Come il vento

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  1. Kate ~
     
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    Dunque, premetto che questo pezzo si ricolegga strettamente ad un mio vecchio racconto dal titolo "I have to go", ma si può leggere tranquillamente anche senza aver letto il precedente ^^
    Spero vi piaccia ^^

    **



    Cominciava a tirare vento e lei sapeva che, il vento, portava sempre qualcosa. Poteva essere un temporale, una grandinata improvvisa o semplicemente dell’altro vento ma lei sapeva anche che, in quel caso, il vento le stava annunciando il suo ritorno.

    Non sapeva spiegare, in maniera razionale quantomeno, perché il vento fosse l’ambasciatore personale del più grande amore della sua vita ma, da che lo aveva conosciuto, era stato sempre così. Vento quando tornava e vento quando partiva. In entrambi i casi, portava sempre qualcosa: lui o il vuoto.

    Se ne era andato qualche mese prima e, da allora, non c’era più stato vento. C’era aria ma non vento, non quel vento che faceva ondeggiare furiosamente i rami degli alberi e sbattere le persiane. Controllò l’orologio e si accorse che mancava poco al tramonto del sole, quindi si diresse senza indugi verso la collina che faceva da sfondo ai loro saluti, qualsiasi fosse la direzione.

    Quando la raggiunse, il sole cominciava a calare oltre il villaggio e, in lontananza, vide il suo profilo stagliarsi in controluce. Da quella distanza pareva sempre lo stesso ma avrebbe aspettato di vederlo negli occhi per sapere se anche la sua anima era rimasta la stessa.

    Fu solo quando se lo ritrovò a pochi metri che decise di alzarsi in piedi e raggiungerlo. Prima di abbracciarsi si scrutarono per qualche secondo, come due cani che si annusano per la prima volta. Poi si tuffarono l’uno nella braccia dell’altro e così rimasero, immobili, per una manciata di minuti mentre il vento cominciava a placarsi.
    Si sedettero, poi, e guardarono in religioso silenzio il sole che dava la buonanotte a quella parte di cielo e, quando la luna cominciò a tingersi di un bel giallo vivace, lui parlò.

    “Sapevi che sarei arrivato anche questa volta”
    “Il vento” disse lei, con sufficienza ma sorridendo “Lo sai”
    “Lo so, è lui che mi ha portato qui” rispose, alludendo alla collina sulla quale stavano seduti, le mani intrecciate, per poi aggiungere “Sai quanto resterò?”
    “No. Giorni, forse ore, settimane o mesi. Non dipende da me, è sempre il vento”
    “Già, è sempre il vento”

    Lui rispondeva al richiamo del vento da anni, da quando era stato abbastanza grande per poter decidere per conto proprio. E lei, da altrettanti anni, aspettava il suo amore vagabondo nella stessa maniera. Non sapeva cosa lui facesse durante quei viaggi, non sapeva chi lui incontrasse di preciso perché non sempre rispondeva alle sue domande ma sapeva per certo che, nel momento in cui si fosse stufato, lei lo avrebbe capito senza bisogno di parole.

    “Ho incontrato una donna” mormorò lui, abbassando la testa. Lei sussultò, lo stomaco stretto in una morsa, le lacrime che cominciavano a pungerle gli occhi.
    “Com’è?” domandò
    “Più grande di me di almeno quindici anni. I capelli mori, la pelle leggermente ambrata, gli occhi verdi. C’è una collina simile a questa, dove lei vive. Per un mese ci siamo trovati, alla stessa ora e senza dircelo, nello stesso posto”
    “Capisco”
    “Solo l’ultimo giorno, però, mi sono accorto che nessuna collina del mondo come, del resto, nessuna donna che vi stia seduta sopra, potrà mai essere come te” disse, alzando lo sguardo a cercare quello di lei
    Guardandolo negli occhi, scuri come perle nere, lei capì che quella donna non rappresentava nessun ostacolo. L’avrebbe capito anche se lui non avesse detto nulla ma, fino a poco prima, lui teneva lo sguardo abbassato.
    “Pensavi forse che…”
    Lei non lo lasciò finire “Certo, l’ho pensato. Lo penso sempre, quando sei via. Non sono con te e non so che impatto possano avere le persone che incontri sulla tua vita. Solo quando torni e posso guardarti negli occhi trovo le risposte che cercavo”
    “Come fai ad aspettarmi sempre, senza stancarti mai, senza chiedermi mai di fermarmi?”
    “Potrei chiedere al vento di non soffiare?” domandò lei e, subito dopo, si rispose “No, non potrei farlo. E non lo posso fare con te. Tu sei come il vento, vai e vieni proprio come lui, cammini accanto a lui, accarezzi quello che accarezza lui. Quando il vento cessa di soffiare tu ti fermi ma quando riprende tu devi andare”
    “Sei l’unica che abbia mai compreso così a fondo questa mia esigenza”
    “Sei l’unico che io conosca ad avercela”
    Si guardarono sorridendo, prima di sdraiarsi ad osservare il cielo punteggiato di stelle.
    “Non hai mai voglia di andare via?” chiese lui, portandosi la mano libera sotto la testa, a mo’ di cuscino
    “No, ti devo aspettare. Se andassi via il vento potrebbe cominciare a soffiare quando non ci sono e ci perderemmo. Il vento non tira sempre nella stessa direzione, lo sai meglio di me”
    “Per me lo fa. A me conduce sempre da te”
    “Ti conduce sempre allo stesso punto ma partendo da angolazioni diverse” precisò lei “E quindi nemmeno per te soffia sempre nella stessa direzione”
    “Ma si ferma sempre quando sono qui”
    “Vero” rispose, conciliante, appoggiando poi la testa al suo petto ed aspirandone il profumo
    “E se partissi con me?”
    “Il vento, a quel punto, non avrebbe più importanza dal momento che saremmo insieme. Ma non so se baratterei il piacere che provo quando ti vedo, quando sento il vento alzarsi e so che arriverai, con una vita passata al tuo fianco”

    Parole che, per qualsiasi altro essere umano, avrebbero significato tutt’altro da lui vennero comprese alla perfezione. Perché la sua risposta non voleva dire nulla d’altro se non “La lontananza non mi impedisce di amarti”.

    Si addormentarono sulla collina e, alle prime luci dell’alba, del tutto inaspettato, il vento tornò. Lei fu la prima a svegliarsi e, guardandolo dormire, provò un moto infinito di amore e tenerezza.
    Il suo vagabondo doveva ripartire.

    Quasi come se quello sguardo fosse stato una carezza, lui si destò “C’è il vento”
    “E’ ora di andare” mormorò lei, sporgendosi a dargli un leggero bacio a fior di labbra “Coraggio”
    Lui si alzò, si sgranchì le gambe e la baciò a lungo, appassionatamente “Ci vediamo, stesso posto”
    “Stesso vento” aggiunse lei, sorridendo.

    Rimase sulla collina a guardarlo mentre si incamminava verso una nuova, sconosciuta meta, con il vento che lo accompagnava.

    No, il vento non poteva essere fermato. Qualsiasi fosse la sua direzione.

    Edited by Kate ~ - 28/3/2010, 14:06
     
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  2. ~LaFràHumanoide~
     
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    Bellissima *__________*
    Mi fai sempre commuovere *_* è stupenda *_*
    Kaaaate!Ma come fai a farmi commuovere sempre T_T
    Bravissima *_*
     
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  3. NiandraLades.
     
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    Kate *-*
    Ma scrivi benissimo!
    Accidenti, e poi è proprio bella la storia cacchio :wub:
    Stupenda! ç__ç
     
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  4. Kate ~
     
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    Grazie ragazze *____*
     
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  5. »Sally
     
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    E' bellissima! *_*
    Così dolce, così romantica ma anche triste.
    Vivere nell'attesa, per me questa grande attesa si tramuterebbe subito in ansia, angoscia, paura.
    E' una bella cosa saper aspettare in questo modo una persona che si ama, però è molto difficile!
    Bellissima Kate, non so più che complimenti farti ormai! XD
     
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  6. Baby ~
     
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    una one shot imperniata su un relazione svincolata ma tenace, sbrigliata ma resistente, discostante ma perseverante...proprio come il vento...che soffia da diverse direzioni e da diverse angolature, ma è un fenomento continuamente presente, fugace ma inarrestabile, irregolare ma vigente...wow...non ho niente da aggiungere,basta comprendere i moti del vento per cogliere e interpretare correttamente il significato di questo tuo scritto...complimenti,non cessi mai di stupirmi!
     
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  7. $torta in der holle
     
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    CITAZIONE (»Sally @ 28/3/2010, 21:37)
    E' bellissima! *_*
    Così dolce, così romantica ma anche triste.
    Vivere nell'attesa, per me questa grande attesa si tramuterebbe subito in ansia, angoscia, paura.
    E' una bella cosa saper aspettare in questo modo una persona che si ama, però è molto difficile!
    Bellissima Kate, non so più che complimenti farti ormai! XD

    quoto assolutamente Bea!
    Kate, come sempre lasci senza parole.. .--.
     
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  8. hachiko^^
     
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    Patà, io già te l'ho detto ieri sera in separata sede che effetto mi ha fatto questo testo...
    Quindi qui mi limito a farti per l'ennesima volta i miei compliementi...!
    Ai lov iu so mach ^x^
     
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  9. Kate ~
     
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    Grazie patate, grazie di cuore *____*
     
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  10. hachiko^^
     
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    Non sappiamo più che cavolo dire per elogiarti XD
    Dovrebbere 'coniare' nuovi termini da utilizzare per commentare i tuoi testi ù.ù
     
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  11. *PsyKo KilleR*
     
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    Non ho mai letto nulla di simile posso semplicemente dirti che è meravigliosa :uyu: scrivi benissimo tesoro :uyu: ç__ç je suis commossa XD :uyu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: :tytu: complimenti davvero.
     
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  12. Linny;
     
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    E' indubbiamente scritta bene, Kate. Tu scrivi sempre bene, è una dote, usi sempre le parole giuste nel contesto giusto.
    Queste parole sono piene di frasi d'effetto e sentimenti profondi, mi ricorda molto una fiaba, una fiaba di una promessa di amore. Ed ecco qui il punto che ha reso il tutto amaro: è la storia di una promessa d'amore, non di un amore o almeno non direttamente.
    Non capisco come lei possa rimanere ad aspettare un lui che scopre altri corpi come fossero terreni per poi ritornare da lei, dirle tutto e scappare di nuovo via appena il vento glielo dirà.
    Lei dev'essere davvero molto innamorata ma forse se fosse al suo fianco costantemente non lo sarebbe così tanto, e credo che ad un certo punto tu lo dica pure.
    Lui non l'ho inquadrato poi tanto bene, è stato più facile comprendere lei; lui è uno spirito libero, indomabile, va dove porta il vento -appunto-, ma a lui manca mai lei?
    Per me sì. Poi ovviamente tu hai voluto lasciare un pò il resto alla fantasia del lettore e questa non è altro che la mia opinione a riguardo, io più che sofferenza o nostalgia ci ho visto della speranza, è come se ogni volta il fatto di abbandonarla per poi ritornare e non essere sicuri di poterlo fare fosse un rinnovamento di speranza, di una promessa che aumenta l'amore che provano l'uno nei confronti dell'altro e lei... Beh, lei semplicemente vive di speranza, speranza e certezza perchè per lei questa speranza è una sicurezza, ci crede fermamente, ha fiducia in lui e solo lei al mondo potrebbe averne.
    Forse semplicemente sono fatti per vivere così, per appartenersi pur non stando insieme, alla fine l'amore vero non ha bisogno di alimenti per vivere.
    Complimenti, Kate, davvero ben fatta, molto bella.
    Mi è piaciuta, grazie per averla scritta! ^^
     
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  13. Lady Rock!
     
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    sì io penso che amare sia esattamente questo. come dico sempre le persone non sanno amare, perchè sono convinte che amare qualcuno significhi possederlo, stare sempre insieme, impedirgli di stare con l'altro sesso, controllarlo, provando sentimenti negativi tipicamente umani come gelosia, invidia... quando in realtà siamo tutti spiriti liberi, quando in realtà il nostro corpo non ci appartiene e nè tantomeno quello altrui...in realtà, io penso che due persone possano appartenersi solo spiritualmente, è eterno tutto ciò che non è di questo mondo, e quindi anche l'amore è eterno,ma quello puro quello spirituale, quello che andrà anche oltre la morte... noi siamo liberi come il vento...
    mi piace il loro modo di amare, perchè è un amore appunto libero ma vero.
    quando due persone sanno di appartenersi non hanno bisogno di stare sempre l'uno con l'altro, non hanno bisogno di conferme, si fidano e sono consapevoli che tutto potrebbe finire da un momento all'altro, ma sanno che in realtà non finirà mai...
    compliments!
     
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  14. Kate ~
     
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    Siete meravigliose ç__ç
    Grazie *________*
     
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  15. ale_schrei483
     
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    Davvero, tu mi lasci senza parole e non so come fai...
    Questa one shot è semplicemente stupenda da non credere!!
    Mi piace come paragoni il loro amare al vento...anche se mi chiedo come riesca lei ad avere la pazienza di aspettarlo sempre senza mai sapere cosa fa quando gira il mondo libero come è... non so se io ci riuscireia vivere nell'attesa di passare anche solo un ora con lui...
    e quando lui le chiede di girare il mondo insieme è la cosa che mi stupisce, perchè se vorrebbe passare il suo tempo con lei, perchè non smette di viaggiare nonostante il suo essere uomo libero? D'altronde è pure vero che in amore le rinunce che si devono fare sono tante chissà se lui rinuncerebbe alla sua liberta per lei.... anche se così il loro amore non si potrebbe più paragonare al vento...
     
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16 replies since 28/3/2010, 12:46   147 views
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