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Inasprita la pena per un insegnante, condannato ad un anno e 4 mesi per aver molestato una ragazza durante gli esami di maturità: non potrà più lavorare in nessuna scuola
Durante la prima prova dell'esame di maturità, un insegnante, presidente della commissione, ha molestato una studentessa. Avvicinandosi alla maturanda, l'insegnante le ha detto che l'avrebbe aiutata se lei fosse stata carina non lui. E poi ha strusciato il bacino e l'inguine alla schiena della giovane. La ragazza non ha subito in silenzio il tentativo di molestia da parte dell'uomo, ma si è ribellata ed ha denunciato il professore, che è stato condannato in primo grado dal gup del Tribunale di Pesaro il 23 ottobre 2009. Il professore aveva chiesto il patteggiamento e, per questo, la pena è stata di un anno e quattro mesi di reclusione.
In seguito la Procura della Corte di Appello di Ancona ha presentato ricorso alla Suprema Corte perché al docente venisse inflitta anche "l'interdizione perpetua da ogni ufficio inerente alla tutela e alla curatela", anche se aveva chiesto il patteggiamento e si era quindi dichiarato colpevole. Ed ora la Cassazione ha emesso il nuovo verdetto, accogliendo la richiesta della Procura di Ancona: il professore non potrà più insegnare in nessuna scuola italiana.
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Molesta maturanda, prof non potrà più insegnare |
