...Carpe Diem...

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    prima di iniziare volevo dirvi che questa è una FF scritta a tre mani (XD) io e la mia compagna di banco ci stiamo divertendo a scriverla e spero proprio che vi piaccia!!!


    I ° CAPITOLO
    Dove due ragazze vivono la loro solita vita noiosa




    Un mercoledì mattina di gennaio.
    Ilaria come ogni giorno fu svegliata dall'ombra proiettata da suo padre sul letto. Come sempre con passi assonnati si dirige in bagno e si guarda allo specchio esclamando:" Uff… è tutto esattamente come ieri..." Dopo quella che sembra un'eternità esce dal bagno e torna in camera sua per vestirsi. Come sempre il letto è già stato fatto, ma non è solo quello il segno del passaggio di sua madre, infatti i pantaloni che la sera prima aveva lasciato sulla sedia erano scomparsi. "Dove cavolo li ha messi?! e io che li volevo mettere...ufff" si guarda un po' attorno per vedere dove poteva averli spostati, ma alla fine rassegnata ed anche un po' arrabbiata apre l'armadio e tira fuori un paio di jeans, un maglione nero, la cintura anch'essa nera. Si veste e dopo cinque minuti va a prendere le scarpe, le sue all star, le allaccia ed esce dalla camera per andare con calma verso la cucina dove prende una tazza di caffè. quando poi si accorge che finalmente il bagno è libero vi entra e si guarda nuovamente allo specchio:" Ma chi cazzo è questa?"abbassa lo sguardo e inizia lavarsi i denti. Poi prende il pettine ed impreca rivolta allo specchio per quei suoi capelli né ricci né lisci; tenta in tutti i modi di rendere il suo ciuffo un po' più liscio e per il resto pensa di non poter fare l'impossibile così sistema un po' con le mani i suoi capelli corti. Poi alza di nuovo la testa verso lo specchio ed apre l'armadietto vicino al lavandino per prendere la matita. é da qualche giorno che ha iniziato a metterla, ma oggi proprio non nè ha voglia anche perchè è di pessimo umore allora la ricaccia dentro dicendo:" Ma che cazzo la metto a fare tanto non cambia niente, non lo incontrerò mai..."
    Così prende le lenti a contatto e le mette e si trova di nuovo a guardarsi allo specchio e torna ad aprire l'armadietto e a prendere la matita, la mette sia sopra che sotto e dice rivolta a se stessa: " tanto che vuoi che sia?! Magari oggi..." Ma i suoi pensieri vengono interrotti da sua madre, che incurante del fatto che il bagno sia occupato entra, mette delle cose in lavatrice e va via come una furia dal bagno quando la figlia la fulmina con uno sguardo.
    Ilaria allora prende il suo orologio, lo guarda e dice:" cavoli sono già le sette e venti..."allora va in camera sua, dove sua sorella è già pronta per andare in ospedale a fare tirocinio, e prende il suo Eastpack. Lei la vede andare via di corsa dicendo " Ci vediamo verso le quattro!".
    Ancora un po' assonnata prende la giacca e va in cucina dove aspetta che i suoi la portino a scuola. Come sempre però sua madre è in ritardo e sembra anche più esagitata del solito anche se la cosa le sembra impossibile. Quando finalmente anche la madre è pronta sono già le 7.34 Ilaria, suo padre e la madre entrano in macchina e dopo 6 minuti di interminabile di silenzio, ecco che Ilaria arriva a scuola .

    ....



    Intanto, sul treno che collega Varese a Besozzo, Bianca guarda fuori dal finestrino con il suo mp3 a palla; sta ascoltando i My Chemical Romance ed è ancora un po’ assonnata e forse sta proprio pensando a quanto sarebbe stato bello poter rimanere nel suo letto al calduccio, ma come ogni mattina sua madre aveva acceso la luce per svegliarla. Come se fosse un orologio svizzero la madre la chiamava sempre alle 6 e 10 e proprio come sempre Bianca aveva aspettato cinque minuti prima si alzarsi e andare in bagno a lavarsi. Anche lei aveva messo le lenti a contatto fissandosi per dieci minuti allo specchio. Quella mattina aveva scelto di mettersi una maglietta a righe bianche e nere e i suoi soliti Jeans neri, il ciondolo e gli anelli ed era scesa in cucina per fare colazione. Adesso sul treno pensava ancora a quando aveva dovuto aspettare che sua madre svegliasse i suoi fratelli, i due mostriciattoli come li chiamava lei, imprecando per il ritardo, a come fosse riuscita ad arrivare alle 7.10 in stazione e al freddo che aveva preso aspettando quello stupido treno, ricordandolo un brivido le percorse la schiena, odiava il freddo, così come odiava le oche e i truzzi che affollavano il treno. Quella mattina però fortunatamente era riuscita a trovare, oltre alla sua fidata amica Eleonora, i suoi amici in mezzo alla folla di pendolari e forse il suo umore non era poi così nero. E poi c’era una fantastica notizia che doveva dare alla Bru, “ chissà cosa mi dirà, io non sto più nella pelle...cavoli cavoli!!!”
    Finalmente alle 7.47 arriva in stazione e assieme alla sua amica Grazia si dirige verso la scuola. “ Ah tu sei troppo calda...sei la mia stufetta!!!” esclama rivolta all’amica, porgendole una cuffia. “ Cambia canzone lo sai che i Tokio Hotel non mi piacciono!!”. Allora Bianca cambia canzone e ne mette una dei My Chemical Romance. Ma in un attimo sono costrette a separarsi e Bianca deve per forza entrare in quell’edificio che tanto odia.
    Sale le scale, entra in classe e si fionda al suo posto, secondo banco vicino al muro, dove vede Ilaria, le salta praticamente addosso e esclama: “Bru ho delle notizie fantastiche!!!”
    Intanto Ilaria ha la faccia blu, le manca il respiro e sta cercando i tutti modi di staccarsi di dosso la sua amica: “ Bru- sussurra- non respiro...”,. Bianca la lascia dicendo: “ Scusa ammora non volevo ucciderti!!”. Così le due si guardano in faccia un attimo e poi scoppiano a ridere. Le due ragazze si comprendono benissimo, è come se si conoscessero da una vita, ma in realtà si sono conosciute solo tre anni prima. Bianca e Ilaria ormai sono come sorelle: l’una finisce le frasi dell’altra e anche se non mancano le piccole discussioni, non hanno mai litigato veramente.
    Ilaria: “ Allora Bru qual è questa grande notizia?!”
    Bianca: “ Be’ vedi...”
    Ma le sue parole vengono interrotte dall’arrivo del prof di chimica. “Sedetevi ragazzi”
    Ilaria: “Be’ dai, dicevamo?!”
    Prof: “ Allora Bianca Maria interrogata, forza vieni qui!”
    Bianca sussurra: “ok cazzo...aiutami Illy...iiiiiihhhhhh...me non sa niente...aiuto.!!!”
    Ilaria sorride per incoraggiare l’amica.
    Non appena finisce l’interrogazione, che inutile a dirlo, è stata una delle più esilaranti della storia del liceo, Bianca torna a posto vomitando un fiume di parole.
    Bianca: “ L’anidride solforica...ma che cavolo me ne frega a me di come si fa l’anidride solforica?! E quella stupida formula...”
    L’amica ormai era abituata a quel modo di fare di Bianca e sorrideva al suono della sua voce.
    Ilaria: “ Ma il bello è stato quando hai scritto alla lavagna Anidride COMICA!!! Ahahaha di quelle risate assurde...Anidride comica...assurdo!”
    Bianca: “ ahahaha”
    Le ore passarono veloci tra cavolate, disegnino sul banco e risate. Finalmente la giornata finì e Bianca ed Ilaria decisero di rimanere a mangiare fuori.
    Bianca: “ Ho una fame che mangerei un lupo!”sorride rivolta all’amica.
    Ilaria: “ allora stammi lontana...!” Dice allontanandosi e finendo praticamente sotto un pullman.
    Le due ragazze incominciano a ridere, ridono così tanto che tutti quelli che passano le guardano, ma a loro non importa, loro si sentono diverse, loro sono diversa, ma uguali, loro sono uniche.
    Ilaria ancora ridendo: “ ci sono andata vicina stavolta...Hai visto Bru è tutta colpa tua!”
    Bianca con le lacrime agli occhi: “ Neanche avessi guardato nella tua scollatura!”
    Ormai le due ragazze erano arrivate davanti al locale in cui avevano deciso di mangiare ed entrarono. Ilaria come sempre non aveva molta fame così prese solo una bottiglietta d’acqua e alla fine un gelato, mentre Bianca aveva preso un trancio di pizza e due focaccine rotonde.
    Ilaria: “ ma mi spieghi dove cavolo metti quello che mangi?!”
    Bianca: “ non sai quanto sei fortunata tu!”
    Ilaria: “ si si certo come no...!”
    Bianca, quasi strozzandosi, cerca di parlare.
    Ilaria: “ Bru calmati, non mi morire così. Pensa al titolo sul giornale Ragazza muore soffocata da un pezzo di pizza...sarebbe una cosa esilarante, degna di te ma esilarante” e sogghingna.
    Bianca sorridendo: “Be dai sarei originale!” e sorride “ comunque... la sai la novità? Mio fratello va via!”
    Ilaria: “ il Luciano?! Ma non è un po’ troppo piccolo per andare via di casa?!”
    Bianca: “ NO...cioè si...insomma va via per l’estate, va in Germania per due seminari al conservatorio di Magdeburgo!”
    Ilaria: “ cavoli che culo, allontanarsi da questo mortorio!”
    Bianca: “ Ma aspetta...deve ancora venire il bello, mi hanno proposto di andare lì anche a me!”
    L’amica strabuzza gli occhi, ormai non è più un segreto che l’amica sia stonata.
    Bianca: “ e dai non fare quella faccia, io in Germania...ma ti immagini!”
    Ilaria: “ un terremoto di magnitudo 10...ahahah...ricordati di mandarmi una cartolina!”
    Bianca: “ ma che dici...Bru io senza di te mica vado!!! E poi andrei lì per l’intercultura, e dai Illy...” fa gli occhietti da bambina.
    L’amica fa qualche smorfia , giusto per far stare sulle spine la ragazza, ma in cuor suo sa che la risposta è si. In un attimo si perde nei suoi pensieri, allontanarsi da Varese, passare un’estate diversa dal solito.- Sarebbe proprio una figata!-
    Bianca: “ Bru...BRUUUU!!! Mi senti?!”
    Ilaria cade dalle nuvole: “ Certo certo che ti sento ti avranno sentito fino a Besozzo!”
    Bianca: “ Ma tu non mi ascoltavi” si comporta come una bambina piccola che è stata sgridata ingiustamente, l’amica sorride.
    Bianca: “ Dovresti farlo più spesso!”
    Ilaria: “ cosa sorridere...ma se oggi non ho fatto altro! Comunque dicevi...!”
    Bianca: “ Allora, progetto intercultura in Germania!”
    Ilaria: “ Ma tu non sai il tedesco?!”
    Bianca: “ So qualcosina...e poi c’è tutto il tempo, andremo via a Luglio, dai allora ci stai?”
    Ilaria: “ Certo che ci sto, è ovvio!c’è solo un piccolo problema, non è mica detto che ci piazzano nella stessa città, potremmo essere lontanissime, sempre in Germania ma lontanissime!!”. Dicendolo tutti i suoi sogni vanno in frantumi, le sarebbe proprio piaciuta una vacanza lontana dall’Italia, dalla sua famiglia, con la sua migliore amica Bianca.
    Bianca: “ Ma vedi che non mi ascolti!! Ti ho detto prima che non ci sono problemi per quello, tu datti da fare per convincere i tuoi e vedi che al resto ci penso io!”
    Ilaria: “ Allora, mi sa che rimango a casa questa estate” dice sfottendo l’amica.
    Le due ragazze ridono, pagano ed escono.

    ...

    Intanto molto lontano da Varese


    Tom: “ Ancora lettere di fans...ma quante sono?!” ne apre una ed inizia a leggere:
    “ Ciao Tom mi chiamo Sophie
    Ho gli occhi azzurri, sono bionda e alta,
    Sei fighissimo, io ti amo, io ti adoro!!!..”
    Tom: “Un’altra...ma come cavolo fanno a dire di essere innamorate di me?! Non sanno neanche chi sono!”
    Bill: “ Bru non dire cavolate, certo che sanno chi sei: sei il gemello più famoso della musica... o meglio uno dei gemelli più famosi della musica!” e sfodera uno dei sorrisi più grandi che il fratello gli avesse mai visto fare.
    Tom:” Dai Bill hai capit...” ma le sue parole sono interrotte dal suo cellulare: “e adesso che cavolo è?!” guarda il cell e : “Oddio la tipa di ieri sera, che palle!!”
    Intanto il sorriso dalla faccia del fratello non accennava ad andarsene: “ che cazzo hai da ridere Bill?”
    Bill: “ Senti questa lettera : Tom per me sei il più figo, non sai quanto mi piaccia il tuo piercing vorrei proprio giocarci con la ma lingua! Se vuoi divertirti questo è il mio numero...!- cavoli questa ci va giù pesante, però certo se ti vuoi divertire...”e fa l’occhiolino al fratello che gli fa una linguaccia.
    Tom: “ Proprio simpatico Bru!!” dopo due minuti di silenzio “Possibile che pensano tutte solo al mio aspetto fisico! Quanto vorrei...”



    <<la vita è come l'acqua, ci sono diversi modi di starci dentro.
    Pochi nuotano guardando male chi non ne è capace.
    I più si limitano a galleggiare aspettando qualcosa dal cielo, rassicurati da una routine sempre uguale.
    Alcuni annegano, perchè nella vita non saper nuotare o galleggiare significa non essere in grado in provare od ottenere qualcosa d'indispensabile quale la serenità.
    Poi ci sono i coccodrilli.
    Stanno fiacchi, sott'acqua, senza annegare, senza nuotare, senza galleggiare.
    Aspettando eternamente un occasione.
    Aspettando un attimo da cogliere.
    Ma molte persone, a differenza dei coccodrilli, quando incontrano il loro attimo fuggente.
    Lo lasciano andare.
    Perchè molte persone hanno paura di essere felici.
    Perchè la felicità può finire, perchè possono soffrire.
    Perchè le persone non capiscono che se non colgono quel momento però...non saranno felici mai.>>
     
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  2. Kate ~
     
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    Oh madooooo!!!!!

    Ila ma lo sai che scrivi davvero bene!!!!???!!!

    Sei bravissima!!!!!!

    Continua che sono curiosaaaaa!!!!!

    Complimenti davvero..!!
     
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  3. °Barbie
     
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    Ma è bellissimaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!
    Continua al più presto!!
     
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    II° CAPITOLO
    Dove si fa un viaggio e un incontro decisamente improbabile



    E un ennesimo giorno di scuola, ma è il più bello dell'anno scolastico:l'ultimo.
    Le classi erano vuote, i banchi erano tutti ammassati verso le finestre spalancate verso uno spettacolo musicale, era come trovarsi in galleria.
    Seduta su uno di quei banchi, appoggiata al davanzale c'è Bianca, il suo sguardo è fisso sul direttore del coro.
    E' un uomo tra i venti e i trenta, molto bello, vestito elegante.
    Bianca "Yo bru...con 'sto caldo è in giacca e cravatta e non ha una goccia di sudore..."
    Seduta al banco davanti a quello su cui lei è sopra vi è Ilaria, sta disegnando.
    Ilaria "Di chi ti sei innamorata oggi bru?"
    Bianca "Il direttore del coro...che uomo figo..."
    Ilaria si alza e da un occhiata alla finestra, sogghigna: "E' un tardone bru!"
    Bianca: "Eh ma è un tardone incredibilmente bello e poi non è così vecchio dai!"
    Ilaria "No no è proprio un tardoneeee!!!"
    Bianca "Non è vero!"
    Ilaria "Invece sì tardoneeee tardoneeee!"
    Bianca "Non è un tardone è un uomo intelligente, colto e maturo!Come me...bhe lui forse un po' di più in questo caso...almeno come maturità...e anche cultura forse...l'intelligenza...bhe io sono un genio!"
    Ilaria "Che mostro di modestia che sei bru!"
    Bianca "Grazie lo so!"
    Ilaria "Comunque buonanotte che lo trovi come vuoi tu!Ti piacciono quelli con un bel visino efebico (n.d.a. efebico significa in poche parole uno sbarbo XD cioè quasi infantili, qui Ilaria lo usa per non fare arrabbiare Bianca poichè il termine -effemminato- le ricorda quanto lei invece sia psicologicamente maschile e che cerchi un ragazzo che poi è una ragazza almeno in parte XD <=Bianca:ragazzetta dalla mente contorta) ma maturi e responsabili, te lo scordi davvero quelli così sono solo i personaggi dei manga..."
    Bianca "Pessimista ç_ç"
    Ilaria "Ma è vero!L'unico esemplare vivente di questa specie di maschio è Bill Kaulitz, e sinceramente dubito che tu possa mettergli i tuoi artigli addosso..."
    Bianca "Miao ç_ç...e comunque, è mai possibile che ogni ragionamento che facciamo in un modo o nell'altro arrivi sempre a parare in Scar?"
    Ilaria "Piantala di chiamare Bill così!Non assomiglia a Scar...!"
    [Scar: leone nero, il cattivo del film disney -il re leone-]
    Bianca "Bhe invece è uguale, Bill ha gli occhi miciosi e la criniera!E poi ScarPersonaggio è puccioso"
    Ilaria"Tu hai un'idea inquietante per -puccioso-"
    Bianca "Parla quella a cui piace MisterManiacoSessuale!"
    Ilaria arrossisce leggermente per poi guardare arrabbiatissima l'amica.
    Ilaria "NON chiamare MAI PIU' Tom in QUEL MODO!!!"
    Bianca "Uffa lo dici tutte le volte, lo sai che una volta che ho appioppato un soprannome è per sempre!"
    Ilaria sbuffa e cambia argomento:"Comunque se Bill è un leone Georg è la principessa Sissi!"
    Bianca "Eh bhe caratterialmente non lo conosci, magari Georg è dolcissimo pucciosissimo e gayssimo!"
    Ilaria "Georg...è...un..."
    *coretto poco orecchiabile* <<georg pork Georg pork di fango è tutto spork>>
    Bianca e Ilaria iniziano a ridere come matte.
    Bianca: "Basta cazzate JeanClaude!"
    Ilaria "A te you tube fa male, anzi malissimo..."
    Bianca "Suvvia madrinaaaaah"
    Ilaria "Ma insomma Billa, sono la tua fratella Gemella non la tua madrina!"
    Bianca "Ah perdonami Tomma!"
    Ilaria "Comunque ora basta per davvero, parliamo di cose serie, ma staremo davvero in casa assieme nell'anno all' estero?"
    Bianca sogghigna e si avvicina alla lavagna con fare da professoressa "Armenia non va bene, è necessario utilizzare una terminologia specifica su cui abbiamo battuto per tutto quest' anno ripetutamente!"
    Cominciò ad imitare la loro professoressa di latino ravanando in un finto registro borbottando cose strane fra sè.
    Bianca "Si dice INTERCULTURA Armenia!Insomma la terminologia specifica è importante..."
    Ilaria ride, ed è bella quando lo fa.
    Bianca "Spieghiamo, il professore di piano di mio fratello ha una sorella che aveva un marito che era uno zio molto affezionato di mio padre, e vivevano in Germania per via del suo lavoro, visto che erano Italiani avevano dato la disponibilità ad ospitare dei ragazzi per l'intercultura e visto che la signora era molto amica dell' organizzatore ha fatto in modo che finissimo lì, tra l'altro quest'estate mio fratello ci deve andare perchè lì vicino fanno due seminari prestigiosissimi di pianoforte e flauto traverso, così magari si allena un po' anche con la chitarra e il tedesco e impara a suonare la batteria perchè i nipoti di questa signora suonano nella band del paese..."
    Mentre spiega scarabocchia uno schema e parecchi disegnini stupidi alla lavagna.
    Bianca: "Purtroppo il signor Fidanza, fratello di mia nonna paterna, è venuto a mancare a la signora non se la sente di rimanere là quindi...tornerà in Italia con mio fratello appena finirà seminari e noi ce ne staremo da sole nella stessa casa!"
    Ilaria "Fantastico!"
    Bianca: "Fantastico...Pensavo di doverlo ripetere era un discorso così contorto! Meno male che hai capito!"
    Ilaria: " In effetti non è che io abbia completamente..mi sono persa...mmm...più o meno...a si quando hai detto del professore di piano di tuo fratello...da lì non ho capito più niente!"
    Bianca: " O___o aiutoooooooo...devo ripeterloooo...povera me!!!"
    ilaria scoppia a ridere e si accascia sul banco per le troppe risate!
    Bianca: " Ma tu mi stai prendendo in giro!"
    Ilaria: " No...sono serissima...è che l'idea di sentirti rispiegare tutto da capo mi fa ridere!"
    Bianca: " Ma allora sei proprio sadica!!!"
    E le due ragazze scoppiano a ridere.

    Luglio, mattina, casa di Ilaria

    Bianca e Ilaria stanno facendo i bagagli della seconda, cercando di far stare tutto in meno spazio possibile.
    Bianca è molto abile in questo genere di cose così Ilaria si accascia momentaneamente su letto e lascia l'amica a ponderare su dove incastrare le scarpe buone.
    Ilaria: "Che mal di testa terribile!"
    Bianca sghignazza sommessamente "Vedi cosa succede a bere?"
    Ilaria "Zitta maledetta tu stai bene e ti sei arricchita!"
    Bianca "Suvvia cosa vuoi che siano duecentocinquanta euro?"
    Dieci euro a testa per ciascuno dei suoi compagni che aveva cercato di farla ubriacare senza successo, tutti eccetto Ilaria che la conosceva fin troppo bene e Silvia, troppo buona per forzare qualcuno a fare qualsiasi cosa.
    Ilaria "Avrai anche maturità e tutte le cose che vaneggi di avere ma i tuoi gusti culinari sono uguali a quelli di una marmocchia!"
    Bianca "Non è colpa mia se l'alcool fa schifo e nessuno lo capisce!"
    Ilaria "La tua visione egocentrica della vita mi irrita quasi più del quantitativo di dolci che mangi pur restando magra..."
    Bianca "Zitta va che vorrei volentieri qualche chilo in più almeno sembrerei una ragazza, avrei qualcosa di più di una prima di seno!!!"
    Ilaria "Vuoi?Ti cedo volentieri dieci chili!"
    Bianca "Dieci chili?E poi ti metti di profilo e non ti vedo più!E c'è poco da fare con la mia costituzione il cibo va tutto in stesso, ira, nervosismo e BRUFOLI ghiiiiiii che orrore ç_ç però se m'incremo spariscono *_*!E poi preferisco restare piatta a vita che non potermi più beare della tua scollatura!"
    Ilaria si alza il collo della maglietta fino al naso: "E poi dici che è Tom il maniaco eh?Ti picchio!"
    Bianca "Waaaa!"
    Ilaria "è_é Beccati questo!"
    Bianca schiva il cuscino con una mossa molto matrix "AIUTO!!!"
    Ilaria "Prendi questo bru!"
    Il cuscino prende in pieno una nuova arrivata: Eleonora, sorella maggiore di Ilaria.
    SommaSorella "Cosa sta succedendo qui?!"
    Illy&Bia: "Ah ma è BLOM IL TERZO GEMELLO!!!"
    Ele: "Da quando è in banco con te, Billa, la nostra fratella Tomma è degenerata!"
    Bianca: "Lo so sBlomma e ne vado fiera! <3"
    Ele "Sblomma????"
    Ilaria: "Perdonala, lo sai che è scema..."
    Bianca :"Demente prego..."

    Vanno a dormire presto poiché il giorno dopo le aspetta una notevole fatica poiché partiranno da casa all' alba per poter finalmente giungere in Milano Centrale alle sette.
    Il treno partirà da lì alle sette e cinque, per giungere solo alle due e venticinque a Munchen.
    Lì pranzano e alle tre e un quarto prendono il treno per Fulda, dove arrivano alle sei, da lì giungono a Braunschweig. Solo alle otto di sera e saranno finalmente a Magdeburgo solo un' ora dopo, alle nove.
    Ilaria:"Ma alla fine non ho mica capito dov'è che abitiamo non lo dici perchè?"
    Bianca "Perchè è un paesino del menga dai non restarci male, prendiamo questo maledetto pullman!Asp... tanto non arriva subito guarda qui alla fermata c'è la cartina ecco andiamo qui!"
    Bianca indica un paesino sulla cartina. Ilaria lo legge.
    Loitsche.
    Un grido sferza la notte tedesca: "E TU ME LO DICI SOLO ADESSO???!!!"
    Bianca si ritrova davanti un Ilaria furente, e per quello che ha imparato in quegli anni di vicinanza di banco sa che deve scappare e subito perchè non ha lo chignon visto che dovendo viaggiare in treno sarebbe stato troppo scomodo non poter appoggiare la testa così la sua arma di autodifesa principale non è a portata di mano.
    Bianca: "Ma cosa c'ha Loitsche che non va?Hai dei parenti e volevi avvisarli?"
    Bianca indietreggia ma la tettoia della fermata del pullman ha le pareti, e la blocca.
    Ilaria: "TI AMMAZZO!"
    Bianca prova a farle gli occhioni da gattino: "Ma pekkè?!" chiede con voce infantile.
    Ilaria sembra non credere alle sue orecchie: "Io...io ti...ma io...ma io...MA IO TI UCCIDO!!!"
    Il pullman arriva e la salva ma Ilaria non le parla più finché non scendono alla fermata di Loitsche.
    Bianca "Oh guarda!Quante...oh..."
    Bianca si raggela.
    La sua mente ricaccia fuori dalla memoria un ricordo sepolto sotto chili di altre notizie.
    Loitsche.
    La città di Bill e Tom.
    "Porca...troia..." sussurra.
    Ilaria la guarda "Ci sei arrivata eh?"
    Bianca guarda l'amica, preoccupata, poi sorride.
    Bianca: "Eh sì bru, siamo arrivati nella città dell'uomo che cadrà ai tuoi piedi!"
    Ilaria la guarda irritata: "Evita, hai idea di come ci starei male?"
    Bianca sorride "Ho un giudizio di te estremamente più elevato di quanto lo abbia tu stessa, non sei così sciocca da fare qualcosa di cui in fondo potresti pentirti...e qualsiasi cosa tu faccia...non saresti certo tu a dovertene pentire, credimi!"
    Lei è fatta così, il suo giudizio di se stessa si riflette sulle sue amiche, poichè lei ha l'assoluta fiducia sulla sua capacità di scegliere le persone di cui fidarsi.
    E Ilaria è la persona di cui si fida di più al mondo, lei e Denis, aka Ciccio, sono i suoi più cari amici.
    Di conseguenza sono le persone migliori sulla faccia della terra.


    Arrivano a casa e vengono raggiunte da una donna anziana dall' aria gioviale e un bel ragazzo biondo.
    E' più giovane di loro e sembra veramente a suo agio in quel paese.
    Alto, sottile, pallido, grandi occhi azzurri, capelli biondissimi domati da una piastra quella mattina, matita sottile, maglietta nera, cintura a quadretti neri e bianchi, i pantaloni neri, con sottili righe bianche e l'interno delle tasche scozzese, sono lunghi solo fino al ginocchio e larghi, ha le slip on della vans classiche a quadretti bianchi e neri, l'iPod in tasca e un sorriso enorme.
    E' più bello di sua sorella, decisamente.
    E spaventosamente diverso.
    Non sembrano sicuramente della stessa famiglia.
    Raggiunge Bianca e l'abbraccia sollevandola di peso, lei si lamenta, le sue ossa scricchiolano.
    Cenano tardi, ma tutti assieme.
    Luciano inizia a raccontare alla sorella la sua dura vita al conservatorio di Magdeburg e di quanto fossero simpatici i due nipoti della signora.
    Aggiunge che hanno una piscina e che i loro vicini di casa sono i due tizi diversi ma uguali dei Tokio Hotel.
    Ilaria si strozza con l'acqua.
    Evidentemente non l'ha presa bene.
    Luciano dice che il loro cane è bellissimo ma che quello della signora lo è molto di più.
    La signora sorride e spiega che è un normalissimo husky.
    Troppo stanche per pensare rotolano verso le loro stanze, cadono sul letto e vi restano fino a quelle che saranno le due del pomeriggio successivo.

    ****il giorno dopo, Loitsche, bar poco frequentato ma carino

    Bill sta picchiettando la penna sul tavolo fissando la bozza di una canzone che proprio non vuole uscire fuori.
    Tom: "Bru sei profondamente irritante!"
    Bill lo guarda male, beve un po' di coca cola e riprende a vivisezionare quel povero quaderno con continue scritte e successive cancellature.
    <<scuote l'anima mia Eros,
    come vento sul monte
    che irrompe entro le querce;
    e scioglie le membra e le agita,
    dolce amara indomabile belva.>>

    Alza gli occhi nella direzione della poesia.
    La sta decantando una ragazza sottile, affusolata e felina.
    Ha gli occhi grandi, un po' gialli, una bocca con un broncio amorevole, una buona tecnica nel mettersi il fondotinta, troppo leggera la matita sotto gli occhi nonostante aiuti ad ingigantire ulteriormente i suoi occhi.
    La ragazza giunge le mani e le porta alla bocca per poi giocare un po' con il bicchiere di coca cola.
    E catturano il suo sguardo quelle belle mani lo ipnotizzano mentre giocano con un ciondolo, un anello, un bicchiere, non stanno ferme, mai, picchiettano sul tavolo.
    Prova un desiderio terribile di fermarle e sentire se sono tanto morbide quanto belle e prova una sgradevole fitta di dolore alla vista di unghie mangiate e decisamente trascurate, delle mani così belle avrebbero bisogno di cure, una ragazza non dovrebbe lasciarsi andare in quel modo.
    Un bastoncino dall' aria pericolosa le ferma l'acconciatura, è uno chignon che però lascia andare qualche riccio castano e alla luce del sole che entra dalle alte finestre del locale si illuminano di biondo.
    E' pallida, a differenza di quasi tutte le altre ragazze in quel bar, scurite dal sole, lei è bianchissima vestita di scuro.
    Si muove in modo adulto, come se stesse parlando di cose molto serie, e il suo discorso in un tedesco strano riguardo a una certa Saffo, poetessa greca, era chiaramente udibile, più che per la relativa vicinanza del tavolo delle ragazze, per la forza della sua voce.
    Comandava una sola ottava, in uno spazio fra il basso e l'alto, non era acuta, ma non era grava, era potente, una voce da ufficiale dell'esercito, una voce da retore, la voce di chi sa come farsi ascoltare, che gli altri lo vogliano o meno.
    Una voce sicura di sè.
    "Oh bru, ti sei incantato?" Tom schiocca le dita davanti agli occhi del fratello che si riscuote dal suo stato di analisi.
    Tom guarda dove prima guardava il fratello e vede due ragazze, una specie di ballerina di danza classica col fisico da ragazzo che straparlava di robe noiosissime e la ragazza più bella che abbia mai visto. Non è che sia bellissima in sè, nessuna delle due lo era.
    Erano ragazze decisamente normali, nella norma medio carina delle ragazze di oggi, belle solo perchè sono particolari, perchè sono loro, belle perchè qualcosa che hanno dentro si riflette sulla loro esteriorità.
    Quella ragazza era l'immagine stessa della femminilità chiusa in abiti maschili. Era formosa, piccola e donna. Tom non capisce bene cosa gli salta in mente ma è come se quella fosse l'unica vera femmina che abbia mai visto.
    Quando ci penserà dopo capirà che quella ragazza è probabilmente nel suo canone di femminilità.
    Mediterranea, femminile e al contempo spaventosamente maschile.
    C'è una notevole contraddizione presente in entrambe le ragazze. Quella specie di ballerina dittatrice ha degli atteggiamenti profondamente maschili e altri profondamente femminili.
    E quell 'altra è la Donna per eccellenza ma vestita da maschio.
    Jeans larghi, all star, maglietta nera, come i capelli corti, disordinati. Un modo di fare disinvolto, un modo di sedere un po' scomposto, da maschio. E' la morte della femminilità come atteggiamento.
    La vittoria della stessa come fisico.
    E risplende di luce propria quando ride, quando mette il broncio, persino quando insulta l'amica.
    "Bru...voglio quella ragazza" sussurra Tom al fratello.
    Per una volta Bill non gli tira nessun calcio da sotto il tavolo, per una volta non sbuffa, per una volta non lo apostrofa.
    E' di nuovo paralizzato a cercare di capire chi è quella ragazza che ha di fronte.
    Ma sono il gatto e il lupo, impossibili da capire.

    Bianca "Andiamo a pagare va!"
    Ilaria "Okku..."
    Si alzano e vanno al bancone, sorridono l'una all'altra senza troppi problemi, è ancora estate e casa loro ha una piscina, come primo giorno a Loitsche la Germania sembra un posto quasi ospitale.
    Bianca "La signora Lazzari è stata molto gentile a indicarci questo locale è un amore veramente!"
    Ilaria però si è impietrita e fissa il suo riflesso sullo specchio dietro al bancone, dove sono appoggiate tutte le bottiglie.
    Bianca guarda avanti temendo di trovarsi il cassiere più raggelante del continente ma vede l'ultima cosa che si aspettava di vedere.


    <<il viaggio è da sempre simbolo di molte cose: è un inizio, una transizione, e una fine.
    Il viaggio può essere sinonimo di un istante e di una vita intera poichè in ogni cosa vi è un inizio, una transizione e una fine.
    Non vi è niente di facile in un viaggio.
    Un viaggio è una sfida, per quanto tempo tu possa passare ad organizzarlo non saprai mai cosa ti aspetta finchè non vai a sbatterci il naso contro.
    Ad un certo punto capiterà qualcosa, un avvenimento ti si porrà davanti con una domanda a risposta multipla, come in uno di quei tragici test a scuola, come un treno in stazione.
    E non potrai fermarti a pensare, non avrai un ora come nei test, o cinque minuti come in stazione.
    Potresti non avere nemmeno la possibilità di parlare con le persone che sono con te.
    Dovrai solo decidere se stare fermo e perdere quel treno, o salirci sopra, trascinandoti dietro, volenti o nolenti, quelli che sono con te.
    In quel momento, non serve fingere che non stia accadendo nulla, o scusarci dicendo che non siamo ancora pronti.
    Perchè la vita non guarda indietro.

    Camminando si apprende la vita
    camminando si conoscono le persone
    camminando si sanano le ferite del giorno prima.
    Cammina, guardando una stella
    ascoltando una voce, seguendo le orme di altri passi.
    Cammina, cercano la vita,
    curando le ferite lasciate dai dolori.
    Niente può cancellare il ricordo
    del cammino percorso.
    Ruben Blades>>
     
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  5. Kate ~
     
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    Oddeeeeooooooo!!!!

    Sempre più bella e interessante..!!!!

    Posta mio dio postaaaa!!Adesso sono curiosa..!!!!!!!

    Protagonista delle tua prossima ff però voglio essere io!!
     
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    ehehehehe...per il terzo capitolo bisogna aspettare...
    prossima FF...protagonista Kate*se lo segna sull'agenda* okkkkkkkkkkkkkkk!!!
     
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  7. Kate ~
     
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    Aspetto aspetto.....!!!!

    Guarda che me l'hai promesso!!!!!

    Inventati quel che ti pare ma voglio essere narrata da te..!!!!!

    *me taaaaanto rompiballe..!!*
     
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    III° CAPITOLO
    Dove si guardano le stelle e si salvano principesse




    Cassiere: <<fanno nove euro e trenta grazie...>>
    Bianca: <<dai Illy pago io...>>
    Bianca apre il suo grandissimo portafogli nero, rettangolare, di cuoio, aria antica, ma viene preceduta da una mano maschile che piazza dei soldi in più oltre ai nove euro.
    Tom <<paghiamo noi, tavolo laggiù coca-cola e red-bull e il loro conto >>
    Tom si sente gelare il collo e tramite lo specchio vede che la quella specie di soldato lo sta guardando.
    Non lo sta guardando male.
    Lo fissa, semplicemente, lo esamina, poi distoglie lo sguardo.
    Sospira e guarda l'amica.
    Sospira di nuovo.
    Bianca "Immagino che in cambio vorrete passare un allegro pomeriggio in compagnia o sbaglio?"
    Ilaria pensa:”Ma che cazzo sta dicendo?!! oddio... oddio??Ma lo sa con chi sta parlando??!! Questo è Tom Kaulitz!!”
    Tom fissa Ilaria e la prende a braccetto: "Magari anche una notte, no?!"
    Bianca prende a braccetto l'amica dall' altra parte e sorride a Tom, anche se quel sorriso sembrava più che altro una minaccia di morte.
    Bianca: "Per quella c'è tempo, iniziamo a non bloccare la coda alla cassa"
    Così escono dal locale mentre Bianca resta indietro di poco nel tentativo di rimettere a posto, senza smettere di camminare, il portafogli nella sua borsa pesantissima e decisamente piena di cose inutili che se solo le avesse lasciate a casa si sarebbe ritrovata ad averne bisogno.
    Tom: "Uff, comunque io sono Tom, anche se forse non è il caso che mi presenti, tu?"
    Ilaria lo guarda con occhi spenti, non sa cosa dire, si è dimenticata il suo stesso nome e si è resa conto che effettivamente Tom visto così spaventosamente da vicino era molto bello, più di quanto avesse mai pensato. E che faceva molto caldo.
    Ilaria: "Mi chiamo Ilaria..."
    Tom: "E quella specie di barracuda che mi sta fissando come se volesse farmi a pezzi?"
    Ilaria ride, e si stupisce della sua prontezza di spirito nel riuscire, in quello stato, a capire e reagire a una battuta.
    Bianca: "Mi chiamo Bianca SignorManiaco e non Barracuda, e non desidero farti a pezzi adesso, desidererò farlo solo nel caso tu faccia una qualche mossa azzardata, ma mi fido del tuo buonsenso"
    Bill la guarda punzecchiare il fratello e sorride.
    La guarda piegata dal peso della borsa e vorrebbe tanto fare qualcosa di brillante ma in quel momento le sue facoltà mentali sembrano averlo abbandonato del tutto.
    -Maledizione- pensa e raggiunge il gruppo.
    Tom: “ Allora non siete di qui? Non vi abbiamo mai visto da queste parti..”
    Bianca: “Infatti siamo italiane...”
    E per la testa dei due gemelli passa lo stesso pensiero- Due fantastiche italiane!!!-
    Tom: “ e che ci fate qui?” chiede rivolto ad Ilaria, che però non sembra non ascoltare neanche le parole del ragazzo.
    Bianca: “ Siamo qui per un progetto di studio all’estero!”
    Tom&Bill: “ Che figata!”
    Ilaria, tornata finalmente in se- cosa che sembra impossibile- esclama scocciata: “ Scusate potete lasciarmi?! So benissimo camminare da sola!!!!!”
    Bianca scuote la testa, ha capito subito che l’amica ha qualche problema, ma ormai conosce il suo carattere e sa che è meglio lasciarla tranquilla, così, afferrando Bill per un braccio esclama: “ Perché non ci fate vedere un po’ il posto?!”
    Bill sorridendo: “ Certo andiamo, da questa parte signorine!!”
    Bianca sembra entusiasta della situazione ed ad ogni minima cosa che le pare buffa o semplicemente diversa dall’Italia ride divertita, mentre Ilaria è sempre sulle sue, come se non le importasse niente di quel che stava succedendo.

    Ormai, giunta la sera, Bill aveva già mostrato alle ragazze gran parte della città ed era esausto così aveva proposto di sedersi in un parchetto.
    Intanto, Tom pensava, non riusciva a comprendere Ilaria, la squadrava ogni secondo da quando si erano incontrati e non capiva dove fosse finito quel magnifico sorriso che l’aveva colpito.
    Ilaria intanto pensava- Ma che cazzo è preso alla Bia!!!-
    Bill e Bianca si erano già seduti su una panchina ed Ilaria li stava svogliatamente seguendo, quando Tom le toccò delicatamente il braccio e indicando un’altra panchina disse: “ Ti va se noi ci sediamo lì?”
    Ilaria: “ok” rispose facendo spallucce.

    Bill- Cavoli, cavoli, ho portato in giro una ragazza! Le ho parlato e non ero neanche troppo nervoso. Sono rimasto quasi calmo, questa ragazza mi mette proprio a mio agio!! Non ho fatto figure di merda!-
    Sfortunatamente Bill, perso nei suoi pensieri, non si era accorto che Bianca gli aveva posto delle domande e, ormai disperata poiché non aveva ricevuto che cenni di riflesso, aveva esclamato: “ Dici che se scendessi nel porno riuscirei ad avere la tua attenzione?!”
    Bill: “oh, ecco...scusa ero un po’...PORNO?!”
    Bianca strabuzza gli occhi: “ E io che credevo fosse Tom il gemello un po’ Maniaco!”
    Bill: “ Be’ siamo fratelli!”ed entrambi scoppiano a ridere.

    Nell’altra panchina Tom osserva Ilaria; lei è assorta e completamente persa nell’osservare il cielo. Il ragazzo non riesce a staccarle gli occhi di dosso, nei suoi occhi vede riflesse le luci delle stelle ed il suo volto gli sembra perfetto illuminato dalla luce della luna.
    Quando il ragazzo sente il gemello ridere di gusto sorride e decide di rompere quel silenzio che durava ormai da troppo tempo.
    Tom: “ Bello il cielo di Loitsche, vero?”
    Ilaria: “ Già, ci sono stelle che da casa mia non si vedono!” risponde pacatamente, guardandolo per un decimo di secondo per poi tornare a fissare le stelle.
    Tom: “ Ti piace proprio guardare il cielo, eh!?”
    Ilaria: “ Si, mi fa sentire sicura, protetta...oh è un discorso assurdo” sorride guardandolo negli occhi per la prima volta.
    Tom: “ Dovresti farlo più spesso!”
    Ilaria: “ Cosa?!”
    Tom: “ Sorridere!”
    Ilaria: “ Già me lo dicono tutti!” e fa un sorriso a trecentosettamila denti
    Tom: “Ahahah... Sei molto più carina quando sorridi!”
    Ilaria abbassa lo sguardo imbarazzata pensando- Già sicuramente lo dici a tutte!-
    Poi una ciocca di capelli le copre il volto, Tom si avvicina e la sposta, accarezzandole la faccia.
    Ilaria: “ Grazie”.
    Tra i due scende un silenzio imbarazzante, rotto dopo pochi minuti dalle parole di Bianca e di Bill.
    Bianca: “ Allora state lavorando tanto in questo periodo?”
    Bill: “ Abbastanza! Abbiamo un mucchio d interviste!!”
    Bianca: “ Be’ essere famosi ha i suoi svantaggi!”
    Bill: “ Cavoli, non sai quanto è vero!”
    Tom, che intanto si era avvicinato,: “ Be’ però ci sono anche dei lati positivi: le ragazze ad esempio non mancano mai!”e ride.
    Bill, Bianca e Ilaria si guardano, alzano il sopracciglio e si girano dando le spalle a Tom per poi scoppiare tutti e tre a ridere.
    Poi l’occhio di Bill cade sull’orologio: “ Cavoli è tardissimo! Domani alle 11 abbiamo un intervista!”
    Tom: “ Di che ti preoccupi Bill, delle occhiaie?! Tanto un po’ di trucco e tutto sparisce!!!”
    Ilaria sorride e dice: “ Allora vi lasciamo andare!”e si trascina via Bianca, ma Bill la ferma.
    Tom: “ No, aspettate, è pericoloso andare in giro da sole! Vi accompagniamo noi!”
    Ilaria&Bianca: “Ok!!”
    Bill: “ Allora passiamo di qui!”
    E si diresse verso una stradina poco illuminata. Era così intento a parlare con le ragazze che non si accorse di essere già arrivato alla scalinata vicino alla casa delle ragazze.
    Tom: "Ohi bru il gradino!"
    Troppo tardi, quasi a rallentatore Bill cade nel vuoto e lo aspetta una lunga rampa di scale prima dell' atterraggio.
    Bill- Per la sagra: figure di merda di Bill Kaulitz. Ovviamente quando trovo una ragazza che possa vagamente piacermi la suddetta viene allegramente sequestrata da mio fratello. Per una dannata volta che ne trovo una che invece punzecchia mio fratello come se fosse il vicino di casa che ci prova con la migliore amica e questo non le sta bene mi tocca fare una figura indegna. Ditemi che non è successo per davvero. Vi prego. Credo che morirò.-
    Tom non la vede, Ilaria si protende verso Bill senza farci caso. Ma lei è già lì.
    Appesa al corrimano per non cadere anche lei, in scivolata, tenendo Bill con un braccio per la vita.
    Quando si accorge veramente di quello che è successo Tom non sa cosa fare. Sta tremando.
    -Bill non può morire. Perchè se Bill muore muoio con lui. E io voglio divertirmi ancora. Barracuda, barracuda ha salvato Bill. Inizio a pensare che se fosse un ragazzo avrebbe un sacco di fan.-
    Sta tremando. E' in ginocchio per terra e sta tremando. Un braccio gli passa attorno alle spalle, una mano si appoggia sull'altra. Stringe convulsamente Ilaria e appoggia la testa sulla sua spalla, i nervi hanno ceduto.
    Bianca"Tutto a posto, principessa?"chiede aiutando Bill a rimettersi in piedi.
    Bill"Io, sì, grazie, davvero, scusa" sussurra.
    Bianca"Avresti dovuto dire -non chiamarmi principessa-, Principessa"
    Bill "Mi hai salvato la vita è il minimo"
    Bianca guarda dietro Bill, verso la fine delle scale.
    Bianca "Adesso...la VITA...esageriamo!Mi devi più o meno un braccio, una gamba e se proprio ti andava male l'osso sacro!"
    Tom "Avrebbe potuto picchiare la testa!E' caduto come una pera lessa!Una pera lessa!Non ha neanche cercando di frenare la caduta!Si sarebbe spaccato tutto lo spaccabile!!!"
    Bill "N...non mi picchiare bruuuu!"
    Bianca mise un braccio davanti a Bill in automatico.
    Bianca "Ehr...scusatemi, è la parte maschile del mio cervello che si attiva in difesa della Principessa, qui..."
    I quattro ragazzi scoppiarono a ridere. Risero per una decina di minuti e dopo aver finito la scalinata Ilaria disse: “ Be’ dai ormai siamo arrivate! Noi andiamo a destra e voi a sinistra!”, poi rivolta verso Tom aggiunge: “ Vai a casa e calmati, ok?!”
    Tom annuì.
    Bianca si avvicinò a Bill gli diede tra bacini per salutarlo e lo stesso fece per Tom, che si aspettava, o meglio desiderava che Ilaria facesse la stessa cosa ma lei si limitò a dire : “ Ciao!” per poi seguire l’amica verso casa.

    <<non c'è niente di più perfetto della bellezza del cielo.
    Il motivo per cui è bello in ogni istante è che in ogni istante è diverso.
    Il cielo non stanca mai.
    Sembra una cupola, una coperta tesa a proteggerti, salda e resistente.
    In realtà è la sua bellezza ad essere in grado di far sembrare solido il vuoto e pieno d'aria il nulla.
    Guardare il cielo tranquillizza.
    Ti fa sentire piccolissimo e fa sentire piccolissimi tutti i tuoi problemi.
    Coloro che credono in un qualsiasi dio dicono che lì vi dimora.
    Secondo il confucio le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra l'infinito.
    Il cielo da speranza anche a chi ne è privo, forse non c'è un vero motivo per questo, forse semplicemente perchè ti fa capire che per vedere il bello delle cose basta alzare un attimo lo sguardo.>>
     
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  9. Kate ~
     
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    Le frasi che metti alla fine mi fanno sempre venire i brividi.....

    Ma....sei bravissima!!!!!!!!!!

    Oddeoo!!!!!!!!!!!

    Postaaa!!!!!

    Ma non far più cadere il mio piccolo..!! :wub:
     
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    IV° CAPITOLO
    Dove si pensa decisamente troppo e si fa decisamente troppo poco...


    Arrivati a casa, Bill e Tom chiusero la porta alle loro spalle e guardandosi si misero a ridere.
    Tom: “ Principessa?! Ti sei fatto chiamare principessa da una RAGAZZA!!!!”
    Bill: “ Parla quello che si è fatto spaventare dalla ragazza in questione!”
    Tom: “ Ok, ok mi correggo: è un barracuda non una ragazza!!! È femminile quasi quanto Georg!”
    Bill: “oh, bru taci! È molto femmnile! La TUA Ilaria invece proprio no!”
    Tom: “ Bru carissimo qui quello che capisce le donne sono io!”
    Bill: “ Con la tua sensibilità che è come quella di una slavina ne dubito!”
    Tom: “AHAH tu invece le capisci benissimo visto che sei gay!”
    Bill: “ NON sono gay!”
    Tom: “Eh certo tu non sei gay e quella era femminile...hai un’idea malata di realtà!”
    Bill: “ Bianca è molto femminile, ma anche molto forte!”
    Tom: “Ho notato!” dice con una smorfia!
    Bill: “È solo protettiva, ecco tutto! È un pregio, non un difetto! E poi è simpatica e dolce!”
    Tom: “È un barracuda bru! Mi fa paura! Ilaria...lei si che è dolce!”
    Bill: “...” *sorrissetto.*
    Tom: “ Chettiridi?! È vero!”
    Bill: “ l’hai detto sul serio!”* gongola*
    Tom: “ Cos’ho detto?!”
    Bill: “ Hai...hai fatto un’affermazione positiva su una ragazza non sul piano fisico!”
    Tom: “ Non è vero!”
    Bill: “È vero! Non hai detto che...”
    Tom: “È solo un sacco scopabile!”
    Bill: “Oh...sei sempre il solito!”
    Tom: “ Zitto che sono incazzato!!!!”
    Bill: “?”
    Tom: “Se solo non ci fosse stato quel barracuda! E te che sei caduto come una pera cotta...me la sarei portata a casa! Ecco adesso chissà se la rivedrò! Uffa maledetto fratello e il suo stupido barracuda!”
    Bill guarda suo fratello salire le scale e chiudersi in camera e lo imita.

    Intanto


    Bianca e Ilaria arrivano in casa e posano le giacche. Bianca sospira, ha un tremito e cade a terra; non c’è nessuna singola parte delle sue articolazioni che non le faccia male.
    Suo fratello si avvicina e la fissa perplesso.
    Luciano: “Oh cosa tornate così tar...di?!”e stuzzica la sorella con un bastoncino come se fosse qualcosa di schifoso.
    Luciano: “È stecchita?!”
    L’aura assassina della sorella seguita da un ringhio rispondono negativamente alla sua domanda.
    Luciano allora la prende in braccio e la trascina fino in camera sua lasciandola sul letto.
    Luciano: “ La prossima altalena da cui voli giù, sappi che ti tengo legata in casa!”
    Bianca: “ Non era un’altalena!è.é!!”
    Luciano sogghigna malizioso: “UUHHH!!! Hai beccato un tedescone!!”
    Bianca: “ Tedescone un paio di b...”
    Luciano esce e lascia Ilaria a fissare Bianca con quell’espressione pericolosa che generalmente precede quelle liti che se si venisse alle mani ci scapperebbe il morto!
    Ilaria: “Dirmi che stavi per invitare TOM E BILL KAULITZ ad uscire con noi, no eh ? prima di farlo era un’idea così UTOPISTICA?”
    Bianca: “ Ah certo perché dire: Aspettate un attimo… girarmi dall’altra parte e informarti sarebbe stato discreto e logico!”
    Ilaria: “ Potevi guardare il mio sguardo assassino di dissenso!”
    Bianca: “ Ero troppo occupata ad arginare le ondate di occhiate-a –sesso che il maniaco ti rivolgeva!”
    Ilaria: “Potevi stare semplicemente zitta!”
    Bianca: “ Ci hanno offerto la consumazione, ho solo anticipato e limitato la ovvia richiesta che il Maniaco ci avrebbe fatto!”
    Ilaria: “ Senza pensare a me!!!!”
    Bianca: “ Non ti ho venduta per quattro mucche, dieci pecore e due capre! Ti ho fatto uscire con Tom!”
    Ilaria: “ Appunto!!”dice per poi andarsene sbattendo la porta.

    Bill si sdraia sul letto e si abbraccia la vita: ha ancora la sensazione di Bianca, della sua presa salda, tempestiva e calda.
    Sì, nel momento in cui si era rimesso in piedi e lei lo aveva lasciato era stato percorso da un brivido.
    Era stato bene, si era sentito a suo agio, aveva parlato quasi in modo brillante, per lo meno aveva parlato! Non era sembrato un idiota, non era sembrato un pezzo di legno e nemmeno una figura silenziosa ed inquietante. Era quasi stato se stesso. Ok era inciampato e caduto, aveva fatto una figura poco virile, ma non era stato poi così male, per la prima volta qualcuno lo aveva salvato. Non era mai importato quanto avesse paura, quanto avesse chiesto aiuto, nessuno l’aveva mai sentito, nessuno gli aveva mai risposto. Era caduto e lei l’aveva salvato, semplicemente, prima ancora che lui gridasse, prima ancora che lui avesse paura.
    Aveva allungato la mano, l’aveva afferrato e per tutto il tempo tenuto al sicuro senza biasimare le sue paure.
    È una ragazza particolare ed è in questo la sua vera bellezza. Ma non l’avrebbe rivista più, o forse si? sarebbe rimasta lì per poco. E come avrebbe fatto a rivederla?
    Deve ringraziarla no?! Farle un regalo? Trovare una scusa. Ma a cosa serve una scusa per rivederla se tanto la percentuale era così bassa?
    Le avrebbe forse fatto la posta al bar? L’avrebbe forse cercata in lungo e in largo? E se l’avesse rivista cosa avrebbe potuto dire?
    Guarda il suo orsacchiotto di peluche e : “Oh, ciao! Ci si rivede eh? Tutto ok, vero?”
    No, è squallido, lei dirà: “ bene e tu?” e io: “ Tutto ok!” poi lei andrà via dicendo: “ Sono contenta, stammi bene e salutami tuo fratello”. No così non va bene!
    Afferra il suo peluche e si mette a pancia in giù. “ Cosa diamine posso fare?!”

    Bianca: “ Miii ParaWoman! Adesso ora che comincia a parlarmi faremo il secolo!?”
    Alza il braccio sinistro e apre e chiude la mano ripensando a Bill.
    Bianca: “Era leggero...troppo leggero...ma mangia?!”
    Si mette a pensare a Bill e alla sua eccessiva magrezza, divertente comportamento per una ragazza magra, ma è preoccupata. Si vede davanti strane scene improbabili di fini orrende o situazioni terribili in cui potrebbe essersi trovato o trovarsi in futuro il ragazzo. Poi pensa a quanto sia dolce e divertente, lei proprio non se lo era immaginato così, per lei era solo la bellissima voce del cantante dei Tokio Hotel, ma adesso qualcosa stava cambiando.
    - Be’ potrei anche farci un pensierino!!-


    Tom era molto nervoso. Camminava avanti e indietro litigando con la sua chitarra che, lì appoggiata al muro, sembra non riuscire a dare alcun consiglio.
    Ha in testa Ilaria. Rivede ogni cosa, ogni suo gesto, ogni mutamento nel suo sguardo. E questo è per lui benzina sul fuoco. Più ci pensa più brucia.
    -E se è fidanzata?!-un inusuale pensiero lo colpisce come un fulmine e lo infastidisce.
    “E cosa importa?” sbotta alla sua chitarra. Ma l’idea di Ilaria che sorride a qualcun altro lo riempie d’ira.
    “Sorride?! E allora l’importante è il sesso, o no?!”
    L’immagine lo pugnala, guarda fuori dalla finestra ed impreca. Ilaria è sua, sua.
    Vuole andare a cercarla e portarla via a qualcuno, da chiunque, non capisce il perché, lo interpreta come un desiderio un po’ più forte del solito.
    Le sue braccia attorno alle sue spalle erano così fresche. Tom brucia, detesta il caldo eccessivo e brucia, non riesce a fare altro. L’ha semplicemente toccato e ha spento l’angoscia che lo stava incenerendo. Come un tuffo in acqua dopo essere stato a lungo sotto il sole cocente.
    Si ferma, si siede per terra e comincia a suonare: è l’unico modo per fermare il fiume di pensieri.
    Tuttavia sbaglia: ci sono note stonate, c’è semplicemente Ilaria. Ilaria e il suo sorriso. La vuole rivedere.
    Potrebbe essere fisicamente dannoso per lui non riuscire a metterle le mani addosso. Prima che lo faccia qualcun altro. Prima che lo faccia di nuovo un eventuale altro. Perché non vuole altri che lei. Solo per lui.
    Si alza, si ferma e guarda davanti a sé sconvolto.
    “Ma non sono mica geloso?!” si butta sul letto abbracciando la sua chitarra, guarda in alto e si copre con le mani gli occhi.
    “Naaa!!!”

    Ilaria chiude a chiave la porta, prende l’mp3 e lo accende. Si lascia andare sul letto guardando il soffitto.
    -Cavoli... io la ammazzo...perché diamine non pensa prima di parlare!!!!-
    Poi chiude gli occhi e risente il tocco della mano di Tom sulla sua guancia, arrossisce.
    - Cazzo...Tom...poteva anche non dirmi che ero più carina quando sorrido...poteva anche non illudermi!- riaprì gli occhi e si accorse che stava piangendo. Aveva pianto tante volte pensando a Tom e adesso che lei lo aveva messo da parte, lo aveva incontrato, gli aveva parlato. Lei non voleva rivivere tutto da capo, non voleva tornare depressa solo per lui.
    - Diamine...proprio adesso... uffa!!!-
    Pianse lasciando che le canzoni nell’mp3 scorressero.
    Si alzò dal letto, si affacciò alla finestra e iniziò a cantare Everything dei Lifehouse, pensando a Tom, a quella serata trascorsa insieme e ai pomeriggi passati a fantasticare ad un possibile incontro. Niente era stato come se lo era immaginato: le circostanze completamente diverse, il suo comportamento distante e anche Tom.
    “Uff...eppure mi ha fatto così tenerezza, quando Bill è caduto!”. Tornò sul letto, si sdraiò a pancia in giù e tornò a pensare a Tom, al loro incontro e gli balenò in mente una frase del ragazzo: “ Magari anche una notte!”. Già a Tom interessava solo il sesso.
    “Cazzo...cazzo...cazzo...” esclamò, affondando la faccia nel cuscino.


    <<pensare è una tortura.
    Porta solo rogne.
    A volte vorrei che il mio cervello si spegnesse.
    Sono sicura che sarei molto più felice di così.>>

    <<il pensare divide, il sentire unisce (E. Pound)>>
    <<non facciamo bene niente finché non smettiamo di pensare al modo di farlo. (W.Hazlitt)>>
    <<non volendo pensare a quello che mi porterà il domani, mi sento libero come un uccello (Gandhi)>>
     
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  11. billinafurimmer
     
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    bellaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa...............
    l'ho letta tutta in una sera...
    davvero carina!!

    xxx

    tommetta
     
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  12. Kate ~
     
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    Grande Ila!!!!!!

    Occhiate-a-sesso!!!!!!^^

    Bravissima, come sempre!!!!!!
     
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  13.  
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    Niemand hört mich, niemand sieht mich!

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    V CAPITOLO

    Dove forse era meglio pensare di meno e lasciarsi andare di più o pensare di più e lasciarsi andare di meno...




    Ilaria scese in cucina per fare colazione, lì c’erano già tutti gli altri.
    Ilaria: “ Giorno sig.ra Lazzari! Ciao Luciano!!” ignorò volutamente Bianca.
    Luciano&sig.ra Lazzari: “Giorno!”
    Bianca: “ Buon Giorno anche a te Ilaria!”
    La ragazza non rispose e si limitò a prendere il latte e i cereali, mangiare e tornare in camera per vestirsi. Poi tornò giù.
    Bianca: “ Allora, quando hai intenzione di tornare a parlarmi?!”
    Ilaria la guardo di sfuggita ed uscì di casa sbattendo la porta accompagnata dalle urla di Bianca: “ Insomma torna qui...dai...!!”
    Ilaria mise gli auricolari, accese l’mp3 ed iniziò a gironzolare per la città.
    Ad un certo punto si sedette su un muretto e guardò le macchine e le persone passare. Si era sempre divertita ad immaginare i dialoghi tra i passanti, a vedere le facce buffe dei bambini e le reazioni dei guidatori. La tirava su di morale quando era triste. Era lì, intenta a canticchiare What I have done dei Linkin Park, quando sentì qualcuno toccarle delicatamente il braccio. Lei si girò e il sorriso che aveva sulle labbra sparì.
    I-Oh no! Proprio l’unico che non volevo vedere!!!- tolse l’auricolare e disse: “ Ciao!”
    Tom: “ Ciao...Come va?”
    I: “ Insomma...abbastanza bene! Tu?”
    T: “ Tutto bene! Che ci fai seduta qui?”
    I: “ Osservo il mondo... È divertente sai?!” disse tornando a guardare la strada.
    T: “ Ah...davvero?! Ti dispiace se mi siedo vicino a te a “guardare il mondo?”
    I: “ E che faresti se ti dicessi che mi dispiace?”
    T: “ Mi siederei lo stesso!!” e sorrise, seguito subito dopo da Ilaria.

    **Dopo un po’**

    T: “ Guarda quel bambino!! È troppo buffo!!!ahahahahaha!”
    I: “ Ahahahahah...Te l’avevo detto che era divertente!!!”
    T: Ahaha...Già... è proprio divertente!”
    Poi la ragazza ebbe un flash: “ Ma non avevate un’intervista questa mattina?!”
    T: “ Si...ma l’hanno spostata all’ultimo momento!”
    I: “ Meglio così...più tempo libero per te!”
    T: “ Certo...Più tempo libero per uscire con le ragazze!!”
    I: “ E allora che ci fai qui?!” chiese un po’ triste.
    T: “ Esco con una ragazza...” rispose mettendole un braccio attorno alle spalle.
    La ragazza lo guardò un po’ sorpresa, poi abbassò lo sguardo un po’ imbarazzata. Tom continuava ad osservarla con il cuore che batteva forte. Non appena l’aveva vista aveva avuto un sussulto e tutti i pensieri della sera prima gli erano tornati in mente.
    T: “ Che ascolti?” chiese prendendo un auricolare: “ Linkin Park...Non male!”
    Ilaria sorrise e il ragazzo la imitò.

    Bianca era a casa, un po’ arrabbiata, molto dolorante. Le facevano male sia il polso che la caviglia. Era ancora stanchissima così, ancora in pigiama, tornò in camera sua, chiuse la porta e mise la musica a palla, sicura di non disturbare nessuno poiché la casa era vuota: suo fratello al conservatorio, la sig.ra Lazzari in ufficio e Ilaria da qualche parte a gironzolare incazzata.
    Ad un certo punto fece partire le canzoni dei Tokio Hotel, ripensando alla sera prima, all’incontro con i due gemelli, a Bill, al suo salvataggio del ragazzo, e sorrise. “ Mmm...Bill!”

    Quando David lo aveva avvisato che l’intervista era stata spostata, Bill aveva esultato e stanchissimo era ritornato a dormire. Ora, le 11.30, era lì seduto sul suo letto, con i capelli tutti scompigliati, pensava a Bianca, al suo sorriso. Teneva una matita in mano, tentando di mettere giù una canzone, ma non riusciva a mettere per iscritto i mille e mille pensieri su quella ragazza, era come se le parole non bastassero a trasmettere quello che aveva dentro.
    Ad un certo punto perse la pazienza, si lasciò andare sul letto e sbuffò.

    I: “ Tom...?”
    T: “ Uhm...”
    I: “ Sai dov’è una farmacia?”
    T: “ Stai male?” chiese un po’ preoccupato.
    I: “ No, no... non è per me...”
    T: “ Meno male...si comunque lo so...”
    I: “ Potresti dirmi come ci si arriva?!”
    T: “ Farò di meglio- disse saltando giù e offrendole una mano per aiutarla a scendere- ti accompagno...e anche molto volentieri!!”
    La ragazza un po’ titubante la prese, ma non appena posò i piedi per terra perse l’equilibrio, si sbilanciò in avanti andando a finire contro il petto del ragazzo.
    I: “ Scusa” e fece per allontanarsi, ma lui la strinse a sé, con il cuore a mille e la testa che era un turbine di pensieri. Ilaria fu attraversata da un brivido: si trovava tra le braccia del suo idolo, lo aveva immaginato così tante volte che in quel momento le sembrò un sogno. Poi lui di scattò la lasciò andare, un po’ imbarazzato.
    T: “Ehm...io...”
    I: “ Tranquillo...è solo che...da che parte è la farmacia?!”
    T: “ Si certo...la farmacia...di qui!”
    Fecero tutto il tragitto in silenzio.
    T- Cazzo...si è arrabbiata...sono proprio un coglione!-
    I- Ok... ok...mi devo calmare!-
    T: “ Ehm allora...ecco...”
    I: “Eh eh...” -disse guardando la faccia imbarazzata del ragazzo- sei quasi carino quando ti imbarazzi!!”e rise.
    T: “ Quasi carino?! Solo quando mi imbarazzo???!!!”
    I: “ Ma...chissà...” e gli fece l’occhiolino.
    T - Magari ho qualche speranza- “ Allora c’è qualcuno che ti aspetta in Italia?”
    I: “ Mmm... La mia famiglia...i miei amici...”
    T: “ Nessun ragazzo?”
    I: “ Nessuno ragazzo...”
    T- Perfetto magari...-
    I- Ecco... adesso penserà che io sia disponibile per una scappatella!-
    La ragazza si fermò davanti a casa.
    T: “ Com’è l’Italia?”
    I: “ Stupenda...ma ci siete stati l’anno scorso?!”
    T: “ Si ma non abbiamo avuto il tempo per visitarla!!!Uff...”
    I: “ Oh be’ allora possiamo rimediare... ti va di entrare così ti faccio vedere delle foto?!”
    T: “ Certo”
    Ilaria sorrise, aprì la porta e arrivata in cucina chiese al ragazzo se volesse qualcosa da bere, presa una birra e una coca, salirono al piano di sopra. Poi fermandosi davanti ad una porta.
    I: “ Un secondo...Bia apri sono io!”
    Bianca spalancò la porta e si gettò su Ilaria urlando: “ WAAAAA!!!! Non sei più arrabbiata!!”
    I: “ Mollami!!!”
    Bia: “ WAAAA!!!”
    T: “Ehehehe!”
    Bia: “AARRGGG!!! E lui che ci fa qui?!”e si barricò in camera.
    T: “ Cavoli è prorio buffa!!!”
    Bia: “ Io non sono buffa!!”
    I: “ Dai apri la porta...ti ho portato una crema per la...”
    Bia: “ NO!!”
    I: “ Dai tanto ormai ti ha visto...”
    T: “ HO visto il barracuda con il pigiama rosa...ahahaha!”
    Bia: “ Io non apro finchè c’è quel maniaco in giro!!!”
    I: “ Come vuoi, se cambi idea io sono in camera” disse dirigendosi verso l’ultima camera in fondo a sinistra, “ Prego” disse rivolta a Tom.
    Il ragazzo aprì la porta e rimase stupito: le pareti erano tappezzate di foto e disegni, la camera era ordinata, in un angolo c’era il suo Eastpack azzurro, sul comodino un libro enorme e sulla scrivania il portatile ed un quaderno.
    I: “ Ehi ti sei incantato?!” disse spingendo dentro il ragazzo.
    T: “ No...è solo che...ecco... li hai fatti tu questi?!” chiese indicando i disegni.
    I: “ Si...ma non sono granchè...” rispose mentre accendeva il Pc e faceva partire la musica, la prima canzone fu Smack That di Eminem.
    T: “ Ehi non è che stai cercando di sorprendermi?! Ascolti questa musica???!!!”
    I: “ Io ascolto di tutto!!!- esclamò buttandosi sul letto- allora non volevi vedere l’Italia? Vieni qui che te la faccio vedere!!”
    Tom si avvicinò e guardò tutte le foto esclamando divertito quando vedeva le foto della ragazza quando era più piccola.

    ***Dopo un po’***

    Ilaria guardò l’orologio.
    I: “ Rimani qui a mangiare?”
    T: “ Mmm...non so...Bill è solo a casa...”
    I: “ Fai venire anche lui!”
    T: “ Sei sicura?- la ragazza annuì- ok, allora lo chiamo!”
    I: “ Intanto io lo dico alla Bia!”
    Ilaria bussò alla porta dell’amica.
    I: “ Bia apri, sono sola!”
    La ragazza aprì.
    I: “ Bia devo dirti una cosa...preparati”, l’amica la guardò con aria interrogativa- Ho invita Tom e Bill a mangiare qui!”
    Bia: “ CCCCOOOOSSSSAAAAA!!! Io non ti capisco...ieri eri incazzatissima e ora...chi ti capisce è bravo!”
    I: “È solo che...insomma più ci parlo e più capisco che non è come me lo ero immaginato...è simpatico, è spiritoso, è te...”
    Bia: “ Non dire tenero...non lo dire...ahahah...Tom Kaulitz tenero?! Si e il sole è freddo!!!”
    Tom, venendo dalla camera: “ Ha detto che per lui va bene...ci raggiunge tra una decina di minuti!”
    Bianca lo guardò male e sbattè la porta.
    T: “ Ma fa sempre così??!!”
    I: “ Quasi...dai vieni giù che preparo qualcosa!”
    T: “ Si andiamo a preparare!” disse esaltato.
    I: “ Tu cucini?!”
    T: “ Ovviamente...no! È che fa figo dirlo!!”
    E io due scoppiarono a ridere.
    I due ragazzi erano in cucina, avevano già preparato tutto , ma di Bill e Bianca non c’era alcuna traccia.
    T: “Ma dove cavolo è finito!”
    I: “ Vedrai che sta arrivando!”si sentì il campanello: “ visto?!”
    T: “Sorprendente!!!”. La ragazza sorrise.
    Bia: “ Vado iooooo!!!”

    Bia: “ Ciao!”
    B: “ Ciao!”- Uff...quant’è carina oggi!!!-
    Bia: “ Dai entra!”
    Ed andarono in cucina.
    T: “ We Bru...finalmente sei arrivato!”
    B: “ Tom...Ilaria!”
    I: “ Ciao Bill!”
    T: “ Ehi...quella è il barracuda...Incredibile senza il piagi...!” ma Ilaria gli mise una mano sulla bocca, vedendo il volto dell’amica.
    Bia: “ Si Illy, proteggimi tu!!!” disse facendo la vocetta da bambina. Tutti scoppiarono a ridere e dopo aver mangiato con calma i ragazzi incominciarono a parlare.
    T: “ Bill...devi proprio vedere i disegni che ha fatto l’Ila!! Sono stupendi!!”
    I: “ Adesso non esageriamo...stupendi...mah...sono carini...la Bia disegna meglio!”
    Bia: “ Non è vero!!! E poi tu disegni ritratti...io disegno manga...sono generi diversi non si possono paragonare!”
    B: “Cavoli adesso sono curioso...voglio proprio vederli!!!”
    T: “ Vieni” disse alzandosi e andando al piano superiore.
    Le ragazze li rincorsero e dopo averli raggiunti: “ Ehi prima di entrare nella camera di qualcun altro si dovrebbe chiedere il permesso!!!”
    Tom fece degli occhi enormi ai quali Ilaria non seppe resistere e li fece entrare nella sua camera mentre Bianca spariva dietro al porta della sua.
    B: “WOW...cavoli sei proprio brava...questo è proprio bello...anche questo!!!! E quelli della Bianca??!! Adesso voglio vederli!!!”
    I: “ Ecco bravi fuori dalla mia camera, che se rimanete ancora un po’ non so se riesco a trattenermi dal fare qualcosa!!!” disse scherzando.
    Bill rise : “ Ok...Qual è la camera di Bianca?” chiese uscendo per primo dalla porta.
    I: “ La prima a destra vicino alle scale!”
    Tom mise una mano intorno alla vita della ragazza e le sussurrò: “ Cos’è che vorresti fare?!”
    Bill vedendo che il fratello e Ilaria non arrivavano si girò e vedendoli disse: “ok...allora a dopo!”



    <<quando una persona annega finisce per agitarsi e peggiorare le cose.
    Salvare uno di essi è molto più difficile di quanto sembri poichè anche un bambino in preda al terrore è in grado di trascinarti con lui.
    Ma ovviamente nessuno penserà mai che lasciarsi andare è solo il modo più facile per diventare abbastanza leggeri da tornare a galla da soli, anche senza l'aiuto di un'altra persona.>>
     
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  14. Kate ~
     
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    Il barracuda!!!!!! :yuyyi: :yuyyi:

    Ehm....che fanno Tom e Ilaria??!!

    Me curiosa!!^^

    Ovvio che i complimenti sono impliciti Ila!
     
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  15.  
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    mmm..che faranno??!!
    chi lo sa?! :rdythuythbu: :ertedycvbr:

     
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21 replies since 21/12/2007, 21:12   453 views
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