.The ice is my life.

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  1. .Amon.
     
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    Eccolo quii, è un po' corto, ma volevo farlo finire così apponsta!u.ù
    Muahahah!XD

    .L’arrivo.


    Capitolo 2.

    Ormai era finito. La gara, forse la più bella della mia vita, era riuscita al meglio, io ero riuscita a concentrarmi al massimo, facendo si che la musica mi trascinasse.
    Durante quei minuti non sentivo altro che il mio sospiro affannato dalla velocità con cui pattinavo. Questo era quello che volevo. Il ricordo dell’ultima gara da singola tutto per me. Nessuno me lo avrebbe mai portato via, sarebbe rimasto incastonato nel cuore per sempre.
    Mi ero pure commossa alla fine, si, commossa. Era da anni che non sentivo quella sensazione bagnata sulle guance, che poteva essere piacevole ma anche spiacevole. Per questa occasione non avevo la minima idea di come definirla.
    Ero felice?
    Forse, pensando positivo, con l’arrivo del ragazzo avrei scoperto nuovi lati del pattinaggio ancora più significativi. Se invece, pesando negativo, cosa che ora era l’unica cosa che riuscivo a fare, con questo nuovo stile non sarei più stata me stessa. Sui cartelloni dei punti non ci sarebbe più stato scritto solo il mionome, ma il mio più il suo. Questo era positivo o negativo per me?
    Il problema è che non lo capivo nemmeno io.

    **



    Ecco.
    Il grande giorno, come lo chiama Andy è arrivato. Lui, il famoso ragazzo che mi avrebbe accompagnato per il resto della mia carriera artistica sarebbe arrivato a momenti. Eppure io non riuscivo ad essere felice per questo. Negli ultimi giorni mi ero ripromessa che ci avrei provato per Andrea, ma era inutile. Più cercavo di pensare che questo arrivo potesse essere il massimo per me, e più io mi convincevo del contrario.
    Ero appoggiata alla balaustra, appena sarebbe arrivato, avremmo dovuto subito cominciare a provare insieme. Questo è ciò che Andy ha preteso, accordandosi con l’altro allenatore che per altro se ne sarebbe pure tornato subito da dove era venuto, lasciando la responsabilità del proprio pattinatore al mio allenatore. Che cosa assurda.
    Sbuffai.
    «Andy ascolta almeno potrei allenarmi un po’ mentre aspettiamo».
    «Fai come vuoi.» Sembrava nervoso. Non stava fermo un attimo. Proprio non riuscivo a capire come potesse essere così stressato per l’arrivo di un semplice ragazzo. Mica era miss mondo sant’iddio!
    «Andy, ti vuoi rilassare?» Mi guardò per un attimo, poi mi fece cenno di uscire,così uscii dalla pista e mi sedetti sul primo gradino delle tribune e mi imitò anche Andrea.
    «Ascolta, lo so che per te è difficile. Questo incontro è importante. Capisco che tu credi sia sbagliato, ti comprendo, ci sono passato anche io. Ma vedrai che poi cambierai idea. Lavorare in coppia è fantastico, ti fidi di quello che ti dico?» Mi fidavo?
    «Credo di si. Ma più penso sia giusto più mi convinco che non lo è. E se poi non mi piace?» La domanda mi uscì spontanea, senza neanche pensarci mi uscì tranquilla e veloce.
    «Magari all’inizio. Ma poi vedrai, quando comincerete a danzare insieme su quel ghiaccio ti renderai conto di quanto è bello farlo con un'altra persona.» Non ne ero ancora convinta, mi limitai a sorridergli, mi alzai e rientrai in pista.
    Dovevo sciogliermi, rilassarmi. Così ricominciai ad allenarmi, con qualsiasi tipo di passi. Volevo non pensare più a niente. Pattinavo leggera e per qualche momento chiusi pure gli occhi. All’improvviso sentii Andrea chiamarmi, mi girai e vidi uno strano ragazzo al suo fianco.
    Era lui?
    Si sicuramente.
    Era particolare. La pelle di un bianco quasi come la neve, un viso ben curato e con lineamenti quasi femminili, un sorriso smagliante e piacevole che metteva allegria mostrando delle labbra carnose; degli occhi fantastici, castani scuri incredibilmente profondi e i capelli tenuti indietro con del gel. Un corpo slanciato e magro, aveva in dosso semplicemente una tuta con guanti e pattini neri. Uno strano tipo, dall’aria simpatica. Forse non sarebbe andata poi così male.
    «Piacere Caro.»Gli allungai la mano cordialmente e lui imitandomi me la strinse dolcemente.
    «Ciao, io sono Bill.»

    Note:
    Woo, mi piace essere crudelee!u.ù
    So che magari siete rimaste sconvolte dall'idea di Bill come partner a pattinare. Ma tutto è possibile nelle ff no?XD
    Spero vi sia piaciuto, ora mi metto subito al lavoro con il prossimoo!
    Bacioni.
    Amon.
     
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51 replies since 3/4/2010, 16:07   516 views
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