Lovely eyes

- ff finita -

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    Dare to dream

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    Eccomi qui con la mia seconda ff...
    Ammetto che è stato difficile per me staccarmi dai personaggi di quella vecchia e ricominciare con una cosa completamente nuova ma... ci ho provato!
    Spero che vi piaccia! ^^
    Go....


    Cap. 1

    Un'auto grigia metallizzata imbucò la stradina che portava a una serie di piccole e confortevoli villette a schiera, a bordo c'erano tre ragazze, tre amiche reduci da una serata "tra donne", passata a chiacchierare e a spettegolare in un disco pub della zona.
    Le ragazze vivevano assieme da un paio di mesi, la vita in famiglia per loro era diventata troppo asfissiante, troppi controlli, troppo fiato sul collo, e così avevano deciso di consolidare quella che era già una forte amicizia, andando a vivere assieme.
    Erano molto diverse tra loro, la ragazza che c'era al volante, Elisabetta, 24 anni, era molto bella, lunghi capelli neri un po' mossi e occhi verdi, caratterialmente era la più equilibrata delle tre, quella che, parole delle altre due, non perdeva mai il contatto con la realtà.
    Elisabetta, Betty per le amiche, era l'unica ad essere fidanzata, aveva un lavoro stabile e sicuro e ragionava senpre su ogni decisione da prendere, non era certo una da colpi di testa.
    Poi c'era Caterina, 23 anni, in quel momento era seduta sul sedile anteriore, era una ragazza molto carina dai lunghi capelli neri mossi e dagli occhi di un azzurro intenso. Era molto sensibile, una di quelle persone che si fanno sempre comandare dai sentimenti... era molto buona, sempre pronta a perdonare... aveva attraversato dei brutti momenti nell'infanzia, ma ora aveva ripreso in mano le redini della sua vita e si stava dedicando anima e corpo al lavoro, voleva diventare una brava giornalista e perchè no, anche una scrittrice. L'unica cosa che non aveva spazio nella sua vita era l'amore, non ce l'aveva mai avuto.
    Infine c'era Stefania, 26 anni, che in quel momento dormiva beatamente sui sedili posteriori. Era anche lei una bella ragazza, capelli castani, occhi verdi, molto magra, caratterialmente assomigliava per molti aspetti a Caterina, era anche lei molto sensibile, troppo diceva lei... aveva degli sbalzi emotivi anche per cose che apparenetemente potevano sembrare sciocchezze, ma che per lei, contavano molto. Stefania delle tre era senza dubbio la sognatrice, quella che credeva nel grande amore e che non faceva nulla, ma proprio nulla, senza metterci sentimento. Lavorava come commessa part time, in quel frangente le andava bene così, non aveva grandi ambizioni in campo lavorativo, non il momento quello, c'era ben altro nella sua testa.
    L'auto entrò nel garage...
    Caterina: Stefy!!! Stefy!!! E che ca**o ti vuoi svegliare?
    Stefania, era stravaccata sul sedile e non dava segni di vita...
    Betty: "Oh santo cielo... Kate ti ho detto che doveva starci attenta!" disse mentre si voltava scuotendo la testa.
    Caterina decise di cambiare strategia, si avvicino lentamente all'amica e le accarezzò piano i capelli... "Stefy... per favore ti alzi... non puoi dormire qui..."
    Stefania: "Mmm... No"
    La ragazza si ritrasse innervosità, quella situazione si ripeteva un po' troppo spesso ultimamente.
    Caterina: "Stefy!!! Basta!!! Aggrappati a me e alzati!"
    Stefania anche se controvoglia obbedì e si fece trasportare in camera, una volta lì cadde a peso morto sul letto e riprese a dormire così, senza nemmeno preoccuparsi di cambiarsi o struccarsi.
    Le amiche la coprirono affettuosamente, poi entrambe consapevoli di quello che avevano visto si recarono in soggiorno per parlare.
    C'era silenzio, nessuna delle due osava cominciare.
    Betty: "Non mi piace doverlo dire... ma Stefy ormai ha un problema..."
    Caterina: "Già..." disse sconsolata
    Betty: "Dobbiamo parlarle... assieme sia chiaro! Non voglio fare sempre la parte della strega cattiva!"
    Caterina: "Ok... detesto fare queste cose... ma sarà necessario... domani è domenica, appena si sveglia le parliamo..."

    L'indomani, alle tre del pomeriggio, quando Betty e Caterina avevano già da parecchio finito di mangiare, Stefania fece il suo ingresso in salotto.
    Era molto malandata, parecchio pallida e con grosse occhiaie...
    Betty e Caterina: "Oh buongiorno Stefy!"
    Stefania: "Ciao ragazze... scusatemi ha ho mal di testa... devo prendere una pastiglia...."
    Betty si alzò e aprì l'antina dell'armadio prendendogliela...
    Betty: "Tieni... fai con calma, ma poi noi tre dobbiamo parlare" disse con occhi severi.
    Stefania la guardò interrogativa, ma poi abbassò immediatamente lo sguardo... sapeva che quel momento sarebbe dovuto arrivare...
    Senza obiettare si sedette al tavolo e guardò le due coinquiline con occhi colpevoli, poi prese a torturarsi le mani.
    Betty: "Stefy... come stai?"
    Stefania: "Così..."
    Caterina: "Stefy... è inutile che ci giriamo attorno tu... tu..." si bloccò incapace di continuare.
    Betty: "Hai un problema... noi ti vogliamo bene, non possiamo far finta di niente..."
    Stefania si stava mordendo nervosamente un labbro e non rispondeva.
    Caterina: "Hey..."
    La ragazza non resistette, scoppiò a piangere, le altre fecero per alzarsi e andare da lei, ma non ne ebbero il tempo: "State dove siete! Non provateci nemmeno, odio essere compatita! Comunque... ho un problema? E chi non ne ha!"
    Le amiche erano davvero imbarazzate da quella situazione, l'affetto in certi casi, rende tutto più problematico.
    Betty: "Ehm... Stefy... ti prego..."
    Caterina: "Per favore, siamo preoccupate..."
    Stefania: "Ci do dentro con l'acol ogni tanto, e allora? Non sono una di quelle che non possono farne a meno e che non fanno nulla nella vita! Io lavoro... io..."
    Caterina la interruppe: "Lo sappiamo bene! Certo... bevi solo un paio di volte alla settimana nel weekend, ma quelle volte ci dai dentro così tanto da non ricordare nemmeno come ti chiami!"
    Betty: "Ma il vero problema non è questo, quella è solo una coseguenza, o sbaglio?" disse flebilmente, quasi come se volesse scusarsi per quello che le avrebbe fatto provare in quel momento.
    Stefania strabuzzò gli occhi impaurita.... no a quel punto non voleva arrivarci, era troppo, davvero troppo da sopportare per lei...
     
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