L’ultima idea della Gelmini: leggiamo la Bibbia a scuola

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  1. Nahara Abish
     
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    Ancora polemiche sulla scuola, ancora una proposta che è destinata ad alzare un polverone: leggere la Bibbia in classe, non rispettando evidentemente chi nella Bibbia non crede e professa altre religioni. L’idea arriva niente di meno che dal ministro Mariastella Gelmini. Dopo la battaglia dell’Italia, anche in sede europea, per mantenere il crocefisso appeso sui muri delle classi italiane, arriva ora l’idea di far recitare il testo sacro del cristianesimo ai bambini, anche quelli ebrei o musulmani, durante le ore di lezione. La lettura della Bibbia a scuola, scrive oggi la Gelmini sul settimanale ‘Famiglia Cristiana’ ”è un’iniziativa a cui sono favorevole come ministro, come credente e come cittadina italiana”.

    “La scuola deve istruire i ragazzi, ma deve anche formare – afferma il ministro – dei cittadini responsabili e degli adulti consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri. Questo insieme di valori e insegnamenti, nel mondo occidentale, è rappresentato dalla tradizione cristiana. E’ quindi importante che i nostri figli, nel bagaglio di conoscenze che la scuola deve garantire loro, possano incontrare fin da subito un testo che ha determinato la nascita della civilta’ in cui viviamo e che parla ai cuori e alle coscienze di tutti”.

    Per il ministro ”conoscere la Bibbia significa conoscere le nostre radici e la nostra storia. Un insegnamento che i ragazzi devono imparare ad apprendere prima possibile, per poterlo interpretare correttamente nella propria vita. L’Occidente, infatti – spiega ancora Mariastella Gelmini – è stato edificato sugli insegnamenti del cristianesimo ed è impossibile, senza comprendere questa presenza, studiare la sua storia, capire la filosofia, conoscerne l’arte e la cultura. Diventa impossibile, soprattutto, dialogare e confrontarsi in modo proficuo con le altre culture. In una fase della storia che richiede il piu’ ampio sforzo per sconfiggere l’odio, dobbiamo fare in modo che i nostri giovani siano consapevoli della propria identita’ per potersi confrontare con le altre e crescere e vivere nel rispetto reciproco”.



    Fonte: Blitz quotidiano
     
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  2. Baby_Roby
     
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    Mmm,non credo che la proposta di legge preveda davvero che anche gli atei e coloro che credono ad altre religioni siano costretti a leggere la Bibbia,va contro i loro diritti,è anti-legale. L'autore dell'articolo ha probabilmente "giostrato" per fare più scandalo.

    Comunque...è un'idea stupida. Io sono credente,ma pur da credente trovo che la Bibbia non rispecchi a dovere i valori cristiani. Al contrario,affondando le radici nel suo tempo,la Bibbia è intrisa di fenomeni sociali di allora come,ad esempio,la misoginia e altri fatti che lasciano perplessi. Dopo la violenza carnale fatta a Dina (oddio,spero fosse questo il nome,sono passati anni da quando l'ho letto!),i suoi fratelli intendono vendicarsi col sangue non tanto per amore filiale verso la sorella,ma per questione d'onore,quasi fossero dei mafiosi; in alcuni versi dell'Apocalisse che il mio insegnante mi mostrò,Dio pronunciava dei discorsi assurdi,cose che non hanno nulla a che vedere col perdono,la bontà eccetera. E il mio insegnante me li mostrò dopo che io avevo fatto notare quanto la Bibbia mi lasciasse a dir poco "perplessa"...in pratica mi ha voluto dimostrare che la Bibbia non è attendibile. Che valga la pena leggerla sì,può anche darsi,ma dovrebbe essere una scelta spontanea e inoltre credo che non sia il modo migliore per "avvicinare" i cittadini del domani alla religione.
     
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    L'ho già letta e mi dispiace, non rientra nelle mie letture preferite.
     
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    CITAZIONE (Baby_Roby @ 15/9/2010, 23:03)
    Mmm,non credo che la proposta di legge preveda davvero che anche gli atei e coloro che credono ad altre religioni siano costretti a leggere la Bibbia,va contro i loro diritti,è anti-legale. L'autore dell'articolo ha probabilmente "giostrato" per fare più scandalo.

    Quoto con Roby.
    Ad ogni modo, credo che obbligare tutti a studiare la religione cattolica nella scuola pubblica, non sarebbe corretto.
    Ma sono altresì d'accordissimo col fatto di NON togliere il crocefisso e spero che la nostra religione venga salvaguardata.
     
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  5. hachiko^^
     
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    Io credo che tutti i testi sacri siano stati tradotti a libera interpretazione di chi li ha trascritti...
    Tralasciando questo mio pensiero personalissimo, credo allora che sia più costruttivo far leggere tutti i testi sacri, non solo la Bibbia...
    La scuola è formazione, non imposizione!

    Ricordo che il mio professore di Religione (veramente una grande) non si fossilizzava solo sulla 'nostra' religione, ma ci faceva un quadro generale su tutte le religioni presenti sulla faccia della terra e poi ci faceva discutere su quanto detto. In questo modo coinvolgeva tutti, anche chi non era credente e non c'era alcun tipo di imposizione o argomenti a senso unico!

    Se la proposta fosse 'allargata' a tutti i testi sacri, potrebbe essere anche una buona idea, così che tutti possano farsi una propria idea e non cadere in stupidi pregiudizi...

    Gelmini, porca paletta, non ne indovini una... Non potevi essere ministro quando andavo a scuola io?! Così scioperavamo un giorno si e l'altro pure XD
    (Anche se quando andavo a scuola io c'era la Moratti e non è che stavamo tanto meglio XD)
     
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  6. Littlepoint
     
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    CITAZIONE
    Io credo che tutti i testi sacri siano stati tradotti a libera interpretazione di chi li ha trascritti...
    Tralasciando questo mio pensiero personalissimo, credo allora che sia più costruttivo far leggere tutti i testi sacri, non solo la Bibbia...
    La scuola è formazione, non imposizione!

    Completamente d'accordo!

    Insomma, devo proprio sprecarmi a scrivere parole di biasimo per questo genere di broccolate?
    Mi fa schifo. Punto. Non c'è neanche il bisogno di spiegare il motivo.

    xxx
    simo
     
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  7. Kate ~
     
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    Chi ha letto i miei precedenti post in fatto di religione sa benissimo come la penso.
    Quindi non c'è bisogno che mi dilunghi troppo.
    Trovo che imporre agli studendi la lettura della Bibbia sia sbagliato. Posso capire la lettura di diversi testi religiosi, al fine di comprendere e conoscere anche le credenze altrui, ma non capisco la lettura della Bibbia e basta.
    A scuola si va per imparare.
     
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  8. $torta in der holle
     
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    CITAZIONE (hachiko^^ @ 16/9/2010, 09:23)
    Io credo che tutti i testi sacri siano stati tradotti a libera interpretazione di chi li ha trascritti...
    Tralasciando questo mio pensiero personalissimo, credo allora che sia più costruttivo far leggere tutti i testi sacri, non solo la Bibbia...
    La scuola è formazione, non imposizione!

    Quoto assolutamente con Ale
    Un conto sarebbe leggerli tutti, un altro solo la Bibbia..
    Anche io sinceramente vorrei leggere di nuovo la Bibbia, ma semplicemente come un libro, non come un testo sacro.
    Ma, essendo che sono sicura che la Gelmini non intenda far fare questo, la ritengo un'idea assurda!
    Sarebbe un buon esperimento se fosse così anche per tutti gli altri testi sacri, ma ormai dalla Gelmini non si possono più aspettare idee positive per tutti noi..
     
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  9. Littlepoint
     
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    CITAZIONE
    ormai dalla Gelmini non si possono più aspettare idee positive per tutti noi..

    Per l'appunto, quella donna mi ha massacrato l'orario scolastico xD ma questo è un'altro discorso...

    xxx
    simo
     
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  10. »Sally
     
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    :wer4cw35: :wer4cw35:
    Che venga a dirlo in una scuola di sinistra come la mia, che ci facciamo due risate!

    La nostra storia e le nostre radici? Io le mie le trovo con lo studio, sicuramente più formativo, educativo e utile, del latino, della storia e della filosofia.
    Non identifico la mia cultura in un testo sacro, poco attendibile e pieno di fantascienza e di incongruenze come la Bibbia.
    La Gelmini si deve rendere conto che non tutti gli italiani sono necessariamente cattolici. E non tutti gli italiani sono italiani.
    Non facciamo del catechismo, le parrocchie ci sono per qualcosa.
    Cerchiamo di fare dei passi avanti, non indietro.
     
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  11. Baby_Roby
     
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    CITAZIONE (hachiko^^ @ 16/9/2010, 09:23)
    Io credo che tutti i testi sacri siano stati tradotti a libera interpretazione di chi li ha trascritti...
    Tralasciando questo mio pensiero personalissimo, credo allora che sia più costruttivo far leggere tutti i testi sacri, non solo la Bibbia...
    La scuola è formazione, non imposizione!

    Ricordo che il mio professore di Religione (veramente una grande) non si fossilizzava solo sulla 'nostra' religione, ma ci faceva un quadro generale su tutte le religioni presenti sulla faccia della terra e poi ci faceva discutere su quanto detto. In questo modo coinvolgeva tutti, anche chi non era credente e non c'era alcun tipo di imposizione o argomenti a senso unico!

    Se la proposta fosse 'allargata' a tutti i testi sacri, potrebbe essere anche una buona idea, così che tutti possano farsi una propria idea e non cadere in stupidi pregiudizi...

    Standing ovation per Hachiko.
     
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    CITAZIONE (»Sally @ 16/9/2010, 19:15)
    :wer4cw35: :wer4cw35:
    Che venga a dirlo in una scuola di sinistra come la mia, che ci facciamo due risate!

    La nostra storia e le nostre radici? Io le mie le trovo con lo studio, sicuramente più formativo, educativo e utile, del latino, della storia e della filosofia.
    Non identifico la mia cultura in un testo sacro, poco attendibile e pieno di fantascienza e di incongruenze come la Bibbia.
    La Gelmini si deve rendere conto che non tutti gli italiani sono necessariamente cattolici. E non tutti gli italiani sono italiani.
    Non facciamo del catechismo, le parrocchie ci sono per qualcosa.
    Cerchiamo di fare dei passi avanti, non indietro.

    Il problema è che le scuole statali ormai in Italia sono tutte di sinistra, e ne ho la conferma dato che mia madre è insegnante e ne ha girate un sacco. -.-
    Io ripeto, non sono d'accordo che TUTTI debbano studiare la Bibbia, ma spero che la situazione riguardo l'insegnamento della religione nelle scuole rimanga quella attuale, e che non ci si aspetti in futuro, che venga addiritura abolita l'ora di religione.
     
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  13. »Sally
     
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    Se tutte le scuole statali sono di sinistra, un motivo c'è.
    Ad ogni modo, ti garantisco che non tutte le scuole sono di sinistra, ne conosco alcune che stanno da tutt'altra parte.
    Io penso che l'ora di religione sia da abolire se non è un'ora di cultura in cui si parla di TUTTE le religioni.
    Se diventa un'ora di religione cattolica è da tagliare, il catechismo c'è per un motivo. L'insegnamento della religione cattolica lo ritengo superfluo in una scuola statale. A scuola ci si va per farsi un bagaglio culturale, non per prepararsi alla prima comunione.
     
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    Qualcuna ci sarà, ma sono pochissime, a mia mamma mandavano anche gratuitamente la Repubblica, fai un po' te...
    Ad ogni modo quando andavo a scuola io, si parlava di tutte le religioni, in modo approfondito di quella cattolica, ma anche le altre venivano studiate, e non è che fosse 50 anni fa XD
    Non credo che sia poi tanto diverso ora!
    Comunque Bea, sono opinioni, per me è fondamentale mantenere la nostra tradizione e credo che lasciare l'ora di religione facoltativa sia un buon compromesso, chi come te non crede non la fa, chi invece come me sì, la fa.
    Non vedo perchè dovremmo privare chi vuole farla di questo diritto.
     
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  15. Nahara Abish
     
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    Io sono assolutamente certa che la Gelmini stia mandando la scuola allo scatafascio totale. Spero che questo intervallo di tempo dittatoriale e retrogrado crolli presto: se la scuola resterà ancora per qualche anno tra le grinfie di questa vecchia megera, gli esiti saranno tutt'altro che positivi. Dubito che possano essere compiuti dei passi avanti se questo governo, già dai suoi arbori, è proiettato nel passato anziché nel futuro.

    Superfluo aggiungere che tale corbelleria non è neanche remotamente tollerabile: se ha intenzione di imparare la Bibbia a memoria, faccia pure da sé! Ha già rivoluzionato gli orari scolastici di tutte le scuole della penisola e non è ancora soddisfatta? Le modifiche da apportare agli istituti scolastici sono ben altro.

    Come ha enfatizzato qualcuno, la scuola è un'istituzione di formazione, non di imposizione! Il fatto che, nelle scuole italiane, si insegni la storia della religione cattolica anziché quella di tutte le religioni dovrebbe lasciare perplessi i più. Anzi, il verificarsi di questi fenomeni non fa altro che incrementare il tasso di intolleranza nei confronti dello straniero o dell'italiano non credente.

    Ciascuno di noi ha l'oneroso diritto di essere libero. Se ho intenzione di ricercare le mie radici tra le righe di un testo incongruo e fantascientifico come la Bibbia, scelgo di frequentare la parrocchia del quartiere. Andiamo a scuola al fine di costruire un capiente bagaglio culturale, non allo scopo di prepararci ad un corso supplementare di catechismo.

    Concludo citando suddette parole:
    CITAZIONE
    Ad ogni modo quando andavo a scuola io, si parlava di tutte le religioni, in modo approfondito di quella cattolica, ma anche le altre venivano studiate

    E qui erri, Silvia. Probabilmente, la religione è trattata diversamente nel Nord Italia: nella mia scuola, l'insegnante è inetta e la materia totalmente inutile: la prof non fa altro che intavolare discorsi di taglio rigorosamente cattolico. L'Islam? Il buddhismo? Un'altra religione? Neanche a pronunciarne il nome.
     
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22 replies since 15/9/2010, 21:39   175 views
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