Storia di un prodigio...

Fatta da me e la mia amu...

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  1. oOSiu&NanaOo
     
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    Prefazione

    In quell'estate del 2003 nessuno si sarebbe immaginato cosa sarebbe potuto accadere, nessuno fuorché un ragazzino alquanto insolito, fuori dal comune, quasi bizzarro per la generazione del tempo. La gente lo giudicava particolarmente dall'aspetto bislacco che aveva, non che si vestisse male, solo diverso; diverso dalla marmaglia di ragazzini che amavano andare con la conformità della moda, che credevano che una maglietta avesse potuto cambiare la personalità di una persona. Non lui; Bill, lui e gli altri ragazzi potevano essere paragonati a numeri discordi, lui non pensava affatto alla moda, amava vestirsi come riteneva giusto per la sua personalità; perché lui era quello che pensava; era la personalità che cambiava il modo di vestirsi e non il contrario, affatto.
    Poteva andare in giro senza dubitare di avere gli occhi puntati addosso, il che non lo turbava, anzi, in certi momenti, sentirsi al centro dell'attenzione come capitava a lui, era davvero stimolante; gli dava la forza di agire contro tutti quegli individui strani che lo circondavano, soprattutto quelli che vedeva a scuola ogni giorno; e per fortuna era estate, estasi totale per i giovani, la scuola finita e il dolce far niente davanti a sé.
    Al contrario di questa convinzione che tutti i ragazzi avevano, Bill l'estate la passava, invece di crogiolarsi sul divano mangiando schifezze e giocando di tanto in tanto a calcio con gli amici, a cantare; amava cantare, ogni ora della sua giornata era accompagnata da note melodiche che lo mettevano di buon umore, e che importa se degli immaturi lo deridevano davanti a tutti? A lui poco importava, l'essenziale era non destarsi da quello che per lui sembrava un sogno: il canto.
    Sognava di poter cantare davanti a migliaia di persone, davanti ad una scherma di gente che lo ammirava per quello che faceva, davanti ai suoi genitori, già, proprio loro. Era una sfida? Certo, e come tale doveva essere vinta, non tanto per dimostrare quanto era forte caratterialmente quanto per far sentire a tutto il mondo la sua voce ancora bianca.
    Non avendo mai fatto canto il che poteva sembrare curioso, eppure Bill aveva la voce impostata come se avesse sempre cantato nei cori delle chiese, l'esempio non gli si addiceva proprio, ma la sua voce si; una voce angelica, quasi celestiale, che andava a toccare i cuori delle persone capaci di sentirne il vero suono, non solo quello esterno, perché Bill non cantava con i polmoni, cantava con il cuore; voleva trasmettere agli altri tutto quello che provava mentre intonava quelle parole scritte direttamente da lui, già dagli inizi dei sette anni: un bambino prodigio, eppure ancora nessuno della scuola lo aveva considerato tale, e il ragazzino non riusciva a darsi spiegazione a questo.
    Sapeva di avere un talento naturale, sapeva di aver avuto una grande fortuna nel ricevere quella dote, sapeva che se avesse voluto sarebbe potuto arrivare lontano; ma non sapeva che l'inizio della sua storia, di cui tutti conosciamo la trama, sarebbe iniziata così presto, senza che nessuno se ne potesse accorgere.


    Ecco qua la prefazione...spero vi piaccia!
     
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  2. oOSiu&NanaOo
     
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    Io scusate ma smetto di postare....tanto non risponde mai nessuno....cancellate pure...
     
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  3. *Maryon*
     
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    WOW l'ho letta adesso è meravigliosa,scusa ma non sapevo manca che c'era com fan fiction,
    ti prego non smettere di postarla mi piace molto!!!
    pleaseeeeee T____T
    mi piace molto come scrivi!!!^^
    baci baci Maryon
     
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2 replies since 1/5/2008, 21:20   88 views
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