Cruel Intention - Prima regola:non innamorarsi

la mia prima fan fiction

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  1. Kate ~
     
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    La mia prima fan fiction..
    Protagoniste, oltre a me, Elekna,BarbieB e Ginny
    Hope you have fun..




    “In Germania?”
    “Sì, perché no? Oltre alla possibilità di assistere ad un loro concerto in patria, ci potremmo fare un bel viaggetto, no?”
    Io e Bea ci guardiamo allibite, poi voltiamo la testa in direzione di Ele che, sorniona, ride sotto i baffi. Sappiamo che lei è la più intraprendente di tutte ma.. nessuna di noi si aspettava la sua proposta, anche se a pensarci bene, l’idea ci attira.
    Il giorno seguente, Ele si precipita in agenzia viaggi e torna con un malloppo di depliant di alberghi ed ostelli. Decidiamo per un piccolo alberghetto a Monaco, carino e a basso costo.
    In capo ad una settimana siamo pronte. Decidiamo di usare la mia macchina, così potremo utilizzarla anche a Monaco.
    Il viaggio trascorre piacevolmente, cantiamo a squarciagola, ci diamo il cambio alla guida e programmiamo la nostra settimana di vacanza.
    Arriviamo a notte fonda. La nostra prima notte tedesca……..

    Il mattino successivo, ci ricordiamo di un dettaglio essenziale…….come facciamo ad assistere al concerto di domenica se non abbiamo i biglietti??
    Panico totale..ma Bea, saggia e risoluta, ci suggerisce di non demordere e di setacciare tutti i negozi abilitati alla vendita di biglietti.
    Dopo due ore di ricerca,niente.. Tutto esaurito..
    Mentre beviamo un caffè al tavolo di un bar, Ele si allontana e compra un giornaletto. Dopo una rapida occhiata, caccia un urletto di gioia e ci mostra la pagina in questione.
    A caratteri cubitali, il giornale annuncia che manca solo un giorno alla chiusura del concorso che permetterà a 3 fortunate ragazze di assistere al concerto dei Tokio Hotel gratuitamente e di partecipare al party che seguirà lo show, in onore della chiusura del tour Zimmer 483.
    Decidiamo di tentare e, per nostra fortuna, il concorso è anche on line, così ci precipitiamo al primo Internet Shop della zona e ci iscriviamo. Da li, iniziamo a sperare.

    Il mattino successivo, in preda al panico, accendiamo i cellulari sperando di esser state contattate dagli organizzatori ma..tutto tace. Decidiamo di visitare Marienplatze ma, mentre ci godiamo l’architettura della piazza, il mio telefono squilla. Un numero sconosciuto mi mette agitazione. Rispondo con frenesia e…..sìììììììì….abbiamo vintooooo!!!!!
    Gli organizzatori ci comunicano che la nostra domanda è stata accettata e che siamo le vincitrice poiché la storiella che abbiamo allegato come da regolamento, è piaciuta a tutti.
    Chiudo la comunicazione dopo mille ringraziamenti e due furie umane mi saltano addosso ridendo ed urlando..!!Io Bea e Ele conosceremo i Tokio Hotel..!!
    Decidiamo di comprarci qualcosa di nuovo in occasione del grande evento, ma poi ci guardiamo e pensiamo che l’abbigliamento non ci importa..!!Così passiamo la giornata ad acquistare souvenir per gli amici e a fantasticare su quello che succederà domenica..!!
    La settimana passa lentamente..finchè…… il grande giorno arriva.
    Ricevo la telefonata degli organizzatori al mattino presto, con tutte le indicazioni necessarie. Una macchina verrà a prenderci all’hotel verso le 18, in modo da poter assistere anche al sound check. Quando arrivano le 18.00??


    La macchina arriva puntuale come un orologio svizzero (siamo in Germania,vero?!) e noi, esaltate e frastornate, saliamo a bordo.
    Il tragitto è breve, il cuore in gola. Raggiungiamo il luogo dove si terrà il concerto. Passiamo davanti alla folla assiepata che aspetta l’apertura dei cancelli. Poi la macchina svolta a sinistra e costeggia il palazzetto. Dopo pochi istanti, un bodyguard ci fa strada all’interno del backstage. Guardo Ele e Bea con sguardo sornione e loro ricambiano il sorriso. Mi avvicino a loro e sussurro:”Ci siamo..!”. Entriamo in una stanzetta colorata, con qualche divanetto, un tavolino e una macchinetta del caffè. Il bodyguard ci sorride e ci chiede di aspettare qualche minuto. Dopo pochi istanti, la porta si apre e….. oddio ma quello chi è??
    Un tipo con i capelli biondi e la barbetta ci informa che i Tokio Hotel hanno anticipato il sound check, così ci chiede di seguirlo.
    “Che spavento.. Credevo fosse Gustyy..!!”
    Io e Bea ci pieghiamo dal ridere alla battuta di Ele. Seguiamo il finto-Gusty che ci porta ad un passo dal palco e li, finalmente, vediamo i ragazzi pronti ad iniziare le prove.
    Tom si volta verso di noi e ci saluta con la mano. Do una lieve gomitata a Bea e le dico:”Oh..hai già fatto colpo?!”. Lei mi sorride e mi dice: “Che scema!”.
    Iniziano le prove e noi cerchiamo di comportarci come delle persone civili ma.. devo confessare che farei volentieri un urletto, più che altro per stemperare la tensione!
    Circa un quarto d’ora dopo, terminato il sound check, i Tokio ci passano a fianco e si fermano a salutarci. Ci chiedono di segurli nella saletta, per fare quattro chiacchiere in pace prima del concerto.
    Una volta raggiunta, ci sediamo sui divanetti ed Ele, con noncuranza, si affianca a Gustav! Io mi ritrovo seduta fra Georg e Bea, mentre Bill sta in piedi, sorseggiando una bottiglietta d’acqua..(è vodka?Lo spero, ne ho bisogno..!)..
    Nonostante l’apparenza, è Gustav il primo ad intavolare la conversazione chiedendoci i nomi, l’età e la provenienza. Ridono di gusto quando diciamo loro di essere italiane e quando raccontiamo la nostra fortunata avventura con il concorso. Bill ricorda il concerto di Milano, chiedendoci se eravamo presenti. Purtroppo in quell’occasione Bea non era intervenuta, ma Tom le dice.”Ti rifarai stasera..”(E l’occhio furbetto inizia a lampeggiargli..!)..
    Ricordo perfettamente quegli attimi. Georg ci chede se studiamo o se lavoriamo. Ele inizia a raccontare del suo lavoro e io e Bea la seguiamo a ruota libera. In pochi attimi il clima diventa allegro, sbarazzino. Non siamo più tre fans al cospetto di quattro star. Siamo solo un gruppetto di ragazzi che si raccontano.
    Ci ritroviamo a parlar loro con spontaneità, come se li conoscessimo da sempre. Poi Tom tira fuori il cellulare e ci fa sentire un inno che da noi ormai è un tormentone: popopopopopopo..popopopopopopo.. Iniziamo a ridere e ci mettiamo a parlare dei Mondiali, di calcio e di un sacco di altre cose. Passano due ore, sono le 20.00 passate. Tra meno di un’ora inizierà il loro show, così dico: “Che fate prima di un concerto?”. Bill risponde subito, dicendomi che solitamente stanno da soli in una stanza a spalleggiarsi l’un l’altro. Allora continuo:” Ve lo chiedo perché in un’ intervista con una giornalista italiana, ho sentito parlare di un certo rituale che compie Georg..”. Tom scoppia a ridere, seguito a ruota libera dagli altri. Ele infila il coltello nella piaga e dice:”Che rituale?”.
    “Georg si chiude in bagno con certi giornaletti prima degli show”, insinua Tom. Georg si piega dalle risate e smentisce la cosa, ma Tom lo guarda di sottecchi continuando a sghignazzare. A quel punto Bea insorge: ”Su, non siate timidi.. Non ci scandalizziamo..!” Scoppia una risata frenetica, Gustav ha le lacrime agli occhi mentre Bill si accovaccia con le mani sullo stomaco.
    Passato il momento di risate ossessive - compulsive, ci riprendiamo e torniamo ad una conversazione che viaggia su binari più leggeri.
    Alle 20.30, il manager informa i ragazzi che il palazzetto è gremito e che manca meno di mezz’ora all’inizio. Tutte e tre stiamo per alzarci quando Bill ci dice: “Restate ragazze.. Georg non farà nulla di strano!!”. Ricominciamo a ridere come degli ubriachi e ci sediamo di nuovo.
    I ragazzi si stringono in un cerchio privato, si sussurrano qualche frase poi si voltano verso di noi, ci offrono quattro smaglianti sorrisi e Gustav dice: “E’ ora..!”.
    Usciamo dalla stanza, ci salutano e ci danno l’arrivederci alla fine del concerto, poi salgono sul palco e vengono avvolti da una cortina di fumo colorato.
    Il concerto dure 2 ore. Bello, emozionante, vivace e coinvolgente. Noi ce lo gustiamo ad un passo da Tom, che strimpella la sua chitarra come un forsennato.
    Alla fine, sembrano quattro pulcini, bagnati fradici ma felici. Tom si avvicina e dice:”Andiamo a cambiarci. Fra mezz’ora saremo di ritorno ed andremo con la stessa macchina al party.”
    Lo ringraziamo e, sprizzando gioia da tutti i pori, aspettiamo l’arrivo dei quattro cavalieri (della tavola rotonda?!).

    Il viaggio dal palezzetto al locale in cui si svolge il party è più lungo del previsto, perché la città è trafficata (ma tutta sta gente viene al party??!!).
    Dopo 15 minuti entriamo nel locale più strano che abbia mai visto. Un’atmosfera gotica – orientale ci accoglie. All’interno, una cinquantina di persone applaude all’arrivo dei Tokio Hotel e noi tre ci illuminiamo di luce riflessa.
    Tom, il solito caro buon vecchio Tom, offre subito un drink alla nostra Bea che, molto discretamente, accetta il cocktail e conversa piacevolmente con l’affascinante chitarrista (e noi ghignamo sotto i baffetti!). Io ed Ele cerchiamo il bagno ma Gustav mi sottrae l’altra socia e se la porta al bancone del bar dicendomi:”Posso rubartela un istante?” “Ovvio caro Gusty che puoi”, penso io.
    Rimasta sola, come un baccalà, mi guardo intorno alla disperata ricerca della toilette ma, dal nulla (oddio, è Dracula?!) spunta Mister Kaulitz Bill che mi dice: “Sei sola?”. Io annaspo e ridendo rispondo: “Tuo fratello mi ha rubato una socia e il tuo collega Gustav l’altra.. Sì, sono decisamente sola..!”. Bill sfoggia un sorriso mooltoo disarmante e continua:” Ti va un po’ di compagnia? Come puoi notare, hanno abbandonato anche me..!”. Oddio…. Sono io quella che parla con Bill? Eh sì.. “Ma no che non ci hanno abbandonato. Le mie amiche hanno la mia benedizione..!” Bill sorride e mi fa strada verso un tavolino con due sedie, uno dei pochi ancora libero. Ci sediamo e una cameriera ci raggiunge. Sorride a Bill e io penso “Oddio…. Cosa lo guarda in quel modo?? Devo già picchiarla?!!”. Poi rido da sola per l’idiozia e ordiniamo da bere. Sorseggiando due alcolici (è maggiorenne..evviva!), parliamo del concerto e della festa. Dieci minuti dopo, lancio un’occhiata furtiva per il locale e scorgo Ele che ride di gusto alle battute di Gustav (gusto – Gustav?! Giochetto di parole..!), mentre Bea chiacchiera piacevolmente con Tom. Ma…….. Che faccia ha Gusty?? Amore a prima vista? E Tom…..? Quell’occhietto sveglio mi sa tanto che sta cercando un modo per conquistar Bea..!!
    Rido tra me e me un’altra volta e Bill mi guarda con aria interrogativa. Così lo invito ad osservare il fratello e Gustav, e lui conferma le mie ipotesi! Bea ed Ele hanno cuccato..!! E io? Oddio..non lo so..!!
    Ma.. Georg dov’è? Mentre Bill si volta per chiamare la cameriera, ricontrollo la stanza e lo vedo in compagnia di una ragazza.. Chi è la fanciulla misteriosa?
    Poi Bill torna a guardarmi e io… beh.. io la pianto di guardarmi in giro e riprendo la conversazione..!

    Nel frattempo, al bancone del bar, Gustav ed Ele, chiacchieravano del più e del meno. Ele chiedeva come fosse possibile che, un ragazzo con la faccia assolutamente calma come lui, potesse trasformarsi in un furioso batterista durante gli show.
    “Ahaahaahhhaa.. Bella questa domanda..!Ancora nessuno mi aveva chiesto di questa mia metamorfosi..!!”
    “Sai” proseguì Ele “Metti una carica eccezionale nel suonare la batteria.. Sembra che tu sia nato con le bacchette in mano!!”
    Gustav rise, poi spiegò che, in verità, suonava da così tanti anni che ormai le bacchette erano diventate un prolungamento delle sue mani. Continuarono così per un po’, fra uno scherzo e un discorso serio, fino a quando Gustav prese il coraggio a due mani e disse:” Te l’ha mai detto nessuno che hai gli occhi dello stesso colore del mare in piena estate?”. Ele arrossì, ma un rossore discreto, appena percettibile. In realtà, il suo cuore batteva talmente forte che temeva si sentisse. “Grazie.. Effettivamente non me lo aveva mai detto nessuno.” Poi, per non fargli capire quanto il suo complimento l’avesse resa felice, aggiunse “Oh Gustafo!! Mica starai facendo il marpione come il tuo collega Tom??!”
    Gustav scoppiò a ridere, ma i suoi occhi tradirono una sottile verità.
    “Tranquilla, non sono Tom.. Lui è unico..!”
    E, mentre sorseggiavano le loro birre, entrambi si fissarono negli occhi per una manciata di secondi che a Ele parvero un’eternità.

    Ma Tom?? Cosa combinava Mister Casanova Kaulitz?
    Tom cercava disperatamente di conquistare Bea, che compita e riservata, non lasciava spazio alle facili conquiste.
    “Di che cosa ti occupi?” domandò Tom, nella speranza di colpirla interessandosi a lei.
    “Sono fotografa free lance. Mi occupo di servizi fotografici ma sono appena all’inizio. Non ho ancora molti contatti, solo una discreta clientela fissa. Conto però di farmi strada nell’ambiente, magari con un mega servizio proprio su di voi, no?!”
    Tom constatò che il sorriso di Bea era un sorriso pulito, senza secondi fini. Raramente gli era capitato di soffermarsi sul sorriso di una ragazza, solitamente preferiva osservare altro! Ma lei.. Lei lo coinvolgeva, con le sue parole, con il suo atteggiamento cortese e pulito. Tom pensò che, tante altre ragazze, al posto di Bea avrebbero sicuramente tentato di passare alla fase “orizzontale” ma.. lei era diversa. Aveva un fascino particolare, con quei grandi occhi chiari e quei morbidi capelli scuri. “Cosa mi sta succedendo?” pensò fra sé e sé..
    Poi, notando il bicchiere di Bea vuoto le chiese:” Ordiniamo qualcos’altro?”.
    “Dai, ci sto. Che bevi?”
    “Mmh..” Tom si lecco il piercing e poi disse “Un Long Island..”
    Bea non riuscì a trattenere le risa “Sei fissato con le cose “long”, vero?!”
    Ecco.. era quello che lo faceva impazzire. La sua spontanea ironia, i suoi commenti mai fuori luogo, le sue battute e le sue risate argentine.
    “Provare per credere,baby..!”
    Bea si finse scandalizzata e gli tirò un lieve calcetto aggiungendo: “Caro, mettiti in coda..!!”
    Poi , piegò la testa all’indietro e scoppiò a ridere. Tom la guardò rapito, mentre sperava con tutto se stesso che quella sera non finisse mai.


    A domani con la continuazione e l'entrata in scena di Ginny..
     
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  2. BarbieB
     
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    Bellissima Amo!! :wub:

     
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  3. elekna
     
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    bevi bevi barby...sempre la solita Gustaffo mon amour

     
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  4. Kate ~
     
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    Ecco la seconda parte.......
    Grazie ragazze... lo so che posso sempre contare su di voi!!



    “Scusami un attimo, devo assolutamente andare alla toilette..”
    “Non ti preoccupare, non scappo..”
    Mi alzai dal tavolino e mi diressi al bagno. Me la sarei fatta addosso piuttosto che alzarmi e lasciare Bill, ma rischiavo veramente di esplodere, così optai per una veloce corsa alla toilette.
    Stavo per tornare da lui, quando mi incontrai – scontrai, con una faccia nota: la ragazza che era con Georg!
    “Oh scusa, non ti avevo vista!” le dissi.
    “Stai tranquilla, capita anche a me!” e aggiunse “Sei italiana?”
    “Sì, sono con due amiche. Siamo in vacanza!”
    “Anch’io sono italiana. Però sono qui per lavoro. Possiedo uno studio pubblicitario ben avviato. Se tutto va bene, prima della fine della serata, i Tokio Hotel saranno i miei nuovi clienti!Però.. non ci siamo nemmeno presentate.. Io sono Ginny, piacere di conoscerti!!”
    Le strinsi affettuosamente la mano ma, nonostante mi piacesse parlar con lei, al tavolo mi aspettava Bill. Ginny si accorse della mia fretta e, strizzandomi l’occhio, mi sussurrò:”Vai vai, non farlo aspettare..!Tanto ho la sensazione che ci rivedremo presto!”
    Tornai al tavolo e mi immersi nuovamente in quegli occhi spaziali.

    Dopo pochi istanti, Ele si avvicinò accompagnata da Gustav.
    “Hey ragazzi..!!Tra dieci minuti, nella sala attigua, inizia lo spettacolo di lotta nel fango! Non posso perdermela!”
    “Aaahhaa!! Ele sei sempre il solito fenomeno!!”
    Poi, mentre Gustav si era distratto, le chiesi :”Allora??”
    “Mah..” e sorrise. “Diciamo che Gustaffo ci sa fare..!! Se ne è uscito con una frase da Baci perugina ma.. non importa!”
    “Ogni tanto vi lancio qualche occhiata.. siete affiatati!”
    Ele si mise a ridere. Nonostante si fossero appena conosciuti, l’intesa fra loro era palpabile.

    Ma.. Gustav che ne pensava?
    Mentre io bisbigliavo con Ele, Gustav parlottava con Bill.
    “Ti vedo impegnato stasera..!” disse Bill
    “Ho fatto la figura del pirla.. Sono uscito con una frase assurda sul colore dei suoi occhi. E pensare che nemmeno mi piacciono le frasi fatte!!”
    Bill scoppiò a ridere, cercando di non farci capire che stavano parlando di noi.
    “Ma dai Gustav! Se ti consola, mio fratello ti direbbe che non hai fatto la figura da pirla. Tu sei pirla!”
    Gustav cominciò a sghignazzare e Bill aggiunse:” Ma io non sono mio fratello, per cui ti posso solo consigliare di comportarti come sempre.”

    Ma.. quando si parla del diavolo, solitamente spuntano le corna! Ecco infatti sbucare Tom, con a fianco una radiosa Bea, che raggiunse me ed Ele in un soffio.
    Tom si fermò a fianco al fratello e a Gustav.
    “Allora Bea! A te come va?” io ed Ele formulammo la domanda quasi all’unisono.
    “Tom.. un vero marpione! Però mi piego in due dalle risate!! Devo ammettere che il ragazzo ci sa fare ma.. io voglio farlo sudare.. e parecchio!!”
    Io ed Ele iniziammo a ridere. Tutte e tre insieme.. Tutte e tre con un ragazzo a fianco, tutte e tre con l’impressione che l’indomani non saremmo tornate in Italia.

    Che strana situazione. Come era possibile che, in poche ora di conoscenza, le affinità fossero già così evidenti? E poi.. Chi era di preciso Ginny? Perché anch’io avevo la sensazione che ci saremmo incontrate nuovamente?


    Fine seconda parte.. ;)
     
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  5. BarbieB
     
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    Bellissima Amo!! :wub:
     
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  6. elekna
     
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    gustaffo è cotto e adesso ci sarà la stangata finale..quell'uomo è in mio possesso ahahahah
    SPOILER (click to view)
    è bella amore stupenda
     
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  7. MargheKaulitzina
     
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    bellissima la storiaaaa!!!!!!
     
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  8. Kate ~
     
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    Grazie ragazze..a domani con la continuazione!!
     
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  9. ginny85
     
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    O mamma!!!!!!! Kate bellissima, come sono misteriosa in questa ff!!!! Piace piace, curiosaaa!!!! Mi piace l'idea dello studio pubblicitario............lo vorrei davvero......
     
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  10. BarbieB
     
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    Continua. Continua. Continua.Continua.Continua.Continua.Continua.Continua. :wub: :wub:

     
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  11. Petizia86
     
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    oddio....che bella la tua ff!!!!!!!!!...anche se sono gelosa della tua amica che se la fa con tom! =)...LoL
     
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  12. Kate ~
     
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    No daii!! Non essere gelosa..!!

    Ad ogni modo, grazie mille per i complimenti..ecco il seguito..




    Gli schiamazzi coprivano il suono delle nostre voci, le ragazze in bikini accovacciate nella vasca piena di fango, calamitavano l’attenzione di tutti presenti, proprio di tutti!
    Guardavo Bill con gelosia, sentendomi una cretina. I suoi occhi sorridenti osservavano la lotta tra le due Veneri nel fango, con quei corpi tonici e sinuosi.
    Dopo dieci minuti, le ragazze iniziarono a reclutare tra gli spettatori, il terzo lottatore.
    Sperai con tutta me stessa che non toccassero Bill. Mi voltai ad osservare Ele e Bea. Ridevano felici ma, nei loro occhi, leggevo la mia stessa sensazione!
    Una stangona bionda si avvicinò provocatoriamente a Bill e io, d’istinto, gli afferrai una mano. Un secondo dopo mi accorsi di aver fatto una sciocchezza: andiamo, non ero la sua ragazza e ci eravamo conosciuti solo qualche ora prima! Eppure..quel movimento fu del tutto dettato dal mio inconscio. Bill si voltò verso di me e mi sorrise. Un sorriso aperto, sincero. Preferii non concentrarmi sul suo significato, per non illudermi.
    Nel fango alla fine ci finì Georg, che imbrattato e imbarazzato, si destreggiò come meglio poteva!

    Finita la lotta, ci ritrovammo tutti allo stesso tavolo. Circa dieci minuti dopo, ci raggiunsero Ginny e Georg, che indossava una specie di accappatoio probabilmente prestatogli dai proprietari del locale.
    Presentai Ginny ad Ele e Bea e raccontai loro del suo mestiere.
    “Voi che fate?” chiese Ginny.
    La prima a parlare fu Ele
    “Io mi occupo di grafica. Lavoro per uno studio pubblicitario, come te. La differenza è che io sono solo una dipendente!”
    “Io invece” aggiunse Bea “sono una fotografa free lance. Lavoro insieme ad Ele e a Kate.”
    Ginny mi guardò e mi chiese “Fotografi anche tu?”
    “No” risposi. “Io scrivo. Mi occupo delle didascalie per le foto, degli articoli per il sito internet dello studio e contatto i clienti.”
    Ginny ci guardò con aria maliziosa.
    “Sentite. Il mio studio per ora ha un ristretto numero di dipendenti. Dato che la clientela sta crescendo, avrei proprio bisogno di un team come il vostro. Se vi interessa lavorare per me, potremmo trovarci domani per palarne. Io resto in Germania ancora per qualche giorno.”
    Ci consultammo con lo sguardo, poi l’impavida Ele disse:” Noi saremmo dovute partire domani ma.. La proposta ci interessa. Credo che saremo in grado di prolungare la vacanza di qualche giorno.”

    Ginny, visibilmente soddisfatta, ci diede il suo biglietto da visita e ci disse di chiamarla l’indomani, dopo l’ora di pranzo.
    Fu allora che Tom si rivolse a Bea e aggiunse:”Allora vi fermate?”
    “Sì, resteremo qui ancora qualche giorno.”
    Il sorrisetto di Tom ci fece intuire i suoi pensieri. Il ragazzo mirava ad un’altra facile conquista ma.. non aveva ancora capito che Bea aveva in serbo per lui una lunga attesa!

    Il party finì verso le 4.00 della mattina. I ragazzi erano esausti e noi con loro. La giornata ci aveva offerto troppe emozioni, come un’improvvisa scarica di sangue nelle vene aride.
    Fuori dal club, un’auto ci aspettava. Ci avrebbe riportato all’hotel e lì avremmo dovuto salutare Bill, Tom, Gustav e Georg.
    Ginny se ne era andata da sola, ancora non capivamo la personalità di quella misteriosa ragazza.
    Ci salutammo amichevolmente, come se fossimo amici da sempre. Ci scambiammo i numeri di telefono, ma ognuna di noi era terrorizzata all’idea che fosse solo un bel sogno.
    Salimmo in stanza e, dopo un breve commento della serata, ci addormentammo come dei ghiri!

    Ci svegliammo verso l’una del pomeriggio. Chiamammo immediatamente Ginny e fissammo l’appuntamento per le 16.00.
    Dopo esserci preparate e aver consumato un veloce pranzo, uscimmo.
    Alle 15.50 eravamo nella hall dell’hotel in cui alloggiava Ginny.
    Un minuto dopo Ginny era davanti a noi. Salimmo nella sua stanza e ci accomodammo. Ginny ci spiegò tutto del suo lavoro, ci informò del fatto che conosceva i Tokio Hotel da qualche mese, più precisamente dal giorno in cui aveva iniziato a frequentare l’ambiente in modo da ottenere un contratto che permettesse a suo studio di occuparsi della loro immagine pubblicitaria. Ci disse, inoltre, che un team come il nostro sarebbe stato essenziale perché avremmo potuto seguirli ovunque e grazie alle più moderne tecnologie, pubblicizzare gli eventi in tempo reale, tappa dopo tappa, apparizione pubblica dopo apparizione pubblica.
    I nostri occhi si illuminarono! Quella poteva davvero essere la svolta decisiva per le nostre carriere! All’inizio, avevamo paura ad accettare su due piedi l’offerta ma.. man manco che Ginny ci illustrava il metodo di lavoro del suo studio, cominciammo a fidarci di lei, parola dopo parola. L’aria distinta e la parlantina sciolta, fecero la magia. Accettammo e ci accordammo per la firma del contratto che si sarebbe svolta in Italia, di lì a quattro giorni. Proprio il tempo necessario per tornare a casa, dimettersi e iniziare il nuovo lavoro!


    Alla prossima..
     
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  13. elekna
     
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    amore è bellaaa
     
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  14. BarbieB
     
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    Bella amoooo!!!

    si si Tom dovrà apettare per avermi!! *Peccato che io non sto più nella pelle*

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  15. MargheKaulitzina
     
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    bellaaa!
     
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370 replies since 13/11/2007, 21:58   6354 views
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