la contessa sanguinaria Elizabeth Bathory

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  1. lady rock
     
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    - Elizabeth Bathory


    La contessa Elisabeth Bathory nacque nel 1560 dal matrimonio di Gyorgy Bathory Ecsendy e Anna Bathory Somlyoi, una delle più antiche e ricche famiglie della Transilvania, era strettamente imparentata per via paterna con i regnanti di Polonia ed era una discendente del generale Steven Bathory, che aveva combattuto secoli addietro al fianco di Vlad l’Impalatore, lo aiutò a riconquistare la Valacchia in sanguinosi e violenti massacri. La famiglia della contessa aveva delle inquietanti abitudini, suo fratello maggiore ad esempio era sessualmente insaziabile, mentre suo zio era un adoratore del Demonio e la moglie di questo praticava stregoneria ed era lesbica. L’infanzia della contessa nel castello ungherese di Ecsed non fu affatto semplice, il padre morì molto presto, quando Elizabeth aveva solo dieci anni e questo avvenimento segnò profondamente la sua vita; ma forse la cosa che portò Elizabeth sulla sua folle strada furono le violenze sessuali a cui suo nonno la costringeva da ragazzina. Questi due avvenimenti, combinati insieme, provocheranno alla contessa dei grossi squilibri futuri. La contessa venne subito iniziata a un’ottima istruzione, era già in grado di leggere greco e latino quando le sue coetanee di stesso rango sociale sapevano a malapena leggere e scrivere. Fin da piccola la contessa soffriva di violenti mal di testa che sfociavano in crisi convulsive, anche se alcuni studiosi spiegano i suoi comportamenti come un problema di salute mai curato. Quando Elizabeth aveva quindici anni venne promessa sposa al conte tredicenne Ferenc Nadasdy: i padri combinarono questo matrimonio per non perdere l’eredità della famiglia Dragffy. Il giovane Ferenc Nadasdy era il rampollo di una delle famiglie più ricche e potenti d’Ungheria, suo padre Tamas era l’aristocratico più potente del regno. Elizabeth, tra gli altri regali di nozze ricevuti dal ricchissimo marito ottene anche il castello di Cachtice, con i diciassette villaggi circostanti, era una rocca immersa nell’oscurità dei boschi d’Ungheria. La contessa Bathory, dopo dieci anni di matrimonio, aveva già dato alla luce quattro figli. Elizabeth veniva spesso lasciata sola nel castello perché il marito era continuamente occupato con le sue campagne militari. In questi periodi di solitudine la contessa venne in contatto con il servo Thorko, che la iniziò alla magia nera e con cui ebbe anche una relazione, infatti la contessa fuggì per un breve periodo dal castello per stare con lui. Da quel momento in poi la contessa, durante il suo tempo libero, iniziò a studiare la magia nera nei libri che c’erano nella grande biblioteca del castello. Perdonata dal marito per questa fuga d’amore, Elizabeth entrò in conflitto con la suocera; ciò la rendeva molto nervosa e aumentò le sue crisi di mal di testa convulsivi. Nel 1601 Ferec venne colpito agli arti inferiori da una grave malattia, nel 1603 la sua salute peggiorò gravemente, per poi abbandonarlo definitivamente un anno più tardi. La contessa approfittò della morte prematura del marito per cacciare dal castello la suocera e divenire la signora incontrastata di tutte le ricchezze della famiglia Nadasdy. Il tempo libero della contessa, dopo il decesso del marito, aumentò, e lei lo dedicò totalmente alla magia nera, tanto che il suo castello nei boschi divenne il punto di ritrovo di streghe, maghi e alchimisti di tutto il regno che avevano bisogno di un posto dove rifugiarsi dalle persecuzioni della Chiesa. In questo periodo la contessa scoprì nei sotterranei del castello numerosi strumenti di tortura, che userà in seguito per le sue atrocità. La contessa durante le sue crisi nervose si sfogava contro le sue serve, in questo modo diceva di poter scacciare il suo male. Tra le sevizie che Elizabeth prediligeva c’era quella di dare fuoco a pezzi di carta infilati tra le dita dei piedi delle ragazze, oppure faceva stringere in pugno alle sue serve delle monete arroventante in modo da lasciare loro gravi ustioni. La contessa era molto vanitosa, e se una serva prendeva in mano male un suo vestito e lo sgualciva Elizabeth si dilettava a torturarla ustionandola con ferri roventi sul viso. Quando la contessa credeva di aver subito un furto da una delle sue serve la faceva cospargere interamente di miele e la faceva legare ad un albero nelle profondità del bosco in modo da attirare lì insetti e animali, lasciandola morire divorata, o ancora la contessa cuciva la bocca con ago e filo alle presunte bugiarde o le torturava infilando loro aghi sotto le unghie. La pratica più terribile della contessa era quella di bruciare la parti intime delle serve con una candela per puro divertimento. A volte la contessa si divertiva a mettere le serve nude davanti ai soldati per il semplice gusto di umiliarle; a volte queste pratiche sconfinavano nell’omicidio, si racconta che la contessa desse da mangiare la carne delle sue serve ai soldati tornati dalle battaglie, ma questo ultimo particolare non è mai stato provato. La contessa non torturava ragazzine solo quando era nel suo castello di Cachtice, ma anche nelle sue altre numerose residenze e addirittura durante i viaggi in carrozza, per lei le torture erano diventate come una droga. Una delle serve, tremendamente sfigurata in viso, raccontò al processo che stava pettinando la contessa come sempre, ma trovò un nodo nei suoi lunghi capelli neri così per scioglierlo fece male a Elizabeth, questa si infuriò e prese a picchiarla in viso con la spazzola fino a quando non la sfigurò completamente… si dice che fu in questa occasione che la contessa si convinse che il sangue di vergine portava all’eterna giovinezza, infatti con le mani sporche di sangue alla contessa sembrava (forse per un gioco di luci o per convinzione mentale di Elizabeth) che la sua pelle fosse più luminosa e più liscia, quindi più giovane: si documentò su questo fatto nella biblioteca del castello e si convinse che alcuni rituali col sangue di vergine l’avrebbero ringiovanita. La contessa Bathory cominciò a far rapire giovani ragazze dai villaggi circostanti o più comunemente faceva promettere loro un lavoro al castello come serve, queste ragazze venivano poi imprigionate nei sotterranei e usate per i macabri rituali di sangue della contessa. Non furono mai noti tutti i rituali che la contessa praticava, ma alcuni di essi furono rivelati o scoperti: le ragazze venivano appese a testa in giù sopra delle vasche e poi sgozzate e lasciate lì fino a quando il sangue non finiva di fluire, a questo punto la contessa faceva i suoi bagni convinta di poter rimanere giovane. Un'altra pratica accertata era quella di mettere le ragazzine in minuscole gabbie piene di spuntoni, dopo ore passate lì dentro le giovani non riuscivano più a resistere al sonno e si lasciavano cadere sulle punte di ferro. Le torture alcune volte venivano eseguite dai servi di Elizabeth mentre lei guardava, ma la maggior parte delle volte era la contessa stessa a dissanguare le proprie vittime. Un giorno una delle ragazze rinchiuse nelle prigioni del castello riuscì a fuggire con l’aiuto di alcune guardie stanche di dover partecipare alle torture della contessa, la ragazza riuscì a raccontare ad un villaggio quello che stava accadendo al castello, queste voci arrivarono fino al re Mattia II d’Austria che già sospettava qualcosa di orribile su quel posto ma che fino ad allora non aveva avuto un buon pretesto per agire. Le truppe di Mattia II invasero il castello e nei sotterranei scoprirono un orribile verità: c’erano decine di ragazze imprigionate e un’ enormità di cadaveri, non solo di donne ma anche di uomini; alla fine delle ricerche furono rinvenute 610 vittime. Nel 1610 Elizabeth Bathory venne arrestata dal generale Gyorgy Turso capitano delle truppe reali. Ecco qui alcuni pezzi tratti dal processo; questa è la confessione di Janos Friczko’ un servo della contessa resa al tribunale il 2 gennaio del 1611: “Andai per sei volte con la signora Dorko in cerca di ragazze. Alle ragazze veniva promesso che sarebbero diventate mercantesse o serve da qualche parte. L'ultima ragazza morta veniva da un villaggio croato nei pressi di Rednek. Venne portata da Dorko in presenza della padrona che la fece uccidere. Torturavano nel modo seguente: legavano braccia e gambe delle ragazze con spesse corde viennesi. La donna che si chiamava Anna Darvulia, che viveva al castello di Sarvar, legava loro le mani dietro la schiena... Ah quelle mani del colore della morte! E venivano picchiate finché non si laceravano loro le carni. Le palme delle mani e le palme dei piedi le battevano tanto (con cinquecento colpi almeno). La signora Darvulia poi tagliò loro le mani e la lingua con grosse forbici. Le vecchie megere seppellivano i cadaveri qui a Cachtice. Io stesso le aiutai. Quando le serve uccidevano una delle ragazze, la padrona portava loro dei regali. A Beckov faceva torturare le donne nell'edificio della fornace. A Sarvar torturavano nella parte più interna del castello, dove a nessuno era permesso sostare. A Keresztur torturavano nelle stanze private della padrona. A Cachtice nella fornace. Quando era in viaggio la padrona torturava le ragazze nella sua carrozza: le picchiava e le pungeva sulle cosce con degli aghi.” Questa invece è la confessione della serva Ilona Jo resa al tribunale in data 2 gennaio 1611: “In casa della contessa si versò molto sangue, tanto che spesso ella fu costretta a cambiarsi di abito, tanto che le sue vesti ne erano zuppe.” Quando in presenza della padrona la signora Dorko picchiava le ragazze, il sangue ne usciva così generoso che sul pavimento dovevamo spargere cenere o crusca affinché venisse assorbito. Questa è la confessione della serva Dorottya Szentes, detta Dorko, resa al tribunale il 2 gennaio 1611: “Ho aiutato la Signora a picchiare le ragazze. Se non l'avessi fatto, lo avrebbe fatto lei e avrebbe trafitto loro le labbra con spilloni, ustionato le piante dei piedi con cucchiai roventi e tormentato le carni con le pinze. Una volta, la Signora, troppo malata per farlo di persona, mi ordinò di portarle le ragazze vicino al letto e poi si mise a strappare loro con i denti grandi brani di carne dalla faccia e dalle spalle.” A fine processo i servi e le serve della contessa vennero condannati con l’accusa di stregoneria, gli uomini vennero decapitati alla ghigliottina mentre le donne vennero messe al rogo, la contessa invece prima venne condannata a morte, ma poi la condanna venne cambiata e venne murata viva nella stanza del suo castello, con un’unica fessura per passarle da mangiare. La pena fu eseguita nel marzo del 1614 e lo stesso anno, cinque mesi più tardi, la contessa venne ritrovata morta. Molti artisti del mondo della musica, del cinema e in quello della letteratura si sono ispirati a questa macabra storia, come per “Elizabeth Bathory: la torturatrice” di Quattrocchi Angelo, invece nel 1854 Sabine Baring-Gould accenna alla contessa in un libro sui lupi mannari. Per quanto riguarda il cinema è stato girato nel 1970 da Peter Sasdy il film "Countess Dracula" (La morte va a braccetto con le vergini). Per quanto riguarda la musica le citazioni sono tantissime, tra le più importanti ricordiamo la black metal band Bathory che prende il nome da questa contessa o la canzone Coutess Bathory dei Venom o ancora il concept album Cruelty And The Beast dei Cradle Of Filth che racconta tutta la storia della contessa sanguinaria.

    le foto:

    http://www.horrorblood.com/elisabeth20bathory.jpg

    http://images.google.it/imgres?imgurl=http...sa%3DN%26um%3D1










    Edited by lady rock - 8/6/2009, 16:02
     
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  2. Mrs•Littlepoint
     
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    E' una delle storie più famose...
    Mi chiedo come sia possibile tanto sadismo in una persona... ciò che è certo, è che quella donna era totalmente fuori di senno.

    xxx
    simo
     
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  3. Baby_Roby
     
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    Oh mio Dio,ma...questa storia è VERA?? O_O
     
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  4. Yuuki92_0
     
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    Oh mio Dio !!!!O_O
    E' orribile!!!
     
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  5. lady rock
     
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    CITAZIONE (Baby_Roby @ 8/6/2009, 19:39)
    Oh mio Dio,ma...questa storia è VERA?? O_O

    non si sa. potrebbe...
     
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  6. SaRiNaTH'94
     
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    Oh madonnina o.o
    Ma è una storia vera? O.O
     
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  7. *PsyKo KilleR*
     
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    Ma non aveva niente di meglio da fare? o.o
     
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6 replies since 8/6/2009, 14:40   996 views
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