto? E poi perchè lui le stava dicendo quelle cose? Se si fosse rivelato uno stronzo senza cuore le cose sarebbero state più facili, ma così...
    No, no, che diamine, non ci doveva nemmeno pensare a lui, doveva mantenere la calma e fingersi disinteressata, dandogli dei consigli da persona persona più matura di lui.
    "Beh forse è perchè fino ad ora hai guardato sempre un tipo di ragazza che non è esattamente quello con cui farsi una famiglia"
    Tom fece una smorfia "Quelle belle e serie sono già occupate da 8 anni, non è facile"
    La giovane Roberts di fronte a quelle parole assunse un colore indefinito, stava solo scherzando o c'era un fondo di verità nelle sue parole? Gli piaceva davvero o pure no?
    Oh no, no, ma che diavolo di pensieri stava facendo ancora?! Non doveva comunque interessarle, stava per sposare un altro santo cielo.
    "Tom io credo che... devo andare ora" disse quindi esasperata dal fatto di non riuscire a controllare le sue emozioni.
    "Di già? Ma non avevi il pomeriggio libero?"
    La mora deglutì, si era vero che era libera, ma non poteva permettersi di stare accanto a lui un minuto in più.
    "Io..." lo guardò negli occhi e non riuscì più ad andare avanti.
    "Sarah?" chiese a quel punto il ragazzo un po' stranito.
    La giovane perdendosi in quel colore ambrato perse il controllo delle sue azioni, e quasi senza rendersene conto alzò la mano e gli accarezzò il viso, sfiorandogli le labbra con il pollice.
    Il chitarrista rimase sorpreso dal suo gesto, ma felice per la spontaneità e la tenerezza con cui l'aveva fatto si limitò a sorridere.
    "Oddio scusami" si affretto a dire Sarah, una volta tornata in sè.
    "Non... non devi scusarti" rispose a quel punto il ragazzo prendendole la mano e osservandola dolcemente.
    La giovane Roberts però, di fronte a quell'ennesimo contatto non ce la fece più e si alzò, allontanandosi di qualche passo da lui.
    "Mi spiace Tom, ma non posso, non posso"
    Il chitarrista capì immeditamente cosa le voleva dire con quelle parole, ma qualcosa in lui, le stava dicendo di non rinunciare.
    "Ti posso rivedere almeno?"
    "Io... è meglio di no, fidati, è meglio così" sussurrò la ragazza abbassando lo sguardo.
    Tom capì che non avrebbe mai accettato di incontrarlo nuovamente tramite un appuntamento, così decise di giocare l'unica, folle carta che gli venne in mente.
    "Va beh, allora vorrà dire che ci rivedremo alla tua festa di fidanzamento, così mi presenti il tuo futuro marito"
    Sarah a quelle parole puntò gli occhi nei suoi, era forse un modo per chiederle di invitarlo alla festa? Tutto quello non aveva alcun senso, perchè mai avrebbe dovuto farlo venire!
    Ripensando ad Ashley però, credette che infondo non sarebbe stata una cattiva idea, se lo avesse invitato lei avrebbe potuto rincontrare Bill, e anche se non credeva affatto che tra loro potesse nascere qualcosa, le avrebbe fatto di certo piacere.
    Autoconvincendo quindi sè stessa del fatto che lo stesse facendo solo per lei, decise di di rivederlo almeno in quell'occasione.
    "Certo, mi farebbe molto piacere averti al nostro party, ti farò avere luogo e data per sms... ah, mi raccomando porta anche tuo fratello così saluto pure lui"
    Tom a quelle parole sorrise soddisfatto, forse non era detta l'ultima parola con lei.
     
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  14. Noise87
     
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    Ok. Ho sfiorato l'infarto perchè il mio cuoricino stava per scoppiare ^^. Questo capitolo è stupendo, non solo perchè sai scrivere in un modo che semplicemente non permette di staccare gli occhi dalla storia ma anche perchè non manchi di colpi di scena.
    Senza contare che anche tante cose di cui parli mi colpiscono dentro. L'affetto tra le sorelle e il modo in cui descrivi Lui.
    Queste soprattutto...ma ciò che ti posso dire è che quando leggo quello che scrivi, e insomma, inutile nasconderlo...soprattutto questa storia...provo dei brividi lungo la schiena.
    Sei fantastica, ecco perchè lo è questa storia.
     
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    Grazie amore, grazie.
    Grazie di esserci sempre, e di capirmi in questo modo. Solo tu ci riesci.
     
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161 replies since 22/10/2010, 21:36   3333 views
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