Model and what reppers have in commun?

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  1. DarkSideTheGirl
     
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    Model and what reppers have in commun?


    Titolo:Model and what reppers have in commun?
    Autore: DarkSideTheGirl
    Genere:Introspettivo-Erotico-Romantico-
    Avvisi:Crossdressing-Droug as-Twincest not Related
    Riassunto:Due persone che vengono da mondi diversi ma che per un motivo è sempre lo stesso cosa avranno in comune?
    Note iniziali:lo ammetto ci sono cascata anche io!!
    Premetto che questa è la mia primissima storia e per questo vi chiedo di essere clementi nei miei confronti xD
    Quindi buona lettura xD


    Disclaimer:I gemelli Kaulitz ed ogni altro personaggio descritto non mi appartengono (purtroppo).
    Tutto ciò che è scritto viene solo ed esclusivatamente dalla mia testa bacata, inoltre tutti i fatti scritti non fanno NESSUN riferimento alla realtà,e nulla di ciò che scrivo è a scopo di lucro.




    Prologo



    Abbigliamento perfetto.
    Trucco impeccabile.
    Fascino alieno.
    Sguardo da Angelo e abbigliamento da Diavolo.
    Lui è la Perfezione.

    ***

    Capelli alla Sean Peul.
    Abbigliamento alla Semy Delux.
    Occhi da furfante.
    E sguardo malizioso.
    Lui è il Sex Got.

    ***

    Due persone che vengono da mondi diversi ma che per un motivo è sempre lo stesso cosa avranno in comune?





    1 Capitolo



    In una stanza di un lussuoso hotel di Parigi un giovane ragazzo si stava preparando ad una nuova giornata.
    Capelli perfettamente lisciati,matita e ombretto nero ,mascara ed uno strato di gloss alle labbra rendevano Bill kaulitz perfetto.
    Bill aveva 19 anni e lavorava come modello da oramai tre anni.
    Aveva dei capelli neri come la pece, occhi color ambra da renderlo un cucciolo di bambi, un fisico longilineo; ed un viso dai tratti femminili dal renderlo terribilmente ambiguo.
    In oltre aveva due piercing, uno alla lingua ed uno al sopracciglio destro, e un tatuaggio a forma di stella nel bassoventre.
    Come se non bastasse amava vestirsi femminile e spesso portava scarpe dai tacchi vertiginosi.
    Queste caratteristiche avevano reso Bill uno dei modelli più richiesti ed amati dagli stilisti.

    ***

    In un’altra stanza dello stesso hotel un altro giovane stava riposando dopo aver trascorso una notte movimentata.
    Tom Trumper era un giovane rapper di 22 anni; da cinque anni era sulla cresta dell’onda,amato ed ammirato era diventato molto popolare nel mondo dello star system.
    Tom aveva dei rasta biondi, occhi color cioccolato,vestiva hip hop ed un fisico abbastanza scolpito.
    Tom come ogni rapper che si rispetti amava la vita notturna e passava le serate tra discoteche e pub; ma nonostante tutto era fidanzato con una ragazza berlinese: Annalisa.
    Annalisa era la tipica studentessa bionda, formosa di un metro e settantasette ed intelligente insomma la tipica ragazza da presentare alla madre.


    ***

    Anche quella mattina Bill si era preparato in modo impeccabile.
    Trucco perfetto,jeans aderenti neri dolcevita bianco stivali di pelle con tacco 12 ed un capotto bianco decisamente femminile.
    Stava finendo di mettersi il gloss alla ciliegia quando sentì bussare alla porta,
    -avanti- rispose continuando a passarsi il gloss.
    Un giovane uomo dai capelli castani,occhi azzurri,corporatura robusta e vestito piuttosto elegante entrò nella stanza;
    -Principessa buongiorno,muoviti che abbiamo un appuntamento allo studio fotografico- gli rispose sorridendo Mark.
    - non rompere i coglioni - gli disse Bill continuando a specchiarsi con occhio critico.

    Mark era un uomo di 34 anni ed era il manager di Bill.
    Si erano conosciuti tre anni prima in un bar e Mark notando la sua bellezza aveva subito capito che sarebbe stato perfetto per le passerelle.
    Da allora lo aveva preso sotto la sua ala protettiva e non lo aveva più lascito.
    Inutile dirsi che Mark se ne era subito innamorato, ma Bill essendo una persona non amante delle relazione a lungo termine non gli concesse mai più di qualche notte di divertimento.
    E a lui infondo bastava pur di averlo vicino anche per qualche istante.

    -che linguaggio!!! Non si addice per nulla ad una signorina come te- gli disse schernendolo.
    -senti Mark non è giornata quindi non rompere le palle- rispose stizzito Bill inforcando gli occhiali rigorosamente firmati Dior e la borsa Chanel affrettandosi ad uscire dalla stanza.
    -ok tesoro. Ma ricordati che stasera c’è il party dato da Dolce&Gabbana e non puoi mancare-gli ricordò mentre lo seguiva in ascensore .
    -ok- gli rispose semplicemente Bill.

    ***

    Uno squillo di telefono rimbombò nella stanza svegliandolo.
    Tom si affretto a recuperare l’arnese dal quale proveniva il fastidioso suono ed a rispondere,
    -pronto- rispose con voce assonnata.
    -amore ti ho svegliato?- disse una voce mielosa dall’altro capo del telefono.
    -si ieri il concerto è stato faticoso- “e anche la ginnastica notturna” pensò Tom notando che dall’altro lato del letto c’era una giovane e nuda ragazza che gli aveva tenuto compagnia durante la notte.

    E’ già nonostante Tom fosse fidanzato da ormai nove mesi la tradiva continuamente con donne diverse.
    Non amava Annalisa ne era attratto si , ma non provava affetto per lei.
    La teneva perché faceva la sua porca figura con gli amici e perché così teneva buona la madre che non aveva mai amato le sue continue avventure.

    -o scusami allora-si scusò Annalisa -stasera ritorni a Berlino?-
    -no torno domani,stasera devo andare ad un party e non posso mancare o David mi ammazza-
    -ok. Ma promettimi di comportarti bene e di non fare il cretino con le ragazza-chiese stizzita e gelosa.
    -si te lo prometto-rispose annoiato continuando a guardare avido il corpo della ragazza accanto a lui.
    -mi fido ci vediamo domani. Ti amo-
    -si ok- chiuse così la telefonata per poi ritornare tra le braccia di Morfeo.








    Note: lo so non è un gran che ma mi sono lasciata trasportare dalle storie delle altre scrittrici che alla fine mi è venuta un'idea per scrivere una storia tutta mia quindiiii lo fatto ma come già detto è la mia prima storia quindi non buttatemi ortaggi addosso xD
     
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    Titolo:Model and what reppers have in commun?
    Autore: DarkSideTheGirl
    Raiting:Nc17
    Genere:Introspettivo-Erotico-Romantico-
    Avvisi:Crossdressing-Twincest not Related
    Beta:#65_Red_Roses#


    Capitolo 2


    Musica assordante,fiumi di alcool e balli scatenati.
    Era questo che popolava nella discoteca “lido”di Parigi.
    Il party Dolce&Gabbana era uno dei più attesi dell’anno;presenziavano attori,modelli e musicisti di una certa fama e non poteva di certo mancare una creatura notturna e mondana come lui.
    Quella sera Bill non si era risparmiato, aveva dei pantaloni di pelle che gli fasciavano divinamente le gambe,una magliettina aderente leggermente strappata che lasciava ben poco all’immaginazione, dei tacchi Loubotion di 15 centimetri,l’immancabile borsa Chanel,il tutto coperto da una pelliccia bianca e degli occhiali.
    Aveva fatto il suo ingresso sotto lo sguardo ammirato e incantato di tutti dopo di che con passo e movenze da Diva si era diretto in un privè.

    ***

    Dall’altra parte della sala Tom faceva di tutto per non mantenere la promessa fatta alla fidanzata.
    Di fatti si trovava già da mezz’ora a pomiciare con una giovane modella cubana.
    Tutto questo però smise nel momento in cui l’attenzione di Tom si focalizzò su una ragazza che stava entrando nel privè dall’altra parte della sala.
    Non ci mise molto a liberarsi della modella per dirigersi all’altro privè dove aveva visto quella ragazza, e di cui aveva intenzione di far diventare la sua prossima preda.

    ***

    Era ormai da dieci minuti che stava sorseggiando il suo drink quando notò che un giovane ragazzo dai rasta biondi e vestito di dubbio gusto si stava avvicinando a lui.
    Già sapeva cosa quel ragazzo voleva da lui, e sapeva perfettamente che il giovane pensasse fosse una ragazza.
    Così decise di distogliere lo sguardo e ammirare il dj con la camicia slacciata e i pettorali scolpiti.

    ***

    Intanto Tom arrivò nel privè dalla sua nuova preda e ne rimase stupito.
    La giovane aveva un corpo sublime,nonostante l’assenza di seno, delle labbra rosee e carnose, occhi color ambra ed un viso di porcellana da renderlo quasi una bambola.
    -Tom Trumper- si presentò porgendogli la mano.
    -Bill kaulitz- rispose con un ghigno già immaginandosi la reazione di Tom.
    -quindi sei un ragazzo!!!- disse Tom senza scomporsi.
    Il fatto che fosse un ragazzo non gli aveva fatto certo ribrezzo, anzi sembrava ancora più attratto da quella strana, ma affascinante figura, che aveva davanti e sembrava ancora più intenzionato a conquistarlo e a far di lui il suo più prezioso trofeo.

    -si se hai qualche problema al riguardo puoi pure andartene.
    Non mi cambia affatto la vita la tua assenza.-
    -wow. Ritira gli artigli gattina volevo solo fare la tua conoscenza-
    -no tu non volevi fare la mia conoscenza; eri venuto qui perché vuoi portarmi a letto.-
    Tom sorrise malizioso.
    -si in effetti sono venuto qui per quello-
    -Bé allora abbiamo un problema- rispose con un sorrisetto furbo Bill
    -a si ? E quale sarebbe Katewoman?-disse un Tom sempre più divertito
    Bill rimase a guardare Tom da lontano, dopo di che, bevuto un altro sorso del suo drink si avvicinò con passo lento ed elegante all’orecchio del ragazzo a sussurrarli con voce suadente la sua risposta.
    -che io con persone rozze e con la faccia da idiota non vado a letto- disse per poi staccarsi
    da lui lasciando Tom con un’espressione imbambolata in faccia.
    -cosa ti fa pensare che io sia idiota?-
    -il fatto che dai per scontato che io venga a letto con te.
    E ora scusami ma ho altro da fare per ascoltarti. Bye bye tesoro- schiocco un bacio sulla punta delle dita e glielo indirizzò per poi uscire dal privè e lasciare un Tom basito ed incredulo.

    ***

    Era ormai mattina ed era ora per Tom di partire per tornare a Berlino dove la sua fidanzata lo stava aspettando e dove era sicuro ci sarebbe stata una nuova scenata di gelosia da parte sua.
    Tom ora mai non ne poteva più di tutte le scenate che Annalisa gli faceva, ogni qual volta tornava da un viaggio era quasi tentato di non scendere dall’aereo pur di non sentire le sue urla, ma purtroppo sapeva che non poteva lasciarla.
    Nonostante le scenate che lei gli faceva,e nonostante i suoi tradimenti, Tom ci teneva a lei e non voleva ferirla, anche se questo comportava ad innumerevoli mal di testa.
    E poi non l’avrebbe lasciata per non deludere sua madre.
    La donna infatti era una all’antica e quando venne a sapere che il suo unico figlio si divertiva a cambiare ragazza in continuazione ci rimase molto male, tanto che Tom decise di farla contenta e così mentre alla luce del sole,ma soprattutto con il benestare della madre, stava con Annalisa; al buio ed in segreto si concedeva innumerevoli avventure.
    Insomma in un colpo solo aveva fatto felice la sua ragazza, sua madre e se stesso.

    Stava finendo di sistemarsi la fascia in testa ed intanto non smetteva di pensare a Bill e al suo rifiuto;nessuna si era mai rifiutata di passare la notte con lui e mai avrebbe pensato che potesse succedere.
    Aveva pensato tutta la sera e la notte del perché del suo rifiuto che non aveva cercato neanche una compagna per svagarsi.
    Ormai ne era ossessionato ma era ancora più ossessionato dal fatto di riuscire a conquistarlo.
    Perciò fece una cosa che non aveva fatto con nessuna sua preda e nemmeno con la sua fidanzata,andò alla reception e…………..
    ***

    I raggi del sole che flirtavano dalla finestra lo svegliarono.
    Dannate tende ancora una volta si era dimenticato di chiuderle.
    Stava per alzarsi e andare a chiuderle quando un braccio posato sul suo fianco glielo impedì.
    Cercò di rimettere insieme i cocci e ricordarsi cosa aveva fatto la sera prima;allora era andato al party, aveva conosciuto la moglie di un suo amico, naturalmente stando attento a non dirgli che ci era andato a letto, aveva conosciuto un idiota che voleva andare a letto con lui, ed infine annoiato si era diretto alla postazione del DJ dove aveva flirtato spudoratamente col giovane, inutile dirsi che dopo meno di un’ora si trovarono a rotolarsi fra le lenzuola della sua suite.
    Infondo non era stata una serata noiosa.
    Scosto il braccio dal suo fianco e senza preoccuparsi minimamente di svegliare il dj, e della sua nudità, si alzò deciso ad andare a farsi una doccia.
    Naturalmente lo scorrere dell’acqua aggiunto alla canzoni che continuava a cantare sotto alla doccia fece svegliare il giovane che si chiese a chi poteva appartenere quella stanza.
    Dopo pochi minuti dalla porta del bagno ne usci un Bill lavato e con solo un asciugamano a coprirgli la vita, inutile dire che quella visione non fece che eccitare il giovane ancora sdraiato comodamente sul letto, che appena lo vide gli si avvicinò e si accinse a cingergli la vita e a baciargli il collo sussurrandogli un “buongiorno” biascicato all’orecchio.
    Inutile dire che Bill si stava innervosendo,lui non era quel genere di persona che dopo aver trascorso una notte passionale con qualcuno,al risveglio voleva fare il biss,lui era il genere da una scopata e basta, insomma quando il partner si svegliava doveva andarsene non restare e appicicarglisi addosso come una piovra.
    Si scosto bruscamente dal giovane,la quale ci rimase male per il rifiuto, e si diresse verso l’armadio per prendere il cambio.
    -Vestiti e vattene- gli disse Bill non guardandolo negli occhi ma continuando a cercare degli indumenti da mettersi per quella giornata.
    -Come scusa-
    -Senti coso…o come cavolo ti chiami non ho tempo per te ho altro da fare, ieri sera ci siamo divertiti ma nulla di più quindi prendi i tuoi quattro stracci e vattene-
    Il giovane sorpreso,ed umiliato,dal comportamento freddo e distaccato del modello si vestì in fretta e furia e se ne andò lasciando Bill al suo vestiario.

    ***

    Non ci poteva credere a quello che aveva fatto;
    Insomma in 22 anni di età non aveva mai fatto per nessuno quel gesto,ne per sua madre ne tantomeno per la sua ragazza,adesso invece lo aveva fatto per un ragazzo.
    Ma in fondo non lo aveva fatto perché ci teneva a lui ma perché non vedeva l’ora di passare la notte con lui, ed il fatto che il giovane lo avesse rifiutato,lo aveva in un qualche modo eccitato,infondo tutti sanno che la preda più appetiti bile e quella più difficile da catturare, o in questo caso da conquistare, e se per conquistarlo avrebbe dovuto fare il romantico lo avrebbe fatto.

    ***

    Mentre stava imprecando ad allacciarsi lo stivale fece capolino nella sua stanza Mark.
    -Allora pronto a tornare a casa?-
    -Si non vedi come sono felice?- fece sarcastico Bill.
    -E dai non potrai avercela a vita con lei!- -O e come se posso.Quella stronza non merita altro che il mio odio.- affermò con voce gelida ed incavolata.
    Mark vedendolo così arrabbiato gli si avvicinò e lo prese fra le sue braccia cullandolo piano, gli si spezzava il cuore ogni volta che vedeva così Bill, ma sapendo cosa gli era successo in famiglia non poteva che dargli ragione.
    Il bussare alla porta ruppe l’idillio che c’era tra i due -Avanti-.
    Dalla porta entrò il facchino che consegnò a Bill un cesto.






    Capitolo 3


    Erano ormai dieci minuti che il facchino aveva consegnato a Bill il cesto, eppure lui non aveva nemmeno letto il biglietto . Non che non gli interessasse il nome di chi gli aveva mandato un cesto di rose rosse, ma era così abituato a ricevere regali che non si preoccupava più del nome del destinatario.
    -Allora, hai intenzione o no di leggere quel biglietto?- gli fece presente Mark .
    -Il biglietto?…. Ah, sì, ora lo leggo-
    Si avvicinò al cestino ed estrasse il biglietto che vi era incastrato. Lo aprì ed all’interno vi trovò scritta una sola frase :
    “Non mi arrenderò fin quando non otterrò ciò che voglio” .
    Naturalmente non aveva nemmeno il bisogno di leggere il nome del mandante, dato che era sicuro che si trattasse dell’idiota del party, ma per essere sicuro al cento percento controllò.
    No, non si era sbagliato. Alla fine del biglietto c’era scritto “Tom”, quindi era stato proprio l’idiota a mandargli i fiori.
    -Hai fatto colpo principessa . Chi è il mandante?- gli chiese di nuovo Mark con fare scherzoso, anche se dentro di sé moriva di gelosia ogni qualvolta qualcuno mandava a Bill fiori o regali vari.
    -Nessuno di importante, solo un tizio che ho conosciuto ieri sera e che si è messo in testa di portarmi a letto, ma tanto non ci riuscirà mai- rispose Bill mentre riadagiava il biglietto nel cesto e si affrettava ad uscire dalla sua stanza.
    -Muoviti Mark, o perdiamo l’aereo- gli urlò dal corridoio e quello si apprestò ad inseguirlo.

    ***
    Era in volo da mezz’ora e stava ancora pensando alla mattinata appena trascorsa.
    Appena sveglio non aveva perso tempo . Si era messo al computer, era andato su Google ed aveva digitato il nome del giovane conosciuto la sera prima. In fondo, se era a quel party doveva fare un lavoro più o meno come il suo, oppure doveva essere l’amante di qualcuno. In ogni caso, il suo nome sarebbe uscito . Dopo aver cliccato 'Invia', gli uscì la pagina in questione .
    “Bill Kaulitz, modello tedesco, 19 an..”
    Ok, lo aveva trovato . Ora bastava sapere dove alloggiava. Naturalmente gli ci vollero pochi minuti per sapere anche questa informazione e poter fare il suo gran gesto galante, assicurandosi così la sua preda. Nel retro del biglietto aveva scritto il suo numero di telefono proprio per questo.

    ***

    Il fatto di essere quasi arrivato a Berlino gli faceva attorcigliare le budella . Non che il fatto di rivedere la sua famiglia gli dispiacesse, ma rivedere Lei sì .
    Soprattutto non riusciva ancora a capire come una persona, che dice di volerti un mondo di bene e che venderebbe l’anima per te, possa poi fare una cosa del genere.
    Nonostante fossero passati più di tre anni e tutti i suoi familiari gli dicessero di metterci una pietra sopra, lui non ci riusciva. Ogni volta che la vedeva aveva davanti a sé quell’immagine e lui non poteva far nulla per dimenticare.
    A momenti sarebbe atterrato all’aeroporto di Berlino dove la sua famiglia lo stava aspettando e dove avrebbe trascorso con loro le poche settimane di ferie che aveva. Non voleva farsele rovinare da lei, quindi avrebbe fatto di tutto pur di non passarci del tempo assieme.

    ***

    “Ok, puoi farcela Tom. In fondo, è solo la ragazza con cui stai insieme da mesi, non è Jack lo squartatore, anche se preferirei lui al posto della mia Girl . Quasi quasi torno sul mio aereo privato e mi faccio riportare in Francia” .
    Varcò l’uscita dell’aeroporto e subito vide i suoi genitori ed una ragazza bionda, occhi azzurri, vestiti semplici : Annalisa . Si avvicinò a loro e li abbracciò tutti con calore, lasciando lei per ultima .

    -Amore, come sono contenta che tu sia tornato- cinguettò la bionda per nulla intenzionata a lasciare Tom da quell’abbraccio.
    -Sì, anche io sono molto felice di rivederti- Rispose Tom, per nulla d’accordo con quello che aveva appena detto.
    -Allora, com’era la Francia? Come è andato il concerto? Com’era il party? Hai conosciuto qualche altra ragazza in mia assenza???- gli chiese a macchinetta Annalisa.
    -La Francia era stupenda , il concerto è andato bene, il party era favoloso e come sempre non ho conosciuto nessun’altra ragazza.- Rispose Tom, anche se alla sua ultima affermazione per la lunghezza del suo naso in pieno stile Pinocchio avrebbe potuto rompere la vetrina del negozio di fronte a lui.
    -Ah, bene, sono contenta-
    -Tu invece che cosa hai fatto?- chiese non molto interessato alla risposta.
    -Nulla di che. Sono andata all’università e poi sono uscita con le amiche-
    -Ok, vieni a casa mia adesso ?-chiese Tom. Alla fine, anche se non la sopportava più, fare sesso con lei non gli dispiaceva mica e poi la sera prima era andato in bianco, quindi doveva recuperare.
    -No, non posso. Devo vedermi con i miei genitori. A proposito, ti ricordi che mi avevi promesso che li avresti conosciuti?-
    “Merda” . Come sempre non aveva fatto caso a cosa gli chiedesse e lui si ritrovava ad annuire sempre a qualsiasi richiesta.
    -Ehm, sì. Quando sarebbe l’incontro?-chiese intimorito della risposta.
    -Come, quando sarebbe? Non ti ricordi che andiamo nella casa di campagna con la mia famiglia e restiamo lì per due settimane?- gli rispose di rigetto Annalisa.
    -Sì che me lo ricordo, solo che non sapevo quando partiamo. Quindi, quando partiamo?- le chiese Tom per nulla felice di dover conoscere i suoi genitori e di doverci passare assieme due settimane.
    -Domani mattina alle sei. Ora scusa, ma devo andare dai miei. Ci vediamo stasera, ok?- gli chiese mentre gli lasciava un leggero bacio sulle labbra -Si,si- le rispose.
    -Ciao, amore. Quando arrivo a casa ti chiamo- lo salutò Annalisa allontanandosi.
    Ok, era proprio nella merda. Gli toccava passare due settimane in campagna e per di più con la famiglia della sua ragazza. Peggio di così non poteva andargli, anche se in quel momento un altro pensiero gli balenò nella mente .
    Perché il bel modello non lo aveva ancora chiamato?.

    ***

    Ed eccolo all’uscita dell’aeroporto con la sua montagna di bagagli ad aspettare la sua famiglia.
    Nel frattempo decise di fumarsi una sigaretta, dato che in macchina e in casa non avrebbe potuto . Ma nell’estrarre il pacchetto tirò fuori anche il biglietto che l’idiota gli aveva mandato insieme ai fiori e si chiese del perché lo avesse ancora . Naturalmente non ci pensò due volte ad avvicinarsi al cestino e gettarlo.
    Pochi minuti dopo scorse una figura a lui familiare . Si trattava di una donna poco più che quarantenne con dei capelli biondi ed occhi verdi . Sua madre.
    Non ci mise molto a raggiungerla ed abbracciarla calorosamente.
    -Bentornato, tesoro- gli disse Carol spezzando l’abbraccio.
    -Grazie mamma.Ma papà come mai non è venuto?- chiese Bill.
    -Era molto impegnato in ufficio, ma ci raggiungerà a cena-
    -Ah, ok! Comunque, tu come stai?-le chiese.
    -Oh, molto bene, grazie, ma non parliamo di me. Piuttosto, tu come stai?Sembri dimagrito e hai l’aria stanca. Stai mangiando e riposando, oltre che lavorare?-chiese apprensiva e preoccupata Carol.
    -Ma certo che mangio e se ho l’aria stanca è per il viaggio- rispose Bill sperando di calmare sua madre, anche se era sicuro che non sarebbero bastate tutte le parole del mondo per farla tranquillizzare.
    Quando rialzò lo sguardo da terra notò un’altra figura davanti a lui. Si trattava di una giovane ragazza di una ventina di anni, sua sorella.
    Si avvicinò a loro con un sorriso che fece a dir poco incavolare Bill.
    -Ciao Bill, bentornato. Come stai?- gli chiese la giovane mantenendo il suo buonumore.
    -Devo dire che senza di te si sta benissimo, Annalisa- rispose acido Bill prendendo la sua borsa e dirigendosi alla macchina di sua madre.



    Capitolo4



    Non era possibile . Se qualcuno glielo avesse detto non ci avrebbe mai creduto.
    Insomma, come è umanamente possibile che una persona, dopo averti ferito tanto e conscia del tuo odio per lei, si presenti al suo cospetto tutta bella e sorridente e ti dica pure “Bentornato” ? .
    O era una presa per il culo, o sua sorella era davvero deficiente a non capire che lui non voleva avere niente a che fare con lei . Ma no, lei era una testa dura . Infatti, da quando erano entrati in macchina Annalisa non aveva fatto altro che coinvolgerlo nei suoi discorsi e lui proprio non ce la faceva più.
    Fortuna che erano quasi arrivati a casa, altrimenti l'avrebbe dovuta gettare fuori dal finestrino.
    -Bill, prima che mi dimentichi, nelle prossime due settimane che passeremo in campagna ci sarà anche il ragazzo di tua sorella. Comportati bene, ok?” gli chiese sua madre appena prima di entrare nel cancello di casa loro e parcheggiare.
    - Se devo- rispose Bill per nulla interessato mentre scendeva dall’auto e guardava sua sorella entrare in casa.
    Stava per raggiungerla quando venne bloccato per il polso.
    -Bill, lo so che non è facile e che Annalisa ti ha ferito e credimi se ti dico che non sono per niente orgogliosa di quello che ha fatto, però cerca di metterci una pietra sopra e ricominciare. Infondo, sono passati tre anni e non credi che sia ora di buttarsi tutto alle spalle?- gli chiese sua madre con sguardo implorante . Alla fine, anche se non le era piaciuto ciò che Annalisa aveva fatto a Bill, era pur sempre sua figlia e l’aveva perdonata anche se non era riuscita a convincere il figlio nel fare lo stesso.
    -Buttarsi alle spalle????L’unica cose che io vorrei buttare è Annalisa, ma giù da un ponte-Rispose Bill in modo scontroso.
    -Ma Bill, ti prego, cerca di ragionare! E' pur sempre tua sorella- Riprovò a convincerlo.
    -Bè, peccato che lei non si sia minimamente ricordata che io sono suo fratello quando ha tradito la mia fiducia. Ora scusami mamma, ma vorrei andare in camera mia e, se non ti dispiace, non vorrei più tornare su questo argomento- Rispose Bill prima di recarsi all’interno della casa le lasciare sua madre completamente stupita in giardino.

    ***

    Come cazzo si era fatto convincere a partire per la campagna ed andare a fare quella stupida pagliacciata con la sua “ragazza” ? Lui odiava la natura e non aveva la minima intenzione di passare due settimane con i “suoceri” e con Annalisa. Era irrilevante, ma non sopportava il fatto di essersi fatto convincere così facilmente . Va bene che lui ogni qual volta faceva sesso e una delle sue partner gli chiedeva qualcosa non la stava a sentire ed annuiva a qualunque richiesta, ma andare due settimane a pascolare con le capre proprio non ci stava.
    Infondo, lo sapevano tutti che lui era un tipo di città e che gli piaceva stare nel caos, quindi Annalisa come cavolo aveva fatto a proporgli una cosa del genere? Era stata stupida solo a pensarlo.
    Non gli restava altro che fare le valigie. Aveva fatto una promessa ed ora non poteva certo tirarsi indietro inventando una scusa del tipo 'Ho la febbre', oppure 'mi è morto il gatto e tra tre giorni devo fargli il funerale' .
    Se solo lo avresse fatto sua madre lo avrebbe smembrato vivo e lui era troppo giovane per morire.
    Quindi, non poteva far altro che arrendersi alla situazione . L’unica cosa positiva era che anche in campagna c’erano le ragazze e , da quanto ricordava nel film “Serafino *”, l’unica cosa che doveva fare per farsi una bella campagnola era regalarle un fiasco di vino, una caciotta, ed il gioco era fatto. Tanto valeva andarci , non poteva andare tanto male e alla meno peggio in quelle due settimane avrebbe scopato solo con Annalisa.
    Non ebbe neppure il tempo di formulare quel pensiero che il suo cellulare prese a squillare.
    -Pronto?-rispose mentre metteva delle magliette XXXXL nella valigia.
    -Pronto, amore. Scusa se ti disturbo, ma non mi avevi più richiamata e mi stavo preoccupando. Tutto ok?- chiese Annalisa dall’altro capo del telefono, intenta anche lei a fare i bagagli.
    E’ proprio vero il detto “parli del Diavolo e spuntano le corna” pensò Tom.
    -Sì, tutto bene. Scusa se non ti ho chiamato, ma appena arrivato a casa mi sono steso sul letto e mi sono addormentato. Mi sono appena svegliato.-mentì . La verità era che non aveva la minima voglia di chiamarla e semplicemente non lo aveva fatto.
    -Ahn, ok. Ti volevo ricordare che domani devi essere presente per le sei alla stazione dei treni . Naturalmente io verrò con te mentre i miei genitori e mio fratello staranno nell’altra macchina- Dichiarò entusiasta.
    -Ok- Rispose Tom per nulla entusiasta di dover passare buona parte della mattinata con la ragazza.
    -Non vedo l’ora di partire! Ci vediamo domani. Ti amo tanto tanto-disse Annalisa prima di attaccare.
    Ok, era ufficialmente fottuto. Non gli restava altro che sperare che almeno il fratello di Annalisa fosse simpatico e che avesse una playstation . Avrebbe avuto qualche cosa da fare, ma per essere più sicuro mise in valigia un sacchettino di medie dimensioni con all’interno un po’ di erba. Così in un momento di noia avrebbe saputo come divertirsi, meglio ancora se con lui a fumare ci sarebbe stata qualche bella ragazza. Si sa, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

    ***

    Stava ancora preparando le sue valigie quando si accorse che era entrato qualcuno in camera sua. Si girò e vide che davanti a lui c’era sua sorella.
    -Oltre che stronza, sei anche cieca. Non hai visto la lavagnetta appesa sulla porta della mia stanza? C’è scritto “Vietato l’accesso ad Annalisa”, ovvero a te . Quindi, te ne puoi andare?Anche perché , come vedi, sto facendo le valigie- Le disse in modo acido Bill.
    -Bill, ti prego, possiamo parlare?-gli chiese in modo supplichevole Annalisa.
    -Io non ho nulla da dirti e non ho nulla da sentire. Quindi, smamma prima di prenderti uno schiaffo-
    -Ti prego, mi dispiace per quello che ho fatto e se potessi tornare indietro lo farei . Non volevo ferirti, ma ero giovane e stupida. Purtroppo, mi sono resa conto troppo tardi di avere fatto una cosa orribile- Cercò di scusarsi Annalisa.
    -Ora che mi hai detto queste cazzate te ne puoi andare-disse senza prestarle attenzione.
    La sorella accusò il colpo e con il capo chino abbandonò la stanza del fratello.
    Quelle parole non fecero altro che infuriare Bill. Lui non poteva accettare le sue scuse.
    Non dopo ciò che gli aveva fatto.



    “Era l’estate del 2009, Bill aveva 16 anni ed era l’estate più bella e felice che avesse mai trascorso.
    Quattro mesi prima in un fast food aveva conosciuto per caso Fabio, un ragazzo di 21 anni che lavorava in una libreria lì vicino. Inutie dire che tra i due scattò il colpo di fulmine .
    All’epoca Bill era solo un dolce ed ingenuo ragazzo innamorato dell’idea dell’amore . Non aveva di certo rifiutato il corteggiamento dolce e galante dell’altro e così iniziarono ad uscire, non facendo passare molto tempo prima di darsi il primo bacio .
    Due mesi e mezzo dopo lui disse a Fabio che lo amava e quasi non credette alle sue orecchie quando l’altro disse che ricambiava. Naturalmente questa dichiarazione fece pensare a Bill di esser pronto per il passo successivo; si abbandonò tra le braccia del più grande, ben felice di prendersi la verginità del più giovane.
    Passò un mese e Bill era sempre più contento di come andassero le cose. Aveva appena iniziato a lavorare come modello e anche lì tutto procedeva a meraviglia. Quel giorno però non si sentiva molto bene così il suo manager lo aveva riaccompagnato a casa . Quando entrò c’era un silenzio tombale, quindi pensò di recarsi in stanza da sua sorella per passare un po’ di tempo con lei . Peccato però che quando trovò la porta socchiusa e vi spiò dentro l’immagine che gli arrivò davanti lo fece pietrificare .
    Sua sorella si stava cavalcando il SUO ragazzo.
    Non poteva crederci . L'immagine del fratello sulla soglia della porta non potèsfuggire ad Annalisa che scese subito dal grembo del ragazzo per corrergli incontro , ma fu inutile dato che Bill si rifugiò subito in camera sua.
    Nelle ore successive sia sua sorella che Fabio cercarono di parlargli e di scusarsi , ma lui non li volle ascoltare. Fece le valigie ed andò dal suo manager.”


    Da quel giorno Bill non concesse più a nessuno di ferirlo così e , soprattutto, non aprì a nessuno il suo cuore.


    Erano le sei del mattino e la famiglia Kaulitz si trovava alla stazione per aspettare il ragazzo di Annalisa, quando ad un tratto ,a qualche metro di distanza da loro, si fermò una Caddillac nera lucente dalla quale scese Tom.
    Bill, che fino ad allora era rimasto in macchina, si affacciò dal finestrino per vedere chi fosse lo sfortunato che stava con sua sorella . Quando però vide che si trattava dell’idiota che aveva conosciuto in Francia quasi non si strozzò con il suo caffè macchiato.
    Ebbe giusto il tempo di imprecare, quando gli venne in mente un’idea . La doveva far pagare a sua sorella e quale cosa più giusta se non restituirle pan per focaccia? Peccato però che lui non si sarebbe accontentato di farsi trovare a letto con Tom, ma avrebbe fatto in modo che si innamorasse di lui.
    Con questa idea in mente scese dalla macchina e si avvicinò al rasta che appena lo vide sgranò gli occhi dalla sorpresa, porgendogli poi la mano mentre si presentava con il sorriso più dolce che avesse .


    Note:o che qua la storia a più o meno solo 50 visite e nessuno a commentato,ma quando faccio una cosa la finisco,quindi continuo a postare lo stesso,anche se non ha commente ne visite xD
     
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  3. aniahh
     
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    ahahahah l'ultima parte troppo bella :) mi piace come scrivi, continua cosi
    ;)
     
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  4. DarkSideTheGirl
     
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    CITAZIONE
    ahahahah l'ultima parte troppo bella mi piace come scrivi, continua cosi

    Grazie mille aniahh sono contenta che ti piace la mia storia xD
     
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  5. aniahh
     
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    uppppp postaa
     
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  7. DarkSideTheGirl
     
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    Model and what reppers have in commun?




    Titolo:Model and what reppers have in commun?
    Autore: DarkSideTheGirl
    Raiting:Nc17
    Genere:Introspettivo-Erotico-Romantico-
    Avvisi:Crossdressing-Twincest not Related
    Beta:#65_Red_Roses#




    Capitolo 5


    Erano ormai tre ore che viaggiavano e lui aveva già scaricato le batterie dell’ Ipod da un pezzo. Quindi, non gli restava altro da fare se non ascoltare la musica stile anni ‘70 insieme ai suoi genitori.
    Stava pensando a quanto il mondo fosse veramente piccolo. Giusto due giorni prima in una discoteca della Francia aveva conosciuto un idiota, molto probabilmente fratello di Tarzan visto l’orribile acconciatura, che ci aveva provato con lui e quella mattina aveva scoperto che quel ragazzo non solo era idiota, ma pure stupido visto che usciva con sua sorella . In fondo si sa che per essere una bella coppia bisogna aver qualcosa in comune e loro infatti erano entrambi idioti, quindi perché stupirsi tanto?.
    Ma la cosa che lo aveva stupito di più in quelle tre ore di viaggio era che, nonostante non parlasse con sua sorella da due anni, la conosceva e sapeva che era un tipo geloso e possessivo, di conseguenza sua sorella non doveva sapere nulla del fatto che il ragazzo si divertiva a fare la corte ad altri, specialmente se gli altri in questione erano lui . Magari Annalisa non sapeva neanche che Tom avesse tendenze gay, o quantomeno bisessuali.
    Tuttavia, quando si tradisce una persona lo si fa perché questa non riesce a darti ciò di cui hai bisogno e se Tom tradiva sua sorella, allora lei non lo rendeva felice e per lui sarebbe solo stato più facile trovare un modo per farlo innamorare di sé.

    ***

    Erano solo tre ore di macchina e Tom già non la sopportava più.
    Era da quando erano partiti che Annalisa non la smetteva più di parlare e, se pensava che dovevano passare due settimane assieme, allora avrebbe fatto prima a schiacciare il pulsante dell’acceleratore e schiantarsi contro un palo. Meglio due settimane in ospedale per un trauma cranico che due settimane con Annalisa che parlava a macchinetta.
    Mentre fingeva di ascoltare la sua ragazza, Tom non faceva altro che pensare a Bill.
    Non poteva credere che con tutte le persone sulla terra lui fosse andato a fare la corte proprio al fratello di Annalisa .
    Bill avrebbe potuto dirle tutto ed a quel punto lui sarebbe stato scaricato. A quel pensiero Tom gelò, non poteva permettersi questo.
    Non che il fatto che Annalisa lo lasciasse gli dispiacesse, ma più che altro gli dispiaceva deludere sua madre, soprattutto dopo tutto quello che aveva passato; cinque anni di dialisi per aspettare un nuovo rene, non riuscire più a fare le lunghe passeggiate, affrontare il trapianto e la riabilitazione .Insomma, aveva passato un inferno e lui non voleva toglierle il suo unico desiderio, quello di avere dei nipoti.
    Se per farla felice doveva sposare Annalisa o passare due settimane in campagna, lo avrebbe fatto.

    ***

    Ok, doveva pensare ad un piano.
    Da ciò che aveva potuto intuire, Tom era un donnaiolo, uno a cui piaceva spassarsela. Non sarebbe stato difficile sedurlo, ma un conto era portarsi a letto un ragazzo ed un altro era farlo innamorare .
    Sarebbe stato un po’ più complicato . Certo, sedurlo poteva anche funzionare, ma lo avrebbe soltanto ammaliato e nulla più. Doveva escogitare qualche altra cosa.
    Forse poteva usare la tattica del dolce ragazzo indifeso ma, se lo avesse fatto, la sua famiglia si sarebbe accorta che c’era qualcosa sotto , dato che lui non era così e di certo non con i ragazzi . Forse però poteva iniziare così.. poi , mano a mano , Tom si sarebbe legato a lui fino ad innamorarsene.
    Sì, avrebbe fatto così.
    Però non ho i vestiti giusti per sedurlo!Vabbè, comprerò qualcosa . Anche se siamo in campagna ci sono lo stesso due o tre negozietti, mi accontenterò.




    Questi erano i pensieri che occupavano la mente di Bill in quel momento, vendetta e giustizia. Poco importava se ci sarebbe andata di mezzo una persona che non c'entrava nulla.

    ***
    -Annalisa.. ma, precisamente, noi dove stiamo andando?-chiese Tom ormai stanco di quel viaggio.
    -A Posshenofen - Rispose con disinvoltura continuando a guardare la strada piena di boschi fuori dal finestrino.
    -A Posshe…che???- Chiese Tom non avendo capito molto bene il nome del posto.
    -Posshenofen, è una località di Pöcking in Bavaria-
    -Ah, ora ho capito. Manca ancora molto?-
    -No, sì e no una mezzoretta.-
    Meno male che erano quasi arrivati perché davvero non ce la faceva più a sopportarla.
    Una volta lì dovrò parlare con Bill e inventarmi una qualche storiella per non fargli dire a sua sorella che ci ho provato con lui.

    -Senti, come mai tuo fratello non è venuto con noi in macchina? Avrei avuto modo di conoscerlo, la tua famiglia ci tiene tanto e poi mi avrebbe fatto piacere parlare con lui..ha l’aria di essere un ragazzo simpatico-Cercò di dirle
    -Sono ormai due anni che Bill non mi parla - confessò con un tono di voce spento.
    -Come mai?-indagò Tom
    -E’ una lunga storia. Non ho voglia di raccontarla- gli rispose a metà tra il triste e lo spento .
    Forse se non si parlano lui non gli dirà della Francia.
    Pensò Tom, più interessato al fatto di non far scoprire i suoi tradimenti che al fatto che Bill non parlasse a sua sorella.

    ***

    Finalmente dopo sei ore di macchina erano giunti a destinazione.
    Il palazzo era esattamente come lo ricordava, nonostante fossero oramai due anni che non ci andava : enorme, bianco, con piccole torri e completamente immerso nel verde con un piccolo fiumiciattolo . Anche se non amava molto la natura, era particolarmente affezionato a quel luogo ed a tutti i ricordi legati ad esso.
    -Finalmente siamo arrivati, contento Bill di essere di nuovo qua?-gli chiese sua madre.
    -Certo, mi mancava questo posto . E' bellissimo proprio come ricordavo-disse felice Bill.
    -Alla faccia della casa-commentò Tom meravigliato non appena scese dalla macchina e guardò il palazzo dinanzi a sé.
    -Già, fa effetto a tutti quelli che lo vedono per la prima volta , ma poi ci si abitua-gli rispose Bill con un sorrisetto.
    -Ok, ragazzi prendete le vostre valigie e sistematevi in camera-disse Gregor, il padre di Bill ed Annalisa, mentre apriva il bagagliaio e lo scaricava.
    Intanto Tom si stava chiedendo come mai Bill gli avesse dato quella risposta con quello strano sorrisetto e , non si sa perché, pensò che quelle sarebbero state le settimane più lunghe della sua vita.




    P.S per chi volesse sapere dovèPosshenofhen

    Posshenofen è il nome di una località appartenente al comune di Pöcking (Circondario di Starnberg) in Baviera.

    La località, che dista circa 30 km da Monaco di Baviera, si trova sulla sponda occidentale del lago di Starnberg ed ha una popolazione di circa 380 abitanti.

    La principale risorsa economica del luogo è il turismo, i visitatori sono attratti dal lago e dal panorama sulle Alpi bavaresi.
    A Possenhofen si trova un castello, risalente al 1536, che dopo numerosi passaggi di proprietà entrò a far parte del patrimonio
    del Duca Massimiliano Giuseppe in Baviera la cui figlia, la futura imperatrice d'Austria Elisabetta di Baviera (Sissi),
    trascorse qui gli anni della sua infanzia. Ad oggi il castello è stato smembrato in varie abitazioni private,
    pur mantenendo esternamente l'aspetto unitario ed originario del castello bavarese.


    Così vi fate un'idea di dove e come è fatto il posto a me personalmente piace.

    P.S nella storia il palazzo non è diviso in case ma appartiene tutto alla famiglia di Bill xD


    E questo è il link dell'immagine spero di aver fatto giusto xD

    www.google.it/imgres?q=Possenhofen&...29,r:1,s:0,i:78
    A me personalmente piace xD









    Capitolo 6


    Erano le dieci di mattina quando si svegliò e mise a fuoco le immagini della sera prima.
    Dopo che Annalisa lo aveva accompagnato nella loro camera, avevano disfatto i bagagli e riposato per poi scendere a cena verso sera .
    La cena era andata molto bene, i genitori di Annalisa erano molto simpatici ed aveva trascorso una serata piacevole. Alla fine del pasto Annalisa gli aveva fatto fare un giro per il palazzo e doveva dire che, nonostante fossero in campagna, quello era davvero un bel posto.

    Si riscosse dai pensieri della sera passata e si recò in bagno per farsi una piccola doccia, non prima però di aver constatato che Annalisa fosse già scesa lasciandolo solo .
    Dopo essersi preparato, scese anche lui e si diresse in cucina sperando vivamente di non perdersi, cosa che per fortuna non avvenne. Quando vi entrò trovò solo Bill al suo interno intento a bere del caffè e leggere una rivista di moda.
    -Buongiorno, Tom-gli disse Bill distogliendo gli occhi dalla rivista.
    -Buongiorno-gli rispose Tom avvicinandosi alla cucina per prendere una tazza di caffè ed una brioche . Li prese e si sedette allo stesso tavolo di Bill per consumare la colazione.
    -Allora Tom, hai dormito bene?-chiese Bill non più interessato alla sua rivista.
    -Sì, grazie. Il letto era comodo e la stanza molto bella-
    Passarono parecchi minuti in cui nessuno dei due aprì bocca, poi finalmente,dopo aver bevuto anche l’ultimo goccio di caffè, Tom prese parola.
    -Senti Bill.. io ti volevo parlare della sera in cui ci siamo conoscuti e ti vol…-non riuscì a terminare la frase che subito una mano accuratamente smaltata di nero gli tappò la bocca.
    - Tom, a me non interessa se tu tradisci mia sorella e non mi interressa nemmeno del vostro rapporto. Sicuramente sai che io e Annalisa non ci parliamo da secoli e il mio primo pensiero di certo non è quello di andare a dirle che il suo ragazzo ci ha provato con me qualche giorno fa.-finì togliendo la mano da davanti la sua bocca.
    -Quindi tu non hai intenzione di raccontarle nulla?-chiese con sospetto Tom.
    -Ma come, non mi hai sentito? Io e mia sorella NON ci parliamo da tempo e poi non voglio intromettermi tra voi-disse sapendo perfettamente di mentire riguardo al non intromettersi.
    -Chiarito questo punto, io ti volevo porgere le mie scuse riguardo al comportamento che ho avuto nei tuoi confronti quando eravamo in Francia, quel giorno ero arrabbiato per dei motivi di lavoro e me la sono presa con tutti, anche con chi non c'entrava nulla.
    Per questo ti chiedo di scusarmi e, se ti va, di ricominciare daccapo.-Si ricordò mentalmente di sorridere in modo malizioso dopo aver pronunciato l’ultima frase e Tom sembrò coglierlo.
    Infatti lui, più che dalle parole, rimase colpito proprio dal sorriso malizioso di Bill.
    In tutti i suoi anni di vita aveva avuto davvero molte ragazze, ma nessuna era mai stata in grado di ipnotizzarlo con uno solo sorriso, di solito si dovevano denudare per fargli perdere le facoltà mentali . Tuttavia, non era solo il suo sorriso, il corpo di Bill rasentava la perfezione, lo aveva già notato in Francia .
    -Certo, per me va bene. Comunque, non preoccuparti, capitano a tutti giorni no.- gli rispose continuando a tenere gli occhi fissi nei suoi.
    In un qualche modo si ritrovava come schiavo di quei occhi color ambra, talmente sottomesso che avrebbe esaudito ogni suo desiderio pur di specchiarsi in quelle iridi.
    -Ok, allora piacere di conoscerti! Io sono Bill Kaulitz- gli disse senza smettere di sorridere.
    -Piacere mio Bill, sono Tom Trumper- rispose anche lui sorridendo e allungandogli la mano destra. Il moro guardò stranito la mano e senza ricambiare la stretta si alzò, fece il giro del tavolo, e schioccò un bacio a stampo sulle labbra di Tom.
    -Io saluto sempre così- commentò con un sorrisetto.
    - Ehm, ok.. posso abituarmici- rispose ancora intontito da quello strano modo di salutare.
    Bill tornò al suo posto, mentre Tom, imbambolato, pensava che, sebbene fosse stato solo a stampo, era il bacio più dolce e travolgente che avesse mai ricevuto . Non osò nemmeno immaginare come sarebbe stato un bacio vero.
    -Allora Tom, parlami un po’ di te. Insomma, quanti anni hai, che lavoro fai eccetera.Sono curioso, lo so, ma mi piace interessarmi alla vita degli altri- “no, non è vero. A me interessa solo me stesso”
    -Ho 22 anni, 23 il 25 giugno, sono un rapper, sono figlio unico, nato e cresciuto a Berlino dove vivo tuttora e poi bho credo che le cose basi siano queste. Tu invece che lavoro fai?- sapeva benissimo che lavoro faceva, quanti anni aveva e persino il suo colore preferito, ma non poteva certo passare per uno stalker! In fondo, quando gli interessava una persona cercava sempre di farla cadere ai suoi piedi ad ogni costo e per farlo doveva pur sapere qualcosa!
    - Faccio il modello e ho 19 anni, sono nato e cresciuto ad Amburgo ma ora vivo a Berlino-
    Parlarono del più e del meno per una buona mezz’ora fino a quando Tom non ce la fece più e gli chiese quello che avrebbe voluto chiedergli dal momento stesso in cui lo aveva rivisto.
    -Senti, perché non mi hai chiamato quando hai ricevuto i miei fiori con il biglietto e il numero di telefono due giorni fa?-.
    “Merda”-Allora eri tu che avevi mandato i fiori.-Si finse sorpreso sapendo benissimo chi li aveva mandati.
    -Sì, perché quanti altri Tom conosci?-
    -No.. è che i fiori sono arrivati ma non c’era nessun biglietto- continuò Bill con la sua farsa.
    -Come non c’era nessun biglietto?! Quel cretino del facchino deve averlo perso- sbottò irritato.
    -Cosa c’era scritto?- chiese domandandosi quale balla si sarebbe inventato l’idiota.
    -Nulla di che, solo un invito a cena-
    -Oh, che peccato! Se lo avessi ricevuto ti avrei chiamato senz’altro.- “sì, come no”
    -A questo possiamo rimediare.Che ne dici di uscire con me a cena?- Chiese Tom sfoderando la sua aria da seduttore.
    -Dico che siamo in campagna con i miei genitori e con mia sorella, la tua ragazza, e sono convinto che non sarebbe per nulla contenta di sapere che io e te ceniamo insieme. Sono più che certo che proverebbe a castrarci entrambi, per me non sarebbe un problema data la mia tendenza al passivo, ma sono sicuro che tu alle tue palle ci tenga.- Chissà perché ma l’unica parola che Tom aveva sentito era “passivo”, come se le altre parole non fossero proprio state pronunciate .
    -Facciamo così:siccome conosco mia sorella e so che quando si addormenta non la svegli nemmeno con i cannoni, che ne dici se all’una ci vediamo all’ingresso del palazzo?- domandò Bill.
    -All’ingresso del palazzo? Ma non credi che se qualcuno scendesse ci vedrebbe?-
    -No, perché mica staremo lì.Allora, per te è ok oppure no?-
    -Sì, mi va bene- si alzò e fece per sfiorare le labbra di Bill .
    -Ci vediamo stasera, baby-e uscì lasciando Bill da solo in cucina.
    Una volta solo in cucina, Bill non fece altro che pensare a quanto gli uomini fossero tutti idioti, un paio di sguardi maliziosi, frasi a doppio senso e te li ritrovavi ai tuoi piedi. Di sicuro non sarebbe stato difficile farlo innamorare di sé.





    Capitolo 7


    Il pomeriggio Tom lo passò con Alessia, anche se non fece altro che borbottare tra sé e sé su quanto il tempo trascorresse più lento del solito.
    Pensava a cosa sarebbe successo quella sera in compagnia di Bill e più ci pensava, più non vedeva l’ora che fosse notte.
    Tuttavia, sapeva fosse tremendamente rischioso farsela con Bill per due semplici motivi . Motivo numero uno: Bill era il fratello della sua ragazza, motivo numero due: non erano soli, ma c’erano anche i suoi genitori ed Annalisa.
    Rimuginava sul fatto che Bill fosse il fratello della sua ragazza, ma uscirci insieme non equivaleva di certo a mettersi con lui . E poi, anche se Bill non parlava più con Annalisa, non avrebbe per questo accettato di diventare il suo amante . Sì, i segnali che gli aveva lanciato durante la colazione erano molto ambigui, ma in fondo lui stesso era ambiguo e , quindi, lo potevano essere anche i suoi gesti ed i suoi modi di comportarsi. Oppure no?


    ***

    Il corpo di Bill si muoveva a ritmo regolare su quello del suo compagno che emetteva mugolii di approvazione.
    -Sì tesoro, continua così- grugnì l’uomo sotto di lui spingendo in alto il bacino e facendo inarcare ulteriormente Bill.
    -Mark, zitto e scopami- rispose l’altro muovendosi sempre più velocemente sull’erezione dell’altro facendolo entrare sempre di più in sé.
    Aumentò la velocità dei suoi movimenti prima di abbassarsi e lasciare un leggero bacio a stampo sulle labbra di Mark che allungò una mano verso l’erezione del moro iniziando a pompare velocemente, sapendo bene quanto entrambi fossero ormai al limite .
    Infatti, dopo altre due spinte si svuotò nel preservativo mentre Bill venne sul suo bacino.
    Si sdraiò al suo fianco per poi essere subito abbracciato dal maggiore .
    -Allora Bill, come mai mi hai voluto vedere qui in questo Motel, anziché a casa tua?-chiese iniziando ad accarezzargli la schiena.
    -Perché a casa ci sono i miei genitori e la stronza- rispose in tono ovvio Bill.
    -Non mi sembra che sia una buona scusa, in fondo sanno che qualche volta andiamo a letto insieme -
    -Non siamo andati a casa mia perché sto cercando di vendicarmi per quello che Annalisa mi ha fatto- scattò irritato Bill.
    -E quale sarebbe la tua vendetta?-
    -Bhe, mia sorella in vacanza è venuta con il suo ragazzo…e guarda caso non mi sembra né tanto etero, né tanto fedele-mormorò con un sorrisetto malizioso.
    -Oh, ma guarda che caso. Sono sicuro che tu sarai in grado di fargli capire da chi è realmente attratto.- Disse Mark iniziando a baciare lascivamente il collo di Bill.
    -In realtà il mio intento è quello di farlo innamorare di me per poi sbatterlo in faccia a mia sorella.-
    -Ma che persona cattiva che sei. E come sta andando il tuo “malefico” piano?-gli chiese mentre iniziava a baciare il suo bacino.
    -B..Bene…cazzo, Mark parliamo dopo di questo.-disse Bill gemendo per poi trascinare il manager sotto di sé.

    ***

    00.55
    Mancavano oramai cinque minuti all'una e lui era lì ad aspettare Bill da almeno venti .
    Non aveva idea di che posto avrebbe scelto il moro , però era enormemente contento di quell’appuntamento.
    -E’ tanto che aspetti?- gli chiese una voce alle sue spalle.
    -No no.. ero appena arrivato- mentì Tom.
    -Bene, allora possiamo andare- disse Bill aprendo la porta ed uscendo dal palazzo.
    -Bill, ma dov'è che andiamo?-glichiese seguendolo.
    -E’ una sorpresa- disse continuando a camminare -Ti fidi?-.
    -Certo, basta che non mi dai in pasto ai lupi.-
    Camminarono per il bosco per circa quindici minuti fino ad arrivare davanti ad una grotta.
    -Hai intenzione di abbandonarmi qui come hanno fatto con Mowgli?-chiese Tom in tono sarcastico.
    -No, qui dentro c’è un piccolo ruscello.-
    Vi entrarono e camminarono per un altro paio di minuti prima di raggiungerlo .
    -Questo posto è fantastico!!-disse Tom con tono meravigliato una volta arrivati alla cascata.
    -Già. Ogni volta che veniamo qua in vacanza ci vengo sempre .E' un posto molto bello, ma anche molto rilassante, soprattutto per pensare.-spiegò con il suo solito sorriso malizioso .
    -E da quant’è che non vieni qua?-
    Improvvisamente il sorriso di Bill svanì, come se tutta la sua felicità fosse stata risucchiata da quella domanda.
    -Ho detto qualcosa di sbagliato?-domandò Tom preoccupato dal suo improvviso cambiamento di umore.
    -No, scusa . E' che stavo pensando all’ultima volta che sono venuto in questo posto.-
    -Ed è un ricordo triste?-chiese curioso Tom.
    -No, è il ricordo più bello che io abbia- rispose Bill, malinconico.

    *14 giugno 2009
    -Bill, dove mi stai portando?!- gli chiese il ragazzo biondo mentre Bill lo trascinava all’interno di una grotta.
    -In un posto bellissimo- rispose semplicemente Bill.
    -Dubito che una caverna sia un posto bellissimo-
    -Dai, Fabio . Sono sicuro che tra poco cambierai idea-.
    Camminarono ancora per qualche metro fino ad arrivare alla cascata e, una volta giunti, Fabio rimase a bocca aperta.
    -Te lo avevo detto che ti saresti ricreduto.-Disse divertito.
    Non fece in tempo a dire altro che Fabio lo prese tra le sue braccia in un dolce abbraccio e gli sussurrò un dolce “ti amo”.
    -D…Dici davvero?-chiese Bill, titubante .Temeva quasi che Fabio stesse scherzando.
    -Certo, come potrei non amarti?-
    -Anche io ti amo- e lo baciò sulle labbra.*


    Quello per Bill era il ricordo più bello in assoluto . Peccato però che, come tutte le cose belle , avesse avuto fine.

    -Hey, Bill , tutto bene?-
    -Sì, scusa.. stavo pensando . Dai, vieni, facciamoci il bagno.- Si avvicinò alla cascata e si tolse la maglietta, lanciandola in faccia al rasta.
    -Come, il bagno?!!- chiese sbalordito Tom.
    -Ma sì, dai . Tanto l’acqua non è fredda.- Rispose togliendosi le infradito ai piedi.
    -Ok, mi hai convinto.- si tolse così anche lui maglietta, scarpe, calze e jeans rimanendo con dei boxer neri addosso.
    Rialzò il volto e vide che Bill era in procinto di togliersi il pantalone della tuta.
    Dire che aveva rischiato di strozzarsi con la saliva era dir poco. Il moro non indossava boxer come lui, bensì un microscopico perizoma di pelle nero da cui poté vedere perfettamente le sue natiche piccole e sode.
    Il moro intanto entrò nell’acqua ben felice di vedere che il perizoma comprato nel sexy shop il giorno prima avesse fatto il suo effetto.
    -Allora, entri oppure no?- Chiese divertito Bill.
    -C…Certo- disse Tom ancora imbambolato per lo spettacolo.
    Quando lo raggiunse nell’acqua fu felice di constatare che era abbastanza calda, soprattutto da quando il moro aveva iniziato a bagnarlo in faccia.
    Giocarono per 10 minuti fino a quando Tom lo prese per la vita e lo avvicinò a sé.
    Restarono a guardarsi per qualche secondo, poi, lentamente, si avvicinarono fino a far combaciare le loro bocche dando vita ad un bacio dolce e passionale allo stesso tempo.




    Note: scusate il ritardo ma ho avuto problemi di salute.
    Per il resto spero che i capitoli vi piacciano. un bacione S
     
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  8. aniahh
     
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    e finisci qua?! ma sei una stronza? (scusatemi il termine) comunque mi piace tantissimo ahahha :D
    posta presto
     
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  9. DarkSideTheGirl
     
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    Lo so sono stronza ma non ti preoccupare il capitolo l'ho mandato in betaggio appena corretto posto xD
    Grazie del commento xD
     
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  10. DarkSideTheGirl
     
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    MODEL AND WHAT REPPERS HAVE IN COMMUN?



    CAPITOLO 8





    Erano abbracciati mentre le loro lingue si sfioravano e accarezzavano in una dolce danza.
    Occhi chiusi, soffici carezze sul collo e piccoli morsi sulle labbra.
    Poco dopo le loro bocche si staccarono senza che loro smettessero mai di guardarsi negli occhi.
     
    Fu Tom il primo a spezzare quel silenzio .
    -Allora, è per questo che mi hai portato qui?- domandò con un sorrisetto sarcastico.
    -Ma no, stupido! Ti ho portato qui perché è un bel posto ed è anche molto romantico- ribatté Bill.
    -Quindi, non mi hai portato qui per baciarmi-
    -Ehmmmm.. no- rispose divertito Bill -Ma non per questo devi pensare che mi abbia dato fastidio.-
    -Perciò,se, per esempio, io adesso ti baciassi, tu non ti opporresti, giusto?-
    -Giusto.-
    Dopo aver ottenuto una risposta positiva, Tom fece ricongiungere le loro bocche dando il via ad un nuovo bacio.
    Passarono mezz’ora nell’acqua. Una mezz’ora fatta di baci, tocchi, sospiri .
    -Bill, che ne dici di uscire? Anche perché inizio ad avere freddo qui dentro.- gli domandò Tom,sempre tenendolo tra le braccia.
    -Certo,anche io inizio ad avere freddo.- rispose staccandosi dal rasta ed avviandosi fuori dalla cascata.
    Tom lo seguì ed insieme iniziarono a vestirsi.Sempre insieme e mano nella mano si avviarono a casa scambiandosi un ultimo dolce bacio sul ciglio dell’entrata dell’abitazione.
     
    ***
    Nella sua camera da letto Bill non faceva altro che pensare a come il suo piano fosse iniziato nel migliore dei modi . Tom non ci avrebbe messo molto ad innamorarsi.
    Tuttavia, mentre si girava e rigirava tra le lenzuola,si domandava se fosse davvero giusto che un innocente ci andasse di mezzo.
    Poi però gli tornavano in mente le immagini del suo ragazzo a letto con sua sorella ed i sensi di colpa svanivano . Tutto sommato avrebbe dato una lezione di fedeltà anche a Tom.
    In fondo, non si sta per tanto tempo con una persona fingendo di amarla per poi tradirla senza tanti scrupoli,con il fratello per giunta!
    Oramai il piano di vendetta era in atto e niente e nessuno lo avrebbe fermato .
    L’avrebbero pagata entrambi, poco importavano la sofferenza e l'odio che ne sarebbero potuti derivare .
    ***
    Era un’ora che fissava il soffitto,proprio non riusciva a prendere sonno.
    Continuava a pensare alla bella serata che aveva trascorso in compagnia di Bill.
    Per la prima volta non si era annoiato,anzi, si era divertito ed era stato bene.
    Di solito quando usciva con con Annalisa,o altre ragazze, rimpiangeva di non essere rimasto a casa, soprattutto quando iniziavano a parlare di argomenti inutili, o di cavolate varie.
    Invece con Bill non era successo.Avrebbe persino voluto passare più tempo insieme a lui.
    L’unico modo per rimediare alla scarsità di tempo era fingere di stare male la mattina seguente e saltare la gita nel bosco che Annalisa ed i suoi genitori avevano programmato per quel giorno .Di sicuro Bill non avrebbe partecipato visto che durante la cena aveva ribadito più volte che quella gita sarebbe stata decisamente pericolosa per lui, data la sua allergia alle api .
    Sorrise nel buio . Sì, era l'occasione perfetta!
    ***
    La mattina successiva quando Annalisa andò a svegliare Tom, quest’ultimo fece finta di aver dei dolori allo stomaco e di conseguenza la ragazza gli disse che poteva tranquillamente stare a casa a riposare.
    Così, non appena la casa fu vuota, si alzò per andare da Bill.
    Aprì la porta ritrovandosi il moro proprio davanti.
    -Tu non stavi male?- chiese con un sorriso Bill.
    -In realtà sto benissimo.Ho detto una bugia solo perché volevo passare un po’ di tempo con te- disse Tom accorciando la distanza tra i loro volti.
    Ma, proprio mentre lo stava per baciare, Bill si scansò.
    -Ehy, tutto bene? Che hai?-
    -Tom, ti devo chiedere una cosa-
    -Dimmi pure, ti ascolto-
    -Io vorrei sapere cosa sono per te- Chiese velocemente.
    -Come, scusa?-
    -Vorrei sapere cosa sono per te. Sono il tuo amante? Un passatempo per queste due settimane? Uno sfogo sessuale utile a fare esperienze anche con gli uomini?-
    -perché mi chiedi questo?-
    -Perché ne ho bisogno . Io non voglio soffrire ancora e quindi ti prego di darmi una risposta,o perlomeno dirmi se ti vuoi solo divertire con me . Non voglio illudermi .
    -Io...-



    Note:Scusate per il ritardo ma ho avuto un periodo no.
     
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  11. aniahh
     
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    ma perche devi sempre finire sul più bello???? ahahha bellissimo capitolo, loro son tenerissimo e bill è un grande ;) posta presto
     
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  12. DarkSideTheGirl
     
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    Mi dispiace ma non penso di poter scrivere ancora questa storia.Il punto è che stò passando un momento no nella mia vita e per di più si è messo di mezzo anche il problema di mia sorella. Dall'inizio dell'estate ha smesso di mangiare e ora ha iniziato persino a mettersi le dita in bocca e vomitare,ne io ne la mia famiglia ne tantomeno il suo ragazzo sappiamo più cosa fare,quindi scusate ma per ora non riesco a scrivere.
    Spero magari in futuro di riprenderla ma per ora sonno costretta ad abbandonarla.
    Un bacio S.
     
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  13. Shine <3
     
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    Mi dispiace davvero molto per quello che sta succedendo a tua sorella quindi tranquillla e se un indomani ti verrà voglia di riprendere la FF sappi che qua ci sono sempre un paio di occhi pronti a leggere un nuovo capito!!! :D
    Spero tanto che la situazione si risolva o cmq migliori...un bacione <3
     
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  14. Paddy Blue
     
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    mi piace molto spero che continui ;)
     
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  15. zanzaretta89
     
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    ma non posti più? sono ansiosa di come va avanti =)=)=)=)=)=)
     
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14 replies since 7/2/2012, 22:01   353 views
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