Who's the next?

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  1. ~ Wilia.
     
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    Fiuti la puzza di bruciato ciccia?
    Ma io non sono cattiva :tyu6u:
    SPOILER (click to view)
    Coccola credo che domani vado a strapparmi la steppaglia e a farmi il taglio da maschiaccio :D

     
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  2. AuroraTH;
     
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    Ma lo so amore!! XD
    Waaaa hai messo entrambi i banner, cioè e quella frasetta.
    Lo sai che ti amo, cicciola? Hip *____*


    Uppppp

    No, i capelli >.<
    Lasciali così, che stanno bene crazy!! :D

     
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  3. AuroraTH;
     
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    Upppp
     
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  4. ~ Wilia.
     
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    Who’s the next?

    Capitolo 4.

    Georg e Tom passeggiavano lungo l’ampio corridoio dell’hotel Sambuco,trasportando con loro i bagagli e le valigie che si erano portati. Ovviamente erano comprese anche le cose di Amy.
    -Allora,Tom,cosa pensi dell’ambiente di lavoro? Intendo non il posto,ma l’equipe.- disse Georg,mugolando frustrato non appena sentì la forza venir meno a causa di tutto quel camminare.

    Tom gli si affiancò,facendolo fermare all’improvviso. -Ehi Georg,stai calmo,fermati un secondo;tra un po’ ti perdiamo altrimenti,eh … - scherzò il moro,posando anche i borsoni che trasportava lui sul pavimento,sgranchendosi le braccia. Poi fece schioccare la lingua. -Credo sia davvero ben articolato.Voglio dire,si vede che siete uniti e lavorate bene insieme, e soprattutto si capisce che siete persone competenti.- affermò subito dopo,sorridendo al suo interlocutore,che aveva nel frattempo inarcato un sopracciglio.

    -Cioè tu parli sempre in modo così … così … così formale?- gli chiese infatti quello subito dopo, sinceramente sorpreso. Tom scrollò le spalle,sorridendo sghembo e ricaricandosi il borsone sulla spalla. -E’ semplicemente quello che penso,Georg.- disse convinto Tom,aspettando che l’altro riprendesse a camminare con lui.

    Georg però non era del tutto convinto delle risposte che l’altro gli stava dando. Come poteva un ragazzo di soli … ventuno ? Ventidue anni? Oh beh,non era importante. Come poteva un ragazzo così giovane parlare così?

    -Dio,amico, sembra che tu abbia inghiottito qualunque manuale sulla buona educazione e sul parlare come un … un idiota,ecco.- disse velocemente il più basso,quasi avendo paura di una possibile reazione negativa da parte dell’altro,che,contro ogni sua aspettativa,gli sorrise ancora, allegro.

    -Tornando alla tua domanda. Credo che state davvero bene voi tre,insieme. Solo non capisco perché Amy si comporti così. Voglio dire,con me si comporta in modo strano,ma poi ho visto anche come trattava la cinese,in ufficio.- disse Tom,gesticolando con enfasi. E Georg credeva che avrebbe perso gli occhi se avesse tentato di seguire i movimenti delle sue mani. Poi scosse la testa.

    -Oh Tom,tutto quello che vuoi,ma quella deficiente di Thea non fa testo proprio,eh! Noi avevamo chiesto un collaboratore,un qualcuno che ci aiutasse a tenere in ordine lo studio,l’ambiente di lavoro,non avevamo chiesto di una sottospecie di disgrazia fatta prsona che ci distruggesse tutto! E’disattenta, sta sempre con la testa tra le nuvole, e son ormai due anni che diciamo alla Kimbel che è una deficiente. Sai lei cosa ci risponde?- disse Georg,sbuffando alla fine del discorso. Sembrava davvero disperato. Tom lo guardò,come per incitarlo a continuare.

    -Quella cretina della Kimbel.- ripeté,assottigliando gli occhi, - Ci dice che è un momento e passerà! E invece no! Quella è proprio un caso perso!- disse,sbuffando ancora. Poi si fermò all’improvviso,portando un braccio sulla pancia di Tom,costringendolo a fermarsi. Il moro si voltò verso di lui,inarcando un sopracciglio.

    -Ok amico,noi stiamo camminando,sì,ma dove cazzo stiamo andando?- chiese Georg,guardandosi intorno.

    -Ehi, voi due! Fermi lì! Non muovetevi per niente,eh!-
    Entrambi udirono quella voce urlare,ed entrambi capirono subito a chi appartenesse,quella voce. Amy corse verso di loro col fiatone,reggendosi la pancia e sorridendo non appena li raggiunse.
    -Ho fatto una corsa,uff. Georg,vai a recuperare quello stupido di Laurence.- disse,portandosi i capelli dietro le orecchie e spostando il peso da una gamba all’altra. Georg inarcò un sopracciglio,non capendo.

    -Ha abboccato una nuova preda. Il barista. Vai,sbrigati! Ci vado io con lui a portare le cose . - disse la ragazza,facendogli segno di andare via. Il ragazzo sorrise radioso, lanciando letteralmente i borsoni per terra. Poi fuggì,come in preda a una crisi. Tom ed Amy scossero la testa quasi contemporaneamente.

    -Ehi.- Tom chiamò la ragazza,sorridendole appena. -Davvero mi aiuti con questa roba?- le chiese,speranzoso. Lei abbozzò un sorriso,fingendosi pensierosa. -Andiamo dai,scimmione. Ti aiuto,ma solo per questa volta!-

    Tom sorrise vittorioso.


    -


    -Siete degli stupidi! Era bellissimo,quel ragazzo! Georg,sei d’accordo con me?-
    Laurence era un mix tra l’eccitato e l’arrabbiato. Era eccitato perché il tipo nella hall dell’albergo gli stava dando corda,ed era arrabbiato perché Georg aveva interrotto la loro conversazione proprio nel momento “importante”. Sì,perché Laurence era andato vicino al baciarlo. Ma molto vicino.

    -Sì,Laurence.- rispose stancamente Georg,cominciando a tagliare la sua fettina di carne. Ne portò un pezzo alle labbra.

    -Che poi,- continuò il biondo,ingoiando il primo pezzo di carne. -Era anche propenso a salire in camera. E sono sicuro che anche a Georg sarebbe piaciuto lui,vero?- chiese al ragazzo,voltandosi verso di lui.

    Georg tossì,dandosi un colpo sul petto con la mano stretta a pugno. -Sì,Laurence.- gli rispose il castano,roteando gli occhi. Tom osservava la scena con interesse,mentre era nel bel mezzo di una conversazione strappalacrime con il fratello Bill,che gli chiedeva quando sarebbe tornato a casa. E lo stesso fratello gli aveva appena confessato di aver dormito nel suo letto quel pomeriggio,sentendo la sua mancanza.

    -Non ho ragione,Tom?- gli chiese Laurence. Lui alzò lo sguardo,sentendosi chiamato in causa,e annuì,poco convinto. -Ehm,sì,Laurence.-
    Il biondo gli sorrise,quasi grato.

    -Bene,che si fa stasera?- chiese all’improvviso Amy, pulendosi la bocca con un tovagliolo e bevendo un sorso d’acqua. Tom la guardò,quasi supplicandola con lo sguardo.

    -Amy siamo tutti stanchi,dove vuoi portarci?- le chiese infatti il moro, prendendo a stropicciarsi un occhio con la mano destra. Lei roteò gli occhi.
    -Dio,Tom,il fatto che sia stanco tu non sta a significare che anche gli altri lo siano!- gli rispose lei, battendo leggermente un pugno sul tavolo.

    -Ehm veramente qui avrei da obiettare!- disse Georg,trattenendo abilmente uno sbadiglio. La ragazza lo guardò con gli occhi sgranati. -Ma sei pazzo? Ma siete pazzi? Dico io,ma vi rendete conto? Siamo in America,siamo negli USA, e voi avete intenzione di restare qui a poltrire?- chiese,rivolta a Georg e Tom, che nel frattempo avevano finito di mangiare e non aspettavano altro se non stendersi nel letto e farsi una bella dormita. Di quelle appaganti,eh.

    -Certo Amy,e tu ti rendi conto del viaggio stressante che abbiamo fatto oggi? E sai che staremo qui ancora qualche giorno,e potremo uscire durante l’arco di tempo in cui staremo qui?- le chiese Laurence,prendendo in quel momento parte alla conversazione. Lei lo fulminò con lo sguardo.

    -Come siete noiosi. Io me ne vado a dormire.-


    -

    Tom passeggiava nel corridoio trascinando i piedi sul pavimento,mentre i suoi occhi facevano la Ola e lampeggiavano febbrilmente. Stava tentando con tutte le sue forze di arrivare in camera prima di collassare senza forze sul pavimento.

    Non appena giunse davanti alla porta della sua camera tirò fuori dalla tasca la carta magnetica che gli sarebbe servita per aprire la porta.

    La passò sotto il laser. Non appena la porta si aprì, notò Amy,addormentata con la fronte poggiata allo spigolo della finestra,e per un momento Tom si chiese se si trovasse davvero nella sua camera. Che ci faceva la moretta lì? Poi si illuminò. Ma certo,le loro camere erano tutte e quattro comunicanti.

    Si avvicinò a lei,osservandola meglio. Ora che dormiva sembrava un’altra persona,una persona tranquilla forse. Abbozzò un sorriso. Sembrava carina con il trucco leggermente sbavato e l’espressione imbronciata.

    Sapeva che se fosse stato brusco si sarebbe beccato una sberla. Già,ma forse anche se fosse stato delicato.

    Non appena le fu vicino le posò una mano sulla spalla,scuotendola dolcemente. Poi lo fece con più forza, non ricevendo alcun cenno da parte della ragazza. Aggrottò le sopracciglia. Cosa doveva fare?
    Provò a chiamarla a bassa voce. - Amy … Amy svegliati,è tardi e non sei a letto,su. - tentò con gentilezza. Ricevette un grugnito in tutta risposta,accompagnato da un “e va a dormire se è tardi,no?”

    Scosse la testa, posando le sue cartelle sulla scrivania. Sbuffò leggermente,pensando a ciò che sarebbe potuto succedere dopo. Ma,nonostante tutto,lo fece.

    Fece passare un braccio dietro le ginocchia della ragazza,con attenzione,e uno attorno al suo collo,sollevandola. Lei saltò su immediatamente,spostando ripetutamente lo sguardo dalla poltrona al ragazzo e viceversa. -Che fai,maniaco? Mettimi giù!- urlò,sbattendo le gambe.

    Lui sbuffò sonoramente,annoiato. -Stavi dormendo come un ghiro là e niente pareva svegliarti,così ti porto a letto io! E sta un po’zitta,diamine!- disse piccato.
    Lei,contro ogni sua aspettativa,si zittì,accucciandosi meglio tra le sue braccia. Lui sorrise sornione quando la sentì borbottare “solo perché ho sonno,altrimenti ti avrei preso a randellate.”


    -

    -E gli americani sono tutti … OBESI, ecco sì,obesi!- urlò Amy allegra,senza preoccuparsi dell’orario. Erano le sei del mattino e lei stava scrivendo un articolo sull’arrivo in America. Praticamente una raccolta di insulti gratuiti sul popolo statunitense, che poverini non avevano alcuna colpa.

    Peccato però che lei avesse svegliato già gli altri tre,che se ne stavano seduti con lei attorno al tavolo con un’aria cadaverica con tanto di colorazione bianca in volto e gli occhi viola e una tazza di cappuccino tra le mani.

    -Amy, madonna benedetta pure tu! Poverini!- disse Georg,incrociando le braccia sul tavolo e posandovi la testa sopra.
    -Ma è vero!- ribatté piccata lei. -Sì,ma non puoi scriverlo!- intervenne così Tom,guardando la ragazza di sottecchi. E per la prima volta,vide lei abbozzare un sorriso in sua direzione.
    -Siete dei cretini. E io sapete che faccio? Me ne vado a letto!- disse,posando la penna sul tavolo e alzandosi.

    -Come? Ci hai svegliati tutti e ci hai fatto bere un litro di caffè e un altro litro di cappuccino e torni a dormire? Sei una stronza!- disse Laurence,stropicciandosi gli occhi.

    -Oh beh,pazienza.- fece lei,scomparendo in corridoio.
     
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  5. AuroraTH;
     
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    Waaaa amore, ma Amy e Tom, si stanno avvicinando?! ^_^
    Amy è veramente stronza quando vuole, anche se non so perchè mi ispira come una delle poche che riesce a far rigare dritto Tom XD

    Come sempre bellissima piccola, mi complimento! *-*

    Posta presto mi raccomando eh!
    Intanto uppppp.

    Ti amo =D
     
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  6. ~ Wilia.
     
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    Grazie tesoro :)
    La scrivo solo per te,lo sai? :3
    Ti aamo pure io <3
     
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  7. AuroraTH;
     
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    Davvero? Solo per me? *Fa gli occhi dolci* :uyu:

    Ma tu sei il mio mito didola XD
    E si, non dire sciocchezze, alla faccia della cavernicola.


     
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  8. AuroraTH;
     
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    Uppppppppppp^^
     
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  9. AuroraTH;
     
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    Amore uppppp :D
     
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  10. ~ Wilia.
     
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    Oh che bella la mia piattola che aspetta :D
    Penso per il fine settimana,ho da scrivere ancora parecchio .-.
     
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  11. AuroraTH;
     
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    Vabene amore *___________*

    Aspetto qui e uppo XD

    upppppppp
     
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  12. AuroraTH;
     
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    uppppppppppppp
     
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  13. ~ Wilia.
     
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    Amore (:
    Che bello il tuo avatar *O*
     
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  14. AuroraTH;
     
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    Ahahaha amore, ti piace? Grazie, ma non è mio XD
    Brontola, sei l'unica persona che ho messo in firma, nonostante l'abbia modificata XD

    SPOILER (click to view)
    Ti amo cucciola *-*
     
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  15. ~ Wilia.
     
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    Sei dolce,scema. E si,l'avevo notato (:
    Beella tu :3
     
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62 replies since 4/2/2011, 23:01   691 views
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