l'ultimO desideriO

..x cOncOrsO....

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  1. @>Billina@>
     
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    Sapeva bene di farsi solo del male, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto finirla ma non ci riusciva. Per lei era l'unica via di uscita, l'unico modo oer distrarsi dalla realtà che la circondava.
    Sentire il bruciore e poi il sangue uscirgli dai tagli che lei stessa si procurava era un sollievo.
    Era una ragazza tranquilla, serena e felice all'apparenza ma non lo era affatto.
    Aveva un ottima media a scuola, aveva persone intorno a lei che le volevano molto bene ma il suo problema era quello di non essere capita da quelli che dovevano essere i suoi amici.
    Forse perchè riusciva a mascherare bene quello che provava. Quando avrebbe voluto piangere rideva, quando voleva essere triste aveva un espressiona serena in viso.
    Poi però appena appena tornava a casa si rinchiudeva in camera fino a sera a pingere. I suoi occhi ormai non si gonfuavano più e i genitori pensavano che in camera studiasse e non la disturbavano.
    Un giorno per radio ascoltò una canzone e lei non prestò attenzione alla musica o a chi la cantasse ma alle parole che la colpirono. La canzone era in inglese e lei era molto brava in quella materia quindi non fece fatica a tradurla instantaneamente; descriveva il suo stato d'animo perenne, sottolineando la solitudine e il distacco totale dal mondo e parlando delle difficoltà della vita paragonandole ad un monsone.
    A scuola aveva imparato che il monsone era un vento impetuoso che porta tempeste a volte con effetti disastrosi. Il presentatore radiofonico disse il nome della band i TokioHotel.
    Andò sul suo computer e fece ricerche sul gruppo diventando nel giro nemmeno di una settimana una fan a tutti gli effetti.
    Comprò tutti i loro cd : Schrei, Zimmer 483, Scream.
    Ben presto scoprì che criticavano il gruppo sopratutto per il look del cantante che molti scambiavano per una ragazza e ogni volta che sentiva parlare di queste persone il sangue le saliva al cervello dalla rabbia.
    Un pò si rispecchiava nel cantante del gruppo che veniva criticato e a scuola preso in giro, così lui come la ragazza, preferiva rimanere in un angolino seduto durante le ore vuote invece di stare in mezzo alle persone che lo facevano soffrire.
    Pian piano cominciò ad imitarne il look comprando vestiti che prima non avrebbe mai pensato di mettere.Tutti le dicevano di somigliare a Bill e lei ne era felice perchè per lei era un vero e proprio idolo.
    Il giorno prima di andare a fare un controllo in ospedale seppe che i TokioHotel avrebbero fatto un concerto a Roma e che i biglietti sarebbero stati messi in vendita proprio il giorno seguente.
    La notte non ci dormì al pensiero e la mattina prima di recarsi in ospedale si fermò ad un negozio dove vendevano i biglietti e ne prese due.
    Arrivata all'ospedale fece il controllo completo e sembrava essere andato tutto bene.
    Una settimana dopo chiamò l'ospedale a casa e furono i genitori a darle la notizia che aveva un tunore.
    Le cadde il mondo addosso, non voleva più mangiare, non voleva vedere nessuno nè uscire ma desiderava rimanere in camera da sola a drogarsi di musica, foto video e testi.
    Dopo una settimana uscì dalla sua tana e senza dire una parolasi preparò, si vestì e andò a scuola.
    La madre non le rivolse una parola, ormai non c'era più dialogo e si limitò ad entrare nella camera della figlia per sistemarla.
    La camera era irriconoscibile.
    I muri una volta bianchi erano piene di scritte in tedesco, gli specchi completamente colorati di rosso con il rossetto, il pavimento pieno di fazzoletti e cartacce.
    L'uniche cose rimase intatte furono i posters e le foto del suo gruppo.
    La madre mettendo in ordine trovò i biglietti del concerto che la figlia aveva compratoe li mise sulla scrivania in bella vista.
    La madre più riordinava e più piangeva quando il silenzio fu interrotto da una telefonata.
    La madre rispose ed era l'ospedale che comunicava l'inizio della chemio-terapia.
    Intanto la ragazza andò a scuola, questa volta non con l'espressione falsa che mostrava di solito , ma con lo stato d'anino che si sentiva addosso.
    La sua vicina di banco cercò di capire cosa potesse essere successoma alle sue domande non ricevette alcuna risposta, solo lacrime che cadevano dolcemente e silenziosamente sul viso.
    A ricreazione rimase seduta al suo posto con la musica alle orecchie e piangeva. Il trucco nero ormai si era in parte sciolto sulle guance e due ragazze della sua classe, che venivano definite oche, le si avvicinarono e le dissero :<ma come sei esagerat.Cosa sarà successo? Il tuo gruppo di gay si è sciolto?Oppure il tuo Bill mentre andava per locali gay è morto?>.
    A quel punto non ci vide più dalla rabbia, si alzò in piedi e guardò le due 'arpie' dritte negli occhi. Il suo sguardo era irriconoscibile, pieno d'odio, rabbia e tristezza. Rispose in seguito dicendo semplicemente :<voi siete così idiote che non potreste mai capire cosa possa essere un tumore>.
    Uscì dalla classe e si rinchiuse nel primo bagno liberoe con un taglierino si fece un taglio sull'avambraccio.
    Poi qualcuno bussò alla porta del bagno e vi entrò.Era la sua compagna di banco che le chiese il motivo della sua reazione.
    A questo puntò notò il sangue a terrache gocciolava dal braccio dell'amica.
    A questo puntò l'abbracciòe la strinse più forte che poteva.
    Dopo un pò l'amica tornò in classe dicendo alla professoressa che sarebbero rimaste fuori un bel pò, prese sia la sua borsa che quella della sua compagna.
    Ritornò in bagno e si sedettero entrambe sul pavimento.La ragazza guardando la sua vicina di banco si alzò la manica della maglia scoprendo il taglio e cominciò a parlare del suo tumore e di cosa fosse successo nella sua camera.
    Ad interrompelre fu il suono della campanella che annunciava a tutti la fine delle lezioni.
    A questo punto si alzarono e andaro via.Una volta tornata a casa, la ragazza entrò nella sua stanza e vide i biglietti e sorrise.Poi andò in cucina e vicino il telefono vide un biglietto lasciatole dalla mdre con su scritto :"Domani alle 10 devi andare a Roma per la terapia".
    La ragazza lesse e buttò il biglietto. Dopo mangiato andò sul computer e si collegò sul forum dei Tokiohotel dove rimase fino a sera quando andò a dormire.La mattina andò in ospedale e fece la prima seduta di terapia.
    Ormai doveva andare a Roma almeno una volta a settimana e la cosa andò avanti serenamente per circa due tre mesi facendo avvicinare la data del concerto.
    Il rapporti tra lei e la sua compagna di banco si rafforzò tanto da diventre la sua migliore amica.
    La situazione purtroppo peggiorò poichè a causa della terapia non aveva più appetito e non si sforzava a mangiare, si indebolì e dovette essere ricovaerata a Roma.
    I genitori andavano a trovarla tutti i giorn anche se odiavano vederla in quelle condizioni.
    La ragazza aveva portato con sè sdelle foto, la musica,carta e penna.
    La sua amica andava trovarla più volte alla settimana aggiornandola sulle novità del gruppo.Può sembrare strano ma lei si sentiva felice.Anche se l'ambiente ospedalierono era il massimo lei si chiudeva in se stessa pensando al concerto a qual sarebbe andata la settimana successiva.
    Chiese il permesso ai medici che gli risposero che poteva andare.Il giorno prima del grande evento la situazione peggiorò ulteriormente e lquando l'amica seppe che non poteva andare al concerto non voleva che la ragazza non vedesse i suoi idoli.
    Così apena tornata a casa si collegò al forum dei TokioHotel iscrivendosi la sera stessa e aprì un topic di aiutare l'amica a vedere i suoi quattro angeli salvatori (così li aveva soprannominati).
    Molte lessero la sua storia e si commossero.Le moderatrici furono tra le prime ad interessarsi e a catena gli altri membri.
    Ci volle tutta la notte e metà mattinata per organizzare l'evento ma alla fine ci riuscirono.
    Intanto nella stanza d'ospedale numero 483 (richiesta personalmente) la notte sembrava senza fine e la mattina appena aprì gli occhi prese in mano i biglietti del concerto e li strinse al petto.
    Il pomeriggio arrivò la sua amica che la invitò a lavarsi, stirarsi i capelli, truccarsi e a vestirsi.
    All'inizio rimase perplessama a veva capito che l'amica voleva distrarla dal pensiero che non sarebbe andata al concerto.Allora prese l'occorrentee le due amiche uscite dalla stanza andarono in bagno.Nel frattempo nella stanza 483 entrarono alcuni tecnici che collaboravano al concerto e collegarono una parabola provvisoria che captasse un segnale in modo tale che in TV fosse trasmesso il concerto.Naturalmente l'ospedale era complice e l'unica a non sapere niente era proprio la diretta interessata.
    In bagno le due amiche trascorsero 3 ore tra risate, scherzi e giochi e la ragazza era rinata sia dal punto di vista estetico che da quello morale.La debolezza era stata vinta dalla forza di volontà e dal sostegno dell'amica che le tinse i capelli di nero,cosa che avrebbe voluto fare da tempo ma non aveva mai avuto il coraggio.
    Rientrò in camera con uno spirito diverso e si mise a cantare tutte le canzoni dei Tokiohotel che le passano per la testa.
    I gemitori passarono per la visita giornaliera e videro la figlia felice per la prima volta.Restarono per un oretta e se ne andarono verso le 19.
    L'amica invece rimase e dopo mezz'oretta circa la invitò ad accendere la TV.
    La ragazza sapeva benissimo che a quell'ora sarebbe cominciato il concerto ma non si sarebbe mai aspettata di trovarlo in diretta sul suo televisore.Salirono sul palco in ritardo ma quel vuoto fu riempito dalle ragazze del forum che la salutarono dicendole di questa sorpresa.Nomn riusciva a credere a quelle parole, ma d'istinto si buttò tra le braccia dell'amica e pianse di gioia.Poi Bill dalla TV annunciò l'inizio del concerto che guardarono insieme senza interruzione e alla sua fine la ragazza disse :<se devo morire adesso morirò felice>.
    L'amica non sapeva che dire perchè c'era un altra parte della sorpresa.
    Una limousine nera con i vetri oscurati parcheggiò sotto l'ospedale e ne uscirono quattro ragazzi di cui due molto alti e si somigliavano molto.
    Ad accoglierli non c'era la solita folla di ragazzineurlanti ma solo qualche infermiera che potesse scortarli fino alla stanza 483.
    Dentro la stanza c'era la ragazza sul letto e l'amica sulla poltrona.La porta era chiusa e da dentro sentirono bussare.L'amica invitò la ragazza ad aprire la porta che non avrebbe mai immaginato di trovarsi davanti Bill, Tom, Georg e Gusta.
    Le sembravano finti e non riusciva, non poteva credere che fossero proprio loro.Le cedettero le gambe e a sorregerla furono proprio i suoi angeli che la aiutarono a rimettersi a letto.Vicino a loro c'era l'interprete pronta a tradurre qualunque discorso.Bill prese la mano della ragazza e le baciò la guancia e a segiuto tutti gli altri componenti del gruppo che insieme le dedicarono Spring Nicht che era la sua canzone preferita.
    Bill strinse la sua mano destra per tutto il tempo e quella sinistra la strinse Tom.
    La voce di Bill le entrò in testa e si abbandonò ad essa; chiuse gli occhi, le lacrime le scendevano involontariamente e sentì che i gemelli Kaulitz le strinsero la mano più fortefacendole capire che loro erano lì per lei.
    Alla fine della canzone Bill, con l'aiuto dell'interprete, le disse che le avevano portato qualche regalo.
    Gustav le porse un paio di bacchette per la batteria con il suo autografo; Georg una borsa dei Tokiohotel con dentro una lettera scritta da loro; Tom il cappello che indossava con sopra la sua firma e Bill una maglietta disegnata da lui.
    La ragazza porse la lettera all'interprete cheidendo di tradurgliela e diceva :"Ciao, spero che questa lettera possa rimanerti sempre nel cuore e per fare si che questo accada bisogna scrivere qualcosa di speciale. Siamo tutti e quattro davanti a questo foglio bianco e che tu ci creda o no non sappiamo come esprimere la nostra gratitudine verso di te, che ci sostieni così attivamente.Volevamo dirti che adesso siamo noi a sostenerti e darti la forza.Ti ringraziamo dal più profondo del nostro cuore.Baci da Bill, Tom, Georg, Gustav."
    La ragazza li ringraziò e dopo aver pronunciato un sopsirato 'Danke shon' i suoi occhi si chiusero per sempreancora pieni di lacrime di gioia.
    L'amica che le stava affianco piandse in silenziio e anche la band pianse.
    La notte volò e i funerali ci furono il giorno seguente.Al funerale presero parte molte ragazze del forum e i Tokiohotel che si sedettero vicino ai familiari della ragazza morta consolandoli.In sua memoria i ragazzi cantarono un'altra volta Spring Nicht e Bill con le lacrime agli ochhi mandò un bacio verso la bara dicendo in tedesco :<tu per noi sarai sempre la fan numero uno e adesso sei diventata il nostro angelo custode come noi lo ervamo per te>.

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    nuuuu...
    è...è...
    troppo triste... :cry:
    ma è scritta molto bene...complimenti^^
     
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  3. elekna
     
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    IO mi commuovo.. :cry: :cry: :cry: bella..

     
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  4. Oo.eleh.oO
     
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    oddio ...piango è stupendaa :cry: :cry: :cry: :cry: :cry: :cry:
     
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3 replies since 30/11/2007, 21:05   87 views
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