Bloodlust

Blair_

Posted on 3/12/2010, 01:33

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nuovacartella42

Tutto quello che scrivo è inventato... So che i gemelli Kaulitz non sono innamorati.. si amano solo come fratelli e se non fosse così di sicuro non verrebbero a dirlo a me...!

Autore: Blair_
Rating: NC17
Avvisi: AU, Character death, OOC, Violence, Lemon, Twincest Not Related, Blood
Genere: Romantico, Angst, Horror, Paranormal, What if?

Non ho mai scritto twincest ma devo dire che questo forum mi ha dato una voglia immensa di provarci!! Attualmente ne sto progettando una insieme ad una mia amica e sempre con questa magnifica ragazza stiamo scrivendo un libro xD
Beh che dire ci sto provando, spero che alcune di voi apprezzeranno (:

Capitoli

Cap 2 Cap 3 Cap 4 Cap 5 Cap 6 Cap 7 Cap 8 Cap 9 Cap 10 Cap 11 Cap 12 Cap 13

Prologo

Svuotai il contenuto della mia tracolla su quel tavolo. Una sensazione di vuoto si impadronì del mio corpo e mi sentì quasi soffocare alla vista di quel sacchetto. Tentai in tutti i modi possibili di spiegare che non ero stato io ma nessuno mi credette, nemmeno i miei genitori.
Dopo due giorni mi ritrovai al collegio Stonar, una specie di penitenziario per giovani difficili con problemi alle spalle.
Mi sentivo deluso e amareggiato come se una parte di me fosse morta.
Non avrei mai immaginato che proprio in quel posto lugubre avrei trovato la mia forza, la mia ragione di vita, il mio domani, il mio tutto, Lui.

Primo capitolo: La fine di tutto.

Tutto iniziò un anno prima quando il preside convocò la nostra classe nella palestra. Al nostro ingresso calò subito un silenzio tombale alla vista di tre agenti della polizia. Ci invitarono a sederci sugli spalti richiamando la nostra più totale attenzione. Numerosi sguardi fugaci guizzavano tra gli uni e gli altri mentre l'intera classe si guardava intorno con fare interrogativo e un po' preoccupato.
Cosa poteva mai essere successo? Come mai ci avevano convocati li? E perchè con la partecipazione di quelle tre figure imponenti?
Nessuno se lo sapeva spiegare. Il direttore schiarendosi la voce, prese la parola; sulle prime aveva un'aria afflitta ma allo stesso tempo il suo sguardo era duro e non lasciava penetrare alcuna emozione come se fosse stato interamente privato della parola. Schiuse le labbra ed iniziò a parlare con tono severo.
“Buon giorno a tutti, che poi un buon giorno non è dopo gli spiacevoli avvenimenti di questa mattina”, fece una breve pausa dove i suoi occhi si posarono su ognuno di noi facendoci quasi rabbrividire; si schiarì nuovamente la voce e riprese il discorso appena interrotto.
“Stamani dal mio ufficio è sparita una parte dell'incasso destinato alla festa annuale, questi agenti sono qui per perquisire i vostri armadietti ed effetti personali, questa storia non finirà finchè i responsabili non verranno trovati e soprattutto non la passeranno liscia; lascio ora la parola agli agenti” disse con voce sicura.
Uno dei tre si fece avanti, sicuramente era il portavoce del gruppo.
Era un uomo sulla quarantina, media altezza, corporatura abbastanza robusta, capelli corti, ricci e brizzolati aveva uno sguardo molto severo; fissò ognuno di noi dritto negli occhi e quando il suo sguardo incontrò il mio mi fece rizzare i peli in tutto il corpo.
“Salve sono l'agente Smith, io ed i miei colleghi abbiamo appena finito di perquisire i vostri armadietti con scarsi risultati. Quando chiamerò il vostro nome vi alzerete, andrete dinanzi a quel tavolo e svuoterete l'intero contenuto dei vostri zaini. Ci sono domande?” fece una breve pausa guardandosi intorno e non ricevendo alcuna risposta proseguì “bene, iniziamo subito allora” proclamò infine.
Iniziò a chiamare uno ad uno i miei compagni di classe che svuotarono il contenuto dei loro zaini sul tavolino, come richiesto, senza proferire parola alcuna.
Dal canto mio ero abbastanza tranquillo, sapevo benissimo di non aver fatto nulla, anche se mi sentivo un po' agitato per via della situazione.
Ben presto chiamarono anche il mio nome.
“Bill Kaulitz” esclamò con tono deciso.
Mi alzai dalla mia postazione prendendo lentamente la tracolla nera che avevo precedentemente abbandonato al suolo; con passo svelto mi diressi verso il tavolino dove mi attendevano i due agenti. Arrivato al loro cospetto presi la tracolla all'estremità e la capovolsi.
Fu in quell'istante che il mio cuore perse un battito, il respiro venne a mancare, sgranai gli occhi pietrificato; non credevo ai miei occhi, sentii il sangue raggelarsi nelle vene, lo stomaco ribaltarsi, un senso di nausea impadronirsi di me e un brivido corse lungo tutto il mio corpo. I miei occhi si posarono subito sugli oggetti presenti sopra il tavolo: quaderni, astuccio, diario, snack di vario genere, fazzoletti di carta, una mini trousse contenente cipria chiara, matita nera, eyeliner, mascara e li sotto a tutto la prova incriminante che mi avrebbe inchiodato, il sacchetto contenente i soldi rubati.
Il direttore mi guardò sconcertato come il restante della classe che doveva ancora essere perquisita. I due agenti vennero verso di me e mi presero per un braccio facendomi quasi male, per portarmi fuori dalla palestra, verso auto.
Durante il tragitto verso la stazione di polizia appoggiai la testa al finestrino della macchina scrutando il paesaggio esterno che sfrecciava sotto i miei occhi rassegnati, pioveva gli alberi erano scossi dalle raffiche di vento freddo.
Cominciai a pensare com'ero giunto a quel punto, non riuscivo a spiegarmi come potesse essere successo.
Non avevo preso io quei soldi, non avrei avuto nessun motivo per farlo, non mi servivano; ok non ero ricco, ma nemmeno povero, i miei genitori avevano fatto molti sacrifici per arrivare dov'eravamo crescendomi con tutto l'amore possibile, la mia vita mi piaceva così com'era e non li avrei mai delusi in quel modo.
Arrivato a destinazione c’erano i miei genitori che mi attendevano seduti davanti ad una scrivania, si voltarono verso di me e mi fissarono con aria delusa.
Mi fecero accomodare vicino a loro e dopo ore di interrogatorio, tirai quasi un sospiro di sollievo; me la cavai con un'espulsione da scuola e nei prossimi giorni mi avrebbero trasferito al collegio Stonar, una specie di penitenziario per giovani difficili con problemi alle spalle dove secondo loro, mi avrebbero ricondotto sulla retta via.

Edited by Blair_ - 16/1/2014, 18:00

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Feffì

Posted on 3/12/2010, 13:03

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O.O bastar*iii, ma chi è stato a mettergli quel sacchetto ç_ç che tenerezza che mi ha fatto =((( è brutto anche sentirsi incolpato così.
Comunque, ttu e la tua amica scrivete bene *.* e il primo capitolo mi ha colpita subbito! =)
Spero che postarai presto =D!!
Up

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°[Ginny]°

Posted on 3/12/2010, 13:16

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Ma noo povero...voglio sapere come continua,mi piace:) posta presto

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Blair_

Posted on 3/12/2010, 13:42

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CITAZIONE (Feffì @ 3/12/2010, 13:03)

O.O bastar*iii, ma chi è stato a mettergli quel sacchetto ç_ç che tenerezza che mi ha fatto =((( è brutto anche sentirsi incolpato così.
Comunque, ttu e la tua amica scrivete bene *.* e il primo capitolo mi ha colpita subbito! =)
Spero che postarai presto =D!!
Up

Grazie mille cara ** Questa ff la sto scrivendo da sola (: quella con la mia amica è in fase di elaborazione ed è ispirata a Skins *O*
Si povero Bill TT
Grazieeeee ^^

CITAZIONE (°[Ginny]° @ 3/12/2010, 13:16)

Ma noo povero...voglio sapere come continua,mi piace:) posta presto

Grazie mille**
Farò del mio meglio.. (: mi metto subito a scrivere xD

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Nessie_Trümper

Posted on 3/12/2010, 16:15

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mmmmh interessante davvero interessante.......bell'inizio...
incuriosisce....b'è continua presto^^

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Blair_

Posted on 3/12/2010, 18:03

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Grazie mille (: Tranquille è tutto il pomeriggio che scrivo xD Ammetto che mi sono un po' persa in chiacchiere ma diciamo che il secondo capitolo è in fase di scrittura xD
Grazie a tutte **

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Feffì

Posted on 4/12/2010, 18:07

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XD scrivi, scrivi.

Up!!

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Blair_

Posted on 4/12/2010, 21:06

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un quarto d'ora e posto xD