_two twins in New York_

non bisogna per forza conoscersi bene per innamorarsi follemente!

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  1. rossina_22
     
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    ciao a tutte... ho letto alcune delle vostre ff e mi sono piacciute molto cosi mi è venuta l'idea di farne una anche io..ecco a voi il primo capitolo!spero che vi piaccia!commentate se vi piace...baci


    1.

    Jessica si rigiro nel letto e cercando di liberarsi dal intreccio delle coperte spense la sveglia e si mise a sedere. Fece un grande sbadiglio e strofinandosi gli occhi chiamo la sorella che dormiva nel letto accanto
    J: Selenaaa.. dai alzati, sono le sette! - prese una cuscino e glielo lancio. il cuscino colpi selena in testa e la ragazza si alzo di scatto, si giro e guardo la sorella malissimo..
    S: guada che ti ho sentito, non sono sorda! lo sai che mi ci vuole sempre un po' di tempo per svegliami del tutto!
    J:muoviti dai che dobbiamo scendere.. quel rompipalle ci starà già aspettando di sotto!
    S:uffa, non voglio andare in quello stupido campeggio! Io ODIO il campeggio!
    J: a chi lo dici....non capisco ancora perché la mamma abbia acconsentito!
    Dopo essersi preparate e vestite le due ragazze scesero per le scale di legno al piano di sotto, dopo una rapida occhiata allo specchio accanto alle scale attraversarono il corridoio ed entrarono nella cucina. Al tavolo era seduto un uomo, il compagno della loro madre: Mike Donovan, un attraente uomo dall' aria arrogante e sicura di sé, che sorseggiava una tazza fumante di caffè, un pò più in là nella sala c'era la loro mamma, Miranda, intenta a preparare la colazione per le due figlie.
    Le due ragazze entrarono e si diressero verso la mamma:
    J-S: buongiorno mamma....ciao Mike! - se il saluto alla mamma lo pronunciarono con dolcezza e allegria, le ultime due parole le dissero con un certo distacco. Alle due sorelle Mike non piaceva per niente, non riuscivano a comprendere come alla loro mamma potesse piacere quel uomo tanto arrogante e antipatico. Erano convinte che a Mike non interessasse minimamente essere per loro una figura solo lontanamente vicina a un padre o a un amico, voleva solo avere le loro madre tutta per sè... praticamente voleva liberarsi di loro mandandole in un campeggio.
    E al dire il vero le loro convinzioni non erano infondate, anzi le sue intenzioni non erano neanche troppo implicite solo che....bè la loro madre non se ne accorgeva.
    Dopo un quarto d'ora le ragazze avevano finito di bere il thè e iniziarono a chiacchierare con la mamma.
    M: su ragazze! siamo già in ritardo, andate a prendere le valigie che dobbiamo andare in stazione...non vorrete perdere il treno no?! - disse interrompendo bruscamente il discorso delle ragazze.
    Mi: si ha ragione Mike...andate sù, finisco io di mettere via qui.
    J: si mamma! - le ragazze si alzarono dalle sedie e si diressero verso le scale.
    S: si...non vorremo mai perdere il treno! Lo disse in modo sarcastico e lancio un'occhiata la sorella che contraccambio lo sguardo.
    Dieci minuti dopo scesero con le valigie e si avviarono verso la porta principale.
    M: aspettate ragazze! vi do i biglietti: ecco a te Selena e questo è tuo Jessica! - cosi facendo diede in mano alle ragazze i due biglietti.
    S: io sono SELENA, mi hai dato quello di Jessica! - la ragazza lo guardò infastidita e spostò il braccio di lato verso la sorella, chiedendole di fare scambio.
    M: scusate...che importa il nome del biglietto, siete gemelle nessuno capisce chi e una o chi è l'altra!
    J: però a noi interessa....siamo due persone differenti!
    M:certo..come volete; adesso non perdiamo tempo in queste stupidaggini e andiamo....dai fuori!
    Uscirono tutti insieme e dopo aver sistemato le valigie nel bagagliaio Mike e Miranda presero i rispettivi posti avanti e le due gemelle salirono nei posti dietro e partirono; destinazione la stazione centrale.
    ….

    Arrivarono in Stazione giusto in tempo per fare il chek-in. Nessuna delle due voleva prendere quello stupido treno e andare via per tre settimane in un desolato e noioso campeggio, cosi per tutto il tragitto in macchina speravano che imprevisto li facesse arrivare in ritardo, invece niente, anzi nelle strade c'era meno traffico del solito.
    Le ragazze salutarono con uno bacio e un abbraccio la loro mamma e con un semplice e sobrio ciao Mike. Passarono i controlli dei biglietti ed andarono nella zona della partenze ad aspettare l'arrivo del treno.
    S: non voglio andare in quel cazzo di campeggio!
    J: lo so neanche io, ma ormai siamo qui e il treno sta per arrivare. - per un minuto nessuna della due aprì bocca,erano assorte nei loro pensieri.
    S: NO!!! non ho intenzione di andarci! - nella sua voce c'era una certa tensione e nervosismo, camminava su e giù ansiosamente attorno alla sorella.
    J: si, ma cosa possiamo fare?!?! - disse con aria afflitta seguendola con lo sguardo.
    S: papà non ci avrebbe mai mandato in capeggio...ci avrebbe piuttosto mandato a....* - si fermo di colpo, guado la sorella con gli occhi spalancati e iniziò a camminare velocemente dirigendosi verso il grande muro dove c'erano scritte le varie partenze. Jessica la guardò preoccupata e confusa poi prese la maniglia della valigia e si avvicinò alla gemella.
    J: Ehi....ma si può sapere che ti prende?!?!
    S: papà non ci avrebbe mai mandate in capeggio, ci avrebbe mandato a......New York! - cosi dicendo indicò sul tabellone il treno diretto a New York e guardò l'orologio sul suo polso: erano le già le nove.
    S: c'è un treno per New York tra un quarto d'ora, prendiamolo! - si guardarono dritto negli occhi per un secondo e si capirono al volo: nessuna delle due voleva andare in quel capeggio e da quando Mike era entrato nelle loro vite avevano desiderato di scappare.
    J: ok..ok andiamo! andiamo a NEW YORK! - disse quasi urlando, la felicità si percepiva in ogni suo movimento. Selena sorrise vedendo la sorella cosi entusiasta del idea, le prese la meno e si diressero verso la biglietteria: presero due biglietti per la nuova destinazione e quasi correndo si spostarono nell' altra fermata. Mentre aspettavano, jessica iniziò a pensare seriamente a quello che stavano per fare.
    J: sel, stavo pesando.. come facciamo a stare a New York con i pochi soldi che abbiamo?!
    S: mmm.....ta tan! - aprì la sua borsa e fece vedere alla sorella un piccolo portafoglio pieno di dollari.
    J: ma da dove cavolo spuntano quei soldi?!?!
    S: ti ricordi quella volta a cui Mike erano spariti 1500 dollari e lui ha accusato la donna di pulizie di averglieli rubati?!...bè non è stata lei!
    J: che cosa?!?! sei stata tu?? jess guardò la sorella sorpresa, ma nel suo sguardo non c'era disapprovazione.
    S: si sono stata io! Ohh dai... è una cazzone quel tipo...se lo merita! Disse alla sorella divertita.
    J: già...dovevi fregargli più soldi!!
    le due ragazze si guardo e scoppiarono a ridere.
    Dopo due minuti il treno si fermò e aprì le porte, Selena e Jessica presero posto accanto ai finestrini. Nessuna delle due sapeva cosa sarebbe successo nella Grande Mela.
     
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  2. rossina_22
     
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    ecco il secondo capitolo!

    2.

    erano l' 13 e 20 e dopo 4 ore di viaggio in treno finalmente le due ragazze arrivarono nella stazione centrale di New York. La stazione era cosi grande che si persero un po' di volte prima di trovare l'uscita giusta, ma finalmente videro gli immensi palazzi e le strade trafficate; era vero quello che si diceva di New York: la gente non faceva caso a niente e andava dritta per la propria strada, ti saresti potuto rompere una una gamba in mezzo a Times Square che nessuno se ne sarebbe accorto.
    J: Wow...finalmente siamo qui, ci credi?!?!
    S: è più bella di quanto sembri nella riviste!!!! però io ho fame!! - disse presa dalla eccitazione
    J: anchio....che dici Mcdonald???
    S: mi leggi nel pensiero sorella!!! - si fecero una sorriso a 36 denti e a braccetto di diressero verso il Mcdonald più vicino e dato che c'è ne era uno ogni 200 m non ci impiegarono molto prima di trovarlo.
    Passarono tutto il pomeriggio girando per le vie della città, si fermavano davanti a ogni vetrina ad ammirare i vestiti, le scarpe, le borse e quant'altro e volte uscivano dai negozio con qualche sacchetto. Tra un negozio e l'altro entravano negli hotel a chiedere se avessero delle camere libere, ma per loro sfortuna o fortuna ( a seconda di come la vediate voi in seguito! xD) erano tutti occupati.
    Si fecero velocemente le sei del pomeriggio, il sole stava piano piano calando dietro i palazzi e le nostre ragazze non avevano ancora trovato un posto dove poter passare la notte. Tra un discorso e l'altro, camminando, si trovarono di fronte a una enorme palazzo, nelle scalinate del ingresso c'era steso un tappeto rosso tipo quelli che si vedono solo nei film,, la ragazze si fermarono e lo ammirarono per qualche secondo immaginando come sarebbero state le camere di quel hotel cosi lussuoso.
    J: dai entriamo! andiamo a vedere com'è dentro...deve essere una figata!
    S: già..è strano che mi immagini a sorserggiare un bicchiere di champagne sdraiata su un enorme letto a baldacchino?!?!
    J: hahaha..no stavo pensando la stessa cosa anchio, ma al posto dello Champagne stavo bevendo Coca Cola. - le due iniziarono a ridere e tra una battuta e l'altra entrarono all'interno del hotel e si avvicinarono alla repsetion. Dopo qualche secondo un uomo sulla 60tina si avvicinò alla ragazze.
    L: ohh salve! Come mai siete qui in anticipo?! Non dovevate arrivare domani??
    le gemelle si guardarono confuse perchè non capivano che quel signore le aveva scambiate per due truccatrici che dovevano arrivare il giorno dopo. Dopo 30 secondi di silenzio le ragazze non sapevano cosa rispondere a quelle domande cosi....
    S: si lo sappiamo e ci dispiace tanto! c'è stato un imprevisto e il nostro volo è stato anticipato. Volevamo chiamare ma non avevamo il numero del hotel!
    Jessica guardo la sorella più confusa di prima, ma di che stava parlando?!?! la sorella ricambio con uno sguardo che non aveva bisogno di spiegazioni: stava recitando la parte.
    L: oh bè in questo caso non c'è nessun problema!non vi preoccupate vi procuro subito una delle nostre suite. Aspettate qui un minuto!
    Tra le due ci fu un giro di sguardi e occhiate complici; ecco! avevano trovato un posto per dormire in uno degli hotel più lussuosi di New York, quella si che era fortuna!
    Dopo due minuti il signore torno con una chiave e la porse alle ragazze.
    L: ecco a voi!per adesso starete in questa suite. Appena arriveranno i ragazzi vedremo di darvene un'altra!
    J: grazie mille!
    Prese le chiavi della suite si diressero verso l'ascensore, le due si lasciarono andare alla felicità mentre salivano. Arrivarono al 3 piano, la loro suite era vicina all' ascensore: la suite numero 282.
    tutte eccitate entrarono nella stanza e rimasero sulla soglia appoggiate alla porta: la stanza era ampia, in mezzo c'era una grande letto matrimoniale, la stanza aveva un arredamento semplice sul tono del bordò ma moderno e sofisticato allo stesso tempo, la parete accanto al letto era ricoperta da due finestre grandi quanto tutta la parete e da queste ultime scendevano sui lati delle tende di seta beige. Selena sfioro delicatamente le tende e le sposto verso l'esterno., quello che vide le tolse il respiro: si vedeva tutta Manhattan e il ponte di bBrooklyn, le luci della città iniziavano a farsi intravedere nel cielo sempre più scuro. Jessica raggiunse la sorella e rimase anche lei a guardare fuori quel bellissimo panorama. Pochi minuti dopo Selena si sposto appoggio la valigia sul pavimento e l'aprì.
    S: Jess io vado a farmi una doccia!ti chiamo dopo??
    J:ok vai...si grazie! Si girò verso la sorella e le sorrise, era grazie alla sorella, pensò, se era in quella stanza stupenda anzi era grazie alla sorella e alla sua incurabile pazzia se era lì...a New York!
    ...
    S: jess daiiii.. e da più di 10 minuti che sei sotto la doccia...fai veloceeee o finirai tutta l'acqua di New York!!! - disse con un sorriso mentre era seduta sul letto, coperta con l'asciugamano; conosceva la sorella meglio di chiunque altro e sapeva quanto amava rimanere sotto la doccia a pensare e a sognare.
    Si alzò e si avvicino alla sedia accanto alla valigia dove aveva appoggiato i vestiti da mettersi, quando senti una porta chiudersi alla sue spalle, si giro di scatto e vide davanti a lei due ragazzi che la guardavano confusi. in quel preciso momento usci jessica dal bagno.
    J: ho fatt.... - la ragazza che stava camminando verso la sorella si fermo di scatto e guardo i due ragazzi di fronte a lei. I due ragazzi erano molto diversi ma avevano qualcosa di semplicemente identico, qualcosa che di solito hanno solo i gemelli. Uno era più alto e aveva i capelli neri tirati in dietro, i suoi occhi erano di un marrone cioccolato ed erano circondati da una linea di eyeliner nero che li rendevano ancora più intensi; l'altro di pochi centimetri più basso di lui, aveva anche lui i capelli neri me erano tutti raccolti in tante treccine che scendevano sulle spalle, gli occhi erano uguali a quelli dell' altro ma niente trucco. Dopo un momento di confusione collettiva Selena reagì.
    S: ohh merda... ok posso spiegarvi.. c'è stato sicuramente un errore! ehmm..ok...adesso noi ci vestiamo e ce ne andiamo immediatamente via da qui! - Le sue guancie diventarono rosse per l'imbarazzo, si sentiva a disagio a stare in asciugamano davanti a due perfetti sconosciuti.
     
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  3. rossina_22
     
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    3.

    Bill e Tom si guardarono confusi, rimasero in piedi dov'erano e si limitarono ad appoggiare le valigie per terra. Tom non smise di seguire con lo sguardo selena mentre tutta agitata prendeva i vestiti dalla sedia a andava dietro al divisore a cambiarsi. La trovava molto attraente, era magra ma aveva le curve; i capelli bagnati marrone quercia che le cadevano sulle spalle e sulla schiena , la sua carnagione chiara ma piena di vitalità e quei occhi di un verde cosi acceso e intenso le donavano una bellezza spontanea, perfetta, che aveva visto rarissimamente in una ragazza. mentre lui era assorto a guardarla Bill prese la parola.
    B: no ragazze..calme non c'è nessun problema! e solo che non pensavamo che ci fosse qualcuno dentro! ma.....ma voi chi siete a proposito??
    S: ehmmm...si bella domanda! È una storia lunga... e che ci hanno confuse con le vostre truccatrici o qualcosa del genere e noi....abbiamo....bè glielo abbiamo lasciato credere,ma... - abbassandosi la canottiera, uscì da dietro il divisore, indossava una paio di jeans stretti e una canottiera azzurra.
    T: quindi...cosa siete?? truffatrici, fan accanite o solo furbe?? - e le sorrise beffardo.
    S: decisamente furbe! Però...n...
    J:non volevamo fregare nessuno!e che ci si è presentata questa situazione e ne abbiamo approfittato! ma adesso ce ne andiamo! - continuo la frase della sorella , chiudendo dietro di sé la porta del bagno.
    T: non ce nessun problema..fate con calma ragazze!anzi..come vi chiamate?? - disse mentre si sedeva sul bordo del letto.
    S: io sono Selena e lei mi sorella Je....
    J:..Jessica, piacere!
    B:io sono Bill e lui mio fratello gemello Tom!
    S: si..sappiamo chi siete...siete i gemelli dei Tokio Hotel. - disse sorridendo.
    T: già...siete delle nostre fan??
    J: più o meno..cioè ci piace molto la vostra musica ma non siamo delle accanite fan ossessionate da voi!
    T: non so se è un peccato o una fortuna!!comunque...io ho fame, andiamo a mangiare?? - rivolgendosi a Bill che era in piedi accanto a lui.
    B: si anchio ho fame...ehmm....ragazze volete venire anche voi??
    T: siii....bell'idea Bill! Dai venite....avete già approfittato della stanza per una cena non vi arresteranno! - sorridendo, guardo prima Selena e poi Jessica.
    S: io ho una fame da lupo..tu che dici?!?! - rivolgendosi alla sorella.
    J: va bene...vada per la cena! - sorridendo ai due ragazzi.
    B: perfetto...andiamo allora!
    Bill fece passare le ragazze per prime, poi con il fratello uscirono tutte e quattro della stanza.
    Scesero al piano terra e si misero a sedere in uno dei tavoli in mezzo alla grande sala arredata in stile impero romano. I quattro ragazzi chiacchierarono durante tutta le cena e tra risate e battute le ragazze raccontarono tutto quello che avevano passato quel giorno. Finito anche il dessert i ragazzi si alzarono e andarono verso l'ascensore.
    B: ohhh cazzo!ho dimenticato il cellulare....aspettate che vado a prenderlo!
    T: che scemo..dai sbrigati che sta arrivando l'ascensore!
    Mentre Bill di dirigeva verso il tavolo in cui poco prima si erano seduti,Selena e Tom erano già dentro l'ascensore, invece Jessica si era fermata a metà strada – le porte dell'ascensore iniziarono a chiudersi - Jessica di mise a corre per cercare di arrivare in tempo.
    S: Jessicaaaaa!!! - le porte dell'ascensore si chiusero di fronte a lei.
    Mentre salivano in ascensore Tom e Selena si lanciarono varie occhiate che esprimevano all'inizio imbarazzo e in altre si nascondeva un pizzico di malizia, soprattutto da parte di Tom.
    Un attimo prima che le porte si aprissero, Tom si avvicino a Selena, da prima guardo la ragazza negli occhi poi lo sguardo cadde sulle sue labbra, le trovava adorabili erano di uno rosa pallido e ben definite, il labbro inferiore era leggermente più pieno di quello superiore e questa piccola particolarità gli sembro strana perché le sembrava perfetta.
    Selena ricambiò quello sguardo che nascondeva tante emozioni diverse. Le loro labbra si sfiorarono appena, ma quando finalmente si appoggiarono una sulle altre si scatenò qualcosa dentro ad entrambi. i baci diventarono più frequenti e sempre più profondi e intesnsi. Le porte si aprirono, Tom prese selena per la vita e la spinse fuori contro la parete accanto, si continuarono a baciare, selena aveva le braccia attorno al suo collo, accarezzandogli le spalle e tom con le mani, accarezzandola, si spostava dai lunghi capelli, al ventre fino alle gambe. La passione regnava sovrana in quella situazione.
    S:*che diavolo sto facendo!!!non so neanche chi sia questo qui...mmm..ma bacia da dio...NO cazzo..mmm oddio che mani* - i suo pensieri continuavano a fluire senza controllo e uno contraddiceva l'altro.
    S:NO..ASPETTA!NON POSS... - lei cercava di riprendere il controllo di sé stessa. Tom intento a baciarle il collo, sentendo l'inizio di quelle parole si fermò un secondo e la guardò.
    S: OHH...AL DIAVOLO!!!...perché ti sei fermato?!'- disse guardandolo e sorridendogli, lui ricambio e riprese a baciarla sempre con più energia. Selena baciandolo sulla bocca lo spinse contro la porta della camera (n 282), solo un secondo ci mise Tom per aprire la porta e trascinarla dentro, poi con il piede diede un calcio alla porta che si chiuse alle loro spalle. Ancora appassionatamente abbracciati indietreggiarono verso il grande letto. Lei stacco la mani dal suo collo, gli accarezzo il viso poi scese per il mento e passò sul suo petto continuando a scendere fino ad arrivare al bordo dei pantaloni, prese il bordo della maglietta e l'alzò e gliela tolse. Aveva un petto muscoloso ma non di quelli pompati, i suoi tratti morbidi e geometrici allo stesso tempo creavano una armonia quasi divina. Tom rimase sorpreso da quella iniziativa, di solito era lui che dirigeva il gioco, non era abituato questo tipo di mosse, ma quel gesto non fece altro che attrarlo di più. fece la stessa cosa e le tolse la canottiera accarezzando ogni centimetro del suo corpo. Stavano letteralmente impazzendo uno per l'altra. Si buttarono nel letto e i pochi vestiti che avevano ancora addosso finirono per terra. le mani di tom percorrevano tutto il suo corpo con le mani e i baci erano passionali e violenti, ormai nessuno dei due ragionava o semplicemente pensava, si lasciarono andare del tutto a quel momento. lui piano piano quasi delicatamente, come non aveva mai fatto, entro dentro di lei, si muovevano all'unisono come in una danza, fino ad addormentarsi abbracciati.

    Intanto...

    Jessica aspettò che bill tornasse indietro poi salirono insieme. in ascensore nessuno parlò. Le porte dell'ascensore che poco prima avevano visto scoppiare la passione tra Selena e Tom, si aprirono e i due uscirono. tutte e due si chiedevano che fine avessero fatto i rispettivi gemelli fino a quando non si sentirono dei lievi gemiti prevenire dalla stanza difronte.
    B: ohhh bè mi stavo preoccupando, pensavo che qualcuno li avesse rapiti e invece.... - disse divertito.
    J: già.... anch'io!!!*ridendo*...meglio non disturbarli allora!! - ricambiando il sorriso.
    B: sono d'accordo....dai vieni andiamo nella mia stanza! - le prese la mano ed entrarono nella stanza accanto.

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  4. rossina_22
     
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    4.

    le tende spalancante facevano entrare i raggi del sole che illuminavano la stanza di un pallido rosso. Selena aprì lentamente gli occhi, li richiuse subito perché la luce le dava fastidio, ma neanche un secondo dopo li riaprì di scatto. Focalizzò bene la stanza, vide i suoi vestiti e non solo, per terra. Ritornò in sé. Sperando di non svegliare Tom si girò verso di lui: dormiva tranquillamente pancia in giù, la coperta lo copriva solo dal bacino in giù e la schiena era nuda, illuminata dai raggi del sole, le treccine nere contrastavano con il colore della sua carnagione. Era bellissimo. Selena notò che il suo braccio era allungato verso di lei e le cingeva delicatamente la vita. Prese il braccio e lo spostò accanto al cuscino, si mise a sedere sul bordo laterale del letto, prese la maglietta di Tom da terra e se la mise (a lei stava come vestito). Cercando di fare il meno rumore possibile si alzò e uscì dalla stanza, appena chiuse la porta senti un'altra porta aprirsi, si girò e vide la sorella coperta solo da un lenzuolo bianco appoggiarsi allo stipite delle porta.
    S: buongiorno!vedo che non sono l'unica che non ha dormito tutta la notte! - lanciò una rapida occhiata al corpo delle sorella ricoperto dal lenzuolo e poi la guardò negli occhi e le sorrise. Avevano tante cose da dirsi.
    J: già...in effetti ero impegnata a fare altro!cmq... e adesso cosa facciamo?! non possiamo rimanere ancora tanto...il tipo ieri ci ha detto che dovevamo arrivare domani, cioè...oggi!
    S: lo so..ok ok..calmiamoci! facciamo cosi...adesso rientriamo, ci cambiamo, io prendo le valigie e ce ne andiamo subito!
    J: ok..ma i ragazzi??
    S: lasciamoli dormire, si sono diverti non penso che vogliano qualcos'altro da noi!
    J: giusto...ok tra 5 secondi davanti all'ascensore! - sperava che sua sorella non ci mettesse un'eternità a prepararsi come al solito. Le due rientrarono nelle rispettive stanze. Selena raccolse i suoi vestiti da terra, li piego velocemente e li sistemò nella valigia, nello stesso tempo ne prese degli altri da mettere adesso (uno paio di jeans blu scuro, una canottiera larga bianca, uno cardigan nero e delle sneakers bianche della nike). Si vestì, si pettinò, appena uno velo di trucco, chiuse le valigie e si fermò in mezzo alla stanza: il suo sguardo cadde su tom che dormiva ancora beatamente, ripensò alla notte prima e a quanto era stata bene insieme a lui poi con un po' di tristezza nel cuore uscì. Jessica uscì un secondo dopo di lei, prese la sua valigia e insieme entrarono nell'ascensore.
    L'ascensore si fermo e le porte si aprirono. le ragazze iniziarono a camminare a passo veloce verso l'uscita, nell'altra parte della hall c'era il signore del giorno precedente che parlava con due donne.
    L: ma voi non siete arrivate ieri con il volo anticipato?!'
    le 2 donne: no...il nostro arrivo era previsto per oggi , direttamente per il servizio fotografico dei clienti..ma di che sta parlando?!
    L: ci deve essere sicuramente stato un errore... provvedo subito!- il signore si girò preoccupato e confuso e intravide tre le collone le due gemelle uscire dall' ascensore e dirigersi verso l'uscita.
    L: EHIIIII..VOI DUE,DOVE CREDETE ANDARE?!?!?!TRUFFATRCIIIIIIII!!!SICUREZZA.. SICUREZZA PRENDETELE, PRENDETELE GUARDIE!!QUELLE DUE!!!!!!- l'uno inizio a correre verso le due ragazze, per quanto poteva.
    S: CORRIIIIIIIIIII- prese per il braccio la sorella e inizio a correre. Le due ragazze uscirono correndo dall' Hotel ancora rincorse dal signore che continuava ad urlare e a agitarsi.
    Sel e Jess continuarono a correre fino a svoltare l'angolo (la via era lunga almeno 300 m prima dell'angolo) poi si fermarono: Selena era appoggiata al muro di un palazzo e la sorella era appoggiata a lei, tutte due con il fiatone. Si guardarono: gli era andata bene quella volta!
    S:ohhh .....non pensavo di saper correre cosi veloce! - ansimando.
    J:ohh dio...non ce la faccio più! la mia milza sta per esplodere!
    Dopo qualche minuto di riposo le due si misero in piedi.
    J: sel, ti giuro ieri è stato bellissimo...è stato cosi romantico!
    S: una stupenda serata! La mia è stata più passionale devo dire però! - sorrise alla sorella: la faceva tenerezza, poi la prese a braccetto.
    S: il miglior compleanno di sempre!!!
    J: gia..concordo con te sorella!!!!sai..a me tutto sto correre mi ha fatto venire fame, a te no?!?
    S: idem, colazione da Starbucks?
    J: ohh yeah! - e si incamminarono verso il centro dell'isola.
    -----
    Tom aprì gli occhi, la luce lo accecava cosi si mise una mano sulla fronte. Le finestre erano spalancate ed entrava tutta la luce della soleggiata mattina. Il suo braccio sinistro era appoggiato sul cuscino, scese con la mano sul materasso: non c'era nessuno. si alzò lentamente e gli occhi li diedero conferma di quello che il suo braccio aveva sentito poco prima. Non c'era nessuno.
    Si mise a sedere sul bordo del letto, si passò una mano sulla testa e si mise i boxer poi andò a prendere in valigia dei pantaloni delle tuta grigi a cavallo basso e se li mise. Andò in bagno e poi tornò accanto al letto, notò sul comodino un biglietto, si avvicino, lo prese e lo lesse:




    thank for the wonderful evening
    We had fun!
    Kisses
    Sel and Jess



    T: * grazie per la splendida serata, ci siamo divertite! baci Sel e Jess* - mentre Tom stava finendo di leggere l'ultima riga entrò Bill. Indossava solo dei boxer blu scuro, i capelli che solo la sera erano perfettamente tirati in dietro cadevano sui lati del viso, il trucco era relativamente decente.
    B: ehi... allora anche la tua è scappata!!..cosa stai leggendo?!?!
    T: ci hanno lasciato un biglietto: “ grazie per la splendida serata, ci siamo divertite!baci, Sel e Jess”
    B: bè almeno non sono scappate perchè non li siamo piaciuti!!
    T: gia - si limitò a dire. Bill si accorse subito che c'era qualcosa di strano nel comportamento del fratello.
    B: ehi, che hai?!?non era brava la ragazza?!perchè dai rumori, ieri notte, mi sembra che ci sapesse fare!
    T: è questo il punto! Non mi sono mai sentito così “strano” facendo sesso con qualcuna! è stato diverso dalle altre volte ma non so perchè!avevo voglia di...non so... - Tom fece qualche passo verso il fratello che lo guarda un po' confuso. Non sapeva bene cosa c'era stato di diverso nel fare sesso con quella ragazza, ma si sentiva strano. Aveva voglia di....
    B: avevi voglia di svegliarti insieme a lei??di coccolarla forse?!
    T:si...cioè...non so in realtà...pensavo di vederla, non so di poter parlarle!- Bill non poteva credere alla parole che uscivano dalla bocca del gemello; da sempre suo fratello era il primo che non voleva effusioni sdolcinate la mattina dopo essere andato a letto con una ragazza. Che cavolo aveva fatto quella ragazza a suo fratello? Incredibile.
    T: perche' mi fissi con quella faccia?!?!ahhh....a proposito che hai combinato con la sorella??? sputa il rospo Bill!!!te la sei scopata anche tu vero??!
    B:bè ehmm...si...l'abbiamo fatto!! - finalmente riconosceva il fratello.
    T: eee bravo il mio fratellino...lo sapevo che avevi imparato qualcosa da me!! - disse ridendo e toccandogli la testa.
    B: dai...fermo coglione! è successo per caso!non vi volevamo disturbare e cosi siamo andati nell'altra stanza e tra le chiacchiere e successo! è stato bellissimo... - Tom era contento, gli piaceva vedere il gemello cosi felice per una ragazza, non succedeva spesso.
    I due ragazzi furono occupati per tutta la mattinata con servizio fotografico per la rivista Vogue e una intervista per il canale radio di E Entertainment television.
     
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  5. rossina_22
     
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    6.

    Dieci minuti dopo, le nostre ragazze erano sedute comodamente in due divanetti di fronte al Central Park. Ordinarono un caffè-latte e una briosche a testa. Il miglior modo per iniziare quella giornata. Dopo aver fatto colazione fecero una passeggiata nel famoso parco godendosi la brezza quasi invernale del vento e ascoltando gli alberi muoversi. Girarono per le vie di Manhattan per tutta della mattinata e tra le varie distrazioni e cose da vedere riuscirono, per loro fortuna, a trovare un posto dove passare la notte (questa volta senza farsi passare per nessuno). Prenotarono una stanza doppia in una piccolo ma confortevole Hotel nella periferia del famoso quartiere del Upper East Side.
    Arrivò velocemente mezzogiorno e le gemelle si fermarono a mangiare in un ristorante cinese. Adoravano il cinese quanto adoravano mangiare al Mcdonald. Dopo l'abbondante pranzo continuarono con il giro per l'isola fin' quando non si ritrovarono di fronte alla grandissima piazza del New York City Ballet. Attraversarono la strada e si fermarono sul marciapiede ad ammirare quella bellissima struttura. si avvicinarono al grande cartello della scuola, attaccato vicino al nome c'era una foglio.
    S: ehi..guarda! stanno facendo le audizioni per l'accademia!
    J: vedo!che figata che deve essere dentro!
    S: gia! - Selena rimase a fissare il cartello. Jessica la guardò, sembrava imbambolata. Notò nei sui occhi una luce particolare che le illuminava lo sguardo, aveva visto quella luce nello sguardo della sorella solo quando danzava durante i saggi di danza o da sola nella loro camera.
    J: perchè non provi a fare l'audizione?!?!
    S:che cosa?!?!sei matta?!?stiamo parlando della NYCB, è la più importante scuola degli Stati Uniti!! - il suo viso si accese e si giro verso la sorella.
    J:lo so e so anche che è da quando avevi...praticamente da quando sei nata che sogni di studiare in questa accademia! Sei qui adesso..non ti costa niente provare!
    S: stai dicendo sul serio?!?!non so...no.. non sono preparata, è da tanto che non mi esercito.
    J: si dico sul serio!ohh sul serio?!?!mi prendi per il culo??è solo da due giorni che non ti eserciti! hai fatto 4 ore di danza l'altro ieri!dai...
    S:ok ok..ma non sono preparata, non ho neache i vestiti! - la proposta della sorella l'aveva sorpresa, non era pronta psicologicamente più che fisicamente; si stava parlando del re dei suoi sogni.
    J: ohh...lo so che ti sei portata dietro i vestiti da danza, te li porti sempre ovunque!quindi adesso muovi quel culo a vai a fare quella benedetta audizione! - dal tono della sua voce si capiva che non era semplicemente un'affermazione ma un ordine vero e proprio che non permetteva repliche.
    Attraversarono tutta la piazza ed entrarono nel edificio: l'ingresso era enorme di fronte all'entrata si stendevano due lunghe scale di marmo che si incontravano per continuare in una sola. tra le due scale c'era una scrivania con una donna seduta, intenta a parlare al telefono. le due ragazze si avvicinarono.
    J: salve, siamo qui per l'audizione!
    Segretaria: salve, si per partecipare alle audizioni dovete compilare questi due moduli.
    La segretaria diede i due moduli a Selena che li prese e seguita dalla sorella andò a sedere nei divanetti vicini. non poteva crede a quello che stava facendo, in parte era emozionata e entusiasta dall'altra era spaventata e nervosa. Compilò tutti e due i fogli e li riportò alla segretariache li guardò velocemente giusto per controllare che ogni campo fosse stato completato correttamente, poi indico alle ragazze dove andare.
    Le due entrarono nella stanza che le avevano indicato prima e Selena si cambiò.
    S: mi tremano le mani! non penso di essere pronta!non ce la faccio..non posso! - disse sistemandosi goffamente lo chignòn con le forcine. Jessica le prese le mani.
    J: ascoltami bene: ce la puoi fare, hai studiato sodo per tutti questi anni per arrivare qui! volevi diventare brava come quella ballerina che avevi visto danzare nel balletto che ci aveva portato a vedere papà quando avevamo solo 6 anni!...Emani una tale bellezza e pace quando balli.. perché non pensi a niente solo alla musica e al tuo corpo! Devi fare vedere a quei tipi che sei nata per ballare, che se non ti prendono sono degli stupidi! io credo in te, sul serio!so che puoi farcela e poi io sarò vicino a te,qui... - lascio cadere la mano di selena e posò la sua mano sul petto della sorella. Si guardarono negli occhi. Selena strinse in un abbraccio la sorella. S: *grazie grazie di credere in me più di quanto ci creda io stessa! Non ti deluderò!*. Cercò di svuotare la mente il più possibile e di concentrarsi su sé stessa. Era arrivato il suo momento.

    jessica aspettava ansiosamente camminando su e giù per la stanza. Circa 15 minuti dopo la sorella rientrò: ansimava e i sui movimenti erano goffi. Selena si passò le mani sulla testa e alzò gli occhi verso la sorella e le si avvicino.
    L'audizione era andata apparentemente bene e le due si abbracciarono felici, Selena si ricambiò e uscirono dal' accademia. le raccontò tutto quello che aveva dovuto fare.
    J:dobbiamo festeggiare!!!gelato o frappè?!
    S: frappè!ho bisogno di zuccheri!
    Presero i frappè (due mega frappè al cioccolato!) in una gelateria lì vicino e ritornarono indietro per il parco. erano quasi lei sei del pomeriggio e il sole stava calando lentamente, il parco iniziò a svuotarsi: i vecchietti, le mamme con i bambini tornavano tutti a casa. Mentre camminavano, gustandosi il loro frappè, notarono passare gruppi di ragazzi per le vie secondarie del parco. Le sorelle iniziarono ad allungare il passo. due ragazzi li passarono di fronte e poi entrarono una piccola via alla loro sinistra. Sel e Jess iniziarono a preoccuparsi e a spaventarsi perchè il parco era ormai deserto, cosi iniziarono a camminare sempre più veloce nella direzione del loro hotel, quando i due ragazzi che avevano incontrato prima li tagliarono la strada.
    R1: ehi..ciao belle ragazze! Dove correte cosi veloce!?!
    R2: giaaaa...rimanete un po con noi!!!! - il ragazzo tentò di prendere per il braccio Jessica ma lei lo tirò indietro, Selena approfittò del momento per prenderla per il braccio spingerla via, iniziarono a correre, inseguite dai ragazzi. Dopo alcuni secondi di corsa Jessica si sentì tirare per un braccio.
    R1: ehi..vieni qua stronzaaaa!!
    J: NON MI TOCCARE!!!LASCIAMI!!!! - intanto l'altro ragazzo superò Selena e si fermo davanti a lei.
    R2 : adesso dove scappi?!?!eh??!?! - Sel non sapeva cosa fare, cercò di affrontarlo ma non fece altro che peggiore la situazione. Il ragazzo la prese per la giacca e la strinse violentemente.
    S:LASCIAMIIIII...– cerco di liberarsi ma lui la stringava più forte e tentò di baciarla. Selena cerca di liberarsi dalla presa ma lui era troppo forte per lei; intanto la sorella lottava contro l'altro ragazzo che la teneva da dietro e cercava di slacciarle la giacca.
    Il secondo ragazzo prese Selena per il polsi e la spinse contro una ringhiera, continuando a cercare di baciarla. lascio i suoi polsi e allungando la braccia le appoggiò sulla ringhiera. lei non riusciva a liberarsi, era in trappola. le mani del ragazzo erano costantemente sul suo corpo, cercava di spogliarla. Sel urlava spaventata di lasciarla stare e le lacrime cominciarono a scendere bagnandole il viso.
    La paura si vedeva nei loro visi. non c'era nessuno che potesse aiutarle. avevano il terrore di come sarebbe potuta finire. Ad un certo punto passo nella strada una macchina con i vetri oscurati: si fermò di colpo poco avanti alla via che entrava nel parco, scesero due ragazzi che corsero velocemente verso di loro. Nessuno dei due ragazzi si accorse del fatto, la loro attenzione era concentrata su le due sorelle. Il primo dei due ragazzi che erano scesi dalla macchina, si avvicinò al secondo ragazzo, lo spinse via da selena e inizio a dagli pugni; l'altro, quello più alto, andò ad aiutare Jessica che urlava spaventata. I due ragazzi in preda alla paura di essere stati beccati scapparono via correndo.
    Selena era rimasta immobile contro la ringhiera, non riusciva più a controllare le lacrime, rimase a guardare, ancora in preda alla paura, il ragazzo in piedi di fronte a lei; in un momento di lucidità nella paura riconobbe il ragazzo, era Tom.
    T:Selenaa!stai bene?!?non piangere.....ci sono io adesso! - Tom le si avvicino e l'abbracciò, lei ricambio l'abbraccio, appoggio la testo sulle sua spalla e si sfogò. Dopo un minuto tom la fece sedere in una panchina, tramava cosi tanto che aveva paura che svenisse. Intanto bill andò abbracciare Jessica che piangeva,anche lei, ma meno della sorella.
    B:ehi...adesso sei al sicuro! vieni quiiii!
    Jess si staccò da Bill e corse dalla gemella.
    J: selenaaaaaa! - le due si abbracciarono forte , jess le asciugò le lacrime che continuavo a scendere lentamente. La guardò. Non c'era bisogno di parole, capiva e sentiva quello che la sorella stava provando in quel momento che come se quelle emozione fossero sue. si era promessa di fare tutto ciò che poteva per non vedere quello sguardo negli occhi della sorella, non ci era riuscita.
    Ci vollero vari minuti prima che le due (soprattutto Selena) si riprendessero del tutto.
    T: adesso vi portiamo a mangiare qualcosa!!
    B: si...vi farà bene mettere qualcosa nello stomaco.
    J: si...avete ragione, forse è meglio! - si alzarono dalla panchine e con i ragazzi di incamminarono verso un ristorante. Durante la camminata e la cena Selena ritrovò la sua spensieratezza (per qunto la situazione le permettesse ).si fermarono a mengiare in un piccolo ristorante poco lontano. Durante la cena parlarono del photoshoot, della intervista e dell'audizione di Selena....
    T:ahhh...allora sei una ballerina!? -le disse con un po' di malizia.
    S: gia... studio danza da 14 anni ormai!
    T:mmm...adesso mi spiego l'apertura delle tue gambe! - provocandola. Bill e Jessica si guardarono e sorrisero dell'affermazione.
    S:ma daiii... - le sua guance si colorarono di un rosa acceso, era imbarazzata.gli diede uno debole schiaffo sul braccio.
    B: volete prendere il dessert? - si rivolse alle tragazze cambiando argomento.
    J-S:no...noi siamo apposto cosi!
    T:ok..allora chiediamo il conto! - mise una mano nella tasca dei pantaloni in cerca del portafoglio, era vuoto;cercò nell'altra tasca poi passò a quelle della giacca, trovo solo il telefono (I-phone 4 ovviamente xD)
    T:ehi bill , ce l'hai tu il portafoglio?? - girando la testa verso il fratello.
    B: ehmm..no non ce l'ho io! - cercando nel cappotto.
    T: ohh merda!!li abbiamo lasciati in macchina prima!
    B: cazzo! E adesso?!?
    J: noi abbiamo li abbiamo... - prese la borsa e tirò fuori il il suo portafoglio.
    S: si...mmm..ma non ci bastano neanche per pagare solo le posate!che facciamo?!? - disse contando con lo sguardo le banconote.
    J: dovremmo lavare i piatti per tutta la notte!!:(
    B: io non ho intenzione di lavare i piatti!mi sono rifatto le unghie! - alzando le mani e mostrandole, erano nere.
    T: io non ho mai lavato i piatti in vita mia...non inizierò a farlo adesso!!
    J: andiamocene via!
    T:non vedo molte alternative!ma abbiamo bisogno di un piano! - disse sottovoce.
    S:ok..ho trovato!io e jess ci alziamo e facciamo finta di andare al bagno...tu, Bill vai a prendere qualcosa per condimentare quello che ti è rimasto di insalata, poi tu Tom lo raggiungi e al mio segnale corriamo fuori! - sempre sottovoce spiegò il piano e fece il gesto di fumare: era quello il segnale.
    T: che razza di segnale è?!?! - sorridendo
    S:ehi..trovalo tu uno migliore tanto che fai lo spiritoso!
    B: ok ok ragazzi, non discutete!allora ci muoviamo?!?!
    J: ha ragione Bill! andiamo in bagno! - prese la sorella per mano. Misero in azione il piano. le due sorelle si diressero verso il bagno. Bill si alzò avvicinandosi al tavolo dove c'erano tutte le spezie che casualmente ara vicino all'entrata. Tom si alzò e raggiunse il fratello. Sel si giro verso i ragazzi senza guardali, si mise la mano davanti alla bocca come per fumare. Selena e Jessica uscirono correndo per prime; Bill e Tom pochi secondi dopo. Nessuno si era accorto di nulla fino a che i 4 iniziarono a correre. Quando il personale si accorse era troppo tardi e i ragazzi erano troppo lontani per iniziare a rincorrerli. si limitarono a urlargli dal entrata del ristorante.
     
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