Chinawithe

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  1. camuu94
     
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    Titolo: Chinawithe
    Autore: Camuu94
    Genere: Romantico – Commedia
    Raiting: Pg15
    Avviso : Lime - Fluff
    Personaggi : Kimberly,Kristen,Adam,Tom Kaulitz,Bill Kaulitz.
    Comparse : Georg, Gustav.


    Chinawithe




    SPOILER (click to view)



    image








    Il ticchettio delle mie scarpe rimbombava sulle strade ormai buie di New York,illuminate esclusivamente dalle luci in trasmittenti ,che creavano delle piacevoli ombre di luce fioca sui
    marciapiedi e sulle strade,dove sfrecciavano auto di alta cilindrata.
    I marciapiedi erano ormai deserti,si intravedevano solo delle ombre di coppiette nascoste nei vicoli cechi,proiettate sulla strada.
    Sorrisi pensando a quest'ultima immagine "Les enfants qui s'aiment Ne sont là pour personne.C'est seulement leur ombre Qui tremble dans la nuit"
    Soffiai il fumo amaro della sigaretta fuori dalla bocca,creando una piccola nube grigiastra e buttai il mozzicone della Malboro.
    Attraversai la strada di striscio,controllando il possibile arrivo di un'auto,una folata di vento gelido mi colpì in pieno viso,alzai d'istinto il collo del mio cappotto di lana nera e i passai una mano nei miei lunghi capelli castani.

    Arrivata davanti al Chinawhite ,uno dei locali più chic di Soho,locale ideale per chi adora i gusti orientali e ha voglia di incontrare qualche Superstar.
    Aprì le porte trasparenti decorate con draghi dorati,mi feci spazio tra i mille occhi della gente,percorsi la scalinata bianca con la ringhiera laccata di rosso con scritte cinesi e entrai nel privè prenotato per l'occasione.
    Quest'ultimo aveva la visuale sull'entrata e sull'enorme pista da ballo,era decorato con lampadari tipicamente di tradizione cinese,c'era un tavolo basso interamente rivestito di foglia oro,attorno al quale cerano degli enormi cuscini rossi in seta con inserti in oro.
    Sentì un dito picchiettarmi sulla spalla,mi girai di scatto e dopo aver messo a fuoco la figura di Kristen le saltai letteralmente al collo,facendola quasi scivolare a terra.
    La coprì di baci su tutto il suo dolce viso e strusciai il mio nasino contro il suo,in modo affettuoso.
    - Kim. Mi sei mancata in questi giorni. Sai non avevo una rompipalle che scorrazzava per casa !-
    - AH AH (falsa risata).Comunque anche tu mi sei mancata molto. Pensavo che il tuo viaggio non finisse più !--.
    - Ma Kim sono stava via solo per quattro giorni !-
    Sbuffai.
    - Mi è sembrata un’eternità-.

    Ci accomodammo sui cuscini una di fronte all'altra e cominciammo a parlare animatamente,di tutto ciò che ci passava per la testa.
    Intanto che Kris sorseggiava il suo GinLemon ,i suoi occhi verdi s’ illuminarono e così capì che aveva uno scoop.
    - Indovina chi sono le superstar questa sera?-disse lei posando il bicchiere sul tavolino
    - Non saprei. Stupiscimi- sorrisi maliziosamente.
    - Uhm. Tokio Hotel -
    Quasi mi strangolai con il mio drink.
    Quando ricominciai a respirare regolarmente : spalancai gli occhi aprì la bocca,ma non ne uscì nessun suono.
    Quando riprovai mi uscì una sottospecie di suono strozzato.
    - C-cosa?!?!-
    - Non è assolutamente fantastico ?!-
    - Dio, forse è estremamente fantastico per te. Si d’accordo ammetto che hanno un buon sound,il chitarrista è particolarmente sexy , ma anche fottutamente sicuro di sé -
    - Ma dai ? Penso di conoscere una persona con il suo stesso difettuccio -.
    Alzai gli occhi al cielo e sollevando l’indice per provare a ribattere quando partì un boato.
    Mi avvicinai con Kris alla ringhiera,la quale dava sull'entrata,e intravidi quattro figure addentrarsi nel locale completamente accerchiate da muscolosi bodyguard.
    Il dj annunciò il loro arrivo : " Ragazzi ho il piacere di annunciarvi l’arrivo della band del momento, date un caloroso benvenuto ai TOKIO HOTEL”.
    Partì un applauso assordante accompagnato da urla isteriche,probabilmente di fan invasate,che fece pulsare la mia piccola venuzza sulla fronte.
    La band sorrise al pubblico,per poi essere accompagnata da una succinta cameriera al loro tavolo che si trovava sul lato destro del locale.
    Fortunatamente il dj rimise la musica a palla,facendo partire una delle mie canzoni preferite.
    Feci un cenno a Kris e insieme cominciammo a ballare a ritmo di " Lollipop di Lil’ Wayne ".
    Chiusi gli occhi,permettendo alla musica di svuotarmi completamente la mente,cominciando a muovermi sensualmente e facendo dei movimenti circolari con il bacino.
    Il dj si accorse di me e annunciò la mia presenza,ma non gli diedi peso,sentì solo la presenza di una luce che illuminava me e Kris.
    La sentì sussurrarmi qualcosa nell’orecchi – Il chitarrista super dotato di testosterone ti sta mangiando con gli occhi -.
    Sorrisi e quando aprì gli occhi cercai i suoi nella folla.
    Mi scrutavano vigili,pronti a leggere le mie emozioni.
    Diedi un'ultima mossa di bacino per poi mandargli un bacio volante.
    E la canzone era finita : "So i letta lick the rapper".


    Girandomi incontrai lo sguardo di Kris,che mi indicò con un cenno del capo Tom.
    Le sorrisi e scesi le scalinate,cercando di essere il più seducente possibile,facendo scorrere le mie lunghe dita sulla ringhiera.
    I miei occhi verde smeraldo scrutavano insistenti quelli color nocciola intenso del chitarrista.
    Lui si alzò in piedi sistemandosi la visiera del cappello,lo ignorai completamente,slacciai il mio cappottino e lo lasciai scivolare sulle mie braccia per poi farlo scivolare a terra.
    Mi avvicinai con un passo lento,ma estremamente sensuale,scavalcai il loro tavolino,presi il rastaro per la felpa XXL e lo trascinai verso la pista.
    La musica cambiò : Superman di Eminem.
    Le mani estremamente calde di Tom erano posizionate sul mio fondoschiena,feci aderire i nostri bacini,cominciando a strusciarmi contro di lui,che iniziò a lasciarmi baci infuocati sul collo.
    Leggeri gemiti sfuggivano dalle nostre bocche,ed era musica per le nostre orecchie,oggiai le mie mani sul suo petto solcato da leggeri addominali e le feci passare sotto la sua maglietta tastando quella pelle cosi candida.
    Gli stampai un bacio in bocca,che poi si approfondì diventando passionale,lingue che danzavano,piercing che facevano venire i brividi e respiri rotti dalla passione.


    SPOILER (click to view)
    In un tempo indeterminato,mi ritrovai contro il muro freddo della sua stanza,con il suo respiro spezzato dalla passione sul mio collo.
    Le sue mani mi accarezzavano dolcemente le guancie,per poi scendere verso i fianchi,le fece risalire sfilandomi il vestito,che buttò in un angolo buio della stanza.
    Cominciai a baciargli il lobo dell'orecchio,soffiandoci dentro,gli piaceva,lo sentivo sussultare sotto il mio tocco.
    Le sue grandi mani cominciarono a giocare con i miei seni,me li stringeva,li leccava formando tanti piccoli cerchi,morsicava i capezzoli ormai inturgiditi per poi rilasciarli dolcemente,ero come pongo nelle sue mani,mi modellava a suo piacimento e io non potevo far altro che assecondarlo era impossibile resistergli.
    Ora però volevo divertirmi anche io.
    Feci scorrere le mani sotto la sua maglietta per poi toglierla e buttarla vicino al suo cappellino e al mio vestitino.
    Le mie mani scorrevano sul suo torace,la mia lingua tracciava circonferenze sempre più giù, finché non arrivai al bottone dei jeans,che con un
    colpo secco finirono a terra,seguiti ben presto dai suoi boxer che ormai si erano fatti pian piano troppo piccoli.
    Scoprì il suo membro ormai eretto,lo massaggiavo su e giù con un'abilità innata,leccavo mordevo,strappandogli continuamente gemiti di piacere.
    Sentì due mani possenti prendermi per i fianchi e prendermi in braccio,feci aderire i nostri bacini allacciando le gambe intorno alla sua vita,cercavo la sua bocca e la trovai subito pronta ad accogliermi in un bacio mozzafiato,lingue calde e morbide che si intrecciavano tra di loro in una danza estremamente piacevole,piercing freddi che al contatto con le lingue
    strappavano piccoli gemiti e brividi lungo la schiena.
    Mi portò verso letto dove mi stese,allargai leggermente le gambe così da permettergli di togliermi anche l’ultimo pezzo di stoffa che ci separava.
    Le mutandine scomparirono in un batter d'occhio,Tom si insinuò subito nella mia femminilità dapprima leccando vogliosamente e poi penetrandomi con il dito medio,a me piaceva,assecondavo i suoi movimenti,muovendomi verso di lui con il bacino,inarcavo la schiena,soffocavo gemiti,stringevo le lenzuola per il piacere.
    Ormai eccitato al massimo,prese un preservativo da sotto il mio cuscino,se lo infilò e mentre mi penetrava prima piano e poi aumentando il ritmo.
    La porta d'entrata del paradiso ormai l'avevo superata,diciamo che ero ormai già passata dalla reception ed ora ero nella suite con angelo.
    Invertì le posizioni,io a cavalcioni su di lui.
    Le spinte si facevano sempre più forti e ormai io urlavo dal piacere.
    Intrecciai le mani nelle sue,mi abbassai per baciarlo sul collo,sentivo il suo respiro affannato così caldo sulla mia pelle.
    Un'ultima spinta,un ultimo gridolino di piacere,ma quest'ultimo però insieme.
    Buttò il preservativo nel cestino,lo guardai la luce della luna che tracciava il contorno del suo corpo,le goccioline di sudore e i rasta sciolti lo rendevano selvaggiamente sexy.
    Si rimise i boxer, mi strinse in un abbraccio e Morfeo si impossessò di noi.



    Mi sentivo intorpidita,aprì gli occhi per poi richiuderli subito per colpa della forte luce del sole,che filtrava dalla porta-finestra.
    Ci riprovai,mi guardai attorno scrutando ogni minimo particolare di quella stanza così lussuosa,interamente decorata in oro.
    Sulla moquette vidi il mio vestito nero e le scarpe borchiate del medesimo colore.
    Sentivo il respiro di Tom sulla mia pancia,era così dolce sembrava un angioletto,la bocca era semiaperta,i rasta color miele sparsi per il cuscino.
    Mi alzai lentamente dal letto,spostando la sua testa sul cuscino e stando attenta a non farlo svegliare.
    Mi poggiai alla fredda parete di fronte al letto e osservai quella visione divina.
    I raggi del sole illuminavano il suo viso,facendo brillare il piercing al labbro,i rasta biondi brillavano di una luce propria e il petto sembrava "solcato" da tantissimi diamanti.
    Sospirai e presi il mio abito da terra,lo misi delicatamente,infilai le scarpe e andai alla ricerca della mia pouchette.
    La ritrovai accanto al cappellino di Tom,frugai al suo interno tirando fuori il rossetto di Chanel e un post-it.
    Mi misi il rossetto e stampai un bacio sul foglietto,che poggiai sul letto.
    Uscì velocemente trattenendo a stento le lacrime.
    Ancora una volta il sentimento dell'Amore aveva trionfato su quello dell'Orgoglio.

    Edited by camuu94 - 2/8/2010, 16:04
     
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  2. ~Black_Panter
     
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    Bella!**
    continua presto..
     
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  3. SiSiNa95
     
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    bellissimaaaaaaaaaaa

    Edited by *PsyKo KilleR* - 18/2/2010, 10:50
     
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  4. ~Black_Panter
     
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    Non la continui più??:-(
     
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  5. ~Black_Panter
     
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    Forza posta!!**
     
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  6. camuu94
     
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    Capitolo 2





    Cancellai quelle foto così banali premendo il dito dita sul tasto Canc ,lasciando che sullo schermo della macchina fotografica comparisse la scritta “No Photo”.
    Spensi con un gesto secco la digitale e l’abbandonai sulla scrivania.
    Oggi non era proprio giornata per scattare fotografie,l’ispirazione era completamente assente,il cielo era nuvolo,ogni tanto vi erano schizzi di pioggia,e il sole non accennava a ricomparire.
    Ma nonostante ciò era estate e il caldo afoso si faceva comunque sentire.
    La finestra era aperta e ogni tanto si apriva e si chiudeva in contemporanea agli spifferi di vento,che facevano fluttuare nell’aria i miei capelli castani.
    I miei occhi verde smeraldo con quel tocco color caramello che mi contornava la pupilla,scorrevano per la mia stanza alla ricerca di qualcosa di interessante da fare,il caldo soffocante mi costrinse in primo luogo a legarmi i capelli in uno chignon scomposto e a chiudere la finestra.
    Mi misi a pancia in su sul letto con le braccia incrociate sotto la testa e puntai il mio sguardo al soffitto.
    Era dipinto di blu e decorato con tantissime stelle giallo fosforescente,io e mia madre le avevamo pitturate quando avevo dieci anni,per creare un effetto cielo stellato.
    Ora dividevo questa casa con Kristen,la mia migliore amica,i miei genitori erano spesso in viaggio,mia madre era una stilista e mio padre un dj,l’attico era spesso vuota quindi la mia amica si era trasferita.
    La noia cominciava a farsi sentire.
    Kris era uscita per un servizio fotografico ed io ero in casa da sola.
    Decisi di andare a noleggiarmi un film,per passera un po’ il tempo e prendere una boccata di fresco.
    Presi dall’armadio una pesante sciarpa che attorcigliai attorno al mio collo e ci abbinai un cappello della New Yankees dove infilai la mia chioma castana.
    Alla vista del cappello,collegai ciò che era successo un mese prima,la notte con Tom e una lacrima amara mi rigo il viso,ma la fermai in tempo.
    Respirai profondamente e continuai a prepararmi,recuperai portafoglio,cellulare,Labello,agenda e misi tutto all’interno della mia grande borsa blu di Hèrmes.
    Una volta pronta,salì sulla mia macchinina rossa e sgommai per le strade deserte di Berlino.
    La mia prossima tappa era Blockbuster !
    Parcheggiai l’auto di fronte al negozio, varcai la soglia del negozio e andai alla ricerca di un film,che mi avrebbe fatto compagnia per tutta la serata,dopo una svariata ricerca optai infine per un film horror Saw V.
    Soddisfatta della mia scelta pagai il noleggio e uscì sgambettando felice.
    Nel buio della notte,non feci caso alla gente che passava e guardavo insistentemente le punte delle mie All Star ,che si facevano largo tra i piccoli ciottoli presenti sul marciapiede.
    Troppo presa da questo “spettacolo”andai a sbattere contro qualcuno finendo a terra come un sacco di patate.
    Mi morsi la lingua per cercare di trattenere le bestemmie,che nel frattempo “lottavano” nella mia mente.
    A quanto pare il ragazzo con cui mi ero scontrata non mi riconobbe e convinto che fossi una turista,cominciò a scusarsi in un’inglese alquanto stentato.
    Mentre mi tese la sua mano,che afferrai prontamente,alzai lo sguardo incontrando due occhi nocciola illuminati dalla luce della notte.
    C’era una luce così particolare in quegli occhi,così pura e magnetica.
    I capelli mori erano legati in una coda bassa e quel nasino leggermente all’insù mi ispirava dolcezza.
    Sorrisi.
    Anche lui mi sorrise.

    - I’m so sorry. -
    -Tranquillo. Quella che deve scusarsi sono io,non guardo dove metto i miei piedi. Sai la visuale delle mie scarpe era molto allettante-
    Rise.
    - Parli tedesco,questo si che è un sollievo - Comunque piacere sono Bill -.
    Strinsi la sua mano,incrociando nuovamente il suo sguardo.
    Bill.
    Quel nome era maledettamente familiare e anche quegli occhi nocciola.
    Bill.
    Collegai le due persone,le loro somiglianze.
    Okay.
    Mi trovavo di fronte al cantante dei Tokio Hotel,gemello del chitarrista.
    “WOOOW. Complimenti Kimberly.Maledetto il momento che hai deciso di venire qui !”
    - Lo parlo grazie alle mie origini e al liceo, io amo il tedesco ed in famiglia lo parliamo sempre.- - e comunque già ti conosco. Io sono Kimberly.-
    -Non dirmi che sei una nostra fan-
    -Non proprio. Ma sai ci sono tante di quelle invasate che vi seguono,che è praticamente impossibile non conoscerti-.
    Rise,la sua risata era cristallina.
    Risi anche io.
    Contagiata da quella visione.
    -Hai proprio ragione-
    -Tu invece non mi riconosci ? – Tolsi cappellino e sciarpa,infilandoli nella borsa.
    Mi scrutò e i suoi occhi s’illuminarono.
    - Chinawithe ? -
    Alzai gli occhi al cielo annuendo.
    - Adesso ricordo. Avevo già sentito parlare di te anche prima che mio fratello ti conoscesse più approfonditamente,e poi adoro la moda e tua madre è un vero idolo-.
    - Allora abbiamo una passione in comune ! – sorrisi.
    - Ed è dura ammetterlo ma anche io quella sera non ho saputo tener testa al sex-gott.-
    - Direi che invece ce l’hai fatta !-
    Rimasi perplessa.
    - Che vuoi dire ? -
    - Ho visto il bigliettino sul guanciale,anzi me l’ha fatto notare Tom , anche lui è rimasto stupito.-
    Annuì.
    -Ma sentiamo,perché Bill Kaulitz,scorrazza solo per le vie di New York ?-
    - Stiamo cercando un appartamento qui in giro,lontano dai riflettori,per cominciare a scrivere il nuovo album e di conseguenza alloggio in un albergo qui vicino. - - Tom e i ragazzi hanno deciso che una serata tranquilla sarebbe stata il massimo con un dvd e hanno mandato me-
    Sussultai quando nominò quel nome,strinsi i pugni e lasciai ricadere le braccia lungo i fianchi,respirando ancora a fondo.
    - Coincidenza. Ho noleggiato anche io un film per farmi compagnia-
    - Che bel film ? -
    - Un horror , Saw V -
    - Che dici allora di venire a vederlo con noi , ti faccio conoscere anche il resto della band .-
    - Non saprei.-
    Non mi andava di rivedere Tom.
    - Se aggiungo anche un’enorme confezione di pop corn al caramello, accetti ?-
    - Beh. Se la metti così , mi vedo costretta ad accettare !.
    Convinta di ciò che stavo per fare lo presi sottobraccio e scomparimmo insieme nella notte.



    Edited by camuu94 - 2/8/2010, 15:52
     
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  7. ~Black_Panter
     
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    **
    finalmenteee!^^
    bellissimo capitolo!
    spero che posti molto presto!
    vai forza vendicati diquell'idiota!U.U
    ok, basta..adesso me ne vado!XD
    ciaooo!
     
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  8. caro483
     
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    continua ti prego!! bellissima..
     
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  9. camuu94
     
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    Capitolo 3







    Il sole era ormai tramontato da un bel pezzo,il cielo era di un blu scuro misto al bianco,il cosiddetto cielo plumbeo.
    Il lato negativo della situazione non era sicuramente quello di camminare accanto a Bill,assolutamente no,al contrario il suo carattere così dolce e premuroso mi faceva sentire protetta e più sicura di me stessa
    .La punta negativa era la temperatura in continuo calo,il vento gelido si stava facendo sentire,arrivando a folate,che mi colpivano sul viso,rendendomi quest’ultimo arrossato.
    I brividi scorrevano lungo la schiena facendomi sussultare di tanto in tanto.
    Bill se ne accorse,mi passò un braccio intorno alle spalle,attirandomi a se e abbracciandomi.
    Mi sorrise e io quasi mi sciolsi sotto quel sorriso così puro e istintivo.
    “Questo ragazzo è un vero angelo. Come fa a non trovare l’anima gemella ? E’ splendido”.
    Ad interrompermi dai miei pensieri fu Bill che mi picchiettava le dita sulle spalle,per attirare la mia attenzione e indicarmi con un cenno del capo un edificio.
    L’imponente scritta a neon orizzontale dell’Hilton,”pavoneggiava” sull’entrata dell’albergo.
    Attraversammo la strada ormai completamente deserta.
    Gentilmente il facchino,un uomo sulla quarantina interamente vestito con un completo nero ed elegante,ci aprì le porte facendoci entrare all’interno.
    La hall era qualcosa di spettacolare,due grandi vasi bianchi affiancavano le porte,di fronte al bancone in marmo bianco,c’erano divani marroni con cuscini in seta e inserti d’orati.
    La cosa che balzava subito all’occhio,non era il monumentale lampadario di vetro che scendeva con piccole cascate di brillanti d’oro,era invece la maestosa scalinata a chiocciola che portava ai piani superiori,i corrimani in oro erano interamente decorati con vere rose gialle che si intrecciavano tra di loro.
    Rimasi stupita da tutto questo lusso e splendore,mai avevo varcato la soglia di un hotel simile,ho sempre preferito semplici pensioncine a poche stelle.
    Ma a quanto pare questi ragazzi dal derriere d’oro non si accontentano facilmente.
    “Eh le superstar di oggi , non si accontentano di poco”.
    Il “Din” metallico dell’ascensore mi fece tornare alla realtà,uscimmo dall’ascensore e seguì Bill davanti alla porta della stanza.
    L’incisione del numero “483” mi fece sorridere,le coincidenze della vita,definiamole così.
    Quando entrammo nella stanza tutti gli occhi erano puntati sulla mia figura.
    Gustav accennò un sorriso al quale risposi felice.
    Georg mi fece un cenno del capo passandosi le mani tra i capelli già perfettamente stirati.
    Si ricordavano di me.
    Mentre lui con quel sorriso così fottutamente sicuro stampato in faccia,sorseggiava una Red Bull stravaccato sul divano.
    Guardai Bill che alzò gli occhi al cielo,la sua espressione era semplice da decifrare “ Cosa ci vuoi fare,sappiamo tutti com’è orgoglioso” .
    Sentivo il suo sguardo puntato addosso,che mi scrutava felino dall’alto verso il basso,era una sensazione strana sentì un tuffo al cuore e uno strano senso di soggezione.
    Gli altri componenti della band erano silenziosi e controllavano tutte le nostre mosse.
    La tensione fluttuava nell’aria.
    Bill ruppe il silenzio,sussurrando ai ragazzi di lasciarci soli.



    Edited by camuu94 - 2/8/2010, 15:53
     
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  10. ~Black_Panter
     
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    ^^
    che bello, stai tranquilla io sono qui, appena posti leggooo!XD
    posta presto!
     
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  11. SiSiNa95
     
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    postaaaaaaaaaaaaa
     
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  12. camuu94
     
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    Capitolo 4





    Soli.
    Nella stessa stanza.
    La tentazione di saltargli addosso era forte.
    “Perché nonostante tutto è così sexy ?”
    I nostri occhi erano in contatto,gli uni dentro gli altri.
    Era una sfida la nostra.
    Due persone orgogliose in continua lotta tra di loro.
    Interruppe lui il silenzio,proprio come aveva fatto il gemello qualche attimo prima.
    - Ma che bello. Ci rincontriamo finalmente.-
    - Chiamiamolo incontro inaspettato,e non voluto-
    - Allora perché sei qui davanti a me ? -
    -Io e Bill ci siamo incontrati in videoteca e mi ha invitata a passare la serata con voi -
    -Certo.- - Ma perché non lo ammetti che ti piaccio da impazzire ?-
    - Ti piacerebbe sentirtelo dire ,vero? – Ma non accadrà. Mi hai già usata per una sera, direi che mi è bastato. -
    Sospirò.
    - Sotto sotto tu nutri dell’interesse per me , ti si legge negli occhi e poi nessuno resiste al mio fascino-.
    - L’importante è crederci,dolcezza-
    E si alzò finalmente dal suo piedistallo.
    Lentamente cominciò ad avvicinarsi,continuando a sorseggiare la sua bibita.
    Era a pochissimi centimetri dal mio viso,potevo sentire il suo respiro a pochi centimetri dalla mia bocca.
    Una gocciolina dell’intruglio che stava bevendo,fuoriuscì dalla sua bocca scivolando lungo il mento.
    Istintivamente l’acchiappai leccandola.
    Tom rimase spiazzato dalla mia mossa,ma allo stesso compiaciuto.
    “Ed eccomi qua di nuovo,pronta a commettere un errore. Ma lui ha ragione io non so resistergli,non posso resistergli,lui è la mia droga,ne ho bisogno.”
    Le sue mani avvolsero i miei fianchi,facendo aderire i nostri bacini.
    Avvicinai il suo viso al mio,regalandogli un bacio mozzafiato.
    Un’incontro affannato tra lingue in lotta,che si cercano,che si vogliono,che si desiderano.


    SPOILER (click to view)
    Beauty queen of only eighteen
    She had some trouble with herself
    He was always there to help her
    She always belonged to someone else.


    Le mie mani vagavano sotto la sua maglietta oversize ,al contatto lui rabbrividì,le feci scorrere su quegli addominali morbidi,poi con un gesto secco la sfilai buttandola a terra.
    Cominciai a baciargli il petto facendo scorrere la mia lingua su e giù.
    Volevo di più.
    Voleva di più.
    Scesi più giù fino alla cerniera dei suo pantaloni,lo toccai era eccitato e si poteva notare l’erezione,nonostante i pantaloni larghi.

    I drove for miles and miles
    And wound up at your door
    I've had you so many times but somehow
    I want more.


    Prese la mia mano,e guardandomi negli occhi,la prese mettendola all’interno dei suoi boxer.
    Voleva giocare?.
    Lo accontentai.
    La mia mano si muoveva esperta sul suo membro,prima piano poi sempre più veloce,da fargli inarcare la schiena dal piacere.


    I don't mind spending everyday
    Out on your corner in the pouring rain
    Look for the girl with the broken smile
    Ask her if she wants to stay awhile
    And she will be loved
    She will be loved.


    Ormai al limite dell’eccitazione spostò la mia mano sulla sua schiena.
    Cominciò a leccarmi collo scendendo più giù fino alla mia scollatura tracciandone il contorno.
    Mi tolse maglietta e pantaloncini buttandoli accanto al letto.
    Fece scorrere la lingua fino ai miei seni e con gesto abile mi slacciò il reggiseno,leccava i capezzoli,li stringeva,li torturava,facendomi ansimare continuamente sul suo collo.
    Mi guardò malizioso e ansimante.
    Scese sempre più giù con la lingua fino all’elastico delle mutandine,ci giocò un po’ e poi le strappò.

    Tap on my window knock on my door
    I want to make you feel beautiful
    I know I tend to get so insecure
    It doesn't matter anymore.


    Mi prese in braccio facendomi sdraiare sul divano in velluto rosso adiacente al frigobar.
    Mi ribaciò la pancia lasciando scie di baci,fino ad arrivare alla mia femminilità.
    Cominciò a leccarla,a massaggiarla lentamente,a penetrarmi con le dita.
    Assecondavo ogni suo movimento,sempre più vogliosa di sentirlo mio e dentro di me.

    It's not always rainbows and butterflies
    It's compromise that moves us along, yeah
    My heart is full and my door's always open
    You can come anytime you want

    Volevo di più.
    E se ne accorse , quando cominciai a graffiargli la schiena e a spingere la sua testa più in profondità.
    Ansimavo di continuo,tirandogli dolcemente i rasta, e inarcando la schiena.

    I don't mind spending everyday
    Out on your corner in the pouring rain
    Look for the girl with the broken smile
    Ask her if she wants to stay awhile
    And she will be loved
    And she will be loved
    And she will be loved
    And she will be loved.

    Soddisfatta,mi alzai facendolo mettere seduto e mi inginocchiai davanti a lui.
    Tolsi i suoi boxer che ormai erano diventati troppo stretti e presi tra le mani il suo membro.
    Cominciai a leccarlo partendo dalla punta e scendendo piano,prima lentamente poi sempre più vogliosamente e con foga.
    Ansimava e spingeva il bacino assecondando i miei movimento,decisi di regalargli un piacere immenso,ripresi il suo membro tra le mani e lo misi in bocca in tutta la sua lunghezza,assaporandone il sapore.

    Please don't try so hard to say goodbye
    Please don't try so hard to say goodbye


    Ormai al culmine del piacere mi prese in braccio e mi mise a cavalcioni su di lui.
    Le mie mani erano fisse sul suo petto mentre le sue erano sul mio sedere e assecondavano i suoi movimenti dentro di me.


    Yeah,
    I don't mind spending everyday
    Out on your corner in the pouring rain
    Try so hard to say goodbye.


    Spinte lente,poi sempre più veloci.
    Corpi che si intrecciano e sussultano insieme.
    Lingue che giocano,mani che esplorano e infine un'ultima spinta,un ultimo gridolino di piacere,ma quest'ultimo insieme.



    Ero sul balcone della stanza a godermi quella brezza fresca,che solo prima all’alba ti puoi godere in pace.
    Il silenzio invadeva tutto il territorio,l’eccezione riguardava solo gli uccellini che svolazzavano qua e là,canticchiando con quel tono così acuto,che visto da questa prospettiva era soave e rilassante.
    Avevo passato la notte con Tom e ancora non mi rendevo conto,se era davvero ciò che desideravo.
    Lui era lì sdraiato sul letto ancora assorto in un sonno profondo,la pancia all’ingiù,le mani sotto il cuscino,i rasta che ricadevano scomposti su quella schiena illuminata da alcuni raggi del sole e il lenzuolo che lo copriva fino alla vita,facendolo sembrare come un dio.
    ”Già. Una Visione Divina”.
    Mi avvicinai con passo felpato e mi sedetti sul letto accanto a lui.
    Stetti non so per quanto tempo a fissarlo incessantemente,studiando ogni singolo particolare del suo viso: quelle labbra così carnose,il piercing che brillava alla luce,il naso leggermente all’insù sembrava una scultura pregiata,e quegli occhi color cioccolato in cui mi perdevo ogni volta che lo guardavo,erano ancora avvolti nelle calde braccia di Morfeo.
    Mi rivestì in fretta,stavolta però non lasciai nessun biglietto.
    Uscì di soppiatto,stando attenta a non incontrare nessuno,purtroppo però un Bill piuttosto assonnato mi trascinò nella sua stanza senza proferire parola.
    I capelli corvini scendevano scomposti sulle spalle,gli occhi faticavano a stare aperti per la stanchezza e per la luce abbagliante.
    Mi guardava insistentemente nonostante il fatto che,il sonno lo stava completamente riavvolgendo nelle sue viscere.
    -Si Bill ho capito dove vuoi arrivare.
    Con gesto teatrale mi fece capire che dovevo andare avanti a parlare.
    -No,non so perché l’ho fatto. Quando sono tra le sue braccia sono come creta,mi modella come vuole,ed è questo il lato negativo- - Lui mi usa e forse io lo amo-.
    Abbassai il volto e cominciai a torturarmi il labbro.
    Sentì la sua mano alzare il mio mento attirando la mia attenzione.
    Mi guardò intensamente negli occhi e poi cominciò a parlare.
    -Conosci anche tu Tom e la sua fama. Dovete parlarne. Se tu non vuoi soffrire devi lasciarlo perdere Kimberly-.
    Esserne innamorata,non è sbagliato,potresti sempre provare a farlo innamorare di te .-
    Mi liquidò così lasciandomi un bacio sulla fronte e sgambettando in bagno.
    Tirai fuori dalla borsa carta e penna e lasciai un messaggio a Bill e uscì da quella stanza e da quell’albergo.


    “Bill, forse hai ragione parlare con Tom probabilmente sarebbe inutile e di soffrire per amore non ci penso proprio,non di nuovo.
    Sono troppo vulnerabile e sensibile,sotto sotto.
    Penso che mi prenderò un po’ di tempo per pensare al da farsi.
    Ti lascio il mio numero di telefono,ti prego tienilo stretto,un Grazie enorme Bill.
    Già ti voglio bene.” K.



    Appena uscita dall’albergo presi una boccata d’aria fresca,feci un cenno di saluto al fattorino che in risposta mi sorrise e composi il numero di Kristen.
    Subito al primo squillo la sua voce pimpante mi rispose.
    -Buongiorno Tesoro!Il mattino ha l’oro in bocca.-
    -Buongiorno Kris .-
    -Sputa il rospo.-
    Sorrisi
    “Dio lei si che mi conosce meglio di chiunque altro”.
    -Sono stata di nuovo con Tom. E ora mi sento come se un tir mi avesse investito tre o quattro volte -
    -Kimmy. Sai quello che penso. Siamo giovani e dobbiamo divertirci. Ora per l’amore non c’è posto -.
    -Hai ragione. Ma è successo tutto così in fretta.-
    Sospirai.
    -Penso che mi fermerò qualche settimana nella casa in campagna-
    - Ne sei convinta ?-
    - Ne sono certa,anzi lo spero vivamente.-
    - D’accordo. Rilassati e rifletti , io sono sempre qui. Ti voglio bene.
    - Ti voglio bene , piccolina.
    Riattaccai.






    Edited by camuu94 - 2/8/2010, 15:57
     
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  13. ~Black_Panter
     
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    ^^
    Bello, si sono ritrovatii!XD
    posta presto!
     
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  14. caro483
     
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    Continualaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!! Baciii
     
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  15. camuu94
     
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    Capitolo 5







    Ero certa che passare un po’ di tempo nel Rockwood mi sarebbe servito a schiarirmi le idee.
    I miei nonni mi avevano lasciato,dopo la loro morte,la loro piccola casa in campagna,immersa nel verde degli alberi e nel silenzio,ma non isolata poiché vicino al paese.
    Ci avevo passato alcuni anni durante la mia infanzia,era sempre bello passare il tempo qui,ti aiutava a riflettere su tutto.
    Scaricai i bagagli e ringraziai l’autista.
    Osservai la casa,era sempre la stessa,costruita interamente in legno, presentava all’entrata un piccolo porticato con una sedia a dondolo,mentre la porta era “contornata” da piante rampicanti.
    Varcai la soglia della casa,che pur essendo molto antica era elegante,i divani erano ricoperti da cuscini con cuciti sopra cavalli e fiori,il camino grigio imponente era bellissimo;sul lato destro della casa si estendeva un lungo tavolo in legno e una piccola cucina bianca con la stufa a legna.
    La stanza era decorata da quadri raffiguranti disegni astratti e gingilli di ogni tipo.
    Salì le scricchiolanti scale in legno e raggiunsi il piano superiore.
    Il corridoio era formato da tre camere a sinistra,da una camera e un bagno a destra.
    Riconobbi subito la mia stanza,era l’ultima infondo al corridoio a sinistra.
    Sulla porta in legno giallo pavoneggiava l’incisione del mio nome.
    La sfiorai,l’aveva fatta mio nonno la prima volta che ero venuta a trovarli.
    Aprì la porta,la stanza era di un arancio ormai scolorito dal tempo,il grande letto a baldacchino era al centro della stanza,la scrivania era posizionata sotto la finestra e infine vi era un armadio in legno in fondo alla stanza.
    Mi buttai sul letto e in pochi attimi caddi in un sonno profondo.
    Il mio sonno venne interrotto dal canto del gallo che mi fece balzare in piedi in un battito di ciglia.
    Guardai l’ora sul cellulare le sei del mattino.
    ”Fantastico. Ci mancava solo il gallo delle sei.”
    Alzai gli occhi al cielo sbuffando.
    “Direi che potrei cominciare con una doccia e poi con la spesa”
    Presi dalla valigia della biancheria pulita e mi fiondai nella doccia per risvegliarmi dallo stato “vegetativo”.
    Lasciai che l’acqua fresca mi scorresse lungo tutto il corpo,”Che Bella Sensazione. Dio Mi Sento Già Meglio”.
    Uscita dalla doccia cambiai l’intimo,indossai un paio di jeans scoloriti che infilai in un paio di stivali alla cavallerizza,il tutto abbinato ad una semplice canotta bianca.
    Scesi le scale e andai nel retro della casa.
    Trovai un vecchio pickup della Chevrolet,rosso e corroso.
    Provai ad accendere il motore,ma il risultato fu un tonfo
    .Senti un dito picchiettarmi sulla spalla mi girai e mi ritrovai faccia a faccia con un ragazzo.
    Capelli corti e mori,occhi color nocciola,lineamenti dolci e sottili. “Proprio un bel cowboy”.
    Mi sorrise e lanciando un’occhiata al pickup disse
    -Vuoi una mano a farlo ripartire ?-
    L’unica cosa che riuscì a fare dopo aver sentito quella voce era annuire.

    Mentre armeggiava con fare esperto con il motore,lo osservavo,era un bel ragazzo non c’erano dubbi,ma c’era qualcosa in lui,nel suo modo di fare,di estremamente familiare.
    Il rombo del motore mi riportò alla realtà,sorrisi,ce l’aveva fatta.
    -Eccoci Kimberly.Una verniciata di rosso ed è come nuovo.-
    -Tu sai il mio nome?-
    -Certo. Non dirmi che non ti ricordi di me. Sono Adam -
    -Oddio Adam,il ragazzo con cui giocavo da piccina. Oh,fantastico ecco perché mi sembravi familiare-
    “Il mio buonsenso rimasto mi impedisce di saltargli addosso .Ma al diavolo”.
    Gli corsi incontro e lo chiusi in un abbraccio mozzafiato.
    Quando finalmente decisi di staccarmi,ricominciammo a parlare come vecchi amici,quali eravamo.
    Parlammo un po’ della nostra vita in generale,della scuola che avevamo frequentato e poi arrivammo al punto del perché ero ritornata.
    -Qual buon vento ti porta di nuovo qui nel Roockwood?-
    -Sai ho bisogno di schiarire le idee in questo periodo,e ero dell’opinione che non c’è posto migliore di questo per venire a riflettere-
    -E questi pensieri riguardano una persona in particolare oppure problemi di tipo familiare?-
    -Riguardano un ragazzo,veramente-
    -Senti che ne dici,andiamo giù al lago?Così mi racconti un po’ che succede-
    -D’accordo.-
    Mi sorrise e tendendomi la mano ci incamminammo giù per la collina.
    Il laghetto era qualcosa di spettacolare,una cosa che in città come Berlino o New York era quasi impossibile trovare.
    Immerso in un grandissimo bosco,a contatto con la natura e con l’aria di campagna.
    L’unico rumore percepibile era il muoversi dell’acqua causato,dallo zampettare dei bellissimi cigni bianchi che lo abitavano.
    Ci sedemmo ai piedi del laghetto l’uno di fronte all’altro.
    -Il ragazzo in questione sarebbe? Presumo sia famoso. Lo conosco?-
    -Non so se è conosciuto anche qui nel Roockwood,comunque si chiama Tom,Tom Kaulitz -
    Adam fece un sospiro e annuì.
    -Si anche qui ci sono fan di questi “Tokio Hotel”.Sono venuti per un concerto di beneficienza l’anno scorso se non erro-
    -Oh allora saprai che genere di ragazzo potrebbe essere-
    -So per certo della sua fama da donnaiolo,sciupa femmine-
    -Già. Il problema è che forse me ne sono innamorata,ma allo stesso tempo provo un sentimento di odio nei suoi confronti. Il nostro problema è che siamo troppo simili,troppo orgogliosi,per poter avere un legame .In più non è sicuramente pronto per affrontare una relazione seria.
    -Sai a volte il sentimento dell’amore è più forte di tutto e tutti e in questo caso sono sicuro che riuscirai a superare questo odio,mettendo da parte anche l’orgoglio,cercando di farlo innamorare di te-.
    Mi voltai per guardalo negli occhi,era sincero e aveva detto delle parole estremamente vere,ma non riuscivo proprio ad immaginare un Tom innamorato.
    Forse lo stavo sottovalutando,forse mi sbagliavo,ma ancora una volta quel buonsenso mi diceva che mi sbagliavo.
    -Potrei anche tentare,ma non sono io il problema. Lui lo è. Apprezzo davvero ciò che mi hai detto,ma per ora sono solo parole. Resterò qui ancora un po’ voglio essere sicura di fare la scelta giusta,senza pentirmene.-
    Annuì. Si alzò e mi tese la mano,la presi al volo e ritornammo insieme alla casa.


    Edited by camuu94 - 2/8/2010, 15:59
     
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20 replies since 8/9/2009, 18:09   599 views
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