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  1. Kate ~
     
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    Grazie a tutte patate! *_*

    13. Is someone getting the best, the best, the best, the best of you?



    Bill aspettava Lisbeth, sulla limousine, giocherellando nervosamente con la lunga collana che aveva al collo. David gli aveva spiegato, nei dettagli, tutto ciò che avrebbe dovuto dire alla stampa nel momento in cui li avessero visti assieme.
    I suoi compagni chiacchieravano, cercando di stemperare la tensione, mentre lui ripassava mentalmente il copione. Lui e Lisbeth si erano conosciuti qualche mese prima del suo ultimo ricovero, grazie ad amici comuni. Non erano mai usciti assieme ma lei gli era stata accanto quando era stato dimesso e, in quei giorni, avevano capito di piacersi. Erano usciti assieme, per la prima volta, la sera in cui i paparazzi li avevano beccati al ristorante e, da quel giorno, si erano frequentati assiduamente. Sì, lei gli aveva salvato a vita. Sì, era innamorato. Sì, sperava di tornare presto a fare musica ed era certo che, grazie anche al sostegno di Lisbeth, ce l’avrebbe fatta.
    Non era sicuro di saper mentire così bene ma sapeva che, in fondo, non era tutta una menzogna. A Lisbeth si era affezionato davvero, le piaceva stare con lei e la considerava una buona amica.

    Si riscosse dai suoi pensieri notando del movimento fuori dalla limo e, guardando dal finestrino, vide comparire la ragazza. La osservò scendere i pochi scalini dell’ingresso e notò quanto fosse splendida con quell’abito. I capelli raccolti a formare una crocchia molle sulla nuca e con qualche ciocca saggiamente lasciata a penzoloni, il trucco leggero, le movenze eleganti. Ricordando quanto gli aveva detto Lisbeth circa il suo abbigliamento preferito, si chiese come si sentisse in quel momento, con ai piedi delle scarpe che non avevano nulla a che fare con gli stili da lei preferiti.

    L’autista aprì la portiera e la ragazza salì, accomodandosi accanto a Bill. Quattro paia di occhi erano puntati su di lei, in adorazione.

    “Ciao ragazzi” trillò, sistemando la gonna “Come va?”
    “Bene” risposero, in coro e Bill aggiunse “Sei bellissima! Quel vestito è fantastico”
    “Grazie. Anche voi siete bellissimi” sorrise Beth

    La macchina partì e, per i seguenti quindici minuti, tanto durò il viaggio, nessuno proferì parola. Tutti pensavano, anche se per motivi diversi, al momento in cui avrebbero calcato il tappeto rosso. Era passato un anno dall’ultima volta che era successo e il nervosismo si era impossessato, prepotentemente, di loro.

    Arrivati alla meta, l’autista scese dall’auto e aprì loro la portiera. Tom fu il primo a scendere, seguito da Gustav e da Georg. I flash delle macchine fotografiche si riflettevano sui vetri della macchina. Bill scese dall’auto, poi si voltò a guardare Lisbeth ancora seduta e, allungando una mano, le disse “Coraggio, andiamo”

    Quando la nuova coppia del momento iniziò a camminare in direzione del tappeto rosso, i fotografi impazzirono. Le macchine scattavano incessantemente e i fotografi cominciarono a chiamare i loro nomi quando Bill, con scioltezza, afferrò la mano di Beth.
    Si trovarono in mezzo alla passerella, circondati da fan, giornalisti e fotografi urlanti. Tom, Gustav e Georg posavano, per delle foto, qualche metro avanti a loro mentre una donna sui 50 anni, ben vestita e pettinata, si avvicinò alla coppia con un microfono in mano “Ciao Bill, ciao Lisbeth” trillò, sorridendo. I due la riconobbero, era una nota giornalista di un altrettanto noto programma di gossip. Lisbeth strinse la mano del cantante e lui ricambiò la stretta, in segno di solidarietà.
    La donna continuò “Come state?”
    “Molto bene” rispose lui, sfoderando uno dei suoi sorrisi a trentadue denti
    “Quindi ciò che si mormorava da tempo è vero. Finalmente uno dei nostri scapoli d’oro si è accasato!” disse, con fare professionale
    Bill rise e disse “Beh, sì. Possiamo dire di sì”
    “Come vi siete conosciuti? Avanti, dicci di più!” lo incalzò la donna
    “Siamo stati presentati da amici comuni ma abbiamo cominciato ad uscire insieme solo diverso tempo dopo. Lei mi è stata accanto in momenti difficili”
    “Lisbeth, come descriveresti Bill in una sola parola?” domandò la giornalista, porgendo il microfono a Lisbeth.
    La ragazza guardò Bill, sorrise dolcemente e, senza indugi, disse “Unico”. La giornalista non fece in tempo a porgere nuove domande alla coppia perché la folla di paparazzi assiepata oltre le transenne cominciò ad urlare i loro nomi a gran voce, chiedendo un bacio da immortalare.

    Bill, colto alla sprovvista, strinse la mano di Beth e la guardò per qualche istante. I fotografi continuavano a reclamare un bacio da far comparire sui giornali del Mondo intero. Lisbeth arrossì, ricambiò la stretta e quando Bill le cinse un fianco e si chinò verso di lei, Beth sporse le labbra verso di lui e chiuse gli occhi.
    Il loro primo bacio. Il loro vero e proprio primo bacio.

    **



    Mathias scaraventò il telecomando oltre la sala, gesto seguito da un’imprecazione della durata di circa quaranta secondi.
    Non era stato tanto il bacio in sé a ferirlo, quanto il fatto che Lisbeth gli avesse mentito. Gli aveva detto che non c’era nulla fra loro ma, da quel che aveva appena visto e sentito, pareva l’esatto contrario.
    Due amici non si sarebbero mai tenuti per mano in quel modo, non si sarebbero scambiati sguardi languidi né avrebbero pomiciato di fronte a mezzo Mondo.
    Lisbeth gli aveva mentito e quella consapevolezza lo ferì profondamente. La sera prima era stato magnificamente con lei. Aveva quasi creduto di aver trovato quella giusta ma ora desiderava solo dirle di sparire dalla sua vita, di non chiamarlo più, di non farsi nemmeno vedere.
    D’istinto pensò perfino di licenziarsi, in modo tale da non essere costretto ad incontrarla tutti i giorni ma quel lavoro gli serviva e non sarebbe stato semplice trovarne un altro.
    Spense la televisione dallo schermo e si accese una sigaretta.

    **



    Era la prima volta che un tappeto rosso la faceva sentire così oppressa. Era già stata fotografata, intervistata, seguita ma mai in quel modo e, in quell’istante, si rese conto di come il gossip fosse davvero parte integrante dello showbiz.
    Tutti volevano un pezzo di lei e di Bill. Tutti volevano sapere come, quando e perché si erano innamorati, tutti volevano entrare a far parte di quella relazione.
    E quando Bill l’aveva baciata, tutti erano come impazziti. Aveva sentito i paparazzi urlare, aveva visto i flash delle macchine fotografiche raddoppiare, triplicare, quadruplicare…
    Quando si erano staccati, Bill le aveva sorriso come a voler dire “Va tutto bene” ma, in realtà, non andava così bene.
    Un bacio avrebbe dovuto farle provare dei sentimenti sinceri mentre l’unica cosa a cui aveva pensato quando le labbra del cantante si erano unite alle sue, era stato Mathias. Aveva sperato che non vedesse mai quella scena anche se lo riteneva alquanto improbabile.

    Dopo aver percorso tutta la passerella e aver incontrato lo sguardo compiaciuto di David Jost, entrarono nell’edificio che avrebbe ospitato la prima del film e si accomodarono ai loro posti. Bill si chinò verso di lei e, in un sussurro, le disse “Scusami per quel bacio, non era in programma”
    “Non importa, va tutto bene” mormorò, di rimando “Non hai fatto nulla di male. Era solo un bacio”
    “Già” balbettò Bill.

    Poi le luci si spensero e il film cominciò.

    *Best of you - Foo Fighters
     
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  2. ** Prinzi **
     
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    *_* Il primo bacio *__________*
    Il Kaulitz si sta innamorando!Solo un tonto non riuscirebbe a capirlo...
    Povera Beth!E povero Mathias!Non ci voleva proprio questo doppio gioco...tre persone soffriranno molto.
    Bellissimo capitolo *_*
    Posta presto *__________*
     
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  3. (Amon)
     
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    Wow.ç_________ç
    Posta presto Kate. xD
     
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    o mi son persa dua capitoli ç.ç scusaaaaaaaaaaaaaaaa
    oggi volta che leggo spero che tu posti presto
     
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  5. Kate ~
     
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    Grazie patate ^^

    14. Things are better if I stay so long and goodnight…



    Al termine della proiezione, tutti gli invitati si diressero presso il maestoso hotel “Splendid” dove si sarebbe tenuto il party. Per tutta la durata del breve viaggio dal cinema all’hotel parlarono tutti tranne Lisbeth. Aveva acceso il cellulare sperando di trovarvi un messaggio di Matthias ma il ragazzo non si era fatto sentire e la cosa la turbava, oltre a farla leggermente incazzare.

    Quando giunsero all’hotel, furono scortati all’interno da un cordolo di bodyguards mentre i soliti paparazzi scattavano foto senza sosta. Molti, tra gli invitati, guardavano Bill come se lo vedessero per la prima volta o come se fosse tornato da un viaggio oltre i confini del Mondo. Il ragazzo pareva essere a suo agio in mezzo a quella moltitudine di sguardi, l’esatto opposto di Lisbeth che, invece, era nervosa ed agitata. Le mani avevano cominciato a sudarle e quando, scendendo dall’auto, Bill cercò di afferrargliene una, lei si ritrasse scusandosi “Sono fradice” disse, a bassa voce.

    Una volta all’interno, quella sensazione di disagio venne acuita dal gran numero di invitati, stipati uno accanto all’altro. La musica, che solitamente le piaceva, in quel momento le dava fastidio e le luci le facevano girare la testa.
    Scusandosi con Bill si allontanò cercando un bagno, uno sgabuzzino, una botola segreta. Insomma, qualsiasi cosa le permettesse di stare sola per un attimo.
    Non trovò botole ma un sontuoso bagno, pulito e profumato. Vi entrò e chiuse la porta a chiave, noncurante degli altri ospiti. Si fottessero anche loro, aveva bisogno di starsene da sola per qualche istante.
    Posò la borsetta sul bordo del lavandino di ceramica e si appoggiò alla parete, lasciandosi scivolare a terra fino a quando il suo sedere incontrò il pavimento freddo.
    Non era stato il bacio in sé a destabilizzarla, quanto quel conseguente senso di disagio. Si era sentita in colpa, quasi sporca. Avrebbe dovuto dirlo a Matthias, prima o poi. Sempre che non lo venisse a sapere dalla televisione. La televisione, cazzo! Erano presenti le emittenti di tutto il Paese e, solo in quell’istante, si rese conto che, con molta probabilità, Matthias era già a conoscenza dell’intera vicenda.

    Si alzò e prese il telefono dalla borsetta. Cercò il numero del ragazzo ed inoltrò la chiamata. Matthias impiegò diversi istanti per rispondere e quando lo fece, la sua voce le suonò arrabbiata e scostante.

    “Ciao” balbettò lei, non sapendo come condurre la conversazione
    “Ti stai divertendo?” domandò lui, sarcastico “Beh, che domanda. Ovvio che ti diverti”
    “Matthias…”
    “Stai tranquilla, non sei di certo la prima stronza che incontro. Le conosco quelle come te. Avrei dovuto leggertelo in faccia. Tanto carina e pudica, tanto sobria e gentile. Era ovvio che fosse tutta una montatura. Sei come le altre, sei un’approfittatrice”
    “Posso spiegarti”
    “Cosa? Mi vorresti spiegare il motivo per cui sei venuta a letto con me mentre, in contemporanea, ti facevi un altro? Oppure mi vorresti spiegare il motivo per cui mi hai mentito?”
    “Non è come sembra, non ti ho mentito”
    “Ah no? Mi sembrava di averti visto mentre baciavi il tuo cantante di fronte all’intero Mondo. Forse ti ho scambiata per un’altra” commentò, sarcastico
    “Possiamo parlarne a tu per tu? Non mi sembra il caso di affrontare questo discorso al telefono”
    “E allora perché cazzo di motivo mi hai chiamato?” urlò
    “Non urlare! Ci sento benissimo”
    “Ho voglia di urlare, ti crea problemi?”
    “Sì. Mi crea problemi”
    “Affari tuoi” concluse, interrompendo la comunicazione.

    Imprecando abbondantemente Lisbeth afferrò la borsetta ed uscì dal bagno. Doveva trattenere le lacrime, altrimenti le sarebbe colato il trucco e tutti quanti si sarebbero accorti del suo stato pietoso.
    Una volta in sala cercò Bill con lo sguardo e lo individuò in mezzo alla folla, intento a parlare con un noto presentatore televisivo che Lisbeth aveva già conosciuto. Si avvicinò al ragazzo cercando di sembrare serena e rilassata.

    “Eccoti” disse Bill, piazzandole in mano un calice di champagne “Tieni, l’ho preso per te” e poi aggiunse “Conosci Klaus?”
    “Sì certo” rispose lei, sorridendo “Ci siamo conosciuti qualche anno fa”
    L’uomo le sorrise e la baciò sulle guance “Sei radiosa, Lisbeth. A quanto pare l’amore ti fa bene”
    “Eh già” ribattè lei arrossendo, anche se avrebbe voluto mandarlo a fare in culo
    “Mi ha fatto piacere rivederti. Ora vi saluto, ragazzi. Mia moglie mi avrà dato per disperso, in mezzo a questa bolgia” disse, andandosene
    “Tutto bene?” chiese quindi il cantante, una volta rimasti soli, anche se “soli” in quel momento suonava più come un eufemismo
    “Sì, tutto bene”
    “Vuoi andare via?”
    “Possiamo?” rispose Beth, gli occhi che scintillavano ma non per l’emozione
    “Certo. Aspetta, cerco i ragazzi. Stai qui, arrivo subito”

    Tornò pochi minuti dopo, la prese per mano e la condusse fuori. La limousine li stava già aspettando e i due ragazzi vi salirono in un lampo, rivolgendo i soliti sorrisi di cortesia ai fotografi.
    Finalmente si ritrovarono davvero soli, il vetro divisorio li separava perfino dall’autista e solo in quel momento Beth si rilassò. Sospirò profondamente e scoppiò a piangere.

    **



    “Vieni, qui staremo tranquilli almeno fino a quando Tom non tornerà. E, conoscendolo, non tornerà molto presto” disse Bill, facendola entrare in casa “Mettiti comoda, se vuoi posso anche trovarti qualcosa da mettere al posto di quel vestito. E’ una favola ma dubito sia comodo”
    “Non è così scomodo come sembra. Sono le scarpe che mi stanno massacrando” rispose la ragazza, tirando su con il naso “Hai un fazzoletto? In questa borsa di merda non ci sta un cazzo”

    In un attimo Bill fu da lei con un foglio di carta assorbente “Vado a cercati i fazzoletti di carta, intanto usa questo”
    “Grazie” mormorò, sedendosi sul divano e togliendosi le calze.
    Aveva i piedi gonfi e i talloni arrossati, non vedeva l’ora di poterli immergere nell’acqua calda, magari con del sale grosso, come le aveva insegnato sua madre, in modo da alleviare il dolore.
    Quando il ragazzo tornò da lei, la trovò raggomitolata sul divano, il vestito che la ricopriva come una coperta di lusso.

    “Vuoi farti un bagno? Posso darti una maglia di Tom per cambiarti, sono talmente grosse che sarà come indossare una camicia da notte”
    “No, ti ringrazio. Non voglio disturbare, adesso chiamo un taxi e torno a casa. Non capisco nemmeno perché ho accettato di venire qui”
    “A dire il vero non te l’ho chiesto. Tu piangevi ed io ho solo fatto la cosa che mi pareva più ovvia”
    “Scusa, sono stata maleducata. Ti ringrazio, davvero. Sei molto premuroso” disse, sorridendo
    “Cosa c’è che non va? Se si tratta di quel bacio io…”
    “No Bill, no. Lascia stare, va tutto bene”
    “Non trattarmi come uno stupido. Non va bene, Beth. Una persona non piange per venti minuti di fila se tutto andasse davvero bene”
    “Solo un momento di sconforto”
    “Generato da cosa?” chiese Bill, sedendosi accanto a lei

    Cosa avrebbe dovuto dire? Avrebbe dovuto mentire di nuovo? Fingere che si fosse trattato solo di un calo di tensione o simili? Come avrebbe potuto parlare a Bill di Matthias senza farlo infuriare?
    Forse lui avrebbe capito o forse no. Forse avrebbe pensato che voleva rinunciare al loro accordo e mandare a puttane il piano.
    L’aveva visto, quella sera. Aveva visto la gioia nei suoi occhi quando i fotografi lo chiamavano a gran voce. Aveva percepito la sua emozione, il suo bisogno di essere di nuovo quell’animale da palcoscenico che era sempre stato. Lui era così, era nato per fare quel mestiere, era nato per intrattenere il pubblico, nato per girare il Mondo cantando.
    Non poteva rovinare tutto confessandogli di essersi, inspiegabilmente, innamorata di un “quasi sconosciuto” e di aver avuto voglia di rinunciare al loro patto per poter vivere serenamente la relazione con Matthias.

    “Beth?” la chiamò Bill, non ricevendo risposta.

    Lisbeth lo guardò dritto negli occhi e decise, in quel preciso momento, che avrebbe rinunciato a Matthias piuttosto che infrangere la speranza che leggeva in quello sguardo.

    *Helena - My Chemical Romance
     
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  6. (Amon)
     
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    Commenterò appena mi sarò ripersa.
    Per ora dico solo: wow.
     
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  7. ale_schrei483
     
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    Allora almeno se non parla con Bill deve parlare con Mathias e comunque secondo me per aiutare veramente Bill e per non ferirlo dovrebbe dirgli tutta la verità!
    COmunque kate bravissima come sempre e scusa l'immenso riardo nel commentare =(
    Posta presto v.v >.<
     
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    kate spero un giorno di conoscerti di persona e farti i complimenti di persona *W* bello bello
     
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  9. ** Prinzi **
     
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    Per questo stupendo capitolo c'è poco da dire...posso solo farti i miei complimenti!*_*
    Kate sei un portento *__________*
    Alloooora u.u
    Beth...poverina la capisco,deve essere difficile fare buon viso a cattivo gioco...però dovrebbe dire tutto a Bill. Lui potrebbe anche rimanerci male,ma non gli direbbe di lasciare Matthias...ma vediamo come si evolverà la vicenda ^^
    Matthias invece è stato frettoloso ma come si fa a dargli torto?!
    Bill poverino è allo scuro di tutto,ma spero che sia comprensivo con la povera Beth ^^
    In poche parole?!Stupendo u.u come sempre d'altronde XD *_*
    Posta presto *_*
     
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  10. $torta in der holle
     
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    Ok, ho letto i due capitoli che avevo lasciato in sospeso.
    Posso dire solo alcune cose, perchè quando scrive kate, non so perchè, ne esco sempre sconvolta.. xD
    Beth, Beth è straordinaria.
    Pur essendosi infatuata per un ragazzo, decide di abbandonarlo per far star meglio Bill.
    Decide di "sacrificarsi", per dare un'altra possibilità a Bill.
    E questo è degno di lode e onore.
    Quante ragazze avrebbero confessato tutto e mandato tutto all'aria per un nuovo amore?
    Ma lei no, lei preferisce mentire e mandare a quel paese la sua futura felicità per il sorriso e la voglia di ridiventare qualcuno di Bill.
    E poi Bill, Bill si preoccupa, odia essere trattato come uno stupido; è tenero, dolce, premuroso come non mai.
    A volte sembra anche troppo premuroso, ma Bill è così di natura, emerge benissimo il fatto che non voglia ferir o far star male nessuno.
    Kate, ti prego, posta presto perchè voglio vedere proprio come andrà la situazione. :uyu:
     
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    up io non sono una insistente upupupupupuppupupupupupup
     
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  13. ale_schrei483
     
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    Up Up!!
     
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  15. Kate ~
     
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    Abbiate pazienza, patate!
    E scusatemi ^^
     
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138 replies since 23/10/2010, 13:11   1627 views
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