riusciremo ad amarci??

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    Camera d’albergo extralusso…

    << Su dormiglione!!! Svegliati!!! Non puoi restare tutto il giorno a poltrire nel letto! Muovitiiiiiii!!>>
    <<yahww…ma cosa vuoi?? Sono solo le….le 9 e mezza??? Tom sei pazzo?? Potevi svegliarmi prima,no???>>
    Il rasta biondo scosse la testa e si diresse verso la poltrona di velluto rosso in fondo alla stanza.
    << Oddio…oddio…devo sbrigarmi…!!!>>
    E saltò giù dal letto correndo versò il bagno…
    <<cerca di fare presto!!!.. Una volta tanto nella tua vita…>> urlò dal fondo della stanza Tom.
    << Uff…>> sbuffò il fratello dai lineamenti femminili.
    Si guarda allo specchio e inizia freneticamente a truccarsi. Passa e ripassa quella matita nera che ormai si stava consumando…un po’ di mascara e via con la lacca.
    Dalla stanza Tom sentiva un armeggiare metallico e continui sbuffi e imprecazioni.
    << Sono proooontooooo…sto arrivandooooo!!! >> urlò Bill dal bagno.
    << Tsz…stupida femminuccia…>> disse tra sé il rasta biondo.
    << Ti ho sentito sai??? E ora muoviamoci…siamo in ritardo e le fans non me lo perdonerebbero mai!!!>>
    Prese il suo scuro giubbotto di pelle e si avviò velocemente verso la hall insieme al fratello.
    C’erano tutti…a quanto pare mancavano solo loro due…
    << Okok…scusatemi…un contrattempo..>> si giustificò il moro con un sorrisetto poco credibile.
    << Si come no…le tue unghie hanno dormito bene stanotte?? >> rispose il suo amico più caro…Andreas.
    Bill lo ignorò e si diresse con gli altri nella lussuosa limousine nera che li attendeva al parcheggio.
    Naturalmente,come tutte le mattine, c’era una folla immensa di fans strepitanti pronta ad accoglierli con urla e schiamazzi.
    << Oddio Bill…hai dormito stanotte?? Sembri molto stanco…dovrò passare più volte il correttore per nascondere queste occhiaie! >> disse la truccatrice.
    << Sai com’è Lisa, a causa di alcuni rumori…( alludendo al fratello) non ho proprio chiuso occhio! Tom cavolo, lasciami dormire per una notte!! >>
    E il rasta: << Ehh…caro fratellino mezza checca, non tutti hanno la possibilità di godere dei privilegi del “Dio del sesso”…ogni notte…ti racconto com’è andata?? >>
    << No grazie…risparmia queste schifezze oltraggiose per qualche altro…>> e prese il cellulare…andando a rivedere gli ultimi messaggi…ricevuti qualche mese prima.

    *Ti amo Bill, mi manchi…quando torni da me?? Fa presto…ti voglio… un bacio la tua Vale con estremo affetto *
    * Ci vediamo fra mezz’ora…non vedo l’ora di baciarti e di stringerti a me…ti amo piccolo mio…baci*
    * Non credevo potesse finire, ma quel tuo ultimo atteggiamento mi ha spaventata a morte,non è stata colpa mia..non ci sentivamo più ma lui è tornato…ricordati che ti ho amato,ti amo e ti penserò sempre…Vale.*


    Non poteva crederci, lei, il suo respiro, i suoi capelli, le sue carezze, le sue mani, il battito del suo cuore…il suo amore…e poi buio improvviso.
    È finita.
    Da quel giorno Bill non aveva fatto altro che pensare a lei: il suo unico grande amore. L’aveva conosciuta ad uno dei loro concerti, in Italia…

    << E adesso facciamo salire qualche bella ragazza italiana a cantare con me…mm...dunque…caspita siete tutte belle…allora…tu…si con la maglia a strisce nere e bianche…si tu..proprio tu..sali!
    Come ti chiami? >>
    << Valentina,piacere!>>
    << Io non mi presento…sai già chi sono…>>
    Lui la abbracciò e iniziarono a cantare…lei non faceva altro che guardarlo. Era il suo sogno accarezzare quel viso d’angelo, bagnare le sue labbra dei baci di lui...puff…si ritorna alla realtà…come non detto!
    Appena ebbero terminato di cantare lui le sussurrò: << Sei andata benissimo…ti farò venire nel camerino così parliamo un po’…ciao e a presto! >>

    La ragazza scese dal palco e si incamminò con Saki dietro le quinte e attese.
    Dopo una mezz’oretta finì il concerto e vide Bill venirle incontro. Si aggiustò i lunghi boccoli biondi dietro le spalle e cercò di drizzare la schiena per sembrare più alta ma il risultato non fu soddisfacente.
    Il bel ragazzo moro si avvicinò e la prese per mano portandola nel suo camerino, dopodiché iniziò ad aggiustarsi il trucco sbavato…

    *oddio com’è sexy anche quando è sudato…* pensò la ragazza seduta su una morbida poltrona nera.

    -Allora…ti è piaciuto il concerto?
    - Certooo…e me lo domandi??
    - Era per iniziare una conversazione..quanti anni hai?
    -…tu quanti me ne dai?
    -.mmm….direi 16. Ho indovinato?? E stringeva le mani in segno di preghiera come un bambino che vuole a tutti i costi le caramelle.
    - Bè…hai sbagliato di due anni.
    - 18?
    - ora hai sbagliato di 4 anni…
    - 14???
    -Ci sei arrivato finalmente…fra poco 15.
    - Wow…sembri più…più… - e la squadrava dalla testa ai piedi.
    - Grande?? Grazie…


    << Salve a tutti!! Oh…buonasera signorina…ciao fratellino…vedo che fai ottime conoscenze…>> disse Tom fissando la ragazza e sorridendole in modo malizioso come solo lui sa fare.
    La ragazza indietreggiò imbarazzata.
    << Sei sempre il solito, Tomi! Piuttosto tu…nessuna fan oggi ti ha lanciato le braccia al collo?>>
    << Non scherzare con me…ti presento Sheila.>>
    << Ciao, piacere Sheila>> disse una ragazza non esageratamente alta ma con un corpo perfetto, lunghi capelli castano scuro e grandi occhi verdi.

    << ehhh…>> sospirò Bill…<< che ore sono?? Oddio…è tardi...tardi…Vale…noi dobbiamo andare…semmai ci si rivede,no?>>
    << Certo, ci si rivede…>> e posò i suoi immensi occhi azzurri sul pavimento scuro.
    << Ciaooooo e a presto!! >> fece eco la voce del cantante dal corridoio.
    E Valentina rimase sola nel camerino…sbuffò…si riprese e se andò sconsolata.
    Andò a rifugiarsi nel parco…dove andava sempre quando era triste. Salì sull’ altalena e si dondolò leggermente quando sentì delle voci sempre più chiare e nitide con il passare dei secondi.
    Si appostò dietro una siepe e ascoltò intravedendo la scena tra due larghe foglie.

    << Lasciami ti ho detto! >>
    << Eddai…non ti ho chiesto tanto…scusami...pensavo fossi pronta per…vabè lo sai…>>
    << No…non sono pronta va bene?? E adesso lasciami andare...addio Tom.>>

    Lui si prese la testa fra le mani, sospirò e andò a sedersi su una panchina di fronte alla siepe dietro la quale due grandi occhi azzurri avevano visto tutto.
    Un rumore, un ramo spezzato.
    << Cazzo…>> disse Vale.
    << Chi c’è?? >> chiese Tom.
    << Ok…tanto vale uscire allo scoperto. Tom sono io . Valentina. Scusami...io non volevo farmi i fatti vostri…ero qui…ho sentito delle voci e mi sono nascosta.>> ammise la ragazza uscendo dal nascondiglio.

    << Ok…vieni…nessun problema. Siediti.>>
    << Grazie..>> disse imbarazzata la ragazza.
    << E così ti piace mio fratello…>>
    << Bè ecco…sai…come fai a saperlo???>>
    << L’ho notato dal modo in cui lo guardi. Con tutto il romanticismo ( e fece una smorfia di disgusto) di questo mondo. Se vuoi gli accenno qualcosa…>>
    << Non ti azzardare…>>
    << E io ti piaccio? >> chiese malizioso Tom.
    Rossa in viso la ragazza rispose: << Bè..non nascondo che anche tu sei un bel ragazzo, ma…
    E le sue parole furono stroncate da un bacio, lungo, passionale, intrigante.
    Lei si staccò e disse: Tom…ma come…
    Lui la zittì con l’indice e disse piano: Shh…baciami.
    Lei non seppe resistere e lo baciò…non era un bacio casto e semplice come l’altro…questo era più forte, più profondo, più eccitante.
    Lui la baciò sul collo e disse: Sei bellissima…sicura di amare quella checca di mio fratello??
    Lei stava per rispondere ma una suoneria alquanto imbarazzante risuonò dalla tasca dei pantaloni del rasta.
    << Chi cazzo è a quest’ora?? >>
    << Tom sono Bill…ma dove diamine sei finito? Ti sto cercando dappertutto e ora sono al parco di fronte all’ albergo…dove sei??>>
    << Allora…guarda in fondo…lo vedi quel bel ragazzo seduto sulla panchina che agita la mano? Naturalmente sono io…eheh..>>
    << Stupido…si ti ho visto…ti raggiungoo!! >>
    E correva verso i due ragazzi con il suo lungo cappotto nero, simile a quello che aveva usato nel video di Spring Nicht.

    * Wow…è davvero bellissimo…* pensò la ragazza.

    << Oh! Ciao Vale! Che bello rivederti!>> e si sedette accanto alla ragazza.
    << Non voglio intromettermi nei fatti vostri, ma…che stavate facendo qui da soli?? Tom???!!>>
    << Ehi fratello, stà calmo, non ho fatto niente, ci siamo incontrati per caso. Vabè ora devo andare, ci vediamo fratellino! Ciao Vale…ah…e comunque baci bene! >> disse il chitarrista facendole l’occhiolino.
    << Eheh…lo sapevo che c’era qualcosa sotto!! >>
    << No Bill, non è come pensi. Stavamo parlando e lui mi ha baciata. Nient’altro.>>
    << Lo so, ti credo, e di mio fratello che non mi fido. Ti ha fatto qualcosa? >>
    << Nono, è tutto ok, grazie.>> e la ragazza abbassò lo sguardo imbarazzata. Non riusciva a guardarlo negli occhi neanche per un misero secondo.
    << Brr…che freddo…>> disse Valentina strofinando le mani sul corpo curvilineo.
    << Aspetta…ecco ora abbracciami.>> disse il cantante aprendo il suo giubbotto e facendola rilassare sul suo petto caldo.
    << Sei bellissima, non ho mai incontrato una ragazza più carina di te.>> ammise Bill.
    << Ti ringrazio ma io pensavo che ti piacessero le ragazze addirittura più magre di te.>>
    << No, certo l’aspetto esteriore conta, ma non quanto quello interiore.>>
    << Sei molto dolce Bill..>> concluse la ragazza.
    Poi fissò l’orologio. Erano le 22:00 e l’aereo per Stoccolma sarebbe partito tra meno di 1 ora.
    << Oddio, sono in ritardassimo!! Devo partire…devo andare a Stoccolma dai miei nonni!! Non posso rimanere altro tempo, mi dispiace.>>
    << Wow, i tuoi nonni abitano a Stoccolma, buono a sapersi!...Ti accompagno all’hotel e poi all’aeroporto>>
    << Non ti preoccupare, prederò un taxi, non c’è bisogno!>>
    << Ehi…non mi importa. Ti accompagno e basta! >> e sorrise mostrando i suoi dentini storti che lo facevano apparire più dolce di quello che già è.
    << Ok, andiamo allora!>> disse felice la ragazza.

    *Cacchio cacchio cacchio…accompagnata da Bill Kaulitz in persona. Non ci posso credere. E ora mi sta stringendo i fianchi. Mi sa che sto diventando tutta rossa. Che figuraaaa!!! *

    L’hotel era a pochi passi dal parco. Arrivarono subito. Si tuffarono immediatamente nella stanza di lei. Le valigie erano pronte sul letto. Lei le prese e si incamminò con il cantante verso la limousine all’uscita secondaria. Entrarono e assaporarono l’aria calda che si stava diffondendo con il riscaldamento.
    In pochi minuti arrivarono in aeroporto. Mancava solo mezz’ora alla partenza.
    << Allora, magari ci si vede in Germania. No? >>
    << Si certo, vorrei proprio sapere come…ahah! Non esistiamo solo tu ed io, ci sono milioni di persone in Germania! Come pensi di riuscire ad incontrarci?>>
    << Vabè dai, la mia bellezza è inconfondibile, mi noterai subito! >>
    << Il solito modesto, ora devo proprio andare. Ciao! È stato bello conoscerti…salutami anche tutti gli altri ovviamente! >>
    << Non lo dimenticherò…ciao…e stanne certa che ci rivedremo!>> disse l’androgino dandole un lieve bacio accanto alle labbra.
    E lei si incamminò verso il corridoio che portava all’entrata in aereo.

    *fiuuuuuuuu….che serata. Il bacio di Tom, il saluto affettuoso di Bill…sono stata davvero fortunata.
    Chissà se li incontrerò di nuovo! *





























    Intanto…in una stanza d’albergo.

    << Dio…Tom…sei..fantastico…continua…>> e sospirava affannosamente.
    << Sono il “dio del sesso”….ri..cordi?>> ansimava il ragazzo madido di sudore.
    La prese per i fianchi e la fece salire sul tavolo. Le baciava eccitato il collo mentre scendeva in basso, sempre più in basso fino ad arrivare al centro dell’eccitazione per eccellenza.
    Lei continuava ad ansimare. Questa volta più forte e lanciava i suoi lunghi capelli scuri dietro le spalle.
    Lui si staccò e la mise giù. Poi la voltò e la strinse più forte sino a raggiungere l’apice del piacere.
    Lei lo bloccò, gli mise le manette e lo incatenò al letto.
    Poi lo bendò e inizio a stuzzicarlo con la lingua. Mentre un telefono ignaro di quella folle notte di passioni squillava sul comodino.

    Nella stanza accanto.
    *cazzo Tom rispondi!! Mi sono stancato di questi ululati in piena notte. Ne ho davvero abbastanza. Non riesco più a chiudere occhio. A….domani mattina vedrai.*


    E si mise un cuscino sulle orecchie per cercare di ridurre il più possibile quei rumori incessanti.
    << Prima o poi si stancheranno,no?? Anche se, conoscendo mio fratello, andrebbe avanti due notti di seguito.>>
    Cercò di riaddormentarsi, ma nella sua mente apparve la ragazza del concerto: Vale.
    Mai vista tanta purezza negli occhi di una ragazza.
    *vedrai ci rivedremo, vale, ne sono sicuro.*


    Intanto il soggiorno a Milano era terminato e i ragazzi dovevano tornare in Germania per riprendersi dallo stress.
    <<caspita Tom, vi ho sentiti persino io che stavo al piano di sopra!! >> disse il batterista.
    << Ecco, a proposito di questa notte, Tom ma cazzo la vogliamo finireeeee???? >> urlò il vocalist.
    << Ehi, ehi, cos’è tutta questa agitazione?? Non ci posso fare niente se sono bravo a letto e non come te che per farti una ragazza ci metti un’eternità, mezza femminuccia!>> e scoppiò in una risata a cui si aggiunse Georg. Ma un’occhiataccia di Bill bastò per farlo zittire.
    << Non sono una femminuccia!! E poi non sono mica come te che illudi le ragazze! Io le rispetto!! >>
    << Ok, ok, che palle Bill…ora è vietato anche fare sesso…sei proprio una scassamento di c*******>>
    << …il solito sboccato maleducato!>> rispose il fratello incrociando le braccia e mettendosi di lato con un’ anca leggermente in fuori.
    << E tu sei la solita prima donna in tutto e per tutto!! >> disse il rasta biondo ridendo a crepapelle.
    << Su ragazzi, ora basta. Dobbiamo andare…destinazione: casa nostra!!! Finalmente!>> disse Gustav felice.

    Presero le valigie e si incamminarono verso la limousine. Inutile dire che c’era una folla immensa di fans urlanti che piangevano come dannate.
    Arrivarono in aeroporto, e subito corsero verso l’aereo evitando, anche grazie all’aiuto di Saki, centinaia di fans.
    Ognuno prese posto e Tom come al suo solito si infilò le cuffie nelle orecchie mimando gesti da rapper. Poi prese il cellulare, digitò alcuni numeri e poi scrisse un messaggio:
    *ciao bellissima, è il tuo zietto che ti parla, come va la vita a Stoccolma? I nonnini se la cavano? Non mi chiedere come ho avuto il tuo numero…è una magia..l’importante è che continuiamo a sentirci. Ciao e a presto…il tuo Tom. *

    Biibip…biibip…rrrrrr
    << Scusa un attimo nonna, è arrivato un messaggio…>>
    --ciao bellissima, è il tuo………--

    Non posso crederci! Ma come caspita ha fatto??Ora che ci penso,il mio numero c’è l’ho memorizzato in rubrica perché me lo dimentico sempre….evidentemente quando mi ha baciata…oddio…e non me ne sono neanche accorta???

    *Ciao Tom, sei proprio incorreggibile! Che bello risentirti! Mi mancate tanto…ora dove siete? Vi raggiungo..*

    BIIIIIIP

    *ora siamo in aereo, stiamo andando a Magdeburgo. Vieni a trovarci qualche volta, staremo per circa due settimane e mezzo. Completo relax…io e mio fratello non vediamo l’ora di vederti…scusami, devo andare o la hostess mi caccia via…a dopo!*

    << Con chi stavi massaggiando? >> chiese Bill ansioso.
    << E…è una sorpresa…>>
    Ben presto atterrarono a Magdeburgo. Si diressero verso la solita limousine e subito in albergo.
    Bill spalancò la porta della sua camera e gettò le valigie sul letto. Si tolse la maglietta e andò in bagno: << Ahhhhhhhhhhhhhhh!!! Ciao…ihih>>
    << Vale???!!! Ma che ci fai nella mia doccia?? >>
    << E no…che ci fai tu nella mia camera.. non hai notato che la porta era aperta?? >>
    << Oh…si…è vero...scusami…allora io…vado…ma…che bello rivedertiiiiiiiiiii!!! Come facevi a sapere che ci stavamo dirigendo qui? >>
    << Diciamo che una persona di tua conoscenza mi ha rubato il numero di cellulare…>>
    << Tom…è sempre il solito…comunque ora ti lascio vestire…così parliamo…però fai presto! Non mi piace aspettare!>>
    < a….da che pulpito…>>
    Bill chiuse la porta e si sdraiò stanco sul letto. Dopo una decina di minuti uscì la ragazza con i boccoli biondi che le ricadevano sulle spalle e un velo di trucco sugli occhi.
    << Bè?? Che c’è da guardare?? Su.. raccontami qualcosa! >>
    << Cosa dovrei dirti?? Mi sei mancata tanto…>> disse il vocalist accarezzandole i capelli dolcemente.
    << Anche tu mi sei mancato, non vedevo l’ora di vederti….>> rispose la ragazza avvicinandosi al ragazzo e sfiorandogli la guancia con la sua mano gelida.
    Ormai erano vicini…le loro labbra si stavano sfiorando…quando…

    << Ehilàààà Valeeeeeee!!!! Sei già qui?? Ops…ho disturbato? >> disse Tom aggiustandosi i pantaloni larghi.
    << Direi proprio di si fratello…>> e lanciò un occhiataccia.
    << Ok scusate…come non detto….me ne vado…ciaoo Vale…a dopo!! Ciao fratellino rompipalle!! >> e se andò fischiettando.

    << Allora…dove eravamo rimasti? >> disse Bill con i suoi dolci occhi color nocciola.
    << Aspetta, devo dirti un po’ di cose…allora…io ci tengo a te, non sono una di quelle fans-oche…io…vorrei conoscerti veramente e non mi piaci solo perché sei il cantante dei Tokio Hotel…mi piaci sul serio. Sei importante per me…credimi.>>
    << Ti credo…anche io ci tengo a te…>> e la baciò senza troppa foga. Muovevano la testa nei due lati opposti senza accorgersi di qualcuno che da lontano li osservava.

    *te la farò pagare Vale…una volta per tutte..*


    Lei lo baciava con passione e quel piercing la faceva impazzire. Erano emozioni nuove…mai sentite prima.
    Lui la accarezzava con dolcezza lungo la schiena e lei gli dava piccoli morsetti sul labbro inferiore.
    Poi si staccarono e si stesero sul letto, uno accanto all’altro, lei con la testa appoggiata su di lui.
    << Te l’ho detto che ci saremmo rivisti! >>
    << Si hai ragione…lo ammetto…ma non montarti la testa!>>
    << Certo che no…sai…finalmente sto bene con una ragazza. Mi sei piaciuta dal primo momento in cui ti ho vista…ti differenziavi da tutte le altre fans…era come se i miei occhi non riuscivano a guardare nient’altro che te.>>
    Lei gli mise la mano sulle labbra, gli diede un bacio e si addormentò fra le sue braccia. Il sole intanto tramontava, silenzioso spettatore di un amore semplice nato dal nulla. Testimone di una tempesta che si stava per abbattere sulla loro felicità.
    Il rosso del tramonto colorava le nuvole e filtrava attraverso le fessure di una finestra ormai complice di tanti giochi erotici e passionali.
    Sul letto era distesa una ragazza dai lunghi capelli scuri, mezza scoperta e nuda sotto le lenzuola. Sulla poltrona vicina sedeva un ragazzo da lunghi rasta biondi che fumava sfacciatamente una sigaretta. Rivoli di fumo si alzavano leggeri fino a toccare il soffitto e poi sparivano nel nulla.
    Il ragazzo, con addosso solo un paio di boxer neri che nascondevano i suoi fianchi stretti, si avvicinò alla ragazza, le diede un bacio veloce, si rivestì e andò nella hall dell’albergo.



     
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  2. °Barbie
     
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    Complimenti è bellissima!!
    Continuala presto ^^
     
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  3. elekna
     
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    concordo con Barbie è stupenda..
     
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  4. .oOo.very/nika.oOo. th fi
     
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    Ecco qui...e grazie ^^


    Seduto su una sedia c’era un ragazzo moro, alto, che si guardava nervosamente attorno. Appena vide Tom gli andò incontro e disse: << Tu sei Tom Kaulitz,non è vero? Il fratello di Bill…so che sta con Vale, fallo allontanare da lei o la ragazza non rivedrà più la luce del sole…>>
    << Ma chi sei?? E come ti permetti di dire queste cose ?? >>
    << Non importa chi sono…sappi solo che se Bill non si allontana da Vale…lei farà una brutta fine..>>e così dicendo se ne andò.

    * bah…che tipo strano…però…io ho paura lo stesso..se queste cose fossero vere? Se sul serio Vale potrebbe morire?? Oddio…che razza di responsabilità…uff..*
    Pensò il rasta e si diresse verso la camera di Bill.
    Bussò e il fratello moro aprì la porta.
    << yahhhw…ciao Tomi…che c’è? >>
    << Sei esasperante…dormi sempre!Vale dov’è?>>
    << È sul letto…si sta svegliando.. perchè? >>
    << fiuuuu…no niente.. così.. pensavo fossi solo in camera. Ti volevo parlare.>>
    All’improvviso sbucò da sotto il braccio di Bill, la ragazza…
    << Ciao Tomi…vado a farmi un giretto…così potete parlare.. ciao!! A dopo!>> disse raggiante Vale.

    << Allora, di che volevi parlarmi? >>
    << Fratello, parliamo da uomo a…donna…ahah…senti…non è che ti stai affezionando un po’ troppo a quella ragazza? Insomma vi conoscete da poco…e lei abita a Stoccolma…potresti non rivederla più.>>
    << Tomi lei è fantastica, mi piace troppo, il modo in cui si rivolge mi fa impazzire, e io piaccio a lei…mi stai dicendo di lasciarla perdere? >>
    << No…cioè si…in un certo senso…come pensi che la prenderà quando dovremo partire di nuovo? Non possiamo portarla con noi…frequenta la scuola. >>
    A Bill iniziarono a scendere piccole lacrime che gli segnavano crudeli il suo dolce viso.
    << Tom, non posso…io…voglio lei…>>
    << Pensaci Bill…ora che è estate potrete vedervi quando volete e lei potrà venire con noi…ma quando arriverà l’inverno? Soffrirete entrambi. E io non sopporterei vedere triste mio fratello né tanto meno la ragazza che gli sta a cuore…rifletti>> e se ne andò ciondolando.
    Bill si accasciò sul letto e iniziò a stringere la felpa della ragazza. Inspirava avido il suo dolce profumo alla fragola quando si sentì osservato..
    Si voltò e la ragazza era di fronte a lui che sorrideva maliziosamente.
    << Ora ti piace farlo con le felpe? >>
    Ma poi notò che a Bill scendevano imperterrite alcune lacrime.
    << Ehi…che è successo? >>domandò preoccupata Vale e si sedette accanto a lui prendendo la testa del ragazzo e mettendogliela sul suo petto.
    << No…niente…ecco..ho fatto due sbadigli di seguito e non sono riuscito a trattenere le lacrime. Eheh ! >> disse il cantante asciugandosi gli occhi truccati.
    Si liberò dalla stretta della ragazza e disse: << Dai, andiamo a fare una passeggiata.>>
    Prese la giacca e si avviò insieme a Vale verso l’uscita. Chiuse la porta dietro di sé e oltrepassò il grande portone dell’hotel.
    Insieme, mano nella mano camminavano senza paura di essere in qualche modo sopraffatti dalle fans.
    Bill aveva un cappellino blu scuro per non essere riconosciuto.
    Dopo aver camminato per una mezz’oretta uno accanto all’altro a contemplare i negozi di abbigliamento, si sedettero su una panchina. Erano soli, finalmente.
    << Guarda, ci sono milioni di stelle e ognuna di esse appartiene a ciascuno di noi. Ehi, quello sembra un coniglietto!! >> disse Bill puntando l’indice verso il cielo stellato.
    << No dai, è un cuore!! Si vede! E lì c’è un cagnolino…che bello!!>>
    << Ma che dici?? Quelle stelle luminosissime…le vedi?….sulla destra…che ti sembrano?>> disse l’ androgino.
    << Mmm…non saprei.>>
    << È facile, sei tu. Guarda, c’è il tuo sorriso, i tuoi occhi,…ci sei tu.>>
    << Oh Bill, come sei dolce. Ecco io, non so che dirti…grazie di essere qui con me.>>
    Vrrrrr, Vrrrrr….
    La vibrazione di un cellulare avvisava Valentina che stava ricevendo una chiamata.
    << Pronto?....Cooosa?? Oddio…dove? Al “Life Hospital” ?...Si certo, vengo subito!!>>
    << Bill, dobbiamo andare al “Life Hospital”, un mio “amico” ha fatto un incidente e ha diverse fratture. Io qui sono l’unica che lo conosce. Ti prego accompagnami.>>
    << Certo Vale, chiamo Saki.>>

    << Eccomi, sono Valentina de Rossi, mi avete chiamata per un amico che ha avuto un incidente: Marco Gemelli. Dov’è?>>
    ** È di là…segua il corridoio, sempre dritto, camera 17.**
    << Grazie, andiamo Bill.>>

    << Marco! Oddio, ma come…??>>
    Marco era disteso sul letto immobile con un collare che gli teneva ferma la testa.
    << Amore, ciao! Ah…chi è lui?>>
    << Lo sai che non stiamo più insieme Marco, non mi chiamare amore, e lui è Bill, il mio…mio…ehm…>>
    << ….ragazzo.>> completò il moro.
    << Il tuo ragazzo…capisco. Possiamo parlare da soli Vale? >>
    <<bill, ti dispiace? Arrivo fra un attimo.>> e sorrise dolcemente baciandolo a stampo.
    << Certo, aspetto fuori.>>

    A quel punto i due ragazzi rimasero soli.
    << Lo sai che mi manchi vero? Ti prego torniamo insieme…non riesco a credere che tu ti sia messa con quel….quel…anzi quella femmina. Dai, lo so che ti piaccio ancora…>>
    << Marco finiscila, Bill non è una femmina, la nostra storia è finita da un pezzo. Io non ti amo più. Amo Bill e sarà per sempre, non ci dividerai mai. Mettitelo bene in testa. Addio.>>
    La ragazza uscì frettolosa dalla stanza e raggiunse Bill.
    << Che voleva?>> chiese il ragazzo.
    << Mah, niente, cose così. Voleva sapere della mia famiglia.>> rispose Valentina avviandosi insieme a Bill verso l’uscita.

    *running through the monsoon…beyond the world…*
    Un cellulare squillava. La ragazza lo prese in mano e rispose.
    << Ciao Vale, sono tuo nonno, mi sa che ti sei dimenticata…ma oggi è il tuo compleanno…AUGURIIII!>>
    << Oddio, è vero nonno!! Grazieeee, comunque passerò la serata con i miei amici, va bene? >>
    << Certo tesoro, ci vediamo domani, ciaoooo e auguri anche da parte della nonna!!>>
    << Grazie, ci sentiamo.>>

    << Che è successo??? >> chiese Bill preoccupato.
    << No, niente, è che….oggi è il mio compleanno…compio 15 anni.>>
    << Sul serioooo??? Ma perché non me l’hai detto?? Avrei organizzato sicuramente qualcosa!! Tanto una mezza idea ce l’ho lo stesso…mettiti questo sugli occhi. E non sbirciare!>>
    << Tu sei pazzo…ok!! >>

    Bill guidava la ragazza tenendola per mano e abbracciandole dolcemente i fianchi.
    << Mmmm, sento profumo di erba fresca, e di rose…ma dove mi hai portata?? >> disse Vale togliendosi il fazzoletto che aveva sugli occhi.
    << Wooooow Bill, sei fantastico!! Grazie, ma non dovevi…cioè…non ce n’era bisogno…io..>>
    Lui la abbraccio e la baciò inspirando il suo profumo alla fragola, accarezzandole i capelli e mettendoglieli dietro le spalle.
    Si baciarono a lungo questa volta…con un aggiunta di un non so cosa…qualcosa di nuovo ma infinitamente bello e speciale: l’amore.
    Si stesero sul prato, mentre lui le sfiorava la schiena con la mano. Lei sentì un brivido e si avvicinò ancora di più a lui che ormai la teneva stretta.
    << Non lasciarmi Bill, io….ti amo.>>
    Sentendo quelle parole, al ragazzo si illuminarono gli occhi e si coricò su di lei baciandola.
    << Non ti lascerò. Mai. Nemmeno un monsone ci dividerà.>>
    In quel momento iniziò a piovere. Piccole e sottili goccioline di acqua ormai avevano inzuppato i due ragazzi che continuavano ad amarsi.
    Lui le sollevò piano la maglietta, scoprendole la pancia segnata da un piccolo tatuaggio.
    Una stella, identica a quella di Bill.
    Bill la fissò, poi fissò gli immensi occhi azzurri di lei e disse: << E questo? Non mi hai detto di averlo..>>
    << Ecco…bè…vedi…non è importante. Io voglio stare con te. L’unica cosa che voglio. E comunque è un tatuaggio finto, fra una settimana sparirà.>>
    << Ti amo Vale…>>
    In quel momento lei lo baciò prima sul collo e poi piano verso la bocca. Sentiva quel piercing viaggiare tra le sue labbra, freddo, gelido,eccitante.
    La lingua di lui viaggiava lungo i pendii del corpo di Vale senza fermarsi, senza riprendere fiato.
    Lei fremeva di eccitazione mentre Bill le sfilava piano i jeans.
    Erano bagnati, sudati, infreddoliti ma innamorati. La cosa più bella che possa esistere al mondo.
    << Dimmi se ti faccio male,ok? >>
    <<….e..si…>>ansimava la ragazza.
    Lui entrò in lei piano, dolcemente, dopodiché aumentò il ritmo di quella loro passione travolgente che li spingeva oltre tutto. Oltre l’universo.
    Lei teneva la testa all’indietro, mentre il cantante ondeggiava piano, poi più veloce. E quelle emozioni, quei lamenti erano spezzati da baci folli, baci impetuosi come una tempesta, baci bollenti….mentre sulle loro pelle sudata, cadevano incessanti milioni di goccioline d’acqua…ignare della loro passione e del loro amore.


     
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