Who's the next?

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  1. ~ Wilia.
     
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    Titolo : Who's the next?
    Autore: ~ Wilia.
    Genere: Romantico,comico (leggermente), Fluff.
    Avvisi: Language,Adult content.

    Regalini:
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    Grazie ad AuroraTH,nonché l'amore della mia vita <3
    Ti amo,scema. (:


    Capitolo Uno.

    Tom sospirò nervoso,fissando l’orologio. Osservò le lancette muoversi lentamente, con ritmo costante, ricordandogli che il tempo stava trascorrendo,e lui era ancora lì,in attesa di una fottuta telefonata.
    Sì,una telefonata che avrebbe dovuto spiegargli se finalmente poteva andare via da casa dei suoi genitori e cominciare ad autogestirsi, lasciandoli in pace dopo vent’anni. Anche suo fratello cercava lavoro e viveva ancora con i genitori,ma aveva sempre trovato in un modo o nell’altro dei piccoli lavoretti che gli avevano permesso di non gravare troppo sulle loro spalle.
    Tom invece non voleva saperne; era laureato in Psicologia Infantile,e avrebbe utilizzato quel pezzo di carta nel migliore dei modi. O almeno questo era quello che sperava.
    Il telefono squillò improvvisamente,destandolo dai suoi pensieri. Tom sospirò,sperando che fosse la volta buona. Afferrò il piccolo telefono e lo portò all’orecchio,premendo sul tasto verde. Subito una voce squillante lo raggiunse.
    - Parlo con il signor Kaulitz?- chiese la ragazza dall’altra parte della cornetta.
    -Sì,sono io. Con chi parlo?- rispose Tom,ponendole quella domanda anche se era quasi certo di conoscerne già la risposta.
    - Buongiorno signore. Sono Heidi Kimbel, la dirigente del giornale “Who’s the next?” - disse la ragazza,prendendosi una pausa di pochi secondi. -La vostra richiesta di poter scrivere articoli sul nostro settimanale è stata accettata, ma ci resta solo accertarci se le informazioni da lei forniteci sono vere. Innanzitutto signore,lei è uno psicologo?- chiese ancora la ragazza dalla voce terribilmente squillante, e Tom la sentì successivamente armeggiare con qualcosa.
    -Sì, e sono specializzato in Psicologia Infantile.- affermò il ragazzo,tentando di parlare con tono più serio possibile. Dall’altra parte della cornetta arrivò un sospiro.
    -Bene signore,domani mattina alle dieci gradirei averla nel mio studio. Grazie e arrivederci!-

    -

    -Cosa? Ma come potete permettere che qualcun altro arrivi al posto mio,ad occupare quello che è il mio compito dalla bellezza di due anni?- urlò una ragazza magrolina e dai capelli mori,seduta dietro un’enorme cattedra sulla quale erano posti diversi computer. Sbatté le mani sul ripiano di legno e ringhiò,tentando seriamente di calmarsi. Georg e Laurence le si avvicinarono,posandole le mani sulle spalle. -Nessuno prenderà il tuo posto Amy,arriverà un altro tizio ad occuparsi degli articoli sui bambini, è un ramo specifico! Tu continuerai tranquillamente a fare il tuo lavoro,lui non dovrà interferire con te. - disse Georg,massaggiandole leggermente la spalla per farla calmare. Quella ragazza sembrava una furia quel giorno,era davvero intrattabile. Beh,dopotutto non potevano biasimarla. Si era occupata sempre di un po’di tutto,e un impegno in meno significava soldi in meno sulla busta paga.
    -E va bene. Quella grandissima figlia di buona mamma della dirigente mi sta rompendo le scatole adesso! E prima la cinese deficiente che pulisce per terra e non vede i fili e mi fa cadere tutto,e poi Sabir nell’altro reparto che non sa come muoversi e viene a darmi fastidio ogni due secondi,e adesso addirittura arriva uno a togliermi una parte del mio impiego! E adesso mi girano,eh!- urlò ancora,alzandosi in piedi e prendendo a girare attorno al tavolo,sotto gli sguardi comprensivi ma allo stesso tempo terrorizzati di Georg e Laurence, che temevano uno scatto d’ira funesta da parte della ragazza,che stava lentamente perdendo le staffe.
    -Dico io,ma perché mai assume sempre persone nuove? Ma a che cosa le servono,dico io? Siamo già in sette a pubblicare articoli,e mo ne assume un altro! Ma perché,dico io?- chiese,aumentando la velocità con la quale girava attorno al tavolo. Laurence tese una mano verso di lei,sfiorandole appena la spalla per farla rallentare. Dio,aveva il terrore che sarebbe potuta esplodere. Lei gli rivolse uno sguardo furente, che si trasformò in uno sguardo disperato pochi istanti dopo.
    -Signola potete alzale i cavi del computel,io dovele passale pezza!- affermò decisa Thea,la ragazza cinese che Amy definiva affettuosamente “la cretina”,”l’ipoevoluta”,”la deficiente”.
    -No,tu dovere solo andare a fare in culo!- le urlò con poca grazia che davvero non le si addiceva,indicando la porta e intimandole uno “Sparisci” a bassa voce.
    Ma l’altra ragazza sembrò non essere d’accordo con gli ordini impartiti da Amy,e aprì la bocca per rispondere.
    -Ma come si pelmette,lei? Voi solo sfluttale noi cinesi,noi pelsone che facciamo solo del bene a popolo italiano!- protestò Thea,impugnando meglio la scopa,stringendone il manico fino a far diventare le sue nocche bianche.
    -Dico io,ma vuoi davvero che ti dia un calcio in quel culo spigoloso che ti ritrovi per farti sparire all’istante?- le inveì contro Amy,avvicinandosi a Thea con aria minacciosa. Fu afferrata da Georg,e Laurence si avvicinò all’altra ragazza.
    -Vedi Thea,Amy è molto nervosa perché sta per arrivare qualcun altro qui e lei non vuole; ragion per cui è davvero intrattabile e per questo io ti consiglierei vivamente di andare via da qui perché potrebbe picchiarti davvero.- La cinese annuì vigorosamente,raccogliendo le pezze ed uscendo dalla stanza.
    -Ehi amico,credo che hai fatto colpo su Thea. Hai visto come si è dileguata non appena gliel’hai detto tu?- chiese Georg, stringendo le braccia attorno alla vita di Amy,come era solito fare da anni. La ragazza ringhiò,infuriandosi sempre di più.
    -Dio,io sono nera dalla rabbia per motivi seri e voi vi preoccupate di quella sottospecie di scimmia pelosa? Dico io,voi state male! E mettetevi a scrivere,và,che tra un po’passerà la superiora a controllare!-
    I due ragazzi si fissarono negli occhi,incapaci di ribattere,e si avviarono alle loro postazioni in silenzio.

    -

    - Oh buongiorno! E’ lei Tom Kaulitz?- chiese Heidi Kimbel,sfoggiando un sorriso falso e odioso che solo un dirigente o un datore di lavoro è in grado di fare. Tese la mano verso il ragazzo,che la strinse,annuendo subito dopo.
    -Bene,io sono la dirigente. So che ha già parlato con la segretaria al primo piano e so che vi ha illustrato in parte il vostro programma. Dunque. I vostri orari sono appesi nel salone d’ingresso,più tardi potrà chiedere una copia e tenerla con voi,in modo da evitare ritardi. A proposito: dopo il terzo ritardo vi verranno tolti dieci Euro dalla busta paga. Intesi?- chiese ancora lei guardandolo negli occhi,come per accertarsi che il ragazzo la stesse ascoltando. Tom annuì subito dopo,non del tutto convinto dai modi di fare della donna,ma decise di sorvolare.
    -Oh mi segua signor Kaulitz, vi condurrò nel vostro reparto,dove avrete la possibilità di conoscere i vostri colleghi e cominciare a socializzare con loro.- disse la dirigente,stringendo al petto una piccola cartellina. Camminarono in silenzio,e si fermarono davanti a una porta.
    “Amy Westside,Laurence Goodleaf,Georg Listing”. Era questa la scritta appesa sulla porta. In piccolo,accanto,c’era un bigliettino che diceva: “Chiamare il ferramenta,farlo venire qui,fargli staccare l’insegna e fare aggiungere Tom Kaulitz alla lista!”
    -Oh,non abbia paura. La signorina Westside è un tantino esuberante,ma è una brava persona,ve lo assicuro.- disse la donna,quasi a volerlo mettere in guardia.
    Bussò leggermente alla porta,schiarendosi la voce.
    Un coro di “Avanti” si levò dalla stanza.
    Quando entrarono Tom scorse due ragazzi seduti ad una cattedra,maneggiando un computer. I due gli sorrisero,alzandosi per poi raggiungerlo e stringergli la mano.
    -Oh Madonna,Sabir! Io non sono un navigatore satellitare,lo vuoi capire? Chiedi a qualcun altro se hai dei dubbi!- Tom udì una voce femminile urlare così,ed era sicuro che il tono di voce era talmente alto da poter svegliare un anziano in coma.
    -Sabir,fila!- urlò ancora la stessa voce,e subito dopo un ragazzo marocchino uscì fuori dalla stanza,sorridendo quasi vittorioso. Tom aggrottò le sopracciglia. Si era così contenti quando si veniva respinti,o cacciati?
    -Bene signor Kaulitz,loro due li hai conosciuti. Ora può andare sopra a presentarsi alla signorina Westside.- disse la dirigente,voltandosi di spalle. Il ragazzo annuì,senza che lei potesse vederlo. La donna uscì dalla stanza,e lui si voltò verso le scale.
    -Tom?- si sentì richiamare. Si voltò e notò Georg e Laurence fissarlo quasi con compassione.
    -Indossa qualche protezione,prima di salire lassù. Te lo consiglio vivamente.-




    Ehm...uhm,ehm. Questa è una storia che ho partorito oggi nell'ora di matematica,e non ho molto da dire al riguardo. Non si prospetta come una fiction molto lunga e beh,spero vi piaccia.
    Buona lettura.

    Edited by ~ Wilia. - 1/3/2011, 21:42
     
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  2. AngieIDOL
     
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    Meravigliosa!:)
     
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  3. ~ Wilia.
     
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    Oh ma grazie :) Mi demoralizza un po'il fatto di non avere lettori,ma vabbè,pazienza...
     
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  4. AngieIDOL
     
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    *storce il naso* di lettori hai me!u.u
     
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  5. ~ Wilia.
     
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    Eeet voilà! *O*

    Capitolo due.

    Presentazioni.

    Tom bussò leggermente alla porta in legno. La guardò meglio e sorrise appena,rendendosi conto del tocco femminile sulle decorazioni di essa. C’erano dei fiori disegnati sopra e un piccolo cartello dorato con su scritto “Amy Westside”.

    Non udì risposta. Così si avvicinò ancora alla porta, battendo leggermente con le nocche sul legno. Riuscì finalmente a sentire il rumore di una sedia che strisciava per terra,segno che la ragazza si stava alzando.

    Pochi istanti dopo si ritrovò la faccia curiosa e allo stesso tempo furente della psicologa a pochi centimetri dal suo naso. Deglutì.

    -Ehm,ciao. Io sono Tom,quello nuovo.- provò a dire,tendendo la mano verso la ragazza,che dopo qualche sguardo indeciso la afferrò e la strinse.

    -So già chi sei. E io sono Amy. Beh,se non hai da dirmi qualcosa di importante ti pregherei di vaporizzarti,ho del lavoro da sbrigare,e credo anche tu.- disse schietta quella,incrociando le braccia come per dire “Beh?”

    Tom la guardò meglio negli occhi. Di certo non si aspettava che gli lanciassero il riso addosso dalla gioia,ma non credeva che gli avrebbero riservato quel tipo di accoglienza.

    -Va bene,torno giù allora.- disse,voltandosi di spalle e cominciando a scendere le scale saltellando leggermente e con passo veloce. Quando giunse nel piccolo studio al piano inferiore,vide Laurence e Georg intenti a mangiare dei plum-cakes,ridendo e scherzando su qualcosa a Tom sconosciuta.

    -Ehi amico,ne vuoi uno anche tu?- chiese Georg,afferrandone uno e sporgendolo verso di lui. Tom scosse la testa,sorridendo leggermente. Non aveva fame,e Bill lo avrebbe ucciso se lui non avesse mangiato le sue pennette col sugo a mezzogiorno facendosi passare l’appetito, e ringraziò lo stesso i ragazzi.

    Si andò a sedere alla sua postazione al computer,e tirò fuori dalla cartellina dei moduli e dei fogli. Si sentì osservato,però,e quando si voltò scorse Georg e Laurence che lo fissavano straniti.

    - Qualcosa non va?- chiese lui,inarcando leggermente il sopracciglio. Vide Laurence sorridere sghembo,e successivamente sedersi girandosi verso di lui.

    -Hai davvero intenzione di cominciare a scrivere? Sono solo le dieci di mattina!- disse il biondo,fissandolo sorpreso. Tom non capì. E quindi?

    -E quindi?- chiese infatti. Prima avrebbe finito il suo lavoro e prima se ne sarebbe andato.
    Georg ghignò leggermente,con fare divertito.

    -Non so se la strega di ha avvertito,ma qui si fa l’orario continuato. Per questo ci permettiamo le stronzate di prima mattina.- affermò deciso il piastrato, tirando un ultimo morso alla brioche e gettando la carta nel cestino. Scoppiò a ridere notando l’espressione sorpresa di Tom, che si grattò la guancia.

    Sospirò,sentendosi già stanchissimo. Afferrò il cellulare e inviò un messaggio a suo fratello,dicendogli quello che gli era stato riferito.

    -Uhm,non importa. C'è ancora qualche plum-cake per me?- chiese con un sorriso timido. Osservò Laurence lanciare la brioche a Georg,che gliela passò fischiando.

    Tom scosse la testa,in sovrappensiero. Non era più sicuro di riuscire a lavorare,non così.

    -

    -Come maaai? I tuoi occhi ora stanno piangendo? Dimmi cheee era un sogno e ci stiamo svegliando!- era Amy. E,oddio,era a dir poco terrificante. Aveva un turbante a reggerle i capelli,e canticchiava quella strana canzone da quando era entrata nella stanza.

    La ragazza si accorse dello sguardo del moro puntato su di lei, e si voltò,riducendo gli occhi a due fessure.

    -Che cos'hai da guardare? Non hai mai visto una persona che ha appena lavato i capelli e aspetta l'arrivo della parrucchiera facendo quel che le pare?- gli chiese lei,acida come uno yogurt scaduto da un po'di tempo.

    I suoi occhi color nocciola si erano allungati a furia di stringerli,e sulla sua fronte comparvero alcune rughe.

    Ma Tom stette ben attento a non ricordarglielo. Fece spallucce, guardandola serio in viso. -Solo mi sembra strano che qualcuno lo faccia sul posto di lavoro.- affermò,guardandola con aria di sfida.

    -Ehi tesoro,qui comando io,che sia chiaro!- puntualizzò lei,voltandosi e cominciando a farsi un caffè alla macchinetta. Riprese successivamente a fischiare,e Tom roteò gli occhi.

    -Pasticcino Yu-huuuu? Lo fai anche a me un caffeuccio?- chiese Laurence,facendo il suo ingresso nella stanza con una cartellina poggiata sotto il braccio. Salutò entrambi i ragazzi e si sedette,attendendo una risposta da parte di Amy.

    -Dio Laurence,sei disgustoso quando fai il gay!- commentò fingendosi schifata,ma voltandosi e sorridendo al biondo, che le mandò un bacio volante.

    Tom intanto osservava la scena quasi sorpreso. Quella ragazza si comportava male solo con lui,allora?

    "Tentar non nuoce", si disse mentalmente,e osò avvicinandosi a Amy e posandole una mano sulla spalla.

    Quella sobbalzò,urlando appena. Lo spinse subito lontano,ringhiando quasi.

    -Tu devi starmi lontano! Ma come ti permetti di avvicinarti a me?- gli chiese,fissandolo quasi con odio.

    Tom si sentì leggermente offeso dal tono usato dalla ragazza,e non perse tempo a spiegare il perché del suo essersi avvicinato.

    -Volevo solo chiederti se potevi farlo anche a me il caffè,non volevo fare niente!- puntualizzò, guardando la ragazza in volto. Quest'ultima gli si avvicinò,mollandogli un pugno sul petto.

    -Non è un problema mio e neppure un mio interesse quello che vuoi fare tu! Non devi toccarmi,chiaro?- chiese,colpendolo ancora.

    -Ma vai a quel paese,ragazzina! Non ci penso neppure ad avvicinarmi a te,ma chi me lo fa fare?!- urlò Tom,allontanandosi e uscendo sul balcone per fumare una sigaretta.

    Non appena fu uscito,Laurence guardò Amy con severità.

    -Non parlargli così,non ti ha fatto niente e soprattutto non hai il diritto di rivolgerti a lui con certi toni! Dio,è gentile con te!- le disse assumendo un tono severo.

    Lei roteò gli occhi,sbuffando.
    -Ancora? Per colpa di quello stronzo mi toglieranno dei soldi dalla busta paga!- urlò lei,cominciando a sorseggiare il suo caffè con assoluta tranquillità.

    -Sei tremenda, Amy. Vai a scusarti,muoviti!-,le ordinò il biondo,non demordendo assolutamente.
    Vide la ragazza saltellare contenta verso la porta,non appena il campanello trillò.

    Laurence sgranò leggermente gli occhi,e allungò le braccia per afferrare Amy,che però era già davanti la porta. Quando si aprì,i due ragazzi sbiancarono.

    -Buongiorno signorina Kimbel.- balbettò la mora,incapace di dire altro. "Merda",pensò,non appena vide lo sguardo della donna puntato sui suoi capelli.

    -Che cosa state facendo? Vi sembra il caso di mettervi a giocare? E lei,signorina Westside,vi sembra un salone di parrucchiere questo? E dov'è Kaulitz?- urlò fuori di sé.

    -Sono qui,signorina Kimbel.- rispose lui, rientrando dal balconcino. Fissò la donna in silenzio,non sapendo cosa aspettarsi.

    -Avete scritto i vostri articoli?- chiese ancora la dirigente,fissando i tre ragazzi negli occhi uno alla volta. I tre annuirono subito,ma la donna volle verificare.

    -Bene,perché non me li illustrate allora? Sono proprio curiosa di sapere cosa avete combinato,ho sentito un bel po'di trambusto dal mio ufficio!-

    Amy si zittì e divenne pallida all'improvviso. Laurence e Tom invece porsero i loro dossier alla donna,che li guardò stupita. Credeva di riuscire coglierli impreparati,e invece si sbagliava.

    -Oh,signorina Westside,lei non ha scritto niente?- chiese poi alla ragazza,che non seppe cosa rispondere. Laurence e Tom capirono la situazione,e tentarono di salvarla immediatamente.
    Ma invano.

    -Signorina Westside vi voglio nel mio ufficio,subito,ora,immediatamente!- decretò la dirigente,sbattendo una mano sul tavolo e uscendo dalla stanza.

    -Ora la strozzo questa gallinaccia schifosa...Ehi Laurence fammi un piacere,quando torna Georg digli di richiamarmi che devo dirgli una cosa,va bene?-

    Il biondo annuì,e Amy lasciò la stanza,ancora con il turbante attorno ai capelli.

    Tom sospirò,osservandola uscire.
    -Ma è sempre così acida con tutti?- chiese all'altro ragazzo,che si voltò a guardarlo con un sorrisino stampato in volto.

    -Ma certo che no,amico! Avrà solo il ciclo,oppure è stressata per cause di forza maggiore,ma tu stai tranquillo! Le passerà presto,non preoccuparti e soprattutto non fare il suo gioco,mi raccomando.-

    -

    -Buddy,torna subito qui!- urlò Amy al suo grosso Labrador che era sfuggito alla sua presa e ora correva tranquillo nel parco,senza badare alle sue urla.

    -Buddy! Vieni subito qui!- la ragazza prese a rincorrerlo, e l'affanno la assalì ben presto.

    -Quando ti acchiappo ti spezzo le...- cominciò,ma andò a sbattere verso qualcosa,o meglio,qualcuno.
    Abbassò lo sguardo e notò un bambino che mangiava un piccolo lecca-lecca osservarla curioso.

    -Che hai da guardare,tu?- gli chiese burbera,sfoggiando il lato peggiore di sé ancora una volta.

    Il bambino esalò un respiro tremante,stringendo più forte lo stecchino del dolciume,e indietreggiò,fissandosi i piedini.

    -Ehi Miss Gentilezza,questo bestione è tuo.- disse una voce alle sue spalle,e,dopo essersi presa qualche secondo di riflessione,si voltò a guardare in faccia il suo interlocutore.

    -Tom! Come fai a sapere che il cane è mio?- chiese lei, leggermente sorpresa dal gesto del ragazzo.

    Lui fece spallucce,tirando un'altra boccata d'aria dalla sigaretta.
    -Mah veramente me l'ha detto Georg,siamo usciti insieme. Piuttosto Adam,sbrigati e raggiungiamo la macchina,rischiamo di congelare qui.- Tom si rivolse al bambino,sfilandosi la felpa e mettendogliela sulle spalle.

    -Ci si becca a lavoro,stammi bene.- disse ancora il moro rivolto a Amy,che annuì anche se lui gli dava le spalle.

    -Buddy amore vieni qui,ora sai QUANTE BOTTE CHE DEVI AVERE?- e prese a rincorrerlo ancora. Quando lo afferrò,il cane scodinzolò leggermente e le leccò una guancia.

    -Andiamo dai,bestione.-

    -

    -Buongiorno a tutti.-
    Un Georg assonnato e con l'aria sbattuta entrò nel piccolo salone dello studio,trascinando i piedi e sbadigliando rumorosamente.

    -Laurence,fammi un caffè per favore.- disse subito dopo,accasciandosi sulla scrivania e appoggiando la testa sulle braccia.

    -Ehi Georg,tutto bene?- gli chiese Tom,avvicinandosi a lui. Gli si sedette accanto e lo guardò negli occhi.

    -Sì. Diciamo di sì. Però la Kimbel ci ha dato un nuovo incarico.- affermò subito dopo,sbadigliando nuovamente. Vide Laurence voltarsi e guardare in sua direzione.

    -Di che si tratta?- chiese il biondo,sedendosi accanto agli altri due.

    -Dobbiamo scrivere un articolo tutti e quattro insieme. Ma non è tutto,ha detto.- continuò il moro.

    -No! No,no e no! Non è possibile! Non è possibile!-un urlo improvviso squarciò il silenzio che si era creato.

    -Ecco,adesso ve lo dirà Amy.- disse Georg,uscendo sul balconcino. Tom e Laurence udirono dei passi veloci giù per le scale,e si affacciarono leggermente,vedendo la ragazza a dir poco furiosa.

    -Ehi Amy.- tentò Laurence. -Che è successo? Chi è che ti ha fatto arrabb..- cominciò,ma fu interrotto da lei.

    -Che è successo,dici? Dobbiamo scrivere un articolo e pensa un po',dobbiamo parlare della situazione americana tutti insieme!- urlò,e Tom se la immaginò mentre si strappava i capelli parlando da sola come una perfetta psicopatica.

    -E quindi?- chiese subito dopo Tom,non capendo.

    -Ma lo dico io che sei proprio uno limitato! Dobbiamo alzare le chiappe e andare in America,tutti e quattro insieme!- urlò ancora,fuori di sé.

    Gli altri due sbiancarono.
     
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  6. AuroraTH;
     
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    Ehi Claclà!! :D
    Ciaoooo

    Ti do il tormento pure qua ù.ù pardon!!

    Non mi chiedere assolutamente come sono arrivata qui a spulciare tra questo topic, è successo e l'ho letta!! ^^
    Allora, premetto io leggo volentieri le twc, ma visto e considerato che è la tua l'ho letta e dire che fino adesso promette bene *annuisce*

    E' carina e scritta come sempre bene e si capisce tutto ;-)
    Continua presto^^

    Upppp
     
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  7. ~ Wilia.
     
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    Oh tesoro,ma grazie :)
    Uhm,beh... sono contenta che ti piaccia ma non sentirti obbligata a leggere...in ogni caso mi hai fatta felice :D

    Posterò presto,sì v_v
     
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  8. AuroraTH;
     
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    O.O" Hai detto obbligata? Cioè ma scusa se te lo dico, ma sei pazza Clà? ù.ù

    Cioè se l'ho letta e commentata vuol dire che ho voglia di leggerla no? >.< Tzè pazza me XD
    Sono felice di averti fatto felice, perchè te lo meriti "Pandina pazzoide" cara XD
    E perchè se sono qui c'è un motivo umh?! :D

    Upppppino quotidiano XD

    *Tira un bacino*
    *Scappa*
     
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  9. ~ Wilia.
     
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    Uhm ma sei sempre gentile *O*
    Mi fa piacere che ti piaccia e uhm,il terzo capitolo è quasi finito :D

    Un beeeeeeeeso <3
     
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  10. AuroraTH;
     
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    CITAZIONE
    Uhm ma sei sempre gentile *O*

    Ahahaha ma no more (: Non sempre, dico solo la verità :wub:

    *Aspetta qui*
     
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  11. AuroraTH;
     
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    uppppp
    upppppppppppp
    upp

    ^^
     
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  12. AuroraTH;
     
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    uppp =)

    SPOILER (click to view)
    Amore, ma che bella vocina che hai!! :uyu:
     
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  13. ~ Wilia.
     
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    Quasi finito! :)
     
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  14. AuroraTH;
     
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    Ziiiiii *________*

    Uppppp ^_^
     
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  15. ~ Wilia.
     
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    Amore ma tu sei del 94? Uhm,il 94 qui da noi è una brutta annata! Muoiono tutti i sedicenni! D:
     
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62 replies since 4/2/2011, 23:01   691 views
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