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Le violenze e gli atti di teppismo che si sono verificati a Roma sabato 15 ottobre dividono le opinioni degli studenti italiani: per alcuni sono assolutamente da condannare, mentre per altri devono essere visti sotto un'altra ottica.
Alcuni studenti italiani la identificano già come una data storica, una sorta di giornata del risveglio delle coscienze; per altri il 15 ottobre è solo da dimenticare, è il giorno in cui l'Italia si è fatta riconoscere all'estero come l'unico paese al mondo in cui la manifestazione mondiale non si è svolta in maniera pacifica.
In questi giorni sono molte le scuole italiane che stanno organizzando assemblee e collettivi per discutere di quanto accaduto il 15 ottobre roma15tex_1nella capitale e l'obbiettivo è capire se il modus operativo della devastazione sia condivisibile oppure no; alcuni addirit tura sono convinti che la strada della violenza sia quella da seguire in futuro e che la devastazione sia stata una diretta conseguenze dell'esasperazione.
Il 15 ottobre quindi diventerà una giornata simbolo? Diventerà una sorta di primo maggio o otto marzo? Ma soprattutto: è davvero il caso di mettere in discussione la giustezza o meno di atti di pura violenza verso cittadini comuni proprietari di automobili bruciate o esercizi commerciali con vetrine distrutte? E' il caso di capire se sia giusto distruggere e violentare beni culturali come la Cattedrale di San Giovanni in Laterano, che costituiscono patrimoni non solo dell'Italia ma di tutta l'umanità?
A noi sembra proprio di no. E a voi?. -
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Io trovo assurdo che ci sia da discutere sul fatto se atti osceni come quelli siano leciti o meno. Ogni persona dotata di intelligenza non ha bisogno di pensarci nemmeno un secondo.
Ma dove caspita stiamo andando a finire?!. -
Kate ~.
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La protesta era lecita ma quella pacifica.
Quella dei rivoltosi, quella che ha distrutto mezza città e danneggiato diverse proprietà private è una VERGOGNA.
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