Italia, regalo ai Pumas

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  1. »Sally
     
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    Italia, regalo ai Pumas
    Pasticci e sconfitta 22-16


    Nel test match di Verona azzurri battuti dall'Argentina più per demeriti propri che per le giocate degli avversari. La meta tecnica azzurra a 2’ dalla fine aumenta i rimpianti: da dodici anni i sudamericani ci battono in casa nostra

    VERONA, 13 novembre 2010 - E’ la Fatal Verona del rugby. L’Argentina espugna Verona 22-16 seguendo lo stesso copione della vittoria ottenuta nel test match di Torino del 2008 e la meta tecnica italiana a 2’ dalla fine acuisce il rammarico per un successo possibile (sarebbe stato il quinto della gestione Mallett, che oggi invece arriva a 29 k.o.), mancato dagli azzurri più per demeriti propri che per le giocate dei Pumas, apparsi, soprattutto nel primo tempo, addirittura pasticcioni.

    META RODRIGUEZ — In una partita mai entusiasmante, ai sudamericani basta la meta di Rodriguez al 13’ della ripresa, lo stesso minuto in cui nel 2008 Carvalho, lanciato da una trovata del Mago Hernandez, aveva chiuso in anticipo anche quella sfida. I primi 10 minuti azzurri illudono il Bentegodi. Già al 2’ Parisse, innescato da un buco di Gower e dall’assist di Barbieri entra centralmente nei 22, ma il suo calcetto sopra Rodriguez non inganna l’estremo argentino. Sette minuti dopo ancora il nostro capitano, oggi decisamente al di sotto del suo standard (suoi, nel primo tempo anche un back pass e un in avanti che finiscono in mano ai Pumas), vola via solitario a mezzo metro dal fallo laterale, ma viene placcato facilmente. Poi è soprattutto una sequela di calci: dalla piazzola Mirco e l’uomo del match Contepomi (11 e 17 punti, rispettivamente dalla piazzola) viaggiano alla stessa media, mentre in quelli di spostamento McLean, più potente del passato, facilita però spesso con tiri prevedibili il lavoro di recupero al triangolo allargato di Phelan.

    LA RIPRESA — Gli azzurri, apparsi migliorati nella conquista sui punti d’incontro e positivi anche nelle touche (una sola persa contro tre rubate), iniziano però la ripresa a ritmo ridotto e alla prima occasione vengono puniti dalla meta di Rodriguez, servito da Gonzalez-Amorosino dopo una fuga della stessa ala arrivata al termine di una sventagliata iniziata dai Pumas nei propri 22 metri grazie a un pallone rubato in una ruck italiana. Poi, piano piano, e finalmente con il sostegno di un pubblico fino a questo momento freddino, gli azzurri provano a tirar fuori cuore e coraggio, si avvicinano a folate all’area di meta, ma il guizzo decisivo non arriva mai. E quando Contepomi, a 7’ dalla fine, butta dentro anche il piazzato del 19-9 che porta i suoi oltre il break, si capisce che contro i sudamericani la sconfitta numero 11 (sulle 17 sfide complessive) è alle porte. Sono 12 anni che l’Argentina ci batte in casa. Non è tutto: Gower, comunque positivo finché la gamba infortunata ha tenuto, è uscito zoppicante e siccome sabato, a Firenze, l’avversario si chiama Australia ecco che improvvisamente l’orizzonte della Nazionale si fa grigio come il cielo di Verona.

    La Gazzetta dello Sport



    Ieri pomeriggio sono andata a vedere questa partita con una mia amica. Premetto che non sono una tifossisima del rugby, tuttavia è uno sport che mi piace guardare in tv.
    Ero nel parterre, quindi non si vedeva benissimo. La cosa che più mi ha colpita era il clima. Già all'inizio non ci hanno perquisiti, e c'erano persone che entravano con gli zaini; non siamo passate attraverso i tornelli ed eravamo sedute vicino a tifosi argentini che cantavano a squarciagola.
    C'erano tantissimi bambini e ragazzini che correvano e giocavano guardando la partita.
    Non c'era un coro offensivo, insulti, niente di tutto questo.
    Lo stadio era pieno, a parte alcuni settori che sono stati lasciati vuoti.
    E' stata una sensazione bellissima e i tifosi italiani applaudivano alle azioni meritevoli dell'Argentina, e viceversa.
    Il regby è un bellissimo sport, forse è molto televisivo, dato che anche stando in tribuna alcune azioni sfuggono, penso che ci sia molto da imparare.
    Ieri in città è stato allestito un Villaggio per il terzo tempo. Quindi tirate un po' voi le somme.
    Bellissima esperienza e i biglietti non costavano molto. Il mio era il più economico e l'ho pagato 10, il più caro veniva 30!
     
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