i can't fly....without you

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Flyrita89
     
    .

    User deleted


    salve a tutte questa è la prima fan fiction che posto in questo forum spero sia di vostro gradimento.....baci

    Guardo su nel cielo il tuo aereo è da poco decollato….il vento mi attraversa i capelli facendoli spostare…..
    Gli occhi sono lucidi….in questo momento sento che con quell’aereo si è staccata da me una parte importante,una parte che mi completa.
    Col dito porto via quella lacrima che sta per scendere sul mio viso….l’aereo ormai è soltanto un puntino piccolissimo nel cielo,e adesso è quasi invisibile ma io continuo a restare col viso verso l’alto ancora per po’.
    Una mano sulla spalla mi accarezza dolcemente…..
    “Dai su Katlin andiamo”
    Il mio sguardo si sposta incrociando gli occhi di Andreas,è arrivato il momento di andare via….lui mi stringe a sé.
    “Dai vedrai passeranno in fretta questi mesi!”
    Non rispondo continuando a camminare….

    Flashback
    Sono nella mia camera,fra le mani ho una penna,sognante sfoglio quel piccolo diario che ho fra le mani.
    Ogni pagina racchiude un esperienza passata,e con lei anche tutte le emozioni provate in quei attimi.
    Le pagine scorrono fino a giorni più felici,quelli dove scrivo che ho conosciuto un ragazzo speciale,con un nome altrettanto speciale,Bill kaulitz.
    Sorrido nel ricordare con quelle righe il nostro incontro,forse anche voluto dal destino.
    Io non credo nel destino,ma sento che quel giorno lui ci abbia messo lo zampino.

    Continuo a voltare le pagine,ma all’improvviso il suono del campanello mi fa sobbalzare,poso il diario al suo posto sbuffando,e velocemente scendo le scale ritrovandomi davanti alla porta.
    La apro e davanti ai miei occhi c’è lui,i miei occhi sorridono non appena incontrano il suo sguardo.
    “Bill non ti aspettavo!”
    “Infatti sono solo venuto a darti una bellissima notizia!”
    Il suo viso sorride,sorrido anch’io nel vederlo felice.
    Si avvicina ancora di più a me….mi prende le mani fissando i miei occhi.
    “Parto per l’america pulcino,volevo che fossi la prima a saperlo,ora scappo ciao,ne parliamo meglio più tardi !”
    Mi da un veloce bacio sulle labbra andando via…rimango senza parole sul ciglio della porta mentre lui risale in macchina.
    Si volta ancora verso di me sorridendo…gli sorrido anch’io,dopodichè la macchina sfreccia via.


    Per tutto il tragitto verso casa rimango in silenzio,Andreas ogni tanto sposta lo sguardo dalla strada poggiandolo su di me.
    “Ma che hai da guardare?!”
    “Ti vedo strana!”
    “Bè dovresti concedermelo visto che è appena partito il mio ragazzo,e chissà quando lo rivedrò adesso!”
    Dico con tono seccato.
    “Scusa!”
    Mi volto Andreas ha l’aria dispiaciuta,mi rendo conto che ho esagerato.
    “No scusa tu,e lo sai come sono fatta,basta poco per farmi saltare i nervi”
    “Dai tranquilla Bill tornerà presto da te”
    Mi dice tirandomi un dolce pizzico sulla guancia,sorrido debolmente.
    Andreas è il miglior cugino che si possa desiderare.
    La differenza di età che c’è fra noi,non è mai stata un peso.
    Ogni qual volta ho bisogno di una spalla su cui piangere,lui c’è sempre.
    Adesso capisco perché nonostante il successo Bill e Tom lo ritengono ancora il loro migliore amico.
    È una persona unica ed è per questo che sono molto legata a lui.
    Ed è anche grazie a lui che è nata la storia con Bill.

    Flashback
    Mi aggiro per la stanza….
    “Ma dove l’ho messo!”
    Getto all’aria qualunque cosa mi ritrovo davanti.
    “Oh cielo vuoi vedere che l’ho lasciato a casa di Andreas!”
    Afferro la felpa velocemente,la indosso mentre scendo le scale….esco velocemente.
    Casa di Andreas non dista molto lontano da casa mia.
    Il cancello è aperto,busso qualche colpo sulla porta.
    “Andreas sono io apri!”
    Busso ancora un altro colpo,finalmente qualcuno da dietro la porta si decide ad aprire.
    La figura che mi ritrovo davanti,è ben diversa da chi mi aspettavo.
    All’uscio della porta mi ritrovo un ragazzo visibilmente magro con un cappellino in testa e due occhi color nocciola profondi.
    Dopo un interminabile silenzio,mi decido a dire qualcosa.
    “ehmm mi sa che ho sbagliato casa!”
    Indietreggio di qualche passo.
    Lui sorride.
    “Se cerchi Andreas,è sotto la doccia!”
    “Ah ecco,comunque non ho bisogno di lui,ma del mio cellulare che ho lasciato qui!”
    Lui continua a fissarmi….
    “Se ti sposti io entrerei!”
    Lui sorride ancora,ma questa volta imbarazzato…
    “si certo entra!”
    Si sposta lasciandomi entrare.
    Mi fiondo subito dentro in cerca del cellulare.
    Lo cerco non preoccupandomi del fatto che quel ragazzo continua a fissarmi.
    “Potresti anche renderti utile,aiutandomi, invece di fissarmi in quel modo!” gli dico abbassandomi per spiare sotto il divano.
    “Ma se non so neanche come è fatto!”. ribatte lui.
    Finalmente lo vedo.
    *ma come è finito qua sotto!*
    Allungo la mano nel tentativo di recuperarlo.Finalmente lo afferro.
    Mi alzo in piedi.”Trovato!”
    Gli sorrido e mi dirigo nuovamente verso la porta,lui mi segue….
    “Ah digli che sono passata ,non appena esce dalla doccia”
    Lo saluto alzando la mano e mentre vado via.
    *però carino l’amico di Andreas*

    Sorrido nel ricordare il nostro incontro.
    Non ero mai stata una ragazza che seguiva i gruppi del momento.
    E quel giorno non detti molto peso al fatto che ero davanti a Bill dei Tokio Hotel.

    Flashback
    “Cosaa?!ma dici sul serio!”
    “Quando mi ha detto come l’hai trattato,sono scoppiato a ridere!”
    “Perché come l’ho trattato scusa,lui continuava a fissarmi,lo sai che non sopporto quando mi fissano!”…dico incrociando le braccia.
    “Ma com’è che lo conosci?!
    Fingo di non mostrare nessun interesse,rimanendo nel vago.
    “te l’avevo detto che avevo due amici famosi,siamo compagni dai tempi della scuola e da allora non ci siamo separati”
    “Ah capisco!e come mai io non li ho mai visti tranne oggi?!”
    “E perché sono sempre impegnati con il loro lavoro,ma ora sono in vacanza!”
    “Quindi Bill ha la tua età,giusto?!”
    “Ae come mai tutte queste domande!”
    Mi dice dandomi una leggera gomitata sul fianco.
    “Curiosità…pura curiosità!”
    Andreas sorride divertito.
    “Quindi non ti piace giusto?!”
    “no per niente proprio,cosa credi che faccia impazzire tutte!”
    Dico con aria altezzosa….
    “ah capisco,quindi non posso dargli il tuo numero di cellulare”
    Mi volto di scatto…”Cosa?!ti ha chiesto il mio numero?!”
    Lui nel vedere la mia reazione scoppia a ridere,le mie guance iniziano a prendere fuoco.
    “Guardati sei tutta rossa!”
    Mi porto le mani sulle guance,sono quasi incandescenti….mi volto imbarazzata.
    “E dai smettila!”
    Lui continua a ridere continuando a creare in me imbarazzo.
    “Okok scusa cuginetta!”
    Cerca di tornare serio.
    “Comunque scherzavo!”
    “Ah scherzavi!”…dico dispiaciuta però senza darlo a vedere.
    “Guardatela è dispiaciuta….sei troppo piccola per lui !”
    “Guarda che fra pochi giorni compio 16 anni,e la dovete smettere di dire che sono piccola,se voglio Bill me lo prendo chiaro!”
    All’improvviso Andreas ricomincia a ridere.
    “Continua ancora a ridere,ma bravo!”
    All’improvviso una voce alle mie spalle.
    “Chi mi dovrebbe prendere?!”
    Le mie guance tornano ad infuocarsi,in quel preciso istante vorrei scomparire,perché so benissimo chi mi ritroverò davanti non appena mi volterò.
    Mi volto lentamente.
    Davanti ai miei occhi come immaginavo c’è Bill….che con un sorriso mi saluta rivolgendomi un “Ciao”
    “Ciao “…gli dico imbarazzata.
    Andreas intanto continua ancora a ridere.
    *Giuro che lo meno,si qui davanti a Bill,se non la smette*
    “Allora?!”
    “Ehmm..io dovrei andare via,ho parecchi compiti,scusate ora vi lascio soli!”
    Con lo sguardo basso sto per andar via…quando…
    “Comunque io sono Bill!”
    *eh ma Va….*
    Il meno possibile mi volto….”Io Katlin,ora devo proprio andare ciao!”
    Mentre mi avvio sento i loro sguardi ancora su di me,e così mi affretto a voltare l’angolo.
    *sono una cretina,no ma Andreas me la paga!*

    Sento l’auto fermarsi,e con lei ritorno alla realtà.
    “Eccoci qui!”
    “Grazie del passaggio!”
    “Ma di niente,stasera alle nove pronta ok?!”
    “Alle nove?!”
    “Ma certo,usciamo!”
    “No,davvero Andreas non mi va proprio oggi!”
    “ma come,ok stasera ti lascio libera,ma domani non si discute ok?!”
    Annuisco sorridendo,scendo dall’auto e raggiungo la porta.
    Lui rimane lì fermo finchè non mi vede entrare.


    Flaschback
    “Non lasciarla mai sola,fai in modo che senta il meno possibile la mia mancanza,io torno presto!”
    “Tranquillo Bill,ci penso io a lei!”
    Bill è in partenza per l’America,e in un momento che lei è impegnata a salutare anche li altri,raccomanda l’amico.

    Apro la porta,mi volto ancora verso di lui sorridendo,dopodichè finalmente entro.
    Alle mie spalle sento l’auto andare via.
    Percorro le scale che mi dividono dalla mia stanza.
    In casa non c’è nessuno come al solito.
    *meglio,non ho proprio voglia di rispondere alle mille domande di mamma*

    Flashback
    Sono seduta sul letto di Andreas,lui è al mio fianco.
    Cerca di consolarmi,senza successo,per un brutto voto e per l’ennesima litigata con i miei.
    “odio la scuola,odio i miei odio tutto!”
    “Dai non fare così,non risolvi niente con le lacrime!”
    “La fai facile tu,hai dei voti stupendi,e anche dei genitori stupendi!”
    Il suono del campanello interrompe la nostra conversazione.
    “Aspetta torno subito!”
    “E chi si muove,non torno a casa oggi!”
    Andreas si alza ….”Non dire così!”
    Rimango sola stringendo ancora di più le gambe a me,poggiando la testa sopra rivolta verso la finestra, altre lacrime rigano il mio viso.
    Sento un tocco di porta….”Posso entrare!”
    Riconosco subito la sua voce,impacciatamene cerco di asciugarmi il viso.
    “ma certo!”
    “Andreas ha detto che eri qui,volevo salutarti”
    “E lui dov’è ora?!”
    “Ha detto che aveva da fare una cosa,torna presto!”
    * ci si mette pure lui ora.uffa,cugino senza cuore!*
    “Posso sedermi?!”
    “Fai come vuoi,tanto non è mio il letto!”
    Lui si siede al mio fianco,i nostri gomiti si toccano quasi….ho paura che possa sentire il mio cuore pulsare più forte in questo momento.
    Sono terribilmente imbarazzata.
    “Perché piangevi?!”
    “Lasciamo perdere,dovresti rimanere qui molto tempo se ti racconto perché verso lacrime!”
    “Bè perché no!”
    Mi dice voltandosi verso di me,mi volto anch’io….
    “Mi prederesti per scema!”
    “Non lo farei mai Katlin!”
    “ma dai Bill,insieme ad Andreas mi prendi sempre in giro,per non parlare di tuo fratello,che sono il suo bersaglio preferito!”
    “Ma noi scherziamo!”
    “Ae scherziamo,e non pensate che ci potrei rimanere male?!”
    “Scusa,non pensavamo…!”
    “E si giustamente nessuno ci pensa a me,chi se ne frega di Katlin!”
    “Non è vero!”
    “Invece si,per i miei non esisto,per i prof non combinerò mai niente nella mia vita,per Andreas resterò sempre una bambina,e….”…abbasso lo sguardo…..”per il ragazzo che mi piace resterò per sempre invisibile!”
    “Ti piace un ragazzo?!”
    *certo che mi piace un ragazzo,e guarda il caso quel ragazzo è proprio al mio fianco ora*
    “sai che ti dico Katlin,che se per questo ragazzo sei invisibile,non ne capisce molto di ragazze,perché tu sei….. bellissima!”
    Bill mentre pronuncia quest’ultima parola si volta dall’altra parte,noto che è imbarazzato,lo sono anch’io.
    “Ehmm grazie,ma evidentemente a lui non basta!”…dico arrossendo un po’.
    “ma gliel’hai mai detto?!”
    *ma se te lo sto dicendo in questo momento,cavolo Bill perché non capisci,che mi piaci!*
    Faccio segno di no con la testa.
    “E perché mai?!”
    “Ho paura di un suo rifiuto!”
    “no Katlin tu devi dirglielo,e se non trovi le parole lasci che parli il cuore per te,bacialo!”
    *ok in questo momento non trovo proprio le parole…parlo col cuore Bill,me l’hai detto tu*
    Mi avvicino con imbarazzo a lui,cogliendolo di sorpresa,gli sfioro dolcemente le labbra.
    Lui stranamente non mi respinge….quando ci stacchiamo da quel bacio,lui ha un espressione sorpresa.
    Io lo guardo con ancora quel senso enorme di imbarazzo,che neanche quel bacio ha mandato via.
    Lui non dice niente,anzi ha lo sguardo basso.
    “Lo sapevo!”
    Scendo velocemente dal letto rintanandomi nel bagno di Andreas,chiudo a chiave la porta alle mie spalle e mi lascio scivolare per terra.
    Bill da dietro la porta mi richiama.
    “Katlin apri!”
    “Vai via,mi hai detto tu di baciarti!”
    “ma quando te l’ho detto non immaginavo che ero io!”
    “e cosa cambia?!”
    “katlin su apri,ne parliamo con calma!”
    “Bene ora ai miei genitori,ai prof,a quel cretino di mio cugino ,per te che sono invisibile,aggiungiamoci anche un bel cuore fatto a pezzi!”
    “Non dire così!”
    Mi alzo di scatto apro la porta violentemente.
    “Allora tutti che mi dite non dire così,allora spiegami tu ,cosa dovrei fare!”gli dico quasi urlando.
    “per esempio lasciare parlare la gente,prima di saltare a conclusioni affrettate!” urla anche lui.
    “Cosa vuoi dire con questo?!”
    Gli dico con aria seccata.
    Mi si avvicina è un attimo e le nostre labbra si toccano ancora,questa volta quella con la faccia stranita sono io.
    “Cosa significa questo bacio?!”
    “Ehmm,non trovavo le parole!”

    Con questo pensiero arrivo in cima alle scale,metto piede nella mia stanza,sprofondo sul letto con il viso rivolto verso il telefono.
     
    Top
    .
  2. Flyrita89
     
    .

    User deleted


    ma non piace a nessuno la mia fan fiction:(:(

    È notte fonda,ma stranamente sono ancora sveglia.
    Alzo il capo dal cuscino dando un occhiata all’orologio,segna le ore 3.30,ma lui non ha ancora chiamato.

    Flashback
    “Tu chiamami anche se sai che qui ,è già notte,capito?!”
    Lui mi stringe forte e nell’orecchio mi sussurra”Tranquilla ,lo farò!”

    Mi alzo ancora di più,afferro il cellulare,sul display non c’è nessuna chiamata.
    Sto per poggiarlo nuovamente sul comodino quando il display si illumina iniziando a vibrare.
    *Finalmente Bill*
    Mi affretto a rispondere,premendo il pulsante e portando il cellulare all’orecchio.
    “Pronto “
    “Pulcino mio!”
    Sorrido,non amavo molto quello strano nome,però detto da lui,dava un senso di dolcezza,e ogni volta che mi chiamava così,mi scioglievo.

    Flashback
    Apro la porta.
    “Oh Bill sei già qui,entra dammi solo cinque minuti e sono da te”
    Lui entra e io risalgo velocemente su per le scale.
    Prendo la giacca e scendo giù velocemente.
    Mentre scendo le scale lo vedo fissare uno dei quadri appesi in corridoio.
    “oh no non guardare quella foto,sono talmente ridicola lì!”
    Sentendo la mia voce si volta verso me.
    “Invece no,sei così dolce in questa foto!”
    Sorrido avvicinandomi a lui.
    “Era la mia prima festa di carnevale,e mia madre mi comprò quel ridicolo vestito da pulcino!”
    “Ma non è ridicolo!”
    Si avvicina al mio viso….”Sei bellissima pulcino mio!”

    “come è andato il viaggio?!”
    “Sono stanchissimo,dieci ore di aereo,non ci sono proprio abituato!”
    “e ora che fate?!”
    “Allora fra meno di un ora abbiamo un intervista,sono tanto nervoso!”
    “Tranquillo,andrà bene”
    “Si ma ho paura di non piacere agli americani,temo molto il loro giudizio!”
    “Ma che dici?neanche loro potranno resistere al miglior gruppo del mondo!”
    “Grazie pulcino,avevo proprio bisogno delle tua voce in questo momento”
    “spacca tutto Bill!”
    “Lo farò…!”
    Lo sento sorridere dall’altra parte del telefono,in quel momento avrei tanto voluto vederlo.
    “Vi faranno le solite domande,perché vi chiamate Tokio Hotel?,capite i vostri testi?ahahaha!”
    “ahahha già,chi di voi ha la ragazza ?!ahahahh”
    A quella sua affermazione la mia risata si blocca.
    “Dirai sempre che sei single!”ribatto seccata.
    “Pulcino dai ne abbiamo parlato un sacco di volte,non mi va di ritornare su questo discorso!”
    Anche lui adesso ha il tono serio.
    Ne avevamo parlato più di una volta di questo,e all’inizio finivamo sempre per litigare.
    Ma alla fine con le sue spiegazioni,ero arrivata a comprenderlo in un certo senso.
    E anche ora dovevo farlo,una notizia del genere avrebbe compromesso il suo successo in America.
    “Ok”
    “Dai su sorridi,lo so che hai il visino triste ora!”
    “Non è vero!”
    “Si che è vero…però ora devo proprio andare,c’è David che mi fa segno di chiudere,ti chiamo appena posso,a dopo pulcino mio,ti sta arrivando un dolce bacio….prendilo al volo!”
    “Preso!”
    “Brava,ora scappo ciao!”
    “Ciao!”
    Mi stendo nuovamente sul letto con ancora il cellulare fra le mani,lo poso sul cuscino e chiudo gli occhi.
    *Buonanotte amore mio*

    Come avevo previsto l’intervista andò più che bene,e man mano che i giorni passavano il loro successo aumentava.
    I loro impegni aumentavano giorno dopo giorno,rendendo le nostre chiamate sempre più brevi,e alcuni giorni anche inesistenti.
    Io seguivo tutto quello che facevano,tramite il pc.
    Lo vedevo felice ed anche questo mi faceva desistere nell’arrabbiarmi.
    Alcune volte provavo a chiamarlo io,anche nel cuore della notte,ma il più delle volte a rispondermi era la sua segreteria.
    “Bill sono tre giorni che non ti fai sentire,e questa è la quarta volta che provo a chiamarti,ti prego appena puoi chiamami,sono preoccupata!”
    Lo sentivo terribilmente lontano,e guardare le sue foto con le fan non mi faceva di certo bene.
    Lo vedevo sorridente con loro,complice ogni ragazza per me diventava una rivale.
    Ero certa di quello che provava per me,ma a volte la gelosia ti acceca,creando in te le cose più assurde.
    Per di più lui non si faceva sentire,e questo continuava ad insospettirmi.
    In quei tre giorni senza ricevere la sua chiamata,ero più nervosa del solito,non dormivo molto e nessuno poteva rivolgermi la parola senza che lo mandassi male.
    Anche Andreas cercava di consolarmi,senza successo.
    “katlin hanno tanti impegni!”
    “ma che dici Andreas,il tempo per andare a bere negli after party lo trova,invece per chiamare la sua ragazza no!”
    “ma anche quello fa parte del suo lavoro,ha telecamere e fotografi sempre addosso,e vederlo sempre col cellulare in mano,potrebbe insospettirli!”
    “Lo sai che ti dico che io mi sono rotta il cazzo di tutto questo!”
    Mi alzo dalla sedia di quel bar che ci aveva visti protagonista di quella accesa discussione,e cerco di andare via.
    Andreas mi blocca per un braccio facendomi voltare dalla sua parte.
    “Katlin non fare cazzate di cui potresti pentirtene,ora siediti sfoga la rabbia con me,ma non fare cazzate!”
    Sbuffando mi risiedo.
    “Ora capisci perché all’inizio ero un po’ contrario alla vostra storia?!”

    Flashback
    Io e Bill camminiamo mano nella mano,siamo complici,nessuno ancora sa di noi.
    Mi sta riaccompagnando a casa.
    In lontananza vedo Andreas nel giardino di casa,intento a fumarsi una sigaretta.
    All’improvviso il nostro arrivo gli fa alzare il volto,nota subito le nostre mani staccarsi subito non appena lui posa il suo sguardo su di esse.
    “Ciao,come mai qui?!”
    “Ciao Andreas!”
    Lui non risponde al saluto,si limita a rispondere solo alla mia domanda.
    “Ho accompagnato mamma”
    Un silenzio imbarazzante ci avvolge…i nostri sguardi sono vaghi….mentre quello di Andreas è fisso su di noi.
    “Bè io entro dentro,grazie della passeggiata!”….mi rivolgo a Bill sorridente.
    Lui porta imbarazzato la mano fra i capelli.
    “Bè vado anch’io,ci vediamo….ciao”…mi dice facendomi l’occhiolino.
    Entro dentro e Andreas mi raggiunge.
    “Mi sa che tu hai da darmi alcune spiegazioni!”
    “Io?non devo darti nessuna spiegazione!”
    Continuo il mio tragitto verso la mia stanza,lui mi raggiunge anche lì.
    “katlin state insieme?!”
    “Si stiamo insieme!”
    “E che aspettavate per dirmelo!”
    “Andreas calmati,te lo avremmo detto,volevamo solo vedere come andavano le cose fra noi,prima di mettere in mezzo le persone a cui vogliamo bene!”
    “Katlin una storia con lui è complicata,questo lo sai?!”
    “in che senso scusa?non sei felice che tua cugina sta insieme a uno dei tuoi migliori amici?!”
    “Non è questo,anzi so che bill è un bravo ragazzo,ma il suo lavoro può rovinare tutto,lo sai che cosa ti aspetta?!”
    “Ne abbiamo parlato tranquillo,e io sono fiduciosa…andrà tutto bene!”
    “lo spero per te!”

    Ricordando questo ricordo ,capisco cosa voleva farmi capire mio cugino.
    Ma l’amore a volte è pazzia e non ti fa ragionare con la testa.
    Se Andreas in quel momento non mi avrebbe fermato,so per certa che avrei messo fine a tutto questo.
    Ero sempre stata una ragazza impulsiva,ma anche questo faceva parte del mio carattere.
    “Ok devo rimanere calma,e devo pensare che è il suo lavoro ad impedirgli di chiamarmi!”
    “Brava così si parla!”
    Sono decisa più che mai,batto leggeri pugni sul tavolo…ma all’improvviso il mio sguardo si posa verso la vetrata del bar.
    Due ragazzi passeggiano mano nella mano sorridendo.
    Mi lascio sprofondare sulla sedia fissando lo sguardo di Andreas.
    “e se non ci riesco?!“dico giocherellando con una ciocca di capelli.
    “Allora ci ragioni per bene,guardi dentro al tuo cuore e da lì troverai la soluzione ai tuoi problemi!”
    “Grazie di tutto,ora vado devo studiare!”
    Mi alzo abbracciandolo,lui mi accarezza il capo .
    “Stai tranquilla,ti chiamerà stasera me lo sento!”
    Sorrido e vado via.


    Ma neanche quella sera il mio cellulare vibrò,ma il giorno dopo finalmente quella chiamata arrivò.
    Mi spiegò che erano tantissimo impegnati,e io cercai di comprendere.
    Nei giorni seguenti riuscii a mantenere la calma anche se non ricevevo per giorni le sue chiamate.
    I giorni intanto passavano velocemente e il giorno del suo ritorno in Germania si avvicinava.
    Tutto andava bene fino a quando.

    Sono in classe dalla tasca dei jeans il cellulare vibra,senza dare nell’occhio cerco di afferrarlo,vedo il suo nome lampeggiare.
    *oh cielo e adesso come faccio!*
    “Mi scusi professore,potrei uscire?”
    “Signorina sa benissimo che non si può uscire durante il compito in classe!”
    “Si ma non mi sento tanto bene,vorrei bere un po’ d’acqua!”
    Il professore mi fissa per alcuni secondi e dopo mi fa uscire.
    Non appena metto piede fuori dalla classe,rispondo.
    “Pronto!”
    “Pulcino finalmente,sei a scuola?!”
    Che incredibile sollievo sentire la sua voce.
    “Si,ma sono uscita,non potevo non risponderti,mi manchi tanto meno male che fra meno di tre giorni Torni!non vedo l’ora!”
    “Ehmm pulcino appunto di questo che volevo parlarti!”
    Sento la sua voce farsi seria.
    “Che succede?vuoi lasciarmi?!”
    “Oh no no,tranquilla,non ti lascerei mai e tu lo sai!”
    “E allora cosa devi dirmi?!”
    “Rimaniamo qui,altre due settimane,siamo molto richiesti in questo momento e così David ha deciso di prolungare il nostro soggiorno a tre settimane!”
    Quelle due parole rimbombavano nelle mie orecchie.
    “Non credo di farcela Bill questa volta!”
    “A fare cosa pulcino?!”
    “Non chiamarmi pulcino!”…il mio tono è abbastanza alterato,e le lacrime iniziano a rigare il mio viso.
    “katlin che ti prende!”
    “Bill io non ce la faccio più,forse è meglio che ci diamo un taglio!”
    “Ma che dici?Katlin ti prego ragiona prima di fare qualcosa di sbagliato!”
    “Bill non ce la faccio,sono stanca di tutto questo,mi dispiace…è meglio così!”
    “No katlin aspetta,e dove le metti tutte le promesse che ci siamo fatti!”

    Flashback
    “Io ti aspetterò sempre ,te lo prometto!”
    “E io tornerò da te,te lo prometto!”

    La voce di Bill mi richiama da quel ricordo.
    “a volte quando si fa una promessa,non si sa cosa succederà in futuro,e io in quel momento non sapevo che mi sarei ritrovata ad affrontare tutto questo!”
    “Ma hai aspettato tutto questo tempo,che ti cambiamo tre settimane?!”
    “Bill pensavo di essere più forte,ma evidentemente non lo sono….mi dispiace io ho bisogno di avere la persona che amo al mio fianco,e tu non puoi darmi questo!”
    “Vuoi darmene una colpa se il mio lavoro mi tiene lontano?!”
    “No non voglio assolutamente questo,dai è meglio così….se ti va rimaniamo amici,anche se all’inizio sarà difficile!”
    “Amici un cazzo!”
    All’improvviso non sento più niente,porto il cellulare davanti ai miei occhi,e noto che si è chiusa la chiamata.
    Rimango a fissarlo con le lacrime che mi appannano la vista,dopodichè corro in bagno,a piangere per la decisione appena presa.
    So bene che questa decisione mi farà male.
    Dall’altra parte della porta sento la voce del professore richiamarmi.
    “Katlin!”
    Apro lentamente la porta e davanti ai miei occhi mi ritrovo il professore furioso.
    “Signorina il suo compito l’aspetta,ha intenzione di rimanere qui per molto?!”
    Ho il volto basso,non voglio che veda le mie lacrime.
    “Professore non so se ci riesco a completarlo oggi!”
    “Cosa?ok l’ha voluto lei signorina Katlin!”
    Esce dai bagni,ma io non me ne curo,in quel momento una nota per essermi rifiutata di finire un compito è l’ultimo dei problemi.

    Dopo scuola torno a casa,continuo ancora a ripensare a ciò che ho fatto.
    E non faccio altro che rivedere il suo viso davanti ai miei occhi,poso la cartella per terra,con passi lenti mi sdraio sul letto ed è lì che riesco a sfogarmi del tutto.
    “sono una stupida,come ho potuto pensare che dopo questa decisione sarei stata meglio!”
    Alzo il capo dal cuscino,prendo il cellulare rimasto ancora nella tasca del jeans.
    Tiro un sospiro e poi finalmente la chiamata parte.
    “Dai rispondi!”
    Mi mordo nervosamente le unghie.
    Ma il cellulare continua a squillare a vuoto.
    “Cavolo Bill,lo so che adesso ti senti ferito nell’orgoglio,e che sei dannatamente testardo,però ti prego rispondi!!!!!”
    Niente il cellulare continua a suonare senza alcuna risposta,lo getto sul letto alzandomi in piedi.
    *Andreas mi aiuterà….ne sono certa Bill lo chiamerà!*
    Esco dalla stanza scendo le scale afferrando la maniglia della porta.
    In poco tempo sono già fuori,inizio a correre per strada,non bado ai semafori rossi per i pedoni continuo a correre disperatamente.
    Il cuore aumenta il suo battito,e con lui anche il respiro diventa sempre più affannoso,finalmente arrivo di fronte casa sua.
    Suono il campanello,la porta si apre.
    “Zia dov’è Andreas?!”
    “Katlin,è qui…parla al telefono in camera sua.”
    Senza che lei mi dica nient’altro entro dentro.
    Conosco quella casa alla perfezione,so come raggiungere la sua stanza.
    La porta della sua stanza è mezza aperta,noto che è seduto sul letto,parla al telefono si porta una mano sul capo.
    Sul suo viso c’è un espressione sconvolta,non riesco a sentire quel che dice.
    Mi avvicino ancora di più aprendo lentamente la porta.
    Sentendo la porta aprirsi lui alza il capo dopodichè dice
    “Si tranquillo glielo dico io!”
    Una lacrima cade dal suo viso,non capisco che succede ma inizio ad agitarmi.
    I miei occhi cercano risposte in quella frase che ha appena pronunciato,lui riattacca la chiamata.
    Scoppia in una crisi di pianto,io lo guardo ancora senza capire che succede.
    Mi siedo accanto a lui,poggiando una mano sulla sua spalla.
    “Andreas che succede?!con chi parlavi?!”
    Lui cerca di ricomporsi,si asciuga quella lacrima che lenta scivola sul suo viso.
    Poi si volta verso di me,i nostri occhi si fissano.
    “Era Gustav!”
    “Bill era con lui,devo assolutamente parlargli,per favore richiamalo!”
    Andreas si volta ancora dall’altra parte portandosi le mani al volto.
    “Andreas ma che succede?perché piangi?!”
    Non risponde continua a piangere.
    Mi alzo mettendomi di fronte a lui,gli sposto le mani dal viso obbligandolo a guardarmi.
    “Andreas cosa succede?!”
    “Katlin è successo qualcosa di brutto a….!”
    Scoppia ancora in un pianto senza riuscire a pronunciare nessun ‘altra parola.
    “Andreas ti prego parlami …cosa è successo a Bill?!”
    Sono sconvolta,temo il peggio.
    Inizio a tremare,la voce è spezzata dal pianto che mi sta per travolgere.
    “Lui ha avuto un incidente,oh cielo non può essere!”
    “ANDREAS DIMMI CHE STA BENE!”
    Fra le lacrime…”No katlin mi dispiace lui non ce l’ha fatta!”
    In questo momento il mio cuore è precipitato nel buio del vuoto più immenso...l'unica sensazione che provo è il completo svuotamento.
     
    Top
    .
  3. smemorandina
     
    .

    User deleted


    è stupenda mi dispice solo che sia finita csì... Non mi immaginerei mai un modno senza Bibi e la sua splendida voce... Sn scoppiata in lacrime a leggere qst frase: "Lui ha avuto un incidente mi dispiace lui non ce l’ha fatta!”
    Cmq complimenti ankora
     
    Top
    .
  4. ~Black_Panter
     
    .

    User deleted


    Ritaaa!
    ci sei anche qui allora!???
    come non potrebbe piacermii!
    leggerla per la seconda voltaaa!
    shiii!
    dai dai, anche se so gia come continua postaaaa!ti adoroooo!
    baci!
     
    Top
    .
  5. •Jo
     
    .

    User deleted



    CITAZIONE (smemorandina @ 12/9/2009, 23:46)
    è stupenda mi dispice solo che sia finita csì... Non mi immaginerei mai un modno senza Bibi e la sua splendida voce... Sn scoppiata in lacrime a leggere qst frase: "Lui ha avuto un incidente mi dispiace lui non ce l’ha fatta!”
    Cmq complimenti ankora

    Ok, smemorandina...
    prima di tutto, fammi la cortesia di presentarti nell'apposita sezione Welcome!
    Secondariamente...gradirei che tu dessi un'occhiata al regolamento!

     
    Top
    .
  6. saretta_96
     
    .

    User deleted


    wow che bella....oddio povero Bill ... *piango*...comunque stupenda complimenti!!!
     
    Top
    .
  7. ROKETWETY
     
    .

    User deleted


    wooow che bella...
    peccato non doveva finire così, con il cuore spezzato ç____ç
    però complimenti, davvero una bella ff ^-^
     
    Top
    .
6 replies since 23/7/2008, 19:03   115 views
  Share  
.