From A Dream

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  1. Dark_angels
     
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    Buon giorno, sera, pomeriggio a tutte:)
    questa è la mia prima fanfiction, perciò non siate troppo cattive....
    no be, le critiche sono bene accette, preferirei che nessuno insultasse questa piccola storiella, ma non posso impedirvelo...
    il titolo... be per il titolo c'è tutta una piccola spiegazione, ma ve la darò sola alla fine della storia, sperando di arrivarci, alla fine.
    non ho un banner, ma se qualche anima buona decide di farlo mossa a compassione è più che accetto!!!! ovviamente quella dolce anima buona non ci guadagnerà niente, se non un posto speciale nel mio cuoricino! Detto ciò vi lascio il prologo, sperando che non mi mettiate a vomitare sulla tastiera, anche perchè non penso che il vostro pc se lo meriti:)

    AUTRICE: Dark_angels
    TITOLO: From a dream
    RAITING: NC17 ( l’intenzione è quello, poi si vedrà più avanti)
    DISCLAIMER: i personaggi di questa storia non mi appartengono ( magari mi appartenessero!) niente di quello che scrivo è mai successo ( se non nella mia piccola testa bacata) e non ci guadagno niente ( anche perché se no stareste comprando il mio bestseller nelle più importanti biblioteche mondiali)

    FROM A DREAM



    PROLOGO






    Mi spinse fino al dirupo. Come se fossi un prigioniero qualunque. Come se non ci conoscessimo. Come se non ci fosse mai stato niente tra noi. Arrivai sull’orlo del precipizio. “Ti aspettavi qualcosa di diverso?” mi chiese lui, quasi deridendomi.“Magari una morte meno dolorosa, più dignitosa? Illuso. Preparati a saltare”.Guardai in basso. Le altezze non mi avevano mai spaventato, ma ora era diverso: una caduta del genere mi avrebbe regalato la morte. E me l’avrebbe data la persona che amavo più al mondo. Improvvisamente ripensai a tutti i momenti insieme. Ripensai alle notti intorno al fuoco, a parlare delle nostre vite, tanto diverse quanto uguali. Ripensai a quando mi ero aperto a lui e avevo capito che sbagliavo. E quando si era aperto lui e aveva capito. Ripensai a quando mi aveva aiutato a superare i miei limiti, a quando aveva curato le mie ferite. Ripensai al nostro primo bacio.
    Ero sull’orlo del precipizio, quando sentii la sua mano sulla mia schiena. Una volta quella mano mi avrebbe regalato un brivido di piacere ma ora mi regalava solo un brivido di pure terrore. Sentii il suo fiato caldo sul collo, la sua voce suadente nell’orecchio:“Hai paura? Non averne. Non c’è motivo di avere paura. Tutto sarà finito in meno di un secondo. In un battito di cuore. Fidati”. Un altro passo. Uno ancora e poi ci sarebbe stato il vuoto. Mi ero fidato così tanto di lui. E, anche ora, mi fidavo di lui. Il suo tocco leggero si fece più forte, ma invece di stringermi a lui mi allontano e io fui catapultato nel vuoto. Volevo credere che quella non fosse la fine di tutto, così mi fidai. Aveva detto di non avere paura? Non ne avrei avuta. Aveva detto che sarebbe durato un secondo? Avrei aspettato un battito di cuore. Aveva detto di fidarsi? Mi sarei fidato. Così iniziò la mia lenta caduta di un battito di cuore, senza un grido, senza una lacrima, senza lamento. Solo ad occhi chiusi, ascoltando il mio cuore. Aspettando che finisse di compiere un battito. Ma prima che il battito finisse, l’urlo di un nome squarciò l’aria.


    tesori miei belle, sappiate che il 1o capitolo e quasi ultimato, mancano le ultime correzioni, ma non intendo postare se non vedo almeno 2 commentini ini ini, che siano " bella continua" o " fa schifo, smetti di scrivere che fai un favore all'umanità" e se magari appartenen alla seconda categoria dite perchè vi fa schifo :) perciò sappiate che se questa storia continuerà dipede solo da voi, stelline polari:*
     
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  2. Star Venomous
     
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    Primaaa!!! E' bello sapere che hai deciso di postare questa tua bella storia proprio nel giorno
    del mio compleanno! Soprattutto se mi piace!!! ahahaha xD
    Complimenti il prologo è davvero ben fatto, mi ha subito incuriosito!
    Mi chiedo quindi che cosa sia successo per arrivare a quel punto!! Ma mi chiedo anche
    chi dei due ha buttato giù l'altro.
    Spero che continui. (:

    Per il banner, ma che io ho il vizio di chiamare copertina xD, se vuoi posso fartelo io! ^^
    Tanto che ci vuole? Mi dici come lo vuoi ed io cerco di soddisfare il tuo volere, anche perché
    non sono una maga in fotomontaggi nonostante abbia Photoshop xD
    Mi farebbe piacere darti una mano, se vuoi, altrimenti niente. (:


     
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  3. Dark_angels
     
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    O che tenera:) sono felice che ti piaccia cosi tanto e ricevere un complinento da te ė davvero gratificante perche so come scrivi, e so anche che non hai molti peli sulla lingua... Per il banner... So che sei bravissima con i disegni, e lo dico con cognizione di causa, ma il problema ė che se la storia va avanti come penso, farti fare un bel banner rovinerebbe la sorpresa, sia a te sia ai lettori futuri... Pero posso dirti che per quello che ho in mente forse piu in la ti chiedero in prestito uno dei tuoi disegni, che so gia andranno bene XP
     
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  4. Star Venomous
     
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    CITAZIONE (Dark_angels @ 14/10/2012, 14:00) 
    O che tenera:) sono felice che ti piaccia cosi tanto e ricevere un complinento da te ė davvero gratificante perche so come scrivi, e so anche che non hai molti peli sulla lingua... Per il banner... So che sei bravissima con i disegni, e lo dico con cognizione di causa, ma il problema ė che se la storia va avanti come penso, farti fare un bel banner rovinerebbe la sorpresa, sia a te sia ai lettori futuri... Pero posso dirti che per quello che ho in mente forse piu in la ti chiedero in prestito uno dei tuoi disegni, che so gia andranno bene XP

    Beh se hai paura di rovinare la sorpresa potresti pensare un banner dove invece
    di svelare incuriosisce. ^^ Però va bene a te la scelta, quando vuoi io ci sono e
    anche i miei disegni xD

    E comunque tanto che ridi posta va! ahaha xD
    Attenderò nell'ombra il capitolo u.u
     
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  5. Star Venomous
     
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    Up! *w*
     
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  6. LadyCryCryKaulitz
     
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    eccomi anche qui a commnetare!! :) posta presto
     
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  7. Dark_angels
     
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    Scusate il ritardo, l'intenzione era di postare sabato, ma per varie motivazioni ( conosciute come scuola, anche se dire carcere minorile sarebbe più appropriato) non sono riuscita, così posto oggi. Mi fa molto piacere vedere che la mia storia a ben due lettrici! Mi riempie di orgoglio ^^
    enjoy yourself

    AUTRICE: Dark_angels
    TITOLO: From a dream
    RAITING: NC17 ( l’intenzione è quello, poi si vedrà più avanti)
    DISCLAIMER: i personaggi di questa storia non mi appartengono ( magari mi appartenessero!) niente di quello che scrivo è mai successo ( se non nella mia piccola testa bacata) e non ci guadagno niente ( anche perché se no stareste comprando il mio bestseller nelle più importanti biblioteche mondiali)


    CAPITOLO I

    Ero seduto sul davanzale di una delle tante finestre della mia casa, a pensare. Mio padre detestava quando lo facevo, lui preferiva l’azione. Io invece amavo pensare. Soprattutto riguardo alla condizione che vivevo. Ero il principe di un regno segnato dalla guerra, avrei dovuto pensare a come sconfiggere i miei avversari, ad una strategia, ma non me ne importava molto. Alla fine io volevo capire perché combattevo: cosa avevano fatto di così sbagliato? Fin da piccolo lo domandavo a mio padre, ma lui sviava sempre l’argomento: per lui la guerra si combatteva e basta. Non vedevo grandi differenze tra me e loro: noi alati, loro più forti sulla terra. E allora? Ma per quelli del mio popolo questa differenza li rendeva degli esseri ignobili. Spesso proponevo a mio padre di fare in modo di trovare un accordo una tregua: alla fine la guerra rendeva la vita difficile, se non impossibile, al nostro popolo. Ma ovviamente non mi dava mai retta.
    Già non impazziva di gioia per me: avevo un fisico fin troppo femmineo; inoltre amavo contornare i miei occhi con dei trucchi scuri, come il kajal, cosa che lui non condivideva. Mio padre preferiva di gran lunga mio fratello, ma era costretto a rendere conto a me: ero io il più grande. L’erede al trono.
    “Bill, cosa stai facendo?” la voce di mio padre mi ridestò dal sonno.
    “Niente padre, pensavo” risposi io
    “ A qualche tattica mi auguro”
    “ Sì, padre”. Mentire non mi piaceva, ma dicendogli la verità lo avrei ferito: perché non risparmiargli una sofferenza inutile?
    “ Bene”disse sorridendo “ Stai abbandonando finalmente l’idea della pace con quegli stupidi essere, vero? Finalmente ti riconosco! Non avrei mai potuto sopportare un figlio degenere. Dobbiamo continuare la guerra come fecero i padri dei nostri padri…” 5 secondi netti e mi persi nelle mie fantasie. Mi faceva quella ramanzina, fin quando avevo 4 anni, e in tutti quel tempo non era cambiata di una virgola. Non avevo bisogna di ascoltarla ancora.
    “ Bill, ci sei?” disse mio padre, sventolandomi una mano di fronte agli occhi. Io sorrisi timido. “ Sì, padre. Stavo solo meditando sull’importanza delle tue parole. Comunque perché siete venuto a chiamarmi? Di persona poi?” “è stata indetta una riunione militare per decidere come comportarci sul fronte e devi partecipare: te ne sei dimenticato?” “ Scusami padre, mi sono perso nei miei ragionamenti.”. lentamente mi stiracchiai. Parti dalle braccia alle gambe poi mi lascia cadere a terra. Ad un soffio dal pavimento poi spiegai le mie ali, nere come la pece, e planai completamente a terra. “ Muoviti Wilhelm, non abbiamo tempo da perdere” disse sbrigativo mio padre “ Si, re Jorg” risposi all’incitamento. Quando eravamo tra di noi poteva chiamarci come volevamo, ma davanti agli altri no. Perché il re deve essere superiore, distaccato, perché deve considerare tutto il popolo e non può dare più importanza ai suoi figli o parenti. Stupido galateo! Se fossi stato io re avrei abolito tutte quelle stupide regole, ma questo avrebbe implicato la morte di mio padre. Per cui speravo di non ascendere al trono troppo presto.
    Camminammo spediti fino alla sala adibite alle riunioni e io indietreggiai. A causa delle nostre ingombranti ali dovevamo entrare nelle sale uno alla volta. Ridicolo, eh? Noi, così tanto perfetti in confronto a quegli altri, i terranei, regrediti, zotici, volgari, rozzi, dovevamo fare la fila per entrare in una stanza! Del resto le nostre splendide piumate ali nere potevano solo rilassarsi un po', ma non piegarsi in modo da essere perpendicolari alla schiena, o, tanto meno, appiattirsi contro di essa. A meno che non te le voglia rompere. Rompere le ali, per uno della mia gente è una cosa terribile: ciò ti invalida, e ferisce nel profondo. Senza contare che anche se le ferite guariscono, le ali non voleranno più come prima. Senza contare che spezzare le ali ad un cadavere è uno degli oltraggi più gravi, un vero e proprio tabù.
    Questo è uno dei motivi per cui la mia gente odia i terranei: tutti gli alati inviati per un attacco diretto o una semplice ricognizione entro i confini delle loro terre sono stati trovati morti con la testa spaccata, contro le rocce. Ovviamente erano stati abbattuti in volo e poi erano precipitati sulla catena montuosa che circonda i loro villaggi. Ma aver ucciso alcuni dei nostri non gli bastava. Raccoglievano i loro cadaveri, gli spezzavano in malo modo le ali e depositavano i corpi nei nostri territori. Per questo li odiavo un po’ anche io. Infatti la pace mi interessava più per me che per loro: non potevamo reggere ancora una condizione del genere, ma l’orgoglio stava accecando mio padre e i generali. L’unica cosa buona che mio padre fece, senza contare il legame affettivo che ci unisce, fu farmi educare dal precettore più brava dell’intero regno, anche se aveva delle idee un po'…. libertine, ecco. Veniva dall’aristocrazia, ma poi, volendo vedere cosa c’era nel resto del mondo si spostò in lungo e in largo per il regno, visitando ogni luogo. La capitale, dove sia io che lui eravamo sempre vissuti era splendida, ma il resto era ridotto in miseria. Gente povera, madre a cui i figli venivano strappati giovanissimi per iniziare l’addestramento, madri disperate perché sapevano che quei figli non li avrebbero più rivisti. Ma quella gente, povera e disperata era anche molto orgogliosa e testarda: se avessero chiesto a mio padre di chiedere una tregua, lui l’avrebbe trovata. È un buon sovrano e ha a cuore il suo popolo, ma hanno inculcato agli alati, fin da piccoli, l’odio per i terranei e non sarebbero mai arrivato a tanto. Sarebbe come tradire gli avi, i loro principi, tutto quello in cui hanno creduto e per cui hanno lottato, non possiamo farlo! Ecco cosa dicono. Senza pensare neanche per un istante che magari i loro avi avrebbero preferito vedere i nipoti in salute. Comunque il mio precettore viaggiò molto e quando divenne vecchio e iniziò a insegnare, io divenni il suo allievo prediletto, perché domandavo sempre il motivo per cui accadevano certe cose, senza accontentarmi di un semplice “ perché si” o “ perché no”. Io volevo la verità. Così iniziò a raccontarmi di tutti i suoi viaggi, di ciò che aveva visto, di ciò che era veramente la guerra. “ sarai il nuovo re, Bill” mi disse lui una volta. “ tu potrai cambiare tutto ciò un giorno. Non sarai cieco come tuo padre o come i tuoi antenati. Ti ho raccontato cosa genera la guerra: non gloria, ma dolore e povertà. Non deludermi, fai del tuo regno un posto migliore”.
    Sulla base di questa affermazione incentrai la mia vita. Sapevo di poter fermare la guerra e, in segreto, tra i soldati più giovani, cercavo alleati: per quando sarei diventato re, loro sarebbero stati generali, mi avrebbero supportato. Sempre se rimanevamo vivi abbastanza da vivere quel futuro.
    Una volta che papà fu entrato entrai anche io. “ Sei arrivato, sorellina” disse sprezzante mio fratello, Tobias. Se mio padre semplicemente non condivideva il mio modo di esprimermi, mio fratello lo disprezzava apertamente, sminuendomi e deridendomi per questo. Ma il fratello maggiore in ogni caso rimanevo io. “ Sì, l’erede al trono è arrivato, moccioso, per cui ora la riunione può iniziare”.
    “Allora iniziamo” disse il generale Schimmt, che sedeva sempre alla mia destra. Schimmt è il mio generale di fiducia, e lui nutre la sua massima fiducia in me, dal momento che un giorno salvai suo figlio sul fronte trascinandolo fino al campo più vicino, mettendoci al sicuro.
    Il primo a prendere la parola fu Schwarz, il generale addetto alla difesa di sud-ovest “ la situazione del mio fronte non è delle migliori: sembra che il nemico abbia incrementato le sue forze lì. Gli attacchi sono sempre più ravvicinati, e non sappiamo come difenderci. Inoltre, da quello che ho sentito dire, le truppe nemiche sul versante H sono guidate dall’erede al trono dei terranei.”. “ Be le truppe devono avere preso coraggio dopo che il loro erede è sceso a dargli manforte.” Concordò mio padre, leggendo fra le righe. “ Dobbiamo adottare la stessa strategia, altrimenti le nostre truppe si demoralizzerebbero.” “ Ma signore…” intervenne Schimmt “ Questo porterebbe conseguenze ancora più disastrose: se Wilhelm dovesse morire… è a questo che puntano i terranei, far esporre il nostro erede…”. Caro, vecchio Schimmt, mi voleva evitare quella scocciatura. Sapeva che me la sapevo cavare egregiamente quanto odiassi la guerra. “ Ci andrò io” disse Tobias “ Se Bill ha troppa paura…” disse schernendomi. Io lo lasciai fare, ma mio padre no. “ Tobias, ne abbiamo parlato molte volte: non sei il mio primogenito, e per quanto mi renda orgoglioso per le tue qualità, questo compito spetta a tuo fratello.” Poi si rivolse a me “ Wilhelm, accompagnerai Schwarz nelle terre di sud-ovest”. “ Ma…” “ No Schimmt, basta così.” Lo interruppi io. Poi mi rivolsi a mio padre:“Va bene padre, farò come avete ordinato, partirò subito.”. L’idea di prendere parte alla guerra e di dirigermi al fronte non mi entusiasmava, anzi mi faceva abbastanza schifo, ma non potevo fare altrimenti. Andai nelle mie stanze e preparai una leggera borsa da viaggio, con qualche vestito pulito e qualche libro. Poi presi l’armatura, la mia spada; erano farmi perfette per un alato: leggere ma resistenti. Presi anche arco e faretra, dopo di che mi avvia verso torre grande. Torre grande e una torre immensa che troneggiava al centro del palazzo reale: era abbastanza alta da incontrare le maggiori correnti ascensionali, cosi da permettere alla famiglia reale di raggiungere ogni parte del regno direttamente dalla capitale. Ero il primo ad arrivare: meglio per me. Non avevo proprio voglia di sentire gli sproloqui di Schwarz, né le chiacchiere di mio padre. Del resto la strada la conoscevo, potevo farcela da solo. Inoltre potevo divertirmi un po’ durante il volo. Sorrisi tra me e me, presi una forte rincorsa e andai incontro al vuoto ad ali chiuse. Poi quando sentii il vento caldo sulla pelle le aprii tentato di prendere quota il più possibile. Il mio vecchio predecessore mi aveva insegnato qualche trucchetto in volo, come raggiungere le quote più altre, dove le nuvole coprono il cielo, così da rimanere per un po’ tranquillo. Ma allo stesso tempo mi aveva insegnato a menadito tutte le correnti dei venti, così da non perdermi, anche se non aveva la terraferma come punto di riferimento. Ovviamente mio padre non ne sapeva assolutamente niente, altrimenti avrebbe sfruttato le mie conoscenze per la nostra guerra; ma attaccare i nostri nemici dal cielo, dove non ci potevano vedere non era per niente leale. Volai per quasi un’ora guidato dai venti e dal mio istinto, godendomi il sole caldo sulla pelle. Distesi le ali al corrente fino a sentire tutti i muscoli, i tendini e i nervi tesi, pronti a scattare e diedi un’altro poderoso colpo all’aria per librarmi ancora. Volare è una delle cose che mi rilassano di più: mi faceva sentire libero spensierato, con la testa nelle nuvole… forse perché con la testa nelle nuvole c’ero davvero! Ogni volta che esitavo un secondo a battere le ali, sentivo un brivido di eccitazione percorrere la colonna vertebrale e il mio cervello rilasciava una scarica di adrenalina nelle vene. Non c’era niente che mi faceva sentire come volare, ma volare veramente, non i brevi voli di natura militare che mio padre mi ordinava di fare. Un vento che portava l’odore delle montagne mi avvisò di essere arrivato, così cominciai lentamente a planare perdendo lentamente quota, finché atterrai all’entrato dell’accampamento. Tutti si girano verso di me. Ecco che cominciava il primo giorno al disperato accampamento di sud-ovest, versante H.

    note finale: spero che ti piaccia e che qualcun'altro cominci a leggere^^ comunque, per chi se ne dovesse intendere di più, non ne so molto di guerra, per cui se quella parte vi sembrerà u po scarna, perdonatemi, ma non mi volevo lanciare in piani militari o stime dei cadaveri, perchè la cosa non mi entusiasma molto. Spero vi piaccia, perchè il cap non mi entusiasma molto.
    Se non ci sono intoppi ci vediamo sabato^^.
     
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  8. LadyCryCryKaulitz
     
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    Hey ma sono la prima a commentare! xD
    non dire sciocchezze è fantastico come primo capitolo e mi incuriosisce tantissimo! non vedo l'ora che arrivi sabato per sapere come va avanti :)
     
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  9. bilabilu
     
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    Bella!!
     
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  10. Star Venomous
     
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    A me è piaciuto come capitolo! (: Sì, giustamente è di passaggio, per far capire come stanno le cose quindi
    magari non è ricco di azioni o quant'altro ma pur sempre piacevole.
    Dopotutto è giusto, se si passasse direttamente a quello che può interessare per davvero allora
    la storia non sarebbe più unica del suo genere.
    Poi per quanto riguarda la cosa di saper spiegare la guerra non penso sia molto importante.
    Voglio dire, per me basterebbero anche le cose minime e indispensabili. Non sono specializzata
    nemmeno io in questo settore quindi se ci fossero troppe cose da bravi soldati non ci capirei un bel niente. D:
    Trovo curiosa la storia degli angeli, mi chiedo allora chi siano questi zoticoni che stanno sulla terra!


    CITAZIONE
    Ridicolo, eh? Noi, così tanto perfetti in confronto a quegli altri, i terranei, regrediti, zotici, volgari, rozzi, dovevamo fare la fila per entrare in una stanza!

    Questa parte mi è piaciuta ahaha xD
    Ho subito pensato che se scoppia un incendio o chissà cos'altro muoiono uno in fila all'altro xD
    Comunque sì, bellissimo! (:

    E poi un'altra cosa!

    CITAZIONE
    ma attaccare i nostri nemici dal cielo, dove non ci potevano vedere non era per niente leale.

    Chi se ne frega, no? Che cosa gliene dovrebbe importare a Bill della lealtà nei confronti
    di quelle bestie quando poi loro li abbattono come delle anatre a caccia e gli fanno cose
    orribili ai corpi senza vita? Cioè li gettano nel loro territorio dopo averli uccisi come
    per dire "Toh, tenetevi la vostra spazzatura". Non se li tengono nemmeno per dimostrare
    la propria forza. D:
    Non so Bill... ma io userei proprio quella sua specialità per vendicare tutti quelli che
    sono morti. Non può sperare in una pace quando poi fanno queste cose macabre.
    Ora non so come si comportano i suoi simili, non ne ho ancora avuto modo di
    saperlo, ma per adesso questa è la mia opinione. u.u

    Comunque complimenti, spero che il capitolo arriverà presto! (:



     
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  11. Dark_angels
     
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    Grazie mille;) adesso le lettrice sono tre che gioia! Comunque per star: sono felice di aver causato una reazioni cosi forte ed energica ! Devo ammettere che non avevo pensato all'ipotesi incendio.... Interessante. Comunque per rispondere alla tua domanda su bill: per lui la lealtà prima di tutti, non potrebbe ritenersi migliore degli altri se anche lui giocasse sporco. Inoltre bill ė fermamente convinto che non tutti siano cosi, che qualcuno simile a lui d'altra parte c'ė, non puo permettersi di generalizzare, anche per i suoi insegnamenti. Inoltre lui ė, diciamo, antropologicamente curioso e non si lascia i fluenzae da pregiudizi, perciò no si sente di condannarli prima ei sapere esattamente perchė lo fanno, anche perchė sa bene quali sono le pratiche di tortura da loro utiliztate e ne ha una idea tutta sua....
    Ma per questo c'ė tempoXP
     
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  12. Star Venomous
     
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    CITAZIONE (Dark_angels @ 2/11/2012, 12:10) 
    Grazie mille;) adesso le lettrice sono tre che gioia! Comunque per star: sono felice di aver causato una reazioni cosi forte ed energica ! Devo ammettere che non avevo pensato all'ipotesi incendio.... Interessante. Comunque per rispondere alla tua domanda su bill: per lui la lealtà prima di tutti, non potrebbe ritenersi migliore degli altri se anche lui giocasse sporco. Inoltre bill ė fermamente convinto che non tutti siano cosi, che qualcuno simile a lui d'altra parte c'ė, non puo permettersi di generalizzare, anche per i suoi insegnamenti. Inoltre lui ė, diciamo, antropologicamente curioso e non si lascia i fluenzae da pregiudizi, perciò no si sente di condannarli prima ei sapere esattamente perchė lo fanno, anche perchė sa bene quali sono le pratiche di tortura da loro utiliztate e ne ha una idea tutta sua....
    Ma per questo c'ė tempoXP

    Beh se Bill è convinto che non tutti siano così, leggendo il prologo, penso che forse si
    potrebbe anche ricredere.. ma non glielo auguro, dai. xD
    Ma ad ogni modo grazie per la spiegazione, ora capisco il motivo per cui non fa certe
    cose con il solo scopo di vendetta o di vincere questa guerra. u.u
    Però occhi al detto "La curiosità uccise il gatto" xD
    Okay basta, dopo questa mia perla di saggenza mi dileguo prima che tu mi
    possa lanciare addosso una scarpa. xD



    Ps: giusto per ricordartelo... attenderò il capitolo nell'ombra. u.u
     
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  13. LadyCryCryKaulitz
     
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    up up up
     
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  14. LadyCryCryKaulitz
     
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    uuuuuupppppppp
     
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  15. Dark_angels
     
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    ciao bellissime:) ho avito qualche problemino, ma la storia va avanti, in produzione continua:) per no rimanere indietro ho in programma di scrivere ancora un po prima di postare di nuovo, così da non costringervi a d aspettare invano troppo a lungo. perdonate ho avuto qualche problema, oltre al fatto ad una specie di blocco " di stesura" visto che la storia c'è, ma no mi piace come sta venedo giù, ma sto rimediando:) intanto mie adorate 3 stelle alpine, fatemi vedere quanto vi interessa;)
     
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23 replies since 13/10/2012, 23:05   310 views
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