Lovely eyes

- ff finita -

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    Dare to dream

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    Cap. 2

    Caterina: "Patata ascoltaci... non devi prenderla male... noi lo facciamo per te..."
    Stefania alzò lo gli occhi e li puntò dritto nei suoi: "Non c'è nulla che possiate fare per me..." disse con tono sofferente, prima di alzarsi e porre fine a quella conversazione.
    Tornò in camera sua e si risdraiò un po' sul letto... maledetto mal di testa, non le dava tregua... chiuse gli occhi e aspettò che l'antidolorifico facesse effetto.
    Finalmente dopo un quarto d'ora la pastiglia iniziò a darle un po' di sollievo, la ragazza si alzò, mettendosi seduta davanti alla sua scrivania e prendendo in mano un diario... era qualche tempo ormai, che era solita chiudersi in camera, per confidare a quell'insieme di fogli rosa pallido, i suoi sentimenti più profondi e il suo disagio.
    Toc Toc Toc
    La porta si aprì immediatemente ed entrò Caterina senza nemmeno aspettare la risposta.
    Caterina: "Stefy... posso? ma... stai ancora scrivendo sul quel diario??" disse allarmata
    Stefania era un po' scocciata, anche di quello avevano da ridire? Le lanciò uno sguardo inequivocabile, freddo.
    Caterina: "Perchè fai così? Ci fai stare male, non lo capisci? Ci escludi, non ci vuoi nemmeno parlare..."
    Il suo viso era molto deluso e Stefania sentì una stretta al cuore per quello...
    Stefania: "Scusami... L'ultima cosa che vorrei fare è far soffrire proprio voi due..."
    Caterina guardò i suoi occhi tristi... erano sinceri e le si avvicinò... l'amica chiuse in fretta il diario e la guardò... sembrava che volesse dire qualcosa ma che non ci riuscisse.
    Caterina: "Cos'hai? Cosa c'è che ti fa stare tanto male, dimmelo..." disse accovacciandosi davanti a lei e stingendole le mani tra le sue.
    Stefania: "Ti chiedo scusa, anche a Betty, poi vado da lei..."
    Caterina la guardò sconsolata, non voleva proprio parlare... pensò che era meglio non insistere unteriormente in quel momento: "Non devi preoccuparti per questo, è tutto ok, ma vogliamo che tu torni a sorridere..."
    Stefania lo fece, anche se debolmente, era davvero fortunata ad avere accanto due persone così premurose: "Ho fame adesso... usciamo a prendere qualcosa?"
    Caterina: " Così ti voglio! Andiamo a mangiare una bella piadina, ok??"
    Stefania: "Siiii, sai che le adoro, andiamo!!" si alzò sorridendo e saltellando felice, poi aggiunse strillando: "Betty!!! Usciamo che ho fame???"
    Betty dopo qualche secondo fece capolino nella stanza: "Ma dico, non ho 90 anni, ci sento! Ti ha sentito pure il papa a Roma!"
    L'amica rise divertita e corse ad abbracciarla: "Scusami tanto per prima..."
    Betty: "Tranquilla, è tutto a posto! Allora andiamo?"
    Stefania: "Si muoio di fame!!!!"
    Le tre ragazze uscirono e si recarono in un bar del centro, Caterina adorava quel posto, non era mai pieno e poi aveva quell'aria famigliare, che non era facile trovare nella caotica Milano.
    Entrarono e presero posto davanti alla vetrina, a Stefania era sempre piaciuto osservare i passanti super carichi e pieni di buste e sacchetti, li trovava molto buffi.
    Cameriere: "Che vi porto belle donzelle?"
    Sorrisero tutte divetite.
    Stefania: "Per me una padina con prosciutto, mozzarella e rucola e una coca media!"
    Betty: "Per me un thè al lmone"
    Caterina: "Io prendo un Cuba"
    Lasciarono che il cameriere si allontanasse e poi iniziarono a prendersi in giro.
    Stefania: "Poi IO bevo troppo eh! Sono le quattro e mezza e già bevi!!!"
    Caterina: "Io almeno mi ricordo chi sono quando bevo!"
    Betty: "Insomma..."
    Caterina: "Che vorresti dire???"
    Risero tutte spensierate, quella era davvero una bella giornata e Stefania si sentiva molto meglio.
    Dopo qualche minuto arrivarono le consumazioni e la ragazza, che non mangiava dalla sera prima, si avventò su quella povera piadina quasi inghozzandosi.
    Betty: "Avevi fame eh?" disse ridendo
    Stefania: "Mmmm... molto..." rispose con la bocca piena
    Betty spostò lo sguardo dall'altra parte del tavolo: "E tu avevi sete eh?"
    Caterina: "Suvvia, era solo un goccio"
    L'aveva seccato, completamente.
    Stefania deglutì con fatica e poi si lasciò andare in una liberatoria risata, ma quanto erano speciali quelle due insopportabili e dolcissime rompiballe?
    Quasi senza accorgersene guardò distrattamente fuori dalla finestra...
    In un attimo le si gelò il cuore e la bocca le si paralizzò in una smorfia di dolore... di spalle davanti a lei c'era una bionda con in mano un paio di sacchetti con la scritta D&G... era LEI?
    Sperò con tutto il cuore di sbagliarsi, che fosse solo una stupida somiglianza....
    Dopo qualche secondo la persona che stava osservando si voltò per salutare un amico... visse quella scena come se fosse al rallentatore, con la paura che le stringeva lo stomaco in una morsa quasi letale...
    La vide in volto... era lei...
    Stefania scosse la testa incredula, e i suoi occhi in un attimo si velarono di lacrime.
    Le amiche si accorsero immediatamente del suo repentino cambiamento, Betty: "Stefy ti senti bene?"
    Caterina: "Che succede, cos'hai???" chiesero molto preoccupate
    Stefania balbettò qualcosa, riuscirono solo a capire: "Bionda... fuori... è lei"
    Le ragazze si voltarono nella direzione che indicava, ma ormai la bionda in questione si era allontanata ed era irriconoscibile da lì.
    Betty: "Chi era Stefy?"
    Stefania ormai piangeva ininterrottamente, in silenzio... il suo sguardo era fisso nella direzione dove prima c'era quella persona misteriosa e le lacrime continuavano a scendere copiose lungo le sue guance...
    Caterina: "Stefy... per favore parlaci... chi era quella donna?"
    Stefania: "Pamela..." rispose di botto
    Era giusto che le sue amiche sapessero, ed era consapevole che dicendo quel nome, avrebbero capito tutto senza che ci fosse bisogno di ulteriori spiegazioni.
     
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