Ricordando Roma&Modena

06/11.07.2008

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  1. Kate ~
     
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    Ho aperto questo topic in occasione dell'anniversario delle due date italiane dei Tokio Hotel, a Roma e a Modena.
    Sono certa che tutte voi avrete dei ricordi particolari di quelle giornate, anche coloro che, purtroppo, non ci sono potute andare.


    Qui potrete parlare delle vostre esperienze, esporre i vostri pensieri e ricordare quei magnifici concerti...


    Remembering Roma&Modena
    06/11.07.2008



    Edited by »Eleo - 6/7/2009, 14:08
     
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    Oddio che ricordi ç_ç
    Io commenterò l'11 perchè quella è stata la data più bella *-*
     
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  3. »Sally
     
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    Oh madre... ç_ç
    Scriverò qualcosa anche io, appena mi verranno le parole.
     
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  4. $torta in der holle
     
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    kate..mi stai facendo piangere!!! :tytu: grazie per questo topic!!! io posso dire che è stato il giorno più bello della mia vita perchè era la prima volta che li vedevo dal vivo..tutta la settimana precedente sono stata a pensare come sarebbe stato..poi è venuta quella bellissima giornata..ricordo che mio padre mentre mi preparavo mi diceva indignato:"ma che ti conci a fare così..tanto mica sta a guardà a te!"(chiamato amore paterno^^)..ero eccitatissima..il concerto strepitoso..bill con le sue faccine e il suo "crazie mile"..i fuochi d'artificio di by your side..indimenticabile..all'uscita ero euforica..solo il giorno dopo avevo capito che tutto ormai era finito e che bill non era più "vicino" a me..ho fatto lille video e foto che ho guardato per tutto il 7 luglio..ho anche una foto dove bill guarda dalla mia parte e mi piace pensare che in qualche modo stesse guardando me..che stupida..ok..vado a piangere in silenzio.. :tytu: :tytu:
     
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    23/07/2011 - 18/08/2011

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    Io per fortuna(Non direi fortuna,l'anno scorso piangevo perchè io ci dovevo essere al concerto,per colpa del datore di lavoro,coglio**,stron* ecc ecc non andata)non sto tanto male....
    Però posso dire che un anno fa,ho pianto come una fontana,mentre tagliavo le carote piangevo,lo chef pensavo che erano le cipolle,invece no!,mica potevo dire che piangevo perchè non c'ero al concerto dei Tokio??
     
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  6. ..Zoraya..
     
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    io vorrei ricordare ieri...perchè il 5 hanno fatto un concerto a montecarlo e io sono stata lì!!! ^^
    ho dei ricordi meravigliosi di quel giorno...e mi sembra impossibile sia passato gia un anno!! sembra ieri!!
    loro...semplicemente loro!!! :uyu:
    mi hanno regalato emozioni incredibili che non avrei mai immaginato!!
    vorrei tanto riprovarle!! ^^
     
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  7. »Sally
     
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    Se io ci sono andata è stata per pura fortuna, e dei casi del genere non capitano tutti i giorni.
    Posso dire che sono state le due ore più emozionanti della mia vita.
    Persino mia mamma ieri sera parlando mi ha detto che quando Bill è salito sul palco è stato emozionante, e a lei i Tokio Hotel non piacciono come piacciono a me.
    La cosa più emozionante è vederli lì davanti a te, quando li hai sempre visti dentro uno schermo grande quanto uno scatolone.
    Allora ti accorgi che non sono poi tanto distanti, sono lì vicino a te, e capisci che con un po' di follia potresti metterti a correre e raggiungerli.
    Poi la musica dal vivo, se una canzone ti fa emozionare sentendola da uno stereo che effetto ti fa cantata dal vivo? Non si può descrivere a parole, è troppo difficile, anzi oserei dire impossibile descrivere un sentimento con le parole, quello che si prova, cosa si sente, la musica che ti fa vibrare dentro.
    Eppure se ci penso mi sembra ancora impossibile di averli visti, a volte ci penso e mi dico "Cazzo, li ho visti anche io, c'ero anche io là, ho saltato anche io come una matta e ho cantato fino a perdere la voce ed avere un mal di gola pazzesco il giorno dopo".
    Quando sei là che aspetti sotto il sole cocente di una giornata di luglio, hai sempre il presentimento che succederà qualcosa di assurdo e che tristemente capirai che tutto quello che stai vivendo è solo un sogno e allora ti risveglierai nella tua camera con l'amaro in bocca.
    Mi ritengo molto fortunata ad essere stata là, parte di un qualcosa, ed ora, a quasi un anno di distanza poter dire fieramente e con gli occhi lucidi "Io c'ero". Sì perchè c'ero anche io quando Bill parlava col pubblico, c'ero anche io quando Gustav ci faceva alzare le braccia al cielo una volta finito lo show.
    E la mattina dopo tutto ciò non importa se hai le ossa rotte, non importa se sei andata a dormire vestita per la stanchezza o se non riesci a piegare la testa perchè hai dormito in macchina appoggiata alla cintura di sicurezza, e non importa se hai un mal di testa allucinante perchè la ragazza che era con te in macchina stava delirando. Quando chiudi gli occhi sai che loro sono ancora nella tua testa, come se il tempo non passasse mai.
    Riesco anche in questo momento a chiudere gli occhi e a sentire By your side, a vedere i coriandoli perdersi nel cielo sopra il Novi Sad, e piangevo... Piangevo per l'emozione e una punta di tristezza, il tempo era passato troppo in fretta e se avessi potuto avrei fermato quell'istante.
    Non ho la bacchetta magica per farlo e tantomeno i super poteri, ma ho un ricordo bellissimo dell' 11 luglio di un anno fa e lo custodisco gelosamente.
    E' il mio ricordo, e sono felice di averlo.
    Bea
     
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  8. Baby_Roby
     
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    Ok,bimbe XD...
    Questo qui è tratto direttamente dal mio diario segreto...ho tagliato tutta la parte dei preparativi,della partenza e dell'albergo,ma vi avverto che è comunque LUNGHISSIMO!
    Piccola nota: Elisa è la persona a cui è intestato il diario,la incontrerete durante la lettura.


    SPOILER (click to view)
    Mentre camminavamo ci chiedevamo cosa avremmo trovato lì all’ippodromo ma ci siamo dette che, con le mamme che ci ritrovavamo, questo era il massimo che potevamo fare. Là fuori nello spiazzo c’era un sacco di gente che stava arrivando insieme a noi, macchine che parcheggiavano e venditori ambulanti. Abbiamo cominciato a camminare e cosa ci troviamo davanti a un certo punto? Il cancello ancora chiuso e deserto con la scritta “INGRESSO ARENA TOKIO HOTEL”. Ci siamo messe lì ferme completamente sconvolte e io ho detto “Non possiamo essere le prime”. Altre persone ci hanno raggiunto e ci siamo trovati lì a guardarci tutti negli occhi senza sapere bene cosa fare, quando poi una ragazza ha detto “Ma io so che ci sono già 900 persone” e un’altra ha urlato “Laggiù!”. Maledicendo il cancello chiuso, abbiamo visto un sacco di gente che improvvisamente si fiondava in fondo alla strada e ci siamo messe tutte a correre urlando come delle forsennate. [...] Arrivatelà ci siamo rese conto che non avremmo MAI POTUTO essere le prime perché piazzate lì sul prato e sul recinto di legno c’erano un macello di persone, ma avevamo ancora qualche speranza fin quando non ci hanno detto che per entrare dovevi avere il numero. Quale numero??? Beh, insomma, abbiamo scoperto che l’ordine di entrata si basava su un numero che ti scrivevano sulla mano, cioè la gente arrivava lì anche due giorni prima, la numeravano e si prendevano i nominativi (ogni numero corrispondeva a cinque persone, credo) e quando poi cominciava il concerto loro chiamavano i numeri col megafono. Quando ad esempio chiamavano l’uno, tutti quelli che avevano scritto uno sulla mano entravano e si sistemavano. Se dopo esserti fatta numerare te ne andavi via, perdevi il posto. Considerando che noi eravamo arrivate solo quella mattina non potevamo certo avere dei buoni numeri, infatti, dopo molte peripezie ci siamo beccate un bel 184 =.=. Comunque ci andava bene lo stesso perché, prima di assegnarci il numero, nel caos, si era detto che, dopo aver chiamato la gente numerata, gli altri entravano come capitava, e questo sinceramente mi terrorizzava, perché non ero sicura di uscirne viva. Ci siamo sedute sotto un albero sopra dei sacchi di cellophane che qualcuno avevo lasciato là e abbiamo cercato di rilassarci. Lì vicino a noi c’erano delle ragazze simpatiche, Federica, dolce e gentile, Martina, una coatta d’oc ma troppo simpatica, e Ambra, che a dire il vero non ha aperto bocca per tutto il tempo. Abbiamo parlato un po’ e abbiamo scoperto che Martina aveva solo 14 anni e invece sembrava anche più grande di noi, ci siamo raccontate di come fosse nata la nostra passione per i Tokio Hotel e tutto quello che avevamo dovuto passare per essere lì quella mattina. È stato davvero molto piacevole starsene lì a chiacchierare sul prato mentre sorgeva il sole; infatti la cosa più bella di quel giorno, oltre al concerto, è stata che praticamente lì eravamo tutte fan dello stesso gruppo e quasi tutte della stessa età, e parlavi con tutte quante anche se non vi conoscevate, si faceva subito amicizia. Pareva di stare a Woodstock ^^. Insomma, era tutto perfetto fin quando non sono arrivate le nostre mamme col numero 210 a romperci i cog**oni a tutte =.=. Pur di non parlare con loro, io e Consuelo ci siamo alzate e abbiamo cominciato a passeggiare per conto nostro. Le ragazze erano vestite in modo assurdo, sembrava il carnevale di Venezia riuscito male, o la parata nera dei My Chemical Romance (che in effetti non c’entra nulla, però l’espressione “parata nera” rende molto bene l’idea). [...] Chi andava controcorrente, invece, eravamo proprio io e Consuelo, che ci eravamo messe semplicemente una maglietta e un pantaloncino. Beh, in effetti anche noi insieme facevamo un certo effetto: avevamo addosso lo stesso pantaloncino, solo di colore diverso (io rosso e lei nero) e come se non bastasse lo stesso cappello da cow-girl che abbiamo comprato a Siracusa con la scuola. Tante ragazze si giravano a guardarci, alcune incuriosite (probabilmente) dal fatto che fossimo vestite uguali, altre per ridacchiare e fare commenti maligni tra loro. Inizialmente ero imbarazzata dalle loro occhiatacce, mi sentivo in difetto e avrei avuta voglia di nascondermi, ma Consuelo mi ha detto di fottermene altamente e alla fine mi divertivo un sacco quando si giravano a guardarci e magari ci prendevano in giro, perché si credevano di essere speciali, loro, che si vestivano come delle depresse cacciate via dalla festa di Halloween, mentre noi ci eravamo vestite semplicemente come ci andava.
    [...]Dopo ore passate a camminare e chiacchierare, mi sembrava fosse passata mezza giornata quando invece erano ancora le nove del mattino. È stata proprio durissima, la mamma di Consuelo ci ha ordinato di non uscire dal prato, mentre a me e Consuelo piaceva allontanarci sulla strada dei cavalli dove c’era un gran silenzio e ci sentivamo più rilassate, ma quando tornavamo indietro era inevitabile litigare con mia madre. [...] Alle undici, circa, mentre io e Consuelo ci eravamo sedute su un muretto lontane da tutti, abbiamo visto che le ragazze si dirigevano in massa vero le transenne e abbiamo cominciato a correre credendo che stessero già aprendo i cancelli. Effettivamente sembrava così, all’improvviso ci siamo trovate tutte in fila con un caldo terribile, gli ombrelli aperti, le bottiglie d’acqua in mano, a passarci confetti per il calo di zuccheri. Quando, però, abbiamo scoperto che avremmo dovuto restar così fino alle sei di pomeriggio io ho pensato “Ma siamo pazzi? Sette ore in questo stato? E al concerto come ci arrivo, morta?”. Così ci siamo tirate via di lì e abbiamo tergiversato un po’. Il papà di Giulia è stato un angelo per tutto il tempo, si è preso cura di noi visto che con le nostre mamme eravamo in guerra, ed è stato sempre attento e premuroso. Quando ci ha viste agonizzare sotto al sole, ci ha detto che aveva visto una fontana poco più in là, così ci ha accompagnate e ci ha schizzato d’acqua da capo a piedi. Questo, poi, è capitato varie volte durante la giornata, mentre noi tre eravamo sempre più esauste, e ad un certo punto ci siamo stese su un coso che non so spiegarti che cos’era…praticamente lo usano per far salire i cavalli non so dove, un giorno me lo farò spiegare da Consuelo...comunque era una pedana liscia un po’ in pendenza, ed era tutto meno che pulita, ma noi eravamo talmente stanche che abbiamo fatto stendere a Giulia la sua bandiera dei Tokio Hotel lì sopra e ci siamo tutte sdraiate con gli occhi chiusi cercando di dormire. Ovviamente la cosa mi risultava impossibile, perché non sapevo quanto tempo avrei dormito e poi c’era gente lì vicino che chiacchierava e io mi sentivo troppo osservata per rilassarmi. Mi sono infilata le cuffie nell’orecchio e ho messo la canzone più soporifera che potessi scegliere: Only Time di Enya. Stupenda, è vero, ma mi ha fatto un effetto terribile. Proprio sul finale della canzone mi sono risvegliata di colpo dal dormiveglia e mi sono alzata perché in quel modo sarei impazzita fino allo fine della giornata. Alla fine il papà di Giulia ci ha proposto di tornare in albergo così potevamo lavarci e rilassarci un po’, e arrivavamo al concerto belle fresche e pimpanti. Abbiamo accettato di buon grado perché non ce la facevamo più a star lì a cuocerci come uova, e siamo tornate a piedi in hotel, dove ci siamo fatte doccia e shampoo. Giulia si è tutta messa in tiro per i Tokio Hotel ma io sinceramente mi sono solo tolta la polvere di dosso e ho lasciato asciugare i capelli all’aria aperta, tanto che avevano preso una piega assurda e si erano un po’ increspati. Mentre Giulia si faceva la doccia nella mia stanza io mi sono sdraiata a metà sul letto e in breve ho chiuso gli occhi: ho fatto una fatica tremenda per restar sveglia e alla fine sono uscita dall’albergo più stanca di prima. Tra una cosa e l’altra si erano fatte quasi le cinque e arrivate là cosa troviamo? Una gran massa di gente che aveva già passato le transenne e ora stava lì in piedi in attesa che aprissero i cancelli. In effetti era difficile capire cosa stesse succedendo, praticamente queste persone, per non so quale motivo, avevano passato la prima fila di transenne, ma poi ne restavano tante altre ancora, dopodichè si accedeva all’arena dove si teneva il concerto. Ma io questo non lo sapevo, e credevo che tutta quella folla stesse già lì sotto al palco, e mi sono detta “Ammesso che riusciamo ad entrare non potremo più beccare una fila vicina”, tanto più che l’unico modo per vedere qualcosa noi da fuori era salire in piedi sui tavoli di legno e stirare il collo come delle giraffe. Io e Consuelo ci siamo sedute per terra insieme alle altre persone mentre Giulia sbracciava e protestava con tutti chiedendo perché quelli fossero entrati e noi no. “Abbiamo due facce depressissime” mi ha fatto Consuelo, e io, al culmine della depressione, le ho detto “Io avrei una cosa da proporti. Ce ne torniamo in hotel e ce ne sbattiamo del concerto, tanto ormai è finita”. Deliravo, non so completamente come abbia fatto a dire una cosa del genere [...]. Naturalmente lei mi ha preso per matta e ha detto che non se ne parlava neanche di andarsene, così, di malavoglia (ma mica tanto) sono rimasta là. Ad un tratto, finalmente, ci hanno aperto le prime transenne, e io e Consuelo ci siamo subito infilate nella folla scavalcando la folla. Abbiamo anche tirato fuori i nostri biglietti convinte che di lì a poco, qualcuno sarebbe passato a chiederceli, macchè! Quella sera ci hanno detto anche che tante persone si erano imbucate senza alcun biglietto, perché i controlli erano nulli e i numerini non erano serviti a niente. Nel frattempo Giulia era completamente fuori di sé e inventava storie per fregare la gente e passare avanti, ha cominciato a parlare ad alta voce dicendo che l’aveva chiamata suo padre perché si era perso un’ipotetica sorellina di nome Chiara che spettava a noi ritrovare, mentre io e Consuelo la guardavamo così ---> =_= . Come se non bastasse, ci spingeva e poi diceva che non era colpa sua, che erano quelli di dietro, così come quella mattina mi aveva detto di scrivermi un numero a casaccio sulla mano fregandomene della fila.
    Ogni tanto arrivavano delle ondate in avanti e tutti credevamo che avessero aperto i cancelli ma erano sempre falsi allarmi. In questo modo però eravamo andate già avanti di qualche metro, seppure pigiate come sardine e sudate da fare schifo. Intanto un tizio accanto a me continuava a dire che eravamo vicini al palco, ma io mi sollevavo sulle punte e non vedevo altro che teste, teste e ombrelli, e mi trattenevo a stento dal dirgli “Ma vicini una mazza, dove cavolo la vedi ‘sta vicinanza??”. Ad un tratto, Elisa...la follia. I cancelli sono stati aperti e noi tre ci siamo prese per mano mentre tutti cominciavano a correre, per quanto era possibile in mezzo alla folla. Ad un tratto siamo arrivati a una specie di bivio, cioè, c’era chi entrava “dentro” la transenna e chi invece la superava tirando dritto fuori. Io non sapevo dove andare ma Consuelo ha cominciato a urlare “ROBERTA, QUA CI AMMAZZANO!” e mi ha trascinata dentro. Abbiamo continuato a correre e siamo arrivate ad un recinto di legno che io ho dovuto scavalcare più lentamente perché una tizia ci si era incastrata con la borsa e rischiava di tirarmi via insieme a quella, e poi perché temevo che la gente mi spingesse da dietro. Per fortuna c’era un tizio pronto a prendere quelli che cadevano, mentre Consuelo continuava a gridare di muovermi. Nella folla abbiamo perso Giulia e non c’era il tempo di restare lì ad aspettarla, così abbiamo cominciato a correre, correre, correre. Non me lo dimenticherò mai, Elisa, mi è venuto un panico terribile, accanto a me vedevo solo gente che correva e dovevo fare attenzione a scansarle, ma contemporaneamente dovevo guardare a terra e stare attenta a dove mettevo i piedi perché era pieno di bottigliette di plastica. Nella confusione mi è venuta in mente quella scena del Re Leone, quando Mufasa resta travolto dagli gnu impazziti, e infatti se chiudevi gli occhi sentivi proprio il rumore degli zoccoli, non quello dei piedi. Era come ascoltare una mandria impazzita, e non sto scherzando. Io ero completamente esausta e avevo il fiatone mentre Consuelo era ancora energica e attiva e mi trascinava dietro. Avrei voluto chiederle di fermarci, ma non se ne parlava affatto di perdere il posto, così ho continuato a venirle dietro. Ad un tratto...siamo sbucate in un piazzale e davanti a noi c’era il meraviglioso palco; accanto a noi, le tribune erano già stipate e la folla si era già radunata. Io volevo entrare più al centro ma Consuelo mi ha tirata a destra, dove c’erano meno persone. E a forza di sgusciare e infilarsi tra la gente, Elisa, siamo arrivate sotto al palco. Eravamo nella prima decina di file, si vedeva assolutamente da Dio, io facevo fatica a crederci, continuavo ad alzarmi sulle punte e guardarmi intorno, assolutamente sconvolta. Con Consuelo ci guardavamo in faccia ridendo da sole, ci sembrava impossibile aver trovato dei posti così buoni la prima volta che andavamo a un concerto, io ero sicura che saremmo arrivate agli ultimi posti, dove le voci le sentivi a stento e i Tokio Hotel li vedevi a tre miglia di distanza, oppure sul teleschermo. E invece...eccoci là.
    Accanto a noi c’erano altre ragazze, altrettanto sconvolte, dato che anche loro erano al loro primo live e non riuscivano a crederci di essere così vicine. Ci siamo messe a chiacchierare con un sorriso a 32 denti stampato sulle labbra e con una di loro abbiamo anche scambiato i contatti di Messenger. È andata avanti così per un po’, anche se a raccontarlo sembra che tutto sia accaduto in cinque minuti. [...] L’eccitazione era tale che tutte cominciavano ad urlare appena salivano i tecnici sul palco, e Consuelo ha addirittura creduto di vedere Tom quando invece era un tizio bruttissimo con i rasta più scuri e corti. Ad un certo punto sul palco è anche salito Saki, la guardia del corpo onnipresente e amatissima da tutti i fan dei Tokio Hotel, e tutti hanno cominciato a urlare “È SAKI, È SAKI!!”. Non so quanto tempo sia passato, a dire il vero, i minuti volavano via come niente all’inizio. Il concerto, comunque, doveva essere aperto dai Lost, un nuovo gruppo italiano che a dire il vero non mi fa impazzire, ma ha fatto un paio di canzoni graziose. Di solito il gruppo di spalla è sempre maltrattato ai concerti, cioè viene fischiato e sommerso dai cori che inneggiano al gruppo “vero”, cioè, in questo caso, i Tokio Hotel. Infatti, quando i Lost stavano per salire sul palco, come volevasi dimostrare, le fan iniziano un coro urlando “TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL!”. La cosa era già successa almeno tre volte prima, ma farlo ora che i Lost stavano per salire sul palco mi sembrava davvero troppo crudele. E così, senza neanche consultarmi con Consuelo, prendo fiato e comincio: “LOST! LOST! LOST! LOST!”. In breve Consuelo mi ha imitata, le ragazza accanto a noi anche e in pochi secondi avevo dato vita al nuovo coro pro-Lost, loro sarebbero stati fieri di me XD. Non avevo mai iniziato tutta sola un coro, è stato molto emozionante, però XDDD !!!
    Finalmente dopo qualche minuto, i Lost salgono sul palco, in mezzo alle urla e agli applausi. Walter ha subito ringraziato i Tokio Hotel, per la grande opportunità che avevano dato loro, e ci ha un po’ “riscaldate” facendoci urlare e battere le mani. Hanno cantato le loro canzoni insieme al pubblico, con particolare partecipazione durante “Standby” e “Tra pioggia e nuvole” (che mi piace un sacco sul serio). Ma il bello è arrivato quando Walter ha voluto cantare “Sexy back” di Justin Timberlake e ad un certo punto si è girato di spalle e si è tutto piegato a ponte mostrando le mutande nere che uscivano dal pantalone bianco, e le fan sono andate tutte in visibilio. Dopo aver cantato tutte le canzoni, comunque, è stato molto dolce, perché ha di nuovo chiesto di urlare per i Tokio Hotel un paio di volte, e poi ha ringraziato “tutte le fan dei Tokio Hotel” per il benvenuto davvero inaspettato. In effetti siamo state bravissime, li abbiamo trattati da Dio considerando che erano solo un gruppo di spalla. Ora arrivava il peggio: due ore di attesa prima dello show dei Tokio Hotel. È stato terribile. Per tutto il tempo hanno messo in sottofondo una base con assoli di chitarra elettrica terribili, cioè, magari presi singoli andavano anche bene, ma dopo mezz’ora in quel modo, Elisa, la situazione era diventata insostenibile: ci guardavamo tutti in faccia con l’aria mortificata, avremmo avuto voglia di tapparci le orecchie e spaccare le casse a suon di calci. Come se non bastasse, il tutto in piedi, ammassati come bestie sotto un caldo terribile. Ad un certo punto la coatta bionda accanto a noi si è seduta per terra e io ho deciso di imitarla perché stavo praticamente impazzendo. Certo, laggiù la situazione era un po’ inquietante, avevamo tutta la gente dritta in piedi intorno e ad un certo punto una culona antipaticissima (poi ti spiego) si è piegata in avanti e noi ci siamo trovate il suo culo da balena quasi in faccia – davvero un brutto quarto d’ora. Ad ogni urlo della folla scattavamo in piedi per vedere cosa stesse succedendo ma restavamo puntualmente deluse. Un paio di file davanti a noi, inoltre, c’era un vecchio che doveva avere almeno sessant’anni, alto due metri, maledetto, che bloccava la vista a tutti. All’inizio gli hanno chiesto di spostarsi ma il fatto è che c’era poco da fare: che andasse un po’ più a destra o un po’ più a sinistra non cambiava nulla, doveva semplicemente togliersi di là e mettersi ai bordi per non rompere le palle a nessuno. Invece lui sorrideva come a dire che non poteva farci niente e gli altri hanno cominciato a incazzarsi. La coatta (lol) continuava a urlare “Ma non se po’ mette seduto???” e un ragazzo (o ragazza, perché davvero era difficile capirlo) ha cominciato a tirargli addosso le bottigliette d’acqua vuote. Ora, per quanto mi stesse sulle scatole anche a me, però, voglio dire, era comunque una persona anziana, sinceramente umiliarlo in quel modo mi sembrava terribile. L’ho persino difeso, quel vecchio malefico =.=, ho detto al ragazzo di piantarla con quelle bottiglie perché stava esagerando. Poi sempre lui gli ha sfilato via la giacca azzurra che il vecchio portava al collo e l’ha lanciata tra la gente. E SEMPRE IO l’ho presa e l’ho ripassata avanti. Cioè, ma ti rendi conto?? Sono una fo**uta santa! E poi questo stron*o prende, e si piazza davanti a noi, E NON NE VOLEVA SAPERE DI SPOSTARSI!! MALEDETTO, SPERO CHE TI SIA PRESO UNO SVENIMENTO DURANTE IL CONCERTO! Perché infatti ad un certo punto durante lo spettacolo non si è visto più, anche se io non ci ho fatto completamente caso per quanto ero presa. Comunque, ormai mancava forse mezz’ora all’inizio del concerto e Consuelo, povera, mi ha detto che da dov’era lei non si vedeva nulla. Mi sono messa al suo posto e in effetti aveva ragione, anche stando sulle punte non riuscivo a vedere niente. Le ho proposto comunque di mettersi al mio posto per vedere se le andava meglio ma lei mi ha risposto che era dalla padella alla brace, dato che è più bassa di me. Insomma, sembrava che non ci fosse niente da fare, ma volevo trovare una soluzione perché dopo tanta fatica volevo che potessimo goderci i Tokio Hotel in santa pace, specialmente Consuelo, che per Bill si sarebbe sparata in testa. Così ho chiamato la culona antipatica che ti avevo detto prima: un armadio a sei ante che ci stava proprio davanti e non ci faceva vedere un tubo. L’ho toccata sulla spalla e le ho chiesto se per piacere poteva farci passare avanti, perché noi non vedevamo nulla ed essendo più basse di lei, non le avremmo dato alcun fastidio anche se la superavamo. E quella brutta vacca inacidita mi ha risposto “Eh no, però, io ho già fatto passare quattro ragazze!”. Che cesso, malanova mi havi, cu sapi picchì fu tantu acida, capaci chi pi quantu è brutta nuddu a caca e s’havi a sfugari ca genti. Malanova mi havi, ‘da bufala. [Ok,traduzione dal dialetto: sia maledetta,chissà perchè è stata tanto acida,magari per quanto è brutta nessuna se la ca*a e si deve sfogare con la gente. Sia maledetta quella bufala XD.]
    Insomma, Consuelo si è rassegnata a sollevarsi sulle punte per riuscire a vedere qualcosa e così siamo rimaste in attesa per un’altra mezz’ora. Ogni cinque minuti, sistematicamente, guardavo l’orologio, facendo il conto alla rovescia; ogni volta che finiva un pezzo di chitarra tutte quante cominciavamo a urlare pensando che l’attesa fosse finita, ma poi ne ricominciava sempre un altro. Alle nove e mezza eravamo completamente fuori di noi e abbiamo iniziate a fare il coro gridando “BASTA! BASTA! BASTA! TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL!”. Oddio, Elisa, il panico mi stava uccidendo, mi batteva forte il cuore da pazzi ma non si può rendere l’idea così solo scrivendolo. Ad un certo punto...la chitarra è finita e si sono accesi dei fari sulla tenda nera. Tutte abbiamo iniziato (un’altra volta) a strillare e l’abbiamo fatto ancora di più quando è partito il classico suono del battito cardiaco. Poi è iniziata una musica strana, nell’ansia non ero neanche sicura che fosse roba loro ma...in un secondo la tenda nera è sparita (è proprio sparita, giuro, in un attimo no c’era più!!) e c’è stata un’esplosione di luci bianche e le note di Break Away erano inconfondibili. Le urla sono diventate così forti che mi si stavano spaccando i timpani e la prima persona che ho visto sul palco...è stata Tom. Una roba da togliere il fiato, lui stava proprio lì, a sinistra, e si agitava tutto con la sua chitarra come fa sempre, non c’era niente di nuovo, se non il fatto che tutto quest stava accadendo in live. Giuro che per un attimo ho smesso di respirare ma avrei voluto spaccare il mondo per quanto ero entusiasta, poi ho guardato il maxischermo e ho visto un’altra volta Tom, che indossava gli occhiali da sole (oddeiiiii che *sbav*) e mi sono accorta che anche gli altri, tranne Georg, forse, li indossavano. Nella confusione mi sono persa l’ingresso di Bill, ma Consuelo, che non aspettava altro che quello, mi ha detto che è come uscito dal muro con un’entrata ad effetto. E SUBITO ABBIAMO COMINCIATO A CANTARE A SQUARCIAGOLA, A SALTARE COME DELLE PAZZE, IO E CONSUELO ABBIAMO ACCESO LE NOSTRE STELLINE CHE CONSERVAVAMO DA MESI, QUANDO ANCORA CREDEVAMO DI ESSERE SPACCIATE PER IL CONCERTO DI MARZO, E LE ABBIAMO PUNTATE CONTRO DI LORO. IN POCHI SECONDI ERO GIÁ UN PEZZO D’ACQUA E HO RINGRAZIATO IL CIELO PER NON ESSERE ALLE PRIME FILE, PERCHÉ SE TOM MI AVESSE VISTA MAI IN QUELLO STATO PROBABILMENTE MI AVREBBE VOMITATO ADDOSSO. ODDIO, CHE ADRENALINA, STAVO MORENDO LÍ, GIURO!!
    E poi è successa una cosa troppo bella, anche se...in realtà non era niente. Mentre noi continuavamo a cantare, ad un tratto Tom ha alzato gli occhi e ha guardato dalla nostra parte...e io mi sono alzata ancora di più sulle punte e l’ho indicato, e si è potuto vedere benissimo sul maxischermo che Tom abbassava di nuovo lo sguardo sulla chitarra e sorrideva. E anche se sapevo da subito che non era così...lo ammetto, per un attimo ci ho fantasticato che quel sorriso potesse essere per me ^__^. Dopo aver cantato Break Away e 1000 Oceans Bill ha parlato al pubblico in mezzo al delirio generale. La sua voce è perfetta, anche se sembra un po’ più…“grossa” rispetto a prima dell’operazione, e poi lui ha un fortissimo accento tedesco che, sommato al caos dell’ippodromo, rendeva (quasi) praticamente impossibile capire anche una sola parola di quello che diceva. Comunque sappiamo per certo che ad un tratto ha detto qualcosa tipo “Blablabla…in Ruuumaaaaa!!!” e noi “WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!”, tanto per rendere l’idea XD. Giuro che di tutto quello che è successo ho solo ricordi confusi…mi ricordo quando per introdurre Sacred, Bill ha detto che per lui noi saremmo state sempre sacre (vorrei crederci <_<) e io ho urlato “DANKEEEEE!!”, e poi dopo aver cantato non mi ricordo che canzone ha detto il solito “Crooozie mile!” scatenando il putiferio tra la folla, che non aspettava altro; per non parlare del delirio che scoppiava ogni volta che Bill si accostava a Tom, come durante Love is Dead, che sembrava gli stesse facendo la serenata lol XD, oppure durante Reden quando lo ha guardato con la faccia sorniona come a dire “Certo, parlare, come no!”. Ahah, e poi il bello è arrivato quando hanno cantato Live Every Second. Sarò sincera: come musica non mi piace molto quella canzone, anche se adoro proprio il testo e il messaggio che manda, mi dà la carica; ma il motivo per cui la attendevo con tanta impazienza è che ogni volta che la cantano, durante l’assolo di batteria, Tom ha l’abitudine di cimentarsi in una performance a dir poco “particolare” con la sua chitarra (se la sco*a *ehm*), e io era da mesi che sognavo di godermela dal vivo questa cosa. Così, quando Bill ha annunciato il titolo, i miei occhi erano già puntati su Tom senza che lo mollassi per un solo istante, mentre Consuelo, troppo impegnata a contemplare Bill, non si è accorta di niente per tutto il tempo. Come previsto, Gustav parte con l’assolo di batteria e Tom…attraversa tutto il palco venendo dalla nostra parte, si volta di profilo e…DOH!! Ancora niente! Non so perché, forse avrà voluto farci penare un po’ XD, ma non ha iniziato subito, prima ha fatto una cosa strana che non gli avevo mai visto fare e che ci ha fatto sbavare ancora di più (lasciamo perdere, eravamo un pugno di ninfomani eccitate da fare schifo): quando sembrava che stesse iniziando il suo “amplesso”, si è messo invece a tergiversare, e ha fatto finta di PICCHIARE la chitarra, era…come se la stesse SCULACCIANDO O_O !!! E anziché sorprenderci e sconvolgerci noi siamo andate ancora più in tilt e abbiamo urlato e riso ancora più forte!!! Ma cose di pazziiiii!! Cioè, un tizio “sculaccia” la sua chitarra in pubblico fingendo di scoparsela, e di fronte a un atto così disgustosamente sessista e profondamente OFFENSIVO per le donne…noi ci esaltiamo!! A riprova del fatto che c’è una maiala in ognuna di noi, come io e Consuelo abbiamo capito ormai da lungo tempo. A parte tutto, Elisa, dico davvero, l’eccitazione era alle stelle, non ero mai stata più felice ed esaltata, dà una carica fantastica vedere un concerto live, per di più alle prime file, non credevo fosse così. Solo che può anche essere pericoloso: nonostante io ritenga di avere una certa resistenza fisica, e sono riuscita a stare una giornata intera di treno e poi un’altra all’ippodromo (solo una volta sono andata in bagno quando sono tornata in hotel) senza fare la pipì né sentirne il bisogno, nonostante tutta l’acqua che mi ero scolata, sotto il sole e in mezzo alla folla senza lagnarmi e poi a correre per prendere i primi posti…nonostante tutto questo, verso metà concerto le mie risorse si erano davvero esaurite. Devo avere avuto un pericoloso calo di pressione o qualcosa del genere quando Bill ha cantato “Raise your hands”; durante quella canzone, più che mai, è importante mostrare le mani in alto e la stellina lampeggiante mi dava più impiccio che altro, così l’ho infilata nella tasca del pantaloncino pregando perché non cadesse. Invece alla fine della canzone mi sono accorta che non l’avevo più né in mano né in tasca. E bella tranquilla, guardandomi intorno con l’aria un po’ vaga, ho pensato “Vabbè, ma di che mi preoccupo, tanto questo è un sogno. Domani mattina mi sveglio e la ritrovo dove l’avevo messa”.
    =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.= =.=
    E qui neanche commento, se non per dire, come è evidente, che ero arrivata a un tale livello di distruzione fisica da mettermi a delirare in mezzo al concerto. Giuro che ero convinta di quello che mi dicevo, stavo solo sognando, quindi perché mi preoccupavo della stella? Era solo un sogno, era troppo bello per essere reale: i Tokio Hotel, la musica, le prime file, Tom che suona davanti a noi…no no no, non poteva proprio. Poi, però, mi sono riscossa e ho cominciato a fare il riepilogo di tutto il viaggio: il cartellone, le valigie, la partenza, il treno, la metropolitana, l’hotel, la band nel nostro albergo…come facevo a essermi sognata tutto? Una volta qui, ho recuperato un po’ di lucidità, ma mi sono anche messa tanta paura, perché mi sentivo come drogata, e la cosa non mi piaceva affatto. Mi è venuta una gran tristezza per la mia stellina perché non riuscivo a vederla da nessuna parte ed ero certa che nella ressa, qualcuna l’avesse già spaccata con una pedata. Ma non mi sono arresa, mi sono fatta prestare quella di Consuelo e l’ho fatta lampeggiare a terra e, incredibilmente, la mia stellina era ancora lì, sana e integra. L’ho ripresa tutta contenta e sorridente, ma per un po’ ho dovuto starmene buona e tranquilla, senza saltare e urlare, motivo per cui non mi sono goduta il concerto per un bel po’, e non ho nessun ricordo di quei minuti. Un’esperienza tremenda, ora so per certo che non mi drogherò mai e non mi ubriacherò mai, non mi ispira proprio. Oh, e poi non si può non parlare degli effetti speciali, che erano veramente la fine del mondo: i fuochi d’artificio durante Break Away, le fiammate di Scream, gli sbuffi di fumo, le schermate rosse durante Raise Your Hands, Reden, Love is Dead, Don’t Jump, e poi i mitici scoppi di coriandoli e fuochi d’artificio su By Your Side…hanno reso tutto speciale. Poi c’è stato un bel momento quando Bill ha cantato Monsoon e siamo arrivati al pezzo in cui lui dice “I’ll be with you soon, just me and you, we’ll be there soon, so soon” e c’è stata la solita pausa di silenzio, e anziché starcene zitte e buone noi abbiamo ricominciato a gridare “TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL! TOKIO HOTEL!”, e Bill ha aspettato che il coro si spegnesse prima di…“RUNNIN TROUGH THE MONSOON, BEYOND THE WORLD, TO THE END OF TIME…”. Ma la parte più bella è stata quella acustica, quando tutti si sono spostati sulla passerella centrale per cantare Rescue Me e In die Nacht (meravigliosa). All’inizio Gustav non c’era e tutte le fan hanno cominciato a chiamarlo sfociando nell’ennesimo coro della giornata. Allora Bill ha detto qualcosa tipo che Gustav stava arrivando, per poi aggiungere “I think right now…” CHE COSA??? CHE COSA HA PENSATO PROPRIO ORA?? Non sono riuscita a sentire una mazza per il bordello che facevano, maledizione!!!! Comunque credo abbia detto qualcosa tipo…che gli avevamo fatto venire in mente che era il momento degli applausi, visto che lo fa sempre. Si è alzato in piedi mentre Gustav si accomodava dietro tutti e ha urlato “So…make some noise for…GUSTAV!”. Applauso (siamo state dolcissime a pensare a lui mentre non c’era ^^). “And make some noise for…MORITZ!”. Moritz è il secondo nome di Georg, povero puccio, lo chiamano così per prenderlo in giro ^^; altro applauso, comunque. Poi Bill si è voltato verso Tom e lo ha indicato col pollice come se stesse presentando l’inserviente e ha fatto “And make some noise for…Tom >_>” e il mio piccolo Tomy si è applaudito da solo con un sorriso dolcissimo da bimbo che mi ha fatto sciogliere tutta come un ghiacciolo, ma quanto lo adoro!! Infine, Bill, che come si è ormai capito, è un filino-ino-ino egocentrico (XD), ha chiesto il silenzio e ha dato inizio a un gran discorsone di elogio a sé stesso, che mi è quasi interamente sfuggito per via del casino che facevano le ragazze. Comunque, ad un certo punto Bill parte e urla “Make some noise for…BILL!” saltellando e agitando le braccia come un bambino, il che ha scatenato la vera follia lì dentro, quando fa lo stupido è davvero irresistibile ^^. Prima che ce ne rendessimo conto la parte acustica era già terminata, e restavano le ultime cartucce da sparare prima della chiusura. Ennesimo coro quando abbiamo visto le loro sagome sedute al buio, e l’ombra tenebrosa di Saki, lol, che saliva come un ladro sul palco per recuperare non so che cosa. E in breve, By Your Side. Stupenda, come sempre, non ci sono parole per descrivere quei momenti. Le fan che cantano a una voce insieme a Bill, i sorrisi, le mani e i coriandoli, le lacrime e le risate quando la canzone era già finita, ed era troppo presto ancora, troppo presto per noi. Bill scappa dal palco come una saetta, con un breve saluto e i ringraziamenti in tedesco, poi però torna a correre sulla passerella centrale salutando tutti. Georg lancia l’acqua e l’asciugamano a sinistra sulla passerella, idem Tom (non è giusto, perché non pensavano anche un po’ alle altre =.= ?). Tom schizza l’acqua verso di noi e in un attimo le fan fanno un salto di due metri verso il palco. Gli schizzi ci raggiungono, è assurdo quanto possa renderci felici, neanche fosse acqua santa. Danke schön, danke schön... -.-. Solita roba, in effetti è il momento più triste e odioso di tutto il concerto, quando questo finisce.
    Ora il pezzo forte era l’assolo di Gustav, il mitico =). Durante i concerti sta sempre in disparte, così come nelle interviste e in tutto il resto. All’apparenza può perfino sembrare tonto o antipatico, ma in realtà è assolutamente...lui!!! Non ci sono parole per descriverlo XD! Come al solito, si è messo al centro del palco. Ha chiesto il silenzio posandosi un dito sulle labbra, ma siccome facevamo ancora troppo chiasso, ha deciso di fare il boss e ha ripetuto il gesto con aria cattiva, mentre noi lo guardavamo a bocca spalancata e ci fingevamo intimidite, stando al gioco. Dopodichè, la solita ola, mentre le fan lo seguivano a ritmo. Adoro l’assolo di Gustav, mi tira su di morale quando tutti se ne sono andati =). E poi addio, il concerto è finito.
    Tom aveva gli occhi piccoli, quando ha gli occhi piccoli vuol dire che è stanco. Ma ciò non toglie che sia stato sempre fantastico dall’inizio alla fine. Non si può nascondere la perfezione XD. Bill...egocentrico. Egocentrico al massimo. Di norma non sopporto le persone egocentriche, che stanno al centro dell’attenzione e non vogliono spostarsi di là dove sono. Faccio un’eccezione solo per lui, perché resta sempre e comunque un ragazzo dolcissimo, e mi ha fatto sorridere e sorprendere quando in Zimmer 483 European Tour, mi aspettavo già di trovare una rockstar seriosa e col sorriso preconfezionato per le fan, e invece ho trovato un bambino cresciuto che giocava e si lagnava per l’aeroplanino incastrato. E mi fa ancora lo stesso effetto, ogni volta che lo vedo. Georg, beh...che dire? Il Mito dei Miti, anche se Tom non fa che maltrattarlo XD. Geooooorg, non mollare, noi ti amiamo!!! E Gustav...hihihi ^^, penso che lui si sparerebbe se sapesse che le fan sono solite chiamarlo “Gusti” o “Gugu” e trattarlo un po’ da orsacchiottino dolce, ma è proprio così che ci appare, un orsacchiotto!!!! Lo amiamo troppo, all’inizio non sopportavo il suo essere così INSOPPORTABILMENTE (lo so, errore blu per la ripetizione) taciturno in mezzo a quel branco di casinisti, ma la mia “riserva” è sparita dopo poche settimane, lasciando spazio all’adorazione più completa ^^. Gus, wir lieben dich!
    È il concerto della storia. Non c’è niente da fare. Il più bello della mia vita =). Oltre che il primo.


    Tua
    Roby


    P.S: lo so che adesso non c’entra nulla e sembra fuori luogo ma non dimentichiamo...Tom che suona la chitarra e scuote i rasta davanti al viso *__*…sbav sbav sbav, non riuscivo più a riemergere dal mio stato di adorazione per lui, e P.P.S: la mamma che, tornate in hotel, mi dice che il chitarrista ha un sorriso dolce...ADESSO BASTA, TOM, SONO SUFFICIENTI GIÁ LE FIGLIE CHE SBAVANO PER TE. Ma le mamme no O_O, lasciamole fuori. Soprattutto la mia.

    Aggiornamento del 30-07-2008: cazzulìn, ma come ho fatto a dimenticarlo?? Mentre tornavamo in hotel abbiamo incontrato il loro autobus!!! I vetri erano completamente oscurati ed era impossibile vederci una mazza, così ci siamo ritrovate a salutare i finestrini neri con sorrisi vacui senza essere sicure che loro ci stessero guardando in quel momento, e poi Saki è sceso un attimo solo e c’è chi dice di aver visto la sagoma di Bill dietro di lui. In realtà spero che Tom non mi abbia vista, ero veramente disgustosa quella sera. Quanto a Consuelo, ce l’ha a morte con me perché Bill probabilmente l’avrà vista con la bandiera dei Tokio Hotel gettata sulle spalle come una barbona, e io non l’ho avvisata del fatto che il suo cappello da cow-girl era terribilmente ammaccato. Come se Bill avesse mai potuto notarlo =.=”. Mentre invece Giulia ha passato i pochi secondi di fronte al bus facendo gesti osceni con le mani, con le labbra e con la lingua, col solo scopo di attirare l’attenzione di Bill e, più probabilmente, di Tom (Consuelo le ha mollato un ceffone davanti all’autobus, Dio santo, spero proprio che Bill l’abbia vista XDXDXD).


    Aggiornamento dell’1-08-2008: e un’altra cosa MERAVIGLIOSA che mi ero dimenticata di dirti!! Ad un certo punto del concerto...non mi ricordo quando è stato...Bill ha sorriso e ha detto al microfono qualcosa tipo che...non capitava spesso che fare un concerto fosse così piacevole come quella sera. Oddiu *_*...non so fino a che punto lo dicesse col cuore, ma credo che se fosse stata semplicemente una frase fatta avrebbe solo...evitato di dirla. Waaa, non capita così spesso che sia così piacevoleeee, altro che francesiiiii, siamo state mitiche italianeeeee XDXDXD!!!!!

    Aggiornamento del 6-08-2008: “believe in you, believe in life, believe in tomorrow” (introduzione a Don’t Jump – in questi giorni mi sto appuntando ogni cosa che mi viene in mente di quel concerto perché non voglio proprio dimenticare nulla, è stato troppo bello).




    Nel cerchio ci sono le stelline elettriche lampeggianti di cui si parla,siamo io e Consuelo ^^
    image


    E questa è stata fatta in treno,sulla via del ritorno:image



     
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    23/07/2011 - 18/08/2011

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    Ragazze,sono invidiose di voi...
    Capisco che per voi è stato il giorno più bello della vostra vita....
     
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  10. ..Zoraya..
     
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    Se io ci sono andata è stata per pura fortuna, e dei casi del genere non capitano tutti i giorni.
    Posso dire che sono state le due ore più emozionanti della mia vita.
    Persino mia mamma ieri sera parlando mi ha detto che quando Bill è salito sul palco è stato emozionante, e a lei i Tokio Hotel non piacciono come piacciono a me.
    La cosa più emozionante è vederli lì davanti a te, quando li hai sempre visti dentro uno schermo grande quanto uno scatolone.
    Allora ti accorgi che non sono poi tanto distanti, sono lì vicino a te, e capisci che con un po' di follia potresti metterti a correre e raggiungerli.
    Poi la musica dal vivo, se una canzone ti fa emozionare sentendola da uno stereo che effetto ti fa cantata dal vivo? Non si può descrivere a parole, è troppo difficile, anzi oserei dire impossibile descrivere un sentimento con le parole, quello che si prova, cosa si sente, la musica che ti fa vibrare dentro.
    Eppure se ci penso mi sembra ancora impossibile di averli visti, a volte ci penso e mi dico "Cazzo, li ho visti anche io, c'ero anche io là, ho saltato anche io come una matta e ho cantato fino a perdere la voce ed avere un mal di gola pazzesco il giorno dopo".
    Quando sei là che aspetti sotto il sole cocente di una giornata di luglio, hai sempre il presentimento che succederà qualcosa di assurdo e che tristemente capirai che tutto quello che stai vivendo è solo un sogno e allora ti risveglierai nella tua camera con l'amaro in bocca.
    Mi ritengo molto fortunata ad essere stata là, parte di un qualcosa, ed ora, a quasi un anno di distanza poter dire fieramente e con gli occhi lucidi "Io c'ero". Sì perchè c'ero anche io quando Bill parlava col pubblico, c'ero anche io quando Gustav ci faceva alzare le braccia al cielo una volta finito lo show.
    E la mattina dopo tutto ciò non importa se hai le ossa rotte, non importa se sei andata a dormire vestita per la stanchezza o se non riesci a piegare la testa perchè hai dormito in macchina appoggiata alla cintura di sicurezza, e non importa se hai un mal di testa allucinante perchè la ragazza che era con te in macchina stava delirando. Quando chiudi gli occhi sai che loro sono ancora nella tua testa, come se il tempo non passasse mai.
    Riesco anche in questo momento a chiudere gli occhi e a sentire By your side, a vedere i coriandoli perdersi nel cielo sopra il Novi Sad, e piangevo... Piangevo per l'emozione e una punta di tristezza, il tempo era passato troppo in fretta e se avessi potuto avrei fermato quell'istante.
    Non ho la bacchetta magica per farlo e tantomeno i super poteri, ma ho un ricordo bellissimo dell' 11 luglio di un anno fa e lo custodisco gelosamente.
    E' il mio ricordo, e sono felice di averlo.
    Bea

    è vero...tutto quello che hai detto, ogni singola parola, l'ho provata anch'io... hai ragione su tutto.....
    e...mary...so cosa provi...sono sicurissima che li vedrai anche tu!
    non perdere la speranza...sono sicura che quel giorno arrivarà presto anche per te e sarai felicissima di raccontare le tue emozioni e noi saremo contentissime di ascoltarti!!! ^^

    ecco...un po' mi vergogno a farvelo leggere ma...voi siete importantie penso che anche se sono tutte cavolate mi capiate io ogni volta che sono triste o altro mi sfogo scrivendo..questa è una piccola parte! spero di non annoiarvi...e vi avverto...non scrivo bene...(nel senso di contenuto)


    SPOILER (click to view)
    Bill eccomi di nuovo a scrivere pensieri sdolcinati a te. Io non capisco perché devo soffrire così tanto! Potrei dimenticarti perché so che non ti vedrò mai più ma non ci riesco. Ci tengo troppo a te. Non capisco perché amo così tanto una persona che non conosco nemmeno ma sembra di conoscerla da sempre, una persona di 6 anni più grande di me che potrebbe pensare che sono solo una bambina, una persona che non leggerà mai le cose che scrivo su di lui.
    Ecco scrivere. Io non so a cosa serva ma non so nemmeno il perché lo faccio. Credo per sfogarmi ma più scrivo più cresce il mio amore per te. Potrei smettere subito ma non ci riesco. A volte rileggo tutte le cose che ti ho scritto che sono davvero troppe ma non abbastanza per farti capire che tengo davvero a te.
    Non posso dire che ti amo perché non so come sei in realtà ma ti voglio comunque un mondo di bene. non posso dire nemmeno però che non ti amo perché direi solo una bugia.
    Il mio sogno era vederti ed è successo ma non nel modo che pensavo. Sì ti ho visto da vicino e mi hai fatto l’autografo e meglio di così non poteva andare ma (lo so che pretendo troppo) io volevo vedere i tuoi occhi(non li ho visti perché avevi gli occhiali) che sono la cosa che mi piace più di te. Sono di un semplice marrone ma per me…sono molto di più! Li trovo magnifici, ti ci perdi dentro, non pensi più a nulla, ti senti felice,libera! (se mi succede nelle foto vorrei proprio vedere dal vivo.) ti posso giurare che non è una bugia. Pensa pure che sono pazza ma è solo la pura verità!
    Non mi è mai successo di amare una persona così tanto da pensare ogni giorno a lui, a piangere guardando le sue foto (sono davvero scema),ad essere rimasta lì senza avere la forza di fare un minimo movimento a guardarlo, come paralizzata di averlo davanti a te di pochi centimetri, quei pochissimi centimetri che ti permettevano quasi di sfiorarlo come se non credessi che era lì (perché adesso ci credo?) come se era tutto un sogno (perché non lo era?).
    Se avessi una macchina del tempo non sai come vorrei tornare a quel giorno. Quel giorno di vera gioia di fortissime emozioni. Non sai quanto vorrei!
    Il mio unico sogno sei tu! Il mio unico sogno è vederti di nuovo e una buona volta conoscerti! conoscere quell’angelo di cui ho sempre scritto, vedere (senza occhiali) semplicemente quegli occhi che non smetterò mai di dire che per me sono meravigliosi,avere la fortuna di vedere quel sorriso!
    Sarà per sempre il mio sogno! Finchè non si realizzerà (cioè mai) resterò per sempre il tuo angelo custode che silenziosamente ti starà sempre vicino, e ti proteggerà nelle difficoltà, ti consolerà quando sei triste. Non importa se non sono veramente vicino a te ma so che il mio cuore lo è ed è questa la cosa importante!
    Sai ho l’impressione di essere insignificante pensando a quanti angeli hai vicino a te o a quante ragazze vogliono stare vicino a te!
    Forse mi sono messa a scrivere un po’ troppo ma che ci posso fare se sono tante e cose da dirti!
    Ti voglio bene bill!


    come ho detto non ho messo tutto solo la prima parte e la fine...non volevo annoiarvi troppo con le mie scemate!! ihihih ^^

     
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  11. oO.anna.Oo
     
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    Io per fortuna(Non direi fortuna,l'anno scorso piangevo perchè io ci dovevo essere al concerto,per colpa del datore di lavoro,coglio**,stron* ecc ecc non andata)non sto tanto male....
    Però posso dire che un anno fa,ho pianto come una fontana,mentre tagliavo le carote piangevo,lo chef pensavo che erano le cipolle,invece no!,mica potevo dire che piangevo perchè non c'ero al concerto dei Tokio??

    dai siamo in due, nemmeno io ci sono andata perchè sia Modena che Roma erano troppo distanti dalla mia città! ovviamente la sera del 6 luglio piangevo pensando a tutte quelle ragazze che proprio in quel momento erano lì, a guardarli...e il giorno dopo a guardare i video su you tube e a piangere di nuovo... e ora aspetto solo che col nuovo tour ci sia una data in una città più vicina a me T_T
     
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    Oddio Roby il cuscino!! *-*
    Io visto in diretta! :wub:
     
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  13. $torta in der holle
     
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    CITAZIONE (†Diurna† @ 6/7/2009, 16:55)
    Oddio Roby il cuscino!! *-*
    Io visto in diretta! :wub:



    scusa ramo, cosa hai visto in diretta??
     
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    Il cuscino XD
     
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  15. $torta in der holle
     
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    ahhhhh.....adesso se ci riesco metto pure io la foto di bibi e tomi che ho fatto..^^
     
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