The reason why i smile

Fan Fiction non adatta ai deboli di stomaco :P

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  1. Dead Deafening
     
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    ciao a tutte^^ questa è la prima fan fiction che posto nel blog, spero che vi piaccia ;) all'inizio non è molto hot, perchè c'è tutta la parte introdutiva.
    Ditemi se continuarla!!:D

    I've found a reason for me to change I used to be a reason to start over new and the reason is you



    capitolo 1: piccolo regalo di compleanno...

    Avevo appena compiuto 19 anni e quando mi svegliai, mi ritrovai subito mia mamma e mio papà con un sorriso a 32 denti, non molto rassicurante.
    "BUON COMPLEANNO DESY!" esclamarono in coro, poi mio papà mi consegnò una busta rettangolare nera. Sorrisi a vedere che erano riusciti a trovarla anche di quel colore, il mio preferito in assoluto.
    "Oh ma grazie! Non dovevate!" dissi alzandomi dal letto e abbracciandoli sempre con un sorriso enorme di devozione.
    " Su, su forza apri!" mi incitò mia mamma, strano in 19 anni non aveva mai fatto così, neanche quando mi regalò la Caddilac Escalde per il 18° compleanno.
    Sì, esatto, a noi i soldi non mancano: mio padre lavora come dirigente in un'azienda assai importante, mentre mia mamma è la stilista fondatrice della famosa linea di abbigliamento "Free".
    Estrassi pian piano il contenuto della busta e mi ritrovai in mano un biglietto e un foglio piegato a metà.
    "Biglietto di sola andata per..BERLINO!? - aprii l'altro foglio - appartamento via Johnstrasse 76 Berlin..??"
    Alzai lo sguardo e vidi i miei genitori che se la ridevano sotto i baffi.
    "E' uno scherzo, spero" dissi cercando di manternere la calma "cosa devo fare io a Berlino?!"
    "Ti vogliamo autosufficiente! Non vogliamo che tu faccia la stessa fine di tua sorella, ovvero che a 27 anni era ancora qua a casa con noi" mi spiegò mio padre.
    "Ma mi state buttando fuori di casa???" domandai alzando un po' il tono della voce
    "No cara, no! Vogliamo solo vedere come te la cavi in un mondo dove appena ti cacci dei casini non puoi venire a ripararti dietro mamma e papà!" rispose mia madre
    "Ma io non faccio così! Sono già autosufficiente! E poi come faccio a trovare un lavoro!?"
    "Lavorerai con tua zia al bar! L'appartamento è già pagato non serve che raccimoli soldi per pagare il mutuo"
    " Tutti i tuoi vestiti sono già stati mandati nell' appartamento ora devi solo preparare una borsa per le cose che vuoi portare via, l'aereo è alle 15.00 per cui è meglio che ti muovi!"
    Continuò mia mamma, scendendo le scale seguita da mio papà.
    "Buona fortuna amore!"
    Stavo fissando un punto fisso da mezz'ora, nella mia mente vagavano mille pensieri, e ad un tratto mi sedei sul letto e sussurrai.
    "Ok, mi stanno buttando fuori casa"
    Mi diedi una mossa e presi tutto quello che mi passava per la mente: tutti i CD, l'mp3, la piastra, il phone, tutti i miei trucchi, lo stereo portatile; in poche parole svuotai completamente camera mia e feci stare tutte le cose in un unico borsone.
    Poi mi vestii: indossai dei jeans corti ( che a dire il vero sembravano delle culotte tanto corti erano, ma vabbè eravamo a giugno e non avevo molta voglia di mettermi pantaloni lunghi ) e sopra una canottiera nera con qualche scritta argentata. Mi legai i capelli in una alta coda di cavallo e non mi truccai. Inforcai gli occhiali da sole, salutai i miei, e con un taxi mi avviai verso l'areoporto di Milano.
     
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0 replies since 27/6/2011, 13:26   146 views
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