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Kate ~.
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Nuova ff......
Spero vi piaccia..........
“Mi alzoooo!!!!!”
Samuel spostò le coperte, appoggiò i piedi a terra e si stropicciò gli occhi.
Che palle, un’altra giornata di scuola.
Sua madre aveva già iniziato a chiamarlo a gran voce e, come se non bastasse, si era appena ricordato di non aver studiato per la verifica di letteratura.
Bene, la giornata era iniziata magnificamente.
“Stupido idiota…. Un altro 4 e col cavolo che mi fanno andare in vacanza con gli amici questa estate…..” pensò Samuel.
Si lavò di fretta, poi infilò i jeans scuri, la maglietta nera che gli aveva regalato sua sorella per Natale, un maglione nero con la zip davanti e il solito cappello da baseball, con la visiera talmente piegata da nascondergli gli occhi.
Prese lo zaino, se lo posò svogliatamente su una spalla e scese le scale, per raggiungere la cucina.
Sua madre gli aveva preparato la sua torta preferita, forse perché credeva che certe piccole gentilezze avrebbero fatto sorridere un po’ quel suo figlio tanto strano.
Samuel assaggiò solo un pezzetto di torta, poi salutò la madre velocemente, con gli occhi bassi, e uscì di casa.
Sulla strada verso la scuola si perse nei suoi pensieri.
Il giorno prima si era dimenticato nuovamente di studiare….
Sempre per il solito motivo del resto…. Sempre perso dietro ai suoi occhi…..
Stava per imboccare il vialetto che lo avrebbe condotto al liceo, quando una mano pesante lo spinse.
“Hey frocetto! Stamattina sei in ritardo!! Cos’è, lo stavi dando a qualcuno??”
Samuel ignorò la provocazione, ma il suo grosso compagno di classe gli si parò davanti.
“Ehy frocio! Mi rispondi o no??!! Cos’è, sei ancora senza fiato per lo sforzo??!!”
Samuel tentò di sorpassare l’energumeno, ma con scarsi risultati.
“Cos’è, ti serve una razione di sberle per parlare? Guarda che non mi faccio problemi, sai?”
“Lasciami in pace…..”
“Lasciami in pace” lo scimmiottò il ragazzo “Ti viene da piangere, vuoi la mammina? Povero frocetto…. Cosa c’è, il tuo ragazzo ti ha lasciato??”
Samuel, colto da una improvvisa forza, si scagliò contro il compagno, ma i bulletti che seguivano la scena si prodigarono per aiutare il loro leader e si avventarono su Samuel.
Calci, pugni, sberleffi….
Samuel si ritrovò solo, con il maglione strappato e i pantaloni sporchi, con il sangue che gli colava dal naso e con una gran voglia di piangere….
Poi, seduto in mezzo al vialetto ormai vuoto, con la testa fra le mani, pensò di nuovo a quegli occhi……e sussurrò parole di aiuto……
Continua.............
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niki93.
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...wow Kate ti sei gia messa all'opera!! l'inizio è promettente....sisi mi piace....brava!! . -
Kate ~.
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Grazie Niky!!!!!^^
Sei una lettrice perfetta!!!!!
Avevo l'ispirazioncina giusta e mi sono fiondata!!!!!. -
niki93.
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...grazie Kate.... . -
°°Vanilla°°.
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Poveretto, sembra quasi la storia di Bill...
...il nome Samuel è molto bello, ottima scelta ^^
xxx
simo. -
Kate ~.
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Già, poveretto......detesto i bulli.......
Ad ogni modo, grazie!!!!!^^. -
StArDuSt*.
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uau!e poi?? . -
MargheKaulitzina.
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Kate!!! grazie! si preannuncia un altro successo!
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Kate ~.
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Grazie ragazze!!^^
Se andrò un po' a rilento scusatemi, ma a volte non ho l'ispirazione giusta!. -
.
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Kate l'ho letta solo adesso...
cavoli scrivi stupendamente, ma questo già te l'ho detto...
però questa storia mi piace già dal primo capitolo...non vedo l'ora di vedere come continua perchè promette davvero bene!!!!!. -
billinafurimmer.
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che carina!!!
sono d'accordo con te kate..io ODIO i bulli!!
continua con l'ispirazione giusta che è meglio...
xxx
tommetta
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Kate ~.
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Danke ragazze!!^^
Continuo............
In classe, la situazione non era di certo migliore.
Samuel era stanco di quella scuola, dove tutti lo criticavano senza conoscerlo, lo guardavano senza vederlo, lo picchiavano, lo insultavano. Ma sua madre non avrebbe mai capito, sua madre non gli avrebbe mai permesso di cambiare istituto, non gli avrebbe mai concesso di inseguire i propri sogni.
“Manfri? Mi sa dire per che motivo Dante Alighieri cita proprio una selva oscura nella sua Divina Commedia? Manfri? E’ dei nostri?”
Samuel si riscosse velocemente dai suoi pensieri.
“Ehm, mi scusi… Io, non ho capito….”
La classe scoppiò a ridere.
Si alzò una voce dal fondo.
“Manfri, pensavi al tuo moroso?!”
Ancora risate, di scherno.
La professoressa picchiò un pugno sulla cattedra.
“Silenzio! Non siamo al mercato! Per cortesia, basta. E tu Manfri, cerca di seguire le lezioni! Ti ho chiesto perché Dante Alighieri parla di selva oscura….”
“Mi scusi…. Dante si riferisce ad una selva oscura perché pensa alla disastrosa situazione politica della sua Firenze, in quel periodo…. Il riferimento è chiaro….”
“Bene Manfri…. Dormi ma almeno sai rispondere correttamente…. Peccato che nella verifica dell’ora precedente non sei stato altrettanto specifico….”
Samuel le sorrise mestamente, poi chinò la testa sul libro e riprese a pensare. Non aveva studiato, ma la verità era che, pur conoscendo le risposte, non aveva voglia di scrivere né di rubare tempo prezioso ai suoi sogni.
Preferiva trascorrere le ore pensando a quel viso, a quelle mani, piuttosto che concentrarsi su una verifica che non gli avrebbe di certo cambiato la vita.
Fortunatamente, la mattinata finì abbastanza velocemente e Samuel si precipitò a casa, chiudendosi in camera.
Armato di ipod, si sdraiò sul letto e iniziò a sognare…..
Komm und rette mich – ich verbrenne innerlich
Komm und rette mich – ich schaff’s nicht ohne dich
Komm und rette mich – rette mich – rette mich
Una lacrima calda gli rigò il volto.
Quanto avrebbe dovuto aspettare?
Come avrebbe fatto a sopravvivere?
Era semplice per la gente sostenere che certi amori passano con la stessa velocità con cui sono nati….
Era semplice per gli adulti credere che una cotta adolescenziale fosse solo un piacevole ricordo, una volta raggiunta una certa età….
Ma che ne sapevano gli altri? Che ne sapevano loro di come ci si sente quando si ama senza essere ricambiati?
Che ne sapevano di come fosse frustrante addormentarsi sognando qualcuno che non sarebbe mai arrivato?
Di nuovo, quegli occhi…..
Stava per scoppiargli la testa….
Aveva cercato con tutto sé stesso di resistere, di cambiare….. Ma si era accorto che, per quanti sforzi facesse, la sua natura lo chiamava a gran voce.
Affondò la testa nel cuscino e, disperato, sussurrò il suo nome.
“Bill….”
Continua................ -
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sigh...sigh...
quanto lo capisco...
Kate è stupendo...
. -
°°Vanilla°°.
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Che carino... è dolcissimo...
è straordinario quanto la gente non riesca a capire certe cose... ci sentiamo tutti incompresi...
bellissima, Kate...
xxx
simo. -
MargheKaulitzina.
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Kate...è davvero bellissima...!
povero Samuel....come lo capisco per certe cose...!.
L'altro lato dell'amore.....nuova ff...... |
